I medici specializzandi, conformemente alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 300 della legge 23 dicembre 2005, n. 266 – di modifica dell’art. 41, comma 2 D.Lgs. 17.8.1999, n. 368 – sono attualmente tenuti a corrispondere alla Gestione Separata I.N.P.S. il contributo in misura ridotta del 16%, in quanto la semplice iscrizione all’albo professionale determina automaticamente anche l’insorgere dell’obbligo contributivo a favore del Fondo di Previdenza Generale E.N.P.A.M. – Quota “A”
Si pubblica il quarto bollettino informativo sullo stato delle trattative all’Aran per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007
Di seguito la procedura di sviluppo economico C5 – profilo professionale socio educative – Approvazione graduatoria ed attribuzione del livello economico C5.
Roma, 28 maggio 2008
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Comunicato stampa di Alfredo Garzi
Segretario nazionale FP–CGIL
Proseguono le azioni di mascheramento degli effetti della Legge 133/2008 sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici.
Girano voci sul fatto che le somme per la produttività abitualmente erogate in conseguenza di leggi speciali, espressamente abolite dal Governo per il 2009, compariranno sugli stipendi di gennaio. Tali misure sarebbero in corso anche riguardo al taglio del 10% del salario accessorio contrattuale.
Ciò non può che farci piacere, anche viste le difficoltà economiche in cui versano i lavoratori dipendenti.
Abbiamo, comunque, il dovere di tutelare le lavoratrici e i lavoratori rispetto a possibili trucchi.
Non vorremmo che gli amministratori stessero facendo il doppio gioco.
Lasciare oggi invariate le somme e, in corso d’anno o a fine anno, chiedere la restituzione di tali somme al personale, qualora la legislazione vigente non fosse modificata, abrogando parti della legge Tremonti.
Chiediamo, quindi, alle Amministrazioni, di dare assicurazioni formali ai dipendenti circa la non restituibilità delle somme erogate. Quote di retribuzione che la FP–CGIL difenderà in ogni modo e in ogni luogo.
Roma, 9 gennaio 2009
Stamane si è tenuta l’udienza, davanti al Giudice del Lavoro di Roma, relativa al ricorso ex 700 contro la sigla dell’Ipotesi di accordo per il CCNL 2008/2009 Comparto Enti pubblici non Economici, in relazione alla mancata rappresentatività delle sigle firmatarie. Il Giudice ha aggiornato la causa, di qualche giorno, per approfondire la questione.
L’Aran ci ha comunicato che intende convocarci, per la firma definitiva mercoledì 18, alle ore 15.00. Chiederemo lo slittamento della firma poiché c’è un giudizio in corso e poiché c’è stato un pronunciamento forte e chiaro delle lavoratrici e dei lavoratori con il Referendum del 9 e 10 febbraio. Ricordiamo che negli Enti Pubblici non Economici (così come negli altri due Comparti) i NO sono stati superiori al numero degli iscritti alle sigle firmatarie, in questo caso CISL e UIL; che i votanti sono stati il 215,6% dei voti che raccogliamo nelle RSU; che i votanti sono stati il 307,0% degli iscritti alla FP–CGIL e che i votanti sono stati oltre il 50% degli addetti coinvolti. Come sapete sono dati documentabili. Nulla a che vedere con la fantomatica raccolta di firme della CISL, che soprattutto i lavoratori interessati non hanno visto.
Il Segretario nazionale FP CGIL Alfredo Garzi
Roma 16 febbraio 2009
DOTAZIONI ORGANICHE
Nella giornata di lunedì 4 ottobre 2010 si è svolta una riunione tecnico- informativa tra OO.SS. e Amministrazione relativa alla ripartizione territoriale della dotazione organica dell’Istituto conseguente alla riduzione del 10% imposta dalla legge 25/2010 e approvata con la determina n.80/2010 del Presidente dell’Istituto.
Ovviamente si tratta di una ripartizione assolutamente provvisoria che troverà la definitiva revisione a valle del processo di incorporazione logistico funzionale con ISPESL e IPSEMA.
La necessità dell’Amministrazione di accelerare la definizione delle risorse attribuite sul territorio deriva dalla consapevolezza di dover chiarire prima possibile il quadro di riferimento per poter successivamente corrispondere, con la necessaria gradualità, al nuovo modello organizzativo imposto dalla nuova dotazione organica.
Sappiamo che non sarà un’operazione agevole né tantomeno scontata anche perché interviene in un contesto fortemente penalizzato da tagli già effettuati negli scorsi anni (basti pensare che negli anni dal 2005 al 2010 abbiamo perso oltre 2.500 unità) in un momento in cui l’Inail sarà impegnato in un profondo processo di riorganizzazione e sviluppo che mal si concilia con i tagli imposti dagli ultimi provvedimenti legislativi.
