Si pubblica l’articolo di Repubblica Cronaca di Roma nel quale il segretario regionale della FPCGIL Medici Lazio Stefano Mele denuncia i compiti di centralinisti e di portieri di notte impropriamente assegnati ai medici di guardia dell’INRCA.
Le TUC hanno organizzato per sabato 26 marzo 2011 la più grande manifestazione nel Regno Unito mai messa in atto contro le politiche di austerità decise da un governo britannico negli ultimi decenni.
Decine di migliaia di persone diranno al governo britannico conservatore di Cameron che tagliare la spesa pubblica non sia né necessario né utile. La propaganda dice “siamo tutti nella stessa barca” ma alla fine pagheranno solo i più deboli e più indifesi.
I sindacati inglesi credono che ci sia una alternativa: una tassazione più equa e giusta, investimenti nelle comunità locali, nella sanità e nell’ istruzione, una società più equa e più giusta.
Ma non sarà solo una marcia sindacale, scenderanno in piazza i movimenti sociali, le associazioni nazionali e locali, le famiglie, i cittadini comuni.
Anche Unison, il sindacato dei servizi pubblici, partecipa in massa all’iniziativa, con delle forti parole d’ordine a difesa del settore pubblico, colpito duramente dai tagli del governo Cameron.
“I tagli feroci danneggiano i servizi pubblici, colpendo i più deboli, abbiamo bisogno di una tassa ‘ Robin Hood ‘ per le banche, di politiche di crescita sostenibili e in grado di generare occupazione e di una politica fiscale di lotta all’elusione ed alla evasione. – dice il segretario generale di Unison Dave Prentis – Il 26 dobbiamo marciare e protestare per difendere gli ospedali locali, le scuole, le librerie…”
“Non dobbiamo farci ingannare, i tagli alla spesa pubblica non sono inevitabili, sono una scelta politica.”
La marcia partirà alle 11 da Victoria Embankment tra i ponti di Waterloo e dei Blackfriars e si concluderà intorno alle 16,30 ad Hyde Park.
LA FP CGIL PARTECIPERA’ CON UNA SUA DELEGAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE, COSì COME LA CGIL NAZIONALE
A decorrere dall’a.a. 2006/2007, e cioè dal 1 novembre 2006, è entrato in vigore in tutte le Università italiane il D. Lgs. n. 368/1999, così come modificato dalla legge n. 266/2005.
La circolare del ministero dell’Università del 31 ottobre 2006 (pubblicata sul nostro sito) ha già informato i rettori che a decorrere dall’a.a. 2006/2007 entra in vigore il Dlgs 368/1999, modificato dalla legge n. 266/2005 (Finanziaria 2006), e quindi deve essere attuato il «contratto di formazione specialistica» previsto per tutti gli specializzandi in formazione.
Si passa pertanto da un «contratto di formazione-lavoro» a «contratto di formazione specialistica».
Per quanto sopra tutti gli specializzandi italiani (circa 23.000) non sono più borsisti, anche se per l’aspetto economico continua il pagamento delle borse di studio, essendo ancora in corso di definizione lo schema contrattuale, derivante dall’art. 300 della legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (Finanziaria 2006), in cui sono stati stanziati 300 milioni di euro per l’attivazione dei contratti di formazione specialistica.
Il Miur (Ministero dell’Università e della ricerca) sta comunque ancora acquisendo i pareri definitivi dei Ministeri interessati (Economia, Salute e Lavoro) sullo schema di contratto, che dovrà essere approvato con un Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri), probabilmente prima dell’estate 2007.
Il trattamento economico dovrebbe essere formato da una parte fissa (circa 22.700 euro lordi l’anno) ed una variabile, non eccedente comunque il 15% della parte fissa (circa 2.300 euro annui lordi per i primi due anni e circa 3.300 per gli anni successivi).
Dovrebbero inoltre essere previsti gli arretrati a partire dal 1 novembre 2006.
Le coperture assicurative sono a carico delle aziende presso le quali si svolge l’attività formativa. E’ assicurato il diritto ai 30 giorni di ferie l’anno.
La maternità è prevista ai sensi del D.Lgs. n. 151/2001, come peraltro previsto dal c. 3, dell’art. 40, del D. Lgs. n. 368/1999. Oltre i 40gg di assenza per malattia o maternità dovrebbe essere sospeso il conteggio del periodo di formazione, ed i giorni si dovranno recuperare, ma dovrebbe essere mantenuta la parte fissa dello stipendio e ovviamente il posto in specialità.
Anche in assenza della stipula del contratto la circolare del Miur afferma che dal 1 novembre 2006 “è opportuno prevedere, per gli specializzandi in formazione, che l’assenza per maternità sia regolata ai sensi del Dlgs n 151/2001 come peraltro previsto dal c. 3, dell’art. 40, del D. Lgs. n. 368/1999”.
Il contratto, una volta approvato lo schema, dovrà essere stipulato all’atto dell’iscrizione con l’Università e con la Regione dove hanno sede le strutture in cui si svolge la formazione. Il contratto sarà annuale, rinnovabile di anno in anno e di durata pari a quella del corso di specializzazione.
Per la durata della formazione a tempo pieno al medico specializzando è inibito l’esercizio di attività libero professionale all’esterno alle strutture assistenziali in cui si effettua la formazione ed ogni rapporto convenzionale o precario con il Servizio Sanitario Nazionale o enti e istituzioni pubbliche e private.
Sono compatibili con il contratto di formazione di formazione specialistica esclusivamente le seguenti attività:
– Esercizio della libera professione intramuraria
– Guardia medica
– Sostituzione di medico di base
-Guardia turistica.
Le attività possono essere espletate compatibilmente con gli obblighi propri della formazione specialistica e sono escluse dalla copertura assicurativa di cui gode lo specializzando in formazione.
Il medico in formazione specialistica, ove sussista un rapporto di pubblico impiego, e’ collocato, compatibilmente con le esigenze di servizio, in posizione di aspettativa senza assegni.
Il periodo di aspettativa e’ utile ai fini della progressione di carriera e del trattamento di quiescenza e di previdenza.
Infine, il medico specializzando può partecipare ai corsi di formazione specifica in medicina generale solo una volta terminato il corso di specializzazione o rinunciando al corso stesso.
Roma, 7 febbraio 2007
CGIL – CISL– UIL– UNSA/SNACO – FLP
a tutto il personale delle sedi regionali della Corte dei Conti
(escluse le sedi romane)
Con riferimento ai tentativi di conciliazione esperiti per il personale della Corte dei Conti, riguardo all’estensione del beneficio di cui all’art. 43 della legge n. 1345 del 1961 (“Norme in materia di trattamento economico – Al personale della Corte dei conti, escluso quello di magistratura, in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, è attribuito, con decorrenza dalla stessa data, un assegno personale pensionabile, non riassorbibile, pari a quattro aumenti periodici biennali, nella misura del 2,50 per cento ciascuno, dello stipendio iniziale della qualifica di appartenenza alla data medesima”) all’intero trattamento tabellare che, in forza dell’art. 20, comma 3, del CCNL 12 giugno 2003 del comparto Ministeri è stato incrementato con decorrenza 1 gennaio 2003, dell’indennità integrativa speciale (IIS), di cui alla tabella A allegata al CCNL del 16 maggio 2001, si fa presente che la materia dell’instaurando contenzioso potrebbe essere soggetta a diverse interpretazioni.
Di conseguenza, la presentazione di più ricorsi dinanzi a Tribunali diversi, competenti per territorio ai sensi dell’art. 413 c.p.c. comporta che i Tribunali aditi più potrebbero decidere la questione in maniera differente.
Al fine, pertanto, di evitare più pronunce anche di segno opposto, che costringerebbe l’Amministrazione a dover attendere una pronuncia definitiva da parte delle Magistrature superiori, appare opportuno quanto meno attendere la decisione che sarà adottata nel giudizio già intentato dinanzi al Tribunale del Lavoro di Roma.
Nel contempo, ogni singolo lavoratore deve inviare (o consegnare a mano) con attestazione di ricezione, all’Amministrazione di appartenenza una lettera con la quale ribadisce la richiesta al fine della interruzione dei termini di prescrizione, secondo lo schma che si allega in copia.
Roma 19 gennaio 2006
M. PIETRAFESA – A. BENEDETTI – D. MENGONI – D. MELE – M. BEVILACQUA
Fac simile
“Il sottoscritto dipendente di Codesta Amministrazione, con inquadramento nella posizione economica chiede che l’indennità di cui all’art. 43 della legge n. 1345 del 1961 venga computata sull’intero trattamento tabellare comprensivo dell’indennità integrativa speciale, con gli arretrati decorrenti dalla data in cui detta indennità è stata conglobata. La presente vale quale formale richiesta interruttiva dei termini di prescrizione.
