Il voto dei sindacati medici alla Turco sul Sole-24Ore Sanità

 
Si pubblica il voto dei sindacati medici alla Turco per il 2007, come riportato sul Sole-24Ore Sanità del 15-21 gennaio 2008.
 

Accordi

Accordo integrativo FUA 2008

 
Accordo integrativo sull’anticipazione della quota del FUA 2008 da utilizzare per i fondi di sede
 


 

L'Antitrust interviene sul numero ottimale dei medici, e dà ragione alla FPCGIL Medici

Si allega la parte riguardante i medici di base della segnalazione dell’Antitrust “Considerazioni e proposte per una regolazione proconcorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica ” inviata l’11 giugno al Governo ed al Parlamento, a firma del Presidente Antonio Catricalà, e che riprende parte di quanto sempre sostenuto dalla FPCGIL Medici. Si allega altresì il comunicato stampa di Nicola Preiti, Coordinatore nazionale della Medicina Generale della FPCGIL Medici.

Lettera aperta al Ministro Zaia

Roma, 4 ottobre 2009

Al Capo di Gabinetto del Mipaaf
Dott. Giuseppe Ambrosio

All’Ispettore Generale Capo dell’ICQ
Dott. Giuseppe Serino

 

Egregio Signor Ministro,

la situazione che si è venuta a creare, per la mancata restituzione delle somme tagliate al nostro Fondo Unico – indispensabile per remunerare la produttività – e quelli al bilancio, ci preoccupano molto, sia per il 2009 ma anche per l’anno a venire e richiedono che si faccia una attenta, puntuale analisi dei problemi che stanno ricadendo sul personale, in una visione sistemica.

Certo, Le riconosciamo il merito di aver chiesto al Ministro Tremonti di provvedere ad inserire un emendamento in Finanziaria per la restituzione delle somme tagliate al nostro Fondo Unico. A noi è ben noto, però, che il Ministro Tremonti ha finora risposto negativamente ad analoghe richieste formulata da altri ministri.

Nel dicembre scorso Lei, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare con la quale si chiedevano informazioni sull’assetto dell’ICQ e del Nucleo agroalimentare del CFS, rigettò la proposta in quanto il ruolo dell’ICQ deve essere centrale in funzione delle necessità di coordinamento in materia di controlli nei settori agroalimentari, specificando altresì che l’aspettativa dei lavoratori ministeriali per l’accorpamento deriva dalla profonda differenza tra la nostra remunerazione e quella dei funzionari del CFS, con i quali sempre più spesso si collabora in affiancamento per assolvere a compiti del tutto analoghi. Cosa che è prevedibilmente sfociata in un profondo malcontento del personale.

Lei stesso, in quell’occasione, riteneva opportuno rivedere l’importo dell’indennità BSE – istituita nel 2001 e mai adeguata alla svalutazione verificatasi – reperendo la relativa copertura finanziaria dal miglioramento dell’efficienza e dai maggiori incassi dalla riscossione delle sanzioni.
Ritenendo condivisibile la soluzione prospettata ci chiediamo come questo obbiettivo sia perseguibile quando anche l’ultima Legge finanziaria ha comportato tagli importanti e generalizzati al bilancio del Ministero. Ne sono immediatamente derivati problemi di liquidità, sia per l’attività del personale ispettivo sia (per esempio) per garantire il necessario ricambio delle autovetture di servizio (soggette a rapida usura considerata la notevole percorrenza giornaliera, anche di diverse centinaia di chilometri) mentre ci chiediamo a quale logica risponda addirittura il taglio del 30% dei capitoli necessari per il pagamento degli affitti delle sedi. Sconcertante!

Va da sé che tutto ciò comporta una minore attività ispettiva e, conseguentemente, una minore attività sanzionatoria, con minori introiti per le casse dello Stato, senza contare i danni per quel che riguarda la tutela dei diritti dei cittadini/consumatori.

Per quanto riguarda il personale, non dimentichiamo che con la Legge Finanziaria 2006 è stata abrogata l’indennità di missione (ripristinata solo per alcune amministrazioni), che compensava in parte il disagio dell’attività ispettiva esterna con una piccola somma.

L’abrogazione della predetta indennità, che non ha portato alcun risparmio per le casse dello Stato ma ha demotivato i lavoratori – toccando molto direttamente le loro tasche – sommato a tutte le altre questioni, ha generato un profondo e diffuso malcontento e, pertanto, considerandola ingiusta, in più occasioni ne abbiamo chiesto il ripristino, al Ministro Alemanno prima e al Ministro De Castro poi, ed anche a Lei, nel dicembre scorso, in base ad una proposta formulata in sede di contrattazione nazionale.

Ci è ben noto che l’attività istituzionale dell’ICQ è spesso garantita solo dalla buona volontà di tanti, e abbiamo sempre detto, in sede di discussione sull’ennesimo “riordino” dell’ICQ – al di là della nostra opposizione ad una riforma che ha prodotto solo tagli sul personale, riportando la dotazione organica a quella del 2001 – che la riforma non può produrre miglioramenti se non viene accompagnata da adeguate risorse economiche, formazione, strumenti, ecc., pensando però, già in quella occasione, che non si sarebbero messe a disposizione risorse aggiuntive.

Lei fa tanto vociare sul concetto di sicurezza, parla spesso pubblicamente del concetto che la sicurezza alimentare è preminente rispetto ad altri interessi del mondo agricolo, ma non spende una sola parola nel momento in cui il personale dell’ICQ è costretto ad operare con difficoltà ed è considerato dal governo solo un costo da tagliare.

Noi apprezziamo lo spirito con il quale Lei insiste pubblicamente sul concetto di sicurezza alimentare, dispiace però che non vi sia conseguenza sul piano del necessario potenziamento delle attività ispettive sul territorio e che il personale dell’ICQ, di elevata professionalità, che produce circa 30000 controlli all’anno, sia il più penalizzato da incomprensibili politiche di tagli, al punto da non poter quasi più garantire l’attività ordinaria nell’ultimo periodo dell’anno, che si caratterizza per lo svolgimento di due campagne, quella vinicola e quella olearia, che richiedono agli uomini dell’ispettorato uno sforzo maggiore di presenza sul territorio, in quanto è questo il momento in cui si concentrano le produzioni dei due settori citati e in cui gli operatori disonesti creano le condizioni ed effettuano la gran parte delle frodi legate a questi comparti produttivi.

Nel ricordarLe che alla logica dell’indennità di missione si è sinora ovviato parzialmente con le sole risorse del FUA (causando di conseguenza un abbassamento del rendimento economico del salario accessorio a tutti i lavoratori), ci chiediamo se non sia giunto il momento di individuare soluzioni straordinarie, e quindi nuove risorse, finalizzate al potenziamento delle attività ispettive con il ripristino dell’indennità di missione ed al recupero della ingiustificabile sperequazione esistente tra il personale ICQ e il personale CFS, tramite un incremento dell’indennità BSE.

Su questo Le chiediamo pertanto un impegno preciso, sul quale misureremo la capacità effettiva di intervento di questa Amministrazione in un settore così delicato e importante.

p. la FP CGIL Nazionale
Savino Cicoria

 

 
 

NEWS

Pubblicato l'accordo in Puglia sui riposi, un successo della linea della FPCGIL Medici

 
E’ sul Bur della Regione Puglia l’accordo regiionale che affronta in particolare la problematica dei riposi sulla quale la FPCGIL Medici si è sempre battuta a tutti i livelli. E’ motivo di soddisfazione l’assunzione della normativa europea quale punto di riferimento sul quale si articola il testo, che invece era stato cassato dal contratto nazionale. L’impegno della FPCGIL Medici per la qualità del lavoro continua.
 

Sospesi gli incontri con l'Amministrazione

Ieri, 25 ottobre, nel primo degli incontri programmati per affrontare con l’Amministrazione le questioni più urgenti che riguardano il personale di questo Ministero, abbiamo avuto conferma del fatto che non sono più presenti sul capitolo di bilancio i 7 milioni di euro destinati al personale dalla legge 109 del 2005.
Ad oggi infatti nessun intervento concreto è stato posto in essere dall’Amministrazione, nonostante la legge di assestamento di bilancio sia già in Parlamento per la sua approvazione.
Vengono confermate le perplessità che da tempo avevamo espresso sulla volontà del Ministro di voler realmente porre attenzione ai problemi del personale, nonostante le aperture e le assicurazioni fornite dalla parte politica a noi ed alle altre Organizzazioni Sindacali sin dal mese di giugno, quando avevamo posto il problema al sottosegretario De Torre ed al Capo Dipartimento per la programmazione.
Abbiamo, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali di Ministero, deciso e comunicato all’Amministrazione la nostra intenzione di sospendere gli incontri sulle altre questioni per evidenziare la gravità del taglio di tale risorsa economica già presente nel Bilancio del Ministero, assegnata al personale per il 2005 con apposito accordo, ed ottenuta con una lunga vertenza sostenuta nella precedente legislatura dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’Amministrazione centrale e periferica.
Di seguito il comunicato unitario predisposto e vi terremo aggiornati sulle prossime iniziative.
Roma, 26 ottobre 2006

FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni

______________________________________________
FP CGIL CISL FPS UIL PA
CONFSAL SNALS UNSA SNADAS

C O M U N I C A T O    U N I T A R I O

Il giorno 25.10.2006 le OO.SS. hanno appreso, in un incontro con la delegazione di parte pubblica, che nella Legge di assestamento del Bilancio 2006, già approvata da un ramo del Parlamento, relativamente al Bilancio della Pubblica Istruzione non sono compresi i 7 milioni di Euro, derivanti dalla Legge 109/2005, destinati al personale del Ministero e già compresi nei precedenti Bilanci di questa Amministrazione.
Nello stesso incontro, è stata data l’informazione che, a seguito delle pressioni effettuate dalle scriventi OO.SS., la parte politica avrebbe avviato iniziative con il Ministero dell’Economia volte al recupero della somma.
L’iniziativa assunta appare pericolosamente tardiva nella considerazione che la Legge di assestamento di Bilancio dovrà concludere il suo iter entro la fine del mese.
In relazione alla gravità della situazione FP CGIL, CISL FPS, UIL PA, CONFSAL SNALS e UNSA SNADAS hanno deciso, anche in considerazione del fatto che fin dal giugno 2006, le stesse hanno sollecitato la parte politica e la parte gestionale a trovare idonee soluzioni al problema al fine di consentire come per il 2005 l’attribuzione al personale dei 7 milioni di Euro, di
SOSPENDERE LE RELAZIONI SINDACALI
al fine di verificare gli esiti delle iniziative assunte dall’Amministrazione.
Nei prossimi giorni informeremo tutto il personale delle novità e di eventuali iniziative da intraprendere.
Roma, 25 ottobre 2006

Accordi

Ipotesi di accordo su disponibilità FUA 2006

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
COMPARTO MINISTERI – PERSONALE DELLE AREE FUNZIONALI

CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE INTEGRATIVA

Il giorno 24 maggio 2006, in Roma presso il MIUR, alle ore 15.30, ha luogo l’incontro in sede di contrattazione collettiva nazionale integrativa tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale, costituite ai sensi dell’art.4, comma 2, del CCNL Comparto Ministeri 2002-2005 e dell’art.8, comma 1, del CCNL 16 febbraio 1999, avente all’ordine del giorno: ” Fondo unico di amministrazione per l’anno 2006″.
Al termine dell’incontro, il Capo del Dipartimento per la programmazione ministeriale e per la gestione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell’informazione, prof. Giorgio Donna e il Direttore Generale per le risorse umane del Ministero, acquisti e affari generali, dott. Bruno Pagnani, in rappresentanza dell’amministrazione, e i delegati delle Organizzazioni sindacali concordano e sottoscrivono, sulla materia in questione, la seguente ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo.
Per la parte pubblica Per le Organizzazioni sindacali di categoria

Il Capo del Dipartimento per la programmazione ministeriale
– Prof. Giorgio Donna
CGIL F.P. firmato
Il Direttore Generale per le risorse umane del Ministero
– Dott. Bruno Pagnani –
CISL F.P.S. firmato
UIL P.A firmato
UNSA SADMUR
UNSA SNADAS firmato
UNSA SNALS
FEDERAZIONE INTESA firmato
FLP firmato
RDB CUB

_________________________________________
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NAZIONALE INTEGRATIVA
QUADRIENNIO NORMATIVO 2002-2005
PERSONALE COMPARTO “MINISTERI”

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO N. 3 /2006
FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE PER L’ANNO 2006

Premessa

1. In data 12 giugno 2003 è stato sottoscritto il Contratto collettivo nazionale di lavoro per il quadriennio normativo 2002 – 2005, primo biennio economico 2002 – 2003, del personale delle aree funzionali appartenente al comparto “Ministeri”;
2. In linea con le previsioni del CCNL 16 febbraio 1999 (artt. 31 e 32) e del CCNL 12 giugno 2003 (art. 23), le risorse finanziarie a carico del Fondo unico di amministrazione (art.31) sono finalizzate alla promozione di reali e significativi miglioramenti dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi istituzionali nonché del raggiungimento degli obiettivi prefissati. A tale scopo concorrono gli incentivi previsti, nei successivi articoli, per il conseguimento di una migliore produttività.
3. In rapporto alla disponibilità accertata a carico del Fondo unico di amministrazione per l’anno 2006, limitatamente allo stanziamento previsto dall’art. 2 octies della Legge 25 giugno 2005, n.109, le parti convengono quanto segue.

Art. 1
Risorse a carico del FUA 2006

1. Le risorse a carico del Fondo unico di amministrazione per l’anno 2006, accertate alla data del presente contratto sul capitolo 1275 “Fondo unico di Amministrazione per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi istituzionali”, sono pari a € 25.306.848, al lordo sia delle ritenute a carico del dipendente che di quelle a carico dello Stato, e sono costituite nel modo seguente:
– € 18.306.848,00, stanziamento ordinario;
– € 7.000.000,00, stanziamento annuo previsto, a decorrere dall’anno 2005, dall’art.2 – octies della Legge 25 giugno 2005, n.109, recante: “Disposizioni urgenti per lo sviluppo e la coesione territoriale, nonché per la tutela del diritto d’autore, e altre misure urgenti” e destinato all’incentivazione della produttività del personale in servizio, già appartenente all’ex Ministero della Pubblica Istruzione.

Art. 2
Utilizzazione del Fondo unico di amministrazione per il 2006

1. Le parti convengono di utilizzare, con il presente accordo, esclusivamente la quota di € 7.000.000,00, di cui al precedente art. 1.
In una successiva sezione negoziale si procederà all’impiego della rimanente somma di € 18.306.848,00, richiamata al medesimo art. 1, unitamente alle risorse recate dalla legge di assestamento al bilancio per l’anno 2006, per finanziare gli ulteriori istituti contrattuali
2. La risorsa, oggetto del presente contratto, viene così utilizzata:
– € 6.779.000,00 al lordo delle ritenute a carico dello Stato, per finanziare quote di retribuzione di produttività al personale delle aree funzionali in servizio, già appartenente all’ex MPI, secondo i criteri di cui al successivo art.3 e per le motivazioni previste dalla citata legge 109/2005;
– € 221.000,00, al lordo delle ritenute a carico dello Stato, per finanziare la retribuzione accessoria dei dirigenti di II fascia in servizio, iscritti nei ruoli dell’ex MPI, in conseguenza della previsione della Legge 109/2005, che individua i destinatari dell’incentivazione di produttività in tutto il personale amministrativo in servizio, già appartenente all’ex MPI;

Art.3
Retribuzione di produttività al personale delle aree funzionali ex MPI ai sensi della
Legge n.109/2005

1. Il citato importo di € 6.779.000,00 viene finalizzato, secondo quanto previsto dalla Legge 109/2005, alla retribuzione della produttività del personale delle aree funzionali appartenente all’ex MPI, per il suo complessivo coinvolgimento nell’insieme dei processi gestionali e riorganizzativi in atto nell’Amministrazione, con particolare riferimento all’accresciuta complessità delle funzioni e dei compiti assegnati al MIUR. Ciò in relazione alla prioritaria esigenza di assicurare un adeguato supporto alla realizzazione della riforma degli ordinamenti scolastici in attuazione della Legge 28 marzo 2003, n. 53, nonché alla connessa attività amministrativa, di gestione, di monitoraggio e di verifica dei relativi processi.
2. Destinatario delle risorse di cui al precedente comma 1 è il personale delle aree funzionali in servizio nell’anno 2006, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, già appartenente al ruolo dell’ex MPI, con esclusione dei collaboratori coordinati e continuativi e delle figure ad essi assimilabili. E’ altresì destinatario delle risorse in parola il personale già appartenente al ruolo dell’ex MPI e in posizione di comando presso gli I.R.R.E., l’INDIRE e l’INVALSI.
3. La quota economica mensile di produttività viene definita, per singolo dipendente e per ciascuna posizione economica, nelle misure indicate nell’allegata tabella A.

Osservazioni alla proposta di DPR di Riordino Mipaaf

Le scriventi OO.SS., in premessa alla seduta di consultazione, vogliono precisare che, già nelle precedenti occasioni di confronto sui testi a suo tempo presentati – inerenti la riorganizzazione sia del Mipa che del Mipaf – hanno espresso le medesime osservazioni che malauguratamente, per una chiusura preconcetta da parte della parte politica non sono state recepite; infatti, già in sede di predisposizione del precedente provvedimento di riordino, poi DPR 79/2005, furono espressi pareri contrari alla istituzione di due nuove direzioni generali in quanto, una prevedeva l’attribuzione di competenze che si sarebbero sovrapposte a quelle di altre direzioni generali – problema che puntualmente si è verificato – e, dell’altra in quanto le funzioni attribuite erano così scarse da non poter giustificare l’istituzione di una autonoma direzione generale.
Per questa ragione si concorda con la prevista cancellazione della D.G. della trasformazione agroalimentare e dei mercati.
Relativamente alla D.G. della tutela del consumatore, le scriventi OO.SS. ritengono che essa debba avere la denominazione di D.G. della comunicazione ed informazione e che debba avere l’effettiva attribuzione di alcune delle competenze che nel progetto sono invece attribuite alla D.G. dei servizi amministrativi ed alla D.G. dello sviluppo agroalimentare, qualità e tutela del consumatore.
Per quanto riguarda le competenze sui sistemi informativi, che nel progetto presentato sono lasciate al Dipartimento, in palese contrasto con le premesse di cui all’art. 1, comma 2, si chiede che vengano effettivamente attribuite ad una Direzione Generale. Esse, razionalmente ed operativamente rientrano nella sfera delle competenze della D.G. dell’amministrazione. In riferimento a ciò inoltre si chiede che le funzioni di coordinamento e gestione rientrino a pieno titolo nelle competenze della struttura ministeriale, funzioni che allo stato attuale sono svolte dall’AGEA.
Per quanto riguarda l’ufficio dirigenziale di prima fascia previsto presso il gabinetto, con i compiti di cui all’art. 7, comma 1, le scriventi OO.SS. si dichiarano assolutamente contrarie in quanto tale istituzione sminuirebbe le funzioni del primo Dipartimento e delle relative DD.GG., in quanto andrebbe a sovrapporsi alle funzioni proprie del Capo Dipartimento e delle relative DD.GG., confliggendo con quanto disposto al riguardo dal D.lgs. 165/01.
Per quanto concerne quanto previsto dall’art. 7, comma 3, si sottolinea che abbiamo già criticato la gestione del precedente ministro per quanto riguarda lo spropositato numero di personale assegnato agli uffici di Gabinetto, che tendeva a sostituirsi all’azione propria delle strutture dell’Amministrazione laddove vi era un interesse specifico della parte politica. Tale sovradimensionamento ha comportato e tutt’ora comporta anche una ridotta corresponsione dell’indennità di Gabinetto, prevista dal DPR 303/01 del 14.05.01, art. 7, comma 7, che recita come segue: “Al personale non dirigenziale assegnato agli uffici di diretta collaborazione, …omissis… spetta, a fronte delle responsabilità e di disponibilità ed orari disagevoli eccedenti quelli stabiliti in via ordinaria dalle disposizioni vigenti, nonché dalle conseguenti ulteriori prestazioni richieste dai responsabili, un’indennità accessoria di diretta collaborazione, sostitutiva degli istituti retributivi finalizzati all’incentivazione e al miglioramento dei servizi. La misura dell’indennità è determinata ai sensi dell’art. 14, comma 2, del D.lgs 29/93 (così come sostituito dal D.lgs 165/01). L’attuazione delle disposizioni contenute nel presente articolo non può comportare incrementi di spesa rispetto agli attuali stanziamenti in bilancio nella distribuzione delle risorse del salario accessorio”.
Per quanto riguarda la gestione unificata del personale, la soluzione proposta non è condivisibile in quanto permane la frammentarietà attualmente esistente. Per questo si propone l’istituzione di una D.G. per i compiti di gestione del personale dei ruoli agricoltura ed ICQ, del relativo trattamento economico e pensionistico, di programmazione della formazione e dell’aggiornamento professionale, nonché della gestione delle procedure concorsuali, ivi comprese quelle relative alle progressioni professionali entro e tra le aree funzionali.
Inontre non si concorda con le previsioni contenute all’art. 4, comma 1, ultimo capoverso, la cui formulazione appare di dubbia interpretazione, laddove si prevede che l’ICQ “si avvale delle gestione unitaria, assicurata dalla Direzione generale dei servizi amministrativi di cui all’articolo 3, comma 2, lettera c) , dei servizi comuni e del proprio personale, limitatamente al reclutamento, al trattamento giuridico ed economico e al relativo contenzioso”. L’impostazione proposta fa apparire la D.G. dei servizi amministrativi come strumentale all’ICQ mentre, a rigore, deve avere la piena competenza nella gestione delle risorse umane, tranne che per le materie espressamente riservate all’ICQ.
Inoltre, all’art. 4, comma 2, lettera a) ultimo capoverso, si chiede che venga lasciato all’ICQ il livello di contrattazione integrativa sulle materie ad esso specifiche; pertanto si chiede di eliminare dopo contrattazione integrativa, la “virgola” ed inserire la parola “sul”. Riguardo la materia “contrattazione integrativa” di ministero, peraltro, si rileva l’assenza di analoga competenza tra i compiti della D.G. dei servizi amministrativi, di cui all’art.3, comma c).
In ogni caso non si concorda che, nell’ambito del Regolamento – che è atto normativo unilaterale di organizzazione – debba essere inserita la “competenza” della contrattazione nell’ambito di una Direzione Generale, ovvero, il regolamento può e deve soltanto definire quale sia la D.G. competente alle relazioni sindacali ed alla contrattazione in quanto trattasi di atto amministrativo a firma del Ministro stesso.
Inoltre, riguardo l’art. 1, comma 3, lettera d), contrasta con qualsiasi principio di razionalizzazione delle risorse umane ed economiche l’impiego (con oneri a carico del Mipaaf) di un Comando Carabinieri quando il Ministero stesso dispone direttamente di propri organi di polizia, il Corpo Forestale dello Stato, e della struttura dell’ICQ, le cui specifiche competenze riguardano la repressione delle frodi agroalimentari.
Roma, 27 aprile 2007

