Siglato il primo punto d'accordo delle relazioni sindacali con FISE Assoambiente

Lettere unitarie

Sollecitato i Sottosegretari Lucidi e Pajno ad un incontro per verificare lo stato di attuazione del protocollo d’intesa sull’immigrazione


Sollecitato il Sottosegretario Pajno e il Capo Dipartimento Procaccini a intervenire per assicurare il pagamento dei fondi residui 2006 e dell’anticipo 2007 entro luglio


Sollecitato il Capo Dipartimento Procaccini, il Sottosegretario Pajno, e il Viceministro Minniti, a riprendere il confronto sull’attuazione dell’art. 36/121, in seguito alla chiusura dei lavori della Commissione istituita dopo la firma del protocollo d’intesa

Assistenti sociali e tempi determinati

 
Pubblichiamo la nota unitaria con la quale abbiamo chiesto, al vertice politico dell’Amministrazione, la convocazione per chiudere l’accordo sul rilancio delle funzioni sociali, e del ruolo professionale dell’assistente sociale, nel Ministero dell’Interno. (21 gennaio 2008)

Vi informiamo che l’Amministrazione, prendendo atto dei nostri inviti a rispettare le norme contrattuali in vigore, ha comunicato a Prefetture e Questure che il periodo di prova dei lavoratori a tempo determinato è di un mese, non due, come erroneamente disposto in precedenza. (21 gennaio 2008)

 

 
 

COMUNICATO FP CGIL DIFESA

 

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE

 

La FPCGIL DIFESA dopo aver contestato in sede politica, formalmente e sostanzialmente (riunione 1 dicembre 2010) la direttiva emanata dall’Amministrazione Difesa, e diffusa dagli SSMM, è venuta a conoscenza della consegna di SCHEDE DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE CIVILE, da controfirmare, in difformità della stessa Riforma Brunetta che prevede la preventiva definizione di obiettivi da parte della Dirigenza.
Tale iniziativa UNILATERALE dell’Amministrazione, instaura tra i lavoratori quel diffuso clima nell’opinione pubblica, di “ricerca e punizione del fannullone”, divide i lavoratori e mette in atto un’organizzazione del lavoro che PREMIA i BUONI e punisce i CATTIVI, basandosi su un concetto di premialita’ numerica, piuttosto che sulla valutazione OBIETTIVA ED IMPARZIALE dell’attività lavorativa.
A priori, si definisce una percentuale di salario accessorio, escludendo lavoratori indipendentemente dal lavoro effettuato (su 100 lavoratori 25 sono esclusi).
Prendiamo atto che SMD su sollecitazione, ha chiesto un differimento dell’applicazione della direttiva della Difesa, MA QUESTO NON BASTA!!!
La FPCGIL nell’ultimo Comitato Direttivo ha deliberato la netta contrarietà ad una norma, che estromette i rappresentanti sindacali nel Pubblico Impiego, attribuendo la completa gestione del personale dipendente alla legge e ai soli Dirigenti Pubblici che tra l’altro, non hanno neppure quella tanto decantata autonomia gestionale e funzionale essendo privi della possibilità di gestire risorse ed investimenti, appannaggio del solo Ministro dell’Economia, che di fatto blocca qualsiasi iniziativa, con le sue manovre finanziarie.

NON CONTESTIAMO la premialità e la valutazione del personale prevista dal CCNL 2006/2009, ma il METODO che l’Amministrazione Difesa intende attuare:
* La Riforma Brunetta non si applica al personale delle FF.AA., come si può effettuare una valutazione in una Amministrazione dove la maggior parte della dirigenza è militare?
* con quali risorse si retribuisce la sbandierata efficienza,quando lo stesso Ministro dell’Economia, bloccando i Fondi di Amministrazione al 2010, disapplica la riforma del suo collega di governo, salvo poi far approvare una deroga per il suo Ministero per attivita’ particolari.
* L’attività della Difesa in cosa si concretizza??? Nelle parate militari? La mini naja? Le missioni di “pace”? Negli smisurati acquisti in armamenti?

