In risposta ai numerosi quesiti e richieste di chiarimento pervenute dai vari territori, si allega per doverosa informazione i rilievi che sono stati effettuati dal Dipartimento funzione pubblica e dal Ministero dell’Economia, sul contratto integrativo Difesa siglato in data 28/29 aprile 2010 (strumento normativo e programmatico per le progressioni economiche da attuarsi all’interno delle Aree in applicazione del CCNL 2006/2009).
Si allega inoltre la bozza di vademecum predisposto da Persociv per l’espletamento delle procedure e la compilazione delle domande on line.
SI FA RISERVA DI INVIARE LA BOZZA DI DOMANDA, non appena CGIL–CISL e UIL, effettueranno le proposte di variazione dei criteri per la valutazione dei titoli per gli sviluppi economici all’interno delle aree in sede di trattativa con PERSOCIV.
Tali variazioni imposte dalla Funzione Pubblica e dal Ministero dell’Economia, dovranno essere reinviate per la CERTIFICAZIONE DEFINITIVA DA PARTE DEGLI ORGANI COMPETENTI.
Pertanto, non appena in nostro possesso, invieremo la BOZZA DI DOMANDA che PERSOCIV predisporrà.
La FP CGIL Difesa continuerà a sostenere e chiedere che le progressioni economiche procedano il più celermente possibile, al fine di consentire al personale civile quel riconoscimento delle professionalità e le conseguenti attività lavorative svolte nei diversi settori presenti all’interno della Difesa.
Roma, 17 settembre 2010
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Circolare crediti formativi – Università La Tuscia A.A. 2010-2011
Convenzione tra Ministero della Difesa -Direzione Generale per il
personale civile e l’Università “La Tuscia ” di Viterbo, Anno Accademico 2010-
2011, per il riconoscimento di crediti formativi Art 22, co.13 Legge n. 448/2001
(Legge Finanziaria 2002).
Si allega altresì, il testo della convenzione e la modulistica richiesta per la presentazione della domanda.
UN’INTESA POSITIVA
Il 24 settembre scorso la Fp Cgil Difesa ha siglato un’ipotesi di contratto integrativo che, in applicazione del Ccnl 2006-2009, definisce il nuovo sistema di classificazione del personale e le progressioni economiche all’interno delle aree. Progressioni che interessano quasi 22 mila dipendenti civili (su complessivi 33 mila), la cui retribuzione media, dopo 25 anni di servizio, è di 1.300 euro mensili. È bene ricordare – per far comprendere a tutti la particolarità del ministero della Difesa – che questo dicastero è l’unico nel panorama dei lavoratori pubblici ad aver mantenuto un settore industriale (Arsenali militari, poli dell’Esercito, stabilimenti dell’Agenzia industria difesa), seppur con grandi difficoltà per mancanza di investimenti e blocco del turn over. Tutto il personale civile della Difesa (compresi gli ex operai), a seguito della privatizzazione del rapporto di lavoro, e dopo che il contratto collettivo aveva definito le linee generali, mediante la contrattazione decentrata integrativa ha ottenuto un sistema di classificazione per le diverse professionalità esistenti (tecnici, amministrativi, sanitari, giudiziari ecc.).
Le trattative che hanno condotto all’ipotesi di accordo iniziano nell’aprile scorso. E su di esse si “abbattono” diverse novità: la cosiddetta “riforma Brunetta” che, tra le altre cose, non consente il passaggio tra aree e stravolge l’organizzazione del lavoro affidandola ai dirigenti e non più alla contrattazione; il blocco del rinnovo dei contratti voluto da Tremonti, che di fatto interviene anche nelle dinamiche retributive della contrattazione collettiva, intervento che, a propria volta, si riversa sulla contrattazione decentrata integrativa (frutto della rappresentanza tra gli eletti nelle Rsu e gli iscritti alle organizzazioni sindacali). In estate infine, il governo, mediante l’apposizione di rilievi all’ipotesi di accordo emanati dai ministeri dell’Economia e della Pubblica amministrazione, costringe le organizzazioni sindacali e l’amministrazione della Difesa a riformulare l’ipotesi di accordo, in particolare riguardo i temi della flessibilità tra profili e dei criteri di valutazione.
In questo contesto, nell’ambito dei Coordinamenti nazionali di Cgil-Cisl-Uil, con la tenuta di un buon rapporto unitario (che tiene conto delle nostre posizioni), la Fp Cgil Difesa ha mantenuto come punto base la contrattazione, al fine di ottenere la valorizzazione professionale e una rivalutazione delle buste paga dei lavoratori civili. Lavoratori che, per troppo tempo, non hanno ottenuto il giusto riconoscimento per l’attività lavorativa a supporto dello strumento militare.
Sono quindi queste le ragioni per le quali abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo, rimarcando la nostra contrarietà alla “riforma Brunetta” prima e alla manovra finanziaria dopo, che con l’intervento legislativo nella disciplina del rapporto di lavoro pubblico blocca le retribuzioni (2011-2013) e quindi la contrattazione collettiva, riducendo quello che con la contrattazione è sempre stato un confronto dialettico tra le parti a una decisione unilaterale.
Noemi Manca, coordinatrice nazionale Fp Cgil Difesa
Roma, 27 Aprile 2011
Al Presidente della 4^Commissione
Permanente Difesa del Senato
SEN. CANTONI Gianpiero Carlo
E, per conoscenza, a:
Vice Presidenti
Sen. CARRARA Valerio
Sen. PINOTTI Roberta
La scrivente Organizzazione Sindacale chiede alla S.V. On.le un’audizione presso la Commissione da Lei presieduta, in ordine ai disegni di legge nn. 1462, 1470 e 1517 concernenti il personale civile della Difesa e del Genio, al fine di approfondire nel merito i contenuti dei suddetti disegni di legge.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Apprendiamo dai mezzi di informazione che il Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini e il Presidente CRI, Massimo Barra, si sono incontrati per discutere del futuro dell’Ente CRI.
E’ ormai chiaro che questo Governo non vuole nessun confronto con le Organizzazioni Sindacali, ancor di più se rappresentano lavoratori e servizi pubblici.
La FP Cgil sostiene da anni che è necessaria una riforma dell’Ente Croce Rossa e che servizi essenziali per la salute dei cittadini non possono e non devono essere esternalizzati e gestiti in convenzione dai Governi Regionali.
Non si può giocare sul futuro delle centinaia di lavoratrici e lavoratori precari che da anni lavorano in Croce Rossa garantendo quotidianamente servizi sanitari che di precario non hanno proprio nulla, quali il servizio del 118 o la sicurezza dei cittadini, non basta più lanciare slogan e rilasciare dichiarazioni stampa.
Al Ministro Sacconi, al Sottosegretario Martini e al Presidente Barra diciamo che è tempo di smetterla. E’ arrivato il momento di garantire stabilità a funzioni e lavoratori, la sicurezza e la salute dei cittadini non sono solo slogan da campagna elettorale.
Se si vogliono veramente servizi migliori e gestioni più trasparenti è tempo di aprire un vero confronto con le OO.SS rappresentative dei lavoratori di Croce Rossa.
Roma, 17 luglio 2008
Roma, 3/03/09
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Dr. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale
E della Formazione
Dr.ssa Carolina Fontecchia
E’ giunta notizia a questa O.S. che nell’ambito della Convenzione stipulata tra la Corte d’Appello di Venezia, la Regione Veneto e gli Enti Locali, della quale abbiamo ottenuto solo una mera informazione tramite la nostra struttura territoriale, presso alcuni uffici giudiziari i lavoratori provenienti da Enti Locali in comando, inquadrati nelle amministrazioni di provenienza con diverse qualifiche, sono stati immessi in funzioni con la qualifica di Cancelliere e mandati in udienza senza fare nessuna formazione.
Tutti sappiamo che l’attività del cancelliere è prevista dai Codici e richiede una professionalità specifica e, pur essendo a conoscenza delle gravi carenze di organico che affliggono gli uffici giudiziari del Veneto, riteniamo inaccettabile tale situazione in quanto svilisce la professionalità del personale interno che da anni svolge con abnegazione e competenza il suo lavoro e mette a rischio la funzionalità degli uffici e l’efficienza del servizio svolto.
Vi chiediamo dunque di calendarizzare un incontro urgente per discutere i criteri che regolino la mobilità di lavoratori provenienti da altre amministrazioni.
La coordinatrice nazionale FPCGIL
Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Nei giorni scorsi abbiamo siglato le due ipotesi d’accordo che vi alleghiamo, relative al fondo 2009 e 2010.
Riteniamo queste ipotesi d’accordo un buon compromesso anche perchè raggiunte nel pieno della manovra economica del Governo.
Vi chiediamo di procedere con la consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici interessate.
Roma, 22 luglio 2010
p. FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Al Direttore Generale del
Bilancio e della Contabilità
Dr. Giuseppe Belsito
Al Direttore dell’Ufficio VI
Dr. Antonio Paoluzzi
Spiace rilevare come le nostre previsioni sulle conseguenze negative dell’applicazione del nuovo Contratto Integrativo negli uffici si siano puntualmente avverate.
In relazione alla questione degli uffici UNEP il venir meno della cosiddetta ‘interfungibilità’ sta determinando fantasiose attribuzioni da parte di alcuni dirigenti delle indennità di trasferta a soggetti che non ne hanno diritto.
Ci hanno segnalato la questione da svariati uffici, in particolare a Catania alcuni lavoratori hanno presentato anche un esposto del quale dovreste essere già in possesso e che, ad ogni buon fine, vi alleghiamo.
Riteniamo che, nell’ipotesi di separazione delle attività conseguente all’applicazione del nuovo Contratto Integrativo, la normativa vigente dispone una netta separazione delle quote reddituali delle indennità di trasferta spettanti a ciascuna categoria. Il diritto per una o l’altra categoria di percepire le quote proviene da una effettiva e rilevante partecipazione allo svolgimento di una delle attività, sia essa di notificazione o di esecuzione, nella misura dell’attività effettivamente svolta.
Pertanto, onde evitare inutili contenziosi ed al fine di far funzionare bene il servizio, vi invitiamo a chiarire immediatamente la questione e a dare direttive conseguenti a tutti gli uffici.
Distinti saluti,
Roma, 9 marzo 2011
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
La delegazione dei lavoratori dell’Ares 118, guidata da alcuni dirigenti di Usb, che ha occupato la sede della Croce Rossa Italiana di Via Toscana, 12 a Roma, ha commesso un errore grave. In quella sede si sarebbe dovuto discutere della riorganizzazione del Cem (Centro di
Educazione Motoria che assiste portatori di gravi handicap) e di 14 lavoratori a tempo determinato che operavano all’interno di questa struttura, i cui contratti non sono stati rinnovati. La loro azione ha impedito che questo avvenisse.
Siamo preoccupati per il Cem tanto quanto lo siamo per i lavoratori del 118 e per gli oltre 1600 precari della Croce Rossa Italiana che operano su tutto il territorio nazionale, ma non crediamo che il sindacato debba alimentare una guerra tra lavoratori, ancor più se precari. Nel caso del Cem, poi, ci preoccupa principalmente il mantenimento del servizio, essenziale per gli utenti con gravi handicap e per le loro famiglie.
Quanto alla privatizzazione dell’Ente, le preoccupazioni di Usb sono anche le nostre. Abbiamo sempre contrastato questi processi, dalla Difesa passando per la Protezione Civile fino alla Cri. Il 6 maggio, anche per questo, sciopereremo in tutta Italia.
Roma, 4 Maggio 2011.
Il Parlamento europeo ha approvato, l’11 luglio 2007, la risoluzione “modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del XXI secolo ” Il testo votato differisce di molto dal progetto di rapporto iniziale del Parlamento europeo presentato lo scorso maggio ed invia alla Commissione un chiaro segnale per cui il “normale” rapporto di lavoro resta quello a tempo indeterminato.
L’Aquila, 3 luglio 2009
AL CAPO DIPARTIMENTO
DELL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
DOTT. LUIGI BIRRITTERI
OGGETTO: richiesta integrazione o.d.g. incontro 10 luglio
Egr. dott. Birritteri,
alla luce di quanto si è dibattuto nell’incontro tenutosi in Bazzano il 9 giugno scorso e, di seguito, nell’assemblea dei lavoratori degli uffici giudiziari il 26 giugno scorso (di cui le è stato inviato il documento approvato), le chiediamo di integrare l’o.d.g. dell’incontro già fissato al Ministero per il 10 luglio p.v. con le tematiche che riguardano gli uffici giudiziari di L’Aquila.
Laddove la tempistica non lo consentisse, auspichiamo che un incontro in tal senso possa essere fissato in tempi brevi e, comunque, entro il mese di luglio.
Certi in un riscontro favorevole, porgiamo distinti saluti.
PER LA DELEGAZIONE NAZIONALE TRATTANTE
Ivana Giardino
(Coord.Reg.le Giustizia FP CGIL Abruzzo)
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia e degli Archivi Notarili
Si comunica che in data odierna ci è pervenuta la notizia di un’integrazione del Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2007.
Le somme verranno attribuite secondo i criteri dell’accordo del 2007 e ammontano a: 5.562.716,00 € per l’Amministrazione Giudiziaria e a 79.320,00€ per gli Archivi Notarili.
Tra oggi e domani è prevista la firma dell’integrazione dell’accordo del 2007 per cui si auspica che il pagamento avvenga in tempi celeri.
Roma, 30.07.09
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
E Archivi Notarili
Nicoletta Grieco
versione definitiva sottoscritta l’8 ottobre 2009
ACCORDO FUA 2007