CGIL FP CISL FPS UIL PA
C O M U N I C A T O S T A M P A
Il memorandum d’intesa sulla riorganizzazione del Ministero della Difesa, sottoscritto ieri da CGIL CISL UIL di categoria e dal Ministro della Difesa, è un accordo di valore che offre prospettive diverse e migliori ai futuri processi di riorganizzazione di tutta l’Amministrazione della Difesa.
L’aver, di fatto recepito, calibrandoli adeguatamente agli specifici bisogni di riorganizzazione del Dicastero, i termini e la filosofia del “memorandum d’intesa sul lavoro pubblico e sulla riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche”, sottoscritto il 18 gennaio 2007 e il 6 aprile 2007 tra le OO.SS. e il Governo, è fatto assolutamente positivo.
Il valore della concertazione, ed il ruolo del Sindacato, l’ineludibile esigenza di un forte processo di riorganizzazione del Ministero nell’obiettivo di accrescere la sua efficienza e capacità produttiva, il valore pubblico delle diverse attività lavorative, l’obiettivo di civilizzare le funzioni del Ministero non specifiche della componente militare, la valorizzazione delle responsabilità dirigenziali civili, adeguate e rinnovate politiche del personale sia in termini di assunzioni che di processi di mobilità territoriale incentivata, la reinternalizzazione di attività proprie del personale civile progressivamente affidate in appalto, sono il quadro entro il quale deve concretizzarsi l’avvio immediato di un tavolo di concertazione, la cui priorità è la riforma dell’Area Tecnico Industriale.
Un protocollo, quindi, che pone intelligentemente le basi per l’avvio di una possibile, grande stagione di riforma del Ministero di Via XX Settembre.
Ora, però, bisogna al più presto passare dalle parole ai fatti.
Ci aspettiamo che il Ministro PARISI rispetti l’impegno di avviare immediatamente il confronto sulle ipotesi di riorganizzazione degli Arsenali Navali, dei Poli di Mantenimento dell’Esercito e degli altri Stabilimenti di produzione, rispetto alle quali già preannunciamo il punto attorno al quale costruiremo la nostra posizione: l’imprescindibile caratteristica pubblica che devono mantenere le future attività industriali della Difesa.
Roma, 4 luglio 2007
CGIL FP CISL FPS UIL PA
Garzi Di Maio De Nichilo
Di seguito il testo del comunicato stampa a firma del Ministro della Difesa
Lettera al Sottosegretario di Stato, Marco VERZASCHI, e Gabinetto del Ministro su richiesta di attenzione sulle problematiche delle T.O.O. dei Poli di mantenimento dell’Esercito e l’attività del C.A.I.D.
Roma, 6 giugno 2008
Al Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano
Egregio ministro,
il settore degli Archivi notarili è molto importante per l’amministrazione della giustizia, tuttavia da molto tempo, precisamente dal febbraio 2007, è ferma presso gli uffici del ministero la nuova dotazione organica che consentirebbe di organizzare le professionalità in maniera più adeguata alle necessità del servizio, l’assunzione dei vincitori del concorso per conservatore e la riqualificazione del personale, in particolare i passaggi economici da B1 a B2 e quelli di area da A1 a B1.
E’ necessario un suo intervento che sblocchi la situazione che abbiamo evidenziato, si tratta di un atto che migliora l’efficienza del servizio e rende più sereni i rapporti lavorativi all’interno degli archivi notarili.
Infine l’adozione della nuova dotazione organica, permetterà una riflessione in sede di contratto integrativo libera da tutto il passato.
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Grandissima partecipazione, oltre 250.000, lavoratrici e lavoratori delle Autonomie Locali alle assemblee unitarie svoltesi oggi nelle 109 provincie italiane per riaffermare un sistema pubblico di welfare locale e la dignità del lavoro oggetto di furore ideologico da parte del Governo e del Ministro Brunetta.
E’ nostra convinzione che l’attacco al lavoro pubblico nasconda la volontà di privatizzare i servizi pubblici ed affidarli in gestione a soggetti che solo a parole decantano il mercato ma in realtà ricercano monopoli.
Le assemblee hanno coinvolto anche le istituzioni locali le quali in moltissimi casi hanno espresso solidarietà alla mobilitazione con messaggi inviati all’ANCI, all’UPI ed alla Conferenza delle Regioni.
Qualche esempio:
MILANO – Oltre 5000 lavoratrici e lavoratori in assemblea con presidio davanti al comune i quali con determinazione hanno portato le loro ragioni, con una delegazione, alla sindaca.
