Acquisizione delle dichiarazioni dei pensionati ai fini del riconoscimento delle detrazioni fiscali per l’anno 2010 – art. 1, comma 221 della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Selezioni per titoli professionali e di servizio ai fini dell’attribuzione dei livelli differenziati al personale appartenente all’Area Professionisti, con decorrenza 1.1.2010.
Selezione per titoli professionali e di servizio per l’attribuzione del 1° livello differenziato al personale appartenente all’Area dei Professionisti nell’ambito della Consulenza tecnico-edilizia.
I LAVORATORI DELLA SEDE DI BECCARIA
INVITANO TUTTI ALLA MOBILITAZIONE …
CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO!!!!
L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della sede di via Beccaria con la partecipazione dei Cobas, convocata da Cgil,Usb e Cisal ieri 18 Maggio, ha condiviso all’unanimità lo stato di agitazione proclamato dalle suddette OO.SS. nell’ultimo incontro al Tavolo Nazionale con l’Amministrazione.
In particolare, l’assemblea ha ritenuto indispensabile promuovere una serie di iniziative di lotta per giungere alla definitiva sottoscrizione del C.I.E. 2010 bloccato dai Ministeri Vigilanti; contro la ingiustificata riduzione del fondo di Ente ed il mancato avvio delle procedure dei concorsi giuridici; per l’avvio del confronto sul C.I.E. 2011 ed il riconoscimento a Luglio del primo acconto sulla produttività; stigmatizzando in modo inequivoco il comportamento dell’Amministrazione riguardo all’inaccettabile conduzione totalitaria delle relazioni sindacali a livello centrale e su tutto il territorio nazionale.
In mancanza di condizioni di lavoro accettabili e di strumenti appropriati (vedi SIN), i lavoratori rigettano l’imposizione di un sistema di valutazione gestito in modo del tutto autoreferenziale dall’Amministrazione fondato su obiettivi di performance non in linea con con quelli dell’Ente ed incongruenti rispetto alle situazioni che vivono le Sedi produttive.
Inoltre, la violazione dei diritti e delle pari opportunità, senza neppure la dovuta preventiva informazione, sulla gestione delle vacanze studio dei figli dei dipendenti, costituisce, secondo l’assemblea, un ulteriore argomento di forte protesta da porre all’attenzione nazionale, che rafforza ancor di più le ragioni dello stato di agitazione.
Infine, dalla vivace e partecipatissima assemblea è emersa con forza la denuncia di continui sprechi di ingenti risorse economiche a beneficio dei vertici dell’Istituto, a fronte di una continua ed estenuante campagna di tagli che colpisce solo i lavoratori con i redditi più bassi.
L’assemblea ha, perciò, dato mandato alle OO.SS. presenti, di divulgare su tutto il territorio nazionale il documento approvato all’unanimità e predisporre un calendario di iniziative di lotta e di strategie che rappresentino anche ai cittadini, ai soggetti istituzionali, al Governo, le reali condizioni dei lavoratori dell’Istituto.
Roma, 19 Maggio 2011
FP CGIL USB P.I. CISAL
M. Perrini M. Briguori P. R
FP CGIL
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
In relazione alle procedure di mobilità interna del personale amministrativo, per le quali giungono numerose richieste di informazione, abbiamo appreso quanto segue .
In ordine all’interpello pubblicato nel settembre 2006 per cancellieri C1 è stato dato corso ai trasferimenti del personale che aveva chiesto l’anticipato possesso con parere favorevole del capo dell’ufficio. Quanto ai restanti casi è stato recentemente notificato agli interessati il relativo P.D.G.. Gli stessi prenderanno possesso della sede assegnata nel periodo intercorrente tra la III e l’ultima settimana del mese di gennaio 2008.
Quanto agli interpelli banditi nei mesi di maggio e giugno ’07, a seguito dell’accordo collettivo sulla mobilità interna del personale del 27 marzo 2007, risultano in fase di ultimazione le operazioni di formazione della graduatoria per le figure professionali di ausiliario B1 e operatore giudiziario B1 (probabile la pubblicazione per la fine di questa settimana), mentre è ancora in fase di espletamento l’opera di esame delle domande relative agli altri interpelli a cura dei gruppi di lavoro istituiti – a norma dell’art. 5 accordo 27 marzo ’07 citato- nell’ambito dell’ufficio IV della Direzione Generale del personale e della formazione, e incaricati di verificare i dati elaborati dal programma informatico con la documentazione cartacea prodotta a corredo delle istanze.