I LAVORATORI CIVILI SONO STUFI DI ATTENDERE ANNUNCIATE “RIFORME” ,E’ DAL 1998 CHE SIAMO IN RISTRUTTURAZIONE,I GOVERNI SI ALTERNANO, MA LA “MUSICA” NON CAMBIA.

RIVENDICHIAMO LAVORO
RIVENDICHIAMO INVESTIMENTI STRUTTURALI E FUNZIONALI
RIVENDICHIAMO FORMAZIONE
RIVENDICHIAMO SBLOCCO DEL TURN OVER
RIVENDICHIAMO EFFICIENTAMENTO REALE .

LA FPCGIL DIFESA attiverà tutte le iniziative di mobilitazione idonee al contrasto di una Direttiva che dichiara la specificità delle strutture militari, ma che non tiene conto dei diversi contesti lavorativi nei quali i dipendenti civili sono impiegati.
Nei prossimi giorni verranno date indicazioni alle strutture territoriali delle azioni che la FPCGIL metterà in campo per contrastare una Riforma inattuabile.
Ci riserviamo di comunicare ai delegati CGIL Difesa le modalità delle iniziative.
 
Roma, 26 Gennaio 2011
 

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

 
 
 
 

Rinnovi contratti pubblici: Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale Fp Cgil

 
I lavori parlamentari sulla legge di bilancio proseguono e volgono al termine, ma sulle risorse da destinare al rinnovo dei contratti delle lavoratrici e dei lavoratori dei comparti pubblici il silenzio di tutti è davvero assordante.

Si fa un gran parlare di questione salariale e di centralità del lavoro, in particolar modo nella sinistra, ma, a parte le dichiarazioni ed i comizi, non si vede alcun atto concreto.

Rinnovare i contratti nazionali, sarebbe per questo Governo, e per la sua maggioranza, oltre che un dovere, un modo chiaro per dare seguito alle generiche dichiarazioni di intenti.

Una cosa è per noi chiara: abbiamo già fatto uno sciopero generale del pubblico impiego, il conflitto continuerà.
 

Roma, 10 dicembre 2007

Mobilità lavoratori Agenzia del Territorio: Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale Fp CGIL

Nella giornata di ieri la Conferenza Stato-Città ha approvato lo schema di DPCM relativo alla gestione del personale coinvolto nel Decentramento del Catasto, dall’Agenzia nazionale del Territorio verso il sistema della Autonomie Locali.

La Conferenza ha introdotto alcune modifiche che chiariscono positivamente sia aspetti giuridici che economici riguardante il personale interessato, e che riconoscono il confronto con il Sindacato nelle successive fasi del processo di decentramento.

Apprezziamo il lavoro svolto dalla Conferenza Stato-Città che ha migliorato il testo assolutamente insoddisfacente preparato dal Governo, pur mantenendo un giudizio complessivamente negativo su come viene affrontata la mobilità dei lavoratori dell’Agenzia del Territorio.

Continueremo, quindi, la nostra azione di tutela nei confronti del personale per garantirne i diritti, e di intervento sul processo di decentramento, per fare in modo che i cittadini possano continuare ad avere un servizio di qualità e con le stesse caratteristiche su tutto il territorio nazionale.

Roma, 21 marzo 2008

Otto Marzo: giornata di lotta, non di festa – La Fp Cgil insieme alle associazioni ed ai movimenti. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

Le lavoratrici della Funzione pubblica Cgil partecipano e sostengono le manifestazioni e le iniziative promosse dalle associazioni e dai movimenti in occasione dell’otto marzo.

Non è una festa, ma una giornata di lotta che, oggi più di ieri, deve avere come obiettivi il contrasto a qualsiasi forma di violenza maschile contro le donne, in famiglia come al lavoro, a scuola come sulle strade e contro qualsivoglia tentativo di strumentalizzare i gravissimi episodi di cronaca a favore di politiche ipocritamente securitarie e, nei fatti, razziste.

Un uomo che violenta una donna non ha nazionalità, colore, censo, è e resta semplicemente un uomo violento e per questo, solo per questo va combattuto e condannato.

