NEWS

Accordo separato sul modello contrattuale. Colpiti anche i medici.

 
L’accordo di Palazzo Chigi sulla riforma del modello rappresenta una diminuzione programmata della retribuzione e del potere contrattuale anche dei medici pubblici. E’ un accordo a perdere, che pone condizioni sempre peggiori in particolare per chi lavora nel pubblico.

PER IL SETTORE PRIVATO
Per la dinamica degli effetti economici si individuerà un indicatore della crescita dei prezzi al consumo assumendo per il triennio – in sostituzione del tasso di inflazione programmata – un nuovo indice revisionale costruito sulla base dell’IPCA (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia), depurato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati. Il recupero degli eventuali scostamenti sarà effettuato entro la vigenza di ciascun contratto nazionale.

PER IL SETTORE PUBBLICO
La definizione del calcolo delle risorse da destinare agli incrementi salariali sarà demandata ai Ministeri competenti, previa concertazione con le Organizzazioni sindacali, nel rispetto e nei limiti della necessaria programmazione prevista dalla legge finanziaria, (non per il privato) assumendo l’indice (IPCA), effettivamente osservato al netto dei prodotti energetici importati, quale parametro di riferimento per l’individuazione dell’ indice previsionale. L’indice viene applicato ad una base di calcolo costituita per il pubblico dalle sole voci di carattere stipendiale (perderemo oltre la rivalutazione della indennità di esclusività anche la rivalutazione di tutte le altre voci accessorie !!!!) e mantenuto invariato per il triennio di programmazione. Nel settore del lavoro pubblico la verifica degli eventuali scostamenti sarà effettuata alla scadenza del triennio contrattuale, previo confronto con le parti sociali, ai fini dell’eventuale recupero nell’ambito del successivo triennio, tenendo conto dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto dell’intero settore (mentre nel privato il recupero è nello stesso triennio!!). Nel settore del lavoro pubblico l’incentivo fiscale contributivo sarà concesso, gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ai premi legati al conseguimento di obiettivi quantificati di miglioramento della produttività e qualità dei servizi offerti, tenendo conto degli obiettivi e dei vincoli di finanza pubblica;

TREGUA SINDACALE PER TUTTI
Saranno definite le modalità per garantire l’effettività del periodo di “tregua sindacale” utile per consentire il regolare svolgimento del negoziato.

SCIOPERO E MANIFESTAZIONE A ROMA IL 13 FEBBRAIO
I medici ed i veterinari pubblici non possono che scioperare e darsi appuntamento insieme a tutto il pubblico impiego ed ai lavoratori del settore metalmeccanico per il 13 febbraio 2009 a Roma, in piazza San Giovanni, per quella che sarà la più grande manifestazione del lavoro pubblico mai fatta in questo paese.

NEWS

Bugie e silenzi: la sicurezza sul lavoro fa passi indietro

 
Si pubblica l’articolo dell’Unità nel quale si evidenzia come l’ultimo provvedimento del Governo colpisce il diritto alla salute nei luoghi di lavoro.
 

Nota Fp Cgil

 
TOSCANA
 

Firenze, 12/10/2009

Ai responsabili delle Agenzie Fiscali
FP CGIL territoriali della Toscana
LORO SEDI
(con preghiera di inoltro urgente ai delegati FP CGIL e componenti RSU degli uffici della Toscana dell’Agenzia delle Entrate)

Oggetto: resoconto dell’incontro territoriale del 8/10/2009 sull’attivazione della Direzione Provinciale di Arezzo dell’Agenzia delle Entrate.

Giovedì 8 ottobre si è svolto l’incontro tra i rappresentati dell’Amministrazione e quelli dei lavoratori per avviare il confronto in merito all’attivazione della Direzione Provinciale di Arezzo.
La delegazione di parte pubblica comprendeva il Direttore Regionale, i Direttori degli Uffici di Arezzo, Montevarchi, Sansepolcro, i dirigenti della Direzione Regionale direttamente collegati all’attivazione delle Direzioni Provinciali e il Responsabile regionale delle relazioni sindacali; la delegazione di parte sindacale comprendeva le RSU di Arezzo, Montevarchi e Sansepolcro, le OO.SS. territoriali e quelle regionali.
Il Direttore Regionale ha esordito illustrando gli esiti delle rilevazioni fatte presso gli uffici di Arezzo, Montevarchi, Sansepolcro e il modello organizzativo della DP di Arezzo e la sua struttura.
In particolare è emerso che la Direzione Provinciale avrà sede ad Arezzo insieme ad un Ufficio Territoriale (sede dirigenziale) mentre gli altri due Uffici Territoriali (non dirigenziali) avranno sede a Montevarchi e Sansepolcro.
Si è posto quindi il problema relativo alle “opzioni” dei lavoratori rispetto alle rilevazioni effettuate e, come previsto dall’accordo nazionale, il direttore ha rassicurato che nessun impiegato verrà spostato dalla sua attuale sede se non in maniera assolutamente volontaria.
Pertanto i colleghi di Montevarchi e Sansepolcro, che secondo il nuovo modello organizzativo dovrebbero spostarsi presso la sede di Arezzo (area controllo, area legale, rimborsi IVA, area di staff), potranno rimanere a Montevarchi e a Sansepolcro se lo preferiscono, ma non avranno la certezza di mantenere le stesse mansioni professionali e saranno ricollocati secondo le necessità dell’Ufficio Territoriale o dell'”enclave” di seguito indicate.
Il Direttore ha infatti ribadito che presso le due sedi di Montevarchi e Sansepolcro dovrebbero essere costituite due “enclave” alle quali verranno attribuiti i processi lavorativi relativi all’area controllo.

Al tempo stesso il dottor Greggio ha comunque precisato che in futuro le “enclave”, sulla base anche delle necessità di organico, potrebbero essere riassorbite dall’ufficio Territoriale nel quale sono collocate ad eccezione di quelle di più rilevanti dimensioni (in questo caso Montevarchi) per le quali, a suo parere, potrebbe essere prevista la stabilizzazione.
Per le attività di controlli medie dimensioni, area legale, rimborsi IVA, area di staff, che il nuovo modello prevede debbano essere necessariamente accentrate presso la sede di Arezzo, partiranno entro fine mese le ricognizioni formali per acquisire in maniera definitiva, dagli addetti di quelle attività, la volontà o meno a lavorare presso la sede di Arezzo.
Per quanto riguarda le posizioni organizzative, che al momento dell’attivazione della D.P. saranno presumibilmente decadute (salvo proroghe future), il Direttore ha ancora una volta auspicato che si giunga presto ad un accordo tra l’Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni sindacali a livello Nazionale, in modo da evitare che si ripetano le criticità organizzative che si stanno verificando negli uffici già attivati.
Ricordiamo che attualmente sul tavolo nazionale è in discussione una proposta dell’Amministrazione che prevede un accordo limitato alle sole posizioni organizzative degli uffici che, in base al nuovo modello organizzativo, sono stati costituti presso le Direzioni centrali e le Direzioni regionali e che non prende in considerazione le posizioni delle Direzioni provinciali. In merito abbiamo espresso la nostra contrarietà ad un accordo che non contempli tutte le posizioni organizzative.
Sarà cura delle Rsu e del sindacato a livello territoriale confrontarsi da adesso in poi con gli attuali Direttori degli uffici della provincia di Arezzo per proseguire il confronto sulla base del modello organizzativo provinciale definitivo.
Come organizzazione sindacale abbiamo posto la questione delle relazioni sindacali con i futuri Direttori Provinciali.
In proposito il Direttore ha sottolineato che l’amministrazione non deve “mettere il naso” nella gestione delle rappresentanze sindacali e che anzi ritiene ragionevole che le Rsu, nell’attesa che si arrivi a un accordo nazionale per la loro eventuale rielezione, rimangano in vita e accanto alle OO.SS. territoriali continuino a svolgere la loro attività di rappresentanza e tutela dei lavoratori.
Su questo punto esprimiamo la nostra piena condivisione e ci auguriamo, come peraltro ha fatto anche il Direttore Regionale, che i dirigenti provinciali si attengano a questo spirito.

