MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Approvata la finanziaria per il 2007, quanto prima avvieremo un confronto con l’Amministrazione per definire le modalità di erogazione al personale delle aree dei 7 milioni di euro recuperati.
Ribadiamo l’impegno assunto a far confluire la somma nella indennità di amministrazione del personale del Ministero della Pubblica Istruzione.
FUA 2006
Prima delle festività si è tenuto un incontro con la delegazione di parte pubblica per calendarizzare le prime riunioni dell’anno.
Come FP CGIL abbiamo sostenuto la necessità di affrontare quanto prima le questioni relative al corso concorso per il passaggio dall’area B alla posizione economica C1 ed al FUA 2006, che va chiuso in tempi rapidissimi.
Sul Fondo Unico del 2006 è previsto un primo incontro il 12 gennaio.
INCARICHI DIRIGENZIALI
Abbiamo manifestato all’Amministrazione il dissenso della FP CGIL MIUR sulle nomine dei dirigenti di seconda fascia che il Ministro ha effettuato, ai sensi dell’art. 19 del D.L.gs n. 165/01.
Riteniamo, infatti, grave l’aver conferito incarichi dirigenziali a personale esterno all’Amministrazione, peraltro con criteri che appaiono poco trasparenti ed improntati a logiche che nulla hanno a che fare con il buon funzionamento dei nostri Uffici, perpetuando, nella maggior parte dei casi, “l’abitudine” ad attribuire incarichi di dirigenza strettamente amministrativa a docenti e dirigenti scolastici, nella discutibile convinzione che abbiano la professionalità necessaria ed i requisiti previsti dalle norme per svolgere tale funzione.
Questi provvedimenti, in realtà, penalizzano l’esperienza e la capacità di funzionari del Ministero che, soprattutto negli Uffici Scolastici Provinciali, da anni sopperiscono alla carenza di organico dirigenziale ed a quella organizzativa e normativa del settore, garantendo la indispensabile attività di supporto alle scuole.
Inoltre, tali nomine sono fatte a ridosso della prossima riorganizzazione degli Uffici, prevista dal nuovo regolamento di organizzazione del Ministero che, di fatto, partendo dalle nuove linee guida da emanare per la periferia, tra pochi mesi, rimetteranno tutto in discussione, nomine comprese, aumentando il già forte senso di malessere presente su tutto il territorio. Roma, 09 gennaio 2007
Il coordinatore nazionale
FP CGIL – MIUR
Angelo Boccuni
Roma, 7 settembre 2006
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali,
On.le Paolo De Castro
e, p.c. Al Capo di Gabinetto, Consigliere Ermanno Granelli
al Capo Dipartimento dell’ICRF, dott. Giovanni Lo Piparo
Egregio Signor Ministro,
Le scriviamo questa nota perché è avvenuto un fatto grave, che richiede a tutti un momento di riflessione, a noi come uomini e a Lei, come politico e come Ministro delle politiche agricole.
Il fatto a cui ci riferiamo è la tragica scomparsa di un amico e collega: Nicola Relleva.
Lavorava in distacco dall’ICRF alla sede del CFS de L’Aquila, in quanto unico familiare in grado di assistere la sorella, portatrice di handicap grave – un handicap vero, completamente invalidante – e per tale motivo fruitore dei benefici della legge 104/92. Aveva partecipato, controvoglia, ma cosciente del suo buon diritto di essere nuovamente trasferito a L’Aquila, ad un corso di riqualificazione e, risultato vincitore, era stato assegnato alla sede di Roma. Non era amareggiato di questo ma del fatto che, mentre lui non era riuscito a ritornare nella sua città tanti altri, in tempi più o meno brevi e con le motivazioni più varie (ed opinabili), erano tornati alla loro sede di residenza. Nicola era stanco, molto stanco, perché era costretto ad orari massacranti per recarsi al lavoro da L’Aquila, città dove risiedeva con la sorella, a Roma.
La legge 104/92, all’art. 33, c.5, tutela esattamente queste condizioni, imponendo priorità nella ricerca di soluzioni che agevolino le possibilità di cura ed assistenza, e l’assegnazione al CFS de L’Aquila corrispondeva esattamente ad una scelta rientrante nelle prerogative dell’Amministrazione ed alla soluzione per Nicola.
