Comunicato

 
Questa mattina è stato firmato il CCIE 2006/2009.
 
Di seguito il contratto firmato nonché la nostra nota a verbale e il comunicato.

Roma, 1 ottobre 2009
 
FP CGIL NAZIONALE
Roberto Morelli 
 

 
 

 
 

Comunicato

CCIE 2006/2009

Nella giornata di ieri abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo sul Contratto Integrativo 2006/2009.
Crediamo che, pur in presenza di un risultato che consideriamo positivo, sia opportuno e non secondario sottolineare le innumerevoli difficoltà che abbiamo affrontato nel corso della trattativa.
Non può sfuggire a nessuno come tutti gli interventi posti dal Governo in termini di riduzione delle risorse disponibili nel Fondo nonché i vincoli normativi introdotti negli ultimi tempi abbiano caratterizzato il percorso per la definizione del Contratto sottoscritto ieri, creando ostacoli che, alla fine, siamo stati in grado di superare solo attraverso la capacità di trovare, nel merito, soluzioni quanto più ampiamente condivise. Il nostro ruolo propositivo infatti alla fine ha reso chiare ed esigibili le motivazioni della FP CGIL ed è stato ancor più apprezzabile in relazione allo stato oggettivamente critico dei rapporti fra le OO.SS., che spesso, in virtù delle scelte operate negli ultimi mesi, rendeva più acuta la fase di conflittualità rispetto ad una corretta dialettica ancorchè fra posizioni diverse.
Siamo convinti, e ne troviamo conferma anche in questa occasione, di essere riusciti a dare, attraverso questo accordo, pieno valore e significatività all’istituto della contrattazione che, ultimamente da più parti, ad iniziare dall'”effervescente” Ministro Brunetta, troppo spesso viene messo in discussione privilegiando, secondo noi in maniera del tutto sbagliata, il ritorno ad una massiccia rilegificazione del rapporto di lavoro.
Per quanto ci riguarda, come FP CGIL, ci siamo mossi nella consapevolezza, a fronte di una oggettiva riduzione delle risorse disponibili e tenuto conto del periodo di crisi attuale, che la strada più corretta fosse quella di evitare di spalmare le “riduzioni di salario” in maniera indifferenziata, penalizzando in tal modo maggiormente i livelli medio – bassi dell’ordinamento professionale. Abbiamo, invece, deciso di provare, pur nella ristrettezza delle possibilità, ad individuare delle priorità e a proporre delle scelte sostenibili per attenuare la forbice economica tra i vari livelli dell’ordinamento che altrimenti, operando in modo proporzionale, sarebbe di fatto risultata ancor più ampliata.
Riteniamo tale scelta coerente con l’organizzazione del lavoro per come già attualmente si svolge all’interno dell’Istituto e finalizzata alla realizzazione del nuovo sistema di inquadramento professionale derivante dal CCNL 2006/2009.
Un passo in avanti coerente con le preoccupazioni e le iniziative di quanti vorrebbero un ruolo più presente ed attivo del nostro Ente in termini di Prevenzione/Riabilitazione/Reinserimento per una tutela sempre più attenta alla dignità della persona e del mondo del lavoro in generale.
Ovvio il riferimento, in prospettiva, al “Piano Industriale” ed al ruolo importante ed insostituibile del Sindacato, a partire da quello Confederale, nel definirne le priorità e le modalità applicative.
Si poteva fare di più e meglio?
Obiettivamente nelle condizioni date era difficile fare più di quanto è stato fatto; certamente rimangono aree di criticità che devono essere migliorate ed altre che devono trovare soluzioni più incisive ma ciò non toglie che alcuni segnali sono stati lanciati con la speranza di arrivare quanto prima alle soluzioni che tutti auspichiamo.
Riportiamo in sintesi i punti più significativi dell’accordo:
* Un ulteriore ampliamento del ruolo della Contrattazione di Posto di Lavoro;
* Introduzione delle posizioni organizzative in coerenza con il CCNL 2006/2009;
* Maggiore responsabilizzazione della Dirigenza nelle scelte organizzative;
* Modalità per i percorsi di carriera all’interno delle aree e per il passaggio tra le aree;
* Parametro unico per la corresponsione degli emolumenti legati alla produttività e ai progetti speciali;
* Aumento, a partire dal 1/12/2009, del compenso unico di professionalità con particolare attenzione al personale delle aree A e B;
* Plafond dello straordinario da erogare tenendo conto dello squilibrio fra organici e forza;
* Maggiore flessibilità dell’orario di lavoro;
* Sistema premiante più rispondente agli indirizzi indicati dal CCNL anche attraverso l’introduzione, in via sperimentale per il 2009, della valutazione del “grado di soddisfacimento dei cittadini e dell’utenza” .

Riteniamo che alcuni di questi punti assumano carattere di innovazione rispetto a schemi ormai consolidati e come tali hanno la convinta adesione della FP CGIL.
Si tratta ora di dare piena attuazione a quanto sottoscritto ed avviare da subito a livello Centrale, così come concordato tra le parti, in primo luogo una sessione di incontri per avviare le procedure di passaggio tra le aree e di progressione economica all’interno delle aree ed aprire immediatamente a livello territoriale una fase di confronto proprio per dare pratica attuazione e rendere quindi esigibile l’insieme del CIE 2006/2009.

Roma, 1 ottobre 2009

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli

 

 

Documentazione

 

Presentazione Dl 78/2010 – schemi
 
 

 
 
 

Dai territori

 
 

A tutti i Lavoratori della Lombardia
CROCE ROSSA ITALIANA

Lunedì 28 marzo 2011 la Direzione regionale della Croce Rossa Italiana ci ha comunicato che la rendicontazione del 2009, che contrariamente a quanto atteso per l’incontro, non si concluderà prima della fine della settimana, in ogni caso difficilmente consentirà la proroga della convenzione con AREU oltre il 30 giugno 2011.

Nel corso di questa settimana dovrebbe tenersi un incontro tra CRI e Regione Lombardia, al termine del quale CRI si riserva di comunicare le sue decisioni definitive.

Le OO.SS., nel rappresentare la forte preoccupazione per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei servizi erogati, hanno chiesto che, immediatamente dopo l’incontro in Regione, vi sia una nuova convocazione del tavolo sindacale in cui avere risposte definitive sia sulla rendicontazione dei costi che sulle prospettive di lavoro per tutto il Personale.

Le OO.SS. hanno in data odierna scritto ad AREU e a Regione Lombardia rappresentando tutte le preoccupazioni ed al Prefetto di Milano (in qualità di coordinatore dei Prefetti della Lombardia) perché si riconvochi il tavolo già aperto a Gennaio vista l’assoluta gravità della situazione.
Le scriventi OO.SS. chiedono pertanto a tutte le Lavoratrici e a tutti i Lavoratori la massima allerta perché nelle prossime settimane sarà indispensabile una nuova forte mobilitazione per tutelare tutti i posti di lavoro, le professionalità ed i servizi erogati alla cittadinanza.

Milano, 28 marzo 2011

FP CGIL CISL FP UIL PA SINADI-CRI FIALP-CISAL-CRI USB PI
(G. Baraldi) (U. Magnoni) (E. Dacquino) (P. Di Gennaro) (L. Arrigoni) (R. Germani)

 

Posizione della CGIL

Con riferimento al documento sottoscritto dalla CISL, UIL, RdB, SALFI e FLP, riteniamo opportuno chiarire che:
– la scrivente non era al corrente del documento sottoscritto dalle altre sigle sindacali, che è scaturito da una riunione alla quale la nostra organizzazione non ha partecipato.
La Cgil nel rimanere coerente nella posizione assunta dopo l’incontro del 5 ottobre scorso ha evidenziato, nel comunicato dell’8 novembre, che le modifiche apportate al testo della finanziaria non corrispondono al confronto avuto con i rappresentanti del Governo e alle modifiche proposte unitariamente con CISL e UIL.
A tal fine abbiamo già chiesto un incontro ufficiale con il sottosegretario Alfiero Grandi, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, per avere chiarimenti in merito.
Rileva positivamente che le altre sigle sindacali sono ritornate sulla posizione unitaria evidenziata nei precedenti comunicati, discutendo del merito del decentramento e non contro.
L’obiettivo prefissato è di porre l’Agenzia al centro di detto processo ai fini di garantire l’equità fiscale, l’unitarietà della banca dati e la certificazione del dato; da ciò deriva la tutela dei diritti dei lavoratori, la difesa della loro professionalità e non ultimo la qualità del servizio erogato a tutela del cittadino. Per raggiungere tali obiettivi siamo pronti ad utilizzare ogni mezzo a disposizione del sindacato.
Infine, siamo pronti ad aprire tavoli unitari, con le altre sigle sindacali.
Roma, 10 novembre 2006

I Coordinatori Nazionali FPCGIL
Agenzia del Territorio
C. Di Leo – G . Serio
 
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Agenzie Fiscali Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali

(A.Garzi)

Riprende il confronto con la presentazione del piano delle attività per il 2007.

Roma, 23 maggio 2007

Nella giornata di ieri, presso la Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate, ci sono state presentate le linee di pianificazione strategica per il triennio 2007-2009 che costituiranno la base della convenzione tra Ministero ed Ente dell’anno 2007.
Il documento, insieme con una valutazione più dettagliata dei contenuti, vi sarà trasmesso non appena disponibile in formato elettronico.
Anche da una prima analisi emerge comunque con chiarezza la volontà di potenziare le attività di contrasto all’evasione fiscale puntando sulla qualità e proficuità dei controlli, piuttosto che sulla quantità degli stessi, che pure, vengono incrementati attraverso un aumento delle risorse assegnate.
Rimane alta l’attenzione verso le attività e le iniziative di assistenza all’utenza per la quale si prevedono interventi di supporto per la semplificazione e l’interpretazione normativa, nonché una estenzione, ampiamente pubblicizzata, dell’uso di strumenti informatici.
A questi aspetti, senz’altro positivi, si affianca a nostro giudizio una palese carenza. Poco infatti si dice in materia di politiche del personale per il quale si prevedono ulteriori e consistenti interventi formativi senza però indicare strategicamente e con chiarezza, la necessità di puntare a nuovi processi di riqualificazione che, accrescendo la professionalità dei lavoratori, consentano di sviluppare politiche di contrasto all’evasione qualitativamente più efficaci.
A tale proposito l’Agenzia si è dichiarata concorde all’avvio, entro l’anno, di una nuova procedura selettiva per il passaggio alla terza area funzionale, ma la proposta presentataci per soli 500 posti, è per noi assolutamente insufficiente a garantire le professionalità necessarie per conseguire gli obiettivi, sempre più sfidanti, che il Paese richiede.
Ci batteremo quindi con forza perché i posti vengano aumentati, ed affinché tale procedura venga prevista in convenzione, così come continueremo a sostenere in tutte le sedi le legittime aspettative all’assunzione degli idonei del progetto Iride.
L’Agenzia ha poi condiviso la nostra richiesta circa l’emanazione di una direttiva sulle relazioni sindacali che richiami tutti i livelli dirigenziali alla corretta applicazione degli istituti di partecipazione previsti dai contratti, nel contempo saranno calendarizzati, nei prossimi giorni, una serie di incontri nazionali finalizzati alla soluzione dei numerosi conflitti apertisi, in questi ultimi mesi, in vari territori.
Infine, essendo finalmente disponibili i fondi del comma 165, abbiamo sollecitato l’immediata apertura delle trattative per la costituzione e ripartizione del fondo 2006.
Successivamente, nei tempi più brevi, riprenderemo il confronto per l’attuazione degli accordi concernenti gli articoli 12-13-17-18 e 19 del CCNI in materia di incarichi di responsabilità, fondi di sede e produttività 2007.
Fraterni saluti

p. la FP CGIL Nazionale
Agenzia delle Entrate
Carlo Cielo

Finanziaria 2008

La finanziaria 2008 contiene diverse misure riguardanti la condizione abitativa delle famiglie delle giovani generazioni.
Alla questione della casa il Governo dedica, in questa manovra di bilancio, un insieme di misure non riscontrabili da molte legislature:
dall’ICI agli affitti, dalle abitazioni destinate ai ceti sociali meno favoriti ai giovani che ancora vivono nella famiglia di origine.
Va apprezzato il segno distintivo di questi provvedimenti rispetto alle scelte in materia, operate recentemente dal precedente Governo segnatamente a:
– previsione d’investimenti pubblici nell’edilizia sociale;
– interventi sull’ICI e sugli affitti;
– condizione abitativa delle giovani generazioni.
– sostegno alle ristrutturazioni edilizie anche al fine del risparmio energetico.
Se pur significative, le misure adottate, sono ancora insufficienti se rapportate agli indirizzi contenuti nel DPEF e agli impegni assunti dal Governo presso il Tavolo sulle politiche abitative e ribaditi nella conferenza nazionale sulla casa.
In attesa di una più attenta valutazione delle stesse – e nel quadro dell’elaborazione più generale della Confederazione sui temi della casa, alla quale ci siamo ispirati, sia pure con qualche valutazione differente – inviamo un primo documento relativo alle politiche abitative contenute nella legge finanziaria 2008.

p. il comparto AA.LL.
Mauro Ponziani
p. la segreteria Fp Cgil 
Antonio Crispi

Roma, 18 Ottobre 2007

Comunicato unitario

 
Comunicato intersindacale unitario a seguito della Nota dell’Amministrazione sul DPR recante l’autorizzazione ad assumere (che alleghiamo)

 

 
 

Comunicato unitario

 

FP CGIL   CISL FP   UIL PA    CONFSAL/SALFi    FLP
Segreterie Nazionali Agenzie Fiscali

VERTENZA COMMA 165 2008 e 2009
NO AI TAGLI !!!
Continua la mobilitazione…

Dopo le settimane di mobilitazioni e la grande partecipazione alla manifestazione di Roma del 14 luglio, primi segnali di attenzione emergono nei confronti della nostra vertenza.

Il lasso di tempo che intercorre tra l’emanazione del DPCM e la pausa estiva NON DEVE FERMARE LA NOSTRA MOBILITAZIONE.

Invece di contrastare l’evasione fiscale, attraverso le potenzialità e le professionalità dei lavoratori delle Agenzie Fiscali, il Governo, per reperire nuove risorse, non trova di meglio che utilizzare lo strumento dello scudo fiscale e implementare il sistema dei giochi.

A difesa dell’equità fiscale, dello stato sociale e della dignità economica e professionale di migliaia di colleghi delle Agenzie Fiscali e dei Monopoli,

MANIFESTIAMO

in occasione dell’estrazione del superenalotto con un

SIT-IN

il giorno 28 luglio 2009 dalle ore 17 alle ore 20 in Piazza Mastai a Roma

È prevista la partecipazione di diversi esponenti parlamentari.

Roma, 22 luglio 2009

 
FP CGIL   CISL FP    UIL PA    CONFSAL/SALFi    FLP
Serio Silveri Cefalo Callipo Sperandini

 
 
 

Sintesi del Coordinamento Regionale Lombardia

Oggetto: sintesi dei lavori del coordinamento regionale Autonomie Locali del 16/09/06

si è svolto il 16 settembre il coordinamento regionale del comparto Autonomie Locali al fine di riprendere la discussione in merito al prossimo rinnovo contrattuale e dare continuità alla discussione avviatasi nel nostro territorio sui cambiamenti gestionali nella rete dei servizi pubblici. La partecipazione è stata garantita da quasi tutte le strutture territoriali, ed è stata anche l’ occasione per presentare il compagno della segreteria nazionale, Antonio Crispi, neo responsabile del comparto.
Gli interventi hanno evidenziato , vista l’ importanza che il sistema delle AA.LL. riveste nel garantire politiche di coesione sociale e di welfare municipale, l’ esigenza di prestare una maggiore attenzione politica al comparto in particolare alle trasformazioni e ai processi politici che avvengono nella nostra regione in quanto la Giunta Formigoni sta attuando , da tempo, una politica sociale in antitesi alla nostra idea di inclusione e di rete di servizi da garantire alle comunità locali.
Il Coordinamento ha evidenziato la necessità che nella prossima stagione contrattuale non si eludano i problemi rimasti insoluti con il precedente contratto (commissione paritetica art. 12,P.O. ,ecc…) , e che venga garantito il rispetto delle decorrenze economiche , incrementando il potere d’ acquisto delle retribuzioni, risorse adeguate per la contrattazione integrativa e attuati processi di stabilizzazione dei lavoratori precari, previdenza complementare, elementi questi che devono rappresentare i fattori principali della nostra azione sindacale.
Vi è la consapevolezza che la prossima stagione di contrattazione integrativa debba essere orientata ad un reale cambiamento e miglioramento dei servizi rivolti alle imprese e ai cittadini, con una feroce lotta agli sprechi e alle consulenze inutili, una efficace impegno contro le esternalizzazioni rafforzando il sistema delle relazioni sindacali.
Molti interventi hanno posto la necessità di riprendere la discussione intorno al ruolo del contratto delle AA.LL. , se può, cioè, costituire lo strumento utile per disciplinare i rapporti di lavoro nascenti dalle svariate forme gestionali di cui le amministrazioni locali si stanno dotando per gestire i servizi in prevalenza socio-assistenziali.
Il coordinamento ritiene , pur con qualche intervento critico, il documento unitario “Patto per il lavoro pubblico” un’ efficace risposta al becero attacco, condotto in questo ultimo periodo attraverso organi d’ informazione, al lavoro pubblico e ai lavoratori pubblici ed è una base condivisibile su cui impostare le piattaforme contrattuali.
E’ stato evidenziato come fino ad ora , nel rapporto con il governo , per quanto concerne il P.I. si sono registrate le maggiori distanze in vista della costruzione della prossima finanziaria anzi , per molti aspetti, non si vede nessuna discontinuità con il precedente esecutivo.
Non si possono, pertanto, accettare logiche di puro taglio alle risorse da destinare al sistema di welfare locale né tanto meno accettare un finanziamento inadeguato dei prossimi rinnovi contratti. Se dovesse permanere uno stato di confusione intorno ai rinnovi e alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro , il ricorso ad azioni di lotta diventerà inevitabile.
La discussione deve proseguire a livello territoriale con iniziative specifiche di approfondimento, completando la raccolta dati sui novi modelli gestionali , riprendere iniziative specifiche sulla Polizia Locale e sul rinnovo contrattuale in modo da poter giungere ai prossimi appuntamenti regionali e nazionali con una analisi più compiuta delle trasformazioni in atto territorio per territorio.
I prossimi appuntamenti del comparto , a livello regionale , sono principalmente due
– assemblea regionale delle delegati e delegati della P.L.
– seminario residenziale (2 gg.) sulle tematiche sopra esposte ( piattaforma contrattuale , servizi pubblici locali).

Il Segretario Regionale
Responsabile del comparto AALL
Vito Romito

Milano, 22 settembre 2006

Relazione Esecutivo Autonomie Locali del 20 luglio 2006

Relazione esecutivo Autonomie Locali del 20 luglio 2006

Si è svolto giovedì 20 luglio l’esecutivo del comparto Autonomie Locali. Nonostante il periodo e l’accavallarsi di appuntamenti, la partecipazione è stata garantita da quasi tutte le regioni, con un dibattito ricco di interventi che conferma l’esigenza delle strutture di riannodare i fili di una discussione che si delinea difficile ma interessante e stimolante, anche alla luce della preannunciata legge delega sui servizi pubblici locali.
Gli interventi hanno posto l’attenzione sull’esigenza di individuare una strategia complessiva frutto di una progettualità o meglio di un’elaborazione che non può prescindere dal ruolo che le amministrazioni locali, e con esse il lavoro pubblico e la sua qualità, devono svolgere per garantire uguaglianza in termini di diritti e redistribuzione per quanto riguarda le politiche di inclusione sociale e di welfare.
Servizi che in termini economici arrivano a toccare l’1,8% del PIL, quindi risorse alle quali da tempo le imprese sono interessate, l’ex presidente di confindustria D’amato arrivò a definire l’attuale sistema dei servizi locali socialismo municipale.
Nel corso del dibattito alcune compagne e compagni hanno chiesto informazioni circa l’andamento della consultazione sul biennio economico, esigenza peraltro sentita anche dalla struttura nazionale sia per rispetto degli impegni assunti con le lavoratrici ed i lavoratori, sia per analizzare eventuali punti di criticità sui quali partire per impostare la nostra piattaforma.
Con l’occasione vi chiediamo di inviarci i risultati delle consultazioni effettuate sul territorio. Una piattaforma che, per le compagne ed i compagni dell’esecutivo, deve rafforzare il sistema di relazioni sindacali, sia per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e sia per sciogliere il nodo delle posizioni organizzative; inoltre deve risolvere le tante questioni che sono state accantonate con il precedente contratto e che si possono riassumere nelle dichiarazioni a verbale, congiunte e di parte sindacale.
Un’altra esigenza sentita e rappresentata da più interventi è stata quella relativa alla commissione per l’ordinamento, che si trascina da troppo tempo per non trovare una definizione nella stagione contrattuale che abbiamo di fronte.
Infine, soprattutto dalla Lombardia e dal Piemonte, è stato segnalato che sono in corso, nei comuni di medie dimensioni, ispezioni da parte della ragioneria generale che parrebbe non si fermino alla verifica economica ma entrano nel merito delle scelte effettuate dalla contrattazione integrativa, con la conseguenza che tutti i dirigenti e gli amministratori stanno bloccando la contrattazione.
L’esecutivo si è concluso con l’impegno assunto dal segretario responsabile del comparto, Antonio Crispi, di convocare regolarmente l’esecutivo (nel mese di settembre verrà aggiornato alla luce delle novità presenti sui territori e che vi chiediamo fin d’ora di segnalarci, lo stesso vi chiediamo per i coordinamenti), per condividere le scelte con il metodo del coinvolgimento, metodo tanto più necessario in questo comparto se si vuole dare coerenza e conseguenza di comportamento.
Riteniamo infatti che non sfugga a nessuno che la contrattazione integrativa presso un comune piuttosto che in una provincia o in una regione ha assunto un’importanza pressoché uguale al contratto nazionale.
Un’altra indicazione programmatica è stata quella di monitorare la contrattazione nelle regioni e nelle aree metropolitane per capire cosa succede e fornire uno strumento che consenta ai componenti dell’esecutivo di avviare una discussione dando per conosciuto quanto avviene nelle regioni, ciò consente a tutti di discutere sulla base di una visione d’insieme.
Per quanto riguarda le ispezioni della ragioneria, nei prossimi giorni sentiremo Cisl e Uil per intervenire unitariamente presso il dipartimento della Funzione Pubblica e la Ragioneria Generale al fine di chiarire, qualora ce ne fosse bisogno, che le ispezioni non possono entrare nel merito delle scelte effettuate dalla contrattazione integrativa.
Infine ci siamo dati appuntamento per l’autunno per effettuare un seminario della durata di due/tre giorni sui seguenti argomenti:
– servizi pubblici locali;
– piattaforma contrattuale;
– previdenza integrativa;
– bilanci;
– iniziative pubbliche.