In attesa di accoglimento della superiore istanza si inviano distinti saluti.
Data
firma
MEF – Dipartimento delle Finanze
Ieri mattina al Dipartimento delle Finanze c’è stato l’incontro con la dott.ssa Ciminiello neo incaricata alla ex Direzione generale per il personale.
Nel giro di quattro mesi siamo al terzo direttore generale che succede nell’incarico e, come si può facilmente intuire, ognuno di questi cambi porta con se temporeggiamenti e ritardi nella soluzione dei problemi ancora in sospeso.
Il dopo Bovi, l’interregno del dott. Tagliaferri e l’arrivo della dottoressa Ciminiello ci ha visti reimpegnati a proporre l’elenco degli impegni precedentemente assunti e non onorati e delle modalità, anche formali, per far fronte ai tanti compiti che ci attendono: dalle nuove dotazioni organiche al nuovo contratto integrativo di Ministero.
Nella speranza di un incarico duraturo, quanto meno per la continuità amministrativa, al nuovo direttore generale abbiamo chiesto metodo e determinazione nell’affrontare le vertenze ancora aperte con un calendario di incontri ravvicinati e monotematici.
Gli argomenti principali posti all’attenzione della dott.ssa Ciminiello sono stati:
– La dislocazione degli Uffici centrali nella città di Roma;
– La riorganizzazione delle Commissioni tributarie regionali;
– L’accordo per il FUA 2008;
– Il comma 165 art. 3 L. 350/2003;
– La riqualificazione del personale;
– Il Fondo di previdenza del personale finanziario;
– Il personale ex ETI.
Il Direttore Generale, accettando l’impostazione da noi proposta, si è assunto l’impegno di affrontare le tematiche individuate con un fitto calendario di incontri che a breve ci verrà comunicato.
In merito alle varie problematiche ancora aperte, come ad esempio quella del personale ex ETI, abbiamo condiviso con l’Amministrazione la necessità, prima di ipotizzare soluzioni o interventi normativi, di approfondire l’esame della materia attraverso la rilettura in senso positivo delle norme esistenti, verificando quanto fatto fino ad oggi per proporre, ferma restando la volontarietà, soluzioni vantaggiose a quel personale che negli anni è stato confinato in un limbo contrattuale.
Al momento non ci rimane che attendere le convocazioni!
Roma, 16 set. 08
p. FP CGIL Nazionale Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)
FP–CGIL CISL– FP UIL–PA
SGIL: OBIETTIVO A RISCHIO FALLIMENTO
Poco più di 2 anni or sono, le OO.SS. vennero convocate di gran carriera per annunciare l’immediato avvio del “PORTALE DELL’ATTIVITA’ ISPETTIVA” (alias SGIL), poi… il nulla.
Lo scorso anno, sempre nel corso di un incontro con le OO.SS., altro annuncio: “si sta provvedendo a piallare tutti i computer per consentire l’installazione dello SGIL”, poi… sempre il nulla.
Oggi.
A differenza delle due volte precedenti, NESSUNO ha convocato le OO.SS. ma, attraverso una circolare, si annuncia che dal 25 luglio (posticipato – con nota successiva – al 3 agosto) lo SGIL entrerà a regime.
Si. Peccato che il “bambino”, dopo una lunghissima gestazione, abbia deciso di venire alla luce (ma lo farà davvero?) nel periodo peggiore dell’anno: l’estate.
L’estate – periodo nel quale la maggioranza dei lavoratori (pubblici e privati), concentra il proprio recupero psico-fisico – e, di norma, ambirebbe farlo lontano dalla palestra virtuale prevista sempre dalla circolare di “messa in opera” del Sistema GIL; irrealistico, quindi, pensare all’entrata a regime dello stesso entro il suddetto termine (3 AGOSTO).
Vi sono poi altri due piccolissimi particolari che gli artefici della circolare non hanno tenuto nella benché minima considerazione:
– procedure che – anche alla luce dell’evoluzione normativa – sono divenute ormai obsolete;
– grave carenza di risorse strumentali utili a rendere il prodotto fruibile (postazioni informatiche fisse e portatili, connessioni wireless….)
Che altro aggiungere?!