Nicola però, dopo un anno di attesa non ce l’ha fatta più e il 28 luglio scorso ha deciso di suicidarsi, impiccandosi.
Chi ha avuto modo di lavorare con Nicola, non ha potuto fare a meno di apprezzare le grandi doti umane, la particolare grinta e la tenacia, tipiche di chi è chiamato a compiti gravosi. Rimane la mestizia perché, come spesso accade agli umili servitori ed a coloro che credono nella gratuità del proprio lavoro, non ha potuto assaporare la soddisfazione di ritornare a dedicarsi a sua sorella.
Ci siamo incontrati con Nicola molte volte, anche negli ultimi tempi. Avevamo tanto parlato assieme della necessità della corretta applicazione delle normative sulla mobilità e di quelle a tutela dell’handicap e su come, invece, le une e le altre fossero applicate nell’ICRF.
Nell’ICRF il contrasto su come trattare casi analoghi ed altrettanto gravi – tralasciando ogni giudizio etico e morale – era già emerso nel 2004, mentre era Ministro Gianni Alemanno e si era concluso senza ottenere nulla. Non ci ha stupito affatto che la passata gestione fosse totalmente disinteressata ai problemi del personale e che, peggio, non mostrasse alcun interesse ai problemi dei lavoratori portatori di handicap o ai loro familiari.
Nicola era consapevole di portare sulle spalle un fardello forse troppo pesante per lui ed era, soprattutto negli ultimi tempi, molto depresso e sconvolto dall’assoluto disinteresse che l’Amministrazione mostrava per il suo caso, così grave. Sconvolto anche da come, almeno apparentemente, l’individualismo di tanti colleghi sia utilizzato per porsi l’uno al riparo dall’altro, lasciandolo solo con il suo immenso problema. Nicola riferiva, a noi e ai colleghi, di aver ripetutamente chiesto di essere ascoltato dal proprio Capo Dipartimento, ma perché proprio a lui non è mai stato concesso nemmeno un colloquio?
In una delle nostre ultime note, scritta assieme a Nicola, tornavamo a chiedere la convocazione di una apposita riunione di contrattazione, allo scopo di verificare l’applicazione degli accordi transitori sottoscritti in materia di mobilità del personale, nonché ridefinire un nuovo accordo definitivo; questa faceva peraltro seguito ad altre tre precedenti richieste nelle quali, in particolare, chiedevamo la costituzione di una Commissione paritetica sulla mobilità, per esaminare le problematiche applicative delle procedure di mobilità volontaria speciale ex lege 104/92, con particolare riferimento all’accertamento dei requisiti della continuità e dell’esclusività dell’assistenza ai familiari portatori di handicap.
Però, com’era prevedibile, dall’Amministrazione era arrivato l’ennesimo rifiuto, nonostante avessimo addirittura anticipato il ricorso ai giudici del lavoro ai sensi dell’art. 28 legge 300/70.
Ci chiediamo: perché nel suo Ministero non viene applicata la legge 104/92?
Bèh signor Ministro, ora l’urgenza per il caso di Nicola non c’è più. Ora siamo tutti sconvolti per il caso umano e per l’oggettiva indifferenza con cui è stato trattato dall’Amministrazione, consapevoli che in questa Amministrazione la battaglia per i diritti dei lavoratori corrisponda ancora, purtroppo, ad una battaglia di civiltà.
Noi ci siamo trovati invece davanti una nota circolare del 4 agosto, nella quale si richiama il personale a precisi obblighi in materia di trasferimenti, ma nessuna risposta nel merito delle nostre reiterate richieste di chiarimenti e confronto sull’intera gestione della mobilità del personale. Ovvero risposte burocratiche ed insofferenti verso il ruolo del sindacato, ed in particolare della CGIL, evidentemente un sindacato non gradito ai vertici di questa Amministrazione. Ed appare assai singolare tale nota, considerata la discrezionalità che l’Amministrazione ha dimostrato nella gestione dei trasferimenti, nella maggior parte dei casi avvenuti al di fuori delle regole concordate con il sindacato. Singolare e, alla luce di questa tragica vicenda, veramente inopportuna.
Quanto avvenuto a Nicola è un fatto che ha colpito tutti e, per questo, è necessario evitare che possano ripetersi le condizioni che lo hanno spinto ad un gesto di tale gravità. E noi veramente auspichiamo un suo autorevole quanto necessario intervento volto al ripristino di un confronto serio e corretto su questa materia, che spesso incide in modo devastante sulla vita dei lavoratori e per le quali chiediamo semplicemente una coerente applicazione dei principi di tutela vigenti, che per noi rappresentano uno snodo fondamentale per definire la qualità delle relazioni sindacali.
Per questo riteniamo essenziale, oltre a chiedere, ovviamente, un Suo autorevole e risolutivo intervento per risolvere il problema della mobilità volontaria del personale dell’ICRF, l’istituzione di una Commissione paritetica sulla mobilità, allo scopo di poter contribuire a costruire un sereno rapporto con l’Amministrazione e rassicurare i colleghi che chiedono di essere riavvicinati alla propria famiglia o di poter assistere i propri familiari.
Perché vede, Ministro De Castro, il caso di Nicola è solo uno tra tanti altri…
p. la segreteria p. la FP CGIL Mipaaf
FP CGIL Roma Centro
Claudio Meloni Savino Cicoria
Roma, 11 dicembre 2007
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
BOZZA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE
Il Consiglio dei Ministri ha ratificato a fine novembre il regolamento di organizzazione del Ministero che, una volta ottenuto il “via libera” definitivo dalla Corte dei Conti che aveva fatto alcuni rilievi, sarà operante dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Decorreranno da allora i termini per la emanazione dei decreti ministeriali di organizzazione dell’Amministrazione Centrale e delle Direzioni Generali Regionali.
Riteniamo, anche perché il CCNL prevede la riorganizzazione delle Amministrazioni tra le materie di confronto con le Organizzazioni Sindacali, che il provvedimento avrebbe dovuto essere trasmesso ai sindacati di Ministero e in tal senso avevamo da tempo fatto richiesta al Capo di Gabinetto ed al Capo Dipartimento per la programmazione.
Si potrebbe considerare tale omissione come conferma della “normale trascuratezza” dell’Amministrazione nelle relazioni sindacali, a cui siamo peraltro abituati in questo Ministero.
Verificato, però, che un’altra Organizzazione Sindacale ha pubblicato sul proprio sito il decreto, abbiamo deciso di inviarne copia sul territorio, ribadendo che il testo ufficiale non ci è ancora stato fornito.
Ciò perché, anche se come FP CGIL siamo abituati a diffondere informazioni solo in presenza di notizie e/o documenti ufficiali, abbiamo ritenuto, viste le reticenze dell’Amministrazione, di dare comunque la possibilità a tutte/i di avviare una riflessione sul decreto in quanto l’applicazione del regolamento rappresenta un momento importante per tentare un rilancio delle nostre strutture centrali e periferiche finalizzato a fornire un migliore e qualificato supporto all’esercizio del diritto alla istruzione pubblica nel nostro paese e per avviare iniziative concrete sull’organizzazione degli uffici.
Da una prima lettura confermiamo quasi tutte le perplessità che avevamo già espresso sulla prima bozza; ci riserviamo quanto prima di inviarvi un esame analitico delle questioni più rilevanti (speriamo sul testo ufficiale!).
FP CGIL Pubblica Istruzione
Angelo Boccuni
FP CGIL CISL FPS UIL PA
COMUNICATO
RIORGANIZZAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE
A seguito della nostra richiesta, venerdì 1° febbraio 2008, si è svolto un incontro con il Capo di Gabinetto ed il Capo Dipartimento per la programmazione sulla bozza del Decreto Ministeriale di organizzazione dell’Amministrazione centrale, che segue l’entrata in vigore del DPR 260 di Organizzazione del Ministero.
Come FP CGIL, CISL FP e UIL PA Pubblica Istruzione abbiamo presentato un documento con le principali osservazioni al testo che vi alleghiamo.
Abbiamo poi sottolineato come la crisi di governo in atto crei comunque una ulteriore situazione di incertezza anche per questa Amministrazione che si troverà a breve di fronte ad un nuovo accorpamento con il Ministero dell’Università e quindi a dover avviare una ennesima fase di riorganizzazione con tutte le conseguenze negative sulla funzionalità e la programmazione delle attività e le evidenti e gravi ripercussioni sulla scuola e su tutti i suoi utenti oltre che chiaramente sul personale del Ministero.
Abbiamo comunque posto all’attenzione dell’Amministrazione l’esigenza che vengano attivate le corrette procedure di confronto con le Organizzazioni Sindacali, previste dal nuovo CCNL su tale materia, anche per quanto riguarda i Decreti Regionali ribadendo che la proposta di Decreto Ministeriale per la definizione dei compiti degli uffici periferici della Regione deve avvenire previa informativa alle Organizzazioni Sindacali di categoria presenti sul territorio e successivo confronto con esse. Tale procedura è stata condivisa dall’Amministrazione.
E’ pertanto urgente che a livello regionale si richiedano incontri unitari e si facciano pervenire al livello nazionale le osservazioni e le proposte formulate in tali riunioni.
Nell’ambito dell’incontro abbiamo inoltre evidenziato la necessità di attivare quanto prima i tavoli da tempo richiesti sulla mobilità, per consentire finalmente la chiusura dell’accordo del 2001, e sul Fondo Unico di Amministrazione per affrontare le problematiche connesse alla riduzione del capitolo di bilancio del 2008 e le modalità di pagamento degli arretrati per i vincitori dei ricorsi sulla retrodatazione delle decorrenze degli inquadramenti della riqualificazione, che non possono, da contratto, essere prelevati dal FUA.
Ciò considerato che si tratta di argomenti, legati all’ordinaria amministrazione ed al rispetto di accordi sottoscritti , non sono collegati alla crisi politica in atto.
Abbiamo infine ricordato all’Amministrazione che su tali questioni rimane confermato lo stato di agitazione del personale e che un inasprimento della vertenza avrebbe ripercussioni negative sulle attività legate all’apertura dell’anno scolastico ormai avviate.
Sia il Capo di Gabinetto che il Capo Dipartimento hanno assicurato che nei prossimi giorni saranno convocati entrambi gli incontri.
Vi daremo tempestiva informativa sugli sviluppi.
Roma, 4 febbraio 2008
FP CGIL CISL FPS UIL PA
Boccuni Vecchio Ripani
Alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero
Infrastrutture e Trasporti (Ramo Trasporti)
Si è svolto questa mattina l’incontro tra l’Amministrazione e le OO. SS. per la sottoscrizione dell’Accordo Integrativo per l’utilizzo del FUA 2007 del Ministero Infrastrutture e Trasporti (ramo Trasporti).
La FP CGIL non ha ritenuto di poter sottoscrivere la proposta presentata dall’Amministrazione.
Per spiegare nel dettaglio e non consentire a nessuno di strumentalizzare o fare demagogia sulla decisione presa, ripercorriamo brevemente i passaggi che, dal febbraio 2008, hanno condotto alla decisione di oggi.
L’Ipotesi di accordo sottoscritta a febbraio, prevedeva, oltre alla conclusione del processo di riqualificazione, già avviato e previsto dal CCNI ancora vigente, anche progressioni tra le aree e progressioni all’interno delle aree, secondo quanto previsto dal CCNL 2006/09.
L’Accordo in questione è stato oggetto di rilievi del Ministero dell’Economia che non ha certificato l’accordo stesso, ne, tanto meno, i passaggi di area e le progressioni economiche all’interno delle aree che dovranno, necessariamente, avvenire dopo la firma del nuovo CCNI di Ministero con l’individuazione dei profili e la possibile applicazione dell’art. 36 (Passaggi tra l’area A e l’area B a carico del FUA).
La nuova stesura dell’Accordo che ci è stato sottoposto, recepisce, a nostro avviso, solo in parte i rilievi dell’Economia, non prevedendo quindi i passaggi da un’area all’altra ma solo progressioni economiche all’interno delle aree con decorrenza dal 1 ottobre 2007.
Preso atto della nuova proposta, abbiamo chiesto all’Amministrazione di prevedere, per le progressioni interne alle Aree, la decorrenza del 1 gennaio 2007, così come previsto dal CCNL che all’art.18 comma 2 recita “I passaggi da una fascia retributiva a quella immediatamente successiva avvengono con decorrenza fissa dal 1 gennaio di ogni anno per tutti i lavoratori……”
L’Amministrazione non ha voluto accogliere la nostra richiesta, ritenendo che fosse possibile utilizzare una decorrenza diversa da quella prevista dal CCNL, posticipandola ad Ottobre.
La decorrenza del 1 Ottobre 2007 porterà un danno ai lavoratori che perderanno 9 mesi di applicazione contrattuale.
Riteniamo, inoltre che, anche questo accordo, non in linea con il CCNL, potrebbe non trovare la certificazione del Ministero dell’Economia e che questo quindi, potrebbe portare ulteriori ritardi nei pagamenti e nelle aspettative dei lavoratori, pensiamo che sarebbe ora di smetterla nel promettere ciò che poi non si può garantire.
Riteniamo corretto sottoscrivere accordi dei quali possiamo pretendere l’esigibilità e che non siano causa di danno economico per i lavoratori. E’ per questo che ribadiamo la nostra richiesta di datare le progressioni economiche dal 1 gennaio 2007, in linea con quanto previsto dal CCNL 2006/09 , mettendo in atto fin d’ora le verifiche possibili per garantire ai lavoratori il rispetto di quanto dovuto.
Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis
Roma 1 dicembre 2008
REFERENDUM 9-10 FEBBRAIO
SCIOPERO 13 FEBBRAIO
Ex MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
REFERENDUM 9 E 10 FEBBRAIO / SCIOPERO 13 FEBBRAIO
Il 9 e 10 febbraio anche nelle nostre sedi si svolgera’ il referendum sul contratto del biennio economico 2008/2009
PARTECIPA AL VOTO!
La FP CGIL ha indetto il referendum perche’ e’ un diritto di tutti i lavoratori esprimere la propria opinione sul contratto di lavoro che li riguarda.
VOTA NO!
La FP CGIL non ha sottoscritto il contratto e chiede di votare no perche’:
* gli aumenti per il bienno 2008/2009, pari al 3,2%, sono addirittura inferiori al tasso d’inflazione reale DEL SOLO 2008;
* l’aumento medio netto di 40 euro al mese rappresenta l’incremento piu’ basso mai attribuito con un rinnovo di contratto;
* la quantificazione in 8 € mensili della vacanza contrattuale per il 2010 prospetta quello che sarà l’aumento contrattuale per il prossimo anno;
* non si recuperano i soldi del salario accessorio tolti al FUA per il 2009:
Il bilancio del nostro ministero, consultabile da chiunque quando si vuole, parla chiaro: Capitolo FUA 2009 rispetto a 2008 = – 9.515.420 euro ( – 33,43%);
ce ne accorgeremo al momento del pagamento del FUA 2009 e quando non ci saranno i soldi per fare i passaggi all’interno delle aree;
* toglie ogni speranza agli oltre 50.000 lavoratori precari che andranno a casa dal mese di luglio.
Tutto questo mentre CISL, UIL, UGL, CONFSAL sottoscrivono con Governo e Confindustria un accordo quadro che riduce la contrattazione sul salario, comprime i diritti del lavoro e della democrazia sindacale, a partire dal diritto di sciopero, divide i lavoratori pubblici dai privati.
La CGIL ha invece fatto proposte concrete per fronteggiare la crisi economica in atto e per non farla pagare solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, tutelando salari e diritti.
ANCHE PER SOSTENERE TALI PROPOSTE
VOTA NO IL 9 E 10 FEBBRAIO
SCIOPERA IL 13 FEBBRAIO
INSIEME AI LAVORATORI METALMECCANICI
FERMIAMOLI!!
GRECIA: 20 MAGGIO, NUOVO SCIOPERO GENERALE PER LE PENSIONI
La confederazione dei settori pubblici ADEDY e quella dei privati GSEE hanno deciso un nuovo sciopero generale per il prossimo giovedì 20 maggio 2010. Si legge nel loro comunicato “GSEE e ADEDY si oppongono radicalmente al progetto di legge del governo sulla sicurezza sociale. Un disegno di legge che smantella il meccanismo finanziario della previdenza sociale, mina, annulla, scredita il carattere redistributivo, riducendo drammaticamente la disponibilità di fondi e fa pagare il prezzo alle nuove generazioni… L’evasione contributiva, il lavoro nero e i non assicurati sono le importanti ferite sanguinanti del sistema e per esse non c’è una risposta mentre il progetto di legge fa le solite vittima operai, pensionati, giovani. GSEE e ADEDY considerando che la risposta deve essere immediata, potente, universale e uniforme”.
ROMANIA: TAGLIO DEI SALARI PUBBLICI DEL 25% SCIOPERO IL 31 MAGGIO
Il presidente Traian Basescu ha comunicato, durante la visita del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di voler ridurre la retribuzione dei dipendenti dello Stato del 25 per cento dal mese di giugno 2010 e tagliare le pensioni e le indennità di disoccupazione del 15 per cento. Basescu ha detto che il tagli erano indispensabili se la Romania vuole di mantenere il suo deficit di bilancio sotto controllo e l’accesso sicuro alla nuova tranche di un prestito di emergenza del FMI e di altri istituti di credito internazionali ed ha affermato che i tagli contribuirebbero anche a rilanciare una economia che viene schiacciata da un settore statale gonfio e inefficiente evitando aumenti fiscali che potrebbe ostacolare gli investimenti e distruggere le speranze di una rapida ripresa dalla recessione. Il governo di centro-destra ha affermato che il tagli manterranno il disavanzo di bilancio di quest’anno al di sotto del 7 per cento del prodotto interno lordo.
La Romania si aggiunge perciò alla Lettonia (taglio del 15%), all’ Irlanda ( 15% in due anni), Grecia (16%) e Spagna (5%).
Fissata la mobilitazione per il 19 maggio e sciopero generale il 31 maggio
FRANCIA: GIORNATA DI MOBILITAZIONE GENERALE IL 27 MAGGIO
Il Primo Ministro francese ha annunciato il congelamento della spesa dello stato per i prossimi 3 anni. I sindacati CFDT, CGT, FSU e UNSA hanno condannato questo annuncio e affermano che la riduzione del deficit può essere affrontato garantendo la coesione sociale e riducendo le differenze, in particolare attraverso una maggiore imposizione fiscale redistributiva. Per sostenere queste ragioni e in un quadro unitario, i sindacati CFDT, CGT, FSU UNSA chiamano i pensionati, i giovani e i senza lavoro per una giornata nazionale di mobilitazione a livello locale giovedì 27 maggio 2010.
GERMANIA: IN FORSE IL SALARIO MINIMO PER I LAVORATORI DELL’ASSISTENZA, OK PER IGIENE AMBIENTALE
Il sindacato dei servizi Ver.di. ha recentemente concordato con il governo federale tedesco il salario minimo per i dipendenti dei servizi di assistenza (che sono gestiti in Germania da soggetti privati o ecclesiastici), che verrà implementato a partire dal 1° luglio 2010 con altri due scaglioni successivi di aumento, rispettivamente a partire da gennaio 2012 e gennaio 2013.
L’introduzione di un salario minimo per i lavoratori dell’assistenza era considerato perciò sicuro. Ora però il Ministro dell’Economia e della Tecnologia, Rainer Brüderle (FDP, liberal democratici) lo ha messo in discussione . “Mentre ci si rifiuta di agire contro gli speculatori finanziari e gli squali, ci si accanisce contro i lavoratori “Le politiche inumane del FDP, portano dritto il nostro paese alla catastrofe – afferma il sindacato Ver.di” .
Già nel marzo 2010, i sindacati e i datori di lavoro del settore avevano concordato un salario minimo orario di 8,50 € a Ovest e € 7,50 all’Est. Il ministro Federale del Lavoro, Ursula von der Leyen (CDU) aveva deciso di applicare il salario minimo per decreto per tutti gli 800mila dipendenti del settore dell’assistenza dal 1 Luglio.
Intanto dal 1 gennaio I lavoratori del settore dell’igiene ambientale (pubblici e privati) saranno coperti dal salario minimo orario di 8.02 €.
Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil
La Commissione europea ha adottato il 7 giugno le raccomandazioni specifiche per ciascuno dei 27 Paesi dell’UE, oltre a un documento complessivo sulla zona euro, per aiutarli a formulare le loro politiche economiche e sociali e tener fede agli impegni assunti su crescita, occupazione e finanze pubbliche.
Questa serie di raccomandazioni rientra nel cosiddetto “semestre europeo”, nell’ambito del quale, per la prima volta quest’anno, gli Stati membri dell’UE e la Commissione hanno proceduto al coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Nei mesi scorsi gli Stati hanno presentato i loro programmi nazionali, basati sulle priorità definite in comune, sui quali la Commissione ha espresso la sua valutazione e formulato le sue raccomandazioni.
Le sei raccomandazioni per l’Italia riguardano:
1. l’implementazione del consolidamento fiscale pianificato nel 2011 e 2012 per garantire la correzione del deficit eccessivo;
2. la lotta alla segmentazione nel mercato del lavoro;
3. il legame tra la crescita dei salari e la produttività;
4. l’apertura del settore dei servizi per aumentare la concorrenza;
5. il miglioramento delle condizioni per l’investimento privato in ricerca e innovazione;
6. un utilizzo più efficace delle risorse europee per migliorare la coesione tra le regioni.
Le raccomandazioni saranno discusse e approvate dal Consiglio europeo il 23 e 24 giugno.
La Commissione e gli Stati ne sorveglieranno l’attuazione nel corso del prossimo anno, e l’esercizio continuerà nel 2012 e negli anni successivi.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
La sentenza della Cassazione secondo la quale il giudice puo’ autorizzare il distacco della spina di un apparecchio che tiene in vita un paziente in coma, quando tale istanza sia realmente espressiva della voce del rappresentato prima di cadere in stato di incoscienza, e quando la condizione di stato vegetativo sia irreversibile secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, appare di buon senso.
Ma non basta.
Adesso per i medici c’è bisogno di norme sulle problematiche della fine della vita, a partire dal testamento biologico, che consentano il rispetto della volontà dei pazienti, anche quando non sono più nelle condizioni di esprimere il proprio consenso alle terapie.
Il medico non può e non deve essere obbligato alla nutrizione e alla idratazione artificiale quando c’è, o c’è stato, un rifiuto consapevole del paziente.
Peraltro i medici, per il codice deontologico, devono astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita.
E porre fine a simili trattamenti, non si può e non si deve configurare come eutanasia, così come giustamente riconosciuto nel caso Welby.
Il 3 gennaio 2008 è stato sottoscritto l’Ipotesi di Accordo in applicazione all’Accordo concernente i criteri di ripartizione del FUA 2007 sottoscritto il 19 giugno 2007.
L’Accordo di giugno interveniva sulla parte fissa applicando delle percentuali alle diverse voci ed istituti mentre con la presente Ipotesi di Accordo si entra nel dettaglio considerando il totale FUA che ammonta a Euro 4.598.093,00 comprensivo di Euro 200.000,00 di residuo FUA 2006.
Punto 1: è stato quantificato in Euro 1.032,00 l’importo da corrispondere per ogni singola Posizione Organizzativa delle 89 individuate per l’anno 2007.
Punto 2: sono state diversificate in tre fasce le quote da destinare al personale che a vario titolo ha partecipato ai processi innovativi e alle attività connesse anche al trasferimento alla nuova sede.
Punto 3: sono state riconfermate tutte le indennità previste già nel 2006.
Punto 4: è stata destinata alla contrattazione decentrata una somma di circa 500.000,00 Euro.
Punto 5: è stata destinata una ulteriore somma di circa 130.000,00 alla contrattazione decentrata, finalizzata a remunerare il personale degli Uffici che hanno lavorato su progetti e su attività di semplificazione e riorganizzazione di procedure.
Tutta la parte restante del Fondo è stata destinata alla Produttività Collettiva.
La consultazione dovrà terminare possibilmente entro la fine di gennaio.
Cordiali saluti,
Maurizio Rossi
Si pubblica l’articolo di Italia Oggi nel quale vengono riportate alcune proposte che sarebbero contenute in una Bozza di Disegno di Legge Delega che il Ministro Brunetta sta preparando sul pubblico impiego, medici compresi. Ovviamente è tutto da verificare, ma…