Il Coordinatore del Comparto Autonomie Locali
Ugo Gallo
p. La Segreteria FP CGIL 
Antonio Crispi

INDENNITA' DI VACANZA CONTRATTUALE

Nelle scorse settimane abbiamo inviato dei comunicati, esclusivamente di indirizzo politico, nei quali reputavamo illegittima la corresponsione della vacanza contrattuale da li discendeva l’indirizzo conseguente del comportamento della FP CGIL in merito.

I “brunettiani” più di Brunetta, all’interno soprattutto di alcune regioni ci inducono a tediarvi di nuovo sull’argomento, questa volta però da un punto di vista esclusivamente tecnico che è stato alla base dei nostri indirizzi.
Ci scusiamo anticipatamente dunque per la ricostruzione che proveremo ad esporre nel modo meno tedioso possibile.

L’istituzione dell’indennità di vacanza contrattuale risale all’accordo del 23 luglio 1993 (secolo scorso), trattandosi di un accordo generale non è sceso nei dettagli tecnici, individuando la presentazione delle piattaforme contrattuali ed il conseguente mancato rinnovo, l’elemento dal quale discende la violazione, dunque l’ambito è chiaramente individuato nel primo livello contrattuale.
Nella Pubblica Amministrazione la giurisprudenza che ne è seguita, si è espressa attraverso due orientamenti diversi: un primo che ritiene che il riconoscimento dell’indennità di vacanza non sia condizionato ad un successivo accordo e che dunque detto diritto sia perfetto e tale da costituire titolo per un decreto ingiuntivo, sulla base dei criteri di quantificazione di cui all’accordo del luglio 1993 e dell’intervenuto ritardo nel rinnovo superiore a 3 mesi; un secondo orientamento che invece ritiene indispensabile un successivo accordo tra A.R.A.N. e organizzazioni sindacali firmatarie per il riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale, il cui corollario è la qualificazione dell’indennità di vacanza quale erogazione provvisoria della retribuzione contrattuale con esclusione di ogni effetto sanzionatorio.
Quest’ultima tesi, in passato sostenuta dalle amministrazioni pubbliche, è fondata sul presupposto della attribuzione alla contrattazione collettiva quadro del potere in materia sulla base dell’art. 40 del D. lgs. n°165/01, fonte principale del sistema di legislazione contrattata, nonchè sullo stesso art. 45 c. 1 D. lgs. n°165/01, in base al quale l’attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti della pubblica amministrazione può avvenire soltanto tramite i contratti collettivi.
Tale orientamento è supportato anche da un parere dell’A.R.A.N. e cioè dal negoziatore pubblico che agisce in rappresentanza delle pubbliche amministrazioni nelle trattative dei contratti dei comparti del pubblico impiego.
Gli stessi CCNL recependo il rinvio dell’accordo del luglio ’93 hanno disciplinato l’istituto, nel caso del comparto Regioni – Autonomie Locali l’articolo 2 del CCNL 22 gennaio 2004 nel quale al comma 6, ultimo capoverso …”Per le modalità di erogazione di detta indennità, l’ARAN stipula apposito accordo ai sensi degli artt. 47 e 48, commi 1, 2, 4 e 5 del D. Lgs. 165/2001″.
A questo punto si tratta di stabilire se l’art. 33 del D.L. 185/08 abbia la capacità di sovvertire l’impianto normativo consolidato anche da sentenze e fin qui applicato.
Il nostro parere è chiaro e deciso, non poteva farlo sia per la tipologia dello strumento (D. L. omnibus cioè inserito in un insieme di altri provvedimenti non in grado di modificare un impianto articolato), sia per il merito del decreto.
I primi 2 commi dell’articolo 33 hanno carattere dispositivo, i cui destinatari sono le funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ecc..) tuttavia e questo è il dato da rimarcare, anche in questo caso è prevista (comma 2) la sede contrattuale a seguito dell’approvazione della finanziaria.
Ciò significa che il legislatore ha avuto la consapevolezza che non erano possibili automatismi.
Nel caso delle Autonomie Locali (comma 4) la disposizione si affievolisce molto il verbo infatti da dispone diventa possono provvedere all’erogazione confermando, implicitamente, l’individuazione della sede contrattuale.
La sede contrattuale è l’ARAN, ma poiché essa è un agenzia contrattuale e non un autorità, si attiva solo attraverso l’atto di indirizzo del Comitato di Settore.
Al momento la legge finanziaria non è stata approvata, dunque non è possibile neanche la formulazione dell’atto di indirizzo da parte del Comitato di Settore, d’altro canto lo stesso atto di indirizzo per il CCNL è stato bocciato dal Ministero dell’Economia.
In conclusione ribadiamo con argomenti tecnico-giuridico quanto già avevamo affermato in sede politica è cioè: l’illegittimità della corresponsione della vacanza contrattuale.
Pensiamo di fare cosa gradita allegare i riferimenti normativi e giurisprudenziali relativi all’argomento