TORINO – Oltre 3000 lavoratrici e lavoratori in assemblea con presidio davanti al comune, hanno confermato l’altissimo livello di partecipazione alle iniziative.
BOLOGNA – Oltre 5000 lavoratrici e lavoratori in assemblea che si è trasformato in corteo coloratissimo alla base del quale è emersa una grande volontà di arrivare fino allo sciopero generale del lavoro pubblico.
FIRENZE – Oltre 500 lavoratrici e lavoratori hanno partecipato con passione al sit in nella piazza antistante il comune
ROMA – Oltre 2000 lavoratrici e lavoratori hanno dato vita ad un assemblea pubblica nella piazza del campidoglio.
BARI – Circa 2000 lavoratrici e lavoratori. All’assemblea hanno partecipato anche tutti i livelli e gli organismi istituzionali locali portando condivisione degli obiettivi, solidarietà e vicinanza alla mobilitazione.
REGGIO CALABRIA – Assemblea affollatissima, difficilmente in precedenza è stata registrata una tale partecipazione, con sit in piazza
PALERMO – Oltre 800 lavoratrici e lavoratori in assemblea i quali hanno bloccato tutti i servizi tranne ovviamente la garanzia dei minimi essenziali
CAGLIARI – Oltre 500 Lavoratrici e lavoratori in piazza per partecipare all’assemblea sit in sotto la prefettura.
Anche nelle province più piccole si è registrata un altissima partecipazione, Arezzo, Pistoia, Salerno, Taranto, Brindisi, Treviso, Brescia, Rovigo, Massa Carrara, Catanzaro, Terni ecc.
Le lavoratrici ed i lavoratori degli enti locali nel sostenere le assemblee degli altri comparti pubblici si sono dati appuntamento il 17 ottobre per l’assemblea nazionale che dovrà, all’interno di un percorso, proseguire con ulteriori forme di mobilitazione.
La FP CGIL ringrazia le lavoratrici, i lavoratori, le RSU e le strutture territoriali e regionali di CGIL CISL e UIL di categoria che hanno, ancora una volta, dimostrato vitalità a dispetto di coloro i quali teorizzano l’annientamento dei corpi intermedi della società, e rendono esplicito l’impegno che con uno slogan si può riassumere in: PER SE E PER GLI ALTRI.
Roma 29 Settembre 2008
APPELLO AI LAVORATORI DELLA DIFESA
REFERENDUM 9-10 FEBBRAIO
SCIOPERO 13 FEBBRAIO
Dobbiamo far sentire la nostra voce per:
* Garantire che le attività manutentive e quelle di supporto tecnico amministrativo della Difesa siano mantenute pubbliche: PERCHE’ DIFESA SERVIZI SPA?
* Riconoscimento del ruolo del personale civile della Difesa.
Oggi a maggior ragione, dove sempre più latente ma poco chiara, si profila una ulteriore riorganizzazione del Ministero della Difesa (costituzione da parte del Ministro durante il Consiglio Supremo di Difesa di una “Commissione che dovrà studiare un nuovo modello Difesa e una nuova organizzazione dello stesso”), dobbiamo renderci visibili e far capire che i lavoratori civili CI SONO.
PARTECIPIAMO AL REFERENDUM E VOTIAMO NO al contratto sottoscritto il 23 gennaio 2009 da Cisl, Uil e Confsal-Unsa:
– non garantisce il potere di acquisto delle retribuzioni
– non restituisce i soldi sottratti dal Governo dal salario accessorio
– rinuncia al contratto per il 2010
Ricordiamo cosa dichiarato dal Ministro Brunetta in data 3.11.08 al quotidiano “La Repubblica”: “……Però la Cgil sciopera lo stesso da oggi, sono i lavoratori che non hanno capito? “Legittimo scioperare per loro e legittimo per noi andare avanti. Vedremo i numeri, anche se la Cgil deve spiegare contro cosa sciopera: vogliono più risorse per gli statali? Non ce ne sono: è scritto nella Finanziaria. …… per lavoratori che non rischiano il posto di lavoro,……. quando nel settore privato, tipo i metalmeccanici o chimici, si rischiano licenziamenti e cassa integrazione e i contratti non si rinnovano”.
Noi, il 13 febbraio, scioperiamo insieme ai lavoratori dell’industria.
* Crediamo nella solidarietà tra lavoratori e non nella divisione
* crediamo che i lavoratori siano essi pubblici o privati hanno gli stessi diritti e doveri
* crediamo che la crisi non debba pesare SOLO sui lavoratori
* crediamo nel contratto come strumento di tutela del lavoro pubblico e privato
* crediamo in accordi che recuperano REALMENTE l’inflazione
* crediamo che il diritto allo sciopero non può essere modificato da un accordo.
CREDIAMO NELL’UNIONE DEI LAVORATORI E NON IN CHI HA INTERESSE A DIVIDERE IL SINDACATO
CREDIAMO NEL LAVORO E LO DIFENDIAMO
DEMOCRATICAMENTE CON LA CONTRATTAZIONE
LO STATO NON SI DEMOLISCE SI RIFORMA
PER UN SERVIZIO PUBBLICO EFFICIENTE E UN SISTEMA AZIENDALE GARANTITO DA POLITICHE DI FINANZIAMENTO E POLITICHE FISCALI CORRETTE
VI INVITIAMO A PARTECIPARE AL REFERENDUM
DEL 9 E 10 FEBBRAIO
E ALLO SCIOPERO DEL 13 FEBBRAIO
LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI INSIEME
Roma, 2 febbraio 2009
Alle Segreterie Fp Cgil:
Regione Puglia
Regione Sicilia
Regione Liguria
Comparto Funzioni Centrali
Oggetto: convocazione delegazione nazionale Difesa –
CRAMM – riorganizzazione Arsenali M.M..
Si prega voler comunicare ai componenti della delegazione nazionale trattante:
Domenico Bellangino
Emanuele Bernardini
Sebastiano Trigidio
la data di convocazione del 02 luglio p.v. alle ore 9.30 c/o la FP CGIL Nazionale, Via Serra 31 – Roma, alla riunione sarà presente il Segretario Nazionale delle Funzioni Centrali Alfredo Garzi.
Se fosse possibile sarebbe gradita la presenza di un delegato Cgil rappresentante l’Arsenale di Brindisi.
Nel pomeriggio è previsto un attivo unitario dei delegati degli Arsenali CGIL–CISL e UIL, sarà mia cura inviare non appena concordata la sede e l’ora, la convocazione unitaria dell’attivo.
Si fa presente che la delegazione trattante degli Arsenali militari dovrà rimanere a Roma per partecipare alla riunione che si terrà il 03 luglio presso il Gabinetto del Ministro come da convocazione allegata.
p. la FP CGIL Difesa
La Coordinatrice Nazionale
Noemi Manca
Roma, 25.06.2009
INDIZIONE PROCEDURA DI CONFERIMENTO SU BASE SELETTIVA A N° 300 POSTI
PER L’ACCESSO AL LIVELLO ECONOMICO 2 DELL’AREA B.
Ritengo doveroso inoltrare questo comunicato dei lavoratori della Difesa per diffondere quel sentimento di solidarietà che a volte ci allontana ma che in casi così dolorosi riaffiora nelle coscienze di ognuno di noi. Grazie compagni!
A Noemi: la FP CGIL della S.S.A.M. di Caserta:
innanzitutto, è doveroso porgere con estrema e profonda tristezza le condoglianze alla famiglia del collega Giovanni De Cuia, dipendente dell’Arsenale di Taranto travolto da un incidente mortale accaduto sul posto di lavoro. Ed è ancora più difficile pensare che tale notizia , quella di una morte bianca, accaduta in una base del nostro Ministero della Difesa non viene menzionata da nessuna delle reti nazionali se non da qualche piccolo giornale locale. Viene spontaneo pensare, che noi, poveri ……fannulloni a 1300-1400.00 € al mese siamo solo dei piccoli numeri e matricole, tanto da non meritare neanche un flash delle grandi emittenti, tanto meno dal nostro caro Presidente , che diverse volte, in casi luttuosi di morti bianche, esprimeva rammarico, insistendo sull’importanza della sicurezza sui posti di lavoro. Evidentemente di questa sciagura, il famoso muro di gomma militare è quello di non evidenziare certe notizie negli ambienti lavorativi della Difesa ( per noi Civili), ritenendo opportuno forse non informare il Nostro Presidente della Repubblica.
Non siamo EROI caduti in Iraq, non siamo EROI di Nassirya, non EROI dell’Afghanistan, ma solo EROI, di essere, anche noi Lavoratori del MINISTERO della DIFESA.
I lavoratori di questo Ministero, lamentano che alcune leggi dello Stato e Diritti Sanciti, sono travolti ed interpretati ad uso e consumo proprio da parte dei nostri Direttori.
A noi della S.S.A.M. DI CASERTA, come tu sai, vogliono farci addebiti Amministrativi sullo stipendio o recuperare ore, solo per coloro che usufruiscono della L.104 ( Lavoratori Turnisti ). Dopo il danno, anche la beffa.
Non siamo EROI da fare notizia per i mass-media, ma solo lavoratori di questo Ministero di EROI.
Chiedo scusa di questa mia dilungata e-mail, e rivolgo lo sguardo veramente dispiaciuto alla famiglia del collega di Taranto.
Salvatore Puglia
delegato Cgil della s.s.a.m. Caserta.
GABINETTO DEL MINISTRO
Si comunica che in data 21 febbraio alle ore 9.30 sono convocate le OO.SS. alla riunione avente come oggetto:
– sistema di misurazione e valutazione della performance individuale del personale civile del Ministero della Difesa, anche alla luce dell’intesa per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel pubblico impiego.
Presiede il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On.le Giuseppe Cossiga.
CAPO DI GABINETTO
GEN. C. GRAZIANO
Il Giudice del Lavoro di Verona ha accertato l’antisindacalità e l’illegittimità della delibera con cui la Provincia di Verona ha imposto il contratto integrativo ai propri dipendenti. Il verdetto in risposta al ricorso presentato da Cgil, Cisl e Uil ribadisce quindi la nullità di contratti integrativi non sottoposti al vaglio dei rappresentanti dei lavoratori.
Il caso della Provincia di Verona si aggiunge a una lunga lista di ricorsi vinti in tutto il Paese, nelle autonomie locali come in altri settori, contro provvedimenti assunti in violazione delle più elementari norme di democrazia sindacale. Un fatto positivo, che conferma però la complessità della situazione vissuta nelle pubbliche amministrazioni da quando la riforma Brunetta ha imposto un modello dirigista. Un modello che limita gli spazi di democrazia sui posti di lavoro, creando un clima in cui sembra essere saltata ogni regola. Certe accelerazioni e certi atteggiamenti antisindacali sono il prodotto di anni di demagogia e di provvedimenti punitivi e ideologici, ma per fortuna si può ancora ricorrere al Giudice per vedere rispettata la legge.
Dal canto nostro continuiamo a opporci a un modello autoritario che prende sempre più piede nel mondo del lavoro e che ha travolto anche il lavoro pubblico. Lo abbiamo fatto chiedendo, fino ad ottenerla, la convocazione delle elezioni delle Rsu. Continueremo a farlo a partire dal 6 maggio, quando torneremo in piazza e sciopereremo per riaffermare le ragioni del lavoro e per non abbandonarci alla rassegnazione.
Roma, 4 maggio 2011
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
MINISTERO DELLA DIFESA
Come preannunciato, in data 17 marzo abbiamo avuto l’incontro che ha concluso in sede tecnica il confronto tra lo SME e le organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione dell’Area logistica dell’Esercito (SETTORE TRAMAT).
Tale confronto ha portato alla sigla di un accordo nel quale lo SME si è impegnato a procedere al successivo inoltro al gabinetto del Ministro dei decreti di struttura del CEPOLISPE, CETLI e dei Poli di Mantenimento nel più breve tempo possibile.
La sigla di tale accordo è stata possibile grazie anche ai precedenti accordi a livello locale, dove le rappresentanze territoriali e le RSU hanno effettuato delle proposte che sono state recepite dal Comando Logistico dell’Esercito.
La variazione delle dotazioni organiche degli Enti sopracitati e di quelli appartenenti all’area logistica dell’Esercito, hanno di fatto aumentato i costi della riorganizzazione e quindi al fine di procedere alla definitiva approvazione dei decreti, ad invarianza di spesa, si procederà ad un recupero nell’ambito della riconfigurazione del settore Commissariato, ovviamente dopo la concertazione a livello locale.
Roma, 18 marzo 2008
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Al Sottosegretario di Stato
Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli
Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia
Siamo a conoscenza del fatto che in alcuni uffici giudiziari sono stati emanati ordini di servizio in merito all’applicazione del Decreto Legge n.112, 25 giugno 2008, in particolare in relazione all’art. 71 concernente nuove norme relative all’assenza per malattia.
Per evitare disparità di trattamento nell’ambito del territorio nazionale chiediamo pertanto che venga emanata una tempestiva circolare di chiarimento per tutti gli uffici con l’indicazione delle regole di immediata attuazione nonché la specificazione dettagliata delle “strutture sanitarie pubbliche’, menzionate nel decreto, abilitate al rilascio della idonea certificazione.
Non è infatti compito dei lavoratori ammalati interpretare le discutibili norme del decreto Tremonti.
La Coordinatrice Nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco