“Condividiamo il richiamo di Mario Draghi sulla necessità di una progressiva stabilizzazione dei lavoratori precari e le valutazioni sul rischio di un calo di produttività nel medio-lungo periodo nel caso in cui questo non avvenga”. Con queste parole Fabrizio Fratini commenta le dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia.
“Un problema che riguarda tutto il mondo del lavoro – aggiunge Fratini – non solo il settore privato. Nella pubblica amministrazione la mancata stabilizzazione del personale precario, il taglio del 50% percento dei contratti a tempo e la riduzione degli organici hanno causato e causeranno un sempre maggiore indebolimento dei servizi pubblici, e quindi del supporto che che questi forniscono alle aziende, alle famiglie, ai cittadini”.
“I servizi pubblici sono un antidoto contro la crisi, una garanzia per i cittadini e per il sistema produttivo. Il Governo – continua il Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – perseguendo una politica di ridimensionamento della sfera pubblica e del sistema dei servizi, non fa altro che limitare la capacità di ripresa della nostra economia, ridurre i consumi, erodere il reddito immateriale degli italiani”.
“Per uscire da questa crisi è necessaria maggiore equità, maggiore stabilità. Anche per questo – conclude Fratini – domani la Funzione Pubblica Cgil sarà nelle piazza di tutta Italia per difendere i servizi pubblici, spesso offerti da lavoratrici e lavoratori a cui è stata negata una prospettiva di stabilità”.
Roma, 5 Novembre 2010
Comunicato Cgil e Cisl su una chiara presa di posizione, sul tema relativo all’invio, all’ultima vertenza tra la RSU di Direzione Generale e l’Amministrazione.
Si è tenuta oggi 21 febbraio 2008 a Milano presso la Sede Nazionale del SNAMI la riunione intersindacale della Medicina del territorio, alla presenza di tutte le OO.SS.
Dopo ampia ed articolata discussione, si è deciso all’unanimità di indire una Conferenza Stampa congiunta il 18 marzo p.v. a Roma dove le OO.SS. dei Medici Convenzionati presenteranno il proprio atto di indirizzo in risposta a quello di Parte Pubblica.
Con grande senso di responsabilità, l’Intersindacale della Medicina del Territorio ha deliberato di astenersi da scioperi e manifestazioni in un momento politico di transizione come l’attuale, non escludendo di mettere in atto forme eclatanti di lotta da valutare congiuntamente, qualora non si chiuda la trattativa del Comparto sanitario in tempi brevi, dopo la tornata elettorale.
Si pubblicano l’articolo de Il Secolo XIX che riporta l’opinione del Presidente della Camera Gianfranco Fini in merito all’obbligo di denuncia degli immigrati irregolari e l’articolo di Repubblica Bari dove una nigeriana di 24 Joy Johnson, clandestina prostituta, è morta di tubercolosi polmonare non curata.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale
Domani 15 dicembre 2009 – come in un primo tempo affermato dal Ministro Brunetta e pubblicato fin dal 9 novembre 2009 sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione – sarebbe dovuto essere operativo il nuovo sistema di trasmissione dei certificati medici all’INPS per il settore del pubblico impiego.
Il Ministro, con nuovi annunci, avrebbe però posticipato di alcuni mesi il sistema. Una saggia decisione, da noi da tempo richiesta, che chiediamo venga subito formalizzata con una circolare esplicativa, per non alimentare la confusione che si sta creando tra i medici e nelle pubbliche amministrazioni.
Il certificato di malattia on line è un obbiettivo che condividiamo, a tutela dei lavoratori, ma da attivare con un realistico percorso condiviso e non con annunci, minacce o punizioni. Smettiamola con la propaganda e lavoriamo fattivamente, prevedendo una proroga per il tempo necessario.
I medici sono privi della necessaria strumentazione e formazione ma rischiano di perdere il lavoro per reiterata inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica della certificazione.
Il Ministro cambi il suo decreto e modifichi, per il rilascio del certificato, l’imperativa acquisizione da parte del medico di dati clinici direttamente constatati e oggettivamente documentati, pena la perdita del lavoro e la radiazione dall’albo, multe e carcere.
Aumenterebbero gli esami impropri, a danno della sanità pubblica e dei lavoratori, senza peraltro poter obbiettivare alcunché in diverse patologie, dalle emicranie alle coliche. Un vero pasticcio che non funziona.
RIUNIONE DEL 29 LUGLIO 2010 PRESSO LA DIREZIONE REGIONALE DEL LAZIO
A tutti delegati rsu eletti liste cgil, ai comitati degli iscritti ed agli iscritti cgil
e a tutti i lavoratori
Nella riunione del 29 luglio l’o.d.g. della convocazione era veramente troppo ambizioso per poter essere trattato con completezza ed in modo approfondito come avrebbero richiesto gli argomenti in oggetto e quindi abbiamo dato delle indispensabili priorità.
Le OO.SS. hanno proposto, unitariamente, di poter anticipare la discussione sulla prossima attivazione delle Direzioni Provinciali di Frosinone e Latina chiedendo contestualmente il rinvio dell’attivazione stessa dalla prevista data di ottobre a dicembre per poter dare il minor disagio possibile ai lavoratori ed alle attività che sopportano in autunno il momento più impegnativo .
Questo gioverà anche al confronto sindacale necessario per l’attivazione delle DDPP.
Il Direttore Regionale, manifestando la propria disponibilità nei confronti della proposta,
ci ha chiesto una breve pausa ed alla ripresa della riunione ci ha comunicato che si può ragionevolmente prevedere l’attivazione per la data approssimativa del 6 dicembre. Per ciò che concerne comunque l’impianto organizzativo immaginato per le due ultime direzioni provinciali del Lazio in base alle rilevazioni effettuate sul bacino delle attività insite nei rispettivi territori, l’Amministrazione ritiene di dover istituire solo due aree per l’ufficio controlli (A. Legale e A. Accertamento) e di accentrare fin dall’attivazione tutto il controllo nelle sedi principali (Frosinone e Latina), questo implicherà, dopo aver acquisito la disponibilità a trasferirsi da parte dei volontari, una nuova collocazione lavorativa principalmente sulle linee di attività del Controllo per tutti quei lavoratori che svolgeranno il proprio servizio presso le sedi di Latina e Frosinone (tranne i colleghi che si occuperanno del front–office) e al contempo una nuova collocazione sulle linee di attività dei Servizi per i dipendenti che rimangono nelle altre sedi.
Abbiamo manifestato la perplessità e la contrarietà per quest’impianto che sicuramente andrà a danneggiare quei colleghi fin qui soddisfatti del proprio incarico e che per mantenerlo non possono essere costretti a spostarsi giornalmente per tratte che possono arrivare a coprire fino a 70 km. Inoltre anche per i cittadini che svolgono attività imprenditoriali (magari piccoli negozi a conduzione familiare) ciò implicherebbe spostarsi per un contraddittorio di decine di chilometri , probabilmente per questo la nostra organizzazione dovrà richiedere una Conferenza dei Servizi con le categorie ed i soggetti interessati.
La riunione si è poi incentrata sulla mobilità regionale.
A seguito di una buona proposta dell’amministrazione e dopo ampia e approfondita discussione tra le OO.SS. che sono convenute su una proposta unitaria a modifica ed integrazione di quella presentata, siamo giunti a sottoscrivere l’accordo sulla mobilità regionale 2010.
Possiamo sicuramente esprimere soddisfazione per l’intesa che abbiamo raggiunto
che prevede, tra l’altro,:
– la possibilità data a tutti i lavoratori di partecipare alla procedura senza alcun limite minimo di ore lavorate (aperto quindi anche ai ragazzi di recente assunzione)
– la mobilità da Provincia a Provincia ma con l’indicazione della sede locale di preferenza
– l’inserimento della fattispecie del “pendolare” che terrà conto del logorio del viaggio che giornalmente alcuni lavoratori sostengono per raggiungere la sede di lavoro
– lo scorrimento della graduatoria fino ad esaurimento dei posti
– tutti gli scambi possibili
– la previsione di un posto in entrata anche per la drl
– tempi stringenti per eventuali rinunce,che troppo spesso bloccano i colleghi veramente interessati a spostarsi.
Inoltre, come sempre abbiamo fatto, è previsto l’incontro tra le parti prima della pubblicazione della graduatoria definitiva.
Infine il Direttore Regionale ci ha illustrato i dati sulla consuntivazione delle attività delle DD.PP. di Roma e sul nuovo progetto di formazione (R)Evolution su cui ci riserviamo di esprimere prossimamente le nostre valutazioni.
Naturalmente per quanto concerne il punto, per noi nevralgico, ” Direzioni Provinciali di Roma: stato di attuazione”, su cui non si è potuto svolgere un confronto all’altezza dell’importanza che l’argomento riveste, per problemi di tempo, chiederemo che sia l’oggetto principale della prossima riunione del tavolo regionale.
Roma, 30 luglio 2010
Coord. Reg.le Fp Cgil
E.Lauri
Allegati: Accordo sulla mobilità volontaria-Lazio
Roma, 30 marzo 2011
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
On.le Altero MATTEOLI
p.c. Al Capo di Gabinetto
Cons. Claudio IAFOLLA
Al Capo del Dipartimento per le Infrastrutture, gli Affari Generali ed il Personale
Dr. Domenico CROCCO
Al Capo Dipartimento per i Trasporti,
la Navigazione, ed i S.I.S.
Ing. Amedeo FUMERO
Al Direttore Generale Capo del Personale
Dr. Alberto MIGLIORINI
Oggetto: problematiche relative al passaggio alla II area del personale appartenente alla I area.
Le scriventi OO.SS., in data 8/2/2008 avevano sottoscritto, d’intesa con l’Amministrazione, un’ipotesi di accordo per l’utilizzo del F.U.A. 2007 con il quale si disponeva, tra l’altro, la progressione alla II area del personale inquadrato nella I area.
Il passaggio d’area avrebbe dovuto realizzarsi in applicazione dell’art. 36 del C.C.N.L. 2006/2009.
E’ noto che tale ipotesi incontrò l’opposizione del Ministero della Funzione Pubblica che eccepì, con due successivi rilievi, la procedura adottata. A seguito dei predetti rilievi l’Amministrazione modificò il successivo accordo F.U.A. adattandolo alle indicazioni pervenute e, quindi, senza la previsione del passaggio d’area in parola.
Recentemente, la sentenza del T.A.R. Lazio n.01412/2011 del 15/2/2011 ha annullato sia i rilievi della Funzione Pubblica sia la comunicazione della Direzione Generale del Personale del 1.12.2008 che li faceva propri.
In data 28/3/2011, e siamo quindi ad oggi, l’Amministrazione ha sottoposto alle OO.SS. un “Accordo Integrativo per il passaggio del personale dalla I alla II area”, teso sostanzialmente ad ottemperare a quanto disposto dalla sentenza del T.A.R. citata.
Le scriventi OO.SS., pur condividendo il tentativo posto in essere dall’Amministrazione, temono che, in presenza di norme restrittive relative al reclutamento del personale e senza un determinante intervento dell’autorità politica, il percorso proposto possa presentare lacune e difficoltà procedurali le quali renderebbero molto deboli le possibilità di un esito positivo dell’accordo stesso, molto sentito dal personale interessato.
Il percorso che, invece, vogliamo costruire con l’Amministrazione deve vedere un diretto e condiviso coinvolgimento della S.V. nella funzione, anche, di garante di un corretto ed efficace servizio reso alla collettività. E’ noto, infatti, il coinvolgimento continuo dei lavoratori della I area in processi lavorativi ascrivibili alle mansioni proprie dell’area superiore cui non corrispondono, da troppi anni, un dignitoso riconoscimento del lavoro svolto e l’opportunità di avere occasioni di evoluzione della propria carriera.
Queste OO.SS., per quanto premesso, ritengono sia assolutamente necessaria una diretta interlocuzione con la S.V. e chiedono, a tal fine, un urgente incontro sulla problematica posta.
FP C.G.I.L. FPS C.I.S.L. U.I.L. PA UNSA CONFSAL U.S.B. F.L.P. INTESA U.G.L.
Roma, 6 aprile 2011
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al Direttore Generale del Personale degli Affari Generali
Dr. Alberto Migliorini
p.c. Dr.ssa Fiammetta Furlai
Relazioni Sindacali
ROMA
OGGETTO: Richiesta convocazione in materia di mobilità e distacchi.
Gentile Direttore,
La scrivente Organizzazione Sindacale, a seguito dei confronti avuti con i colleghi delle diverse sedi periferiche, con la presente nota desidera evidenziare la necessità di definire con un accordo nazionale l’istituto della mobilità sia interna che esterna.
La richiesta è dettata dal verificarsi di episodi di “entrata” di personale esterno presso gli uffici periferici, con modalità non pubblicizzate all’interno del nostro Ministero, che non garantiscono la necessaria trasparenza nella gestione delle risorse umane.
A fronte di quanto sopra richiamato i colleghi collocati in posizione di distacco non hanno visto definita la propria presenza all’interno dell’unità organizzativa.
Considerato quanto è avvenuto, nei posti di lavoro si è generato un clima di disagio e di incertezza che incide sulla qualità dello svolgimento delle proprie mansioni.
In attesa di un tempestivo riscontro, si porgono cordiali saluti.
Per FP CGIL MIT
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
AL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DEL VENETO
AI DIRIGENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA SEDE DI MARGHERA
ALLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL NAZIONALE – COMPARTO AGENZIE FISCALI
ALLA SEGRETERIA REGIONALE VENETO DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL
ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI TERRITORIALI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
ALLE RSU DEGLI UFFICI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
AGENZIA DELLE ENTRATE: OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE SULLA PELLE DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI. ADESSO BASTA!
La Funzione Pubblica CGIL di Venezia assume e condivide le legittime preoccupazioni e la protesta emersa nell’assemblea generale dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate di Marghera-Venezia, che si é svolta presso la sede di Marghera il 12 aprile u.s. con la presenza della Segreteria Provinciale e della Segreteria Regionale della Funzione Pubblica e del Coordinatore Nazionale del Comparto Agenzie Fiscali della Funzione Pubblica CGIL Luciano Bldorini.
Denunciamo quanto emerso dall’assemblea e in particolare lo stato di grave disagio lavorativo presente negli Uffici che alimenta un clima di tensione costante che si scarica sulle lavoratrici e sui lavoratori, costretti ad operare quotidianamente per raggiungere fantomatici obiettivi, quanto mai generici prevalentemente fondati sulla quantità e non sulla qualità, definiti autonomamente dall’Agenzia senza coinvolgere né le Organizzazioni Sindacali, né le RSU, né tanto meno i dipendenti.
Una situazione diventata insostenibile per tutti coloro che, con il loro lavoro altamente qualificato, sentono la pressione quotidiana dei Dirigenti tutta finalizzata ad accelerare i tempi di trattazione delle pratiche, senza tenere conto né del tempo
medio di lavorazione ( che fine ha fatto questo parametro ? ) né delle criticità operative che si presentano nei singoli processi, né delle condizioni materiali che comportano, per i singoli operatori e funzionari, un carico di incombenze e di funzioni cresciuto notevolmente che li espone a continue e notevoli responsabilità patrimoniali, senza alcuna tutela professionale da parte dell’Agenzia.
Denunciamo come la professionalità e le capacità dimostrate dal personale in tutti questi anni siano oggi del tcompletamente mortificate dagli atteggiamenti vessatori dei Dirigenti che puntano solo a “fare presto” nella trattazione degli atti assegnati ai dipendenti, anche se ciò va a discapito della qualità del servizio e comporta responsabilità che ricadono esclusivamente sugli addetti.
Tutto ciò rientra nel più generale attacco al pubblico impiego che questo Governo, con i Ministri Brunetta e Sacconi, sta portando avanti da anni con l’obiettivo di dimostrare, anche se i fatti dicono il contrario, che il lavoro pubblico é un peso inutile, che serve meno Stato e meno Pubblico per sostituirlo con più Mercato e più Privato, questo anche nel settore strategico del fisco, dove, nonostante i risultati positivi dovuti al lavoro dei dipendenti, in questi ultimi anni é cresciuta, per le scelte politiche di questo Governo, l’evasione fiscale.
Respingiamo con decisione l’atteggiamentto di qualche Dirigente che, anche nella sede di Marghera, ha deciso di far circolare recentemente tra i dipendenti le “norme disciplinari” (come se i lavoratori non le conoscessero abbastanza visto che sono inserite nei contratti collettivi) probabilmente come ulteriore forma di pressione psicologica e di vessazione nei confronti di tutti coloro che, spesso al di là dei loro doveri contratuali, si danno da fare ogni giorno per dare qualità al servizio e combattere, questo sì, l’evasione fiscale anche nel nostro territorio.
