A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
In data 11 novembre si è tenuta la riunione prevista fra l’Amministrazione e le OO.SS.
I temi all’ordine del giorno sono stati la trattativa sul CCI 2009 e i progetti locali di Verona e Viterbo, che sono stati avocati al centro, vista l’impossibilità di raggiungere un accordo in sede locale.
La Dottoressa Tedeschi ha iniziato la riunione comunicando che le azioni poste in essere dall’Ente per tentare il recupero del taglio imposto per legge al fondo per il trattamento accessorio non hanno ancora dato esiti e, pur mostrandosi ottimista, non ha potuto ipotizzare dei tempi certi per lo scioglimento di questo nodo cruciale.
Dopo aver chiesto la verifica circa le risorse spese e impegnate fino ad oggi, si è ritenuto di procedere alla proroga per il VI bimestre 2009 della disciplina definita per il trattamento economico accessorio nel CCI 2008 e successivi Protocolli d’Intesa.
Per quanto riguarda la trattativa sul CCI 2009 si è presa in esame l’ipotesi di procedere all’indizione di selezioni per gli sviluppi economici all’interno delle aree.
Le motivazioni che ci portano a considerare questa ipotesi sono coerenti con la previsione del “compenso di ruolo funzionale”.
Tale istituto, infatti, pur se realizzato per la sola mensilità di dicembre 2008, aveva lo scopo di aprire una strada al pieno riconoscimento professionale della capacità dimostrata dal personale di adeguarsi a un sistema improntato alla massima flessibilità.
Inoltre che per coloro che non possono essere destinatari di sviluppi economici all’interno delle aree va ipotizzato il mantenimento di questo stesso istituto o altro analogo.
L’Amministrazione ha fornito delle proiezioni circa i costi a carico del fondo di questa ipotesi e ha sottolineato comunque la necessità di prevedere una parte congrua di risorse da destinare alla produttività.
Le OO.SS hanno sottolineato come vanno già considerate fra queste le risorse già dedicate alla progettualità locale e che, comunque, una percentuale piuttosto ampia di salario accessorio rimarrebbe ancorata a criteri di produttività.
L’Amministrazione ha dichiarato di voler presentare una proposta di rivisitazione dei criteri previsti nel CCI 2008 per le progressioni economiche all’interno delle aree.
La prossima riunione sul CCI 2009 è prevista per il 23 Novembre.
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Si è passati alla trattativa sul progetto locale di Verona, presente il Dirigente dell’Ufficio Dott. Iacometti, concordando che un’ulteriore nota da parte dell’Amministrazione e delle OO.SS. nazionali fornirà ulteriori elementi esplicativi circa l’obiettivo progettuale.
Per quanto riguarda Viterbo, si è stabilito che il budget legato al progetto locale verrà distribuito a quanti avranno garantito una soglia di partecipazione minima.
Roma, 12 novembre 2009
Derna Figliuolo
FP CGIL ACI
I medici sono ormai bersaglio di un attacco interno di natura pseudoaziendale ed esterno della cattiva politica.
La professionalità è sempre più mortificata da scelte arbitrarie dei direttori generali, secondo logiche dettate da criteri di “appartenenza” e non certo di merito, peraltro senza trasparenza.
L’ultimo testo del Ddl sul Governo Clinico, in discussione alla Camera, se approvato peggiora la sudditanza del medico.
La controriforma della pubblica amministrazione di Brunetta, purtroppo sottoscritta anche da confederazioni alle quali aderiscono sindacati medici ma non dalla CGIL, marginalizza e penalizza tutti i dirigenti, che continuano ad essere colpiti dai piani di rientro, in attesa della manovra “lacrime e sangue” del Governo Berlusconi, per il quale la crisi era superata.
A fronte di questa situazione c’è bisogno di avere più forza e di unire in primo luogo in una unica area contrattuale tutte le forze della dirigenza della sanità pubblica (medici, veterinari, psicologi, biologi, etc.)
L’unione tra i dirigenti della sanità pubblica, che lavorano negli ospedali e nei servizi territoriali uno a fianco dell’altro, rappresenta infatti un valore aggiunto contro le monocrazie aziendali e le politiche dei tagli, a difesa della professionalità.
Per queste ragioni domani, all’incontro all’Aran per la definizione delle nuove aree contrattuali, la CGIL si batterà per una unica area contrattuale omogenea della dirigenza del servizio sanitario nazionale.
Di seguito alleghiamo un’ulteriore informativa, fornita dall’Amministrazione del Mef, relativa all’interpello conclusosi il 20 agosto u.s..
Nel prospetto allegato si possono raffrontare le domande di quanti si sono dichiarati interessati ad un’eventuale mobilità verso i Monopoli di Stato a fronte della forza oggi presente nelle singole sedi.
Al riguardo, siamo in attesa di un incontro con l’Amministrazione, già più volte sollecitato.
Roma, 10 settembre 2010
p. Coord. Naz.FP CGIL MEF
Daniele Nola
Nel corso dell’attivo delle delegate e dei delegati della FPCGIL Medici di Milano, Sonia Ribera è stata eletta coordinatrice della FPCGIL Medici di Milano.
E’ stato poi eletto, su proposta della coordinatrice, il nuovo esecutivo “in rosa” composto, oltre che da Sonia Ribera, da Daniel Mattia, Giovanni Figini, Loredana Frattini, Erminia Piagnoni, Ruggero Rosà e Tiziana Vai
PROGRAMMA NAZIONALE ELEZIONI RSU 2007
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
1. Stabilizzazione dei precari.
2. Riorganizzazione degli Uffici in funzione della riorganizzazione dei processi, con particolare attenzione anche alla comunicazione e all’informatica.
3. Conclusione dei percorsi di riqualificazione, con i passaggi d’area da B a C1 collaboratore amministrativo, come previsto dal protocollo d’intesa firmato con l’amministrazione il 15 febbraio 2007;
4. Nuovo contratto integrativo chr intervenga sull’organizzazione del lavoro e che, conseguentemente valorizzi il personale anche dando opportunità di progressione e in particolare:
– risoluzione positiva degli accertatori nell’ambito del profilo ispettivo;
– valorizzazione delle professionalità tecnico-specialistico;
– soluzioni per valorizzare i funzionari dotati di adeguate professionalità nell’ambito di nuovi processi di riqualificazione;
– stipula, a carico dell’amministrazione di una assicurazione sullo svolgimento
dell’attività ispettiva da parte del personale ispettivo;
– accordo quadro sull’orario di lavoro del personale ispettivo.
5. Definizione del ruolo dei lavoratori che operano presso lo sportello Unico e garanzia di formazione, produttività e straordinario.
6. Verifica e mappatura delle attività affidate all’esterno, con eventuali processi di reinternalizzazione.
7. Formazione e aggiornamento qualificati, continui e rivolti a tutti i lavoratori.
8. Una nuova organizzazione che oltre essere efficace e produttiva sotto il profilo dell’erogazione dei servizi all’utenza promuova un adeguato grado di benessere fisico e psicologico di chi vi lavora, attivando alcune azioni positive:
– semplificazione procedure di mobilità di scambio tra le sedi dell’Amministrazione;
– formazione continua per i lavoratori e lavoratrici che per motivi di cura familiare, maternità/paternità, studio abbiano dovuto assentarsi dal lavoro per lunghi periodi;
– attivazione del telelavoro.
9. Sicurezza sul lavoro: rispetto delle norme e delle condizioni igienico-sanitarie in tutte le sedi di lavoro.
A TUTTI I LAVORATORI
Di seguito il comunicato del Coordinamento MEF in merito all’incontro di ieri sulla riforma del Ministero e un file con i documenti consegnatici dall’Amministrazione.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL
Vincenzo Di Biasi
Nota unitaria dei Segretari Generali in merito all’attività di vigilanza delle Grandi dighe italiane svolta dal Registro Italiano Dighe, ente soppresso dalla legge 286/2006 e confluito nel Ministero Infrastrutture.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori segretaria nazionale FPCGIL
Il maxiemendamento con quasi 7 milardi di euro in meno per la sanità, costringerà alla chiusura indiscriminata di ospedali e servizi territoriali, alla decurtazione del personale e delle sue retribuzioni.
E a pagare non saranno solo i cittadini e gli operatori delle Regioni con il maggiore deficit sanitario ma, data l’entità della manovra, verranno colpite anche le Regioni virtuose.
Odiosa è poi la norma che costringerà diverse Regioni a far pagare il ticket anche ad anziani ammalati con basso reddito.
Chi può si rivolgerà al privato, per gli altri cittadini rimarranno servizi sanitari pubblici impoveriti.
Sacconi aveva annunciato di voler promuovere la qualità in sanità, è esattamente il contrario.
Più passano i giorni, più la manovra d’estate diventa iniqua e dannosa.
La FPCGIL Medici e la FPCGIL, insieme a tutta la CGIL, la contrasterà con tutti i mezzi possibili, comprese manifestazioni di protesta.
Penso sia utile e importante portare a conoscenza di tutti il comunicato della RSU della Direzione Provinciale del Lavoro di Bologna ed il comunicato della FP CGIL di Bologna sul mancancato accordo FUA 2009 – contrattazione decentrata.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
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I lavoratori della DPL di Bologna esprimono la loro contrarietà all’accordo sul FUA 2009.
