Comunicato unitario – questione insegnanti – commissione retributiva

FP CGIL INPS   CISL FP INPS   UILPA INPS

COMMISSIONE RETRIBUTIVA : QUESTIONE INSEGNANTI

Oggi, 29 settembre 2008, si sarebbe dovuto svolgere il secondo incontro della commissione retributiva per la specifica questione della “ria ex insegnanti”.
L’amministrazione, infatti, si era impegnata, tramite il coordinatore della commissione stessa, a convocarla per quella data, anche nell’ipotesi di una risposta alla specifica nota inviata al Dipartimento della Funzione Pubblica.
Su tale nota naturalmente come OOSS sindacali ci siamo attivati per avere notizie da poter fornire nel frattempo.
Quindi abbiamo saputo in via informale che questa nota valutata dallo stesso Dipartimento è stata inviata al Ministero dell’Economia per una verifica definitiva degli eventuali costi; sembra che questa parte della vertenza in atto, si dovrebbe concludere in modo positivo e, soprattutto, in tempi brevi.
In attesa di ciò la commissione è stata rinviata.
Questa è la cronaca.
E la cronaca evidentemente ci sta dando ragione: con il nostro impegno costante e quotidiano siamo riusciti a riaprire una situazione che sembrava oggettivamente compromessa e prossima ad avviarsi alla conclusione con gli effetti devastanti che conosciamo.
Non abbassiamo la guardia comunque e continuiamo, come abbiamo sempre fatto, a mantenere alta l’attenzione su questo tema.
Naturalmente appena avremo notizie più dettagliate ve le faremo conoscere con tempestività.
Roma 29 settembre 2008

 FP CGIL INPS     CISL FP INPS    UILPA INPS
f.to O. Ciarrocchi   f.to G. Allegrini   f.to A. Petricca

 

 
 

Sollecito ripresa delle trattative _ Lettera al Presidente

 

Roma 20 febbraio 2009

Al Presidente

Al Direttore Generale

Al Direttore Centrale Servizio Gestione Risorse Umane

All’Area Relazioni Sindacali

E p.c. A tutto il personale

La scrivente Organizzazione Sindacale, sollecita l’Amministrazione a convocare, immediatamente, le OO.SS. al fine di discutere le molteplici problematiche che devono essere affrontate, al fine di dare risposte certe alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Istituto.

Molte sono le questioni sul tavolo: il fondo 2009, piani di produttività 2009, le selezioni, il CCNI 2006/2009, le problematiche dell’aera medica, il riassetto territoriale, la “casa del welfare”, le aree professionali e potremmo continuare ancora.

Perseverare con questo silenzio non fa di certo bene all’Istituto, se le situazioni le affrontiamo subito eviteremo di esasperare ulteriormente gli animi già duramente provati da un situazione non certo delle più facili.

Per dare il meglio e garantire, come sempre, un servizio il più vicino possibile alle esigenze dei cittadini occorre che, da subito, Amministrazione e OO.SS affrontino insieme le varie questioni.

Il Presidente Mastrapasqua aveva iniziato il proprio mandato impostando le relazioni sindacali in modo tale da avere incontri settimanali, la sua parola d’ordine era stata : trasparenza.

Probabilmente tale parola d’ordine è stata presa eccessivamente alla lettera.

Ora siete così trasparenti da essere diventati invisibili.


p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi 
 

 
 

 

Delibera 59 – Nota Fp Cgil

 

La china antidemocratica intrapresa dal Governo, si riflette anche nelle scelte compiute dal Commissario dell’INPDAP che, con atti unilaterali e poco illuminati, getta l’intero Istituto nel più cupo medioevo gestionale.

Non più regole, nessuna considerazione della dirigenza, scarsa valutazione delle implicazioni operative. Con la delibera 59 si delinea un quadro che porterà alla completa paralisi della tecnostruttura.

La nomina di un vicario al Direttore Generale è assolutamente inopportuna senza l’insediamento del Consiglio di Amministrazione e, provoca una confusione nefasta nel rapporto tra il potere politico e il potere gestionale.

