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COMUNICATO STAMPA FP CGIL LOMBARDIA
 

AL MINORILE BECCARIA DI MILANO E’ DI MODA L’EVASIONE.E L’AMMINISTRAZIONE FA DA SPETTATRICE

 
 
 

Forestale: Cgil, domani a Roma manifestazione contro militarizzazione

 
‘Civili per natura’, appuntamento in piazza
Montecitorio
a Roma alle ore 10
 

Roma, 4 luglio  

‘Civili per Natura’. Dietro queste parole Cgil
nazionale e Fp Cgil promuovono per
domani, insieme a un vasto cartello di sigle sindacali,
una manifestazione per dire no alla militarizzazione del
Corpo Forestale dello Stato. Appuntamento che si terrà
dalle ore 10 alle ore 14 davanti alla Camera dei
Deputati, in piazza Montecitorio a Roma,
per protestare ancora una volta contro l’ipotesi di
accorpamento delle donne e degli uomini dell’unico corpo
di polizia ambientale nell’arma dei Carabinieri,
prevista dal decreto Madia.

“Un’iniziativa da cui prenderà le mosse
un intenso percorso di mobilitazione verso lo sciopero
nazionale di settembre, attraverso cui vogliamo dare un
segnale fermo al Governo e sensibilizzare l’opinione
pubblica per denunciare gli effetti dell’accorpamento
con l’Arma dei Carabinieri. Non possiamo permetterci,
infatti, di disperdere le competenze della Forestale,
uniche nel panorama dei corpi di polizia italiani,
attraverso un’operazione che costringerà 7 mila
lavoratrici e lavoratori appartenenti alla Forestale a
perdere il loro status civile e tutti i loro diritti
sindacali”, continuano Cgil e Fp Cgil.

“Abbiamo già predisposto una serie di
misure necessarie per un piano efficace di
riorganizzazione dei Corpi di polizia nel complesso. Un
processo di riforma che avrebbe bisogno di più tempo e
proprio per questo chiediamo che il decreto in
questione, sbagliato, venga accantonato per un anno. Noi
siamo pronti sin da ora a portare al tavolo le nostre
proposte, ma serve un vero confronto col Governo. Un
confronto che non può più attendere se si vogliono
garantire ai cittadini dei servizi pubblici che siano
veramente di qualità”, concludono Cgil e Fp Cgil.

9° Campionato VV.F di Calcio

 
 

11.07.2016 – Pubblichiamo la circolare dell’Ufficio Attività Sportive relativa al 9° Campionato VV.F di Calcio

 

 

Sassari – problematiche organizzative AIB

 
 

11.07.2016 – AIB – Il Comando di Sassari è ormai allo sbando, il dirigente non riesce a governare e organizzare il soccorso tecnico urgente e le convenzioni AIB.
Sarebbe forse il caso che il Direttore Regionale prenda in mano la situazione prima che a farne le spese siano i cittadini.

 

 

Esercitazione Monte Tratturale

 
 

11.07.2016 – Pubblichiamo la nota inviata al Dirigente di Foggia sull’esercitazione a Monte Tratturale

 

 

MIUR: Comunicato su esito confronto progressioni

Venerdì si è svolta una riunione quasi conclusiva sulla vicenda delle
progressioni economiche, una riunione durante la quale l’Amministrazione, sulla
base della proposta presentata l’ultima volta con qualche ulteriore maquillage,
ha chiesto alle parti sindacali di esprimersi sull’ipotesi di accordo.

Noi abbiamo ritenuto, come preannunciato peraltro nel comunicato
ultimo, che non ci siano le condizioni per una adesione della FP CGIL
all’ipotesi di accordo, ribadendo i motivi di merito che ci hanno portato a
questa posizione, ovvero:

