Lettera sulle relazioni sindacali al Segretario Generale del C.d.S.

C.G.I.L. F.P.    U.I.L. P.A.
Coordinamenti Nazionali Consiglio di Stato e TT.AA.RR.


Roma, 19 ottobre 2006

Al Segreterio Generale
Del Consiglio di Stato
S E D E

Al Segreterio Delegato per i TT.AA.RR.
S E D E

Oggetto: relazioni sindacali.

Ancora una volta si vuole richiamare la Vs. attenzione sull’assenza di corrette relazioni sindacale nelle diverse sedi dell’amministrazione.
In particolar modo si fa riferimento alle sedi di Genova e Milano, dalle quali pervengono alle scriventi diverse note di segnalazione sui metodi utilizzati dai Dirigenti delle sedi in questione. Nel caso di Genova, appare palese una totale chiusura da parte del Dirigente alla possibilità di utilizzare le relazioni sindacali nel rispetto del Contratto e degli accordi vigenti.
Infatti, rifiuta in modo categorico il dialogo, come evidenziato anche nell’ultima occasione, cioè la trattativa in sede locale per l’utilizzo del fondo di produttività.
In tale occasione le OO.SS. sindacali presenti non hanno raggiunto alcun accordo con l’Amministrazione e hanno chiesto al Segretario Generale un ulteriore incontro in tempi brevi.
Il Dirigente che appare chiaro quanto fosse indispettito dalla presenza dei sindacalisti e dalle richieste da questi formulate, non ha esitato a mandare a monte la contrattazione ed in seguito non ha provveduto alla riconvocazione delle parti per ridiscutere l’argomento.
Tutto ciò creando un danno palese ai lavoratori; quest’ultimi sono stati privati della possibilità di utilizzare il budget a loro assegnato per l’elaborazione e avvio dei progetti locali, inoltre non hanno certezza circa la percezione del fondo di produttività collettiva.
Purtroppo dobbiamo dire che la situazione non è nuova, ma è un susseguirsi, in quanto il Dirigente agisce costantemente con arroganza rispetto ad ogni legittima richiesta di parte sindacale.
Situazione analoga è quella del T.A.R. Lombardia – sede di Milano.
In questo caso il Dirigente trasforma gli incontri con le OO.SS. in occasioni nelle quali elogia un piccolo gruppo di persone che guarda a caso sono da anni destinatari di cospicue somme del fondo di produttività, nonché destinatari di ordini e attività di servizio che producono poi il noto contenzioso per il riconoscimento delle mansioni superiori. D’altro canto l’occasione è lieta per formulare atti di accusa nei confronti del restante personale, a suo dire sempre poco disponibile nei confronti dell’attività lavorativa e avente scarsa professionalità e non disposto ad operare nel famoso archivio del T.A.R. di Milano, oppure ad accollarsi l’onere del trasporto fascicoli a mezzo “carrello”. Ed in qualche caso non è stato disposto a recarsi in ufficio la Domenica…..
E appare a dir poco singolare (e per fortuna) la tabella elaborata dal Dirigente inerente i punteggi per la distribuzione del fondo all’interno di singoli progetti: 50% per le attività di produttività; 10% trasporto carrelli (????); 40% in base alla presenza in servizio.
In questo caso appare chiaro che il Dirigente in questione non ha mai letto un contratto, soprattutto la parte che riguarda i progetti locali.
E’ del tutto evidente come in tale sede manchi una politica di organizzazione del lavoro e non si tenga conto delle professionalità che ciascun dipendente può esprimere, come è mai possibile che solo 10 persone (su un totale di 31 in servizio) possano reggere un T.A.R. di tali dimensioni.
Che dire poi delle figure di coordinatori e vice coordinatori (da quale mansionario vengono fuori?) a volte appartenenti all’area B con posizioni B1 e B2, che coordinano gruppi di lavoro ove all’interno vi sono figure professionali appartenenti all’area C.
Tutto ciò premesso chiedamo ai Signori Segretari in indirizzo, per quanto di propria competenza, un intervento incisivo volto a rimuovere ed a modificare radicalmente tale politica di gestione del personale, ed ha ripristinare se non a creare un corretto sistema di relazioni sindacali.
A tale proposito si riporta quanto asserito nel C.C.N. integrativo 2002-2005 nel sistema delle relazioni sindacali:
“le parti si impegnano a realizzare uno stabile sistema di relazioni sindacali e ad utilizzare appieno e con correttezza gli istituti che definiscono i diversi modelli relazionali, con particolare attenzione alla regolarità del confronto presso le sedi decentrate. Per la concreta attuazione degli istituti previsti dal sistema delle relazioni sindacali”….
Le scriventi invitano fin d’ora l’Amministrazione a convocare una conferenza dei rappresentati dell’amministrazione e delle organizzazioni sindacali, come prevista dal comma 5.1 del sistema delle relazioni sindacali del citato contratto integrativo
Nonché a programmare un incontro come previsto dal comma 8 dello stesso contratto: “Verifica: Sono previsti incontri periodici a livello nazionale, di norma semestrali, per verificare lo stato delle relazioni sindacali. In tale sede potranno essere esaminate le situazioni che hanno dato luogo a conflitti nelle sedi decentrate”.
Si resta in attesa di un cortese sollecito riscontro.
Distinti saluti