 
P. IL COMPARTO AA. LL.      P. LA SEGRETERIA
         Ugo Gallo                      Antonio Crispi


 
1 “La contrattazione 2002-2005 nei comparti del pubblico impiego alla luce del rapporto CNEL sulle relazioni sindacali” di Maurizio Danza su www.uproma.com
2 Cfr. art. 40 c. 1: “La contrattazione collettiva si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali” e art. 45 c. 1 del D. lgs. n°165/01: il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito dai contratti collettivi.
3 cfr. nota ARAN n°3769 del 9 aprile 2002: “In esito a quanto rappresentato con la nota a margine citata, si deve preliminarmente osservare che, a parere di questa Agenzia, l’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale non può avvenire in seguito al mero e oggettivo decorso temporale di tre mesi dalla data di scadenza della parte economica del contratto, occorrendo anche, pur verificandosi la predetta condizione, un preventivo accordo collettivo nazionale, omissis”.
4 cfr. Tribunale di Livorno sentenza n°504 del 27 luglio 2005 – Giudice Dr. ssa Latella, che, a fronte di una richiesta di indennità di vacanza contrattuale fondata sull’art. 1 del CCNL Scuola 1998-01, accoglieva il ricorso per decreto ingiuntivo promosso da alcuni insegnanti contro il M.I.U.R. e il Provveditorato studi di Livorno, ritenendo la sussistenza di entrambi i presupposti di cui alla norma contrattuale, rappresentati dalla scadenza del CCNL Scuola 1998-01 (31 dicembre 2001 ) dall’avvenuto deposito della piattaforma contrattuale tre mesi prima della scadenza.
5.cfr. pg. 3 Sentenza Tribunale di Livorno sez. Lavoro n°504/2005.
6 cfr. pg. 3 e 4 Sentenza Tribunale di Livorno sez. Lavoro n°504/2005: “… la previsione contrattuale di cui trattasi non rimanda a successiva contrattazione la determinazione dell’an o del quantum del diritto ma stabilisce il diritto alla corresponsione della indennità , richiamandone le scadenze previste dall’accordo sul costo del lavoro”.
7 cfr. Sentenza n°211/2007 Corte di Appello Firenze 20 febbraio 2007: “…in via generale – a giudizio del Collegio – non vi è alcun dubbio che l’indennità di vacanza contrattuale sia un elemento provvisorio della retribuzione (così definito espressamente dal protocollo del 1993), non cumulabile in alcun modo con gli eventuali aumenti stipendiali poi pattuiti con il rinnovo del CCNL. In tal senso depone con certezza, oltre al dato testuale appena citato, anche la specifica previsione per cui tale indennità cessa di essere erogata dalla decorrenza dell’accordo di rinnovo”.
8 cfr. Sentenza n°211/2007 Corte di Appello Firenze 20 febbraio 2007: “A giudizio del Collegio, nelle varie fonti sopra citate, non vi alcun elemento di tipo testuale o logico o sistematico,che consenta di assegnare alla figura indennità di vacanza contrattuale una sorta di (impropria) funzione sanzionatoria. E oltretutto, si tratterebbe di un abnorme forma di penale che dovrebbe colpire soltanto uno dei contraenti collettivi, per non avere esso accettato tempestivamente la piattaforma della controparte, secondo un singolare concetto degli assetti contrattuali e delle relazioni industriali.”
9 cfr.Tribunale Monza 8 maggio 2007: in merito alla richiesta di indennità di vacanza ai sensi dell’art. 2 , parte normativa del CCNL del comparto Scuola 1995-1997, dell’art. 1 comma 5 del CCNL 1998-2001 e dell’art. 1 comma 5 del CCNL 2002-2005. Qui il Ministero deduce in primo luogo l’inammissibilità della procedura in assenza dei presupposti del credito ai sensi dell’art. 633 c. p. c e l’infondatezza della domanda.

