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Ferruccio Fazio "Nessun bisogno di riforma della 180"

 
Si pubblica, riprendendola dal sito www.forumsalutementale.it , l’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia il 17 aprile 2010 dal Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio, nella quale afferma che non vi è alcun bisogno di riformare la 180. Si tratta di una posizione che condividiamo e che stiamo portanti avanti in tutte le sedi. Peccato che la maggioranza parlamentare del centro destra sia di diverso avviso e in XII Commissione Affari Sociali della Camera stia portando avanti la discussione sui numerosi progetti di modifica della legge 180, che reintroducono il concetto scientificamente non provato della maggiore pericolosità sociale di chi soffre di disturbi psichici ed una conseguente risposta di stampo neomanicomiale. La FPCGIL Medici con la FP CGIL e la CGIL sono impegnate per l’affermazione del diritto alla tutela della salute mentale, che non passa certamente attraverso una modifica legislativa.
 

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"Condizioni o e bisogni di chi lavora nel mondo delle professioni". Partecipa alla ricerca !

 
Negli ultimi anni in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea è aumentato considerevolmente il numero dei lavoratori e lavoratrici che in forma autonoma o come dipendenti sono inseriti nel mondo delle professioni. Il lavoro professionale rappresenta una delle parti più dinamiche del lavoro indipendente e di quello dipendente, sia nella forme più tradizionali che in quelle di recente sviluppo.

L’unica indagine qualitativa su questo segmento di lavoro realizzata sino ad ora è dell’IRES CGIL fatta nel 2005. Per questo risulta ancora più rilevante che proprio la Cgil con il proprio Istituto prosegua nel monitorare questo fenomeno.

Si sta, infatti, avviando la seconda indagine conoscitiva promossa dall’IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali della Cgil), in collaborazione con il Dipartimento Economico della Cgil attraverso la Consulta del Lavoro Professionale, ed è volta a conoscere condizioni, disagi, percorsi, bisogni e aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo delle professioni, nel tentativo di individuare azioni e proposte di intervento adeguate rispetto alle loro esigenze.

Verrà utilizzato un questionario per i professionisti che lavorano in forma autonoma con Partita Iva o collaborazione, uno per quelli che esercitano la professione da dipendenti ed uno per praticanti e stagisti.

Il questionario si può compilare on line andando sul sito IRES:
 

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Piano liste di attesa: bene su intramoenia ma prioritario fermare tagli alla sanità

 
Comunicato stampa
di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale FP CGIL e

Massimo Cozza, Segretario Nazionale FP CGIL Medici

Il piano sulle liste di attesa, in discussione tra Governo e Regioni, giustamente affronta anche il collegamento con la libera professione intramoenia che necessita della massima trasparenza.

Si rilancia infatti la possibilità che sia la stessa azienda a farsi carico della libera professione intramoenia, attraverso i propri medici dipendenti, quando i tempi di attesa sono particolarmente critici e si propone un’appropriata attività di monitoraggio, verifica e controllo dell’intramoenia, a partire dal rispetto dell’equilibrio tra le prestazioni rese in regime istituzionale e in libera professione.
Condivisibili sono anche altri aspetti affrontati, ma il piano rischia di rimanere solo sulla carta se non vengono garantiti i finanziamenti appropriati per l’esigibilità dei livelli assistenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale e se non si ferma un indiscriminato blocco del turn over e il licenziamento dei precari a partire delle Regioni sottoposte ai Piani di Rientro.

Noi con coerenza continueremo a batterci per la sanità pubblica e per la valorizzazione di chi sceglie l’esclusività di rapporto con un’intramoenia trasparente da svolgersi nella struttura pubblica e non più nel privato.

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Federalismo in sanità: valorizzare il lavoro, a pagare non siano cittadini e lavoratori

 
Comunicato stampa di Cecilia Taranto
Segretaria Nazionale Fp Cgil 


 

La bozza di decreto legislativo sul federalismo sanitario licenziata ieri dal Governo rischia di produrre ulteriori differenziazioni nel servizio Sanitario nazionale e gravi problemi nell’erogazione uniforme dei Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini.
Un federalismo sanitario senza risorse rischia di condannare intere aree del paese all’incapacità di garantire il diritto alla salute e contiene in sé la concreta possibilità che, anche laddove ancora si assicurano prestazioni di qualità, si verifichino difficoltà nel mantenere alto il livello dei servizi.
Produrre un’accelerazione nel percorso non tenendo conto della sospensione della contrattazione nazionale e mentre, a seguito della manovra finanziaria, sono scomparsi dal fondo sanitario nazionale gli stanziamenti per i rinnovi contrattuali, rischia di accentuare la frammentazione del Servizio sanitario nazionale, almeno così come è prefigurato dalla Costituzione italiana, soprattutto se in molte regioni d’Italia si operano tagli alle spese per il personale come quelle a cui stiamo assistendo in questi mesi.
Chiediamo al Governo e alla Conferenza delle Regioni di operare concretamente affinché, in uno scenario già di per se rischioso per la tenuta unitaria dei diritti alla salute, non si aggiungano ulteriori elementi di difficoltà per il mondo del lavoro in Sanità. È imprescindibile un investimento sulle lavoratrici e sui lavoratori della sanità pubblica, sulla loro professionalità, sulle loro condizioni di vita e di lavoro.
Sull’intera partita del lavoro in sanità si dovrebbe aprire una grande riflessione tanto sull’oggi, quanto sul domani.

 

Comunicato

 
 

 

E’ stato firmato ieri l’accordo nazionale sui criteri di ripartizione del FUA 2010, di cui alleghiamo il testo integrale.
 
Dalla lettura dello stesso, si evince quanto segue.
– Il sistema di valutazione da applicare è conforme solo ed esclusivamente ai principi del CCNL del 14.09.2007.
– Ogni riferimento al C.D. “Decreto Brunetta” è stato eliminato, rispetto alla proposta iniziale dell’Amministrazione, consideriamo questo risultato come la realizzazione di un obiettivo che questa O.S. ha fin dall’inizio perseguito, sia attraverso l’azione propriamente sindacale sia attraverso la proclamazione di scioperi e manifestazioni: oggi cominciamo a raccogliere i frutti dell’impegno nostro e di tanti lavoratori.
– Il riconoscimento della fondatezza di quanto da noi sostenuto trova oggi riscontro anche in pronunce dell’autorità giudiziarie dirette ad affermare la non applicabilità della L. 150/09, prima che venga stipulato il nuovo CCNL(allo stato bloccato, come noto, per il prossimo triennio).
– Questo elemento tecnico-giuridico, unito alle nostre considerazioni sulla irragionevolezza e disutilità dei principi legati alla valutazione della “performance”, ci hanno permesso di ottenere questo importante risultato, che apre altresì la strada all’applicazione futura di principi solo e soltanto contrattuali.

Roma, 19.11.2010

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO

 
 

 
 

Circolare

 

 
Nota operativa n. 06 del 30/12/2010

Oggetto: gestione delle controversie di lavoro e dei tentativi di conciliazione:
adempimenti connessi alla luce delle modifiche apportate dall’art. 31 della L. 4 novembre 2010, n. 183 agli artt. 410 ss c.p.c..

 
 
 

Lavori usuranti nulla di fatto. Il Tesoro fa muro sulla spesa

 
Si pubblica l’articolo del Manifesto nel quale si fa il punto sulla problematica dei lavori usuranti, tra i quali, nell’ambito della categoria di coloro che svolgono i turni notturni, dovrebbero rientrare anche i medici.

La FPCGIL Medici sul contratto su Il Sole24 Ore e Italia Oggi

 
Si pubblicano gli articoli usciti oggi sui quotidiani Il Sole 24 Ore e Italia Oggi che riportano la posizione della FPCGIL Medici sulla firma del contratto.
 

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La FPCGIL Medici in piazza il 12 dicembre. Le foto del Corteo di Roma, Cagliari e Napoli

 
La FPCGIL Medici ha scioperato ed è scesa in piazza con la CGIL nei cortei del 12 dicembre, insieme a tutto il mondo del lavoro contro la crisi, per più lavoro, più salario, più pensioni e più diritti. 

Per la difesa di un sistema universalistico del welfare, contro il progetto di privatizzazione del Libro Verde del Governo e contro i tagli alla sanità pubblica.

Per più risorse per il contratto relativo al biennio economico 2008 – 2009, stante l’insufficiente stanziamento del 3,2 % del Protocollo Brunetta, che non garantisce neanche il recupero dell’inflazione del solo 2008, a fronte di un sempre maggiore tassazione delle retribuzioni e della mancata rivalutazione della indennità di esclusività, ferma ai valori del 2000.
 
Per l’abrogazione della rottamazione arbitraria dei dirigenti con 40 anni di contributi, compresi i riscatti, che sta portando al licenziamento anche di chi ha 59 anni.
 
Per la soppressione delle penalizzazioni per la malattia, con norme che colpiscano i finti malati, e non in modo indiscriminato tutti, con una doppia beffa per chi si ammala e si vede anche decurtata la retribuzione.

Per la reintroduzione del diritto europeo al riposo anche per i dirigenti sanitari italiani il principio delle 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ed il tetto medio massimo di 48 ore di lavoro settimanale.

Per una risposta all’ allarme medici precari per la sanità pubblica con il rischio per i cittadini di non avere più garantite prestazioni essenziali, a partire dal funzionamento dei pronto soccorso. Se il Governo non cambierà le norme sul precariato e senza un immediato intervento delle Regioni, dal 1 luglio 2009 circa 15.000 medici che lavorano nella sanità pubblica saranno licenziati.
 
Di seguito due foto della manifestazione di Roma.

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No ad una legge sul testamento biologico contro la deontologia medica

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

E’ allarme tra i medici pubblici per una legge sul testamento biologico che rischia di obbligare negli ospedali a continuare in modo indefinito l’alimentazione e la nutrizione artificiale, anche quando non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute e sia stato espresso in modo consapevole il rifiuto.
La legge dovrebbe servire ad un rispetto maggiormente appropriato delle volontà anticipate del paziente, invece paradossalmente potrebbe diventare un divieto dell’autodeterminazione dettato da pregiudizi ideologici e morali.
Le evidenze scientifiche riconoscono l’idratazione e l’alimentazione artificiale come atti medici, ai quali un paziente si può opporre. Peraltro il medico è tenuto secondo il codice deontologico ad evitare l’accanimento terapeutico nelle persone incapaci tenendo conto delle precedenti volontà.
Altri però, sbagliando, sostengono che l’idratazione e l’alimentazione artificiale rappresentino solo un sostegno vitale. Anche in questo caso, comunque, il medico non deve intervenire contro la volontà espressa dal paziente con manovre coattive di nutrizione artificiale, pur continuando ad assisterlo.
Infatti il medico è tenuto dall’articolo 53 del codice deontologico a rispettare la volontà del paziente anche quando c’è il rifiuto consapevole di nutrirsi.

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I medici restano spie. Comunicato intersindacale.

 
Si pubblica il comunicato intersindacale “SENZA CORREZIONI AL PACCHETTO-SICUREZZA I MEDICI RESTANO SPIE: INTERVENGA IL PARLAMENTO “.

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Il testo del Libro Bianco presentato oggi dal Ministro Sacconi

 
Un giudizio compiuto sul Libro Bianco sarà espresso solo dopo una attenta valutazione dell’insieme di quanto previsto. Ci limitiamo quindi a prime considerazioni di metodo.
Il primo testo (Libro Verde) è stato presentato a luglio prevedendo tre mesi per una cosiddetta consultazione pubblica, avvenuta senza alcun confronto ma solo sulla base di singoli pronunciamenti che in gran parte non conosciamo.
Sette mesi dopo il governo presenta la “sua” proposta conclusiva, sulla base della quale saranno effettuati gli atti applicativi.
Un meccanismo ben diverso da quel concetto di “Dialogo sociale” più volte evocato e invece una conferma del ruolo di residualità che il governo assegna alle forze sociali, ed in particolare ai sindacati medici. Di seguito si pubblica il testo.

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