CGIL F.P.
Tiziana Giangiacomo
UIL P.A.
Elisabetta Argiolas

Referendum 23-27 marzo 2009

“Ma quale riforma, questa è la fine della contrattazione”

Perchè
non tutela il salario, non recupera la differenza fra l’inflazione calcolata con il nuovo indicatore ( ipca) e quella reale

Perchè
per i pubblici dipendenti , poichè gli aumenti si calcolano solo sulle voci stipendiali mentre il nostro salario è costituito per il 30% di salario accessorio ( anche l’indennità di amministrazione è considerata salario accessorio) , gli aumenti contrattuali saranno tagliati del 30%

Perchè
non c’è nessuna garanzia circa l’estensione della contrattazione decentrata

Perchè
limita pesantemente il valore generale del CCNL

Perchè
vuole impedire il dissenso ridimensinando il diritto di sciopero

Perchè
per la prima volta nella storia del mondo del lavoro in Italia non sono stati consultati i lavoratori per le nuove regole sulla riforma del modello contrattuale che inciderà in maniera pesante sulla vita di tutti

Queste le ragioni del nostro NO , per questo invitiamo tutte le colleghe ed i colleghi della Corte dei conti ad esprimere il proprio parere votando al Referendum indetto dalla CGIL . Si potrà votare questa settimana ( 23/27 marzo 2009 ) in tutte le sedi della Corte. Sarete puntualmente informati sull’ubicazione dei seggi elettorali, sui giorni e sull’orario delle votazioni .

votate votate votate votate votate..

COORDINAMENTO NAZIONALE CGIL CORTE DEI CONTI

 
 
 

Proposta di direttiva – accordo quadro HOSPEEM -FSESP in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario

La Commissione europea ha presentato, il 26 ottobre 2009, una proposta di direttiva (COM 2009 577) che attua l’accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario.

La proposta ha lo scopo di conferire valore giuridico all’accordo quadro siglato il 17 luglio 2009 da HOSPEEM (Associazione datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario) e FSESP (Federazione sindacale europea dei servizi pubblici), organismi riconosciuti nel 2006 dalla Commissione quali parti sociali europee del settore ospedaliero e sanitario (conformemente all’articolo 138 del trattato CE).

L’accordo è finalizzato a proteggere le lavoratrici ed i lavoratori dal rischio di ferite provocate da tutti gli oggetti taglienti o acuminati utilizzati in medicina (punture di aghi incluse) e a prevenire il rischio di ferite e infezioni dovute all’uso di dispositivi medici taglienti. Prevede un approccio integrato alla valutazione e alla prevenzione dei rischi, alla formazione, all’informazione, alla sensibilizzazione e al monitoraggio, nonché la messa in atto di procedure di risposta e di follow-up. L’accordo e la presente proposta contribuiranno a garantire la massima sicurezza possibile dell’ambiente di lavoro nel settore ospedaliero e sanitario.

Le ferite provocate da aghi e altri strumenti taglienti o acuminati figurano tra i rischi più comuni e gravi per il personale sanitario in Europa. È noto che il personale ospedaliero e sanitario (infermieri, medici, chirurghi, ecc.), in particolare quello impegnato in determinati reparti e attività (emergenze, cura intensiva, operazioni chirurgiche, ecc.), rischia spesso l’infezione conseguente a ferite provocate dall’uso di aghi o altri strumenti taglienti o acuminati (bisturi, dispositivi di sutura, ecc.). Le conseguenze possono essere talvolta molto gravi e portare a malattie quali l’epatite virale o l’AIDS. Alcuni studi stimano il numero di ferite da punture di aghi in circa 1 200 000 all’anno in Europa.

Il 21 dicembre 2006 la Commissione ha dato il via alla prima fase della consultazione delle parti sociali europee. Il 20 dicembre 2007 ha avuto inizio la seconda fase. Nei documenti della consultazione si invitavano le parti sociali europee: 1) a trasmettere un parere sugli obiettivi e sul contenuto delle iniziative legislative e non legislative previste; 2) a notificare alla Commissione se intendevano avviare negoziati a norma dell’articolo 138, paragrafo 4, e dell’articolo 139 del trattato CE. Con lettera congiunta del 17 novembre 2008, FSESP e HOSPEEM hanno informato la Commissione della loro intenzione di negoziare un accordo quadro in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario. La Commissione ha riconosciuto pienamente l’autonomia negoziale delle parti sociali europee nella materia di loro competenza; pertanto, l’elaborazione della proposta legislativa relativa ad una direttiva che modifichi la direttiva 2000/54/CE relativa agli agenti biologici sul lavoro è stata sospesa, in attesa dei risultati dei negoziati tra le parti sociali.

Il 2 giugno 2009, le parti sociali europee raggiunto un’intesa in merito all’accordo. Il 17 luglio 2009, FSESP e HOSPEEM hanno siglato l’accordo.

Si è trattato del primo accordo vincolante tra le parti sociali europee nel settore ospedaliero con l’obiettivo di dare standard comuni per i datori di lavoro e lavoratori negli ospedali tutta l’Unione europea. Questo rappresenta un evento molto importante per il dialogo sociale settoriale a livello europeo, in un momento in cui gli accordi volontari sono sempre più spesso sostituiti da decisioni unilaterali della Commissione. Il settore sanitario rappresenta quasi il 10% della forza lavoro totale nella UE e corrisponde a quasi il 9% del prodotto interno lordo (PIL) (cfr. Cedefop, marzo 2009).

Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil

 

Circolare del Gabinetto del Ministro

 
Provvedimento di soppressione 1° nucleo controllo e ricerca Monterotondo (Roma) –  Reimpiego del personale civile
 
 

 
 
 

Tremonti: "La cultura non fa mangiare", e le macerie invece? Il Ministro Bondi risponda – Comunicato stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL

Un paese che non è in grado di conservare i beni che ha avuto dalla storia e che appartengono a tutto il mondo e alle generazioni future è un paese in decadenza. Il Governo non ha scuse, quando non si predispone un piano per la salvaguardia dei Beni di cui è custode, vuol dire che ha messo nel conto il degrado e i crolli come nel caso ultimo di Pompei. Il Ministro Bondi non ha scuse, se non riesce ad opporsi agli ordini di Tremonti senza neanche incatenarsi alla poltrona su cui siede in Consiglio dei Ministri o minacciare le dimissioni, allora è inadeguato al compito che deve svolgere. In questo paese nessuno è in grado di assumersi le responsabilità che gli competono, il Ministro Bondi conferma la regola generale. Chi sarebbe colpevole dei crolli?

Pian piano vengono al pettine tutti i nodi, i mali del settore pubblico non sono dovuti ai lavoratori ma a coloro che al posto di un programma hanno un pallottoliere truccato a favore dei ricchi e degli evasori fiscali.

Non si rinnovano i contratti di lavoro, si licenziano i precari si impedisce la democrazia nei posti di lavoro negando nei fatti le elezioni RSU, ora anche i crolli nei siti patrimonio dell’umanità, serve altro per fare un bilancio negativo dell’azione di governo nei settori pubblici?

Roma, 9 novembre 2010

 
 
 

Ministero Interno: convenzioni Telecom personale civile

 
Comunichiamo che l’Amministrazione ha risposto alla nota unitaria del 3 luglio scorso, informandoci che sono stati avviati i necessari contatti con la società Telecom, per verificare la possibilità di stipulare convenzioni a favore del personale civile. Ovviamente, vi informeremo degli ulteriori sviluppi.

Giustizia: 31 ottobre manifestazione unitaria a sostegno DDL 2873

 
Pubblichiamo una nota di Alfredo Garzi, Segretario nazionale Fp Cgil
 
La situazione al Ministero della Giustizia è in una fase molto delicata.

Il DDL 2873 sull’ufficio per il processo e la riqualificazione del personale, in discussione in Commissione Giustizia alla camera, è di fondamentale importanza perché è un progetto che mette insieme i diritti di cittadinanza e quelli dei lavoratori della giustizia.

La sua approvazione porterà a un importante processo di riorganizzazione che comprenderà finalmente la riqualificazione del personale, la cui situazione di disagio è a tutti nota.

Per questi motivi abbiamo indetto come Segreteria Nazionale una manifestazione a sostegno del DDL per il prossimo 31/10/07.

La manifestazione nazionale unitaria, CGILCISLUIL, consisterà in un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 15.00.
La piattaforma sarà la seguente:
1) Riqualificazione e riorganizzazione del lavoro, per una giustizia efficiente e pubblica, per il riconoscimento professionale ed economico del personale della giustizia.
2) Contro le esternalizzazioni, per la stabilizzazione del precariato nella giustizia e la reinternalizzazione di tutti i servizi.

Con l’occasione della manifestazione abbiamo indetto nella stessa giornata un’assemblea nazionale dei delegati e candidati RSU della giustizia dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la sede Regionale della FPCGIL di Roma e del Lazio, via di San Basilio, 51.

Chiediamo a tutti il massimo impegno per una massiccia partecipazione dei delegati e dei candidati RSU in considerazione del fatto che il DDL andrà prossimamente in discussione in aula alla camera. 

Ringraziamenti…

  
Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori, che oggi hanno partecipato alle iniziative a sostegno della vertenza sulle funzioni dell’Amministrazione Civile.

 
 
 

Lettera al Presidente del CNEL

Roma, 31 ottobre 2008

Al Presidente
e p.c. All’Ufficio di Presidenza del CNEL

Gentile Presidente,
come Le è noto, l’amministrazione del CNEL sta vivendo una fase di notevoli trasformazioni, che a partire dallo scorso anno e almeno per tutto quello in corso produrranno effetti sensibili sia sulla dotazione organica che sulle prospettive professionali del personale non dirigente.
La FP CGIL, con senso di responsabilità, ha sempre cercato di favorire la crescita della professionalità e della produttività all’interno del CNEL, senza mai separarla dalla pari necessità di migliorare le condizioni economiche del personale; per questo si è valutato positivamente, almeno in termini generali, l’avvio di nuove procedure concorsuali, nonché l’avvenuta riqualificazione di quasi tutto il personale non dirigente nel biennio 2007-2008.
Tuttavia, riteniamo necessario sottolinearLe la grave preoccupazione per ulteriori aspetti, a partire dal taglio del costo del personale nonché per le recenti misure legislative che rischiano di avere pesanti effetti su tutti i dipendenti, sia in termini di mancate progressioni che riguardo al personale precario.
In particolare, ci riferiamo al mancato sviluppo verticale che pure era stato sempre indicato come uno degli obiettivi da realizzare da parte dell’Amministrazione, nonché ai 5 colleghi con contratto a tempo determinato che, per gli effetti delle misure legislative di cui sopra rischiano concretamente di dover lasciare il Segretariato con pregiudizio sia per l’attività di supporto agli organi consiliari che di gestione aministrativa, oltre che con pesanti conseguenze personali e familiari.
Per questo, certi della Sua sensibilità a tali temi, e senza pregiudicare le competenze del vertice amministrativo, con il quale pure è stato avviato un confronto, la FP CGIL CNEL è a chiederLe un incontro urgente con Lei e con l’Ufficio di presidenza, al fine di verificare ogni possibilità volta alla soddisfazione e tutela delle aspettative legittime del personale non dirigente del CNEL.
Con l’occasione, voglia gradire i nostri cordiali saluti.

FP CGIL CNEL


 
 
 

Comunicato

 

LE MANI IN TASCA

Stanno arrivando ai collegi, che hanno avuto episodi di malattia dal 25 giugno al 31 ottobre, le lettere da parte dell’Amministrazione dove si comunica che per effetto dell’art. 71 del decreto legge 112 convertito in L. 133, per i giorni di assenza dovuti a malattia, si procederà al recupero delle somme relative ad ogni indennità o emolumento aventi carattere fisso e continuativo , nonché di ogni altro trattamento accessorio.

Verrà corrisposto solo il trattamento economico fondamentale.

Le trattenute sono fatte in ragione di un trentesimo, per giorno di malattia, dell’importo mensile erogato a vario titolo (indennità ecc. ).

La decurtazione sarà effettuata anche sull’incentivo.
Noi avevamo un sistema che già decurtava l’incentivo per le malattie inferiori ai 15 giorni, con le nuove disposizioni anche per i periodi di malattia superiori ai 15 giorni per i primi 10 giorni non verrà erogato l’incentivo.

Ecco i primi effetti “sonanti” della L. 133, dopo esser stati vilipesi e insultati ora materialmente ci cominciano a mettere le mani in tasca….e hanno appena iniziato.

Se mai ci fosse stato bisogno di una sveglia consideriamo questo solo il primo trillo!!

Dal prossimo anno oltre ai soldi per la malattia svaniranno 5000/6000 euro pro capite legati all’incentivazione.

Noi continuiamo nella nostra battaglia, convinti che non è con tagli indiscriminati, tornelli (quanto ci costano?) e repressione nei confronti dei pubblici impiegati che si risolvono i problemi della Pubblica Amministrazione.

Ne si risolvono con fumosi impegni a “reperire risorse”.

I problemi si risolvono ascoltando e dando risorse certe a chi quotidianamente si confronta con la dura realtà che sta attraversando il Nostro Paese di chi il cassaintegrato, il precario, il licenziato, il pensionato che non arriva a fine mese lo guarda negli occhi ogni giorno dall’altra parte dello sportello.

Roma, 15 dicembre 2008

p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi

 
 

 

Comunicato

 
ACCORDO STRALCIO FUA 2009

IN RELAZIONA ALLA NOTA DEL 19 NOVEMBRE SCORSO CON LA QUALE ABBIAMO RICHIESTO, FRA LE ALTRE COSE, AL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE QUALE FOSSE LO STATO DELL’ACCORDO STRALCIO DEL FUA 2009, ABBIAMO RICEVUTO LA NOTA CON LA QUALE SI COMUNICA CHE CON TELEX IN DATA 20 NOVEMBRE, INOLTRATO IL GIORNO 23, LE PREFETTURE SONO AUTORIZZATE ALLA LIQUIDAZIONE DEL PREMIO DI PRODUTTIVITA’ PREVISTO DALL’ACCORDO DEL 4 SETTEMBRE.

Il coordinatore nazionale
FPCGIL Ministero Interno

Fabrizio Spinetti

 
 

 

Lettera a Di Martino

 

Roma, 19/10/2010

Al Segretario generale
dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino
ROMA

In merito alla proposta di parte pubblica “Sistema transitorio per la valutazione della performance individuale“, presentata in data 06/10 u.s., questa O.S. Ritiene opportuno formulare le osservazioni di propria pertinenza direttamente al tavolo di contrattazione integrativa, che come preannunciato, verrà convocato in tempi brevi dall’Amministrazione in indirizzo.

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO

 
 
 
 
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