In ordine ai tempi previsti gli addetti ministeriali consultati stimano presumibile la definizione di questa fase all’incirca per il prossimo mese di novembre.
Di seguito gli uffici competenti procederanno secondo le previsioni dettate dall’art. 7 dell’accordo 27 marzo ’07 citato (formulazione e comunicazione della proposta di trasferimento con indicazione del termine per l’immissione in possesso del nuovo ufficio).
Per delegazione trattante nazionale
Organizzazione Giudiziaria Ministero Giustizia
FP CGIL
Paola Morga
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli
Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia
p.c. Al Direttore dell’Ufficio III
Della Direzione Generale del Personale e della Formazioni
Concorsi ed Assunzioni
Alessandro Cherubini
In relazione al criterio con il quale avete proceduto alle assunzioni degli 230 cancellieri C1 rileviamo che non corrisponde a quanto da voi dichiarato durante la riunione del 17/12/07.
Infatti avevate detto che avreste proceduto sulla base delle graduatorie distrettuali sino a copertura dei posti attingendo dalle graduatorie degli idonei e poi, qualora in alcune località con gravi scopertura tale graduatoria si fosse esaurita, avreste attinto da graduatorie vicine dove invece vi era ancora disponibilità di idonei.
Così non è andata: infatti in alcune regioni dove vi sono posti vacanti e una graduatoria da cui attingere sono arrivati idonei di altre regioni in quanto in quelle i posti erano stati tutti coperti. L’esatto contrario di quanto da voi dichiarato.
Ciò non risponde a criteri di logica e finisce con il provocare effetti negativi sul personale neoassunto e sugli aspiranti assunti.
Restiamo ancora una volta sorpresi dalla vostra incredibile capacità di complicare situazioni semplici.
Roma, 21/05/08
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Ex MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
OGGI SCIOPERANO
LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI PUBBLICI DEL NORD
Oggi nelle regioni del nord, si svolge lo sciopero proclamato e confermato dalla FP CGIL.
Le adesioni riscontrate il 3 novembre allo sciopero ed alle manifestazioni indette nelle regioni del centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) ci confermano che anche le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero (centro e periferia) HANNO COMPRESO LE NOSTRE RAGIONI IN DIFESA DEL LAVORO PUBBLICO E DEL CONTRATTO DI LAVORO.
Anche nei nostri uffici vi è stata infatti una buona adesione allo sciopero che ha superato le percentuali degli ultimi scioperi proclamati unitariamente con CISL e UIL.
Il 14 toccherà alle regioni del sud e delle isole, in attesa dello sciopero generale di dicembre.
Intanto al Ministero:
FUA
Per quanto riguarda l’accordo sulla seconda quota del FUA 2007, sottoscritta da diversi mesi, abbiamo saputo che il MEF insiste nel voler prelevare dal Fondo i circa 700.000 euro anticipati dal capitolo degli stipendi per pagare le retrodatazioni delle decorrenze al personale riqualificato che ha vinto, sia pure in primo grado, i ricorsi fatti.
Nei prossimi giorni dovrebbe quindi arrivare al Ministero la certificazione del contratto da parte degli organi di controllo solo a condizione che sia restituita la somma.
E’ evidente che una volta accettato il principio per il 2007 tale situazione si ripeterà anche negli anni successivi e condizionerà certamente la contrattazione.
A ciò si aggiunge che l’Amministrazione non intende cominciare a discutere del FUA 2008 senza aver prima chiuso il discorso del 2007.
Riteniamo estremamente grave questa situazione che irresponsabilmente mette le Organizzazioni Sindacali e tutti i lavoratori di fronte ad un bivio: o si accetta il taglio delle già esigue risorse economiche, o si ferma la contrattazione sul FUA, fino a soluzione del problema, lasciando, chissà per quanto altro tempo, il personale senza poter percepire neanche un euro e bloccando anche la contrattazione delle RSU.
Come FP CGIL chiederemo di sottoscrivere l’accordo rinviando la questione al FUA 2008, di cui, peraltro, chiederemo l’apertura immediata della contrattazione, sia pure accantonando la somma necessaria per la eventuale restituzione.
Contestualmente chiederemo il rispetto dell’impegno assunto dalla parte politica che si era fatta garante di un intervento presso il MEF, ma che, da quanto accade, evidentemente non lo ha fatto.
CONTRATTO INTEGRATIVO DI MINISTERO
Come già sapete abbiamo avviato un tavolo tecnico con l’Amministrazione per affrontare le questioni collegate al CCNI di Ministero.
