Il Comitato esecutivo della Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (EPSU/FSESP) riunito a Bruxelles il 13-14 aprile 2011, ha nominato, all’unanimità, Vicepresidente dell’ISP per la regione europea, Rosa Pavanelli, vicepresidente dell’EPSU e responsabile per le politiche internazionali della FP CGIL.
La nomina sarà ratificata al prossimo Comitato Esecutivo dell’ISP che si terrà a Ginevra il 23-25 novembre 2011.
L’ISP (PSI) è la Federazione sindacale globale che rappresenta 20 milioni di lavoratrici e lavoratori del settore dei servizi pubblici in tutto il mondo, con sindacati affiliati in 156 paesi. L’ISP è riconosciuta presso l’OIL ed ha lo status consultivo presso alcune organizzazioni delle Nazioni Unite.
Roma, 26 aprile 2011
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al Direttore Generale del Personale degli Affari Generali
Dr. Alberto Migliorini
p.c. Dr.ssa Fiammetta Furlai
Relazioni Sindacali
ROMA
Oggetto: Richiesta incontro progressioni economiche.
La Scrivente O.S. prende atto della costituzione del gruppo di lavoro per la verifica degli incarichi, pur mantenendo alcune perplessità sulle nomine effettuate.
Allo scopo di garantire una puntuale applicazione dell’Accordo sottoscritto CHIEDIAMO un diretto coinvolgimento nelle procedure amministrative in itinere, così da poter valutare congiuntamente eventuali criticità emerse dall’esame delle domande.
Riteniamo irrinunciabile il diritto di tutti i lavoratori alla carriera.
Considerato il tempo che è stato necessario per addivenire alla composizione della Commissione, e tenuto conto che siamo ancora in attesa di ricevere una nota dall’Amministrazione che richieda ai dipendenti i titoli di studio dichiarati, invitiamo la S.V. ad indicare i tempi di lavoro previsti.
Restiamo in attesa di una URGENTE convocazione.
FP CGIL MIT
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
Il 30 maggio presso la Biblioteca di Via Caraci si è tenuta una riunione con l’Amministrazione, rappresentata dal Dr. Alberto Migliorini, la Dr.ssa Fiammetta Furlai, Dr.ssa Anna Schianchi, Dr. Gaballo e Dr. Diamanti, nella quale sono state affrontate le seguenti questioni:
Passaggio del personale dalla area I alla II area
Facendo seguito alla riunione avutasi la scorsa settimana con il Capo di Gabinetto Cons. Iafolla, l’Amministrazione ha proposto alle OO.SS. un nuovo testo di accordo per consentire il passaggio di area del personale ex 3° livello.
Come da noi più volte richiesto si vuole garantire a tutti i 750 colleghi la progressione.
L’Accordo presentato alle OO.SS. richiamava in diversi punti la sentenza del TAR con la quale si sono dichiarate nulli i provvedimenti del Dipartimento della funzione pubblica. Le proposte di modifica al testo che abbiamo avanzato erano finalizzate a non delimitare l’accordo a mero atto di recepimento della sentenza. Pertanto pur avendo “sfumato” talune affermazioni non è stato possibile evitare l’espresso riferimento all’ottemperanza della sentenza.
Ritenendo tuttavia estremamente importante garantire a tutti i lavoratori il diritto all’avvio delle procedure necessarie al passaggio tra le aree, abbiamo sottoscritto l’accordo anche se con nota a verbale.
Considerata l’attuale disponibilità economica a pagare le posizioni economiche (A3S), e confermato da parte dell’Amministrazione che nulla osta, si procederà alla liquidazione delle somme dovute al personale ex 3° livello.
Fondo unico di Amministrazione 2010 (parte variabile e quota parte fissa)
La documentazione inviata dall’Amministrazione è stata oggetto di rilievo da parte del Dipartimento della funzione pubblica, in quanto non conforme al dettato del D.lvo 150 del 2009 (non si evidenziava l’impegno e la qualità della performance).
Le osservazioni sono state formalmente superate inserendo un richiamo alla normativa in parola e rinviando la medesima documentazione (progetti biennali 2009-2010); pertanto è stato necessario siglare un testo di accordo che recepisse le osservazioni formulate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Progressioni economiche
La Dr.ssa Furlai ci ha informato che, ad oggi, sono state controllate circa 1.000 domande sulle circa 7.000 presentate.
La percentuale di imprecisione e “inesattezza” delle informazioni dichiarate dai dipendenti è elevatissima ( 70%-80%) sia per la parte riguardante la carriera lavorativa sia le successive certificazioni (titoli di studio ed incarichi).
Il lavoro di verifica attualmente è svolto da un gruppo composto da 4 persone, che con i ritmi attuali forse per la fine dell’anno terminerà l’analisi di tutta la documentazione presentata!
Ancora una volta ci è stata annunciata una nota della Dr.ssa Tedaldi con la quale si richiederà a tutti i dipendenti la produzione dei titoli di studio dichiarati.
Considerata l’elevata presenza di errori nelle istanze prodotte, l’Amministrazione ha convocato i sindacati per il giorno 9 giugno, presso la sede di via Nomentana, per definire quali posizione assumere nei confronti delle stesse.
Relativamente alla definizione degli incarichi la questione si presenta particolarmente complessa, in quanto ai sindacati sarà fornito l’elenco degli stessi solo dopo la diesamina tutte le domande presentate.
Ancora una volta abbiamo ribadito con estrema forza che, a nostro avviso, il percorso da adottare dovrebbe essere l’inverso prevedendo il coinvolgimento del sindacato nel momento iniziale di predisposizione dell’elenco degli incarichi.
Roma, 31 maggio 2011
FP CGIL MIT
La coordinatrice nazionale
Alessandra Allegrucci
Roma, lì 16 Aprile 2007
– Alle Segreterie territoriali Fp Cgil
– Ai delegati ed eletti Fp Cgil RSU
– Ministero Difesa
Oggetto: Ministero Difesa – convocazione Ministro 12 aprile 2007
Care/i compagne/i,
Vi informiamo che la riunione in oggetto ha avuto come principale obiettivo quello di ribadire i punti della vertenza Difesa espressi nella lettera unitaria del 2 aprile al Ministro.
Dopo l’affermazione da parte del Ministro dell’importanza della concertazione e dell’informazione preventiva nei processi di ristrutturazione, alle ore 18.30 circa, quando il gabinetto del Ministro ci ha proposto un protocollo d’intesa che non prevedeva chiaramente le prospettive rispetto alle dichiarazioni di principio da noi condivise, abbiamo unitariamente a CISL e UIL, richiesto che nel protocollo d’intesa fossero presenti le richieste di chiarimento rispetto a tutte le situazioni di disagio dei lavoratori della Difesa, non ultima quella dei lavoratori di Brindisi.
La richiesta è stata quella di inserire nel protocollo d’intesa l’ultima parte della lettera del 2 aprile.
Aspettiamo che l’amministrazione ci renda note le sue valutazioni, dopo di chè, dal 17 aprile valuteremo insieme a CISL e UIL le iniziative di lotta che abbiamo definito nell’attivo unitario del 21 marzo 2007.
Fraterni saluti.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Il Governo, il Parlamento si facciano carico dell’indignazione dei cittadini costretti a vivere in una situazione di inaccettabile degrado ed affrontino la nuova emergenza rifiuti di Napoli e della Campania.
Se i dati Demos-Eurisko rappresentano un Paese in grave affanno, in alcuni territori inizia a mancare la quantità minima di ossigeno per sentirsi cittadini di uno Stato giusto e civile.
Basta con il rimpallo delle responsabilità, si facciano i passi che l’autorevolezza delle Istituzioni, tutte, impone.
Si dia un segnale forte.
Maggioranza ed opposizione trovino su questo punto la responsabilità di sentirsi, insieme, classe dirigente.
E’ naturale che si vorrebbero affrontare questioni più alte, ma quelle tonnellate di immondizia segnalano che siamo vicini alla bancarotta della decenza.
Roma, 3 gennaio 2008
Le Segreterie Nazionali ritengono inaccettabili le condizioni di igiene e sicurezza di cittadini e lavoratori del settore che continuano a vivere nel territorio più inquinato d’Italia, dove tonnellate di veleni vengono scaricati nei terreni e nelle falde idriche dalla criminalità organizzata per conto di industriali senza scrupoli, che fanno gravare sull’ambiente e sulla popolazione i costi dei loro illeciti affari.
L’emergenza e il business illegale dei rifiuti sono frutto della debolezza della politica, occorrono scelte responsabili non più rinviabili, il sindacato di categoria rinnova la sua disponibilità a contribuire con tutti i soggetti istituzionali e sociali a costruire un percorso certo per uscire da questa vergogna che infanga l’immagine della Campania e del nostro paese nel mondo.
I servizi ambientali, hanno un ruolo fondamentale per le prospettive di crescita di una società moderna, sono indicatori del livello di qualità della vita raggiunta dalle popolazioni locali, la loro qualità rappresenta il grado di civiltà dei paesi sviluppati e della loro sostenibilità socio-ambientale.
È necessario proporre un nuovo modello culturale di comportamento in materia di consumi, in questa prospettiva i cittadini possono diventare parte attiva nel ciclo stesso,instaurando con gli stessi un rapporto trasparente, attraverso il confronto preventivo e le necessarie informazioni sulle soluzioni tecnologiche che si vogliono adottare, i relativi benefici economici, sociali e ambientali.
Occorre una strategia nazionale nella gestione dei rifiuti, e non solo per quelli urbani ma anche per quelli industriali al fine di eliminare lo smaltimento illegale dei rifiuti responsabile dei disastri ambientali nel nostro paese.
Bisogna assicurare un ciclo integrato che offra i migliori risultati ambientali anche in termini di efficienza, efficacia ed economicità delle prestazioni, l’incremento della qualità attraverso la riduzione del volume dei rifiuti, l’utilizzo delle raccolte differenziate e lo sviluppo tecnologico e industriale di tutto quel sistema impiantisco necessario a superare le attuali discariche e le immissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente.
È a tal fine che aderiamo alla manifestazione indetta da Legambiente per sabato 19 gennaio alle ore 14.30 in piazza della Carità a Napoli, invitando, tutte le strutture a partecipare alla stessa per dare il nostro contributo, perché come dice lo slogan della manifestazione “USCIRNE SI PUO”!!!
Il Ministro Brunetta, ospite di Klauscondicio, si è lanciato in un’analisi quantomeno azzardata sul fenomeno della Mafia e sui mezzi di contrasto ad essa, arrivando persino a sostenere che per quanto lo riguarda, addirittura scioglierebbe “l’antimafia”. A suo dire la Mafia andrebbe trattata come tutte le altre forme di criminalità. Mai sentito niente di più superficiale sul tema dopo le dichiarazioni dell’ex-Ministro Lunardi sulla “convivenza” con la Mafia. Parole che dimostrano scarsa comprensione del fenomeno, poca sensibilità istituzionale, ma soprattutto l’incapacità del Ministro di comprendere il limite lecito del contraddittorio e della polemica.
A pochi giorni dalla commemorazione della morte del giudice Falcone, certe dichiarazioni fanno rabbrividire. Proprio grazie al lavoro ed all’elaborazione di Giovanni Falcone, alla tesi vincente secondo la quale il fenomeno mafioso aveva ed ha delle specificità tali che solo strumenti eccezionali possono contribuire a sconfiggerla, è stato possibile fare enormi passi in avanti e vincere battaglie storiche. Senza quell’elaborazione non avremmo avuto i maxiprocessi, il carcere duro, e tutti quegli strumenti introdotti nel nostro sistema proprio grazie a Falcone ed al pool palermitano.
La necessità di aggredire la mafia sul fronte culturale ancor prima che giudiziario è evidente a chiunque conosca i fatti e non cerchi visibilità personale in maniera superficiale. Su questo campo, come su quello dei rapporti tra mafia e politica, sarebbe opportuno mettere in campo sinergie, comunione di intenti, e non combattere battaglie ideologiche. Il Ministro confonde chiaramente l’ideologia con gli ideali di giustizia e legalità.
Ci sono argomenti su cui la politica, gli uomini politici, ed ancor più i Ministri della Repubblica, non dovrebbero mai lasciarsi andare a commenti semplicistici e culturalmente poveri. Oggi Brunetta ha perso una buona occasione per contribuire alla vita democratica del paese.
Roma 28 Maggio 2009
Comunicato della F.P. C.G.I.L. Difesa
Decreto Tremonti
Il 2 Luglio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha emanato il Decreto Tremonti, tale atto stabilisce le modalità per una eventuale e parziale restituzione dei fondi dei trattamenti accessori decurtati a tutti i lavoratori pubblici con la legge 133 art.67 ( decreto Brunetta ).
Analisi dei contenuti :
1. il taglio e la riduzione dei fondi, avveniva con l’adozione dei seguenti commi dell’articolo 67 legge 133/08:
* comma 2: ” disapplicazione per l’anno 2009 delle leggi speciali” tale disapplicazione per la Difesa ha significato una riduzione delle somme stanziate per il FUA pari ha 15 milioni di euro .
