Comunicato

 
Somministrati

L’Inpdap concluda al più presto la procedura d’appalto e faccia partire le assunzioni

A meno di una settimana dalla prevista riassunzione di lavoratori somministrati (1 ottobre 2010), l’Inpdap non ha ancora concluso la procedura per la stipula dell’accordo quadro con un’agenzia di lavoro temporaneo. Tale accordo quadro prevede l’affidamento di lavoro temporaneo finalizzato all’assunzione di professionalità da impiegare nelle attività di implementazione della posizione assicurativa e di gestione e sviluppo del sistema informativo.

La Cgil ribadisce quanto peraltro assicurato dalla direzione dell’Istituto nell’incontro avuto in luglio e cioè che :
– per i circa 100 lavoratori già scaduti nei mesi scorsi è necessario che i contratti siano attivati immediatamente (le missioni sono scadute per molti di essi a giugno e luglio scorso);
– per gli altri lavoratori con missioni in scadenza nei prossimi mesi è necessario che i contratti siano attivati garantendo la prosecuzione del lavoro senza soluzione di continuità.

Ricordiamo che si tratta di lavoratori che, pur assunti con contratti temporanei, assicurano ormai da diversi anni in maniera strutturale il servizio pubblico con professionalità.

La Cgil chiede pertanto che l’Istituto concluda entro la settimana in corso tutte le procedure necessarie per avviare le assunzioni dei lavoratori interessati con le modalità e secondo quanto previsto nello stesso capitolato d’appalto all’art.1 comma 6 (requisiti di professionalità) e all’art. 3 comma 1 lettera d) (preferenza di personale con esperienza presso l’Istituto).

La Cgil chiede, infine, al Direttore generale un incontro urgente sull’intera partita dei lavoratori in somministrazione.

Roma, 27 settembre 2010
 

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini
 
p. la Segreteria Nazionale NIdiL Cgil
Andrea Borghesi

 
 

Accordi

Verbale

 

Verbale di concertazione del 30 luglio 2009 sul Telelavoro
 
 

 
 

 
 

Comunicato

 
I LAVORATORI CESTINANO LE LINEE GUIDA 2010

 

Bocciatura senza appello per l’accordo sottoscritto il 14 luglio 2010 dall’amministrazione e dalla Cisl. I lavoratori hanno partecipato in massa alla consultazione promossa da CGILUIL-CISAL-RdB, respingendo in modo plebiscitario le “Linee guida per il contratto integrativo 2010”.
Non sono poche le sedi nelle quali ha votato quasi tutto il personale presente e con percentuali del 96, 98 o addirittura 100% ha respinto l’accordo.

Considerando che la consultazione era riservata ai lavoratori delle Aree A-B-C, avevano diritto al voto 26.489 Lavoratori (dato riferito alla forza di giugno 2010). Va, quindi, sottratta la percentuale fisiologica di assenze di personale a vario titolo (ferie-malattia-permessi), che ragionevolmente corrisponde al 20%. Il numero di potenziali votanti corrispondeva, in concreto, a 21.192 Lavoratori. Un dato in ogni caso sovrastimato, in quanto andrebbero sottratti i pensionamenti avvenuti da giugno ad oggi.

Complessivamente, ha partecipato alla consultazione il 72% dei Lavoratori presenti, pari a 15.202 (manca il dato di 8 sedi): 14.685 hanno votato NO, 356 SI, 156 le schede bianche e 36 quelle nulle.

Una maggioranza schiacciante, della quale fanno sicuramente parte anche molti lavoratori iscritti al sindacato che ha concordato le “Linee guida 2010”.

Il voto espresso il 15 settembre è coerente con la scelta di CGILUIL-CISAL-RdB di non firmare l’accordo del 14 luglio.