Ma oltre al forte conflitto di attribuzione tra i vertici, la delibera, apre una voragine nei rapporti con i Dirigenti, che non solo si vedono scavalcati da un vicario che non è neppure un dirigente di ruolo, ma addirittura esautorati di punto in bianco dalle loro funzioni “in considerazione”- dice testualmente la delibera – “delle caratteristiche personali e professionali” di cui il designato vicario è in possesso.

Sono queste caratteristiche personali che dovrebbero risolvere il problema dei pensionati urlanti all’Urp?

E’ questa la grande strategia messa in campo per risolvere le criticità sulle attività istituzionali?

La Cgil è convinta che ci vogliano azioni ben diverse, più consone al ruolo di vertice dell’Istituto, realizzate nell’interesse dell’utenza e dei lavoratori.

Roma, 3 febbraio 2009

IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini

 

DIAMOCI DEL NOI

 

Diamoci del Noi, usciamo fuori dal metro quadro di individualismo che spesso ci siamo creati nel nostro posto di lavoro, schiacciati da incombenze sempre più pesanti e dall’idea sempre più radicata che nulla cambia e che le decisioni che si prendono a Roma non possono essere né discusse né contestate.
Ci sono, invece, decisioni che dipendono da Noi e queste decisioni sono tutte quelle che riguardano il Fondo per il Trattamento accessorio.
Con l’accordo sull’uscita dello straordinario dal fondo perdiamo lo strumento contrattuale che ci consente di contrattare in ogni singolo posto di lavoro quella leva gestionale che poi determina l’organizzazione del lavoro.

Non serve tirare fuori lo straordinario dal fondo per affrontare l’emergenza.

L’Amministrazione utilizzi, attraverso un piano straordinario, i 24 milioni che ha trovato.

Lasci il resto nel Fondo, da utilizzare se i 24 milioni non dovessero bastare e da utilizzare per la produttività in caso, molto probabile, di risparmio.

Se passa questo accordo gli eventuali risparmi andrebbero a “risparmi di gestione” e sarebbero indisponibili per la contrattazione integrativa.

Cedere lo strumento dello straordinario all’Amministrazione vuol dire abdicare alla contrattazione sui posti di lavoro, vuol dire lasciare la scelta del chi e del come a ogni singolo direttore, vuol dire creare rapporti individuali e perdere la forza del gruppo, vuol dire essere sempre più soli.

Un accordo del genere non può passare senza la condivisione di tutti le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS.

Un accordo del genere va sottoposto a consultazione.

Roma, 08/04/2009

p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 

Nota del Coordinamento

 

FLASH COMMISSIONE RETRIBUTIVA

In data 27 aprile 2009 si è riunita la commissione retributiva con il seguente ordine del giorno:

– FUA 2007 per il personale ex Mef-invalidità civile transitato in INPS.

L’Amministrazione ci ha comunicato che con la retribuzione del mese di maggio 2009 si provvederà a liquidare il compenso incentivante relativo all’anno 2007 per il personale ex Mef, con gli stessi criteri stabiliti per il personale Inps.

Tale incentivo verrà erogato ai colleghi ex Mef dalla data di transito all’Inps fino alla data di entrata in vigore del CCNL enti pubblici non economici, sottoscritto il 2 ottobre 2007.

Per quanto riguarda i colleghi ex insegnanti (questione ria), si ribadisce che nulla di nuovo è stato precisato dall’Amministrazione, se non quanto già detto nella precedente commissione dedicata alla questione specifica.

Questo significa che, a livello tecnico, l’Amministrazione ritiene chiusa la questione e intende comunque, forte anche della risposta del Mef, procedere con i recuperi.

Per questo motivo questa O.S. ha chiesto il tavolo politico, in tutte le circostanze in cui questo è stato possibile, perché l’Amministrazione si pronunci definitivamente.

Roma, 29 aprile ’09

p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS

Oreste Ciarrocchi

 
 

 
 

Comunicato

 

 
TAGLIO AI SERVIZI E PRESTAZIONI A RISCHIO

 

Era inevitabile che la politica indiscriminata dei tagli alla Pubblica Amministrazione effettuata dal Governo prima o poi mietesse le prime vittime anche tra gli utenti INPS.
E le vittime sono sempre le stesse… dipendenti e pensionati
Con msg 1973 del 28/1/2011 l’INPS comunica che il Modello 730 predisposto da ciascun dipendente non potrà essere presentato attraverso l’Istituto, ma dovrà essere stampato e presentato tramite gli intermediari abilitati.
Stessa sorte per i pensionati che ormai da anni si rivolgono all’INPS per l’assistenza fiscale.
La motivazione? Manca il personale e quindi quello che era un servizio non istituzionale viene cancellato per poter reggere sui servizi istituzionali.
La riduzione di personale e il blocco del turn over hanno fatto si che per la prima volta nella sua storia l’inps anziché offrire servizi ne cancella uno, con buona pace del proprio personale e dei pensionati e, immaginiamo, con gran sorrisi da parte dei commercialisti…a proposito, ma il nostro Presidente non è anche commercialista?
Si lo è, ma parlare di conflitto di interessi non va di moda in questo paese.
Abbiamo un Presidente che promette e non mantiene, un presidente che non è in grado di far valere il peso dell’INPS, sui tavoli della politica.
Serviva all’INPS una deroga al blocco delle assunzioni e, in attesa che ciò venisse concesso, almeno una deroga alla !egge 122 per colpa ella quale da aprile dovremo fare a meno anche dei 1200 lavoratori somministrati che ad oggi prestano la loro opera per l’Istituto. Quali altri servizi elimineremo ad aprile?
Di un presidente cosi possiamo tranquillamente farne a meno, senza nemmeno la remora di saperlo poi disoccupato vista la moltitudine di incarichi che ricopre e soprattutto il presumibile aumento dell’attività da commercialista per i 730.

Il Governo taglia il Presidente latita e gli unici che si preoccupano del servizio da rendere sono le Lavoratrici e i Lavoratori dell’Istituto ora fortemente preoccupati dai ritardi paurosi legati alle invalidità civili e all’impossibilità di dare risposte ad un’ utenza tra le più bisognose.
Ritardi che a quanto pare sono legati all’esternalizzazione di una parte della lavorazione delle domande.
Questo a conferma, ancora una volta, che il lavoro e i servizi che rendono i le Lavoratrici e i Lavoratori dell’INPS sono altamente qualificati e che gli investimenti da fare sono sul personale e non sull’esternalizzazioni.
Solo il lavoro interno è garanzia di servizi di qualità.
Ma di questo se ne sta preoccupando solo il personale.

Roma, 31 gennaio ‘2011
 
 
p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi


 
 
 

 
 

Comunicato unitario

LAVORIAMO SEMPRE PER TROVARE L’INTESA,
ma firmiamo solo quando ne siamo convinti.

La disponibilità dell’Amministrazione ad integrare quanto già definito nel precedente incontro, ci ha permesso di firmare i verbali di accordo su: bando per la selezione a capo progetto informatico; mobilità orizzontale tra profili per esigenze dell’Amministrazione.

CAPO PROGETTO INFORMATICO
In merito a tale argomento abbiamo dovuto innanzitutto superare la resistenza dell’Amministrazione a definire un verbale di accordo propedeutico all’emanazione del bando. Ottenuto l’assenso all’intesa abbiamo concordato tre importanti riferimenti:
– il numero dei progetti informatici attribuibili (480, di cui 250 ancora da assegnare);
– eventuali ulteriori progetti da concordare al tavolo sindacale in base alle esigenze rappresentate dalla Direzione Centrale Informatica;
– l’impegno a valorizzare, nella contrattazione integrativa 2011, il personale informatico dislocato sul territorio che non risulterà destinatario di progetti.

