Lettera al Direttore Generale del personale

 
 

 
 
Roma 6 aprile 2011
 
 
Al Direttore Centrale del Personale
Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo Pastorello

Oggetto: Chiusura dell’ufficio territoriale di via Nanni Costa a Bologna
Richiesta d’incontro

Considerato che:
– in data 24 aprile 2009 è stato siglato un accordo quadro “all’esclusivo scopo di dare massima tutela al personale” coinvolto nel processo di riorganizzazione delle strutture periferiche dell’Agenzia;

– il Direttore Provinciale di Bologna, nel corso dell’incontro del 16 marzo, ha comunicato
alle OO.SS locali di ritenere superato il citato accordo;

– l’attuale riorganizzazione della Direzione Provinciale di Bologna prevede la chiusura
dell’ufficio territoriale di via Nanni Costa;

la scrivente organizzazione sindacale chiede un incontro urgente per affrontare tutte le problematiche e le ricadute che tale processo avrà sul personale.

CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali

Luciano Boldorini

 
 
 

Lettera al Ministro e Vice Ministro sulla situazione contrattuale

FP CGIL CISL FP UIL PA

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Prof. Tommaso Padoa Schioppa

Al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze
Prof. Vincenzo Visco

Le scriventi Segreterie nazionali denunciano la situazione di stallo in cui versa il rinnovo del biennio economico 2004/2005 del CCNL Agenzie fiscali a più di 30 mesi dalla scadenza ed a distanza di 5 mesi dalla sottoscrizione all’ARAN, a seguito della mancata certificazione della Corte dei Conti.
Tale situazione determina che circa 60.000 lavoratori del fisco sono privi del rinnovo contrattuale, nonostante gli sforzi compiuti in questi anni per l’ammodernamento delle Agenzie e la crescita professionale degli addetti, alla vigilia di preannunciati interventi da parte del Governo per una vera lotta all’evasione fiscale.
FP CGIL, CISL FP e UIL PA chiedono pertanto alle SS.LL un immediato intervento per autorizzare l’ARAN alla sottoscrizione definitiva della preintesa.
A seguito di quanto denunciato le scriventi Segreterie nazionali proclamano pertanto lo stato di agitazione di tutto il personale delle Agenzie fiscali, con manifestazioni che si articoleranno sui territori secondo modalità successivamente definite.
La mancanza di immediata autorizzazione all’ARAN alla sottoscrizione determinerà l’inasprimento del conflitto.
Roma, 24 maggio 2006

FP CGIL      CISL FP      UIL PA
Podda         Tarelli         Bosco

informativa del Capo del Dipartimento relativa alla stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato

Roma, 27 marzo 2007

Alle Segreterie territoriali Fp
Ai delegati ed eletti Fp Cgil
Settore Giustizia Minorile

Oggetto: stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato in servizio presso la giustizia minorile, ai sensi del cc.519 e 521 dell’art. 1 della Legge 27.12.2006 n. 296

Care/i Compagne/i,
Si trasmette in allegato l’informativa del Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile relativa alla stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato della giustizia minorile.
Fraterni saluti.

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno

 

Mappatura sedi elezioni RSU

 
Pubblichiamo l’intesa del 23 scorso, avente per oggetto la mappatura delle sedi di elezione delle RSU.
Evidenziamo che l’individuazione delle sedi negli uffici della Polizia, basata sulla situazione del 2004, è subordinata alla verifica della attuale consistenza numerica, da farsi – secondo la dichiarazione congiunta in allegato – entro il prossimo 15 settembre; pertanto chiediamo di segnalarci (chi ancora non lo avesse fatto) gli uffici dove, rispetto al criterio dei quindici dipendenti come requisito minimo per l’elezione di una RSU, si sono verificati spostamenti in aumento o in diminuzione.

Per quanto attiene agli uffici centrali, si è ritenuto opportuno confermare l’elezione di una sola RSU per gli attuali Dipartimenti delle Politiche del Personale, e degli Affari Interni e Territoriali, essendo già avviato l’iter – ai sensi della legge finanziaria 2007 – per il loro riaccorpamento, da noi peraltro – come noto – auspicato.

 

si allegano i seguenti documenti:

Comunicato

 

“PROMOZIONI”
ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE

LA FP CGIL NON FIRMA L’ACCORDO

Nella serata di ieri è stato firmato, da CISL, UIL e SALFI, l’accordo sulle “promozioni” all’interno delle aree per il 2010 e il piano triennale collegato. Non hanno firmato l’accordo e il piano triennale la FP CGIL, RdB/USB e, per ora, l’FLP.
In allegato il testo dell’accordo e la CECKLIST dell’agire professionale nell’Agenzia delle Entrate che sarà utilizzata per la valutazione dei dipendenti.
Seguirà comunicato con le opportune valutazioni.

Roma, 23/12/2010 

 

Coordinatore Nazionale Agenzie Fiscali
FP CGIL
Luciano Boldorini 

 


 

Nota a verbale

La CGIL FP non firma il presente accordo giudicando negativamente l’introduzione di elementi di valutazione e selezione dei lavoratori non previsti dall’art 83 del CCNL delle Agenzie Fiscali. Ritiene che i criteri di valutazione previsti dal punto 3.3 dell’accordo concedono ai direttori dei CdR un potere discrezionale estraneo ad ogni logica contrattuale impostata sulla parità delle parti contraenti: si rende di fatto il sindacato subalterno alle logiche aziendali.
La CGIL FP ritiene l’ accordo un tentativo surrettizio di costruire percorsi di carriera per una minima percentuale di personale, in deroga alle norme previste dal CCNL, unico strumento normativo che tutela e difende i diritti e le aspettative di carriera di tutti i lavoratori. Si vogliono far passare per modernità ed innovazione proposte che riportano i lavoratori indietro negli anni, limitando ogni forma di tutela collettiva, rendendo superflua la fase vertenziale di categoria.

Roma 22 dicembre 2010
 
FP CGIL NAZIONALE
Luciano Boldorini

 
 
 

CHECK LIST dell’agire professionale nell’Agenzia delle Entrate
 


 

Straordinaria riuscita dello sciopero nazionale dei lavoratori dei servizi funebri

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI 

La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale, nella giornata del 5 giugno 2006, di tutti i lavoratori dei servizi funebri e cimiteriali delle aziende pubbliche ha reso evidente l’assoluta volontà dei lavoratori di ottenere in tempi brevi il rinnovo del contratto nazionale di categoria.
L’adesione allo sciopero, soprattutto nelle grandi aziende del settore, ha raggiunto percentuali altissime e, anche grazie ai presidi di protesta, si è avuto una significativa visibilità presso molti organi d’informazione locale.
La prima mobilitazione nazionale, sebbene in un piccolo settore, ha segnato sicuramente un momento di straordinaria importanza per partecipazione ed intensità ma, nello stesso tempo, ha sottolineato in maniera evidente l’esasperazione di una categoria che, anche responsabilmente, attende un rinnovo contrattuale da oltre 17 mesi.
Resta oggi la soddisfazione per la riuscita dello sciopero, dei presidi e degli interventi su Federutility di aziende e Comuni, ma è ancor più forte la consapevolezza del consenso che la linea del Sindacato ha tra i lavoratori, fattore determinante per il raggiungimento dell’obiettivo di rinnovo del Contratto Nazionale.
Ed è per questo che il “5 giugno” non sarà considerato come l’approdo finale di una vertenza ma, attraverso tutti gli strumenti di lotta possibili, dovrà essere necessariamente vissuto come un solido punto di partenza .
Lo sblocco delle trattative e la contestuale ripresa del confronto con Federutility dovrà riprendere in tempi rapidi e concludersi velocemente.
Ora, il silenzio della controparte sarebbe un ulteriore grave provocazione nei confronti di tutti i lavoratori e delle loro famiglie: attendono un adeguamento salariale da troppo tempo.
In questo momento le aziende debbono prendersi le loro responsabilità, non possono avere più atteggiamenti ondivaghi e dilatori nascondendosi dietro Federutility.
Quindi, anche alla luce della determinazione mostrata dai lavoratori, nelle prossime ore le Segreterie Nazionali si riuniranno per definire la prosecuzione delle iniziative, che dovranno essere strutturate in maniera più incisiva e generalizzata, investendo l’attività quotidiana delle Aziende, per poi essere riassunte in ulteriori forme di lotta nazionali.
In questo momento è fondamentale che l’opera di sensibilizzazione e coinvolgimento di tutti i lavoratori prosegua con assemblee e, contestualmente, attraverso il rafforzamento della “pressione” nei confronti delle aziende e delle Amministrazioni Locali, azione messa in campo prima dello sciopero.
Il rinnovo del CCNL non è assolutamente una disponibilità delle aziende ma è esclusivamente un diritto di ogni lavoratore.

Roma, 8 Giugno 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi

Abolizione del PRA. Troppe domande finora senza risposte

PROGETTO DI LEGGE BERSANI

Per favore, meno superficialità
L’ultimo progetto di legge Bersani prevede, tra le altre misure, l’abolizione del PRA (pubblico registro automobilistico, ndr) e la messa in mobilità di circa 3000 tra lavoratori e lavoratrici.
Ci piacerebbe che di questo provvedimento si parlasse con meno superficialità e con maggiore cognizione di causa. Così come ci saremmo aspettati che, riguardando anche il lavoro di tante persone, il ministro rispondesse alle nostre richieste d’incontro, visto che non ha pensato di farlo prima e, nonostante, il 18 gennaio il governo avesse sottoscritto, con il sindacato, il Memorandum sul lavoro pubblico.
La FPCGIL ha sempre chiesto la razionalizzazione dell’intero, complesso, settore del trasporto terrestre, con l’obiettivo di una più efficace tutela dei diritti degli utenti, attraverso una riorganizzazione delle competenze, oggi suddivise tra più soggetti, un ordinato ed efficiente sviluppo del settore ed una semplificazione delle procedure per il cittadino, con la conseguente riduzione dei costi. In questa logica abbiamo sostenuto l’introduzione dello Sportello telematico per l’automobilista, che ha consentito ai cittadini di avere prestazioni celeri e molteplici punti di accesso. In questa logica i lavoratori sono in grado di presentare ulteriori proposte.
Nulla si dice di tutto questo nel provvedimento, che ad oggi circola in bozza. Non si chiarisce se il mutamento della natura giuridica del veicolo porta all’abolizione dell’imposta di trascrizione, visto che il costo dell’autentica del notaio era già stato eliminato. Non si chiarisce come si interviene sulla registrazione del veicolo, indispensabile per la tutela del singolo cittadino e per questioni di sicurezza. Non si chiarisce dove vanno a finire altre funzioni pubbliche svolte dall’ACI, per noi di estrema importanza, quali ad esempio, i progetti di educazione stradale. Anche per questo abbiamo chiesto all’ente una verifica delle funzioni esternalizzate in questi anni. Sempre nella logica del Memorandum che valorizza il lavoro pubblico quale luogo di garanzia dei diritti dei cittadini.
Se non arriveranno risposte a queste domande e a queste proposte, i lavoratori si mobiliteranno per difendere il loro lavoro.

Alfredo Garzi
Segretario Nazionale FP CGIL

Ministero Interno: vertenza Amministrazione Civile dell'Interno

PREFETTURE: La vertenza sul destino dell’Amministrazione Civile dell’Interno si preannuncia difficile, ma anche potenzialmente molto produttiva: partita dal confronto sull’organizzazione degli sportelli immigrazione, investe ovviamente in prospettiva tutto il peso e il ruolo dell’amm.ne civile, e in particolare il futuro delle prefetture, anche alla luce della legge finanziaria 2007.La novità di questi giorni è nel coinvolgimento del Sinpref, che riteniamo significativo perché è la prima volta che il sindacato maggiormente rappresentativo della carriera prefettizia scende in campo insieme a noi, su una piattaforma che sostanzialmente è la nostra: non una difesa corporativa della loro categoria, ma una difesa a 360 gradi del ruolo dell’amm.ne civile nel suo insieme … starà poi anche alla nostra intelligenza, nel condurre la vertenza, la possibilità di un risultato finale che consista non tanto nella difesa dell’esistente, quanto in un rilancio delle prefetture (e dunque, di tutta l’amm.ne civile) che valorizzi l’apporto anche dirigenziale delle lavoratrici e dei lavoratori contrattualizzati.

Pertanto, pubblichiamo il comunicato unitario con il quale abbiamo indetto una giornata di mobilitazione per venerdì 29; il comunicato stampa odierno emanato insieme al Sinpref; un facsimile per il volantino che il 29 settembre verrà distribuito davanti a tutte le prefetture, in occasione della presentazione in Consiglio dei Ministri della manovra finanziaria 2007.


Comitato pari opportunità

   
ALLEGHIAMO IL PARERE DEL COMITATO PARI OPPORTUNITA’
SULLA NORMA CHE HA ELEVATO I LIMITI DELL’ETA’ PENSIONABILE DELLE DONNE NEL PUBBLICO IMPIEGO. 
 

 
 
 

Comunicato

 
 
Ieri sera nella sala verde del ministero della giustizia la CISL ed il SAG Unsa hanno firmato con l’amministrazione le modifiche all’ipotesi di accordo sul contratto integrativo richieste dall’Aran, modifiche minimali che non hanno modificato in alcun modo il senso di quanto precedentemente proposto.

Ancora una volta una volta le due sigle sindacali, che ricordiamo rappresentano una parte minoritaria dei lavoratori della giustizia, si arrogano il diritto, insieme all’amministrazione, di decidere contro la volontà della maggioranza dei lavoratori che ha dimostrato di disapprovare un’ipotesi di accordo che dequalifica gli operatori e distrugge il sistema della giustizia minorile.

La dirigenza del Dipartimento per la giustizia minorile si sta assumendo una gravissima responsabilità, dimostrando la totale incapacità di produrre un pensiero coerente sul sistema giustizia minorile. Mentre i servizi della giustizia minorile muoino per mancanza di risorse economiche e per la cronica mancanza di personale, questa dirigenza che ha ormai evidenziato la propria totale incapacità nella direzione del Dipartimento, ricordiamo che non è stata sinora in grado di assumere i vincitori del concorso per educatori, divide i lavoratori e non è neanche in grado di recepire le proposte avanzate da alcuni organismi rappresentativi degli albi professionali, che andavano nel senso del recupero di un minimo di legalità per alcune figure professionali. Legalità calpestata da quanto previsto dal nuovo ordinamento professionale.
 
La risposta dei lavoratori della giustizia minorile ad una proposta iniqua e ed inefficace, non può essere che essere la lotta. Invitiamo tutti i lavoratori della giustizia minorile alla mobilitazione generalizzata a fianco di tutti i colleghi degli altri dipartimenti del ministero della giustizia contro un ipotesi di accordo che ancora una volta evidenzia la volontà già espressa dal Governo di distruggere tutti gli apparati della giustizia in Italia.

Roma, 3 marzo 2010

Il Coordinatore nazionale
FPCGIL Giustizia Minorile

Gianfranco Macigno

 
 

Lettere al Direttore Generale

 
 
Roma 04 maggio 2010

Al DIRETTORE GENERALE
e p.c. Al PERSONALE DELL’ENAC

Alle OO.SS. FIT-CISL, UIL-TRASPORTI, UILPA, SDL, USPPI

 

Egregio Direttore Generale,
l’8 aprile di questo anno è stata avviata la nuova riorganizzazione dell’ENTE, che ha visto oltre la riduzione delle posizioni organizzative, in attuazione delle direttive del “Decreto Brunetta”, anche l’ennesima ridistribuzione di competenze e funzioni delle varie direzioni (centrali e non), e la conseguente ricollocazione del personale nelle nuove e vecchie strutture.
E’ evidente e comprensibile che dopo una prima fase di avvio l’Ente debba cercare, limitatamente alle modifiche apportate, di rimodulare la propria organizzazione anche attraverso l’individuazione delle risorse umane e professionali necessarie allo svolgimento dei compiti istituzionali attribuitegli.
Altrettanto logico attendersi che questo percorso non sia che la prosecuzione di un cammino indicato dai C.C.N.L. sottoscritti, contratti che hanno tracciato le linee per arrivare a sviluppare e valorizzare tutte le professionalità (vecchie e nuove) presenti in Enac, puntando molto sulla specializzazione e sulla certificazione delle competenze professionali.
Ma sappiamo anche che nel corso di questi anni, e come CGIL lo abbiamo più volte denunciato, la gestione delle risorse umane e delle professionalità in Enac ha avuto momenti di “confusione”, che hanno visto l’impiego disinvolto del personale di un’area in mansioni proprie di un’altra e viceversa, alimentando talvolta situazioni di conflitto tra i lavoratori e mettendo il sindacato in gravi difficoltà nel far valere regole e diritti sanciti dal CCNL a tutela degli stessi.
Anche per questo, pur con le riserve espresse nei vari momenti di confronto avuti, credevamo che la riorganizzazione fosse il momento adatto per recuperare e superare tali situazioni di conflitto.
Purtroppo dobbiamo registrare segnali preoccupanti di una volontà opposta; ci riferiamo in particolare ad azioni intraprese da alcuni dirigenti di Enac in materia di organizzazione del lavoro; riconfermandosi nel ruolo di apripista questi dirigenti anticipano le linee sulle quali l’Ente si muoverà nell’utilizzo del personale, fuori da ogni logica di un costruttivo confronto tra le parti.
In particolare ci riferiamo alle due disposizioni organizzative del Direttore di Venezia; raccogliendo le direttive generali uscite dalla riunione dei Direttori di aeroporto convocata a Palermo dalla DCCA, egli dà incarico a un gruppo interno alla D.A. di rivisitare i carichi di lavoro del personale (delle area T.A. ed Operativa) e la ridistribuzione delle competenze su indicazioni “metodologiche” da lui suggerite che portano ad una ipotesi conclusiva alquanto preoccupante: “considerare sotto un’unica categoria il Personale Amministrativo ed Operativo”, in una logica dove tutti fanno di tutto.
Come dire: abbiamo scherzato, tre Contratti Nazionali gettati al vento!
L’iniziativa del Direttore di Venezia evidenzia inoltre la scarsa conoscenza da parte della dirigenza di Enac dei contratti in vigore, che dovrebbero essere per il Dirigente lo strumento essenziale per una gestione corretta delle relazioni con il personale e con le rappresentanze sindacali. Infatti in uno dei documenti sopraindicati, viene citato l’art. 51 del CCNL 1998-2001 che però, insieme agli art. 52,53,54, e 60, è stato disapplicato dal CCNL successivo (2002-2005), che ha modificato parzialmente il sistema di classificazione del personale. E certo non lo ha modificato a caso!
La nostra convinzione è che le pesanti ripercussioni sull’organizzazione del lavoro che la cosiddetta “riforma” della P.A. ha prodotto le si voglia far pagare ulteriormente al personale.
I tagli al salario accessorio, il blocco delle assunzioni e la relativa mancanza di turn over, la diminuzione degli organici legati ai numerosi pensionamenti stanno portando verso un lento blocco in tutte le attività dell’Ente, e sicuramente la strada per risolvere anche parzialmente tale situazione non è quella di caricare ulteriormente il personale in servizio ridistribuendo su di esso nuovi carichi di lavoro: a costo zero sia dal punto di vista professionale che da quello economico.
In altre parole: più lavoro per tutti, con meno soldi e con meno personale!
La necessità e l’urgenza di aprire un tavolo di confronto con il sindacato su queste problematiche non possono più essere procrastinate. Le chiediamo pertanto di convocare un incontro con tutte le OO.SS. nei tempi più rapidi.
 

LA FPCGIL ENAC

 
 
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