Visti i tempi e la imminente uscita del regolamento di unificazione con l’ex MUR, come FP CGIL chiederemo nella prossima riunione:
– l’avvio di un confronto, a partire dal FUA 2008 che, quantificate le risorse economiche disponibili fisse e ricorrenti, consenta di procedere quanto prima ad una fase di mobilità verticale all’interno delle aree del personale del Ministero ex PI, cominciando da quelle posizioni economiche per le quali, per mancanza di posti in organico, non è stato possibile avviare procedure di riqualificazione col precedente contratto;
– la predisposizione delle graduatorie nazionali per profilo degli idonei, previste dal vigente Contratto Integrativo di Ministero, per la copertura dei posti rimasti vacanti a seguito di pensionamenti, laddove sono esaurite le graduatorie regionali;
– la predisposizione del corso concorso per il passaggio dall’ex area A all’ex area B, previsto in deroga dal vigente Contratto nazionale di Comparto, a partire dalle regioni in cui, sempre per mancanza di posti, non si è fatto nella precedente tornata. E’ evidente che contemporaneamente bisognerà indurre l’Amministrazione a richiedere alla Funzione Pubblica l’autorizzazione a bandire il concorso, così come previsto dalla normativa vigente.
CORSO CONCORSO da ex area B a ex area C
Nella maggior parte delle regioni si evidenzia la incapacità dei Direttori Regionali a gestione la procedura concorsuale (esclusioni, organizzazione dei corsi, materiale didattico).
Grosse perplessità sta suscitando in tutte le nostre sedi soprattutto la formazione che evidentemente invece di essere considerata dall’Amministrazione una forma di investimento per un miglior utilizzo delle risorse umane di cui dispone, è considerata un mero adempimento cui ottemperare.
Ciò ha provocato giusta preoccupazione in tutti i partecipanti, aggravata anche dalla pubblicazione a pagamento di un manuale da parte di un’organizzazione sindacale, manuale che, quanto si dice, conterrebbe parte del materiale didattico fornito in Amministrazione Centrale.
Come FP CGIL abbiamo richiesto ed ottenuto che tale materiale fosse pubblicato sul sito del Ministero per essere comunque a disposizione di tutti gli interessati ed abbiamo ricevuto assicurazione dall’Amministrazione che i test presenti nel manuale non saranno tra quelli della prova (come è ovvio!).
Ricordiamo a tutti che la documentazione è pubblicata sulla piattaforma sidilearn, cui è possibile accedere dal portale SIDI.
Continueremo a pressare l’Amministrazione per ottenere maggiori garanzie di una migliore organizzazione per il prosieguo del corso concorso, ritenendo però prioritario l’espletamento in tempi rapidi della procedura, anche perché incombe il decreto di riunificazione con l’ex Ministero dell’Università che già nel 2004 (prima unificazione) aveva bloccato il precedente bando emesso.
Ieri, l’Amministrazione, ha comunicato con apposita nota, inserita nella Intranet, la data della prova (10 dicembre) e i punteggi che saranno attribuiti alle risposte ai test (la individuazione dei test e la correzione degli stessi saranno realizzati con procedura automatica e a livello centrale).
Roma, 7 novembre 2008
FP CGIL ex MPI
A. Boccuni
In allegato il testo dell’accordo definitivo sul fua 2008, rimato da Cisl, Uil e Unsa-Sag.
Come vedrete non vi sono innovazioni sui punti per i quali non abbiamo ritenuto opportuno firmare l’accordo, ma solo un accantonamento di 5.000.000 da destinare al fua 2009 e da distribuire secondo criteri da stabilire.
Il coordinatore nazionale
FP–CGIL Ministero Giustizia
Nicoletta Grieco
La manovra economica avrà effetti devastanti sul funzionamento degli uffici giudiziari e i lavoratori della giustizia, a causa del pessimo accordo firmato da CISl e UNSA, a oggi fermo alla Funzione Pubblica, non vedranno quest’anno neanche la corresponsione delle quote residue del fua 2008 e del fua 2009. Come sapete abbiamo mandato alcune note uniterie per sollecitare l’immediata apertura di un tavolo di contrattazione su queste somme con i criteri di cui al CCNL 2006/09 e del C.I. 2000 ad oggi vigente; ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta dell’Ammnistrazione e quindi abbiamo deciso unitariamente di mettere in campo azioni di pressione per ottenere un incontro. Ciò avverrà il prossimo 8 giugno: a Roma faremo le azioni che risulteranno necessarie ma a sostegno di ciò riteniamo opportuno che la mattina dell’8 si facciano volantinaggi e presidi unitari nelle forme che riterrete opportune davanti a tutti gli uffici giudiziari, sollecitando come sempre la stampa locale.
Nicoletta Grieco
Roma, 30 luglio 2010
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Pres. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr.ssa Carolina Fontecchia
Oggetto: Applicazione dei benefici di cui all’art.42, comma 5, D. Lgs. n. 151/2001.
Continuano a pervenire alla scrivente O.S. numerose segnalazioni sulle modalità con le quali codesta Amministrazione tratta la materia che regolamenta la concessione del beneficio.
In particolare vengono segnalati numerosi rigetti ingiustificati delle istanze e una proliferazione eccessiva di richiesta di documentazione non utile al fine di valutare l’idoneità alla concessione.
Allo scopo di evitare l’insorgenza di contenziosi inutili e controproducenti, anche per evidenti motivi di immagine dell’Amministrazione, la scrivente ritiene utile puntualizzare alcune questioni sulle quali maggiormente si sono presentate difformità interpretative della legge:
1. L’articolo 3, comma 106 della Legge 350/2003 ha abrogato il requisito del possesso, previsto originariamente, del riconoscimento della condizione di gravità di cui all’art.3, comma 3, legge 104/92, da parte del soggetto bisognoso di assistenza da almeno 5 anni dalla data di inoltro della istanza. Risulta che detto requisito continua ad essere richiesto;
2. in riferimento al criterio di esclusività della condizione di assistenza risultano rigettate numerose istanze con la motivazione riferita alla presenza di altri soggetti, ancorché non in condizione lavorativa, che potrebbero essere idonei all’assistenza. Il rigetto avviene in particolare quando si tratta di assistenza al genitore disabile grave e risulta presente nel nucleo familiare il coniuge del genitore. In particolare l’interpretazione che sembra emergere è che la presenza di un ulteriore soggetto nel nucleo familiare, indipendentemente dalle sue condizioni lavorative, impone al richiedente la necessità di dimostrare l’inidoneità assoluta del soggetto stesso a prestare assistenza. Tale interpretazione è del tutto discrezionale: il requisito dell’esclusività è stato ampiamente definito nell’orientamento giurisprudenziale e non deve essere posto in relazione alla presenza di altri soggetti che non hanno rapporto di lavoro in atto e quindi vengono a priori esclusi dalla concessione del beneficio di che trattasi. Inoltre in riferimento ai concetti di esclusività e continuità nell’assistenza si richiama il contenuto della Circolare 90/2007 dell’INPS, che, benché riferita alla fruizione dei permessi lavorativi ex lege 104/92, chiarisce e codifica gli orientamenti generali sulla materia. Si segnala inoltre il contenuto della la Circolare INPS 16 marzo 2009, n. 41, emanata a seguito della Sentenza n. 19 del 26 gennaio 2009, che estende il beneficio di che trattasi anche ai figli di soggetti gravemente disabili, nella parte riferita alle condizioni di accesso al beneficio, ove recita testualmente: “Soggetti aventi diritto: figlio convivente con la persona in situazione di disabilità grave, in caso si verifichino le seguenti quattro condizioni:1) il genitore portatore di handicap grave non sia coniugato o non conviva col coniuge, oppure, laddove sia coniugato e convivente col coniuge, ricorra una delle seguenti situazioni:il coniuge non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo, il coniuge abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame; 2) entrambi i genitori del portatore di handicap siano deceduti o totalmente inabili; 3) il genitore portatore di disabilità grave non abbia altri figli o non conviva con alcuno di essi, oppure laddove abbia altri figli conviventi, ricorra una delle seguenti situazioni: tali figli (diversi dal richiedente il congedo) non prestino attività lavorativa o siano lavoratori autonomi; i figli conviventi (diversi dal richiedente il congedo) abbiano espressamente rinunciato a godere del congedo in esame per il suddetto genitore nel medesimo periodo; 4) il portatore di disabilità grave non abbia fratelli o non conviva con alcuno di essi, oppure, laddove abbia un fratello convivente, ricorra una delle seguenti situazioni: il fratello convivente non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo; il fratello convivente abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame.” Pertanto si ritiene illegittimo qualunque diniego che non sia rispettoso dei criteri sopra enunciati;
3. Relativamente alla documentazione da presentare risulta che vi sia ridondanza di richieste di atti inutili, considerando i criteri che la legge conferisce alle dichiarazioni rilasciate ai sensi dell’art.47 del DPR 445/2000 e la titolarità, fatta salva per il datore di lavoro, di accertabilità della veridicità delle dichiarazioni rese, con gli strumenti che la legge prevede.
Per quanto sopra esposto la scrivente rimane in attesa, ai sensi di quanto previsto dall’art.6 CCNL, di formali chiarimenti.
La coordinatrice nazionale
FPCGIL organizzazione giudiziaria
Nicoletta Grieco
PRIMO SIGNIFICATIVO RISULTATO: RICOSTITUITO IL PART-TIME
PER ALCUNE LAVORATRICI DEL TRIBUNALE DI FIRENZE
Con PDG 1.6.2011 è stato ripristinato dal primo luglio il part-time per 10 lavoratrici del Tribunale di Firenze.
E’ stato così raggiunto un primo significativo risultato delle lotte semestrali su una partita di livello nazionale che ha visto impegnato tutto il sindacato e la FP CGIL in particolare in un confronto continuo e a tutti i livelli con l’Amministrazione della giustizia e con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono stati messi in campo tutti gli strumenti contrattuali ed organizzativi, oltre che di sensibilizzazione dei mass-media, per invertire una tendenza alla rilegificazione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni che costituisce la cifra delle politiche di centro-destra in materia di lavoro pubblico.
Il risultato ottenuto ci conforta e ci sprona ad andare avanti e rilanciare.
Su questo ancora molto lavoro resta da fare per “tornare al contratto” quale strumento regolatore dei rapporti di lavoro nel settore pubblico.
E’ stato battuto il disegno di rilegificare tutti i complessi rapporti regolatori del lavoro nell’ambito giudiziario che ha causato l’abnorme ricorso alle procedure giudiziarie d’urgenza che la filosofia del “collegato lavoro” del 2010 non aveva previsto, figlia com’è di una ideologia sconfitta proprio sul terreno del merito e del benessere organizzativo da perseguire negli uffici.
La stessa Amministrazione giudiziaria ha dovuto prendere atto che le politiche contro le donne e le famiglie non pagano.
Ora si tratta di fare in modo che anche le lavoratrici e i lavoratori impegnati in lavori di cura nei confronti dei loro parenti abbiano il riconoscimento rispetto alle loro giuste aspettative.
Firenze, 6 giugno 2011
Il Coordinatore Regionale
Fp Cgil Giustizia Toscana
Carmine Padulo
FPCGIL CISL FPS UILPA FLP
Nel novembre 2006 con la firma del protocollo di intesa abbiamo intrapreso un cammino con l’Amministrazione che ci avrebbe portato verso un grande processo di riorganizzazione della giustizia, il cui avvio sarebbe stato segnato dalla necessaria riqualificazione del personale, dalla modifica delle dotazioni organiche con la conseguente stabilizzazione del personale precario.
Questo cammino è stato bruscamente interrotto dalla crisi di governo e l’estremo tentativo del Ministro Scotti di inserirlo nel decreto milleproroghe è stato vanificato dall’opposizione.
Tuttavia il nostro impegno con i cittadini e con coloro che rappresentiamo è ancora più vivo e crediamo che sia possibile fare qualcosa adesso per risolvere il problema della riqualificazione del personale della giustizia.
Il CCNL con il nuovo ordinamento professionale impone una ricomposizione dei lavori e delle figure professionali che ci permette di risolvere l’anomalia della mancata riqualificazione: le riforme che hanno interessato il mondo giudiziario hanno modificato nella sostanza il contenuto professionale dei profili descritti nel vecchio contratto integrativo ed è dunque opportuno che questi profili vengano ridisegnati al livello adeguato.
Siamo infatti tutti coscienti che il lavoro che viene svolto negli uffici giudiziari, anche in virtù delle carenze d’organico, si è da tempo profondamente modificato.
Per questi motivi stiamo preparando una piattaforma unitaria per redigere un nuovo integrativo (C.C.I.) con questa impostazione in modo da non rendere vano il lavoro fatto fino ad oggi.
Nel più breve tempo possibile organizzeremo, unitariamente, un ciclo di assemblee per sottoporla e farla approvare dai lavoratori.
Roma, 22 febbraio 2008
FPCGIL CISL FPS UILPA FLP
Arnone Marra Pilla Piazza
Modifiche al Regolamento per la concessione di prestiti ai dipendenti ex art. 59 D.P.R. n. 509/1979 e successive modificazioni, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto n. 608 del 23 maggio 2008