Roma, 14 ottobre 2009
On.le Ignazio LA RUSSA Ministro della Difesa
On.le Giuseppe COSSIGA Sottosegretario di Stato Ministero della Difesa
On.le Guido GROSETTO Sottosegretario di Stato Ministero della Difesa
Al Gabinetto del Ministro Ministero della Difesa
Alla Direzione Generale del Personale Civile Ministero della Difesa
Al Direttore Generale Agenzia Industrie Difesa
Allo Stato Maggiore Difesa Ministero della Difesa
Allo Stato Maggiore Esercito Ministero della Difesa
Allo Stato Maggiore Aeronautica Ministero della Difesa
Allo Stato Maggiore Marina Militare Ministero della Difesa
Al Segretario Generale Ministero della Difesa
Al Vice Segretario Generale Ministero della Difesa
-LORO SEDI –
OGGETTO: relazioni sindacali; richiesta separazione tavoli nazionali.
Con la presente, le scriventi OO.SS. nazionali chiedono la separazione dei tavoli di negoziazione inerenti l’informazione, la consultazione, la concertazione e la contrattazione previste dal vigente assetto normativo e contrattuale.
Distinti saluti
COORDINAMENTI NAZIONALI – MINISTERO DELLA DIFESA
FP CGIL CISL FP UIL PA
N. Manca R. Bellotto S. Colombi
I medici della FP CGIL aderiscono allo sciopero generale nazionale della CGIL del 12 marzo 2010 per l’intero turno di lavoro e scenderanno in piazza nelle manifestazioni territoriali insieme a tutti gli altri lavoratori pubblici e privati.
Il Governo nega la crisi e promette che nessuno “verrà lasciato indietro”. Intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari della scuola e della pubblica amministrazione, tra i quali a rischio oltre 12.000 medici, e le risposte continuano a non essere date. La prima richiesta è fermare i licenziamenti.
E’ necessario ridurre le tasse per dipendenti e pensionati, attraverso la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l’abbassamento della prima aliquota al 20 %. Basti pensare alle differenze tra il lordo delle buste paga e degli aumenti contrattuali e il netto realmente percepito.
E’ necessario costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù. Fondamentale è la regolarizzazione dei migranti che lavorano, la sospensione della Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, abolire il reato di clandestinità, riconoscendo la cittadinanza alla nascita nel nostro Paese. I medici si sono battuti per non fare le spie e continuano nel loro impegno per garantire il diritto alla salute per tutti.
Lo sciopero è anche contro la nuova legge di controriforma del diritto e del processo del lavoro. E’ inaccettabile l’introduzione di una specie di contratto individuale, tramite cui poter demandare ad un arbitro, che decide secondo “equità” ma a prescindere dalle leggi e dai contratti collettivi, le eventuali controversie. Per i medici, già sottoposti alle leggi disciplinari di Brunetta, verrebbe a mancare anche la tutela della giustizia ordinaria.
Il testo definitivo della manovra economica prevede in modo chiaro anche lo stop al rinnovo delle convenzioni della medicina generale, della specialistica ambulatoriale e della pediatria, per il triennio 2010 e 2012.
Si tratta di un grave colpo di freno alla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio, che dovrebbe garantire adeguate risposte 24 ore su 24 ai cittadini con problematiche risolvibili senza recarsi in ospedale. In sostanza così, paradossalmente, aumenteranno i costi per l’impropria utilizzazione delle risorse ospedaliere. I medici non avranno l’aumento di circa il 5% ma dovranno comunque sostenere le spese maggiori per gli studi.
Il rinnovo della convenzione doveva servire a cambiare l’organizzazione dei servizi, i compiti e le funzioni dei 90.000 medici interessati, adeguando l’assistenza territoriale ai nuovi bisogni sanitari dei cittadini.
Invece delle riforme, dell’innovazione, della razionalizzazione, dello sviluppo, dell’adeguamento dei servizi, ecco giungere la falce governativa che rade al suolo ogni velleità di cambiamento con penalizzazioni professionali, e non solo economica, dei medici.
Se a questo aggiungiamo il taglio dei servizi sociali per la drastica riduzione delle risorse per gli enti locali – con ricadute negative su tutta l’area dell’assistenza socio-sanitaria, dalla non autosufficienza alla salute mentale – e il razionamento dei medici dipendenti, per il blocco del turn over e il dimezzamento del precariato, possiamo senz’altro affermare che questa manovra soffoca la sanità pubblica.
Aumentano quindi le ragioni della protesta, che vedrà medici dipendenti, precari e convenzionati scendere in piazza con la CGIL il 12 giugno a Roma.