Se, qualche Direttore Generale avesse dimostrato di avere il buon senso (ed il buon gusto) di intraprendere la difficile ma necessaria strada delle relazioni sindacali, avrebbe scoperto che l’efficacia dell’attività, non si persegue a colpi di circolari bensì attraverso il dialogo e la condivisione dei problemi, elementi essenziali ad individuare soluzioni partecipate: oggi, invece, alle condizioni date, si rischia un grosso fallimento.
Per quanto sopra rappresentato, queste OO.SS. chiedono che venga sospesa l’attivazione del sistema SGIL nei tempi e nei termini previsti dalla nota impartita per apportare tutte quelle modifiche necessarie e consentire così ai lavoratori interessati e alle stesse strutture territoriali di avere il tempo e gli strumenti utili a rendere il sistema davvero fruibile.
Roma, 30 luglio 2009
FP–CGIL CISL– FP UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
In allegato il comunicato unitario conseguente all’ultimo interpello prodotto dall’Amministrazione del Mef e la richiesta di incontro con l’amministrazione stessa.
Roma, 19 ottobre 2010
P. FP–CGIL Nazionale del MEF
Daniele Nola
A TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
Il 9 Febbraio il Ministro Di Pietro ha incontrato le Organizzazioni Sindacali per illustrare e discutere un’ultima volta la proposta di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture prima di firmarla.
Nello schema di organizzazione che ci è stato consegnato le Direzioni Generali sono diventate 10 con una relativa riduzione dei Consiglieri generali ed i due Dipartimenti sono restati, poiché sarebbe occorso un provvedimento normativo per eliminarli che avrebbe allungato i tempi di emanazione del regolamento.
Se non dovesse essere accettato il numero di dieci Direzioni Generali, il Ministro ci ha anticipato che si provvederà ad accorpare la Direzione Generale per le Politiche abitative con quella dello Sviluppo del Territorio.
Oltre a prevedere la Direzione Generale per le dighe ed infrastrutture idriche ed elettriche è stata prevista anche la Direzione per la sicurezza e la vigilanza sulle infrastrutture.
Per quanto riguarda i Provveditorati, il Ministro ha convenuto che l’interregionalità è un modello organizzativo da superare e di ritornare alla razionalizzazione degli stessi ma, per farlo, occorre anche qui una soluzione legislativa sulla quale, comunque, si sta lavorando, non potendo derogare dall’interregionalità senza modificare la normativa esistente. Nell’immediato si é cercata la soluzione organizzativa del Provveditore aggiunto, ai quali sarà data ampia autonomia gestionale in sede di regolamento generale che, comunque, sarà attivata quanto prima.
Come FP CGIL abbiamo chiesto al Ministro Di Pietro di intervenire presso il Ministro dell’Economia per la riassegnazione di circa 33 milioni di euro alla Cassa di Previdenza ed Assistenza e chiarimenti sul trasporto impianti a fune. Per quanto riguarda il Trasporto impianti a fune, viste le varie interpretazioni esistenti sulla competenza, la stessa sarà chiarita in Consiglio dei Ministri. In merito all’intervento per la riassegnazione dei 33 milioni di euro alla Cassa di Previdenza ed Assistenza il Ministro ha assicurato il suo intervento forte per lo sblocco dei fondi.
Nel corso delle riunione ci sono stati forniti ulteriori chiarimenti sulla pianta organica. Quella consegnatici precedentemente era sbagliata poiché rispecchiava l’esistente. Comunque, ci è stata data disponibilità di un apposito tavolo tecnico per una rivisitazione della stessa.
L’incontro si è concluso prevedendo la possibilità di qualche ritocco alla proposta consegnataci, come ad esempio se inserire o meno in questo regolamento anche il regolamento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che storicamente ha avuto sempre una propria autonomia.
Roma, 12 Febbraio 2007
p.FP–CGIL ( coord.naz. )
Gianni Massimiani
Roma, 12 febbraio 2008
Al Segretario Generale
dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE
Oggetto: Riqualificazione interna. Passaggi tra le aree.
Si fa riferimento alla nota dell’Amministrazione prot. 18992 dell’11/02 scorso.
1) In via preliminare, detta nota non è pervenuta alla casella di posta elettronica di questa O.S., secondo quanto disposto con apposita circolare del Segretario Generale in indirizzo; ciò rappresenta mancata informazione alle OO.SS., che peraltro si ripete regolarmente, ma che non intendiamo tollerare.
2) Sulla pubblicazione dei test di diritto amministrativo sulla rete intranet: questa O.S. non ha contestato (e per la verità, neanche ipotizzato) che i test in oggetto costituissero “anticipazione” dei quesiti che saranno sottoposti ai candidati; bensì ne abbiamo contestato il livello di difficoltà, che non si attaglia al livello di preparazione richiesto dall’esame, né a quello dei testi forniti in uso ai candidati. Alla luce di ciò, continua a risultare incomprensibile – e ne chiediamo nuovamente spiegazione – la funzione di “strumento di esercitazione” che l’Amministrazione attribuisce a tali test, in quanto – a nostro modo di vedere – ci si esercita con strumenti idonei all’uso e allo scopo; altrimenti si genera solo confusione ed allarmismo, come in questo caso; o si vogliono forse scoraggiare i candidati?
3) Sulla conversione delle ore di lezione svolte in corrispondenti ore di autoformazione: attribuirne l’autorizzazione ai singoli avvocati distrettuali è un’iniziativa destinata, inevitabilmente, a provocare pesanti disparità di trattamento tra candidati di sedi diverse, perché attribuisce la decisione ad una valutazione discrezionale del dirigente; il quale peraltro difficilmente avrà verificato la qualità della trasmissione su rete delle varie lezioni. Ecco allora che l’aspetto della disparità di trattamento continua a ripresentarsi, nonostante questa O.S. abbia fin dall’inizio segnalato con fermezza che le pari opportunità, insieme alla trasparenza, dovessero essere garantite senza equivoci o dubbi di sorta. Ma è davvero necessario ripetere e ribadire concetti così evidenti?
4) Sugli anticipi per le spese di viaggio e permanenza a Roma: leggiamo che non è possibile corrispondere “a tutti” anticipazioni nella misura prevista. Intanto, vorremmo sapere cosa significa concretamente: si intende dare l’anticipo nella misura dovuta solo ad alcuni? Con quale criterio? Oppure a tutti, in una misura inferiore (quale?) a quella prevista? Oltretutto, se i fondi non sono sufficienti a corrispondere l’anticipo, tantomeno lo saranno per il rimborso dell’intera spesa sostenuta, almeno fino al 2009. Le chiediamo: per quale ragione, presentando il fabbisogno per il 2008, non sono state incluse le spese, già note e matematicamente preventivabili, legate al concorso in oggetto? E perché l’Amministrazione, a sanatoria di tale omissione, non presenta subito agli uffici competenti una richiesta di variazione di bilancio, per evitare di far gravare ingiustamente sul bilancio familiare di tanti lavoratori il costo, non dovuto, di due viaggi a Roma nel giro di poche settimane?
Ci auguriamo con tutto il cuore di ricevere presto risposte chiare, consone ed esaustive su quanto richiesto.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
(Claudio Coltorti) (Vincenzo Malatesta) (Roberta Proietti)
Continua la campagna di consultazione pubblica dei dirigenti medici e veterinari, insieme ai dirigenti STPA, sull’ipotesi di contratto, promossa dalla FPCGIL Medici e dalla FPCGIL.
Tra le tante assemblee aziendali e regionali, che si stanno tenendo su tutto il territorio nazionale con una positiva partecipazione, segnaliamo l’incontro promosso dalla FPCGIL Medici e dalla FPCGIL Roma e Lazio, aperto a tutti i dirigenti medici, veterinari e STPA, che si terrà lunedì 29 settembre dalle ore 12 alle ore 14, presso l’Azienda Ospedaliera S. Camillo di Roma, al quale interverrà il segretario nazionale FPCGIL Medici, Massimo Cozza.
Si pubblica il Documento della CGIL, elaborato dai dipartimenti Mercato del Lavoro e Welfare e Nuovi Diritti, contenente la posizione della CGIL sul Libro Verde sul Welfare, proposto dal Ministro Sacconi.
Si pubbblicano gli articoli dei quotidiani Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e il Messaggero, che hanno riportato la protesta del nostro sindacato sulle nuove norme sui pensionamenti introdotte nel DL Anticrisi, riprendendo anche l’accusa di “vergogna” fatta dal segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza. La seconda pagina del Messaggero riporta le nuove regole che entrerebbero in vigore definitivamente se il DL Antcrisi e il Decreto Brunetta saranno approvati senza cambiamenti. La nostra battaglia continua.