Comunicato

 

DPCM TREMONTI: TROPPO POCO PER CANTAR VITTORIA!

Come è ormai noto, la scorsa settimana, il Ministro Tremonti ha firmato, su proposta del Ministro della Funzione Pubblica Brunetta, il DPCM “che stabilisce le modalità per il recupero delle risorse” sui Fondi per il salario accessorio, decurtati a seguito del decreto legge 112 poi convertito nella legge n. 133 del 6 agosto 2008.
Sul merito del DPCM occorre fare un poco di chiarezza.
In primo luogo, all’interno del provvedimento non è previsto alcuno stanziamento di risorse economiche per recuperare le somme sottratte ai lavoratori pubblici (720 milioni) ma, solamente, i criteri e le modalità di erogazione sulla base dei risparmi conseguiti dalle singole Amministrazioni.
Per quanto riguarda il nostro Ente si tratterà di vedere, sulla base degli eventuali risparmi effettuati e verificati dalla Ragioneria Generale dello Stato, quante risorse, lo stesso Ministero dell’Economia e Finanze, arbitrariamente, deciderà di destinare per alimentare il Fondo per la produttività (50-60% delle risorse derivanti dalle leggi speciali ??!!).
Si tratta di una prima, parziale risposta a tutta la vertenza che la FP CGIL ha intrapreso, senza compromessi, fin dal giugno 2008 al momento dell’emanazione del decreto 112, sostenuta da migliaia di lavoratori e grazie alla quale ci sono stati anche alcuni passi indietro del Governo su provvedimenti particolarmente odiosi tipo assenze, fasce orarie di reperibilità nei giorni di malattia, sul precariato ecc.
Resta ancora molto da fare.
Per quanto ci riguarda non ci sarà alcun rallentamento nella vertenza sino a quando non ci sarà il completo recupero delle somme sottratte ai Fondi, somme peraltro già dei lavoratori e che qualora fossero interamente recuperate non farebbero altro che ripristinare la situazione precedente allo “scippo”.
Infatti nel tanto atteso DPCM rimane confermato il taglio del 10% sul salario di produttività e la norma, a regime, del taglio del 20% delle risorse per leggi speciali, a partire dal 2010.
Tutto questo senza tener conto dell’effetto devastante che si verificherà al momento dell’eventuale approvazione dello schema attuativo della legge 15/2009 di riforma del Pubblico Impiego (performance individuale, sistemi di valutazione, graduatorie dei bravi e dei fannulloni sia per i lavoratori che per le Amministrazioni ecc. ecc.).
Ci rimane un’ultima considerazione da fare.
All’indomani dell’emanazione del DPCM è stato dato notevole risalto, soprattutto da parte della CISL, ai risultati raggiunti scrivendo, nei loro comunicati, con particolare enfasi, di “obiettivo raggiunto”.
Questa affermazione ci lascia piuttosto perplessi.
Se davvero la CISL ritiene che, attraverso questo DPCM abbia raggiunto il proprio obiettivo ciò non può che significare che si è coscienti che oltre non sarà possibile andare e nulla di altro sarà più restituito, e che, al di la di quanto ha sempre garantito, ci si poneva come obiettivo realistico solamente un parziale recupero di quanto sottratto. Pensiamo proprio male? …….
Crediamo, invece, che i lavoratori si aspettassero ben altro. Auspichiamo che coloro che hanno sottoscritto ripetutamente accordi con questo Governo abbiano un ripensamento nella loro azione tenuto conto di ciò che questi accordi hanno prodotto, tornando ad operare insieme per difendere concretamente e senza incertezze il lavoro e i lavoratori pubblici a difesa dei diritti che da questi vengono garantiti e per l’effettivo miglioramento dei servizi che devono essere erogati.
Roma, 6 luglio 2009

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli

 
 
 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto