Per incarico del Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Senatore Filippo Berselli, la O.S. FP CGIL è invitata giovedì 19 marzo alle ore 8,30 per un’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla disciplina dell’attività di ufficiale giudiziario (Aula Commissione difesa, piano terra, entrata via degli Staderari).
Roma, 13 marzo 2009
Trasmettiamo la lettera del Direttore Generale degli Archivi Notarili in risposta alla nostra richiesta di incontro.
FP CGIL Nazionale
Nicoletta Grieco
INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE DEL 08/09/2009
Gentile Sig. Ministro,
mentre ieri alcune centinaia di lavoratori manifestavano fuori dall’Aula Occorsio contro chi sfascia la giustizia, lei, impegnato in una delle sue kermesse mediatiche con il Ministro Brunetta, parlava, secondo le agenzie stampa riportate sul sito del Ministero della Giustizia, di contestazioni di alcuni lavoratori ‘precari’.
Certo, sig. Ministro, il suo deve essere stato un lapsus, forse voleva dire che erano alcuni lavoratori giudiziari che lavorano in condizioni precarie, per una giustizia precaria, senza riconoscimento professionale, mezzi adeguati né risorse.
Infatti la folla che ha occupato il corridoio antistante l’aula era composta da lavoratori giudiziari del Tribunale di Roma che giornalmente garantiscono, da molti anni, con fatica e spirito di abnegazione, il diritto scritto nella Costituzione alla giustizia, diritto per il quale il suo governo fino ad oggi non ha fatto nulla: tutti i provvedimenti emanati sono andati in direzione opposta e, qualora dovesse entrare in vigore l’ordinamento professionale firmato dalla sua Amministrazione e alcune OO.SS minoritarie ci sarà un sicuro ed ulteriore peggioramento del servizio, con la generale dequalificazione di tutto il personale giudiziario.
Sig. Ministro, la sua battuta sulla giustizia ‘Giano bifronte’, in cui le sue presunte digitalizzazioni sono il ‘futuro’ mentre i lavoratori che lottano rappresentano il ‘passato’ non è certo degna della sua posizione: dovrebbe sapere infatti che se resta qualcosa della giustizia in Italia non si deve certo all’azione del suo governo ma all’operato giornaliero dei lavoratori e dei magistrati e allo spirito di adattamento degli avvocati e degli utenti.
Ancora una volta ha dimostrato la sua indifferenza verso i lavoratori della giustizia e, con loro, verso i cittadini italiani.
Sarebbe ora che li ascoltasse.
Roma, 18/03/10
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
In allegato vi inviamo il comunicato unitario in cui si invitano i lavoratori giudiziari a proseguire le iniziative di lotta fino alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 24 aprile.
A tal fine vi inviamo il modulo di adesione con sottoscrizione da far girare negli uffici giudiziari per testare la possibile adesione e per sostenere le spese di organizzazione; vi preghiamo di darci notizia sulle possibili adesioni tempestivamente.
La manifestazione dovrà essere un grande momento di impegno civico e sarà il culmine delle iniziative da noi messe in campo unitariamente a UIL–PA, FLP e RdB negli ultimi mesi: come sapete la vertenza della giustizia è in una fase delicata, riguarda un tema all’ordine del giorno del dibattito politico e dunque richiede da parte nostra il massimo impegno per la riuscita della manifestazione, che ci auguriamo sarà un momento di partecipazione dei lavoratori ma anche di associazioni e cittadini.
Roma, 22 marzo 2010
FP CGIL NAZIONALE
Antonio Crispi
IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE E’ UNA COSA BUONA PER I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLA ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
L’entrata in vigore del nuovo contratto, a dispetto delle notizie che circolano, è una buona cosa per i lavoratori della giustizia.
La costituzione di III aree nell’ambito delle quali vengono previste soltanto posizioni economiche, e non giuridiche come era nel vecchio contratto, fa sì che ogni profilo professionale debba insistere su di un’unica area, che individua il lavoro nella sua generalità; le diverse posizioni economiche descrivono vari livelli di specializzazione e responsabilità nell’ambito della medesima attività lavorativa.
Questo significa che secondo il nuovo contratto non potranno più esistere figure professionali spalmate su due aree, perché il profilo professionale che individua il lavoro coinciderà con l’area e con la figura giuridica.
Con il nuovo contratto si risolverà l’anomalia del nostro Ministero dove molteplici figure professionali sono spalmate su due aree diverse e hanno più posizioni giuridiche; esempio classico il cancelliere che parte dall’area B (posizione giuridica B3) e arriva fino a C2.
I profili professionali affini dovranno essere collocati nella medesima area anche se su diverse posizioni economiche.
Il lavoro del personale della giustizia in questi anni si è modificato, alla luce dei cambiamenti avvenuti; il nuovo contratto integrativo quindi ricomporrà molte figure professionali nella III area e uguale operazione avverrà per il passaggio dalla I alla II area (ex aree A e B). Questi passaggi, insieme a quelli interni alle aree, avverranno con le procedure semplificate e accelerate di cui al protocollo di intesa dello scorso novembre (esperienza professionale o titolo di studio) visto che il nuovo Contratto nazionale ha apposto una speciale norma di salvaguardia per tutti gli accordi presi in precedenza.
L’applicazione del nuovo contratto sarà pertanto definitiva con la definizione dei profili professionali del nuovo contratto integrativo, che noi intendiamo fare seguendo la logica della ricomposizione dei lavori.
Le risorse economiche necessarie per realizzare i passaggi fra le aree potranno derivare dal DDL sull’ufficio per il processo e la riqualificazione professionale o da altri provvedimenti, ma in ogni caso dovranno essere reperite dall’amministrazione.
Per questo il nuovo contratto è una spinta che rende ancora più impellente e ormai inevitabile la riqualificazione del personale della giustizia.
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Il giorno 5 novembre c.a. presso la Sede nazionale della FP CGIL in Roma si sono incontrati Mauro Ponziani e Giuliano Granata in rappresentanza della CGIL Funzione Pubblica Dr. Pietro Cernigliaro Presidente nazionale dell’ANDMI (Associazione Nazionale Direttori Mercati all’Ingrosso) con lo scopo di valutare la posizione lavorativa, organizzativa e contrattuale dei lavoratori nei Mercati all’Ingrosso gestiti dagli Enti Locali . Dopo un attento ed esaustivo esame dell’attuale situazione nazionale dei Mercati all’Ingrosso le due parti hanno convenuto ed individuato un percorso comune teso a realizzare i seguenti obiettivi:
1° – Riconoscere l’importanza che riveste la funzione pubblica dei Mercati all’ingrosso del nostro Paese con riferimento ai controlli di qualità, ed in particolare a quelli igienico-sanitari, alla rilevazione e diffusione dei prezzi, alla valorizzazione delle produzione tipiche del territorio, alla tutela dell’ambiente. Infatti i mercati all’ingrosso, se funzionano in maniera efficiente, possono essere strumenti utili per la difesa della salute e del potere d’acquisto dei consumatori, oltre che per lo sviluppo economico-sociale del territorio.
2° – Valorizzazione delle professionalità che operano nei Mercati all’Ingrosso con particolare attenzione alle specificità tecniche e professionali sia dei Direttori che degli Astatori e del personale qualificato in genere, individuando, nel CCNL delle Autonomie Locali strumenti appropriati per interpretazioni ed uniformi comportamenti contrattuali su tutto il territorio nazionale.
3° – Pretendere dagli Enti Gestori costanti e periodici corsi di formazione, aggiornamento ed adeguamento per tutto il personale del comparto mercatale di pari passo con le variazioni normative e regolamentari.
4° – La FP CGIL, condivide la proposta avanzata dall’ ANDMI per la riaffermazione della funzione di pubblico ufficiale ai Direttori dei Mercati all’ingrosso, proprio per il ruolo che essi possono e debbono svolgere nell’applicazione e diffusione delle normative in materia di controlli di qualità ed igienico-sanitari e della lotta alle frodi, del rispetto delle normative di sicurezza ed ambientali.
5° -Le FP CGIL e l’ ANDMI auspicano, che nel quadro dell’individuazione dei lavori usuranti, vengano compresi i profili professionali dei lavoratori operanti nei Mercati all’Ingrosso.
Con l’individuazione dei punti programmatici sopra espressi ed il necessario e conseguenziale percorso da intraprendere, la FP CGIL e l’ANDMI hanno convenuto un lavoro comune e collaborativo che, attraverso la costituzione di una Commissione Nazionale congiunta, in tempi brevi, porti all’articolazione di una proposta unitaria e condivisa.
Pubblichiamo un comunicato che rilancia la vertenza sull’art.36/121, e una richiesta di incontro sull’annosa vicenda degli Uffici tecnico-logistici provinciali: vi ricordate sicuramente la barzelletta dell’allora – tre anni fa!!! – Capo della Polizia, che voleva riorganizzare un “settore strategico” … dopo tre anni, siamo ancora alle chiacchiere, ai tentativi maldestri – ma scoperti – di perdere tempo per non cambiare niente. Questa strategia dell’Amministrazione vale sulle questioni generali (la legge 121) come sulle questioni specifiche (l’UTL) e vale anche per le prefetture, dove è evidente che il rilancio delle nostre funzioni non potrà avvenire, se contemporaneamente arretriamo negli uffici della P.S.
E’ una storia già vista: la crescita del personale civile da fastidio alle caste che da sempre gestiscono il Ministero dell’Interno, oggi – più che mai – per battere il nuovo asse “De Gennaro – Manganelli – Procaccini” serve la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire da una valanga di voti!!!
“No al Ministero di Polizia”: pubblichiamo il comunicato stampa emanato dopo l’assemblea tenuta oggi nel palazzo del Viminale.
Roma, 19 febbraio 2008
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Siamo stati oggi convocati dall’Amministrazione per comunicazioni urgenti relativamente al tentativo del Ministro Scotti di inserire il DDL 2873 nel decreto milleproroghe da oggi in discussione alla Camera dei deputati.
Ci è stato riferito che il Presidente della Camera, a causa della situazione politica attuale, sia disposto a inserire nuovi emendamenti soltanto con il consenso unanime della camera e che non vi sia disponibilità da parte dell’opposizione ad accettare l’emendamento in questione.
Per questi motivi si sta cercando di trovare una mediazione che renda possibile l’accettazione di almeno due degli articoli del DDL relativi al personale, ovvero l’art. 4 e l’art. 5, in cui si prevede la riqualificazione del personale, le 2800 nuove assunzioni, la modifica delle dotazioni organiche, con la conseguente possibilità di stabilizzazione del personale precario.
Il Presidente Castelli ha inoltre aggiunto che un volta ottenuta l’approvazione di questi articoli si potrà comunque portare a termine l’operazione con la redazione del nuovo integrativo e con l’emanazione di Provvedimenti di Organizzazione.
Abbiamo dichiarato di apprezzare il tentativo dell’Amministrazione affinché non tutto il lavoro intrapreso con il protocollo di intesa del novembre 2006 venga reso vano.
La giustizia, i cittadini e i lavoratori non possono più aspettare: è giusto a questo punto sapere chi è favore di questo processo e chi invece fa di tutto per ostacolarlo strumentalmente.
Crediamo dunque opportuno e necessario fare sentire la nostra voce mettendo in campo iniziative in tutta Italia a sostegno di questa posizione.
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
VERGOGNA !!!
NON POSSIAMO PIU’ ACCETTARE
TANTA INCAPACITA’ E DISINTERESSE
PER LE PROBLEMATICHE DEL PERSONALE
ORA BASTA !
Dal 7 settembre scorso non sappiamo più nulla del contratto integrativo, sebbene il clima iniziale facesse ben sperare sulla reale volontà della parte pubblica di giungere ad una intesa soddisfacente entro il corrente mese di ottobre.
Gli impegni assunti a luglio dall’Amministrazione sulla mobilità in entrata ed in uscita di fatto si sono sciolti come neve al sole.
I 95 movimenti individuati sempre a luglio e che dovevano essere effettuati entro metà ottobre che fine hanno fatto?
La convenzione TIM è diventata ormai una barzelletta, la problematica forse non interessa perchè tutti i dirigenti sono stati velocemente dotati di telefonini di servizio?
L’elenco potrebbe continuare a dismisura, ci fermiamo soltanto per carità di patria.
Tutto ciò testimonia l’incapacità ed il disinteresse dei vertici dell’Amministrazione nella conduzione delle relazioni sindacali, che è emblematico della scarsa considerazione dei lavoratori dell’amministrazione civile dell’Interno.
ORA BASTA!
Dal 7 settembre ad oggi la nostra pazienza è finita.
