Roma, 9 novembre 2010
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Ai Vice Capo del DAP
Dott. E. di Somma
Cons. S. Consolo
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita
Al Direttore Generale
dell’Esecuzione Penale Esterna
D.ssa L. Culla
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte
e, per conoscenza
Al Ministro della Giustizia
On. A. Alfano
Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL
Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL nei posti di lavoro
Oggetto: Problematiche del personale penitenziario C.M.- Sollecito incontro
Nonostante le numerose richieste, formali ed informali, da noi inoltrate riguardanti la necessità e l’urgenza di definire le problematiche relative alla mobilità del personale e benché il Direttore Generale del personale avesse garantito a breve la convocazione di un tavolo di confronto e di discussione sulla materia, constatiamo, con non poca amarezza, che a tutt’oggi non vi è stato alcun tipo di riscontro.
La definizione della tematica in questione, per le notevoli implicazioni che comporta in termini personali, familiari e professionali nonché organizzative per l’amministrazione stessa, riteniamo non possa essere procrastinata ulteriormente.
Ci riferiamo in particolare alle tematiche, di seguito menzionate, inerenti la mobilità del personale che negli anni precedenti (2007-2009) sono state ampiamente oggetto di discussione e di confronto tra le parti, trovando per alcune di esse l’avvio di soluzioni condivise:
* la mobilità volontaria, unicamente per alcune professionalità,con la procedura dell’interpello prevista dall’accordo del luglio 2008,
* la stabilizzazione di quelle mobilità eseguite ai sensi della L104/92,
* la ricerca e la verifica di possibili soluzioni finalizzate a stabilizzare le mobilità che si protraggono da tempo ai sensi dell’art.42 bis DLgs151/2001,
* l’impegno di trovare soluzioni al problema della mobilità intercompartimentale per consentire anche agli assistenti sociali il diritto alla mobilità volontaria.
Questioni che hanno determinato forti aspettative tra i lavoratori e anche una diversa percezione dell’amministrazione che ha dimostrato una attenzione iniziale, seppure flebile, verso il personale e le sue problematiche.
Purtroppo tale percezione si è fortemente ridotta e, inutili, a nostro parere, si sono rivelate le richieste di questa O.S. di incontro finalizzato a dare continuità all’impegno assunto precedentemente dall’amministrazione. Come pure vane e retoriche, a questo punto, ci appaiono le rassicurazioni del Direttore Generale del personale in merito alle questioni evidenziate.
Nell’assordante silenzio dell’amministrazione le criticità insolute si sono accumulate e stratificate assumendo nel tempo problematicità sempre maggiori tanto da determinare inevitabilmente forte malessere e disagio tra i lavoratori.
Malessere reso ancora più gravoso dal fatto che alcuni lavoratori sono nell’estenuante attesa di definire la propria situazione, altri, dopo anni di permanenza nella sede servizio ai sensi dell’art.42 bis DL151/2001 , vengono letteralmente “messi alla porta” dei propri Uffici perché “giunto a termine” il periodo di permanenza.
E, mentre nelle sedi periferiche si consuma in totale solitudine e abbandono l’effetto di tali singolari comportamenti, e/o si cercano (cerchiamo) disperatamente ed inutilmente risposte e riscontri dai vertici di codesta amministrazione per evitare imbarazzanti quanto spiacevoli episodi, veniamo a conoscenza di recenti provvedimenti di distacco predisposti anche presso il DAP (Direzione Generale EPE), avverso i quali rappresentiamo disappunto per la non trasparenza delle procedure, salvo comunicarci il contrario.
Ciò detto ribadiamo l’urgenza e la necessità di convocare un tavolo di discussione e confronto sugli argomenti evidenziati con la consapevolezza che occorrono nell’immediato risposte ed interventi mirati ad una seria e chiara politica di gestione del personale che non ledano le aspettative e i diritti dei lavoratori né intervengano a scompaginare equilibri familiari ed operativi solidamente da tempo affermati.
I lavoratori penitenziari non meritano ulteriori mortificazioni e umiliazioni .
Nelle more di conoscere la data dell’incontro richiesto si chiede alla Direzione generale del personale di fornire a questa O.S. un prospetto del personale, riassuntivo delle posizioni di distacco risultanti vario titolo.
In attesa di sollecito riscontro porgiamo cordiali saluti.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica
C O M U N I C A T O
L’AMMINISTRAZIONE CONVOCA LE OO.SS. SULLA MOBILITA’ DEL PERSONALE DEL COMPARTO MINISTERI!
Alle Segreterie Regionali e Comprensoriali FpCgil
Ai delegati ed eletti RSU FpCgil nei posti di lavoro
Si è svolto lo scorso 13 dicembre l’incontro, insistentemente richiesto da questa O.S., con l’amministrazione riguardante la mobilità del personale del comparto ministeri per dare continuità ad un percorso già avviato con gli interpelli nazionali, per educatori e contabili, che hanno consentito il trasferimento di questi operatori nelle sedi richieste e la stabilizzazione anche di coloro che erano distaccati da molto tempo.
La tematica è stata oggetto di una articolata discussione tra le parti nel corso della quale è stata evidente la posizione non solo della FpCgil ma di tutte le OO.SS. di provvedere alla stabilizzazione di quel personale distaccato da diverso tempo, a vario titolo, presso altre sedi e che non ha avuto l’opportunità di partecipare alla mobilità volontaria, prevista dall’accordo specifico per carenza di risorse. In particolare ci riferiamo agli assistenti sociali, ai collaboratori amministrativi, ecc.
Abbiamo, a tal proposito, rappresentato quanto sia divenuta insostenibile ed inaccettabile la situazione di evidente instabilità ed incertezza, sia in termini lavorativi che familiari, che tale personale vive da anni ritenendo, pertanto, non più procrastinabile l’intento, più volte avanzato e più o meno sostenuto dall’amministrazione, di avviarne la stabilizzazione.
L’amministrazione ha rinviato ad altra data l’incontro riservandosi di produrre un quadro più articolato della situazione tale da consentire una verifica più attenta riguardo l’impatto che tale iniziativa potrebbe determinare sul territorio.
Sarà nostra cura informarvi sul proseguo del confronto.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica
13.05.2011 – Pubblichiamo in allegato la nota sul mancato pagamento degli emolumenti FUA 2009 “Particolari posizioni” e FUA 2010.
Informativa 13 giugno assenze per malattia – ulteriori istruzioni
Roma, 2 marzo 2007
Ai Delegati ed Eletti Fp Cgil RSU settore Pen. Comparto Stato
Coordinamento nazionale Fp Cgil DAP
Roma Via L. Serra 31 -22/03/2007 – ore 9.30 –
Il cambiamento dello scenario politico, avvenuto lo scorso anno, ha rappresentato per i lavoratori penitenziari la speranza di una svolta.
Con lentezza e con qualche ritardo di troppo, timidi rinnovamenti si stanno delineando, specialmente per quel che attiene quelle politiche più particolarmente colpite dalla scellerata azione del Governo Berlusconi: avvertiamo segnali, ancora relegati nell’alveo delle enunciazioni, che prefigurano percorsi di recupero delle problematiche sulle condizioni di lavoro e sui diritti dei lavoratori penitenziari e il ripresentarsi di una visione complessiva dell’amministrazione penitenziaria che sembra avanzare approcci ai temi del penitenziario di qualità e sensibilità sicuramente diverse da quelle passate.
Alla difficoltà vissuta nel tentare di tenere alta una discussione sul lavoro penitenziario, in un periodo in cui proprio sul lavoro e sui diritti ad esso collegati si è scaricato un attacco senza precedenti, corrisponde, oggi, altrettanta difficoltà nel far uscire l’attuale amministrazione dalla inevitabile fase di transizione, verso quella più necessariamente più concreta dell’attività di relazione sindacale e di riorganizzazione a tutti i livelli
Ancora tanti i problemi rimasti insoluti che l’esperienza passata lascia sul campo, notevoli, ancora, le resistenze anche culturali al cambiamento; determinazione e coerenza sono ancora più necessari oggi affinché si possa determinare un reale segno di cambiamento.
Occorre, quindi, fare il punto della situazione, confrontarci sul da farsi e avviare finalmente quel percorso di evoluzione e di riscatto invocato da tutti, ma ancora non chiaramente assunto nella pratica quotidiana.
Anche guardando ai prossimi impegni (riorganizzazione, contratti, vertenzialità specifiche) attraverso il filtro della stagione che si aprirà a novembre p.v. con le elezioni delle RSU.
Per questo la Fp Cgil convoca il coordinamento nazionale DAP per il giorno 22 marzo p.v. alle ore 10,00 in via Leopoldo Serra, 31 – Roma- con il seguente ordine del giorno:
Analisi della situazione attuale
Chiusura vertenze contrattuali ancora aperte
Prospettive di riorganizzazione del DAP
Ipotesi per un nuovo contratto integrativo
Varie ed eventuali
Vi chiediamo di favorire la massima partecipazione all’iniziativa.
p. la Fp Cgil Nazionale
Fabrizio Rossetti
la coordinatrice nazionale Fp Cgil DAP
Lina La Monica
La nota Fp Cgil 180/2007 sugli esiti della riunione svoltasi in data 11 luglio presso il DAP e relativa alla sperimentazione dell’impiego di personale di Polizia Penitenziaria negli UEPE
Di seguito, per la massima diffusione e le opportune considerazioni, il comunicato sull’incontro relativo alla sperimentazione dei nuclei di verifica e controlli presso gli U.E.P.E.
FP CGIL
Lina Lamonica
Conferimento incarichi dirigenziali
Circolare 0341291 – Convocate le OO.SS. per il 14 novembre alle ore 10.00
Richiesta di apertura procedure negoziali ex art. 20 D.Lgs. 15 febbraio 2006 n.63
Roma 10 Giugno 2008
Al Ministro della Funzione Pubblica
Prof. Renato Brunetta
e per conoscenza
Al Ministro della Giustizia
On. A. Alfano
Al Capo del DAP
Pres. Ettore Ferrara
Al Direttore Generale del personale del DAP
Dr. Massimo De Pascalis
Egregio Ministro,
questa Organizzazione Sindacale intende portare all’attenzione della nuova azione di governo la urgente e delicata questione dell’apertura del tavolo di negoziazione previsto dall’articolo 20 del decreto legislativo n.63/2006 in tema di dirigenza penitenziaria, istituita nel 2005 con la cd. legge “Meduri .
Dopo la definiva individuazione delle Organizzazioni sindacali rappresentative, avvenuta lo scorso anno, è tempo di misurarsi con la definizione degli istituti giuridici che, mancando, lasciano incompleto e foriero di contraddizioni l’ordinamento giuridico di un numero cospicuo di dirigenti pubblici.
Non si fa mistero che la scrivente in passato ha espresso le proprie perplessità sull’assetto ordinamentale istituito dalla legge Meduri. Ma nel rispetto dello Stato di diritto ha più volte dichiarato che intende assicurare l’attuazione della legge, garantendo, nel contempo, a tutti i lavoratori la più corretta interpretazione di essa.
In tal senso si ritiene che, con urgenza, vada aperto un tavolo di confronto che consenta di realizzare in concreto i principi che sono stati annunciati rispetto alla dirigenza dello Stato.
Efficacia ed efficienza dovranno caratterizzare l’azione amministrativa della dirigenza penitenziaria, che dovrà essere adeguatamente retribuita e valutata per questo, ma parimenti, nella reciproca garanzia di effettività, si richiede un confronto franco ed aperto su tutti gli aspetti giuridici che attualmente caratterizzano già numerosi contratti della classe apicale dello Stato.
Diritti e doveri, dunque, per rinsaldare una classe dirigente che possa essere di traino in un’Amministrazione per la quale si prevedono, già nell’immediato futuro, tempi e modi di lavoro che richiedono impegno, dedizione e motivazione.
Ci attendiamo, quindi, una risposta rapida per dare certezze ai lavoratori e per assicurare qualità all’azione amministrativa.
Con l’occasione si allega la piattaforma contrattuale che questa Organizzazione Sindacale aveva già presentato sullo stesso argomento, certi che sarà occasione di un fruttuoso confronto .
Distinti saluti
p. la Fp Cgil Nazionale
Fabrizio Rossetti