FP CGIL    CISL FPS

ATTIVITA' DI VIGILANZA

FPCGIL FPCISL UILPA

A TUTTI I LAVORATORI del Ministero del Lavoro e della P.S.
e Ministero della Solidarietà Sociale

ATTIVITA’ DI VIGILANZA

L’Amministrazione, incalzata dalle nostre ripetute e pressanti richieste e dalla paventata mobilitazione del personale formalizzata nei giorni scorsi, ha indetto un incontro per trattare le complesse problematiche del personale ispettivo.
Lo stesso si è tenuto nella giornata del 15 maggio u.s. nel corso del quale sono stati illustrati gli obiettivi prefissati dalla Direzione Generale dell’Attività Ispettiva unitamente ai risultati conseguiti dagli operatori del settore.
E’ stato altresì ripresentato il portale informatico avente lo scopo di uniformare la modulistica e le strategie operative dell’ispezione del lavoro su tutto il territorio nazionale, riproponendo quindi contenuti e metodologie sentite da ormai troppo tempo senza che si intraveda concretezza di intervento e coesione nell’impartire chiarificazioni su aspetti normativi, dottrinali e soprattutto operativi.
Queste OO.SS sono immediatamente intervenute con un forte e deciso richiamo alla concretezza dei problemi e alle difficoltà presenti all’interno degli Uffici, dove pur a fronte di organici potenziati sono rimasti inalterati gli ostacoli in ordine ad un efficiente e razionale servizio ispettivo.
Inevitabile è stato il riferimento alla scarsità dei mezzi finanziari e agli strumenti operativi messi in campo per contrastare ogni forma di lavoro irregolare e per incentivare la sicurezza nei vari ambiti produttivi.
Cosi come una sottolineatura rilevante si è voluta indirizzare all’annosa questione dell’orario di lavoro, attualmente lasciato alla libera interpretazione ed applicazione dei Dirigenti Territoriali, in assenza peraltro di adeguati incentivi per i tanti lavoratori impegnati in ispezioni notturne ed in giornate festive.
Non è mancato inoltre, l’ovvio riferimento agli “Accertatori del lavoro” che fuorvianti e contraddittorie indicazioni inducono spesso a dequalificare nonostante per la maggior parte si è in presenza di adeguata e specifica professionalità, in alcuni casi addirittura ventennale.
A fronte di questo quadro, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di contrattazione per la definizione di un accordo nazionale dell’orario di lavoro per l’attività ispettiva, e di un altro tavolo per definire un nuovo profilo di “accertatore del lavoro” più rispondente agli obiettivi istituzionali della nostra Amministrazione e che si coniughi con il D.Lgs 124/04, così come previsto dal protocollo d’intesa del 15 febbraio u.s.
Inoltre si è rimarcata l’anomalia presente in quasi tutti gli Uffici, riguardo al distolto impiego del personale ispettivo in compiti non attinenti l’attività di vigilanza che spesso comporta prevaricazioni e sottodimensionamento di altre professionalità.
Le Scriventi hanno altresì riproposto l’annosa quanto sconcertante vicenda della vigilanza alle società cooperative per la quale gli alti vertici dell’Amministrazione continuano a sorvolare ed a non fornire nessun segnale per una seria risoluzione.
Si è infine puntato l’attenzione anche sugli esperti informatici la cui attività, in alcuni uffici, è travisata in parte o totalmente rispetto a quelle che sono le mansioni previste dal CCNI. Anche in questo caso le scriventi chiedono che i lavoratori siano impiegati in attività inerenti al loro profilo professionale.
Se dall’incontro previsto per fine maggio non ci saranno risposte adeguate ed impegni precisi da parte dell’Amministrazione per la risoluzione dei problemi elencati anche nel comunicato unitario precedente, le scriventi OO.SS. valuteranno l’opportunità di una inevitabile mobilitazione dei lavoratori.
Roma, 24 Maggio 2007

FPCGIL
FPCISL
UILPA
Giuseppe Palumbo
Immacolata Dui
Palmina D’Onofrio

Come l'Amministrazione riesce a farsi male da sola… un esempio – Lettera della Fp Cgil

Roma, 6 luglio 2007

Al Ministro del Lavoro e
della Previdenza Sociale
On. Cesare DAMIANO

Al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro e della P.S.
Prof. Francesco Tomasone

Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese

Al Direttore Generale per
l’Attività Ispettiva
Dr. Mario Notaro

Al Direttore Generale degli
Ammortizzatori Sociali e Incentivi
all’Occupazione
Dr.ssa Matilde Mancini

Al Direttore Generale per
per le Politiche Previdenziali
Dr.ssa Maria Teresa Ferraro

Al Direttore Generale della
Tutela delle Condizioni di Lavoro
Dr.ssa Lea Battistoni.

Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del ministero del
Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale 

Eccoci, ci siamo, siamo giunti all’applicazione concreta della parte contenuta nella direttiva annuale per l’azione amministrativa e la gestione per l’anno 2007, che riguarda il rafforzamento delle Direzioni Generali per l’Attività Ispettiva, degli Ammortizzatori Sociali e Incentivi per l’Occupazione, delle Politiche Previdenziali e della Tutela delle Condizioni di Lavoro attraverso il distacco temporaneo (6 mesi rinnovabili) di 20 ispettori vincitori o idonei dell’ultimo concorso assunti a seguito della Finanziaria 2007.
E’ interessante, e abbiamo già esplicitato in tempi debiti la nosta valutazione nel merito, che questa iniziativa sia stata inserita proprio in un documento che contiene le disposizioni generali per la gestione annuale, fissando gli obiettivi da raggiungere.
E certamente, proprio per questo, comprendiamo l’intento altamente strategico di inserire 20 ispettori da utilizzare per la lotta al lavoro nero e irregolare in queste Direzioni Generali (delle quali non è dato sapere né i carichi di lavoro, né quale e quanta attività ispettiva effetivamente svolgano e che piangono sempre carenza di personale e non si sa perché riescono ad ottenerlo).
Ma tant’è, e siamo sicuri che sarà un intervento assolutamente risolutivo per la lotta ai fenomeni sopra descritti e che porterà a risultati strabilianti, tanto più che “i prescelti” troveranno ad accoglierli sia altri ispettori del lavoro ma soprattutto molti accertatori del lavoro, rientrati nelle Direzioni appena riqualificati ed in condizioni di collaborare efficacemente per raggiungere questi ambiziosi obiettivi.
Ci piace poi tanto e lo troviamo davvero interessante il sistema di selezione che l’Amministrazione va ad indicare, di tipo privatistico e manageriale……..davvero interessante.
Peccato che un paio delle Direzioni interessate chiede, quale requisito, il diploma di laurea, quando quello era il titolo già indispensabile per partecipare al concorso di assunzione.
Osserviamo poi, con quale serietà e severità la Direzione Generale ler l’Attività Ispettiva ha indicato i requisiti necessari per poter partecipare alla severissima selezione:
1. diploma di laurea in giurisprudenza;
2. idoneità all’esercizio della professione di avvocato;
3. diploma di specializzazione o master di durata almeno semestrale in materie giuridiche attinenti alle problematiche che rientrano nella competenza della Direzione Generale. Costituisce titolo alternativo l’ammissione ad un dottorato di ricerca in materia giuslavoristica o sindacale;
4. adeguata conoscenza della lingua inglese o francese.

Forse perché in questa D.G. hanno già intenzione di inserire questi ispettori nel Centro Studi dell’Attività Ispettiva che sta sempre più assumendo le caratteristiche di tipo “privato” (o privatistico?) piuttosto che mantenere il suo carettere pubblico.
E’ con autentica trepidazione che auspichiamo che la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva con questo nuovo supporto riesca a sciogliere il “nodo gordiano” relativo all’attività che gli accertatori del lavoro devono svolgere su tutto il territorio.
Sulla nota del 28 giugno 2007, inviata alla DRL e alle DPL del Lazio, abbiamo utilizzato l’ironia perché la consideriamo uno scherzo di pessimo gusto, che tuttavia non ci fa perdere di vista la gravità dei suoi effetti.

C’è un altro punto che vogliamo e dobbiamo sottolineare, con forza e con chiarezza, perché non è solo preoccupante ma è da considerarsi di estrema gravità; e cioè la possibilità che la Direzione Generale competente “può revocare il distacco al soggetto “prescelto”, che per “qualsiasi ragione”, non assicuri una presenza continuativa”.
Quel per “qualsiasi ragione” fa pensare che non si vuole andare a colpire lavoratori poco motivati, ma i lavoratori che potrebbero trovarsi in situazioni quali maternità, aspettativa per motivi di studio o familiari, gravi malattie etc., in dispregio a tutte le norme di legge e di contratto, che ancora tutelano i lavoratori. TUTTI I LAVORATORI, anche i neo ispettori (tra l’altro assunti per vigilare il corretto rispetto delle norme e dei contrattti delle “altre” aziende………. contraddizioni di questa Amministrazione).
O forse i Direttori Generali pensano che l’esercizio del loro potere è così assoluto da superare leggi e contratti………

P.S.: Oltre ai requisiti richiesti e al curriculum vitae i “volontari” dovranno
superare un durissimo colloquio (che efficenza! che efficacia!)

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

Convocazione della delegazione trattante Nazionale Fp Cgil

Roma, 10 luglio 2007

Alla Delegazione trattante FP CGIL del
Ministero del lavoro e della P.S.
e del ministero della Solidarietà Sociale 

Convocazione delegazione trattante nazionale FP CGIL – Ministero lavoro e della P.S. e del Ministero della Solidarietà Sociale.

Cari compagne e compagni,
E’ convocata la delegazione trattante nazionale del Ministero del Lavoro e della P. S. e del Ministero della Solidarietà Sociale per il giorno 19 luglio 2007, ore 9,30, presso la sede di Funzione Pubblica C.G.I.L, via L. Serra, 31 (Sala Ovale, III piano), sul seguente o.d.g.:

* Situazione politica generale
* Valutazione complessiva sulle condizioni interne del Ministero.

Vista l’importanza che rivestono gli argomenti in questione la Delegazione trattante è invitata a partecipare all’incontro in parola.
Si invitano pertanto le strutture in indirizzo a voler agevolare la partecipazione dei compagni e delle compagne coinvolti.
Fraterni saluti

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

La posizione della FPCGIL Medici sulle cure obbligatorie del Vaticano è su La Stampa, Il Giornale, Il Manifesto, Liberazione, Corriere Adriatico, Giornale di Brescia e Metronews

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