Una giornata di lotta anche contro le politiche violente del Governo nei confronti delle donne:
dall’innalzamento dell’età pensionabile ai licenziamenti in bianco,
dall’assoluta assenza di qualsiasi politica a favore delle donne alla loro precarizzazione selvaggia nel mondo del lavoro,
al progressivo e continuo abbassamento del sistema delle tutele e dei diritti.

Tutte le azioni del Governo delle destre manifestano un accanimento ed una violenza di genere che va combattuta e contrastata con determinazione e fermezza.

In piazza, quindi, contro la violenza e contro le politiche del Governo, per riprenderci la parola, per la nostra autodeterminazione, per il diritto ad una vita libera da paure e da false sicurezze militarizzate.

Roma 5 Marzo 2009

Comunicato

 

Dopo la pausa estiva si sta riavviando l’attività lavorativa e quella sindacale, infatti già dal prossimo 4 settembre si procederà alla firma definitiva dell’accordo stralcio per l’utilizzo delle risorse attualmente disponibili per il fondo unico di amministrazione 2009.

Successivamente nei giorni 7 e 8 settembre verranno avviate le trattative per la definizione del nuovo contratto integrativo di ministero.
Nonostante il periodo estivo, comunque, siamo rimasti attenti a quanto si svolgeva nell’ambito dell’amministrazione dell’interno. Tale attenzione ci ha permesso di verificare come il nostro ministero si stia preparando ad affrontare la questione della regolarizzazione di colf e badanti che si è avviata il 1° settembre.

Si è confermata l’impressione che già a luglio abbiamo avuto modo di rappresentare all’amministrazione circa l’approssimazione dell’organizzazione del lavoro degli sportelli unici per l’immigrazione e degli uffici a questi collegati.

A fronte dell’impegno a cui saranno chiamati i colleghi, non sembra corrispondere una adeguata capacità organizzativa degli uffici. L’esempio più lampante di questo stato di cose è quanto emerge dalla circolare n. 10 emanata congiuntamente dal ministero dell’interno e dal ministero del lavoro in data 7 agosto, che prevede per quelle realtà territoriali ove perverrà il maggior numero di domande l’istallazione di postazioni dello sportello unico per l’immigrazione per il trattamento delle istanze presso gli uffici INPS.

Se l’intento può essere considerato opportuno non si comprende come l’amministrazione intenda organizzare tale servizio, con quale personale tenuto conto che presso gli uffici immigrazione lavora perlopiù personale a tempo determinato, collaboratori stagisti che nello stesso tempo sono impegnati nelle attività ordinarie dello sportello e che con molte difficoltà potranno far fronte al processo di regolarizzazione che si preannuncia gravoso.

E’ ormai da molto tempo che come FPCGIL del ministero dell’interno riteniamo che la questione dell’immigrazione e dell’emersione del lavoro nero ad essa collegata non può più essere considerata come una vicenda emergenziale da affrontare periodicamente con sanatorie e procedure previste da ordinanze di protezione civile che non permettono la realizzazione di un servizio pubblico efficace in grado di garantire certezza di diritto e di diritti per i lavoratori extracomunitari.

I lavoratori del ministero dell’interno vogliono e devono offrire un servizio di qualità e per questo occorrono strumenti, risorse e capacità adeguate messe a disposizione dall’amministrazione in forma strutturale e non episodica a seconda dell’emergenza che si presenta, ed è per questi motivi che invito le strutture territoriali ad accertare nei propri territori di competenza come l’amministrazione si stia organizzando segnalandomi le difficoltà riscontrate, le perplessità registrate i problemi emersi in quanto abbiamo intenzione di chiedere un urgente incontro all’amministrazione in merito alla questione.
Vi ringrazio per la collaborazione.

Roma, 2 settembre 2009

Il coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero dell’Interno

Fabrizio Spinetti

 
 

 
 

Circolare 39705 – Gabinetto del Ministro

 
 
 
 

Comunicato

Relativamente alla problematica degli addetti ai polverifici e alle iniziative che territorialmente e a livello nazionale dalla FPCGIL Difesa sono state intraprese, in particolare nella riunione con il Sottosegretario Cossiga, siamo contenti di poter comunicare che la trattativa, seppur lunga ha avuto esito positivo.

Ricevo e allego, documentazione attestante la procedura attivata per l’assegnazione del beneficio per gli addetti ai polverifici, indipendentemente dalla qualifica posseduta.

La documentazione allegata potrà essere utile ad altri delegati FPCGIL, dagli allegati ricevuti, è stata estrapolata la parte relativa ai dipendenti per rispetto della privacy. 

Roma, 25 Maggio 2010
 

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca


 

Documenti posto di lavoro

 
 
 

 

Ministero Difesa: bandi per posti di esperto nazionale distaccato (END) presso i servizi della Commissione Europea

 
In allegato Circolare del Ministero della Difesa avente per oggetto: bandi per posti di esperto nazionale distaccato (END) presso i servizi della Commissione Europea
 

Igiene Ambientale pubblica e privata – Esperite con Assoambiente e Federambiente le procedure raffreddamento e conciliazione ai sensi della 146/90. Comunicato Unitario

 
Con la presente vi informiamo che, nelle giornate del 14 e 15 aprile scorsi, si sono svolti a Roma gli incontri relativi alla procedura di raffreddamento con Federambiente e Fise/Assoambiente, a seguito della decisione delle Segreterie Nazionali di avviare un percorso di mobilitazione a sostegno del rinnovo del CCNL.

Come detto nei giorni passati, la decisione di avviare la mobilitazione del comparto è scaturita per la profonda insoddisfazione relativa all’andamento del negoziato e per i tempi che lo stesso sta registrando.

Conseguentemente, pur comprendendo la difficile fase economica che il Paese e il sistema della finanza pubblica stanno attraversando, non si poteva che imporre al tavolo del confronto una dimensione diversa e tempi più cogenti nel merito dei problemi e non su astratti principi che poco c’entrano con i problemi dell’economia.

Nei mesi di passati abbiamo provato, con entrambe le associazioni imprenditoriali, a sviluppare la discussione affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale in un perimetro condiviso e di prospettiva, utile a governare questa fase economica e le imminenti liberalizzazioni.
Abbiamo, pur nell’esigenza di dover presentare quattro piattaforme, fatto prevalere i bisogni della categoria – rispetto al difficile dibattito sindacale confederale – presentandoci all’appuntamento del rinnovo più uniti anche rispetto al passato.

Anche i lavoratori, che hanno ben compreso le difficoltà economiche del comparto, quotidianamente si fanno carico in ogni modo e in ogni forma dei processi di ristrutturazione e razionalizzazione delle imprese, attraverso modalità operative e contrattuali sempre più pesanti e poco sicure.

Evidentemente, soprattutto in Fise/Assoambiente, non si è compreso tutto ciò e, pur condividendo parte dell’analisi sulle difficoltà dei lavoratori – poco si condivide l’aspetto delle soluzioni soprattutto quando ci si propone un contratto nazionale i cui oneri sono esclusivamente a carico dei lavoratori e della qualità dei servizi.

Non possiamo di certo accettare che il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione, l’aumento del prezzo dei carburanti, il sistema fiscale sul lavoro – sempre più ingiusto e iniquo – debba essere scaricato solo su chi quotidianamente la propria parte continua a farla nonostante le sempre più crescenti difficoltà economiche e sociali.

Per tutte queste ragioni i lavoratori e le lavoratrici non possono accettare un rinnovo miope esclusivamente a perdere senza alcuna garanzia per il presente e il futuro.

Nel merito degli incontri, con la rappresentanza delle imprese pubbliche, la discussione nella procedura ha avuto toni anche bruschi sui singoli temi contrattuali ma l’approfondimento ci ha permesso di chiarire e meglio comprendere alcuni aspetti che nei giorni passati avevano provocato non poche tensioni.

Considerando quanto detto, e tenuto conto anche del loro dibattito interno ancora in corso, successivo alla elezioni dei vertici federali, si è convenuto con Federambiente sulla necessità di approfondire ulteriormente la discussione dopo la comune valutazione sul fatto che esistano ancora i presupposti per continuare a tenere ancora aperta la procedura di raffreddamento e conciliazione, fino al prossimo 11 maggio.