A questo punto l’amministrazione non può ignorare che quattro organizzazioni sindacali, che rappresentano il 65% dei lavoratori iscritti al sindacato, insieme alla larga maggioranza di lavoratori dell’ente, hanno RESPINTO l’accordo che voleva vincolare la contrattazione integrativa 2010 a principi non rispondenti agli interessi del personale dell’INPS.

Noi affronteremo la contrattazione 2010 liberi da qualunque vincolo e l’amministrazione farebbe bene a ripensare alla “validità” di un accordo sottoscritto con una risicata minoranza sindacale, sconfessata anche dal voto dei lavoratori.

Il nostro percorso di mobilitazione continua e i nostri obiettivi dovrebbero essere chiari a tutti, perché ripetuti ormai in molti comunicati:
Applicazione dei contenuti del contratto integrativo 2009 (recupero dei 13 milioni del Fondo tagliati dai ministeri vigilanti – scorrimento delle graduatorie delle selezioni interne per un numero di posti calcolato sulla base delle carenze al 31/12/2009 – salario di professionalità per i lavoratori delle aree A e B – soluzione della vertenza degli ex insegnanti – revisione dei criteri per l’assegnazione delle posizioni organizzative – riordino delle aree specialistiche (vigilanza, informatica, sanitaria, tecnica);
Tutela dei livelli retributivi dei lavoratori, attaccati dalla Riforma Brunetta e dalla manovra economica estiva;
Difesa e rilancio della previdenza pubblica e della funzione dell’INPS all’interno dello Stato Sociale;
Boicottaggio di qualunque forma di riorganizzazione non contrattata e tesa a favorire esternalizzazione di servizi e ridimensionamento dell’INPS;
Cancellazione dell’accordo del 14 luglio sulla contrattazione integrativa 2010.

Per sostenere questi obiettivi concreti, il 1° ottobre si terrà a Roma una manifestazione nazionale a cui tutti sono chiamati ad assicurare la diretta partecipazione.
Nel frattempo, dopo l’esperienza dell’assemblea di 1 minuto del 9 settembre scorso, abbiamo provveduto ad indire, con largo anticipo, tre assemblee di 5 minuti per le giornate del 20/21/22 settembre 2010, dalle 11.00 alle 11.05, con all’ordine del giorno la distribuzione ed il commento di specifici volantini sulle materie della vertenza.
Sembrerebbe che anche stavolta l’amministrazione stia cercando argomenti pretestuosi per vietare l’esercizio del diritto d’assemblea da parte dei lavoratori.
Per l’assemblea del 9 settembre abbiamo deciso di non portare in giudizio l’amministrazione, volendo lanciare un messaggio distensivo, pur di fronte ad un comportamento a dir poco irrituale. Qualora fossero vietate anche le assemblee del 20/21/22 settembre, non esiteremmo a denunciare i direttori per comportamento antisindacale.
Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a sostenere la vertenza, partecipando attivamente a tutte le iniziative. Sono in corso delle raccolte di fondi per finanziare la partecipazione dei lavoratori all’assemblea nazionale del 1° ottobre, che si annuncia come un’imponente dimostrazione di forza da parte dei lavoratori dell’ente. Invitiamo tutti a contribuire, anche economicamente, alla riuscita dell’iniziativa.

Chi vuol trovare una soluzione ai problemi cerca una strada, gli altri una scusa.

Roma, 17 settembre 2010

F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
f.to O. CIARROCCHI f.to A. PETRICCA f.to A. GIAMBELLI l.to L. ROMAGNOLI

 
 
 

Lettera al Capo Dipartimento su sistuazione nell'istituto penale per minorenni di Bologna

Roma, 24.05.2007

Al Capo del Dipartimento Giustizia Minorile
Pres. Melita Cavallo

e, p.c. Alle Segreterie regionali e territoriali FP
Ai Delegati ed iscritti FP CGIL
Polizia penitenziaria

 

Egregio Presidente,
apprendiamo dalle nostre strutture territoriali, e non possiamo fare a meno di provare forte indignazione, che proprio nel momento in cui il Dipartimento da Lei diretto ci proponeva una sanatoria dei distacchi di personale di Polizia penitenziaria effettuati dalla Direzione Generale del personale, il nucleo di Polizia penitenziaria dell’istituto penale per minorenni di Bologna ha dovuto garantire i compiti istituzionali, per ben una settimana, con solo 8 unità operative.

Non stiamo qui a ribadire la nostra ferma contrarietà al provvedimento di sanatoria, la nostra posizione in merito è illustrata in un precedente comunicato che avrà avuto sicuramente modo di leggere, di certo però non possiamo esimerci dal sottolineare come la situazione di Bologna sia proprio la diretta conseguenza di quanto oggi Lei ci propone di sanare. Chieda alla Sua Direzione Generale del personale quanti sono gli agenti distaccati da quell’istituto con provvedimenti giustificati dalla normativa contrattuale vigente, e ci spieghi anche – nel caso non lo siano – come mai non sono stati fatti rientrare nella sede di assegnazione neanche durante la fase di emergenza, nonostante la Sua direttiva prevedesse l’immediata revoca dei provvedimenti. E poiché sembra che altri operatori siano stati costretti a fare rientro nelle sedi di appartenenza, Le chiediamo anche di spiegarci e di spiegare a tutto il personale di Polizia penitenziaria della giustizia minorile se nel Dipartimento vige una regola secondo la quale qualcuno ha più diritti da far valere davanti ai suoi Uffici e nel caso, non fosse altro che per ristabilire parità di opportunità fra tutti gli operatori, ci faccia sapere, gli faccia sapere qual è questa regola.
Quanto accaduto a Bologna è per noi di estrema gravità, tanto più che ai pochi agenti presenti in istituto è stata anche lasciata l’incombenza di procedere alla traduzione di alcuni detenuti: se questo è il risultato della costituzione presso il Dipartimento del Servizio centrale delle traduzioni, beh, pensiamo che forse farebbe bene a chiuderlo senza perdere altro tempo!
Piuttosto che avanzare proposte insostenibili dal punto di vista sindacale, che violano le procedure vigenti, accrescono il malessere degli operatori di polizia e consolidano vecchi privilegi, la Fp Cgil La invita ad occuparsi delle gravissime condizioni in cui versano gli istituti per minori del nord del Paese, magari iniziando a trovare soluzioni condivisibili prima dell’inizio dell’estate, perché davvero vorremmo che quest’anno le ferie fossero veramente un diritto per tutti.
Se la Direzione generale del personale, invece, ritiene di poter facilmente risolvere situazioni limite come quelle di Bologna distaccando per un mese a turno due agenti provenienti da altre regioni, sbaglia, perché altro non fa che reiterare – a giudizio della scrivente O.S. – tutti i limiti dell’attività istituzionale fin qui proposta e, quindi, tutta la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo affidato; elementi che invero dovrebbe suggerire a Lei – signor Presidente – di verificare quanto prima la possibilità di procedere ad un avvicendamento negli incarichi a suo tempo conferiti.
La pazienza ha un limite anche per la Fp Cgil, signor Presidente, e continuare irresponsabilmente a sfidarla significa volere lo scontro sindacale. Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro. Cordialmente

Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Francesco Quinti
 
Il Coordinatore nazionale Fp Cgil 
Giustizia Minorile 
Gianfranco Macigno

Passaggi II-III area

Il 24 aprile è stato firmato l’accordo che definisce i criteri relativi alla prova d’esame scritta per il passaggio dalla II alla III area funzionale.
La prova verterà su 16 quesiti:
– Un quesito a risposta argomentata, cui si assegnerà un massimo di 30 punti.
– Quindici quesiti a risposta sintetica, con un punteggio complessivo di 30 punti.
L’accordo si integra con quello sottoscritto il 30 novembre 2007 riguardante i titoli di ammissione alla procedura concorsuale. Per l’emissione del bando di concorso è necessaria la ripartizione dei posti tra le varie regioni che verrà definita in un incontro fissato per la prossima settimana. I posti verranno innalzati, previa autorizzazione della Funzione Pubblica, dagli originari 1050 a 2000, in attuazione dell’accordo siglato il 19 luglio del 2007.

E’ un importante passo avanti verso l’attuazione di quel modello organizzativo impostato sull’assegnazione in prospettiva di circa il 70% del personale alla III area funzionale, necessario per il raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti che ogni anno vengono assegnati alla Agenzia delle Entrate.

Nel corso della stessa riunione è stata rideterminata la dotazione organica del personale dell’Agenzia:
III AREA FUNZIONALE: 26.650 unità corrispondenti al 64% del personale
II AREA FUNZIONALE: 14.800 unità corrispondenti al 35% del personale
I AREA FUNZIONALE : 450 unità corrispondenti all’ 1% del personale.
Per l’ulteriori delucidazioni si rimanda all’accordo allegato.
Roma 28/04/2008

FP CGIL Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini


 
 

Comunicato Volantino Sciopero

 

CGIL
Corte dei Conti

ECCOLI, hanno finalmente gettato la maschera!

Mi riferisco al governo Berlusconi ed ai suoi ministri Brunetta e Sacconi .

L’ Italia è in recessione, il Mondo è in recessione, e il Governo che fa?

L’unica cosa che sa fare il “Governicchio” è dileggiare i lavoratori ed attaccare un giorno si e l’altro pure la CGIL , “colpevole” solo di difendere le ragioni dei lavoratori.

Cosa c’era dietro il disegno di frantumazione dell’unità sindacale? L’obiettivo: dare un colpo alla contrattazione nazionale.

Chi non è disponibile diventa agli occhi dei commentatori un pericolo pubblico.

Il nuovo modello di contratto? Uno solo unico è giusto,quello della “confindustria-Marcegaglia”: spostare il tavolo di contrattazione dentro ogni azienda, lontano da una trattativa nazionale, collocarlo in piccole stanze chiuse sotto le bandiere di “produttività” e ” merito” messe a carico degli operatori ( impiegati e/o operai). E’ ovvio che la produttività e il merito sono i due caratteri chiave di una buona organizzazione. Se non si parte da una buona organizzazione e non si fa riferimento a buoni capi, non puoi essere produttivo e non puoi meritare.

Normalmente però, e nel pubblico impiego lo sappiamo bene, chi lavora non si rassegna perché ha sempre lavorato, ha sempre meritato, è sempre stato produttivo in barba e, molto spesso, in assenza di una buona organizzazione.

Ora il disegno nefasto di dividere i lavoratori pare che sia riuscito.

Il “Governicchio” gongola, i lavoratori molto meno!!!

Per i dipendenti pubblici ci sono norme molto peggiorative, che minacciano la tenuta reale del potere d’acquisto. Di fatto il comparto torna nelle mani della politica. Come dire: un passo indietro agli anni ’80.

Da un calcolo fatto dalla CGIL, Con la riforma dei contratti si perdono 300 euro l’anno; voglio ricordare che con l’ultimo rinnovo contrattuale economico 2008/2009 i pubblici dipendenti hanno già perso potere d’acquisto( gli aumenti sono solo di 70 euro lordi medi) e ancora non gli basta?

Non solo ma avrete ascoltato i suddetti ministri che già parlano di un innalzamento dell’età pensionabile per le donne. C’è bisogno di aggiungere altro ( e c’è ne sarebbe!) per farci inc… scusate arrabbiare di più? Basterebbe citare la chicca dei cosiddetti “arresti domiciliari” ai quali gli impiegati pubblici, e solo loro nell’universo lavorativo italiano, sono costretti quando per malasorte si ammalano, in barba al principio costituzionale di uguaglianza etc!