Il direttore ha anche risposto ad alcune domande rivoltegli da altri soggetti sindacali e non.

Carico di lavoro del frontoffice di Montevarchi
La definizione dell’organico dell’Ufficio territoriale di Montevarchi, fissata indicativamente in 17 unità, potrà essere determinata nella fase successiva della discussione sull’attivazione della D.P. tenendo conto del bacino d’utenza effettivo. É noto infatti che l’Ufficio di Montevarchi serve anche i cittadini di alcuni comuni della provincia di Firenze e per tale ragione affronta un carico di lavoro in area servizi superiore alle proprie possibilità. Il personale della cosiddetta “enclave” potrebbe fornire un ausilio allo svolgimento delle attività precipue dell’ufficio territoriale.

Parcheggi presso al sede di Arezzo
L’impegno dell’Amministrazione è quello di verificare la possibilità di garantire un numero di parcheggi sufficiente quanto meno per gli addetti (ad esempio per scaricare documenti raccolti in verifica) e gli utenti diversamente abili;

Sedi degli uffici
Non è previsto nessun cambiamento, ma l’ipotesi è quella di investire risorse per interventi di ristrutturazione per la sede di Montevarchi.

Infine, con riferimento alla questione del pagamento delle spese di trasporto per delegati Rsu che dovranno contrattare ad Arezzo, cosi come in tutte le altre provincie, è stato confermato che le norme attuali non prevedono rimborsi o indennità di missione; la questione è stata però sottoposta personalmente dal Direttore Regionale ai vertici dell’Agenzia.

Ancora una volta grazie al senso di responsabilità che fino ad oggi sta manifestando la Direzione Regionale, si riesce a evitare che ad una riorganizzazione che continuiamo a giudicare di dubbio effetto positivo sulle attività istituzionali dell’Agenzia delle Entrate, si aggiunga la beffa di un trasferimento non gradito. Auspichiamo che anche nei tavoli di confronto a livello provinciale l’Amministrazione voglia utilizzare lo stesso atteggiamento che ha mostrato a livello regionale per conciliare al meglio le esigenze di servizio e le aspettative di tutti i lavoratori.

Continueremo a tenervi costantemente informati sul prosieguo del confronto sia a livello regionale che a livello provinciale.

Fraterni saluti

FP CGIL Toscana      FP CGIL Arezzo
Majeli –      Morabito Mori

 
 

Comunicato CGIL sull'incontro tra le OO.SS. e l'Amministrazione del 12 ottobre u.s.

Corte dei conti
Comunicato CGIL

Nell’incontro sono stati affrontati i due punti previsti dall’ordine del giorno: Corso-concorso a 150 posti per il passaggio dall’Area B all’Area C -Problematiche inerenti la sede de L’Aquila.

In merito al primo punto la CGIL ha ribadito all’Amministrazione, come tutte le altre OOSS che, a proprio parere, vi sia l’esigenza della pubblicazione di un congruo numero di quiz estrapolati dalle dispense oggetto della prova d’esame.

Le motivazioni prospettate dall’Amministrazione a giustificazione della scelta di non pubblicare i quiz, pur non essendo totalmente condivisibili, hanno una loro valida giustificazione che si sostanzia, a detta del Vicesegretario Generale, nell’impossibilità di estrapolare dalle dispense distribuite per la preparazione dei concorrenti il numero sufficiente di quiz ( stimato in non meno 2500) utili per rendere credibile il concorso.

Considerato che da molto tempo il personale é in attesa di questo concorso!

(si pensi che la prima nota dell’Amministrazione relativa a questo passaggio é datata 26 aprile 2005 ,più di quattro anni fa!!, l’eventualità di stipulare delle nuove procedure, con la prospettiva di costringere tutti i colleghi impegnati in questa prova ad ulteriori attese, ci spinge:

1) a chiedere all’Amministrazione la massima trasparenza nelle procedure della prova concorsuale prevista;

2) a non far trascorrere ulteriore tempo inutile;

3) a non rinviare oltre il concorso già bandito; da troppo tempo atteso da tutti i colleghi interessati.

Relativamente al secondo punto all’ordine del giorno inerente le problematiche della sede dell’Aquila la Cgil ha ribadito con forza, avendolo constatato personalmente in una assemblea con i colleghi abruzzesi tenuta nella sede della Corte dell’Aquila, che non ci sono ancora le condizioni di “normalità”.

L’emergenza è ancora molto pesante ed anzi, paradossalmente, superata la prima drammatica fase, i problemi si sono aggravati.


Infatti ci sono ancora:

– Colleghi che vivono nelle tende;

– ci sono colleghi che abitano nei garage;

– ci sono colleghi che sono stati “deportati” in tutto il territorio abruzzese;

– ci sono gravi problemi sulla viabilità essendosi giornalmente,per esempio a L’Aquila , intasato il traffico a causa della riapertura delle scuole e delle attività lavorative;

– ci sono , ed aumenteranno a causa delle condizioni climatiche, problemi per la viabilità sulle strade della Regione.

E’ impossibile quindi considerare normale una situazione del genere, pertanto è necessario impartire disposizioni straordinarie che contemperino si l’orario di lavoro ma calato nella realtà che prima descrivevo.
Pertanto le disposizioni impartite dal Segretario Generale, pur apprezzandone il valore, non derogano ad una trattativa dell’orario di lavoro che può, ed anzi deve essere svolta, territorialmente nella sede dell’Aquila.

Noi ci dichiariamo disponibili sin d’ora ad appoggiare qualsiasi iniziativa che i colleghi dell’Aquila vogliano intraprendere su questo tema.

Il coordinatore nazionale Cgil
Corte dei conti

Michele Pietrafesa

 
 

 

NEWS

 
Si pubblica il settimo bollettino informativo sullo stato del rinnovo del contratto della dirigenza medico-veterinaria all’Aran per il biennio economico 2008-2009.
 

 

Comunicato unitario

 

FP CGIL CISL FPS UIL PA CISAL FIALP RDB CUB

 
A tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori della CONI SERVIZI SpA e delle Federazioni Sportive Nazionali

In data 26 marzo u.s. la riunione tra Azienda e OO.SS. avente all’ordine del giorno il Contratto Integrativo del CCNL del personale non dirigente CONI Servizi / F.S.N., ha fatto registrare due importanti risultati: la stipula del contratto integrativo stesso per le seguenti materie: permessi studio, telelavoro, formazione e indennità; il secondo risultato, auspicato dalle scriventi OO.SS., la raggiunta stabilizzazione di 26 posizioni di lavoro presso i Comitati Regionali e Provinciali del CONI, precedentemente attivate con contratti “a termine”.

Dopo una lunga trattativa, che ha subito ritardi per le due pause, quella di fine anno e quella delle Olimpiadi Invernali, da poco conclusi, i colleghi di CONI Servizi e delle Federazioni Sportive Nazionali vedono finalmente esigibili materie ed istituti, già previsti nel contratto nazionale, ma che necessitavano di apposito accordo integrativo al CCNL 2006/2009.

Con un successivo comunicato invieremo tale accordo a tutti i lavoratori, unitamente ad un dettagliato resoconto dell’attività svolta e degli obiettivi raggiunti.

Apprezzando tali importanti risultati le OO.SS. hanno sollecitato la CONI Servizi ad attivarsi anche nei confronti delle F.S.N. per raggiungere la totale stabilizzazione di tutti i lavoratori ancora interessati.

E’ doveroso ricordare che alcune rilevanti materie, quali la sicurezza sul lavoro, nonché la definizione di ulteriori tipologie di indennità economiche sono state rinviate ad una successiva fase di trattativa, in coincidenza della prossima apertura del tavolo sul rinnovo del CCNL, scaduto a dicembre 2009.

Roma, 29 marzo 2010

FP CGIL CISL FPS UIL PA CISAL FIALP RDB CUB

 
 

Comunicato Assemblea 28.11.2006

Come anticipato nei nostri precedenti comunicati, al termine dell’assemblea di ieri mattina è stato attivato un “presidio” presso il Ministero del Commercio Internazionale.
Mentre circa 300 lavoratori partecipavano a tale presidio, una delegazione CGIL, CISL, UIL è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministro Bonino, Dr. Schiavo.
Allo stesso sono state rappresentate le forti preoccupazioni delle Organizzazioni Sindacali in ordine alle pesanti ricadute sull’attività dell’ICE, qualora non si modificassero le attuali scelte governative che hanno prodotto ulteriori tagli al bilancio dell’Istituto che, sommati a quelli previsti dalle finanziarie degli ultimi anni, riducono di circa il 50% i fondi dell’ente.
E’ stata, altresì, evidenziata la palese contraddizione tra il programma di governo volto a sostenere i processi di internazionalizzazione dell’impresa ed i tagli al bilancio dell’ICE. Dall’incontro è emersa anzitutto una scarsa attenzione nei confronti delle richieste dell’ICE, che forse vengono ancora ritenute dal nostro diretto interlocutore politico “esagerate” rispetto al necessario.
Infatti, il Dr. Schiavo, pur confermando la disponibilità del Ministro Bonino a presentare degli emendamenti subito dopo l’incontro di ieri, non è stato in grado di fornire risposte certe ed esaurienti quando gli è stato chiesto se tali emendamenti fossero accompagnati da concrete proposte di copertura finanziaria.
Poiché è di tutta evidenza che per essere approvati dal governo gli emendamenti devono contenere una esplicita previsione di copertura, temiamo che la proposta del Ministro Bonino sia solo formale: non vorremmo che l’indisponibilità a prevedere l’individuazione di tale copertura nascondesse la scelta di privilegiare altri strumenti ed altre strutture a danno della consolidata esperienza che può garantire l’ICE.
Per tutto quanto sopra, ribadito al Dr. Schiavo l’indispensabilità di una urgente, forte ed argomentata presa di posizione del Ministro, il Sindacato non può che proseguire con forza la strada della tutela dell’Istituto che, a causa di questi ultimi tagli, rischia non solo di dover chiudere la metà dei propri uffici all’estero ma anche di non essere in grado di assicurare il pagamento degli stipendi dei lavoratori, né lo svolgimento dell’attività corrente nell’esclusivo interesse del sistema delle aziende.
Considerato il momento grave e allo stesso tempo delicato che il nostro Istituto sta attraversando, domani mattina le segreterie aziendali CGIL, CISL e UILPA sono convocate per mettere a punto le adeguate azioni di protesta che proporremo successivamente in un’apposita assemblea del personale.
Pertanto, l’assemblea già programmata per domani 29 novembre è rinviata a data da destinarsi.
Roma, 28 novembre 2006

FP CGIL ICE FP
M. C. MONTANARO

Comunicato unitario

COORDINAMENTO SINDACALE MINISTERO TRASPORTI
CGIL CISL UIL SAMC RdB INTESA

Al Ministro dei Trasporti
Ing. Alessandro Bianchi

Al Capo Dipartimento Trasporti Terrestri
Ing. Amedeo Fumero

E p.c. A TUTTO IL PERSONALE

Le scriventi OO.SS. sono indignate per gli esiti della Legge Finanziaria.
Nella stessa non ha trovato accoglimento nessuna delle richieste oggetto della lunga vertenza che ha coinvolto,principalmente, gli Uffici della Motorizzazione Civile e che avrebbe dovuto doverosamente portare alla riassegnazione delle cospicue somme indebitamente sottratte dal Ministero dell’Economia ed ad un necessario riassetto della struttura Ministeriale centrale e periferica.
Ad oggi, a fronte dell’importo assegnato in Finanziaria sui capitoli del conto privato (su cui è comunque intervenuto il taglio della Legge Bersani per l’anno 2007) continuano a non essere assegnate ingenti somme relative agli anni 2005 e 2006 per il conto privato e, totalmente, per la Cassa di Previdenza e Assistenza. A ciò si aggiunga il gravissimo mancato rifinanziamento della Legge 88/2001 riguardante la ex Marina Mercantile.
In questo contesto inoltre sia la mancata creazione dell’Agenzia per i Trasporti Terrestri (alla luce di quanto contenuto in finanziaria relativamente al riordino delle strutture periferiche dei Ministeri UTG) che gli effetti del DPCM di spacchettamento dei Ministeri sempre più penalizzante per la parte Trasporti, aggrava ulteriormente la preoccupazione delle scriventi OO.SS.
Alla luce delle considerazioni suesposte abbiamo inoltre assistito alla suddivisione al 50% delle somme di parte certa del FUA 2007, fatto assolutamente sconcertante stante la evidente diversità della consistenza delle due piante organiche ed il contrasto con la normativa vigente.
A fronte di tale drammatica situazione le scriventi OO.SS. non hanno ricevuto alcuna informativa sindacale in merito agli esiti sia della vertenza che delle risultanze della Legge Finanziaria, e vengono invece convocate per la sottoscrizione della controversa suddivisione dei fondi del FUA 2006.
Ciò stante le scriventi OO.SS. chiedono alle SS.LL.:
1. che sia “onorato” il file avvisi di dicembre a firma dell’Ing. Fumero facendo conoscere le date in cui saranno rimesse ai vari SIIT le somme relative al pagamento del conto privato per gli anni 2005 2006 e la data entro la quale i lavoratori potranno percepire i crediti maturati per gli stessi anni, (come da impegno formale assunto dal Capo Dipartimento con il file avvisi citato). Poiché tali somme dovranno servire a coprire le esigenze sopraccitate , risulta ovvio come lo stanziamento per l’esercizio 2007, sul quale come gia detto è intervenuto il taglio del decreto Bersani, risulterà assolutamente insufficiente ad assicurare la corresponsione del conto privato (Patenti, revisioni, collaudi ecc.) per l’anno in corso.
2. un urgentissimo incontro per avere un aggiornamento ed un confronto sul complesso della vertenza e per avviare la necessaria e parimenti questa urgente contrattazione per determinare i criteri del futuro svolgimento delle attività istituzionali della Motorizzazione Civile che, in assenza di fondi dovranno essere svolte durante l’orario di servizio.
In assenza di convocazione urgente le scriventi OO.SS. si vedranno costrette a rilanciare le agitazioni sindacali fino alla completa definizione della vertenza.
Roma, 12 gennaio 2007

CGIL
CISL
UIL
SAMC
RdB
INTESA
G.Massimiani
A.Landi
V.Lichinchi
R.Cipolla
P.Aiello
P.Carrer


Abrogare il comma della finanziaria che elimina il diritto al riposo nel Ssn

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL

 
Chiediamo al Governo, ed in primo luogo alla Ministra della Salute Livia Turco, l’immediata abrogazione del comma della finanziaria 2008 che elimina il diritto a undici ore di riposo consecutivo, ogni ventiquattro ore, per i medici, per gli infermieri e per tutto il restante personale del ruolo sanitario del servizio sanitario nazionale, come previsto dalle normative europee.

Chiediamo al Ministero della Salute, coerentemente con le politiche annunciate contro i rischi clinici, di intervenire immediatamente con un emendamento abrogativo da inserire nel decreto milleproroghe.

Si tratta infatti di tutelare la sicurezza e la salute del personale sanitario, e di garantire ai cittadini prestazioni negli ospedali, non condizionate dalla stanchezza e dallo stress degli operatori.

Il nostro sindacato si è sempre battuto e si batterà per la qualità del lavoro nella sanità pubblica, rivendicando una politica occupazionale rispetto a chi, per questioni economiche, vuole orari di lavoro sempre più lunghi, a danno dei medici, degli infermieri, e degli stessi cittadini.

Logo FP CGIL Medici

Relazione di Lorenzo Mazzoli alla Conferenza di Organizzazione Nazionale Fp Cgil – Gallipoli 12 maggio 2008

Pubblichiamo il testo della relazione del Segretario nazionale Lorenzo Mazzoli alla Conferenza di organizzazione della Funzione Pubblica Cgil che si sta svolgendo a Gallipoli, presso il Teatro Italia, e che terminerà il 14 maggio prossimo.

Roma, 13 maggio 2008

Ignazio Marino nuovo presidente Commissione inchiesta Ssn

 
Roma, 8 ott. (Adnkronos Salute) – Il chirurgo e senatore del Pd Ignazio Marino è stato nominato, dal presidente del Senato Renato Schifani, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale. Succede ad Antonio Tomassini (Pdl).”Credo che la Commissione d’inchiesta – è il primo commento del neo-presidente – rappresenti un importante strumento di controllo per il nostro sistema sanitario caratterizzato da grandi diversità a livello regionale. Le verifiche e le indagini che saranno condotte permetteranno di portare alla luce le anomalie di alcuni sistemi regionali, che determinano, alla fine, disparità intollerabili per i cittadini i quali dovrebbero invece essere garantiti tutto allo stesso modo, come prevede la Costituzione. Mi auguro – aggiunge – che con la collaborazione di tutti i membri della Commissione riusciremo ad indicare le situazioni che necessitano di essere denunciate ma soprattutto correggerle. L’obiettivo – conclude Marino – è quello di difendere quel bene prezioso per tutti noi che è il nostro Servizio sanitario nazionale”. Diversi i compiti che la Commissione è chiamata a svolgere. Tra i più significativi: quello di valutare le dinamiche della spesa sanitaria regionale, verificare l’appropriatezza delle prestazioni e l’esistenza di eventuali sprechi. E ancora, quello di verificare lo stato di realizzazione delle reti dell’assistenza territoriale e domiciliare e la qualificazione dell’assistenza ospedaliera in direzione dell’alta specialità. “Tra le altre attività di indagine di cui si occuperà la Commissione – riferisce nella nota Marino – è importante segnalare quella sullo stato di attuazione e sul funzionamento della rete di emergenza-urgenza (118) e di tutta l’organizzazione ospedaliera di pronto soccorso e di rianimazione anche in relazione alle attività di trapianto d’organi. Altro compito della Commissione sarà quello della valutazione dei trattamenti sanitari su base regionale o della singola azienda sanitaria e quella sull’effettiva applicazione della legge 120 sulla libera professione intramuraria dei medici”.

Il Ministro della Giustizia chiama la polizia invece di ricevere il Sindacato – Comunicato Stampa di Alfredo Garzi Segretario nazionale Fp Cgil

Dopo innumerevoli richieste di incontri al Ministro della Giustizia da parte delle Organizzazioni Sindacali, per affrontare le carenze d’organico, la mancanza di fondi per far funzionare gli uffici ormai a rischio di chiusura, alle quali non è stata data risposta alcuna, stamane, i coordinamenti nazionali della Fp Cgil del Ministero della Giustizia, si sono presentati nell’anticamera del Ministro per chiedere di essere ricevuti.

La risposta del Ministro è stata inequivocabile: ha chiamato la polizia che ha portato i rappresentanti sindacali al posto di polizia giudiziaria per l’identificazione e in seguito li ha confinati nella sede sindacale.

E’ questo un modo di intendere le relazioni sindacali che riporta indietro nel tempo, agli anni più bui della nostra storia, e sul quale quindi ci pare inutile aggiungere altre parole.

Roma 6 Novembre 2008

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