Da oggi partirà una risposta adeguata da parte di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa a questo stato di cose. Invitiamo, pertanto, le nostre strutture periferiche ad inviare al Ministro Maroni (fax n. 06.46549815) ed al Sottosegretario Palma (fax n. 06.46549725) lettere di protesta al fine di far cessare tale vergognosa inerzia.
Comunichiamo sin d’ora che in caso di una mancata e radicale inversione di rotta le scriventi OO.SS. si riuniranno lunedì 12 ottobre per decidere le più opportune iniziative di lotta.
Sommergiamoli di fax !
CGIL FP CISL FP UIL PA
Fabrizio SPINETTI Paolo BONOMO Enzo CANDALINO
La riunione prevista per oggi con Il Direttore Generale Dr. Piscitello è stata rinviata a data da destinarsi poiché il direttore non ha potuto essere presente a causa di un malessere improvviso.
Abbiamo comunque avuto l’occasione di parlare qualche minuto con il Capo Dipartimento, Dr. Birritteri, e con il Direttore Generale del Bilancio, Dr. Belsito.
Il Capo Dipartimento ci ha fatto un brevissimo accenno alla questione delle mobilità che era all’ordine del giorno, e ci ha preannunciato che probabilmente ci verrà proposta dal Direttore Generale una sorta di sanatoria per i distaccati che si trovano in questa situazione da molti anni.
Riguardo a ciò abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornirci un quadro completo di queste situazioni su tutta la penisola; per quanto ci riguarda se ci faranno questa proposta risponderemo che esiste un accordo per la mobilità da rispettare che permetterebbe a chi ne ha diritto di essere trasferito in altra sede in via definitiva tramite lo strumento dell’interpello, e che fornisce garanzie di equità e giustizia per tutti i lavoratori senza possibilità di scorciatoie.
Al Dr. Belsito invece abbiamo segnalato alcune questioni relative ai buoni pasto; in primo luogo la incresciosa situazione in cui si trovano da tempo i lavoratori della Puglia e della Campania dove la maggioranza degli esercizi commerciali rifiuta i buoni Repas; in relazione a ciò il Dr. Belsito ha garantito che si farà portavoce con la Consip, che stipula la convenzione, di questa situazione.
Inoltre abbiamo chiesto al Dr. Belsito che venga concesso il buono pasto ai lavoratori che partecipano alle assemblee sindacali come avviene nella maggioranza delle altre amministrazioni; anche su questo ci ha risposto che farà un approfondimento.
Gli abbiamo poi segnalato che a seguito di alcune ispezioni alcuni uffici tendono a modificare l’orario di lavoro per concedere un numero inferiore di buoni pasto quando siamo a conoscenza del fatto che lo scorso anno c’è stato un risparmio e che non sono stati spesi integralmente; ci ha confermato la notizia ed ha detto che segnalerà il problema.
In relazione ad un prestampato che sta girando negli uffici per la restituzione della differenza di tassazione tra 5,29 e 7 euro sui buoni pasto, ci ha chiarito che tale richiesta è infondata e che non vi sarebbe alcuna possibilità di restituzione in quanto il valore effettivo del buono che il lavoratore percepisce e può spendere è di 7 euro ed è la legge a stabilire che oltre i 5,29 € ci sia la suddetta tassazione.
E’ stata inoltre segnalata al Dr. Belsito la necessità di sanare situazioni come il computo del tempo di viaggio come orario si lavoro quando si seguono corsi di formazione. Su questo il Dr. Belsito ha detto che nel rispetto delle norme potrebbe trovarsi una soluzione in sede di trattativa.
In relazione alla circolare sul lavoro domenicale che da tempo solleva problemi in tutti gli uffici il Dr. Belsito ha detto che è possibile rivederne alcuni aspetti.
Vi terremo informati sulla prossima data della riunione.
Vi rammentiamo le iniziative contro gli accordi separati, l’applicazione della legge 150, per il rinnovo del Contratto ed il rinnovo delle rsu che culmineranno nello sciopero generale dei comparti pubblici e scuola università.
Per la tutela dei nostri diritti e per quelli dei cittadini SCIOPERIAMO compatti e manifestiamo insieme alla FPCGIL e FLC- CGIL il 25 MARZO.
ROMA, 2/3/11
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco