Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Si è svolta ieri la prevista riunione prevista per la firma definitiva dell’accordo sul FUA 2007: dopo la firma abbiamo colto l’occasione per mettere in luce alcune importanti questioni.
Come prima cosa abbiamo rappresentato all’Amministrazione un diffuso timore che si è sparso attraverso canali ufficiali tra i lavoratori relativamente alle graduatorie degli interpelli, ovvero che non si procederà allo scorrimento delle graduatorie e che non verranno pubblicate le graduatorie dei posti di risulta, sottolineando come tutto questo, qualora rispondesse a verità, sarebbe una violazione dell’accordo sulla mobilità firmato lo scorso anno.
In merito a ciò l’Amministrazione ha detto che avrebbe fatto una verifica su queste voci ma che comunque gli accordi sarebbero stati rispettati, quindi ci sarà lo scorrimento delle graduatorie e saranno formate quelle relative ai posti di risulta.
Abbiamo poi ribadito la necessità di una maggiore trasparenza relativamente ai comandi di personale proveniente da altre Amministrazioni, in quanto troppo spesso non si comprende il criterio con cui questi vengono attivati.
Abbiamo inoltre rammentato la nostra nota dello scorso 26/02 con la quale sollecitavamo l’amministrazione a convocarci urgentemente su alcune questioni pendenti da oltre un anno come la 104, l’art. 42 bis, il congedo straordinario per assistenza a portatori di handicap, il mutamento di profilo per inidoneità psicofisica e le assenze per corsi di formazione o partecipazione a commissioni; restiamo in attesa di una convocazione che il sottosegretario ci ha assicurato o prenderemo le nostre decisioni.
Abbiamo inoltre parlato del processo Parmalat e dell’importanza che l’Amministrazione si attivi per risolvere la più presto le questione relative al personale; l’Amministrazione ha risposto di aver ben presente la questione e di aver messo in campo le iniziative necessarie allo scopo di garantire l’arrivo di personale in quella sede. Le iniziative delle OO.SS. territoriali hanno quindi prodotto risultati che potremo verificare nei prossimi giorni.
Sulla questione relativa alla stabilizzazione degli ex lsu abbiamo evidenziato come la procedura prevista dall’Amministrazione si sia rivelata passibile di numerosi ricorsi confermando quanto da noi anticipato in precedenza; in merito a questo abbiamo sollecitato l’Amministrazione a costituirsi in questi ricorsi avviati contro la stabilizzazione del personale precario.
Roma, 18/03/08
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
FPCGIL CISLFP UILPA CISALFIALP UGL RDBCUB FNPCONFSAL
UNIONQUADRI
COMUNICAZIONE IMPORTANTE A TUTTI I LAVORATORI
Nei giorni 31 marzo e 2 aprile si sono tenuti due incontri con la Delegazione della Società e delle FSN.
Al termine di tali incontri, si porta a conoscenza quanto segue:
a) INQUADRAMENTI PER ASSEGNAZIONE PROFILI PROFESSIONALI:
La Società ha comunicato di aver ricevuto, da parte dei lavoratori, 433 osservazioni, delle quali 21 non richiedono una categoria superiore ( cioè non chiedono una altro profilo, non avanzano richieste, ecc.). Alcune osservazioni pongono solo la questione della decorrenza dell’inquadramento nel parametro retributivo di appartenenza. A tale riguardo, occorre ricordare che le decorrenze dell’8 giugno 2007 sono da riferirsi solo ai lavoratori cui, in forza dell’accordo stipulato con le OO.SS., sia stato riconosciuto un nuovo inquadramento superiore, mentre per gli altri è, ovviamente, salva la decorrenza precedentemente già posseduta. La verifica delle rimanenti osservazioni è in avanzato stato di elaborazione e sarà conclusa in breve tempo. Le scriventi OO.SS hanno sollecitato una conclusione positiva e più che celere della questione, confermando alla controparte la propria attenta vigilanza sulla materia. Per quanto riguarda il caso dell’anomala applicazione dell’accordo per alcuni lavoratori, ai quali anziché il 2° livello retributivo (C2) è stato riconosciuto il 4° (C4), la delegazione della Società ha assicurato la riconduzione al corretto inquadramento dell’accordo stesso.
