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INCOMPATIBILITA’ E CONFLITTO DI INTERESSE. Richiesta di incontro al Direttore provinciale di Bologna.

 
 

 
 

NEWS

Brunetta pensi alla salute dei cittadini e la smetta con le operazioni d'immagine

 
Comunicato Stampa di Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale FP CGIL e Massimo Cozza, Segretario Nazionale FP CGIL MEDICI

 
Stupisce che il Ministro Brunetta, invece di pensare alla salute pubblica contribuendo a contrastare la pandemia del virus H1N1, in rapida diffusione, torni su un suo vecchio cavallo di battaglia, la lotta al cosiddetto “fannullonismo”, innalzando le ore di reperibilità per le visite fiscali da 4 a 7.
Il Ministro dovrebbe sospendere la decurtazione del salario in caso di assenza per malattia per tutti quei lavoratori pubblici che ogni giorno offrono servizi diretti ai cittadini, per il personale medico, gli insegnanti ed i lavoratori addetti al front office. Il rischio che i lavoratori, disincentivati dalle decurtazioni ad assentarsi per periodo di guarigione idoneo, tornino a lavoro aggravando la situazione, è concreto ed evidente.
Il Ministro invece mette in pista il suo cavallo stanco, dimenticando che siamo in piena emergenza, e tornando a colpevolizzare il lavoro pubblico. “Per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno” dice, tornando ad usare toni paternalistici francamente inaccettabili, e dimostrando la propria incapacità di assumere una linea politica coerente, anzi modificandola in base alla contingenza

Documenti Coordinamento regionale Campania

 
COORDINAMENTO REGIONALE AGENZIA ENTRATE

DOCUMENTO APPROVATO DAL COORDINAMENTO REGIONALE IL 16/11/2009

 

Il sistema di relazioni sindacali previsto dal Contratto Integrativo delle Entrate è stato finora capace di garantire, nella nostra regione, l’individuazione di percorsi condivisi e perciò praticabili per la soluzione dei problemi.

Problemi che in Campania sono aggravati da tanti punti critici, come la continua e consistente diminuzione dei dipendenti delle qualifiche funzionali, passati dai 3335 del 1° gennaio 2001, data di nascita dell’Agenzia, ai 2890 del 30/06/2009, nonostante i carichi di lavoro siano probabilmente aumentati e certamente non diminuiti; come la più bassa percentuale di dipendenti di terza area, appena il 48%; come l’età anagrafica media ben più alta della media nazionale, con il 58% dei Lavoratori al di sopra dei 50 anni. Insomma sempre meno persone (445 in meno in otto anni), sempre meno incentivate e sempre meno giovani, malgrado il prossimo arrivo di 22 Funzionari. Per non parlare del contesto socio-ambientale, il cui degrado è quotidianamente testimoniato dalle televisioni e dai giornali.

L’esercizio di democrazia partecipata è stato l’unico antidoto, finora, al collasso degli Uffici. Ora la controriforma Brunetta sferra un pesante attacco a questo sistema, senza nemmeno lontanamente considerare che l’Agenzia delle Entrate è sicuramente un’Amministrazione Pubblica che funziona, che è informatizzata in maniera capillare, che distribuisce il salario accessorio in base alla produttività reale e non a pioggia, che lavora – ormai da molti anni – su programmazione degli obiettivi e verifica dei risultati.

Insomma un’Amministrazione Pubblica che fa concretamente, e da tempo, le cose che il Ministro Brunetta dice, purtroppo solo a parole, di voler fare.

Per rinnovare quest’Amministrazione, il cui buon funzionamento è attestato dai risultati, il Ministro vuole abolire la contrattazione e la partecipazione dei Lavoratori, vuole istituire le “gabbie premiali”, con il 25% di “buoni”, il 50% di mediocri ed un altro 25% di “cattivi”, e poi anche le “gabbie territoriali”, con i concorsi aperti ai soli residenti nella regione interessata.

Il vero scopo della violenta campagna mediatica del Ministro della Funzione Pubblica contro il Pubblico Impiego è, evidentemente, fare cassa destrutturando i Servizi Pubblici, anche quelli che funzionano bene e che reperiscono risorse economiche per la Collettività.

Questa controriforma va perciò contrastata con una mobilitazione diffusa e continua a tutti i livelli, una vera e propria Resistenza nell’interesse dei Cittadini e dei Lavoratori.

 
 

 

NEWS

Solidarieta' ai lavoratori Fiat di Pomigliano d'Arco: "I diritti costituzionali non sono disponibili nella contrattazione né possono essere sottoposti a referendum".

 
La Segreteria Fp Cgil Nazionale esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori FIAT di Pomigliano D’Arco, sottoposti al ricatto dell’azienda che pone in alternativa posti di lavoro e diritti costituzionali, così come previsto dall’accordo sottoscritto da altre OO.SS. di categoria dei metalmeccanici.
La Fp Cgil sostiene la battaglia intrapresa dalla FIOM e dalla CGIL contro lo smantellamento del CCNL e del suo ruolo. Riteniamo illegittimo sottoporre a referendum materie indisponibili alla contrattazione e garantite dalla Costituzione.
Siamo di fronte a un attacco congiunto e violento senza precedenti da parte del Governo e della FIAT, parte di un disegno reazionario e antidemocratico alternativo allo Statuto dei lavoratori conquistato nel 1970, che trova la sua sintesi negli obiettivi dichiarati del prossimo Statuto dei lavori.
E’ necessario che la CGIL elabori una proposta politica e di mobilitazione (dopo lo Sciopero Generale del 25 Giugno p.v.) in grado di riaffermare uno sviluppo sociale ed economico attraverso un sistema di relazioni sindacali condivise basato sulla dignità e sulla valorizzazione del mondo del lavoro.
 

TAR FVG, gli accordi regionali non possono modificare né il massimale né l'ottimale nella medicina generale. Ha ragione la Fp Cgil Medici.

Dichiarazione stampa di Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici 
Nicola Preiti, Coordinatore Nazionale Fp Cgil Medici Medicina generale

La sentenza del TAR del Friuli Venezia Giulia n. 50/07 ha annullato la delibera regionale che recepisce l’accordo per la medicina generale di quella Regione, nella parte che prevede la modifica del rapporto ottimale medico/assistiti da 1/1000 ad 1/1300.
Respinge, giudicandole fallaci, le argomentazioni difensive della Regione che vorrebbero la 833/78 fonte non esclusiva per la modifica dell’ottimale sulla base delle intervenute modifiche del titolo V della Costituzione (legge 18/10/2001). ” Non si ricava alcun dato che consenta di affermare che la norma di cui all’ Art. 48, punto 1, della legge 833/1978 debba ritenersi abrogata o in qualche modo superata”. E questa norma stabilisce che la previsione del rapporto ottimale medico/assistibili è di pertinenza dell’accordo nazionale e non di quello regionale.
Chiarisce che “Ulteriore prova di ciò è fornita dall’art. 33 dell’ACN del 23 marzo 2005 che ben lungi dal delegare la decisione sul rapporto ottimale agli accordi regionali, al contrario circoscrive nettamente il loro possibile campo di intervento” .
Fissa quindi il TAR la corretta interpretazione dell’Art. 33 comma 9 del vigente ACN: la regola del rapporto ottimale è di 1/1000 e solo eccezioni per ambiti territoriali definiti sono possibili, con un limite all’incremento (30%) e nessun limite nella riduzione, del numero di assistiti per medico, in base alle particolari necessità territoriali. “E’ ictu oculi evidente come sia completamente travisato il senso dell’Art. 33 comma 9”, sentenzia il Tar, quando si inverte la regola con l’eccezione. E questo ha fatto il Friuli Venezia Giulia e purtroppo moltissime altre Regioni guidate dal cattivo esempio della Toscana, capostipite di questa scelta errata.
Questa sentenza si aggiunge alla 1603/2006 del Consiglio di Stato, nonché ai ripetuti ed autorevoli pareri dell’Antitrust, che già chiedevano alla Toscana e alle altre Regioni di correggere le norme degli accordi regionali che peggioravano il rapporto ottimale.
Adesso le Regioni che hanno modificato il numero ottimale devono cambiare strada, ripristinando i diritti calpestati di migliaia di medici, e migliorando l’assistenza ai cittadini. Per fare qualità evidentemente non bisogna ridurre i medici aumentando l’ottimale, ma valorizzare a tempo pieno tutte le figure professionali della categoria per una riqualificazione e riorganizzazione del territorio come rete integrata, che dovrà diventare il luogo prioritario di assistenza 24 ore su 24 per tutti i cittadini.

Testo Atto di indirizzo per la dirigenza medico veterinaria per il contratto del quadriennio normativo 2006 – 2009 e per il biennio economico 2006-2007

 
Pubblichiamo il testo relativo all’ Atto di indirizzo per la dirigenza medico veterinaria per il contratto del quadriennio normativo 2006 – 2009 e per il biennio economico 2006-2007, approvato  il 27 settembre e già trasmesso dal Comitato di Settore al Governo per il definitivo esame, indispensabile per l’avvio delle trattative.
 

 

Aboliamo la Guardia Medica

 
Comunicato stampa di Nicola Preiti, Coordinatore Nazionale FP CGIL Medici – Medicina generale

Ci vuole coraggio nel prossimo rinnovo della convenzione della medicina generale. Per costruire nel territorio un’organizzazione sanitaria integrata, capace di intercettare i bisogni di salute dei cittadini e dare ad essi risposte appropriate, bisogna ottimizzare tutte le risorse ed intervenire anche nel ruolo, nella funzione e nei compiti dei vari professionisti.

Non si può pensare di cambiare gli schemi organizzativi e continuare a fare le stesse cose che si facevano ieri.
Fra i tanti interventi, riteniamo ineludibile abolire la guardia medica come servizio autonomo e utilizzare i 13.000 professionisti, che oggi fanno questo lavoro, come medici di medicina generale a tutti gli effetti ed a tempo pieno.

Potremmo così avere la figura del medico di Cure Primarie strettamente legato al suo territorio di competenza (distretto, centro di salute, ecc), in grado di svolgere tutte le attività della medicina generale (guardia medica compresa) in integrazione con gli altri medici di MG di quel territorio nelle 24 ore e per sette giorni a settimana.

Dal punto di vista del servizio dobbiamo ricordare che la guardia medica fu istituita nel 1978 quando non c’era internet e neanche i cellulari, i medici di famiglia lavoravano completamente isolati e con compiti limitati e non si poteva chiedere a questi di essere sempre reperibili 24 ore al giorno e sette giorni a settimana.

Per ovviare a questo inconveniente e dare un riferimento medico certo ai cittadini nel territorio, la notte e nei giorni festivi e prefestivi, fu istituita la guardia medica.

I medici d’altra parte iniziavano la loro gavetta dalla guardia medica e dopo pochi anni passavano a fare i medici di famiglia o gli specialisti.

Oggi non è più così: le comunicazioni hanno avuto un cambiamento epocale, i medici di famiglia nella stragrande maggioranza lavorano in una forma associativa ed hanno una mole enorme di incombenze professionali e burocratiche in più. I medici di guardia invece sono rimasti sostanzialmente negli stessi ambulatori e con le stesse possibilità di intervento, e sono costretti a rimanere “in guardia” per tutta la vita.

E’ oggi anomalo utilizzare questi medici in questo modo ed è disfunzionale per il sistema. C’è non solo frustrazione per la loro professionalità, ma anche ingiustificato spreco di risorse, ed un servizio spesso inadeguato alle esigenze dei cittadini.

Questa condizione di arretratezza organizzativa non regge più per tre ordini di motivi:

– La necessità del Sistema di avere un sistema di cure primarie con un’organizzazione integrata per garantire la continuità dell’assistenza e la presa in carico h24 per sette giorni a settimana

– Lo squilibrio dei carichi di lavoro all’interno della categoria: i medici di AP, nonostante gli sforzi, non riescono più a rispondere adeguatamente alle moderne esigenze assistenziali e professionali. E intanto i medici di guardia Medica sono sottoutilizzati e lavorano solo per 24 o 12 ore settimanali.

– Non esiste alcuna specializzazione in medico di guardia, i medici che fanno questa attività hanno gli stessi titoli dei medici di famiglia. Non si studia insomma per diventare portieri di notte della sanità, si studia e ci si specializza per fare i medici di medicina generale. Fargli fare solo la guardia medica e come condannare un chirurgo a fare le medicazioni a vita.

Crediamo quindi che non debba più esistere il medico di medicina generale che fa soltanto la guardia medica. E’ ora di sdoganare questi 13000 medici utilizzandoli a tempo pieno nelle cure primarie per fare tutte le attività. Sarebbero così finalmente medici di MG a tutti gli effetti, i carichi di lavoro sarebbero ridistribuiti, il Sistema avrebbe maggiori risorse professionali a basso costo.

Ma sia chiaro, questo sdoganamento non può avvenire negli attuali studi dei medici di famiglia, deve avvenire nelle strutture distrettuali pubbliche, meglio se organizzate in case della salute. Queste possono garantire l’integrazione di tutti i professionisti impegnati nelle cure primarie senza subordinazioni interne alla categoria.

Da ciò può derivare la continuità assistenziale orizzontale nel tempo e verticale nelle prestazioni, necessaria ad una assistenza territoriale finalmente strutturata, efficiente, moderna e di qualità, che garantisca la molteplicità degli interventi assistenziali necessari ai cittadini.

Roma, 18/10/2007

Ultime dal coordinamento…

FP CGIL ICE    FP CISL ICE     UIL PA ICE 
 
Roma, 14 novembre 2007

Le scriventi OO.SS. hanno ricevuto numerose lamentele provenienti dai partecipanti al corso di formazione iniziato lo scorso lunedì.
In particolare, tali lamentele riguardano tanto gli aspetti logistici che quelli didattici.
Rispetto ai primi si evidenzia che le aule di una delle sedi dove si tengono i corsi sono allocate in ambienti posti al 3° piano di uno stabile privo di ascensore in quanto, al momento, in corso di totale rifacimento.
Tale condizione, fra l’altro, comporta un costante fenomeno di disturbo acustico dovuto al continuo lavorìo a mezzo di martelli pneumatici.
Inoltre, le aule sembrerebbero essere assolutamente inadeguate per grandezza e per struttura. Mancano, infatti, postazioni di lavoro consone e sufficienti per ampiezza e stabilità a contenere dispense, pubblicazioni, blocchi appunti ecc., essendo riservate ai colleghi delle poltroncine tipo convegni con una piccola aletta laterale, assolutamente inadatte alla bisogna.
Circa gli aspetti didattici, molti colleghi hanno evidenziato delle incongruenze tra il contenuto delle dispense e quanto esposto dai docenti durante il corso, in modo incompleto e lacunoso.
Per quanto sopra si richiede di voler immediatamente attivare i necessari ed opportuni interventi per rimuovere le rappresentate, obiettive condizioni di lamentela e scarsa funzionalità e rendere, così, ottimale l’utilizzo delle risorse pubbliche.

FP CGIL ICE   
FP CISL ICE    
UILPA ICE
M. C. Montanaro   
T. Landi           
G. Gismondi – C. La Boccetta

 
 

Comunicato – Ipotesi accordo fua 2007

 
COMUNICATO FUA 2007

Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione per l’ipotesi di Accordo sulla destinazione del FUA 2007.
La bozza di accordo, che recepisce gran parte della nostra piattaforma, prevede lo scorrimento di tutti gli idonei e il passaggio di tutta l’ex area “A” nella ex area “B”, secondo le modalità del CCNL 2006/09.
Inoltre, tale ipotesi prevede anche lo scorrimento di un’ulteriore posizione economica all’interno delle aree, in base al nuovo ordinamento professionale.
I criteri e le modalità di attuazione dei predetti sviluppi economici all’interno delle aree verranno stabiliti con successiva contrattazione integrativa che” concluderà i lavori” entro 60 gg. dalla data dell’accordo.
Per sgombrare il campo da ogni eventuale malinteso, diciamo subito che su quest’ipotesi c’è la condivisione della maggioranza del tavolo sindacale, tra cui CGIL, UIL, SAMC, c’è qualche riserva da parte di CISL, mentre RdB pone una pregiudiziale sulle posizioni organizzative, ma l’impianto dell’accordo non è in discussione, …diciamo che si sta lavorando sul corollario.
Infatti come CGIL, abbiamo chiesto all’Amministrazione che fosse inserito nell’accordo l’apertura di un tavolo sulla mobilità, che deve sanare una volta per tutte lo scandalo dei distaccati.
E poi un impegno forte da parte dell’Amministrazione sul passaggio dall’ex area “B” all’ex area “C”.
E’ noto a tutti, che quest’ultima operazione può essere realizzata solamente con risorse extra-fua, c’è ancora la speranza che vada in porto l’emendamento, che deve mettere a disposizione del personale del Ministero 15 mln di euro, l’ing. Fumero ha chiesto la collaborazione e l’aiuto di tutti, per conseguire questo importante risultato ( …il nostro non è mai mancato ).
Appare evidente a questa O.S., l’aspettativa che ha suscitato nel personale questa ipotesi di accordo sul FUA 2007, che andrebbe a completare quasi per intero il vecchio CCNI di ministero del luglio 2000.
Pertanto, con l’Amministrazione ci si rivedrà venerdì p.v. per la sigla dell’accordo, che sarà definitivamente firmato solo dopo la consultazione dei lavoratori.
Roma, 6 febraio 2008

p. FPCGIL M.ro
Gianni Massimiani


 

Tutta la documentazione dei nuovi Lea

 
Si pubblicano il testo del DPCM relativo ai nuovi Lea e i documenti allegati con i nuovi nomenclatori delle prestazioni specialistiche, le protesi e altri ausili, le nuove esenzioni per malattie croniche e rare, i nuovi criteri per le prestazioni odontoiatriche.
 

Mobilitazione Pubblico Impiego: Nota unitaria alle strutture e volantino da scaricare

Pubblichiamo il testo della nota concordata con la FPS CISL , la UIL FPL e la UIL PA.  e inviata a tutte le strutture.

Le ragioni e la situazione che ci hanno fatto decidere di programmare la mobilitazione dei lavoratori delle Categorie del lavoro pubblico, ci inducono a verificare lo stato di attuazione delle nostre iniziative.

Confermiamo le date di avvio e svolgimento della mobilitazione che vi abbiamo comunicato nei giorni precedenti:  

 
  • 22 settembre Assemblea generale di tutti i lavoratori del comparto stato e delle Agenzie Fiscali presso tutte le Prefetture con incontri con il Prefetto e sollecito al Governo per la risoluzione della vertenza e la convocazione a Palazzo Chigi. 
 
  • 29 settembre Assemblea generale di tutti i lavoratori delle AA.LL. presso tutti i comuni capoluogo di provincia con incontri con i sindaci e sollecito al Governo ed all’Anci a risolvere la vertenza. 
 
  • 6 ottobre Assemblea generale di tutti i lavoratori degli enti pubblici presso le sedi provinciali del ministero del lavoro con richiesta di incontro al responsabile della sede per sollecitare la risoluzione della vertenza e la convocazione a Palazzo Chigi. 
 
  • 10 ottobre Assemblea generale di tutti i lavoratori degli enti pubblici, dei ministeri e delle agenzie fiscali presso le rispettive sedi centrali con richiesta di incontro al responsabile delle singole amministrazioni per sollecitare la soluzione della vertenza e la convocazione a Palazzo Chigi. 
 
  • 15 ottobre Assemblea generale di tutti i lavoratori della Sanità presso le Presidenze delle Regioni e richiesta d’incontro con i Presidenti allo scopo di risolvere la vertenza e sollecitare l’incontro con il Governo e la Conferenza delle Regioni.
 

A tal fine vi invitiamo di comunicarci le iniziative e le loro modalità di svolgimento consentendo così alle Segreterie Nazionali, compatibilmente con i loro impegni, di partecipare alle manifestazioni.

Vi raccomandiamo particolare cura nella preparazione delle assemblee, nella informazione ai lavoratori ed ai mezzi di comunicazione circa i contenuti e la finalità della vertenza dei lavoratori pubblici che vogliamo qui ricordare anche a supporto della predisposizione del necessario materiale di propaganda:

– Restituzione alla contrattazione della cifra sottratta ai fondi di ente e amministrazione che è pari a 1,7 (mld di euro)

– Stanziamento nella Legge Finanziaria di risorse sufficienti a rinnovare i CCNL ribadendo l’intangibilità del contratto nazionale su due livelli

– Stipula di un accordo sul nuovo modello contrattuale che riconfermi l’unicità del modello per il lavoro privato e pubblico.

FP CGIL Carlo Podda – CISL FPS Rino Tarelli – UIL FPL Carlo Fiordaliso – UIL PA Salvatore Bosco

Roma, 11 settembre 2008

Assemblea nazionale FPCGIL Medici il 27 novembre a Roma con Epifani e Podda

 
Si terrà giovedì 27 novembre 2008 a Roma l’Assemblea nazionale della FPCGIL Medici “Qualità e professionalità per una sanità pubblica”, con la presenza del segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani e del segretario generale della FPCGIL Carlo Podda.
L’assemblea si terrà dalle ore 9.30 alle 14.00 presso il Centro Congresso Frentani in via dei Frentani n. 4 (www.congressifrentani.it) nelle vicinanze della stazione Termini.

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