Lettera aperta a Giovanni Faverin Segretario gen. Aggiunto CISL FPS e a Salvatore Bosco Segretario gen. UIL PA – di Carlo Podda Segretario gen. FP CGIL

Come è noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inviato all’ARaN la direttiva per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, dei lavoratori del Comparto PCM.

Dalla lettura di tale direttiva risalta un aspetto, cioè il trasferimento di somme dalla contrattazione integrativa al trattamento economico fondamentale della retribuzione, sul quale, alle nostre richieste, le controparti pubbliche hanno opposto in passato una sostanziale negazione.

Il contenuto della direttiva citata ci pone di fronte ad una novità che modifica il quadro di riferimento della stagione contrattuale 2006/2009, ancor più, considerando che, contrariamente ai processi storici, è il “datore di lavoro” a proporre un percorso di stabilizzazione nel trattamento retributivo fondamentale di rilevanti quote di salario accessorio.

Ciò stante consideriamo ingiustificato determinare diversità di trattamenti fra i Comparti contrattuali e fra i lavoratori pubblici e pertanto proponiamo l’estensione di tali processi di stabilizzazione retributiva anche agli altri settori contrattuali di Vostra pertinenza.

A tal fine, considerando che si è appena avviato il confronto all’Aran per il CCNL della PCM, sarebbe quanto mai utile conoscere la Vostra opinione in merito alla nostra proposta e, nel caso fosse condivisa, la Vostra disponibilità a riaprire le trattative per i Comparti Ministeri e Agenzie Fiscali al fine di estendere anche ad essi il principio della stabilizzazione nel trattamento retributivo fondamentale di quote del salario accessorio, in analogia alla consistenza di quanto si propone per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In attesa di una Vostra cordiale risposta.

Il Segretario Generale FP CGIL Nazionale
Carlo Podda

Roma, 26 novembre 2008

 
 

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Rinasce la Salute ma vigila l'Economia

 
Si pubblica l’articolo del Sole 24 Ore Sanità che evidenzia come il prossimo Ministero della Salute sarà sotto la tutela del Ministero dell’Economia.
 

NEWS

Il comunicato intersindacale dopo l'incontro odierno con Sacconi e Fazio

 
Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e
amministrativa del SSN hanno incontrato questa mattina il ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi e il Vice Ministro della salute, Ferruccio Fazio presso la sede del
ministero di lungotevere Ripa.
Durante l’incontro sono state richiamate le principali problematiche del Servizio
sanitario nazionale e delle categorie ed in particolare sono emerse le numerose
motivazioni del profondo disagio che stanno vivendo i medici e tutta la dirigenza del
SSN.
Il Ministro Sacconi si è dichiarato sensibile ai temi illustrati e ha proposto l’avvio di
tavoli di confronto per affrontare le criticità emerse.
Le organizzazioni sindacali pur accogliendo l’invito del Ministro e sollecitando l’urgenza
dei temi proposti, confermano la conferenza stampa già indetta per martedì 27
ottobre prossimo per illustrare i gravi problemi del SSN e della categoria e le iniziative
che saranno adottate.

ANAAO ASSOMED
CIMO-ASMD
AAROI-EMAC
FP CGIL MEDICI
FVM
FASSID
FESMED
SDS SNABI
AUPI
SINAFO
FEDIR SANITA’
SIDIRSS

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Le Raccomandazioni delle Regioni sulle contenzioni fisiche in psichiatria

 
Si pubblica il Documento delle Regioni “Contenzione fisica in psichiatria: una strategia possibile di prevenzione” approvato il 29 luglio 2010.
 

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Stato di agitazione unitario in Sicilia sul rischio di esuberi

 
Si pubblicano l’articolo del Giornale di Sicilia ed il link con La Repubblica nel quale si riportano le dichiarazioni del segretario regionale della FPCGIL Medici Renato Costa in merito alla decisione unitaria di indire lo stato di agitazione in risposta al decreto che riordina le piante organiche con il rischio di oltre 3.000 esuberi.

 

NEWS

Il laboratorio della bioetica. Presentazione il 29 marzo ore 17 all'Università La Sapienza di Roma

 
 

 
 

Il 10 marzo la Camera ha discusso il testo della legge sul fine vita, approvata in Senato nel marzo del 2009. Il testo, che verrà sottoposto al voto dei deputati agli inizi di aprile, è stato ed è tuttora oggetto di numerose critiche soprattutto perché sono in molti a ritenere che la legge, qualora venisse approvata, sottrarrebbe di fatto al cittadino il diritto che gli è riservato dall’articolo 32 della Costituzione: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario” e “la legge stessa non può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“.
Ma quella del fine vita è una delle tante questioni di bioetica che in Italia dividono scienziati, politici e opinione pubblica in fazioni contrapposte: dalla fecondazione assistita all’eutanasia, dalle sperimentazioni di ingegneria genetica alla ricerca sulle cellule staminali.

Di questo si parlerà a Roma il 29 marzo, in occasione della presentazione del libro a cura di Fabrizio RufoIl laboratorio della bioetica. Le scelte morali tra scienza e società“. Il volume raccoglie contributi di alcuni tra i più autorevoli studiosi delle diverse discipline interessate alla riflessione bioetica (filosofi, giuristi, biologi, medici), e tematizza i principali aspetti riguardanti l’attuale rapporto tra scienza e società (dalla manipolazione genetica alla creazione di ibridi, dall’eugenetica alle malattie rare, dall’inizio vita all’eutanasia) sullo sfondo di una riflessione più ampia su bioetica quotidiana, bioetica di frontiera e bioetica laica.

Contributi di Astolfi, Bacchini, Ballanti, Berlinguer, Blasimme, Borri, Botti, Di Mauro, Fantini, Fornero, Garagna, Gristina, Grmek, Maffettone, Majo, Mitello, Mori, Mosci, Scarpelli, Redi, Rodotà, Rufo, Tallacchini, Taruscio,Viano, Zuccotti.

Fabrizio Rufo, è docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Biologia e biotecnologie «Charles Darwin» – e di Etica sociale e ricerca scientifica nel Master in Etica pratica e bioetica della stessa Università. Tra le sue ultime pubblicazioni (con Andrea Cerroni) Neuroetica, Utet, 2009; (con Bernardino Fantini) Evoluzionismo, Ediesse, 2009.

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Comunicato unitario sul rinnovo del CCNL settore Funebri

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI

A 14 mesi dalla scadenza del Contratto Nazionale e, dopo cinque mesi di trattative per disciplinare la normativa sull’orario di lavoro, siamo costretti ad interrompere gli incontri specificatamente sulla disciplina del mercato del lavoro.
Al centro della nostra piattaforma c’è senz’altro la questione salariale, come recupero sulla perdita del potere di acquisto dei salari ma, ancora prima ci deve essere la difesa della stabilità del lavoro, della professionalità e della sicurezza.
La controparte nel presentare le proprie posizioni sulla regolamentazione delle forme del rapporto di lavoro intende, al di là delle reali necessità delle imprese, utilizzare a piene mani e senza garanzie i nuovi istituti, provando ad assicurarsi lavoratori enormemente flessibili ed a costo un minore, mirando quindi a scardinare gli attuali assetti produttivi.
Cedere sulla disciplina del mercato del lavoro non significa solo precarizzare i lavoratori che saranno assunti, significa piuttosto mettere a rischio le regole e la tutela di coloro che attualmente lavorano in azienda; conseguentemente significa diventare ricattabili e deboli, se messi in competizione con lavoratori precari e oltretutto con pochi diritti riconosciuti.
La flessibilità del rapporto di lavoro deve rappresentare un’opportunità per meglio aderire alla domanda del mercato e per l’inserimento dei lavoratori in azienda attraverso una fase di formazione.
L’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno deve comunque restare la prassi ordinaria per lo sviluppo dell’occupazione e per la crescita e lo sviluppo delle aziende.
Rifiutiamo quindi qualsiasi logica volta a speculare sul concetto di flessibilità per produrre esclusivamente profitto economico.
In tal senso rivendichiamo una normativa che sia conseguente a questo principio, nel rapporto di quantità di lavoratori flessibili che possono essere assunti rispetto l’organico dei lavoratori a tempo indeterminato già presente in azienda.
Pertanto vanno escluse le forme di lavoro non utilizzabili perché non necessarie al settore, come il lavoro a chiamata e il lavoro somministrato a tempo indeterminato; va tutelato il lavoratore con contratto part-time rispetto le condizioni negative introdotte dalla legge 276/03 (sta diventando lo strumento più efficace utilizzato dalle aziende per comprimere costi e diritti);
va ristabilito un clima nuovo sulla base del quale anche il lavoratore flessibile viene considerato lavoratore utile ai fini dell’applicazione dei diritti sindacali del titolo III° della legge 300/70; inoltre va introdotto un sistema di relazioni sindacali che veda il lavoratore partecipe e coinvolto nella vita aziendale.
La risposta che abbiamo ricevuto rispecchia la volontà dell’associazione di normare, immaginando come, solo l’apprendistato, il part-time e la somministrazione a tempo determinato, riservandosi di applicare la legge per quanto riguarda le altre forme contrattuali, compreso il contratto a tempo determinato.
Tutto ciò è inaccettabile perché è anche evidente il tentativo di indebolire il contratto nazionale di lavoro decentrando la discussione e le scelte sulle forme d’assunzione prevalentemente a livello aziendale. Il CCNL non può essere appendice di nessuna legge o normativa.
Per ultimo vogliamo citare la loro affermazione ufficiale fatta al tavolo della trattativa per meglio rendere a tutti l’atteggiamento della controparte: “percentuali, tetti e limiti, sono quanto di più è lontano dal nostro pensiero”.
La cosa che più ci lascia perplessi è che mentre nel settore privato si è riusciti a concludere un contratto equilibrato anche sulla normativa del mercato del lavoro, le difficoltà maggiori le stiamo registrando nel settore pubblico.
Le Segreterie Nazionali con le strutture territoriali avvieranno una fase di assemblee per mettere al corrente i lavoratori e per assumere le più opportune iniziative da assumere anche con le Amministrazioni locali.

Roma, 9 marzo 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi

FP CGIL CISL FPS UIL PA
Segreterie Nazionali Agenzie Fiscali

Al Direttore Regionale dell’Emilia Romagna
dell’Agenzia delle Entrate
Dr Villiam Rossi

Al Direttore Centrale del Personale
dell’Agenzia delle Entrate
Dr Girolamo Pastorello

Oggetto : Informazione progetto Antares Emilia Romagna

Le scriventi Segreterie nazionali sono venute a conoscenza per il tramite delle Segreterie regionali della nota prot. 11557/2006 del 10 marzo 2006 con la quale viene attivato un piano di informazione generalizzato sul progetto Antares destinato a tutto il personale.
Non si può non sottolineare come tale iniziativa susciti contrarietà e disappunto nelle scriventi in quanto nella nota si recita testualmente ” Obiettivo di questo intervento è diffondere le conoscenze necessarie per poter avviare, una volta stipulato il contratto integrativo, la rilevazione delle esperienze e l’assegnazione del mestiere a tutto il personale dell’Agenzia”.
Appare opportuno sottolineare come sulla materia, a fronte dell’avvio del negoziato sul Contratto integrativo, ancora notevolmente diversificate risultano le posizioni tra le OO.SS. e l’Agenzia, ed in particolare nessuna condivisione è stata espressa né sulla parte relativa alla valutazione delle prestazioni, né sull’individuazione dei mestieri e tantomeno sulla fase di attribuzione degli stessi.
In particolare poi, passare da una fase formativa, pur non condivisa dal sindacato, ad una fase informativa, aprendo sulla materia anche a colleghi della prima e seconda area, dove ancora più problematica e controversa risulterebbe l’applicazione del modello unilaterale predisposto dall’Agenzia, è del tutto inaccettabile anche se adottato solo in una regione del Paese.
Tra l’altro la consuntivazione di tali incontri informativi, prevista sul processo prevalente di ogni addetto e non sul processo formazione, aggrava i carichi di lavoro degli addetti, in particolar modo di quelli impegnati nelle attività dirette.
Non è pensabile quindi che pur se in una singola regione, in vigenza di un contratto integrativo nazionale e di una contrattazione in corso, vi siano iniziative unilaterali e non concordate su aspetti così decisivi del nuovo ordinamento professionale dell’Agenzia.
Per i motivi sopraesposti al Direttore Regionale ed al Direttore Centrale del Personale chiediamo quindi formalmente la sospensione dell’iniziativa programmata in Emilia Romagna fino alla definizione del confronto nazionale.
Roma, 20 marzo 2006

FP CGIL   CISL FPS     UIL PA
Cielo         Silveri          Cefalo

Bene impegno della Turco per la finanziaria, ma con luci ed ombre

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
L’incontro odierno della Ministra della Salute con le OO.SS della dirigenza medica e sanitaria ha evidenziato un apprezzabile impegno della Turco per dare una risposta nella finanziaria alle richieste avanzate, in particolare in occasione dello sciopero del 4 maggio.

L’intenzione di voler far approvare un disegno di legge sulla sanità, collegato alla finanziaria, che vede il Collegio di Direzione come organo delle aziende e nuove modalità di scelta dei direttori generali in base alle capacità acquisite, insieme ad un passaggio alla dipendenza dei sanitari che lavorano nella emergenza territoriale sono delle buone notizie.

Così come una via preferenziale per la normativa sul rischio clinico e l’introduzione nella finanziaria sia di norme relative anche ai dirigenti precari nella sanità pubblica, sia della obbligatorietà della esclusività per i direttori di struttura complessa e semplice.

Positive anche le notizie di una approvazione da parte del Comitato di Settore per il 27 settembre degli atti di indirizzo propedeutici per i rinnovi del contratto e delle convenzioni, che dovranno vedere la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, così come l’atto di indirizzo per la previdenza integrativa.

Insufficiente è invece la richiesta economica di 50 mln di rivalutazione della indennità di esclusività, ed inaccettabile la sua inclusione nel monte salari, oggetto complessivo di contrattazione per tutto il pubblico impiego, e che potrebbe portare alla sua eliminazione in un successivo contratto.

L’indennità di esclusività rappresenta infatti una scelta di principio, da salvaguardare in una specifica norma, e da rivalutare adeguatamente con lo strumento della finanziaria.

Inadeguata è infine la proposta della nuova normativa concorsuale per i direttori di struttura complessa, che vede la scelta del direttore generale tra una terna, invece di premiare il merito e le capacità del medico giudicato il migliore per il posto da ricoprire da una qualificata Commissione, scelta per sorteggio.

Logo FP CGIL Medici

Varati atti di indirizzo per contratto e convenzioni mediche

 
Il Comitato di settore ha varato oggi gli atti di indirizzo relativi al rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria e per le convenzioni mediche. Adesso, per consentire l’avvio delle trattative all’Aran ed alla Sisac, gli atti di indirizzo dovranno essere approvati dal Consiglio dei Ministri. Per una valutazione aspettiamo di conoscere il testo definitivo.  
 
Di seguito la nota di Doctornews:
 
SSN
Colozzi, via libera a direttive rinnovo contratti

“Ho appena inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri gli atti di indirizzo per il rinnovo dei contratti della sanità, mantenendo fede all’impegno assunto con le Organizzazioni sindacali di avviare al più presto la fase negoziale”. Lo ha dichiarato il presidente del Comitato di settore per il comparto sanità Romano Colozzi, assessore lombardo alle Finanze, al termine della riunione che si è svolta ieri a Roma. Il Comitato di Settore, alla presenza dello stesso Colozzi, degli Assessori regionali alla Sanità Enrico Rossi (Toscana), Giovanni Bissoni (Emilia Romagna), Ezio Beltrame (Fiuli Venezia Giulia), Francesca Martini (Veneto) e da una rappresentanza del ministero della Salute guidata dal sottosegretario Serafino Zucchelli, ha approvato gli atti di indirizzo della dirigenza medica e amministrativa, dei medici di famiglia, dei pediatri e del personale del comparto (infermieri, tecnici ecc.). Le direttive emanate sono già state trasmesse alla Presidenza del Consiglio per gli adempimenti di competenza, che precedono l’apertura delle trattative. “Abbiamo approvato all’unanimità’ gli atti di indirizzo – spiega Colozzi – che contengono elementi importanti nell’ottica di un sensibile miglioramento dell’efficienza e della qualità della sanità pubblica”. “Abbiamo saputo – aggiunge – che la quantificazione delle risorse indicate dalle tabelle ministeriali allegate agli atti di indirizzo non troverebbero l’accordo dei rappresentanti sindacali. Tuttavia il Comitato di Settore non ha potuto far altro che utilizzare i dati trasmessi dal ministero dell’Economia come stabilito dalla Finanziaria 2007. Tuttavia, qualora arrivassero dal Governo tabelle aggiornate con l’indicazione della relativa copertura finanziaria – conclude Colozzi – il Comitato di settore le prenderà immediatamente in considerazione sostituendo le precedenti”.

Consultazione Regionale dell'Abruzzo il 6 ottobre su contratto e decreto Brunetta

 
Si terrà lunedì 6 ottobre 2008 dalle ore 12.30 alle ore 14.30 p r e s s o l’Aula Biblioteca, Palazzina Direzione Sanitaria II° piano del Presidio Ospedaliero di Pescara, la Consultazione Regionale sull’Ipotesi di Contratto Nazionale dell’Area della Dirigenza Medica e Veterinaria e sulle norme del Decreto Brunetta.
 
Interverranno il segretario Nazionale CGIL FP Medici Massimo Cozza, il Segr. Regionale CGIL Abruzzo Gianni Di Cesare, il responsabile Regionale Sanità Angela Scottu.

Sono invitati a partecipare tutti i dirigenti medici e veterinari iscritti e non iscritti.

NEWS

Reintrodotta la rottamazione nel DL anti crisi. Una ragione in più per manifestare il 9 luglio a Roma

 
Il Decreto Legge con il Piano anti crisi, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, prevede tra gli altri provvedimenti anche la reintroduzione della rottamazione. Se il testo ufficioso verrà confermato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale tutti i dirigenti medici e veterinari che hanno raggiunto o raggiungeranno i 40 anni di contributi, compresi i riscatti, potranno essere mandati in pensione in modo unilaterale da parte delle aziende con un preavviso di sei mesi. Quindi tanti medici rischiano di poter essere prepensionati già a 59 anni. La possibilità di poter essere prepensionati terminerà il 31 dicembre 2011. Non potranno invece essere prepensionati i direttori medici di struttura complessa. E siccome, al peggio non c’è mai fine, si prevede anche per coloro che avevano ricevuto il preavviso di prepensionamento – poi interrotto a seguito dell’abrogazione della precedente rottamazione – la validità della cessazione preannunciata. La reintroduzione della rottamazione rappresenta una ragione in più per i medici ed i veterinari per manifestare il 9 luglio a Roma.
  

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