b) MODIFICHE APPORTATE ALL’IPOTESI DI CCNL SOTTOSCRITTA IL 14/12/2007
– Art. 30 -, ai commi 1 e 2 la dicitura “contratto di lavoro subordinato” è sostituita da “contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”. Come illustrato anche nelle assemblee, tale modifica era già stata convenuta in sede di sigla dell’ipotesi;
– Art.30 – , al comma 8 la dicitura “…..il dipendente ha diritto di chiedere la revoca immediata dell’aspettativa e rientrare nell’organico della Coni Servizi, la quale si occuperà di trovare idonea collocazione all’interno della propria organizzazione….”è sostituita da “….il dipendente ha diritto di chiedere la revoca immediata dell’aspettativa e rientrare nell’organico della Coni Servizi, “….. la quale troverà idonea collocazione all’interno della propria organizzazione…”
– Art. 30 -, al comma 3 è stata cassata la decorrenza del 1 aprile 2008, evidentemente non più praticabile. Conseguentemente, la tabella E è stata così modificata:
domanda di aspettativa Instaurazione rapporto di lavoro Importo una tantum
2008 2009 2010
29/05/2008 01/06/2008 3000 euro 1000 euro 1000 euro
31/08/2008 01/10/2008 2000 euro 1000 euro 1000 euro
29/11/2008 01/12/2008 1000 euro 1000 euro 1000 euro
28/02/2009 01/04/2009 750 euro 1000 euro
31/05/2009 01/07/2009 500 euro 1000 euro
31/08/2009 01/10/2009 250 euro 1000 euro
30/11/2009 01/01/2010 1000 euro
28/02/2010 01/04/2010 750 euro
31/05/2010 01/07/2010 500 euro
31/08/2010 01/10/2010 250 euro
– Art. 53 – per ciascuna delle categorie A,B e C, alla fine del comma 3, la dicitura “è incrementato di due anni” è sostituita da “è incrementato, per una sola volta, di due anni” recuperando così quanto in effetti già convenuto in sede di sigla dell’ipotesi ma non riportato nel testo per un refuso dattilografico.
– E’ stata integrata la dichiarazione finale con la seguente frase: “le parti datoriali si impegnano a far si che le risorse economiche attribuite dal Coni alle FSN per la corresponsione dei trattamenti economici contrattualmente previsti per il personale, vengano utilizzate esclusivamente per tale fine”
c) SOTTOSCRIZIONE DELL’IPOTESI
Le OO.SS. intendono sottoporre alla democratica consultazione attiva dei lavoratori destinatari del nuovo contratto per l’espressione, su apposita scheda ed in forma anonima, di un parere positivo o negativo relativamente all’ipotesi di accordo siglata il 14/12/2007 ed integrata il 2/4/2008.
La consultazione avrà luogo in tutta Italia il giorno 9/4/2008.
Le sedi dei seggi e gli orari verranno comunicati con apposito volantino.
Roma, 3 aprile 2008
FPCGIL CISLFP UILPA CISALFIALP UGL RDBCUB FNPCONFSAL UNIONQUADRI
FUA 2008 – ASSEMBLEA ODIERNA
LA FP CGIL NON HA FIRMATO L’ACCORDO FUA 2008 DELL’8/4/2008
5 dicembre 2007:
l’assemblea del personale del MCI dà mandato alle OO.SS. di sottoscrivere il FUA 2007, pur esprimendo piena contrarietà alla sua impostazione di fondo, che compensa la produttività collettiva e alcuni disagi “SENZA CONSIDERARE L’IMPEGNO ED IL MERITO DEI LAVORATORI”, e con il vincolo di avviare e concludere nel più breve tempo possibile la trattativa sul FUA 2008 “PER QUANTO ATTIENE LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI EROGAZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO”.
8 aprile 2008:
4 mesi dopo CISL, UIL e FLP firmano senza indugio la piattaforma dell’Amministrazione, dal titolo “Ipotesi di accordo stralcio Fondo Unico di Amministrazione per il personale con qualifica non dirigenziale. Anno 2008”.
Perché stralcio? Semplice, risponde la Parte Pubblica “perché mancano i criteri”….. (che tutti si impegnano però a definire entro i successivi 10 giorni….)
Peccato,
che in tanti mesi l’Amministrazione non abbia mai neanche pensato di aprire un tavolo sui criteri!
E ancora oggi si interroga sull’importo esatto di risorse disponibili
per questa fantasmagorica e benefica operazione….
Comunque, CISL, UIL, FLP non hanno esitazioni a disdettare il mandato assembleare,
e firmano
Smemorati? No, attenti interpreti del bene comune che vuole oggi, come ieri, l’altro ieri e domani, sottolineare l’urgenza di procedere, anche senza criteri, davanti all’emergenza del momento. E ce n’è sempre una…
Invece, per l’ennesima volta, alla FP CGIL (1° sindacato in questa Amministrazione), che ha presentato la propria piattaforma per il Fua 2008 (cfr. allegato),
viene negato qualsiasi margine di negoziazione,
finanche su macroscopici errori tecnici contenuti nell’accordo:
QUESTO SI CHIAMA CALPESTARE, E SENZA REMORE,
I DIRITTI DELLA MAGGIORANZA, PIU’ IN GENERALE LO SPIRITO DELLA DEMOCRAZIA
LE RAGIONI DEL NOSTRO NO: PARTE FISSA DEL FUA.
L’accordo prevede l’utilizzo del 100% della parte fissa del FUA per effettuare tanti passaggi di fascia economica quanti ne consentano le risorse: unico pre-requisito indispensabile per accedere alla competizione è la permanenza da almeno due anni, al 1/1/2008, nella propria fascia economica.
Si afferma che l’urgenza di oggi è l’imminente, scontato dal momento della caduta del Governo, accorpamento con un’altra Amministrazione che, quale essa sia, si vuole pappare le nostre ridicole risorse – quantitativamente ridicole rispetto alle disponibilità e dimensioni del MISE o MAE – per cui dobbiamo utilizzarle tutte noi, immediatamente, massicciamente, adeguando regole e criteri a questo obiettivo.
Quindi, sul campo non c’è che un’opzione, senza alcun margine di negoziazione:
utilizzo del 100% della parte fissa del FUA per i passaggi di fascia economica.
Per molti, moltissimi….ma non per tutti. E già questo crea un’ingiustizia.
I passaggi vengono infatti pagati per sempre sulla parte fissa FUA, quindi quei pochi oggi esclusi saranno esclusi per molto, moltissimo tempo, forse per sempre. E questo rende quell’ingiustizia un po’ più grande.
L’accordo non dice, omissione gravissima, quante unità di personale sono interessate ai rispettivi passaggi e quali siano i costi, impedendo qualsiasi calcolo sulle risorse disponibili e lasciando ampi spazi di ombra sull’ampiezza totale dell’operazione.
Attenzione, fra gli esclusi potresti esserci anche tu!
LA FREGATURA, PERO’, GUARDANDO BENE, E’ PER TUTTI,
anche per coloro che oggi usufruirebbero del passaggio, privati per molto, moltissimo tempo, forse per sempre, della possibilità di procedere oltre. Esaurendo oggi tutta la parte fissa non sarà più possibile, infatti, attivare le norme del contratto che consentono passaggi di fascia ogni due anni, da contrattare in base alle disponibilità finanziarie. Soprattutto è una fregatura per chi titoli e professionalità li possiede e quindi potrebbe passare di fascia nuovamente tra due anni, mentre con questa operazione di
ENNESIMO APPIATTIMENTO GENERALE
sarà impedito per molto, moltissimo tempo, forse per sempre.
NO PERCHE’, per funzionare, costringe a utilizzare criteri estremamente morbidi che, data l’urgenza, non tollerano per definizione valutazioni di alcun tipo: il criterio principale sarà, ancora una volta, l’anzianità, laddove il contratto esplicitamente dice di non identificare l’esperienza professionale con la mera anzianità……..
Di fatto gli unici che trarrebbero un beneficio sicuro, e magari sensato e legittimo, sono proprio i pensionandi, coloro cioè che andranno in pensione entro i prossimi due anni;
chiunque avesse un avvenire lavorativo superiore al biennio, infatti,
si sta costruendo una prigione
dalla quale sarà difficile evadere, dato che non potranno essere finanziate
nuove progressioni di fascia economica.
NO PERCHE’ gli accorpamenti si possono accompagnare, non solo subire; presentarci con la parte fissa esaurita non ci farebbe fare una gran figura, e comunque il vantaggio di anticipare un passaggio di f.e., oltre a maldisporre gli altri, e a castrare futuri avanzamenti per il nostro personale, sarebbe meramente temporale rispetto al personale dell’altra Amministrazione, che si attiverebbe immediatamente per una rapida perequazione, assicurandosi di tener fermi tutti i “nostri”.
NO PERCHE’ il nuovo contratto ha voluto porre le fondamenta per un nuovo modo di lavorare delle amministrazioni, ricomponendo i processi lavorativi all’interno delle aree e prevedendo passaggi di f.e. in funzione del merito, dell’esperienza professionale, dei titoli., dell’organizzazione del lavoro, del miglioramento del servizio all’utente.
LE RAGIONI DEL NOSTR NO: PARTE VARIABILE
L’accordo ricalca il Fua 2007, tanto contestato anche dalle stesse OO.SS. al 2° livello di contrattazione (che si chiedevano chi mai potesse avere definito dei criteri così assurdi…….peccato che ai due livelli ci sono le stesse persone…), con un’unica concessione al nuovo CCNL (30% di incentivazione della produttività – anche se espressa in modo oscuro, operando un misto sintatticamente improprio tra produttività collettiva, legata alla mera presenza e che quindi nulla ha a che spartire con il merito, e produttività individuale, legata al riconoscimento del merito).
Ancora una volta prevale la logica risarcitoria delle indennità che, a ben vedere, sono le stesse del Fua 2007 (unica eccezione l’abolizione dell’indennità per assistenza informatica), anche se in alcuni casi contratte nei numeri e coincidenti con una sola persona.
Trasparenza vorrebbe che innanzitutto fosse definita la tipologia (es.: cosa si intende per disagio), poi verificata la sussistenza nei diversi uffici, piuttosto che la distribuzione a macchia di leopardo di salario accessorio.
Organizzazione vorrebbe che questa Amministrazione, piuttosto che indennizzare, ponesse fine al “disagio” con interventi risolutivi delle cause dello stesso, siano ambientali o organizzative.
Compare, come sempre, un’indennità per i formatori prelevata sulle risorse Fua (del personale) anziché sui fondi dell’amministrazione destinati alla formazione, che dovrebbero servire anche a pagare i compensi per i docenti, siano questi interni o esterni.
Non compare, è vero, la tanto contestata indennità di supporto alle Direzioni Generali che con un apprezzabile virtuosismo viene assorbita, con gli stessi importi, nell’indennità di turno che per essere tale deve essere, invece, disciplinata da un nuovo accordo sull’orario di lavoro.
Nessuna idea sul merito, sulla soddisfazione del cittadino,
su progetti intorno ai quali valorizzare l’apporto dei lavoratori
E non ci raccontiamo che non è questo il momento per parlare di concetti che vengono presentati come astratti e inattuabili!
Meglio sarebbe allora se l’amministrazione, denunciando la sua impossibilità/incapacità di assegnare degli obiettivi e di premiare il merito individuale, proponesse la distribuzione del Fua a pioggia, come la FP CGIL aveva suggerito per il 2007, in assenza di criteri trasparenti e oggettivi, chiaramente solo come male minore.
La FP CGIL dice no a questo ennesimo atto di liquidazione della nostra Amministrazione, che invece di interrogarsi sul proprio futuro e progettarsi virtuosamente come un servizio da rendere all’utente cittadino per il bene collettivo, sia come Ministero autonomo che in unione con altri Dicasteri, invece di fornirci gli strumenti per far crescere la nostra dignità di lavoratori e compensare il nostro lavoro con interventi mirati di distribuzione del salario accessorio, ci appiattisce tutti in un futuro senza meriti e senza speranze, ci abitua a volare bassi, a spartirci le risorse senza criteri, ci svuota di ideali e sogni, ci fa sorridere di chi si oppone a questa strategia che fiacca gli spiriti, che ci fa concludere ogni giorno che non è possibile cambiare, e che siamo costretti in eterno a rinviare l’esistenza.
Sede, 10 aprile 2008
FP CGIL
Monica Bellisario
Trasformazione del rapporto di lavoro del personale assunto a tempo parziale. Articolo 3, comma 101, legge 24 dicembre 2007 n.244 e articolo 22, comma 5, CCNL 1998/2001, come modificato.
La straordinaria riuscita dello sciopero della giustizia del 5 febbraio indetto da FPCGIL, UIL–PA, RdB.P.I. e FLP, rafforza la necessità di proseguire nell’azione di difesa della giustizia e dei diritti dei lavoratori, nonché di contrasto all’ipotesi di accordo firmato dalle OO.SS minoritarie e dall’Amministrazione che porterà ad un ulteriore peggioramento del servizio.
In allegato un comunicato unitario alle lavoratrici ed ai lavoratori della giustizia nel quale si calendarizzano alcune iniziative di lotta che culmineranno in una manifestazione nazionale subito dopo le elezioni regionali.
Roma, 12 febbraio 2010
La coordinatrice nazionale
FCGIL O.G.
Nicoletta Grieco’
Il Ministero dell’Ambiente sta attraversando una fase di caos organizzativo che ha rari precedenti nella storia delle amministrazioni dello Stato: dal 16 ottobre 2009, da quando è entrata in vigore la riforma organizzativa fortemente voluta dal Ministro (D.P.R. 3 agosto 2009, n.140), solo 2 delle nuove Direzioni generali (cinque) hanno un Direttore generale incaricato. Le strutture dirigenziali di secondo livello (Uffici) operano in modalità provvisoria secondo il precedente assetto organizzativo, assicurando soltanto l’ordinaria amministrazione fino al conferimento degli incarichi dirigenziali generali.
Allo stato, per stessa ammissione del Segretario Generale del ministero, la quasi totalità dei soggetti che si dichiarano, da mesi, a capo delle strutture dirigenziali del Ministero sono privi di legittimazione perché le loro nomine sono state oggetto di pesanti rilievi da parte degli uffici incaricati del controllo preventivo degli atti.
Mentre anche la cronaca internazionale di questi giorni ci mostra quanto sarebbe necessario un Ministero dell’ambiente ben strutturato, i direttori generali sono passati da 8 a 6 (5 direttori generali ed 1 segretario generale), i dirigenti non generali da 62 a 50 e i funzionari e gli impiegati sono passati da 928 a 770, in compenso, mentre ai lavoratori non viene ancora pagato il trattamento accessorio per il 2009, aumenta il peso delle società in house come la SOGESID per il Ministero dell’Ambiente, società tuttofare, che allo stato risulta gestire per il Ministero dalla bonifica dei siti inquinati, alla gestione dei fondi europei alla ristrutturazione dell’asilo nido senza che nessuno si interroghi sui costi di tali società e delle ragioni della loro attività.
Ebbene, in questa situazione, la Ministra Prestigiacomo ha dichiarato che abiterebbe accanto ad una centrale nucleare, come libera cittadina il suo desiderio è legittimo, ma con questo ministero per l’ambiente ogni altro cittadino o cittadina del nostro paese dovrebbe avere un po’ di preoccupazione.
Roma, 10 maggio 2010
DICHIARAZIONE CONGIUNTA CGIL CISL CONFSAL-UNSA
CGIL, CISL E CONFSAL-UNSA SOTTOSCRIVONO L’ACCORDO SUI PROFILI PROFESSIONALI E L’ALLEGATA DICHIARAZIONE CONGIUNTA.
PRENDONO ATTO DELLA VOLONTA’ DELL’AMMINISTRAZIONE DI RIVEDERE, CONGIUNTAMENTE LE DECLARATORIE DEI PROFILI PROFESSIONALI, IN PARTICOLARE QUELLE AFFERENTI ALL’ATTIVITA’ DI RESTAURO DEL PERSONALE INQUADRATO NELL’EX PROFILO DI ASSISTENTE TECNICO, FUNZIONE DI RILEVANTE IMPORTANZA ALL’INTERNO DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE.
RITENGONO, INOLTRE, NECESSARIO E URGENTE L’ADOZIONE DEI SOPRACITATI PROFILI AL FINE DI NON VANIFICARE L’EMANAZIONE DEI BANDI PREVISTI PER I PROCESSI INERENTI LE PROGRESSIONI ECONOMICHE ALL’INTERNO DELLE AREE.
ROMA 20 DICEMBRE 2010
Dichiarazione congiunta
L’Amministrazione e le OO.SS, con riferimento all’atto sottoscritto in data odierna, concernente l’accordo per l’individuazione dei profili professionali del Ministero per i Beni e le Attività culturali, preso atto della necessità ed urgenza di sottoscrivere in via definitiva il suddetto accordo, propedeutico all’emanazione dei bandi per gli sviluppi economici, si impegnano a valutare la possibilità di procedere successivamente ad eventuali integrazioni e/o modifiche migliorative nelle declaratorie dei diversi singoli profili professionali.
Roma, 20 dicembre 2010
PER L’AMMINISTRAZIONE PER LE OO.SS
LEGGIAMO, PERALTRO SENZA STUPORE, SUL SITO DELLA FP–CISL LE INCREDIBILI DICHIARAZIONI DEL LORO SEGRETARIO GENERALE IN RELAZIONE ALL’ACCORDO SEPARATO DE 4 FEBBRAIO, LADDOVE SI SOSTIENE UN PRESUNTO COINVOLGIMENTO DELLA FP–CGIL SUI CONTENUTI DELL’ACCORDO SALVO POI SFILARSI ALL’ULTIMO E DOPO AVER CONDIVISO UN DOCUMENTO IN 12 PUNTI NEL QUALE, SECONDO LUI, ERANO PREVISTI I PUNTI SALIENTI DELL’INTESA CHE HANNO FIRMATO.
Non possiamo far altro che replicare a queste affermazioni producendo i documenti originali, che nei contenuti sono ben distanti da quanto sostenuto dagli amici della Cisl e lasciamo giudicare i lavoratori…
Le dimissioni da presidente del consiglio superiore del prof. Andrea Carandini sanciscono una ulteriore sconfitta per il settore della cultura.
In questi anni segnati da una protervia senza interruzioni – da parte dei governi di destra e di sinistra – abbiamo assistito a riduzioni del personale e tagli generalizzati dei fondi che vanno oltre il 70%! La lettera-denuncia di Carandini ne offre i termini e gli esiti “nella constatazione dell’impossibilita’ del Ministero di svolgere quell’opera di tutela e sviluppo del patrimonio culturale stante la progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti di bilancio”.
Il Mibac – tutela, cultura, spettacolo – e la cabina di comando che lo dovrebbe governare è ormai allo sbando.
Una casta di affaristi e di incolti sta uccidendo la risorsa principe del fu bel paese.
La CGIL Bac dice no a questa deriva e rilancia la mobilitazione in atto nei territori insieme alla Coalizione affinché cessi lo scempio sulla cultura e sui lavoratori del comparto fino a farla considerare fra le priorità dello sviluppo e rinascita del Paese.
Roma, 15 marzo 2011
Il coordinatore nazionale Fp-Cgil bac
Libero Rossi
Roma, 12 luglio 2011
Al Direttore Generale O.a.g.i.p.
Dr. Mario Guarany
e, p.c.,: Al Capo di Gabinetto – dr. Salvo Nastasi
Loro Sedi
Oggetto: Circolare n.243 del 17 giugno 2011 – art.25 del DPR 1092/73
Egregio Direttore,
A seguito di una richiesta di chiarimenti proveniente da una sigla sindacale lei ha ritenuto di emanare una Circolare esplicativa della normativa in questione. Nella Circolare in questione si fa riferimento all’applicazione di una normativa la cui implicazione è connessa all’esercizio della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, con particolare riferimento alle lavorazioni insalubri a cui categorie importanti di lavoratori dipendenti del Mibac sono, per tipologia lavorativa, in continua esposizione. Stupisce pertanto che la delicatezza della questione non abbia imposto una certa prudenza nella valutazione normativa e che non si sia valutato il fatto che nella prassi amministrativa il principio estensivo della normazione contenuta nel D.P.R. 1092/73 ha già prodotto numerosi pensionamenti con il riconoscimento del beneficio e che ci risulta sia in corso il blocco di provvedimenti di pensione già perfezionati nei loro iter burocratici. E siamo stupiti per il fatto che il riconoscimento di benefici pensionistici a lavoratori che hanno passato la loro vita lavorativa a contatto con sostanze e cicli lavorativi di cui la legge ha definito la pericolosità per la salute si presti ad una interpretazione burocratica riduttiva di un principio normativo su cui peraltro si registra un vuoto regolamentario che lo porta a classificare sostanze utilizzate nel 1919!
Entrando nel merito della sua direttiva noi non riteniamo che il possesso della qualifica operaia sia dirimente rispetto alla fruibilità del beneficio, il D.P.R. 1092 si riferisce al trattamento dei dipendenti del Ministero della Difesa e nella norma in questione si parla di operai addetti ai lavori insalubri ed ai polverifici, quindi a lavorazioni tipiche del Ministero della Difesa. Quindi, sulla base di questo ragionamento, l’art.25 si dovrebbe applicare solo ai dipendenti di quel Ministero. Invece, giustamente, il Mibac, sulla base di una interpretazione estensiva di un principio normativo, lo applica ai propri dipendenti. Ma adesso intende applicarlo non tenendo conto di intere categorie professionali che nel Mibac sono stati continuamente esposti a cicli di lavorazioni insalubri certificate che trovano riscontro persino nell’elenco del 1919. Quindi noi chiediamo una sospensione degli effetti della Circolare n.243 in attesa di un adeguato approfondimento normativo ed in considerazione della delicatezza della problematica che impatta sui principi di tutela della salute di lavoratori soggetti a cicli insalubri per la durata di tutta la vita lavorativa e sul prevedibile contenzioso conseguente.
Chiediamo inoltre di sapere se l’Amministrazione Mibac abbia allo stato delle iniziative finalizzate al dovuto recepimento formale della normazione sui lavori usuranti (DLgsv.67/2011) e sullo stato di attuazione della direttiva REACH nei laboratori con i riconoscimenti di cui trattasi. In più aggiungeremmo che il Decreto 1092 non ci risulta che sia dichiarato “deceduto” – cosa che esula dall’indennità di rischio a suo tempo riconosciuta per chi svolgeva tali lavorazioni – e che quindi si dovranno trovare gli strumenti per aggiornarlo con nuovi elenchi delle sostanze insalubri con i consequenziali riconoscimenti dei benefici per i propri lavoratori.
Restiamo in urgente attesa di riscontro alla presente ed alla nota inviata nei giorni scorsi sulla questione dei trattenimenti in servizio, nonché sulla richiesta unitaria di informazioni sullo stato delle politiche per ALES.
Distinti saluti
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Al Direttore Generale delle risorse umane e affari generali, Dr. Massimo Pianese
e p.c.: Al Dirigente della Div. II della Direzione Generale delle risorse umane e affari generali, Dr.ssa Elena D’Angelo
Alle segreterie regionali e territoriali FP CGIL
Ai lavoratori agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della
P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale
MOBILITA’ DEL PERSONALE
La FP CGIL stigmatizza con forza il comportamento dell’Amministrazione che da tempo tenta di procrastinare sine die la discussione sulle problematiche inerenti la mobilità interna del personale.
Tali questioni non sono più rinviabili , tanto più in questo momento che vedrà tra breve la realizzazione dello spacchettamento tra i due ministeri e in quanto molti lavoratori attendono da tempo di vedere soddisfatte le loro legittime aspettative di trasferimento alla luce anche delle nuove assunzioni nell’area professionale della vigilanza e dei nuovi inquadramenti a seguito dei passaggi d’area.
Pertanto, la scrivente chiede l’immediata convocazione della Commissione Mobilità e la successiva pubblicazione della graduatoria generale di mobilità interna aggiornata al 31/12/2006.
Si resta in attesa di un sollecito riscontro della presente.
Roma, 27 Febbraio 2007
P. La Delegazione Trattante Coordinatore Nazionale
FP CGIL – Ministero Lavoro e P. S.
Antonio Ventrelli
FP CGIL – Ministero Lavoro e P. S.
Giuseppe Palumbo