non
siamo in presenza di un sistema di valutazione strutturato secondo la norma da
loro stessi richiamata e che ci hanno persino allegato alla loro proposta. Il
sistema di valutazione previsto dal D. Lgs 150/2009 prevede la riconoscibilità
preventiva degli obiettivi ed una valutazione basata sul loro raggiungimento,
la creazione di una banca dati e la finalizzazione esplicita di quella
valutazione ai meccanismi selettivi adottabili in sede di progressione
economica. Nulla di tutto questo è avvenuto al MIUR, e non possiamo in questa
sede non ricordare le obiezioni che ci sono state fatte quando abbiamo avuto
gli ultimi confronti sui FUA 2014 e 2015, direttamente dal Capo Dipartimento e
dal Direttore Generale. A fronte della nostra richiesta di avere la possibilità
di un contraddittorio in caso di valutazione considerata non soddisfacente, ci
è stato risposto che questo non è un sistema di valutazione e che il vero
sistema di valutazione è quello definito dal piano della performance che loro
intendevano portare in discussione sul FUA 2016. Siamo insomma in presenza di
un criterio surrettizio posto nell’accordo al solo scopo di soddisfare le
condizioni vessatorie imposte da organi esterni all’amministrazione;

il
criterio surrettizio non assicura certo equità nelle opportunità di passaggio
economico: dai dati in nostro possesso, relativi all’unica annualità ove si è
proceduto ad un monitoraggio, abbiamo verificato una estrema disomogeneità a livello
territoriale rispetto all’applicazione dei criteri contenuti nell’accordo e
nell’individuazione dei punteggi minimi mediamente attribuiti. Solo per fare un
esempio il personale assunto part time in alcuni territori ha avuto una
valutazione omogenea ai full time ed in altri hanno avuto solo il minimo
previsto. Quindi le ricadute dell’accordo, considerato lo scarso peso dato
all’anzianità di servizio (la proposta iniziale era di partire dal 1995 adesso,
con i venti punti massimo, la riportano al 2014) saranno di produrre forti
sperequazioni a seconda della collocazione territoriale dei lavoratori e
rispetto alle funzioni rivestite. Occorre aggiungere che, considerato il dato
medio di scolarizzazione del personale a seconda delle fasce di età, sarà quasi
unicamente la valutazione individuale a fare la differenza, ovvero a garantire
le maggiori probabilità di passaggio. Quindi siamo in presenza di effetti
distorsivi prodotti da un criterio adottato surrettiziamente, non valutabili
allo stato in quanto non abbiamo i dati della valutazione operata negli anni
2013 e 2014, vista l’assenza di una banca dati. Gli effetti saranno
verificabili solo a chiusura della procedura e non potranno essere certamente
riequilibrati. in sostanza noi avremmo dovuto firmare un accordo al buio, senza
nemmeno capire gli effetti che lo stesso produce rispetto alle aspettative dei
lavoratori e senza alcuna possibilità di controllo;

troviamo
veramente incredibile l’ulteriore richiamo alla nostra responsabilità da parte
del Direttore generale, quasi come se noi non volessimo assicurare opportunità
di carriera ai lavoratori. La nostra scelta è una scelta dolorosa, ma inevitabile
e responsabile: l’accordo prevede la spesa di 4 milioni di euro sul FUA, ovvero
i 4/5 della consistenza della sua parte fissa. Considerati i tagli ulteriori al
FUA previsti dalla legge di stabilità 2016, la somma residua del FUA diventa
quasi irrilevante. Poiché si tratta delle poche risorse disponibili per i
lavoratori, se dobbiamo spenderli per una opportunità che riguarda solo una
parte degli stessi, ci pare il minimo che questi siano spesi assicurando equità
e pari opportunità di partecipazione. Sul tavolo la UIL ci ha detto che secondo
lei, una volta spese queste risorse, l’anno prossimo saremo in grado di fare
altre progressioni che dovrebbero coprire il restante 40% del personale. Dai
nostri conti non risulta, ci piacerebbe capire quali saranno, secondo
loro,  le risorse effettivamente
disponibili sul FUA 2017 da utilizzare per le progressioni, visto che sulla
parte fissa residua un milione di euro, somma insufficiente e che peraltro
l’Amministrazione non ha voluto spendere quest’anno in quanto ritiene che debba
permanere sul FUA, al fine di evitare una situazione insostenibile, visto che
già si dimezzeranno le risorse pro-capite per la produttività. E in ogni caso
quella cifra non sarà sufficiente per 
tutto il personale escluso da questa tornata.

Abbiamo registrato, certo con forte dispiacere, la rottura di rapporti
unitari che ritenevamo consolidati, anche alla luce di un documento unitario
sottoscritto non più tardi di 15 giorni fa, che faceva proposte del tutto
differenti da quelle poi accettate sul tavolo. La Uil, ad esempio, ha proceduto
senza porsi minimamente le ricadute che questo avrebbe potuto avere sui
rapporti unitari e lo ha fatto, singolarmente, con una posizione diametralmente
opposta al quella ad esempio registrata al MEF, dove per molto meno non hanno
voluto sottoscrivere un accordo infinitamente migliore di questo, che non
contiene alcuna valutazione individuale, 
preannunciando addirittura ricorsi.

Seppur rispettando le opinioni di tutti, ed anche il diritto di
cambiare idea, valuteremo con responsabilità questa nuova situazione: non siamo
certo noi ad avere modificato posizioni assunte comunemente. E la valuteremo
alla luce dei fatti, siamo abituati a valutare il merito delle questioni e nel
Miur i problemi sono talmente drammatici che vanno affrontati con senso
profondo di responsabilità e avendo a cuore in primis gli interessi dei
lavoratori.

 

 

Claudio
Meloni

FP
CGIL NAZIONALE

 

COMUNICATO RIUNIONE PRESSO ENTE STRUMENTALE CRI

Si è svolta
oggi la prevista riunione presso l’Ente Strumentale Cri con all’o.d.g.
l’informativa sullo Statuto, il Regolamento di Organizzazione dell’Ente e lo
stato della mobilità.
In premessa le
scriventi hanno però rappresentato una situazione molto grave creatasi in
relazione a ritardi nei versamenti delle quote dei prestiti personali dei
lavoratori, per i quali viene effettuata la trattenuta in busta paga, che
avrebbe avuto come conseguenza l’iscrizione degli stessi lavoratori nel
Registro dei Cattivi Pagatori (Crif).

Abbiamo
chiesto conto all’Amministrazione di questa situazione segnalando che alcuni
lavoratori avevano già ricevuto le lettere dalla banca che indicavano la loro
iscrizione nel Crif. Abbiamo stigmatizzato la gravità del fatto, chiedendo alla
controparte di indicare i responsabili del procedimento, e di sanare al più
presto la situazione onde evitare conseguenze dannose per la vita dei
lavoratori.

Nel corso
della riunione l’Amministrazione ha verificato che ad oggi tutti i pagamenti
sono stati effettuati e si è impegnata a chiamare il Crif per l’immediata
cancellazione di chi eventualmente fosse stato iscritto.

Da parte
nostra abbiamo chiesto di conoscere comunque in capo a chi fossero le
responsabilità per questo increscioso episodio e l’Amministrazione si è
impegnata a fornirci a breve una relazione dettagliata nonché a comunicarci la
risposta del Crif.

Con
l’occasione l’Amministrazione ha dichiarato che la questione prestito è in
dirittura d’arrivo e che verrà definito l’accordo entro luglio. Ciò, ha
dichiarato, permetterà prima di tutto la liquidazione dei tfr e dei contenziosi
pendenti; anche su questo punto abbiamo chiesto alla amministrazione di
inviarci una comunicazione formale.

Sulla
questione mobilità sono state sollevate alcune criticità che l’Ente sostiene
dipendano dal portale della FP e che dovranno dunque essere sollevate a quel
tavolo.
Sulla questione degli Accordi Regionali l’Amministrazione ci ha
comunicato che il Dipartimento sarebbe tornato sui suoi passi sulla possibilità
di inviare un modello di accordo alle regioni e vorrebbe far transitare tutto
direttamente nel portale; come questo avverrebbe non è stato chiarito e per
questo abbiamo sollevato molte perplessità.
Risulta pertanto ancora più urgente
la convocazione presso il Dipartimento.

Sulla
questione Statuto e Regolamento, dopo una breve illustrazione, abbiamo
suggerito alcune modifiche relative al personale riservandoci di inviare
ulteriori osservazioni dopo aver letto l’intera documentazione.

Per il
personale che in esito alla mobilità volesse rimanere presso l’Associazione
(circa un centinaio di persone) ci siamo impegnati insieme all’Amministrazione
a fare una riunione tecnica nelle prossime settimane per gestire il passaggio
contrattuale da pubblico a privato e giungere eventualmente ad un accordo.

Vi terremo
informati sugli sviluppi.

Roma, 8 luglio
2016

FPCGIL     CISL FP              ULPA
Grieco       Di
Girolamo       Romano 

 

Igiene ambientale: sindacati, nuovo sciopero 11 e 12 luglio per contratto

Braccia incrociate per 48 ore, rinnovo diritto lavoratori
e per servizi ai cittadini

Roma,
27 giugno

Con due nuove giornate di sciopero, in programma lunedì 11 e
martedì 12 luglio, prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei
lavoratori dell’igiene ambientale per rivendicare il rinnovo del
contratto nazionale di lavoro: diritto dei lavoratori, strumento per
ampliare le tutele e migliorare i servizi ai cittadini. Dopo la grande
adesione agli scioperi del 30 maggio e del 15 giugno, e alle
manifestazioni territoriali, Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel
mettono in calendario due nuove giornate di protesta: i lavoratori del
settore incroceranno le braccia per due giorni consecutivi, 11 e 12
luglio.
Al centro della protesta, il rinnovo di
un contratto scaduto da due anni e mezzo, e che interessa circa 100
mila lavoratori, fondato su due elementi: il rispetto dei diritti e
delle tutele degli addetti del settore e il miglioramento dei servizi
resi ai cittadini. “Nelle scorse settimane – fanno sapere i sindacati –
abbiamo riscontrato il grande supporto dell’Anci e delle amministrazioni
locali a favore di una vertenza che si sta caratterizzando come una
sfida a vantaggio dei cittadini, senza impoverire i lavoratori, sia
nella salute e sicurezza che nelle tutele occupazionali e nella giusta
retribuzione”.
Ai Sindaci, proseguono Fp Cgil,
Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel, “abbiamo illustrato i temi della
piattaforma sindacale che, tramite un rinnovo contrattuale di natura
industriale, riuscirà a garantire regole e tutele ai lavoratori e potrà
assicurare ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio,
anche diminuendo le tariffe”. 
Le controparti
(Fise/Assoambiente per il settore privato e Utilitalia per quello
pubblico) si stanno mostrando “sempre più sorde” al grido di protesta
delle lavoratrici e dei lavoratori dell’igiene ambientale. “Il silenzio
delle controparti – affermano i sindacati – è conferma di come alle
imprese non piace rendere conto ai Sindaci, non piace il contratto
collettivo nazionale e il sistema delle tutele e dei diritti. Il tutto a
favore di un profitto sempre maggiore e senza impegno: appaltando tutto
alla cooperazione sociale e applicando contratti nazionali molto meno
onerosi, a scapito dei lavoratori”.
La
mobilitazione generale va avanti ad oltranza. “Il nostro obiettivo –
dichiarano le sigle sindacali – è migliorare i turni e i pesantissimi
carichi di lavoro, migliorare le regole sugli appalti e sui passaggi di
gestione, ampliare le garanzie sulla salute e sulla sicurezza, evitare
il potere discrezionale sui licenziamenti facili e garantire il giusto
salario”. Lo sciopero nazionale sarà per due giorni consecutivi nelle
intere giornate di lavoro di lunedì 11 e martedì 12 luglio 2016, per
tutti i turni di lavoro con inizio nelle stesse giornate. “Come abbiamo
già detto più volte – concludono Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e
Fiadel – i lavoratori e le lavoratrici del settore sono degli indomabili
riformisti e alla fine avranno ragione sulla parte più conservatrice
rappresentata dalle imprese, sostenitrici di un sistema socialmente ed
economicamente non più sostenibile”.

Sicilia – Operazione Augusta 2016.

 
 
 

09.07.2016 – Sicilia – Operazione Augusta 2016.

Pubblichiamo il comunicato stampa unitario di CGILCISL e CONFSAL regionali sulla situazione del recupero delle vittime del naufragio avvenuto il
18 aprile 2015. 

A differenza delle voci e della disinformazione strisciante che, da sempre, accompagna ogni operazione complessa che il Corpo nazionale VV.F. si trova a fronteggiare, si fornisce la visione reale di chi con tanta fatica, ma anche con tantissima professionalità e competenza, sta portando a termine una pagina di umanità e solidarietà, oltre che di ricerca scientifica e di immagine del nostro Paese.

Ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, viene ampiamente dimostrato che laddove si concordano e si condividono scelte ed obiettivi i risultati sono sempre i migliori, per il servizio e per la salvaguardia e la tutela del personale.

Dove, invece, si mettono in campo gerarchie e prevaricazioni con scelte unilaterali i risultati sono disastrosi.

Un grande plauso a tutti coloro che sono, direttamente o indirettamente, coinvolti in questa grande operazione.

 

 

Lettera aperta alla Lorenzin, soluzione per ricercatori precari della sanità nel percorso contrattuale

Alla vigilia dell’incontro con il Ministero della Salute sulla sorte dei
ricercatori precari della Sanità, la segretaria generale della Fp Cgil,
Serena Sorrentino, scrive una lettera aperta alla titolare del
dicastero della Salute, Beatrice Lorenzin.
Sorrentino ribadisce
l’urgenza di affrontare il tema drammatico della precrietà ma si dice
contraria alla proposta del Ministero, ovvero la proposta di un processo
di precarizzazione lungo 15 anni senza certezze sul futuro.
La Fp Cgil, infatti, sostiene il bisogno di un accordo urgente che venga però incluso nel percorso per il rinnovo contrattuale.

 

 

Roma, 20 giugno 2016

Onorevole Ministra Beatrice Lorenzin,

Nel
corso degli Stati Generali della Ricerca, Lei ha illustrato una
proposta per affrontare il drammatico problema della precarietà, troppo
presente nel settore sanitario e negli istituti zooprofilattici.
Più
delle parole, a qualificare la sua proposta è la figura geometrica da
Lei utilizzata per rappresentare questo percorso: un triangolo.
Un’immagine che tradotta vuol dire: entrano in tanti e arrivano, a fine
percorso, in pochi.
Nel dettaglio, infatti, la sua proposta
‘triangolare’ prevede tre passaggi che determinano una precarietà
stabile e lunga 15 anni. Al termine di questa spinta ‘flessibilità’ la
sola proposta ‘concreta’ rimane una chimera legata alla dotazione
organica e alle risorse. Dopo 15 anni di assoluta precarietà, insomma,
non c’è alcuna prospettiva certa.
Ad essere coinvolti in questo
processo sono circa 3.500 ricercatori negli IRCCS (Istituto di Ricovero e
Cura a Carattere Scientifico) e negli IZS (Istituti zooprofilattici
sperimentali) impegnati in progetti di ricerca ai quali non si offrono
soluzioni in termini di continuità occupazionale.
La sua proposta non
risolve la questione drammatica della precarietà, tema per altro che
coinvolge tutta la sanità. Al contrario, si opera un processo di
stabilizzazione della precarietà stessa.
Condividiamo che c’è una
urgenza da affrontare immediatamente, ovvero quella che dal prossimo
primo gennaio 2017 non sarà più possibile ricorrere alle collaborazioni
coordinate e continuative. Una misura che rischia di produrre danni
gravissimi al funzionamento degli IRCSS e degli IZS e, quindi, alla
ricerca sanitaria tutta.
L’ urgenza è condivisa ma non la soluzione
proposta. Il tema va affrontato coinvolgendo tutti i soggetti – Regioni,
Ministero e Organizzazioni sindacali – all’interno del percorso per il
rinnovo del contratto nazionale. È questo lo strumento per riconoscere i
diritti, per questi lavoratori così come per tutti gli altri.
Siamo
disponibili al raggiungimento di un intesa che dia risposte
all’emergenza e che sia però, allo stesso tempo, inclusa nel percorso
contrattuale. Un’intesa, ribadiamo, da raggiungere al Ministero della
Salute, con il coinvolgimento di tutti gli attori in campo, da traslare
nel prossimo rinnovo contrattuale. È il contratto il luogo per offrire
risposte strutturali, anche e soprattutto al mondo della ricerca che
deve continuare ad esistere nella sanità.
Su queste basi siamo pronti
al confronto da subito per offrire una prospettiva certa a chi oggi
vive sulla propria pelle una condizione di precarietà pluriennale e a
chi vorrà entrare nel mondo della ricerca sanitaria nei prossimi anni.
Questa
la sfida che lanciamo a Lei e al governo tutto, se, come spesso si
sostiene, la ricerca è un punto dirimente per il futuro del Paese.