La riduzione colpisce tutte le figure e tutte le professionalità presenti in Istituto e l’Amministrazione ha operato avendo riguardo principalmente a fornire le condizioni minime per garantire la funzionalità e l’efficienza dell’Inail senza scardinare l’attuale assetto organizzativo.
In questo contesto, particolare attenzione va posta ai colleghi che presiedono la funzione informatica sul territorio che, in virtù di una rivisitazione già da tempo in atto, subiscono in termini numerici la maggiore penalizzazione.
Per loro sarà messo in campo un nuovo progetto informatico che impegnerà parte delle risorse attualmente presenti mentre le altre saranno interessate ad un progressivo specifico percorso di riqualificazione professionale.
Ovviamente, così come avvenuto nelle precedenti modifiche del modello organizzativo, sarà necessario individuare un percorso che garantisca gradatamente l’allineamento delle Strutture Centrali e Territoriali dell’Istituto e ciò non potrà avvenire complessivamente prima del 31.12.2011 salvaguardando sia la continuità operativa dell’Ente sia le posizioni acquisite dai singoli lavoratori.
Nel corso della riunione abbiamo posto l’esigenza di attivare un monitoraggio che, fatta salva l’autonomia organizzativa e decisionale delle singole Strutture, possa evidenziare eventuali difformità sia in merito al rispetto delle istruzioni impartite dalle Direzioni Centrali sia relativamente alla gradualità dell’intervento.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
I lavoratori dell’ICE, riuniti in assemblea oggi, stante la situazione di incertezza sul futuro dell’Istituto, hanno deciso di non uscire dalla sede, fino a quando non ci saranno notizie certe sulle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri.
I lavoratori stigmatizzano le posizioni di tutti coloro che all’interno del Consiglio dei Ministri, lavorano per la distruzione delle funzioni e
dell’attività dell’Ente, per affidarle ad altri.
Le stanze del Direttore Generale, del Presidente e del Consiglio di Amministrazione sono presidiate dai lavoratori.
In questi minuti è previsto l’arrivo in sede del Presidente Vattani, che sarà accolto da tutti i lavoratori nel cortile dell’Istituto, e al quale verrà chiesto di spiegare la situazione dell’Ente e ciò che ha fatto per difenderne il ruolo.
L’internazionalizzazione delle imprese, come strumento di rilancio dell’economia, non può essere lasciata all’improvvisazione di una manovra ragionieristica.
L’ICE svolge un ruolo fondamentale per l’economia italiana e tale ruolo deve essere difeso e rilanciato da tutti.
Fp-Cgil Ice, P. Lisi
Fp-Cisl Ice, S. Stella
Uil Pa Ice, Giovanni Gismondi, Caterina La Boccetta
Cisal Fialp Ice, Antonella Corinaldesi
Roma, 30 giugno 2011
Dichiarazioni all’Ansa dei Segretari generali Fp-Cgil,Fps-Cisl, Uil-Pa, Fpl-Uil
(ANSA) – ROMA, 21 MAR – “L’incontro con il ministro è andato male”, affermano i segretari generali della Fp-Cgil, Carlo Podda, della Fps-Cisl, Rino Tarelli, della Uil-Pa, Salvatore Bosco, e della Fpl-Uil, Carlo Fiordaliso. “Il ministro – aggiungono i sindacalisti – nega l’accordo che è stato raggiunto a novembre e oggi non è stato possibile concordare la data per un nuovo confronto. Si viene meno anche agli stessi impegni previsti dal Memorandum d’intesa sul lavoro pubblico, sottoscritto insieme allo stesso Padoa-Schioppa e Nicolais lo scorso gennaio”.
I sindacati temono che si voglia mettere in discussione un biennio economico: quello 2006-2007 o il successivo 2008-2009.
Il contratto degli oltre 3 milioni di lavoratori pubblici è scaduto a dicembre 2005.
Secondo indiscrezioni emerse in questi giorni, infatti, servono ancora 2 miliardi circa per le tutte le amministrazioni, centrali e locali, per consentire la decorrenza degli aumenti contrattuali dal 2007. Come – sostengono i sindacati – pattuito in precedenza con il Governo. (ANSA).
(ANSA) – ROMA, 21 MAR – I sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di convocare i consigli generali delle organizzazioni ai quali proporranno lo sciopero generale della categoria a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale, da attuarsi nel mese di aprile. La decisione è stata assunta al termine dell’incontro avuto con il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa.
(ANSA).
Roma, 21 marzo 2007
– Verbale mobilità 2008 (7-05-2008)
– Verbale benefici assistenziali 2008 (12-05-2008)
– Verbale residui benefici 2007 (12-05-2008)
– Verbale 12 maggio 2008
Di seguito la nota di precisazione della DCRU sullo scorrimento delle graduatorie per l’accesso alla posizione economica C3 (Area C – livello economico C3).
Roma, 28 maggio 2008
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Non senza amarezza, ricordiamo che il 30 giugno è una data contenuta nel Protocollo del 30 ottobre 2008, ripresa, in pompa magna, nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, per i comparti dei Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici, sottoscritti tra novembre e dicembre dello scorso anno.
Il punto 5 della premessa del Protocollo così recita: “… tali risorse (taglio del 10% dei Fondi per il salario accessorio) saranno restituite a fondi unici di amministrazione non oltre il 30 giugno 2009 …”
Non è certo la CGIL a rivendicare un accordo, che non ha sottoscritto, poiché tale intesa partiva dall’accettazione dello scippo, dalle tasche dei lavoratori, di importanti somme di retribuzione.
Fino al 30 ottobre la responsabilità era interamente del Governo che aveva emanato il Decreto 112/08. Poi la responsabilità è stata assunta anche dalle sigle sindacali che hanno sottoscritto un accordo di cui era evidente la mancanza di esigibilità.
Anche il possibile recupero, parziale, di cui si parla, ma che ancora non si è visto, a seguito dell’emendamento contenuto nel primo decreto anticrisi, si riferisce esclusivamente al comma 2 dell’art. 67 della Legge 133/08 (taglio delle leggi speciali per il 2009).
Continua a non essere in campo nessuna ipotesi per il recupero del comma 3 dell’art. 67 (riduzione, a partire dal 2010 del 20% delle leggi speciali).
I CCNL firmati nelle Funzioni Centrali hanno dato incrementi inferiori ai tagli e sono stati firmati cambiando le regole sulla rappresentanza. Attendiamo con fiducia l’esito del ricorso, di merito, che abbiamo presentato al Giudice del Lavoro.
In questi giorni il Governo è stato costretto ai primi passi indietro sulle assenze, sulle fasce orarie e sul precariato, grazie alla spinta della mobilitazione messa in campo dalla CGIL, che ha portato anche ad un diverso rinnovo dei CCNL per la Sanità e le Autonomie Locali, rendendo ancora più evidente l’iniquità di alcune norme che avrebbero avuto valore solo per i lavoratori delle Amministrazioni Centrali.
Oggi, 1° luglio, è diventato impossibile, per le sigle sindacali che hanno firmato il Protocollo, sostenere che non ci fosse una perdita pesante sulla retribuzione o, ancora più paradossale, che la retromarcia parziale del Ministro Brunetta sia un loro successo.
I fatti si stanno incaricando di svelare bugie e mezze verità, che da ottobre dell’anno scorso vengono raccontate per disorientare i lavoratori: abbiamo subito un furto.
Svelata la vulnerabilità del Governo, si tratta di sostenere ancora la vertenza per il recupero integrale del salario accessorio. Chi ha firmato il Protocollo del 30 ottobre ha, ora, l’opportunità di cambiare e costituire un fronte compatto a difesa dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori, altrimenti interamente su di loro graverà la responsabilità del danno subito.
Roma, 1 luglio 2009
La segreteria nazionale della Fiom manifesta tutto l’appoggio dell’organizzazione e delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici alle lavoratrici e ai lavoratori pubblici e della conoscenza, che scendono in sciopero generale l’11 dicembre, chiamati alla lotta dalla Funzione Pubblica e dalla FLC.
I lavoratori metalmeccanici stanno sperimentando i danni e i guasti profondi dell’attacco alla contrattazione che viene dal governo e dalla Confindustria. I metalmeccanici stanno subendo un brutale attacco all’occupazione e ai diritti del lavoro, da parte di chi vuole scaricare sul mondo del lavoro tutti i costi della crisi.
Questo attacco ha portato anche all’ accordo separato sul contratto nazionale, che è una violazione e un offesa ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori ed alle più elementari norme di democrazia.
Anche i lavoratori pubblici e quelli della scuola subiscono lo stesso attacco. I licenziamenti minacciati o in atto di decine di migliaia di precari, gli accordi separati sul sistema contrattuale che prefigurano accordi separati per il rinnovo dei contratti, infine la discriminazione autoritaria, degna dei peggiori disegni antisindacali, verso la Cgil ai tavoli di trattativa, dimostrano tutti assieme che Governo e Confindustria vogliono distruggere la contrattazione e la libertà sindacale nel nostro Paese. Purtroppo in questo loro disegno sono agevolati dalla complicità delle organizzazioni di Cisl e Uil, che dai metalmeccanici ai pubblici alla scuola, accettano tutte le scelte più negative delle controparti e rompono con le più elementari pratiche di democrazia.
I metalmeccanici, in lotta per il lavoro, contro l’accordo separato, e per la democrazia sindacale sono e saranno affianco dei lavoratori pubblici e della conoscenza nello sciopero e nelle manifestazioni dell’11 dicembre.
Roma 10 dicembre 2009