MOBILITA’ ORIZZONTALE TRA PROFILI
Nel verbale già presentato nel precedente incontro abbiamo fatto inserire l’impegno a prendere in considerazione ulteriori proposte di cambio di profilo per esigenze dell’Amministrazione che eventualmente dovessero essere perfezionate nelle prossime settimane, a margine dell’accordo sulla mobilità orizzontale tra profili che riguarderà il personale della Direzione Generale e che, probabilmente, sarà definito entro il mese di luglio.

FONDO DI ENTE E PRODUTTIVITA’ 2011
Mentre sul primo argomento l’Amministrazione continua ad eludere il confronto, rinviando per la terza volta la discussione (se ne parlerà forse nel prossimo incontro del 19 luglio), sulla produttività dei primi 5 mesi del 2011 c’è stato consegnato un prospetto riepilogativo, su base regionale, dal quale risulta impossibile avviare qualunque seria verifica e confronto, per di più su obiettivi definiti ancora una volta unilateralmente dall’amministrazione.
Abbiamo manifestato un chiaro disappunto ed ottenuto la convocazione dell’osservatorio nazionale sulla produttività per il prossimo 26 luglio, in previsione del quale pretendiamo che l’Amministrazione fornisca dati completi, divisi per Sede, leggibili e riscontrabili, per evitare di scoprire solo a 2012 inoltrato che magari qualcuno non ha raggiunto gli obiettivi.

SELEZIONI DA UN’AREA ALL’ALTRA
In appendice all’ordine del giorno, abbiamo sollecitato l’immediata ripartizione dei passaggi verticali da un’area all’altra, già autorizzati con decreto ministeriale (324 a C1 e 244 a B1), per accelerare i provvedimenti ed evitare l’intervento di qualche maldestro seguace di Brunetta. Abbiamo ottenuto l’inserimento di tale argomento nel prossimo incontro previsto per il 19 luglio.

Roma, 11 luglio 2011

F.P. CGIL INPS FILP FIALP-CISAL USB PI INPS
O. Ciarrocchi A. Giambelli L. Romagnoli

 
 
 

 
 
 

DECENTRAMENTO – CABINA DI REGIA

Roma, 5 febbraio 2007

Cari Compagni e Compagne,
il giorno 2 febbraio 2007, siamo stati convocati dall’Agenzia del Territorio, su mandato dell’Autorità politica, per aggiornarci sui lavori della cabina di regia sul decentramento. La riunione è stata tenuta direttamente dal Dott. Picardi, il quale ci ha riferito in merito ai lavori.
La cabina di regia, composta dall’Agenzia del Territorio, Anci e Ministero dell’Economia e Finanze e degli Affari Regionali, sta lavorando alla stesura del DPCM attuativo ai sensi del comma 197 della finanziaria, il quale deve essere recepito dal MEF e successivamente emanato dalla Presidenza del Consiglio, previa consultazione con le OO.SS.. Gli obiettivi e i compiti, che si sono proposti ai sensi dei commi 196 e seguenti, sono l’emanazione di tre DPCM e un decreto direttoriale così suddivisi:
1. il primo DPCM che deve disciplinare le modalità di attuazione del decentramento;
2. il secondo che riguarda gli aspetti organizzativi e le risorse, da emanarsi entro e non oltre tre mesi dal primo; successivamente saranno aperti tavoli regionali per le problematiche riguardanti le strutture territoriali;
3. il terzo i tempi di decorrenza per la conservazione dei dati;
4. il decreto direttoriale che stabilisce le modalità di interscambio dei dati.
Per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche si sta dialogando tramite portali, che arrivano direttamente nei comuni, o programmi informatici, sempre pubblici, che gestiscono i dati da trasmettere ai comuni, nel caso di programmi alternativi. Il controllo della banca dati è comunque di competenza dell’Agenzia del Territorio. Comunque, per i comuni che non si convenzionano, c’è l’obbligo di utilizzare i programmi e le procedure in dotazione da parte dell’Agenzia. Gli enti locali avranno i dati relativi al proprio territorio e sui quali potranno intervenire; mentre sui dati nazionali potranno erogare solo il servizio di consultazione.
I comuni sono comunque obbligati a convenzionarsi con l’Agenzia; infatti per gli Enti Locali che decidono di non decentrare il servizio c’è l’obbligo della convenzione, come previsto dalla finanziaria. Nel caso decidano di assumere i servizi ci troviamo di fronte a tre tipi di convenzione:
1. gli enti locali assumo i servizi di base quali la consultazione, la certificazione, le volture e le istanza semplici e quindi si convenzionano per i restanti servizi;
2. assumono, oltre ai servizi al punto 1, l’aggiornamento catasto urbano e terreno, contenzioso e quindi si convenzionano per i restanti servizi;
3. assumono tutti i servizi e quindi si convenzionano per gli obiettivi di convenzione firmati tra Agenzia e Ministero.
L’Agenzia avrà, in tutti i casi, l’obbligo di controllare e verificare l’utilizzo e l’erogazione del servizio da parte dei comuni e nel caso gli stessi non rispettano i livelli di qualità o il raggiungimento degli obiettivi può intervenire e chiedere, all’Autorità politica, la revoca dei servizi.
Da questo primo incontro informativo si rileva un rafforzamento dell’Agenzia, la quale in primo luogo non si smantella ed inoltre ha un potere di controllo sui servizi ceduti. Mantiene, quindi, una serie di processi che permette la propria sopravvivenza e il mantenimento, a nostro avviso, del personale. Inoltre la non discussione sulle risorse, sia tecnologiche, sia economiche che umane, da il senso di un lavoro chiaro e serio. Cioè avere un quadro globale del processo per poi discutere delle stesse caso per caso.
Fraterni saluti.

Il Coordinatore Nazionale
p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio

Carmine Di Leo

COMUNICATO SULL'ACCORDO STRALCIO SULLE INDENNITA'

COORDINAMENTO NAZIONALE AGENZIA DELLE DOGANE

Si informano tutti i lavoratori dell’Agenzia delle Dogane che in data odierna è stato firmato l’Accordo stralcio relativo alle Indennità accessorie anno 2006 come di seguito indicato:
Produttività: finanziata con l’importo di 4.061.912 euro da erogare con le stesse modalità dell’anno 2005 ed al raggiungimento degli obbietti previsti per l’anno 2006. Tali soldi saranno erogati alle lavoratrici ed ai lavoratori tutti entro il 1° trimestre 2006 secondo scala parametrale.
RSP: la maggiorazione dell’aliquota è stanziata una ulteriore somma per di 680.000 euro netti per il periodo settembre-dicembre 2006 prorogando quindi la validità dell’Accordo del 20.06.2006.
Indennità previste per Legge: sono stati stanziati 1.761.256 euro. Tale cifra coprirà interamente il primo quadrimestre 2006. In tali indennità ci sono ad esempio la disagiata, la metropolitana, ecc..
Indennità di obiettivo istituzionale: finanziata con 1.800.000 euro. Tale indennità sarà corrisposta a tutte le lavoratrici ed i lavoratori sulla base dei parametri stipendiali.
Consideriamo tale Accordo positivo pur essendo in presenza di insufficienza di liquidità da parte dell’Agenzia delle Dogane. Infatti è ormai risaputo che parte dei soldi utilizzati altri anni ora sono invece stati utilizzati nel 2006 per i passaggi di posizioni stipendiali e quindi sono stati messi a disposizione di lavoratori in forma “fissa e continuativa”.
Mancano naturalmente all’appello i fondi relativi al comma 165 della Legge 350/03 che, una volta svincolati dal Ministro dell’Economia, permetteranno di pagare tutti i residui delle indennità previste per legge, di definire il sistema indennitario e di contribuire “SOSTANZIALMENTE” all’indennità di obbiettivo istituzionale che viene distribuita a tutti i dipendenti. A tal fine come CGIL/FP presseremo l’Amministrazione per poter pagare questa indennità con le stesse cifre dello scorso anno.
Per quanto riguarda i tempi di erogazione dei fondi attualmente disponibili, pensiamo siano presumibili 30 – 40 gg a partire da oggi, ad eccezione della produttività che sarà erogata entro i termini sopra indicati.
Sarà compito di questa O.S. effettuare una ulteriore pressione nei confronti del Ministro affinchè venga firmato e distribuito al più presto il provvedimento relativo al comma 165 della L. 350/03 per definire la parte indennitaria.
Si comunica inoltre che nella riunione di oggi è stata consegnata alle OO.SS. la copia della determinazionie sulla mobilità nazionale.
Roma 13.12.2006

Per il Coor.Naz. Agenzie Fiscali CGIL/FP
Giovanni Serio
 
Per il Coord.Naz. Agenzia Dogane CGIL/FP
Giovanni Pastorino

WELFARE: Versione italiana della comunicazione della Commissione sull'invecchiamento demografico

WELFARE: Versione italiana della comunicazione della Commissione sull’invecchiamento demografico (26/7/2007)
 
E’ disponibile la versione italiana della Comunicazione della Commissione “Il futuro demografico dell’Europa, trasformare una sfida in un’opportunità ” Bruxelles, 12.10.2006 COM (2006) 571 definitivo L’invecchiamento demografico dell’Europa rappresenta una sfida senza precedenti per l’intera società, ma è una sfida che occorre affrontare, e bisogna farlo subito, come indica la comunicazione della Commissione sul futuro demografico dell’Europa.

La comunicazione definisce cinque nuovi ambiti d’azione concreta per aiutare gli Stati membri ad adeguare i loro contesti nazionali al cambiamento demografico:

– aiutare i lavoratori ad equilibrare la vita professionale, familiare e privata in modo che i potenziali genitori possano avere il numero di figli che desiderano;

– migliorare le opportunità di lavoro per i lavoratori anziani;

– aumentare la produttività e la competitività potenziale valorizzando il contributo apportato sia dai lavoratori anziani sia da quelli giovani;

– sfruttare l’impatto positivo dell’immigrazione sul mercato del lavoro;

– garantire finanze pubbliche sostenibili per consentire di assicurare la protezione sociale a lungo termine.

 

Lettera della Fp Cgil al Capo Dipartimento

FP CGIL
 

Roma, 4 settembre 2007

Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Melita Cavallo

Egregio Presidente,
apprendiamo che Lei è in procinto di conferire l’incarico di direttore reggente del Centro per la giustizia minorile di Firenze, sede ormai da tempo priva di dirigente e nell’ultimo anno affidata ad interim ai dirigenti dei Centri della giustizia minorile adiacenti.

A tal proposito vorremmo richiamare il recente accordo siglato dall’amministrazione con le organizzazioni sindacali, che prevede che le sedi vacanti debbano essere ricoperte tramite interpello, cosa che non ci risulta sia stata ancora fatta nel caso del Centro di Firenze.

A nostro parere la vacanza dirigenziale dovrebbe continuare ad essere ricoperta attraverso interim, anche per non gravare sul FUA dei lavoratori delle qualifiche, che risulta già insufficiente a rispondere alle esigenze di quel personale.

Tuttavia, in assenza di richieste, qualora Lei decidesse di conferire la reggenza ad un funzionario qualifica C3, Le chiediamo di attivare, comunque, un percorso di trasparenza affidando l’incarico dopo aver espletato regolare interpello.

Questo Le chiediamo perchè l’Amministrazione della giustizia minorile deve sicuramente recuperare credibilità nei confronti dei lavoratori e dei funzionari che operano nei servizi periferici, che troppo spesso, in questi ultimi 6 anni, hanno dovuto sopportare scelte di politica del personale inadeguate e spesso arbitrarie: la credibilità, indubbiamente, si recupera e si costruisce attraverso il rispetto degli strumenti che i contratti di lavoro e le normative vigenti prevedono anche per i percorsi di crescita professionale del personale.
Distinti saluti

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale

Gianfranco Macigno


Comunicato situazione sindacale

 

Vi allego il comunicato sulle situazioni sindacali fino ad oggi affrontate.
 
Roma, 4 ottobre 2007
 
FP CGIL NAZIONALE
Roberto Morelli

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