Serena Sorrentino
Segretaria Generale Fp Cgil

 

In allegato la proposta del Ministero, quella sui criteri di valutazione del personale di ricerca e la lettera aperta

 

Corpo di Polizia Penitenziaria – Delegazioni Sindacali – Permessi sindacali su convocazione

Nota ministeriale n. 0233728 datata 8.7.2016 di cui all’oggetto.

Comunicato unitario

Roma, 08 luglio 2016

SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA CCNI
2015

È giunto a conclusione nel corso della giornata odierna il
percorso di definizione del CCNI 2015, avviato lo scorso 17 febbraio con la
firma della relativa ipotesi.

I ministeri vigilanti, come avevamo anticipato con il
comunicato unitario dello scorso 4 luglio, hanno dato il via libera alla
sottoscrizione definitiva dell’accordo che nei contenuti non muta rispetto al
testo licenziato e certificato dal Collegio dei Sindaci.

La firma definitiva del contratto integrativo consentirà, a
partire dall’erogazione del saldo incentivante 2015, l’applicazione di
tutte quelle novità, sul piano giuridico ed economico, previste nell’accordo e
riassumibili nei seguenti punti:
–  aumento del
Fondo di Ente che passa, al netto di quanto destinato all’erogazione
dell’indennità di ente ed al finanziamento degli sviluppi professionali, da
311.567.364,89 € a 366.914.950,00 €;
–  incremento del TEP ed estensione
della sua applicazione anche al personale in comando presso l’Istituto. I
nuovi valori saranno 445,00 € per i C5/C4  420,00 € per i C3  e 410,00 € da A1 a C2 con un aumento,
a decorrere dall’1/1/2015, rispettivamente di 55,00 € – 50,00 € e 45,00 €;
–  introduzione di
una maggiorazione del 10% del coefficiente individuale di attribuzione
degli incentivi per il personale delle strutture territoriali con un impegno,
attraverso il CCNI 2016, alla sua estensione anche al personale operante
presso le Direzioni regionali; 

 

–  mantenimento
della maggiorazione del 15% del coefficiente individuale di attribuzione
degli incentivi per il personale amministrativo inquadrato in area C e addetto
all’attività di contenzioso in materia di invalidità civile;
–  conferma della griglia
delle posizioni organizzative secondo la tabella del CCNI 2014 ad
eccezione dell’aggiunta dello Specialista in materia di benessere
organizzativo, del Responsabile delle strutture sociali (convitti e case
di riposo) e del Controller regionale.
–  impegno, con
una specifica dichiarazione congiunta, a valorizzare, con la contrattazione
integrativa 2016, la figura del tutor per la verifica amministrativa
prevista dalla circolare Inps n.147/2015.

 

Il CCNI 2015 rappresenta il punto di arrivo di un percorso
negoziale di confronto che, dalla sottoscrizione dell’Accordo di programma
2014/2016 passando per la firma del Verbale di intesa per i passaggi economici
all’interno delle aree, ha consentito di omogeneizzare i trattamenti economici
ed attivare percorsi di crescita professionale, mentre altri preferiscono
denigrare il lavoro altrui salvo poi esigere l’applicazione di istituti
economici e giuridici sanciti in accordi che, puntualmente, alla faccia della
coerenza tanto sbandierata, non sottoscrivono.

Noi proseguiremo nel lavoro intrapreso perché altre sfide ci
attendono, l’avvio del confronto sul CCNI 2016, la stabilizzazione dei
comandati, la revisione del sistema di misurazione delle attività, le politiche
assunzionali, il confronto sul nuovo modello di ordinamento dei servizi: su
queste materie, come abbiamo scritto il 24 giugno u.s., attendiamo l’Amministrazione
al varco.

 

 

FP
CGIL/INPS
Oreste
CIARROCCHI

 
CISL FP/INPS
Paolo
SCILINGUO

UIL
PA/INPS
Sergio
CERVO

 
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