Di certo la riunione del 11 maggio, in seduta plenaria, considerando il carattere conciliatorio delle stessa nelle more della legge sullo sciopero, assume tutto il peso di essere una sorta di riunione spartiacque, dove le volontà e le scelte conseguenti saranno decisive per il proseguo rinnovo contrattuale.

Con la rappresentanza delle imprese private, nella riunione del 15 aprile, sempre nelle more della procedura di raffreddamento e conciliazione, abbiamo registrato una tiepida disponibilità di Assoambiente a procedere con il rinnovo contrattuale, evidentemente da contemperare solo nel contesto delle difficoltà economiche e finanziarie che denunciano le aziende del settore ma, per il resto, non si sono avute le risposte su quanto avevamo chiesto nelle riunioni precedenti:

– disponibilità al tavolo unico negoziale per approdare al contratto unico di settore, anche attraverso una discussione dai tempi contenuti;
– comprendere da Assoambiente, nel merito, il progetto complessivo per il rinnovo del Contratto nazionale dovendo lo stesso sviluppare, non solo i contenuti della piattaforma, ma anche i bisogni delle imprese nei livelli d’efficienza e produttività e le dinamiche retributive dei lavoratori e la qualità delle condizioni di lavoro;
– corresponsione di una anticipazione economica sui futuri miglioramenti economici, necessaria a sviluppare un confronto sereno anche rispetto al ritardo accumulato.

Su questi elementi non abbiamo colto nessuna disponibilità delle imprese private perché, evidentemente, si preferisce pensare a dinamiche che vedono il lavoro e il suo costo retrocedere a condizioni minime o quanto meno diverse dall’altro contratto di riferimento, come dire che le gare interessano ma interessano ancor di più se si ripristina un differenziale economico tra i due CCNL del settore.

In questa fase, anche se è pleonastico ricordarlo, al settore occorrono regole e garanzie e – in assenza di una robusta legislazione e nella impossibilità di un accordo complessivo di tutte le parti istituzionali, sociali e imprenditoriali che rappresentano degli interessi nella gestione dei rifiuti (amministrazioni locali, aziende, lavoratori, cittadini), solo il Contratto unico può esercitare un ruolo regolatore del mercato capace di mettere insieme non solo richiesta ed offerta ma anche diritti, qualità e costi compatibili.

L’atteggiamento neoprotezionista da parte di alcune imprese private di certo non favorisce il bisogno di condividere delle scelte oramai improcrastinabili e che nessuno di noi, responsabilmente, può eludere.

La scelta di non fare il contratto unico è una scelta ideologica e priva di elementi di merito, poco attenta allo sviluppo del mercato, come la “soluzione” del costo minore – propostaci – rappresenta una partita senza fine.

Ci sarà sempre qualcuno che costa meno, soprattutto nel settore dei rifiuti dove la presenza di soggetti “illegittimi” è sempre più numerosa e agguerrita.

Noi siamo per le regole, la trasparenza e la qualità e su questo siamo pronti a saldare un patto forte con le imprese pubbliche e private.
Regole che sappiano coniugare sviluppo e diritti, la paura di crescere, di investire di aggiornare la propria conoscenza non porta da nessuna parte ma sicuramente porterà il settore dell’igiene ambientale al “medioevo” dei diritti, dell’ambiente, dell’essere impresa.

Ora occorre coraggio e progetti, il Sindacato il suo lo ha proposto.

Pertanto, la riunione in Fise/Assoambiente – non poteva che concludersi con un mancato accordo e, rispetto a quanto detto, anche con una rottura definitiva che nei prossimi giorni avrà il suo naturale sviluppo.

Di tempo ne è passato a sufficienza e, anche se le imprese pubbliche e private non hanno ancora capito cosa fare, i lavoratori e le lavoratrici dell’igiene ambientale sapranno guadagnarsi il loro nuovo contratto nazionale unico.

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL  Sgrò/Cenciotti –  FIT CISL  Paniccia/ Curcio – UILTRASPORTI  Tarlazzi/Modi – FIADEL Verzicco/D’albero

Roma, 21 aprile 2011

 
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