* comma 3: ” riduzione del 20% nell’anno 2010 delle somme provenienti dalle leggi speciali “per la Difesa ha significato una riduzione delle somme stanziate per il FUA pari a 722.000 euro .
* comma 5: “riduzione del 10% a partire dall’anno 2009 delle somme previste per la contrattazione integrativa rispetto al fondo stanziato per l’anno 2004” tale riduzione per la Difesa ha comportato un taglio di 7 milioni di euro .
Cosa prevede il Decreto
1. non viene abrogato l’art 67 e non sono previsti ne appositi stanziamenti ne copertura finanziaria per il recupero dei fondi sottratti
2. le somme inerenti ai commi 2 e 3 potranno essere recuperate utilizzando eventuali risparmi ottenuti dalle singole Amministrazioni derivanti da attività aggiuntive rispetto a quelle istituzionali nonchè da ulteriori risorse purchè il proprio utilizzo sia neutrale sui saldi di finanza pubblica. Tali risorse dovranno essere certificate dalle singole Amministrazioni e verificate dalla Ragioneria dello Stato, solo dopo tali accertamenti esse potranno essere utilizzate, tenendo conto del merito individuale, della maggiore prestazione lavorativa, e dell’apporto individuale e collettivo.
3. il comma 5 rimane applicato come previsto.
Se questo è il contenuto dell’accordo sottoscritto il 30 ottobre siamo ancora più convinti dell’inopportunità di sottoscrivere quel documento, nonostante qualcuno pensi che la mobilitazione e il ricorso alla piazza sia retrò, rimane l’unico modo per recuperare quanto ci hanno sottratto sia in termini economici che di diritti
Roma, li 08.07.2009
Si allega: DPCM Tremonti
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI
A seguito dell’incontro dello scorso 8 marzo dove la controparte ha evidenziato un atteggiamento intransigente e provocatorio, soprattutto sulla disciplina del mercato del lavoro, le Segreterie Nazionali hanno ritenuto necessario consultare la base dei lavoratori dando inizio ad una serie di assemblee.
I lavoratori hanno dato pieno sostegno all’iniziativa assunta dalle Segreterie Nazionali, impegnando le stesse a proseguire nella vertenza, mettendo in atto tutte le iniziative opportune utili a raggiungere una rapida definizione del contratto in un contesto normativo equilibrato e rispondente alle loro aspettative.
Il dato che emerge dalla consultazione è di profondo disagio a causa della volontà espressa dalla controparte orientata a precarizzare i rapporti di lavoro.
A ciò si aggiunge che, dopo 15 mesi dalla scadenza del CCNL, il ritardo assume oramai caratteristiche di vera emergenza, determinando conseguentemente una perdita del potere di acquisto dei salari che dovrà essere necessariamente recuperata.
Preso atto del mandato dei lavoratori, le Segreterie Nazionali ribadiscono che, dal prossimo 27 marzo p.v., la trattativa dovrà assumere concreti elementi di discontinuità.
Qualora ciò non fosse, si darà seguito a tutte le iniziative di mobilitazione più opportune, senza escludere manifestazioni pubbliche e sciopero.
Ovviamente, vista l’importanza e la specificità del settore, non potranno non essere coinvolte anche le amministrazioni pubbliche locali proprietarie delle aziende.
Roma, 21 marzo 2006
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi
nel ricordarvi l’importanza della riuscita della manifestazione di martedì 11 marzo 2008 a Roma, p.za della Bocca della Verità ore 9.00 (luogo di partenza della manifestazione), per il rinnovo dei due contratti nazionali dell’igiene ambientale scaduti nel dicembre del 2006, vi inviamo le indicazioni logistiche per chi raggiungerà la città in pullman.
Il luogo di ritrovo e partenza del corteo è in piazza della Bocca della Verità, corteo che si concluderà a piazzale Ostiense sotto la sede della multiutility ACEA s.p.a. per i motivi già detti.
La manifestazione si concluderà con un comizio che si terrà con la presenza unitaria delle Segreterie Confederali Nazionali e dei Segretari Generali di categoria a partire dal compagno Carlo Podda.
L’Atac (Agenzia per la mobilità) consente la possibilità di utilizzare due soluzioni per l’arrivo dei manifestanti a p.zza della Bocca della Verità:
Prima soluzione
Acquisto del contrassegno per arrivare e sostare ai seguenti parcheggi di scambio:
* Ponte Mammolo (stalli 13) adiacente alla metro B
* Anagnina (stalli 45) adiacente alla metro A
* Laurentina (stalli 12) adiacente alla metro B
* Aurelia (stalli 43)
Il costo del contrassegno è di euro 19 (per utenti on line); euro 29 (acquistato direttamente al check point).
Vi segnaliamo che questa soluzione, pur economicamente più conveniente, è senz’altro la più disagevole in quanto p.zza della Bocca della Verità (luogo di partenza della manifestazione) è raggiungibile con la metro B fino al Circo Massimo poi a piedi per circa 700 metri fino a p.zza della Bocca della Verità.
Per chi, invece, prende la metro A, può uscire a p.zza di Spagna, percorrere Via Tomacelli, prendere il bus 628 e scendere dopo 6 fermate alla Greca.
Per chi arriverà in treno o deciderà con entrambe le metropolitane (A e B) di scendere alla stazione Termini dovrà prendere la linea bus del 170 e dopo 8 fermate sarà sul luogo del ritrovo.
Seconda soluzione
Per arrivare invece nelle immediate vicinanze del luogo della manifestazione, direttamente con il pullman, è possibile acquistare il contrassegno D, il cui costo varia dai 131 euro a 170euro, che consente di raggiungere direttamente il luogo di destinazione sia per utenti on line sia per acquisto diretto al check point.
I pullman, dopo aver fatto scendere i manifestanti dovranno recarsi, per la sosta, nelle aree di parcheggio indicate al punto (1.)
Tali permessi sono concessi solo per 300 bus al giorno, terminati i quali non vengono rilasciate altre autorizzazioni, pertanto occorre prenotarsi al più presto..
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito internet http://www.atac.roma.it/ dove si trova anche la modulistica, oppure contattare n.06- 57118666 attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 20.00.
Inoltre per avere un quadro di riferimento sulle presenze è opportuno segnalare il numero dei partecipanti certi alla manifestazione per ogni singola Regione.
Da Piazza San Giovanni arrivano i primi commenti del Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil, Carlo Podda, durante il comizio conclusivo della grande manifestazione congiunta di Fp e Fiom Cgil. “Siamo oltre 700mila. Altri – ha aggiunto – hanno parlato di milioni di persone in una Piazza San Giovanni meno gremita di oggi. Noi siamo sobri così come vorremo fossero sobri anche gli altri”.
Poi riferendosi alle cifre sull’adesione allo sciopero generale di oggi, che il ministero della Funzione pubblica ha stimato intorno al 6%, dichiara: “Prometto da questa piazza che non commenterò più Brunetta quando da’ i numeri”.
La Fp Cgil condanna ogni forma di violenza, “senza se e senza ma”, poiché essa, non solo non risolve i problemi, ma genera altra violenza.
Condanna, allo stesso modo, ogni forma di sfruttamento dei lavoratori migranti e il trattamento da bestie, riservato dai loro sfruttatori a Rosarno, fino a farne oggetto di tiro a segno, che ha provocato la loro reazione perché colpiti nella loro dignità di lavoratori e di uomini.
Gli sfruttatori e la stessa legge Bossi -Fini trattano i migranti come esseri inferiori.
Di fatto non vogliono consentire la loro integrazione, facendo leva sul fatto che si ha il timore di dover rinunciare ai privilegi raggiunti e condividere con altri il proprio benessere.
La paura, l’odio, l’intolleranza, il razzismo di cui si fa portatore, attraverso le sue scelte, l’attuale Governo possono generare altri mostri, già conosciuti nel passato della storia Europea, di cui i lavoratori italiani e stranieri non sentono alcun bisogno.
Al governo chiediamo:
di non affrontare l’immigrazione solo attraverso la soluzione dei fatti di Rosarno, limitandosi tra l’altro alla colpevolizzazione dei migranti, senza colpire nello stesso tempo chi ha scatenato ed alimentato i gravi fatti accaduti, ma di garantire rispetto, dignità e sicurezza di tutti, Italiani e Stranieri;
di affrontare e risolvere la disgregazione in atto nella società italiana, a partire dal mondo del lavoro per affermare solidarietà e tolleranza e garantire quella dignità ad uomini e donne, Italiani e Stranieri che solo il lavoro può dare.
Roma, 11 gennaio 2010