La Funzione Pubblica CGIL di Venezia proclama quindi, come prima risposta a tutto ciò, lo STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA SEDE DI MARGHERA, che si articolerà nelle seguenti modalità:
1) denuncia all’opinione pubblica, con una vasta campagna di controinformazIone, delle condizioni materiali in cui si é costretti ad operare negli uffici, senza gli organici necessari, senza alcuna chiarezza degli obiettivi assegnati, senza indicazione delle priorità, senza alcuna tutela professionale dei dipendenti e con i contratti collettivi di lavoro bloccati per i prossimi anni;
2) richiesta immediata ai Dirigenti di formalizzare a tutti i dipendenti una disposizione scritta che indichi con assoluta chiarezza ed in modo inequivocabile quali sono le priorità delle pratiche da svolgere, i tempi medi di trattazione, le modalità da seguire in presenza di criticità, nell’assoluto rispetto delle procedure previste e delle funzioni assegnate dai contratti collettivi di lavoro, nella piena tutela professionale dei singoli dipendenti, fermo restando che fra le priorità ci devono essere prima di tutto gli atti riferiti ad annualità in scadenza;
3) in assenza di tali formali disposizioni il personale, nello svolgimento del proprio lavoro, si atterrà strettamente alle procedure previste dai singoli processi nel rispetto della propria declaratoria di profilo professionale e non potrà essere ritenuto responsabile di eventuali ritardi sul raggiungimento degli obiettivi laddove non sia indicata formalmente da parte dei Dirigenti una diversa priorità operativa.
4) presa di posizione delle RSU, in quanto soggetti sindacali democraticamente eletti da tutti i lavoratori, con ordini del giorno e documenti che affermino e difendano la dignità professionale e la tutela dei colleghi nello svolgimento del lavoro quotidiano e respingano le vessazioni dell’Amministrazione.
questa vertenza per dare la massima incisività e visibilità alle criticità presenti nell’Agenzia e per evitare che queste continuino a ricadere soprattutto sul personale, compromettendo un clima di serenità all’interno degli uffici.
La Funzione Pubblica di Venezia coinvolge inoltre la Segreteria Regionale della Funzione Pubblica del Veneto e il Coordinatore Nazionale del Comparto Agenzie Fiscali affinché assumano questa vertenza nell’ambito di una più generale azione di protesta che veda coinvolti tutti gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate del Paese per costringere, con la mobilitazione della categoria, i vertici dell’Agenzia a rivedere i criteri di definizione degli obiettivi, attraverso un vero coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali sugli aspetti che hanno riflessi sull’organizzazione del lavoro, sui carichi di lavoro, sulle responsabilità professionali e sulla tutela del personale. Lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 6 maggio 2011 deve essere una prima risposta, seppure in un quadro più generale, alla vessazione dell’Agenzia delle Entrate e deve segnare l’inizio di un percorso di lotta che restituisca al movimento dei lavoratori il diritto al contratto nazionale, alla contrattazione aziendale e territoriale, al potere contrattuale delle RSU, per affermare il valore sociale insostituibile del lavoro pubblico come elemento che deve garantire non solo i diritti dei lavoratori del pubblico impiego ma anche quelli dei cittadini e quindi la qualità del servizio che i pubblici dipendenti sono chiamati a svolgere per rispondere con professionalità e nel pieno rispetto della legalità alla domanda di giustizia sociale e di giustizia fiscale che viene dalla collettività.
LA SEGRETERIA DELLA FUNZIONE PUBBLICA
CGIL METROPOLITANA DI VENEZIA
HO AVUTO UN INCUBO
I HAD A NIGHTMARE
HE TENIDO UNA PESADILLA
Tutti gli italiani in divisa.
Blindati nelle più belle Piazze d’Italia.
Gli stranieri tutti schedati, la stragrande maggioranza in galera.
I Giudici e i Pm nominati direttamente dal Capo del Governo.
La Mordacchia ai giornalisti indipendenti (molti se la sono fatta comprare direttamente dal Premier) e ai pochi Giornali veramente liberi.
I Sindacati, le Associazioni, i Partiti fuorilegge.
Sul lavoro una strage continua.
Gli Industriali indignati per la legge sulla sicurezza sul lavoro, ancora non modificata, annullata.
Il pane sempre più caro.
I ricchi sempre più ricchi. I poveri sempre più poveri.
Il Paese spaccato, per classi sociali. Il Nord diviso dal Sud.
POI MI SONO SVEGLIATO E L’INCUBO NON MI È PASSATO.
Dove stiamo andando?
Prima del panico, SVEGLIAMOCI, apriamo gli occhi e il cuore.
AGIAMO nell’interesse di tutti, non di pochi o di uno solo.
Roma 26 Giugno 2008