FP–CGIL CISL-FPS UIL–PA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Premesso che risulta difficile a queste OO.SS. analizzare l’intero impianto dello schema di riorganizzazione, in quanto a pochi giorni dalla consultazione – che ribadisce l’accorpamento con il Ministero della Salute – si apprende che il Consiglio dei Ministri intende avviare l’iter di un disegno di legge che prevede lo “spacchettamento” della Salute dagli altri due Ministeri; il 4 maggio u.s. c’è stato l’incontro di consultazione sullo schema di regolamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e sugli “Adempimenti previsti dall’art. 74 della L. 133/2008”.
A questo punto ci chiediamo: lo schema presentato, riguarderà solo i settori lavoro e politiche sociali?
La delegazione di parte pubblica ha introdotto i lavori riferendo di “piccole modifiche” rispetto allo schema di DPR presentato nel dicembre scorso e ha dato subito dopo la parola alle delegazioni sindacali.
Le scriventi OO.SS. hanno rappresentato la difficoltà di lettura dell’intero schema per la mancanza di una relazione tecnica e, soprattutto, del criterio ispiratore dell’intero processo di razionalizzazione che comprende un nuovo assetto degli uffici territoriali. Parimente hanno chiesto chiarimenti circa la riallocazione delle risorse umane, che svolgono funzioni di supporto, in ossequio all’art. 74 della L. 133/2008.
Le risposte fornite non sono state per nulla esaustive, ciò che è “chiaro”, invece, è che non si tratta affatto di “piccole modifiche”.
Si è programmato un futuro assetto organizzativo che prevede la soppressione di talune Direzioni Regionali, le cui competenze verrebbero assorbite dalle istituende Direzioni Interregionali. A tal proposito, non viene esplicitato con quali modalità si intendono spostare le risorse umane e finanziarie e se tale trasferimento riguardi soltanto i capoluoghi di regione o, piuttosto, anche la gestione del personale delle sedi territoriali presso il capoluogo di Regione (Ad es. il personale della DPL di Frosinone presso la Direzione Interregionale di Roma).
FP CGIL – CISL FP – UIL PA, su questi aspetti, hanno evidenziato alcune criticità:
La ristrutturazione indebolisce, di fatto, le attività sul territorio e contestualmente rafforza il ruolo del Gabinetto e dell’Amministrazione Centrale, prevedendo l’incremento di posizioni dirigenziali aggiuntive, la cui diseconomicità si scontra con la tanto proclamata razionalizzazione delle risorse.
Il delicato compito dell’attività di vigilanza che, per essere efficace, necessita di avere una capillare presenza su tutto il territorio per fornire un efficace tutela al cittadino/lavoratore, ne risulterebbe di fatto indebolita.
Inoltre, l’Amministrazione non ha definito con sufficiente chiarezza in che modo voglia “riallocare” le oltre 400 unità di “personale di supporto” come previsto dall’art. 74 comma 1, lett. B) della legge 133/2008.
Le risposte fornite dalla delegazione di parte pubblica – a nostro avviso – non sono state assolutamente sufficienti a chiarire il quadro complessivo del nuovo assetto organizzativo.
Pertanto FP CGIL – CISL FP – UIL PA ribadiscono la necessità di aprire, al più presto, un confronto reale sul progetto di riorganizzazione.
Roma, 13 maggio 2009
FP–CGIL CISL– FP UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
Di seguito, in allegato, una lettera aperta al Direttore del Personale del Ministero Infrastrutture e Trasporti in merito al corso di formazione sulle tessere di P.S. e alle difficoltà che stiamo riscontrando negli Uffici centrali e Periferici.
Roma, 10 settembre 2010
FP CGIL NAZIONALE
Francesca De Rugeriis
Roma, 24 febbraio 2011
Al Capo Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale
Dr. Domenico Crocco
Al Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione Ed i sistemi informativi e statistici
Ing. Amedeo Fumero
Al Direttore Generale del personale e degli affari generali
Dott. Alberto Migliorini
E p. c. All’Ing. Esposito
Capo dell’Organismo indipendente di valutazione
Oggetto: Decreto n.1/2011 datato 20.01.2011 del Direttore Generale del trasporto marittimo e per le vie d’acqua interne e del Direttore Generale per i Porti
Questa Organizzazione Sindacale nel rappresentare la ormai nota contrarietà, nel suo complesso e nei principi, al sistema di valutazione previsto dalla legge 150, evidenzia alcune incongruenze che necessitano di chiarimenti per problematiche che attendono, nello specifico, il personale dell’ex Ministero della Marina Mercantile in servizio negli Uffici periferici marittimi.
Per quanto attiene il D.P.R. 3/12/2008 n. 211, citato nelle premesse del decreto direttoriale n. 1/2011 datato 20/1/2011, abbiamo più volte avuto modo di evidenziare , che ci si era dimenticati, nei vari accorpamenti del Ministero Infrastrutture e Trasporti ,degli Uffici Marittimi Periferici che erano e sono, contrariamente a quanto si legge nel decreto in oggetto, Uffici periferici dell’ex Ministero della Marina Mercantile.
Già in precedenza, in seguito all’emanazione del Decreto del Ministro dei Trasporti 62/T del 4/3/2008, fu evidenziato il problema all’allora Direttore Generale del Personale dott. Massimo Provinciali, il quale, recependo ed accogliendo le nostre richieste, dalle pagine della rivista “Guardia Costiera”, così scriveva :”…non c’è dubbio che il personale che opera negli Uffici periferici (Capitanerie di Porto, ma anche Motorizzazioni Civili) merita maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione Centrale, attenzione che….mi sento di poter garantire e che potrà concretizzarsi…..omissis. nella condivisione con la dirigente preposta all’Ufficio competente in materia di trattamento giuridico del personale , dell’obiettivo, peraltro già formalmente conferitole, di elaborare proposte per un miglioramento dell’inquadramento giuridico del personale civile operante presso le Capitanerie di Porto”.
Allo stato attuale non ci risultano conseguiti risultati in tal senso.
Sempre nelle premesse del citato decreto si evidenzia il decreto ministeriale del 2 aprile 2009, n.307 che disciplina le strutture di 2° livello dirigenziale non generale sia centrali che periferiche ,dove, peraltro non risultano essere stati citati gli Uffici Marittimi Periferici dell’ex Ministero della Marina Mercantile (ossia le Capitanerie di Porto).
Ancora nelle premesse del Decreto in oggetto si cita la direttiva generale 2011 n. 470/3.1/OIV,annuale provvedimento che individua gli indirizzi generali per l’attività e la gestione del Ministero e conferisce ai Centri di Responsabilità Amministrativa gli obiettivi strategici ed i connessi obiettivi operativi da realizzare nel corso dell’anno. La direttiva di cui sopra richiama, per l’aspetto gestionale di contabilità, l’art. 3 del decreto legislativo del 7/8/97 n. 279 in base al quale il titolare del Centro di Responsabilità Amministrativa è il responsabile della gestione e dei risultati derivanti dall’impiego delle risorse umane ,finanziarie e strumentali assegnate. Esaminando l’allegato 4 alla Direttiva Generale 2011 , che riguarda l’elenco dei Centri di responsabilità e relativi capitoli di bilancio per l’esercizio finanziario 2011, si evidenzia che il Centro di Responsabilità n.3 corrisponde al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici il cui Capo gestisce le risorse finanziarie per il personale ad esso assegnato ( quindi anche personale della Direzione Generale del trasporto marittimo e della Direzione Generale dei Porti). Di contro, il Centro di Responsabilità n. 5 “Capitanerie di Porto” gestisce, tra gli altri, anche i capitoli di bilancio con cui vengono corrisposti , al personale del Ministero in servizio nelle Capitanerie di Porto, emolumenti fissi ed accessori.
All’articolo 1 del Decreto 1/2011 si precisa quali sono i soggetti a cui è rivolta la valutazione ” il personale civile in servizio presso gli uffici del Corpo delle Capitanerie di Porto”, ma quando sono state eseguite, ed in base a quale decreto e/o rogito notarile, le volture catastali per trasferire la proprietà degli uffici che (se non mai oggetto di variazioni) sono intestati “DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO MARINA MERCANTILE” o nelle più attuali diciture “DEMANIO PUBBLICO DELLO STATO RAMO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI”?
E se per assurdo si dovesse prendere per vero un tale assunto, allora il personale dei Ruoli del MIT dell’ex Marina Mercantile risulterebbe “Comandato” presso questi Uffici ?
E’ ormai evidente a questa Organizzazione Sindacale che non è più procrastinabile ricercare , in uno spirito di collaborazione tra le parti, una soluzione condivisa che risolva una volta per tutte le problematiche del personale di questo Ministero che proviene dall’accorpamento dell’ex Marina Mercantile.
Per tutto quanto su esposto, risultano assolutamente incongruenti ed inapplicabili gli articoli 1 e 2 del Decreto Direttoriale più volte citato.
Ribadiamo tutta la nostra contrarietà e preoccupazione per quanto sta accadendo in tutti gli uffici del Ministero con l’applicazione del DM per la Valutazione.
Continueremo la nostra battaglia in difesa del valore del lavoro pubblico e per un vero sistema di valutazione, contrattato, inclusivo e partecipato, fatto di regole certe e condivise con i lavoratori e chi li rappresenta.
Distinti Saluti
Per FP CGIL Funzioni Centrali
La Coordinatrice Nazionale
Francesca De Rugeriis
Milano, 23 marzo 2011
Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane
(Dott. Giuseppe Peleggi) – Roma –
Al Direttore Regionale delle Dogane
per la Lombardia
(Dott. Ing. Michele Branca) – Milano –
Alle Segreterie Nazionali (Dogane) di
CGIL – CISL – UIL – SALFI – FLP –
USB
Le scriventi OO. SS. Regionali
RILEVANO
che, nel corso della riunione regionale del 14 marzo 2011, la Direzione Regionale per la Lombardia
1. ha, nei fatti, assunto una posizione di totale incertezza riguardo i nuovi scenari delineati dalla normativa vigente (D.lgs. 27/10/2009, n. 150), che si riverbera negativamente sul leale e proficuo svolgimento delle relazioni sindacali;
2. ha ribadito l’inefficacia, a decorrere dal 1° gennaio 2011, sia del CCNI Dogane sottoscritto il 29 luglio 2008 , sia di tutte le altre disposizioni poste in sede di contrattazione integrativa;
3. non ha ancora sciolto i dubbi sull’effettivo raggiungimento dell’obiettivo nazionale assegnato, per l’anno 2010, agli Uffici delle Dogane della Lombardia (si ricorda che il mancato raggiungimento degli obiettivi ha ripercussioni economiche sul personale).
PRENDONO ATTO
che per effetto della decadenza del CCNI:
– sono in vigore solo gli istituti regolamentati dal CCNL;
– al momento non viene garantita la retribuzione del turno 8-14 ( € 1,00 all’ora);
– l’istituto della RSP non ha più alcun supporto normativo;
– l’istituto dello straordinario non può essere utilizzato per l’ordinaria programmazione dell’attività di lavoro;
– hanno cessato di avere vigore anche gli attuali profili professionali, a favore di quelli previsti dal DPR 1210 del 1984 e dal DPR 44 del 1990 ( vedi Allegato A – Norme Finali, comma 1, CCNL );
– a causa del combinato disposto degli articoli 13 e 29 del decaduto CCNI, le somme non utilizzate per le indennità ivi spettanti tornano nella disponibilità della contrattazione nazionale prevista dall’art. 85 del CCNL.
OSSERVANO
che – nonostante l’impegno profuso da tutti i dipendenti e gli elevati carichi di lavoro sopportati – sussiste il rischio che vengano meno , per l’anno 2011, tutte le somme stanziate ogni anno per l’esecuzione dei pagamenti delle indennità:
– correlate all’articolazione dell’orario di lavoro , con particolare riferimento all’indennità di turno per il segmento orario 8.00/14.00 e alla Retribuzione di Servizio Prolungato;
– per gli incarichi di responsabilità;
– per le attività particolarmente gravose;
– di confine;
– di disagio;
– di rischio;
– che le RSU vigenti, pur nelle critiche condizioni attuali, continuano, conformemente, la prosecuzione dello svolgimento delle loro funzioni, mantenendo invariate tutte le prerogative alle stesse riconosciute dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti, al pari delle rappresentanze sindacali, così come disposto dal CCNL Titolo II “sistema relazioni sindacali”.
ESPRIMONO
preoccupazione per l’estrema gravità della situazione , per le ripercussioni che potranno esserci sul pagamento delle competenze accessorie al personale e sulle stabilità delle relazioni sindacali .
EVIDENZIANO
– la cronica carenza di personale in relazione agli elevati carichi di lavoro della Lombardia;
– che , nell’ambito di una riforma meritocratica:
a) devono essere resi pubblici i criteri utilizzati per l’assegnazione degli incarichi di responsabilità ;
b) è necessario evitare eventuali rendite di posizione;
c) i criteri generali di nomina devono sempre essere correlati ai principi di efficacia e di efficienza, in relazione ai risultati ottenuti , alla qualità dell’attività lavorativa, al contributo fornito per il raggiungimento dell’obiettivo finale da parte dell’Ufficio ;
– la necessità che sia effettuata negli Uffici della Regione Lombardia una costante e tempestiva informazione preventiva e /o successiva , al fine di assicurare la necessaria trasparenza prevista dalla legge;
– l’esigenza di una formazione per tutti i dipendenti della Regione Lombardia, che garantisca il raggiungimento della quota minima pro capite fissata dalle direttive impartite dall’Agenzia delle Dogane ;
– la mancata soluzione dei problemi e delle criticità rappresentate al tavolo regionale.
CHIEDONO
l’attivazione immediata di un confronto, a livello nazionale, per giungere ad una definizione condivisa dei problemi sempre segnalati e mai adeguatamente affrontati ; per assegnare le ulteriori necessarie risorse umane alla Lombardia , essenziali sia per evitare il rischio di un blocco delle operazioni sia per tutelare efficacemente gli interessi erariali; per assicurare la certezza delle regole contrattuali e la conseguente remunerazione del personale.
CGIL CISL UIL SALFI FLP USB
(Puggioni -Fenderico) (Magnoni) (Verde-Natale -Naldi) (Florio -Castellano) (Ruffa) (Bertone-Gragnano)
Segreterie Nazionali FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Alle strutture Territoriali
Roma 7 febbraio 2007
Oggetto: moduli di adesione ufficiali e date attivi regionali
Cari compagni e amici,
Vi informiamo che a seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni di riforma del sistema di previdenza completare e di riforma del TFR dal 1 gennaio 2007, il Ministero del Lavoro, così come era stato abbondantemente annunciato, ha emanato due decreti relativi alla attuazione del D.Lgs. 252/2005 concernenti la previdenza complementare e la riforma del TFR.
Da come si potrà leggere i decreti (allegati ) di cui sopra definiscono in maniera precisa le possibili modalità per la destinazione delle somme del trattamento fine rapporto maturando.
In allegato troverete i moduli esclusivi per la comunicazione di destinazione del TFR denominati TFR1 e TFR2 ( pubblicati anche in Gazzetta Ufficiale ) da utilizzare per le scelte dovute.
In particolare il modulo TFR1 deve essere utilizzato dai lavoratori con rapporto di lavoro in essere al 31 dicembre 2006 mentre il modulo TFR2 deve essere utilizzato dai lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro in essere successivo al 31 dicembre 2006.
I moduli opportunamente compilati dovranno essere consegnati direttamente all’azienda.
Ovviamente per quanto riguarda l’adesione volontaria a Previambiente i moduli ufficiali sono quelli pubblicati sul sito (www.previambiente.it ) e i moduli TFR1 e TFR2 devono, qualora si scelga di iscriversi a Previambiente, allegati al modulo compilato.
Per i lavoratori già iscritti al Fondo la scelta e la relativa comunicazione deve essere fatta esclusivamente dai lavoratori che versano solo una parte del TFR ( 2 % ) mentre per i lavoratori che già versavano tutto il TFR sono esclusi dalla comunicazione dei suddetti moduli.
Ovviamente in questo periodo della non disponibilità dei moduli prestampati definitivi le strutture territoriali dovranno farsi carico di stampare e fornire ai lavoratori la modulistica scaricata dal sito.
Nel frattempo come già avevamo annunciato siamo ad indicarvi le date degli attivi regionali concordati con Previambiente:
13 febbraio 2007 – Lombardia
21 febbraio 2007 – Toscana
22 febbraio 2007 – Piemonte e Val d’Aosta
1 marzo 2007 – Emilia Romagna e Marche
2 marzo 2007 – Veneto, Friuli V. Giulia e Trentino A. Adige
6 marzo 2007 – Campania e Calabria
7 marzo 2007 – Lazio e Umbria Abruzzo
13 marzo 2007 – Puglia Basilicata e Molise
15 marzo 2007 – Liguria
20 marzo 2007 – Sicilia
27 marzo 2007 – Sardegna
Per quanto riguarda l’organizzazione e la convocazione dell’iniziativa dovrà essere gestita unitariamente dalle strutture regionali e, ovviamente, in ogni attivo saranno presenti i rappresentanti del Fondo Previambiente.
Fraterni saluti.
Le segreterie nazionali FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Roma, 26 giugno 2007
Prof. Luigi Nicolais
Ministro delle Riforme e
delle Innovazioni nella P.A.
R O M A
Oggetto: Richiesta di incontro
Le Segreterie delle scriventi Federazioni Nazionali Le chiedono un incontro urgente al fine di affrontare le problematiche che interessano la C.R.I.
In particolare, nella circostanza, dovranno essere affrontate le questioni relative al fenomeno del precariato che in questo Ente è preposto a servizi di grande utilità per la cittadinanza.
Nel rimanere in attesa di un sollecito riscontro, si inviano distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Podda Tarelli Bosco
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
TELEGRAMMA – FAX
Roma, 12 marzo 2008
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Ai lavoratori del ministero del lavoro e della P.S.
Oggetto: Designazione componenti nelle Commissioni per la Formazione Professionale
Risposta alla nota del 27- 2- 2008 della Direzione Generale delle Risorse
Umane e degli AA.GG
Letto il testo della nota del 27/2/2008 avente ad oggetto “Corsi di formazione professionale”, FP CGIL – CISL FP – UIL PA respingono in maniera categorica l’interpretazione unilaterale fatta dall’Amministrazione sull’argomento.
Le ragioni si riconducono a due aspetti: nel metodo e nel merito.
Nel metodo:
Le scriventi OO.SS. il 7/2/2008 richiedono un incontro al fine di istituire un tavolo nazionale per rendere trasparenti le procedure di designazione del personale nelle commissioni d’esame dei corsi di formazione professionale (vedi allegato).
A tale richiesta l’Amministrazione non solo non istituisce il tavolo, ma non fornisce alcuna risposta se non quella di emanare unilateralmente la nota sopra citata.
Nel merito:
L’art. 14 legge 845/78 riporta quanto segue: “Al termine dei corsi di formazione professionale volti al conseguimento di una qualifica, gli allievi che vi abbiano regolarmente partecipato sono ammessi alle prove finali per l’accertamento dell’idoneità conseguita. Tali prove finali, che devono essere conformi a quanto previsto dall’articolo 18, primo comma, lettera a)- sono svolte di fronte a commissioni esaminatrici, composte nei modi previsti dalle leggi regionali, delle quali dovranno comunque far parte esperti designati dalle amministrazioni periferiche del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, nonché esperti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Con il superamento delle prove finali gli allievi conseguono attestati, rilasciati dalle regioni, in base ai quali gli uffici di collocamento assegnano le qualifiche valide ai fini dell’avviamento al lavoro e dell’inquadramento aziendale.
Gli attestati di cui sopra costituiscono titolo per l’ammissione ai pubblici concorsi”
Appare evidente che la norma non pone alcuna differenziazione tra profili appartenenti ad aree diverse; pone invece l’accento sulla designazione di personale “esperto” .
Pertanto, pur apprezzando la volontà di trasparenza nella parte finale della nota, riteniamo necessario che – per perseguire corrette relazioni sindacali – l’Amministrazione sospenda l’applicazione della citata nota e dia sollecitamente seguito alla richiesta d’incontro delle scriventi OO.SS.
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
Il 16 luglio 2008 alle ore 15,00 presso la Sisac parte il negoziato per il rinnovo delle convenzioni. Di seguito la convocazione.
COMUNICATO STAMPA DI NICOLA PREITI
Coordinatore nazionale medicina convenzionata – FP CGIL MEDICI
Si è svolto il 10 settembre 2008 il secondo incontro con la SISAC per il rinnovo degli accordi dei medici convenzionati.
Le OO.SS si sono presentate compatte al tavolo della trattativa ed hanno presentato un documento unitario di considerazioni in risposta a quello della Sisac per definire intanto i contorni della trattativa.
La Sisac si è riservata un risposta dopo consultazione del Comitato di settore.
Il percorso non appare comunque agevole, e se le Regioni e il Governo non daranno risposte positive, a partire dalla necessaria copertura economica proporzionata agli obiettivi che si vogliono raggiungere, la categoria sarà costretta al conflitto.
Molta strada rimane da fare rispetto alla bozza presentata dalla Sisac.
Per la FP CGIL Medici, questa proposta contiene una serie di riflessioni controverse sull’Atto di Indirizzo, con alcune forzature negative dello stesso Atto, e non è ancora una piattaforma vera e propria.
Non sembra dare applicazione propositiva allo stesso Atto; tenta di sottrarre alla trattativa parti sostanziali del rapporto di lavoro; non indica una via di sviluppo per le cure primarie; immagina una delega pressoché totale alle Regioni sul rapporto di lavoro, sulla organizzazione dello stesso e sulla gestione delle risorse.
Speriamo che il documento presentato dalle OO.SS e le considerazioni svolte durante l’incontro servano a stimolare più idee, più proposte e adeguate risorse.
Per la prosecuzione della trattativa è necessario intanto che emerga la volontà politica di Governo e Regioni, supportata da scelte chiare e trasparenti, di voler dare un futuro alle cure primarie.
La categoria non può sopportare un ulteriore peggioramento delle condizioni nelle quali ogni giorno i medici combattono per dare assistenza sanitaria ai cittadini.
Si conferma in Lombardia quanto già ottenuto con il Documento della Conferenza delle Regioni del 6 novembre 2008 (vedi NEWS del 10/11/08), in seguito alle nostre diffide.
Di particolare rilievo è quanto concordato – come è contenuto nel Documento delle Regioni – per quanto riguarda la decurtazione della retribuzione di risultato unicamente qualora non legata ad un sistema per obiettivi. Si conferma praticamente che la retribuzione di risultato può venire decurtata soltanto se fosse legata alla presenza in servizio del dirigente e non a un sistema per obiettivi di tutta la struttura complessa o unità operativa.
Si allega il verbale d’intesa firmato dalla FP CGIL Medici e dalle altre OO.SS lunedi scorso in Regione Lombardia in merito all’art. 71 legge 133/08 (decurtazione salariale in seguito ad assenze per malattia).
Ancora qualche domanda e risposta sul comma 165
Comunicato del Coordinamento Regionale del 28 aprile 2010. FP CGIL LOMBARDIA