Non ci arrenderemo a chi con manovre antistoriche riporta di fatto indietro i pubblici dipendenti.

Basta quindi con la gogna; noi non ci stiamo.

La CGIL e convinta delle sue argomentazioni e chiederà, a tutti i lavoratori di esprimersi con un “REFERENDUM” perché NEI MOMENTI PIU’ DIFFICILI, QUANDO I CONTRASTI SONO FORTI E LE POSIZIONI SINDACALI DISTANTI, LA PAROLA DEVE ANDARE AI LAVORATORI COME E’ AVVENUTO IN PASSATO.

BASTA CON IL RITORNO All’INDIETRO, BASTA CON I NUOVI (vecchi) CRAXISTI.

La Cgil ha indetto per il prossimo 13 Febbraio uno sciopero dei pubblici dipendenti e dei metalmeccanici Fiom.

Queste due categorie, infatti, sono le prime che accusano il colpo per la crisi finanziaria. Forse più di un milione di lavoratori precari , sia “statali” che metalmeccanici, già da febbraio perderà il posto di lavoro senza che il governo abbia organizzato per loro nessun ammortizzatore sociale; trecentomila ministeriali hanno avuto di fatto il salario decurtato ed il loro potere d’acquisto si è ridotto notevolmente.

Nei prossimi giorni argomenteremo più approfonditamente i motivi che ci inducono a proclamare lo sciopero.

Il momento è molto difficile, si rischia di vedere smantellato lo stato sociale .

La CGIL sarà vigile e chiederà a tutti voi di essere compatti e solidali.

Per il Coordinamento Nazionale CGIL
Corte dei Conti

Michele Pietrafesa

 
 

 

Comunicato unitario

 
Vi invio il comunicato unitario di condanna al “metodo” attuato dal Presidente rispetto alla videoconferenza convocata per lunedì. (METODO BERLUSCONI..SOLO E SENZA CONTRADDITTORIO) …

Continuano ad esserci oscuri i motivi di tale convocazione ma a questo punto possiamo cogliere l’opportunità di manifestare il nostro dissenso e le nostre preoccupazioni rispetto al taglio dei fondi, alle ricadute della L.15 nonchè al mancato coinvolgimento delle OO.SS, a ogni livello, sulla riorganizzazione, nonostante questa cosa fosse prevista nel verbale di concertazione sul nuovo asseto territoriale.

Capiamo che i tempi sono brevissimi (sarà un caso?) ma proviamo a coinvolgere le strutture territoriali della FP CGIL per un supporto alla creazione di cartelloni o altro (a firma FP CGIL, o RSU o anche unitari) che rappresentino il nostro dissenso con particolare attenzione alla L.15 e alle sue future ricadute.

Roma, 15 ottobre 2009
 
 
FP CGIL NAZIONALE INPS
Oreste Ciarrocchi

 

 

Verbali

  
Verbali del 16 giugno 2010
 

 
 
 
 

Comunicato

 
AGENZIA DELLE DOGANE

RIUNIONE DEL 09 SETTEMBRE 2010
 

In data 09 settembre 2010 si è tenuta la riunione presso la Direzione Centrale avente per oggetto i passaggi all’interno delle Aree anni 2007 ed 2008.

Preliminarmente all’inizio della riunione la nostra O.S. ha posto la questione dell’effettuazione dei passaggi tra le Aree sottolineando in maniera netta l’urgenza di intensificare la tempistica di realizzazione.

L’Amministrazione ha risposto che convocherà al più presto una riunione per definire l’Accordo dei passaggi dei 550 colleghi dalla 2^ alla 3^ Area.

Naturalmente dal nostro punto di vista la questione non può essere affrontata solo con una pressione sull’Agenzia delle Dogane su cui pure permangono nostre perplessità circa la velocità di attuazione, in quanto è utile ricordare a tutti, comprese le altre OO.SS., che è assolutamente necessario modificare la normativa voluta dal Ministro Brunetta.

Bene sarebbe che oltre premere giustamente sulle singole Amministrazioni si facesse unitariamente uno sforzo per contrastare l’assurdo disegno di questo Governo.

Come CGIL/FP abbiamo inoltre posto anche la questione del pagamento delle somme spettanti ai dipendenti doganali a titolo di RSP anno 2009 e 2010 avvertendo l’Amministrazione che qualora non trovasse legittima attuazione questo istituto contrattuale ci troveremmo costretti ad adire alle vie giudiziarie per garantire ai dipendenti quanto dovuto.

Per quanto riguarda l’Ordine del giorno informiamo i colleghi che l’Amministrazione ha elaborato una circolare interpretativa relativamente ai 2500 passaggi dentro le Aree anno 2007 e 2008.

La funzione di tale circolare è quella di evitare il più possibile contraddizioni e disparità di trattamento tra le varie commissioni istituite nelle Direzioni Regionali.

Come CGIL/FP abbiamo apprezzato l’intento dell’Amministrazione, anche se nella riunione di ieri, abbiamo evidenziato che su alcuni punti non condividiamo l’interpretazione data, certi purtroppo che questa circolare non sarà esaustiva di tutte le acsistiche che si proporranno in sede regionale.

Genova, 10.09.2010

Per il Coordinamento Nazionale CGIL/FP                               Per il Comparto Agenzie Fiscali CGIL/FP
             Pastorino Giovanni                                                                    Di Biasi Vincenzo

 
 

Bando stabilizzazione dei tempi determinati

 
Il bando per la stabilizzazione dei tempi determinati del Consiglio di Stato e TAR è stato pubblicato sulla G.U. del 23 ottobre.
Vi allego l’informativa inviataci dall’Amministrazione.

Francesca De Rugeriis

Dichiarazione di azioni di sciopero del personale ENAC

 

 
Proclamato sciopero di 8 ore a livello nazionale con le seguenti modalità:

Martedì 27 Maggio 2008:  giornalieri : dalle 08.00 alle 16.00
                                     Turnisti : intero turno

 

Al Presidente della Repubblica: Napoli emergenza rifiuti – Dichiarazione stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL

Pubblichiamo di seguito il testo della Dichiarazione stampa

Caro Presidente, ricordare solennemente Giancarlo Siani è un segnale importante per sottolineare che la massima carica dello Stato è emblematicamente e fattivamente in prima linea per sconfiggere la camorra. E’ questo il male principale che va estirpato, e’ questo il nodo da recidere. Napoli ha bisogno urgente di normalità.

La Sua sensibilità e la sua “angoscia” è almeno pari alla nostra indignazione ed alla rabbia che proviamo perché Napoli merita altro.

C’e’ bisogno di voltare pagina.

Quelle tonnellate di rifiuti rappresentano uno schiaffo alla dignità delle persone e delegittimano l’autorevolezza dello Stato.
 
In alcuni punti della città e della provincia sembra che la legalità non esista più, che la vita sia ormai unicamente affidata alla sorte. E’ sufficiente guardarsi intorno per capire che siamo dinanzi al baratro.

Caro Presidente, onestamente, così come stanno le cose non si riesce ad intravedere neanche la più piccola luce da questo lungo e tragico tunnel che sembra inghiottire Napoli e la sua storia di civiltà, tolleranza, solidarietà. Mi rendo conto del modo irrituale, ma la sua presenza appare l’unica che potrebbe far reagire democraticamente una popolazione esasperata.
 
Temo atti di forza per le conseguenze che potrebbero portare, così come non e’ accettabile che migliaia di persone non possano aprire le finestre per l’odore nauseabondo che impregna l’aria e devasta le coscienze. La Sua autorevolezza, istituzionale e personale potrebbe impedire che il coperchio della tragedia seppellisca anche la speranza.

Roma, 4 giugno 2008

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto