Roma, 18/03/09
Al Capo Dipartimento dell’
Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
In vista della prossima convocazione del 30/03/09 si richiede una dettagliata informazione preventiva sui rilievi fatti dal Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione all’accordo, da noi non sottoscritto, relativo al Fua 2008.
Distinti saluti,
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Fp Cgil, Uil-PA, Rdb, Flp
ROMA INVASA DAL CORTEO
DEI LAVORATORI GIUDIZIARI
Oggi 5 febbraio 2010 in Piazzetta San Marco,sita in P.zza Venezia, si sono radunati i lavoratori provenienti da tutti gli Uffici Giudiziari romani,che hanno aderito allo sciopero almeno nella percentuale dell’80% tra G.D.P., Procura della Repubblica, Tribunale, Corte D’Appello ,Cassazione, DNA, Unep.
Il corteo si è avviato dalla suddetta piazza e ha percorso,invadendo, la Via delle Botteghe Oscure per poi confluire da Largo Argentina in Via Arenula che è stata completamente occupata da alcune migliaia di lavoratori giudiziari; durante la manifestazione sono arrivati anche i dati di moltissimi Uffici Giudiziari che hanno aderito allo sciopero odierno nelle principali città italiane dove l’affluenza è stata massiccia (Torino 80%; Genova 80%;Napoli 60%; Siracusa 85%; Trapani 80%; Milano 80%; Regione Toscana 80%; Catanzaro 80%; Reggio Calabria 80%; Piacenza 80%; Pescara 90%;Venezia 80%; Foggia 80%; Palermo 70%; Marsala 60%, Matera 95% e tantissime altre città dove la media è stata tra il 60 e l’80%).
Si è manifestato per una giustizia rapida ed efficiente, per la valorizzazione e una vera riqualificazione, per la valorizzazione del personale e nuove assunzioni (almeno 3000), contro i tagli indiscriminati, per investimenti adeguati ed per un progetto di modernizzazione.
I lavoratori hanno incrociato le braccia per ricordare all’Amministrazione che gli accordi si fanno con le maggioranze e non con le minoranze e che questo è un principio fondante della democrazia!
Abbiamo avuto solidarietà da parte dell’ANM, da parte dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura e da diversi rappresentati politici.
Durante la manifestazione la delegazione dei 4 sindacati che ha proclamato lo sciopero è stata ricevuta dal Capo Dipartimento Dott. L. Birritteri ed ha chiesto la riapertura del tavolo di contrattazione con il conseguente ritiro dell’ipotesi di proposta sottoscritta il 15 dicembre 2009 con Cisl e Unsa; ha ribadito inoltre l’impellente necessità di mettere in campo a livello parlamentare tutte le iniziative necessarie per la soluzione dei problemi del pianeta Giustizia, che fanno parte integrante delle nostre rivendicazioni.
Il Dott. Birritteri si è riservato di riferire al Ministro On. A. Alfano quanto da noi richiesto.
Nel caso in cui le risposte saranno negative o non soddisfacenti la delegazione di Fpcgil, Uil-PA, Rdb, Flp ha già chiarito al Dott. Birritteri che la mobilitazione sindacale continuerà anche con ulteriori e più incisive azioni di lotta.
Nei prossimi giorni le 4 OO.SS. decideranno le eventuali iniziative da intraprendere.
Vi terremo prontamente informati.
Roma, 05 febbraio 2010
COMUNICATO STAMPA
Del Coordinamento Nazionale FPCGIL Giustizia
GIUSTIZIA: AL VIA ALTRE INIZIATIVE DI LOTTA
CONFERENZA STAMPA: Martedì 2 marzo –
Roma, Tribunale Ordinario settore Civile – Sala Musica, Viale Giulio Cesare 52 – ore 11.00
La FPCGIL insieme a RdB, UILPA e FLP, indice per martedì 2 marzo una conferenza stampa a Roma, ore 11.00, presso la Sala Musica del Tribunale Civile, per illustrare le prossime iniziative di lotta in difesa della giustizia e dei diritti di chi ci lavora.
L’altissima adesione allo sciopero dello scorso 5 febbraio ha dimostrato che i lavoratori giudiziari vogliono condizioni di lavoro dignitose, nuove assunzioni, il giusto riconoscimento professionale e bocciano l’accordo firmato dall’Amministrazione e dalle OO.SS minoritarie che, oltre a dequalificarli e a mortificare la loro professionalità, porterà ad un sicuro peggioramento del servizio per la cittadinanza.
I lavoratori sono pronti a mettere in campo nuove forme di mobilitazione che verranno immediatamente attivate affinché l’Amministrazione ascolti le loro ragioni ritirando l’ipotesi di accordo e riaprendo il tavolo di trattativa.
Roma, 26 febbraio 2010
ACCREDITO: Per potere accedere alla conferenza stampa con le proprie attrezzature, i fotografi, le radio e le troupe televisive sono pregati di presentare richiesta di accredito via fax entro la mattina di lunedì 1 marzo all’Ufficio stampa del Tribunale Ordinario di Roma:
fax: 06 3577274
n.644/2010 del 26 aprile 2010
Modalità di riscossione del “diritto unico” per gli atti che comportano la redazione di un verbale da parte dell’Ufficiale giudiziario, con riferimento all’ipotesi di pignoramenti su istanza di più creditori, prevista dall’art. 493 c.p.c.
Abbiamo redatto oggi insieme agli altri sottoscrittori del ‘Patto per la Giustizia e per i cittadini’ il documento che trovate di seguito nel quale si condanna fermamente la manovra economica del governo.
Contestualmente abbiamo decisio di organizzare delle assemblee congiuntamente con gli altri soggetti firmatari che si svolgeranno il prossimo 17 giugno alle ore 12.00 presso le varie sedi giudiziarie ed in cui si tratterà dei risvolti negativi della manovra sul funzionamento della giustizia, sulla magistratura e sul personale giudiziario.
Vi preghiamo pertanto di prendere contatto con la giunta distrettuale dell’ANM della vostra città in modo di concordare le modalità oranizzative delle assemblee nelle quali favorire la partecipazione del personale e della stampa.
Roma, 9 giugno 2010
FP CGIL NAZIONALE GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco
IL PATTO PER LA GIUSTIZIA
SULLA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO
I rappresentanti delle associazioni dei magistrati, dei sindacati del personale amministrativo, dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, sottoscrittori del PATTO PER LA GIUSTIZIA, denunciano le gravissime conseguenze sul funzionamento del sistema giudiziario che deriveranno dalla manovra approvata dal Governo.
Si tratta di una manovra INGIUSTA, in quanto incide gravemente sul pubblico impiego, senza colpire gli evasori fiscali (già beneficiati da numerosi condoni), i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato, paralizza l’intero sistema giudiziario, scredita e mortifica il personale amministrativo, svilisce la dignità della funzione giudiziaria e mina l’indipendenza e l’autonomia della magistratura.
Si tratta di una manovra SBAGLIATA, in quanto colpisce in maniera indiscriminata e casuale, senza realizzare quegli interventi strutturali che consentirebbero di ridurre le spese nel settore giustizia e di recuperare risorse per lo Stato, secondo le proposte già avanzate dai sottoscrittori del Patto, e senza incidere sugli sprechi e sui privilegi che aggravano il bilancio pubblico.
I sottoscrittori del Patto condividono le ragioni della protesta delle magistrature e del personale ed esprimono solidarietà per le gravi iniquità derivanti dalla manovra.
Ribadiscono la richiesta avanzata al Governo e al Parlamento di riforme che realmente consentano il funzionamento del sistema giustizia nell’interesse dei cittadini.
DELIBERANO
L’organizzazione di assemblee congiunte in ogni distretto nella giornata del 17 giugno 2010 ore 12,00, con sospensione delle udienze e delle altre attività, per rappresentare al Paese l’iniquità della manovra, il grave stato di crisi della giustizia in Italia e l’urgente necessità di vere riforme
Roma, 9 giugno 2010
ANM Gioacchino Natoli
CONMA Filoreto D’Agostino
AMMI Marco De Paolis
OUA Giuseppe Lepore
Ass. Mag. Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi
ANMA Linda Sandulli
ANM Corte dei Conti Angelo Buscema
FPCGIL Antonio Crispi
UILPA-Giustizia Antonino Nasone
FLP Patrizia Lo Monaco
UILPA-Giustizia Marcello Ferrante
ANAPS Carlo Sica
ANAPS Massimo Bachetti
Pubblichiamo l’accordo sulla formazione, che chiude il confronto sulla materia per il 2007: dopo l’accordo “stralcio” del 30 marzo scorso, che consentiva l’avvio delle attività formative con le risorse già disponibili, ora siamo in grado di attivare ulteriori corsi grazie alle risorse aggiuntive recuperate dall’Amministrazione (230.358 euro, che si aggiungono ai 556.790 dell’accordo “stralcio”) con un apprezzabile aumento rispetto allo stanziamento di 644.000 euro per il 2006. Ma non ci accontentiamo: per questo evidenziamo la dichiarazione congiunta che impegna l’Amministrazione a destinare, dal prossimo anno, il 50% delle risorse per la SSAI alla formazione (notate che lo stanziamento annuale complessivo viaggia ormai oltre i 3 milioni di euro annui …), proporzionandolo tra contrattualizzati e dirigenza. Con la dichiarazione, ci impegniamo anche ad una revisione del rapporto tra formatore e referente per la formazione.
Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINANZIARIE
DICHIARAZIONE CONGIUNTA
L’Amministrazione s’impegna per il futuro a destinare il 50% delle risorse a disposizione della Scuola superiore dell’Amministrazione dell’interno alle attività di formazione. Le risorse in tal modo stabilite saranno suddivise fra le varie categorie di personale dell’Amministrazione civile dell’interno sulla base delle esigenze emerse in sede di confronto con le rispettive rappresentanze sindacali, tenendo conto anche della consistenza numerica del personale interessato.
L’Amministrazione e le organizzazioni sindacali s’impegnano, inoltre, ad esaminare la possibilità di unificare la figura del formatore e quella del referente alla formazione.
Roma, 28 giugno 2007
Per l’Amministrazione Per le Organizzazioni sindacali
CGIL FP
CISL FPS
UIL PA
CONFSAL – UNSA
FLP
FEDERAZIONE INTESA
CGIL CISL UIL
LEGGE FINANZIARIA 2007
PER IL MOMENTO NESSUN TAGLIO
Nella giornata di ieri sono state preannunciate due riunioni sullo schema di regolamento ex articolo 1, comma 404, della legge finanziaria 2007: la prima per questo pomeriggio con il Capo del personale, Prefetto Procaccini, la seconda per domani pomeriggio con il Ministro Amato.
Questo pomeriggio il Capo Dipartimento ci ha comunicato che a seguito della crisi il Governo potrà gestire soltanto l’ordinaria amministrazione, e di conseguenza non potrà emanare alcun provvedimento di legge, compresi i regolamenti governativi o ministeriali. Lo schema di provvedimento in esame, pertanto, non verrà approvato. In sostanza, se ne riparlerà con il prossimo Governo ed il prossimo Ministro dell’Interno.
Alla luce di quanto sopra l’incontro di domani con il Ministro è stato annullato.
Roma, 6 febbraio 2008
CGIL CISL UIL
Lino CECCARELLI Paolo BONOMO Vincenzo CANDALINO
Comunicato stampa di Antonio Sabato,
Coordinatore regionale della Continuità Assistenziale FPCGIL Medici Lombardia
Il TAR della Lombardia con sentenza n. 2902 del 8 luglio 2008 ha annullato la delibera regionale con la quale il rapporto ottimale nella nostra regione era stato innalzato da 1/1000 A 1/1300.
Si conclude nel migliore dei modi la nostra iniziativa tesa a garantire ai cittadini una migliore assistenza sanitaria territoriale ed ai medici di Continuità Assistenziale, da tempo “bloccati” nella graduatoria regionale, l’accesso all’Assistenza Primaria.
L’Assistenza Primaria nel corso dell’ultimo decennio ha dovuto subire l’aggravio progressivo ed incessante del carico burocratico, l’erosione del potere d’acquisto dello stipendio, l’attacco dei burocrati delle ASL che si sono addirittura avvalsi, in alcuni casi, dell’ausilio della Guardia di Finanza.
Di fronte a questa aggressione i due sindacati principali della MG, SNAMI e FIMMG, non hanno avuto la capacità di cogliere la gravità della minaccia incombente ed hanno praticato, a livello nazionale e locale, politiche di difesa “del proprio orticello”.
Nella nostra regione il primo passo in questa direzione è rappresentato dallo sciagurato accordo del 1999 che di fatto portò il rapporto ottimale da 1/1000 a 1/1500; con tale accordo si pensò di garantire uno stipendio adeguato ai medici già inseriti nell’assistenza primaria a scapito di quelli che vi ambivano ad inserirsi; si perseguì, coscientemente o meno, la strada che mentre cercava di garantire a tutti i medici di Assistenza Primaria risorse economiche adeguate al decoro della professione nello stesso tempo costringeva altri colleghi alla sott’occupazione.
L’accordo del 1999 ha danneggiato anche i medici di AP perché la politica “dell’assistito garantito” ha permesso a quei medici che operano anche al di fuori della medicina convenzionata di avere comunque un congruo numero di assistiti (con buona pace dei sacrosanti diritti dei cittadini di scegliersi “il medico di fiducia”) e ha contestualmente determinato il vertiginoso aumento delle lamentele degli assistiti che solo una politica sindacale miope può attribuire alle aumentate e a volte assurde richieste della popolazione.
Gli effetti di quell’accordo oggi determinano la presenza nelle graduatoria regionale per il 2008 di 1200 medici che ambiscono all’AP.
SNAMI e FIMMG non hanno saputo garantire ai medici di MG con la contrattazione nazionale una retribuzione adeguata (ad es. con l’incremento della quota capitarla) ed hanno pensato a livello regionale di ovviare al problema con tecniche di “protezionismo sanitario” e con il meccanismo del “fondo a riparto”.
Il fondo a riparto consente alla regione di spendere una cifra ben definita, che se ripartita fra tutti i medici della regione rappresenta una cifra inadeguata a finanziare i progetti che vengono proposti.
Il meccanismo “clientelare” del fondo a riparto è semplice: parte pubblica concorda con i sindacati presenti al Comitato Permanente per la Medicina Generale quali progetti finanziare; ogni sindacato difende a spada tratta l’uno o l’altro progetto che ha già pronto nel cassetto; si stabilisce un termine stretto per la presentazione del progetto medesimo in modo tale che ad aderire siano in pochi.
Ai partecipanti al progetto vanno tanti soldi perché il fondo a riparto viene diviso tra pochi, agli altri medici nell’accordo successivo vanno le incombenze che pochi hanno sperimentato in modo ben retribuito.
FP–CGIL Medici si oppone a questo stato di cose; siamo un sindacato in crescita che ha bisogno di allargare ulteriormente la base del consenso per poter tutelare adeguatamente in sede di contrattazione tutti i medici di MG, nel frattempo il messaggio che mandiamo a parte pubblica e agli altri sindacati della MG è chiaro: quando con la vostra arroganza non ascoltate le ragioni degli altri, sappiate che la vostra sarà una vittoria di breve durata, perché difenderemo nelle aule dei tribunali le ragioni del diritto che voi credete impunemente di calpestare.
Nella G.U. n. 299 del 23/12/2008 è stato pubblicato il decreto 16 dicembre 2008 recante: Attuazione dell’articolo 50, comma 5-ter della legge n. 326 del 2003, concernente la definizione del contributo procapite annuo da riconoscere ai medici prescrittori convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
Si pubblica il testo dell’Atto di indirizzo, uscito sul Sole 24 Ore Sanità, trasmesso dal Comitato di settore al Governo.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale
La Circolare 5/2010 del 28 aprile 2010 a firma del Ministro Brunetta – relativa alle assenze dei pubblici dipendenti ed alle responsabilità e sanzioni per i medici – restituisce al medico la dovuta responsabilità professionale in merito alla decisione sui certificati di malattia riguardanti le assenze brevi per malattie non documentabili oggettivamente, come la cefalea.
Per formulare la diagnosi e la prognosi basterà infatti la presunzione sulla base di dati semplicemente acquisiti durante la visita.
Così il medico potrà evitare la reclusione da uno a cinque anni, la multa da 400 a 1600 euro, il risarcimento del danno patrimoniale ed all’immagine subiti dall’azienda, la radiazione dall’albo e il licenziamento.
Ci sono voluti quattro mesi di proteste, avviate in primo luogo dal nostro sindacato dal 14 dicembre 2009, giorno prima dell’annunciato e poi rinviato avvio del sistema di certificazione on line.
Apprezziamo l’ascolto che il Ministro Brunetta ha dato alle nostre richieste, così come aveva fatto rispetto all’altra anomalia che rischiava di vedere il medico punito anche se impossibilitato per cause oggettive a spedire i certificati on line. Meglio tardi che mai.
Adesso la strada per i certificati on line, che condividiamo in quanto utile servizio ai lavoratori e per una maggiore efficienza dell’amministrazione pubblica, è sgombra ma rimane in salita.
Senza investimenti di risorse e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati rischia di essere un ennesimo spot.
Pubblichiamo il documento elaborato dal gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti dell’Amministrazione, e da Assistenti Sociali individuati da ciascuna organizzazione sindacale, che ha lavorato nei mesi scorsi sulle questioni relative al loro impiego professionale. E’ evidente che questo documento NON HA alcun valore ultimativo: è frutto di un lavoro comune che la FpCgil, per parte sua, ha affidato ad una autorevole rappresentante della categoria, ma nessuno può considerarlo automaticamente come un testo definitivo. E’ piuttosto un fondamentale punto di partenza, sul quale ci confronteremo in primo luogo con gli assistenti sociali che fanno riferimento – in quanto iscritti o simpatizzanti – alla FpCgil, e che poi verrà assunto nel confronto sindacale con l’Amministrazione, che porterà alle effettive ricadute organizzative e professionali. Un percorso che contiamo di avviare al più presto, compatibilmente con la campagna già avviata per il rinnovo delle RSU (senza contare la consultazione sul welfare, lo sciopero del 26 ottobre, la legge finanziaria …)