Sulmona, 22 maggio 2009
Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria,
del personale e dei servizi
Dott. Luigi Birritteri
OGGETTO: Situazione palazzo di Giustizia di Chieti
A seguito dei noti eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo, il Palazzo di Giustizia di Chieti, come sarà senz’altro noto a codesta amministrazione, è stato dichiarato parzialmente inagibile, con la conseguenza che il tutto il personale che vi lavora è stato spostato nella metà del palazzo che è rimasta “agibile”.
Risulta di tutta evidenza come questa condizione lavorativa, oltre ad essere assolutamente precaria dal punto di vista della sicurezza, dato il sovraccarico di persone e materiali che si è venuto a verificare, comporta notevoli disagi al personale per lo svolgimento delle normali attività degli uffici giudiziari.
Peraltro, l’affollamento naturale che si viene a creare ogni qualvolta vi siano più udienze contemporaneamente aumenta il numero di persone presenti nel palazzo, con un conseguente accrescimento dei rischi di sovraccarico della struttura, tanto che gli stessi Vigili del Fuoco ne hanno segnalato la pericolosità.
E’ chiaro che questo stato di cose non può perdurare a lungo e deve trovare una soluzione entro il più breve tempo possibile.
La scrivente O.S. rinnova la richiesta di un incontro urgente con l’amministrazione per discutere di tutti i problemi venutisi a creare per il personale degli uffici giudiziari a seguito del terremoto del 6 aprile scorso, e, comunque, confida in una risposta celere in merito alla situazione di Chieti.
PER LA DELEGAZIONE NAZ.LE TRATTANTE
Ivana Giardino
Coordinatrice regionale Abruzzo
Come è noto la FP CGIL non ha firmato il Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia, entrato in vigore lo scorso 29 luglio, poiché lo riteneva ingiusto nei confronti dei lavoratori e sbagliato per la buona organizzazione degli uffici.
Come sapete questo contratto cancella la possibilità dei passaggi tra le aree e la ricomposizione dei profili a cavallo tra due aree, come invece stabilito in via prioritaria dal CCNL 2006/09.
Poiché il CCNL prevede agli art. 6 e 7 che lo stesso lavoro non può stare su due aree diverse anche per i lavoratori degli archivi notarili viene a cadere il principio della interfungibilità fino ad oggi adottato per mandare avanti gli uffici in quanto ogni profilo professionale insiste su un’unica area e si caratterizza per l’attività svolta.
Pertanto da oggi in poi è opportuno che i lavoratori degli Archivi Notarili si attengano a quanto stabilito dal proprio profilo e qualsiasi ordine di servizio che attribuisca mansioni appartenenti all’area superiore darà titolo all’attribuzione delle mansioni superiori.
Riteniamo inoltre opportuno mettere a disposizione i nostri uffici legali per valutare la possibilità di attivare la tutela giudiziaria dei lavoratori in conseguenza del nuovo ordinamento.
Roma, 21 settembre 2010
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
ed Archivi Notarili
Nicoletta Grieco
Nelle ultime settimane abbiamo portato avanti le iniziative vertenziali rilanciate, unitariamente, all’inizio dell’anno. In particolare:
Legge finanziaria 2007 – nell’incontro del 21 febbraio il Capo Dipartimento prefetto Procaccini ci ha ufficialmente comunicato, come previsto dal CCNL in vigore, e ai sensi dell’art.1 comma 579 della finanziaria 2007, quali sono gli interventi che il Ministero dell’Interno intende adottare in attuazione dei commi 404 e seguenti della finanziaria 2007. Confermando quanto annunciato dal Ministro Amato nell’incontro del 16 febbraio, si provvederà al taglio – sia al centro, che sul territorio – di 16 posti da prefetto, 11 da viceprefetto, 60 da viceprefetto aggiunto, e 12 da dirigente contrattualizzato di seconda fascia (secondo la finanziaria che dispone il taglio del 10% dei posti di dirigente generale, e del 5% dei posti da dirigente). Ciò consente all’Amministrazione di risparmiare 1.600.000 euro, operando interventi di razionalizzazione sugli uffici che condividiamo, soprattutto eliminando il quinto dipartimento, appena introdotto in attuazione di una modifica operata dal precedente governo, che mai la Fp-Cgil ha condiviso, perché dannosa – in quanto indeboliva l’Amministrazione Civile – e dispendiosa, e della quale oggi viene riconosciuta finalmente l’inopportunità. E’ ovviamente confermato che non si parla più di chiusura di uffici sul territorio, ma di riorganizzazione alla luce dell’eventuale futura approvazione del nuovo testo unico sugli enti locali.
Sportello immigrazione – stiamo lavorando al protocollo d’intesa che firmeremo nelle prossime settimane, il quale conterrà gli impegni che abbiamo condiviso con il Ministro, in particolare il chiarimento delle funzioni dell’Amministrazione Civile in materia, l’aumento del Fondo Unico di Amministrazione, e l’aumento dell’organico del ministero per consentire ulteriori percorsi di riqualificazione, assunzioni e mobilità dall’esterno, in particolare il percorso di “stabilizzazione” del lavoro interinale, sul quale riteniamo utile sottolineare che NON si tratterà di confermare il personale impiegato ad una certa data, come pure qualcuno racconta in giro (cosa peraltro impossibile a legislazione vigente), MA di chiudere l’appalto con l’agenzia che fornisce il personale, per passare a contratti a tempo determinato individuali, previa selezione che terrà conto innanzitutto dell’esperienza acquisita. Gli impegni contenuti in questo protocollo dovrebbero confluire nelle modifiche alla “Bossi-Fini” che il governo sta per approvare.
Uffici della Polizia di Stato – stiamo lavorando al protocollo d’intesa sull’attuazione dell’art. 36/121 e della direttiva Napolitano, dove saranno presi gli impegni a procedere secondo il modello dell’accordo sull’Ufficio tecnico-logistico provinciale del 30 gennaio 2006. Questo accordo sta vivendo un prolungamento della fase sperimentale a causa della prevista soppressione delle Direzioni Interregionali alle quali gli uffici provinciali dovevano fare riferimento; tuttavia, rimane pienamente valido, e costituisce il modello di orientamento per procedere ad una puntuale individuazione, nelle questure e negli altri uffici periferici, delle funzioni e delle responsabilità del personale civile. Altra rilevante novità si è manifestata nella nuova versione del decreto di riorganizzazione degli uffici centrali del Dipartimento P.S., che ci è stata presentata, e dove scompare l’illegittima previsione – da noi duramente contestata – che assegnava al ministero decine e decine di vicequestori aggiunti e commissari.
Dirigenza contrattualizzata – abbiamo firmato lunedì 5 l’atto di concertazione (che trasmettiamo a parte, con le relative tabelle) che individua i 249 posti di funzione attualmente disponibili, recependo il risultato dell’iniziativa sindacale che ha portato negli anni scorsi all’aumento di 50 unità. E’ un accordo importantissimo, perché riconosce funzioni amministrative e informatiche, prevedendo il secondo dirigente amministrativo nelle 25 principali prefetture, e un dirigente informatico nelle prefetture di Roma Napoli Milano Palermo e Bari. Questo rappresenta un evidente successo nell’opera di progressivo spostamento di funzioni “non di governo” dalla carriera prefettizia al personale contrattualizzato, dal momento che dove non è previsto il dirigente sarà un funzionario C3 a dirigere la seconda area amministrativa (che comprende la gestione del personale!!!) o l’area informatica. Torneremo sui dettagli quando il DM sarà registrato, e si passerà alla fase attuativa.
Chiusura di alcuni uffici della P.S. – la finanziaria ha confermato la chiusura di sette scuole e delle Direzioni Interregionali. Abbiamo dunque concordato i criteri per la ri-assegnazione del personale civile, tenendo presente l’esigenza di garantire in relazione alle richieste tanto la permanenza nella sede di lavoro, quanto l’eventuale aspirazione al trasferimento presso altre sedi dello stesso comune, o presso altri comuni o province, considerando questo alla luce degli accordi in vigore sulla mobilità volontaria, e in particolare delle graduatorie recentemente aggiornate. L’accordo con l’Amministrazione è che si procederà a interpellare gli interessati (sono appena partite le lettere per le scuole di Bolzano, Vicenza, Senigallia e Foggia), al fine di acquisire le loro aspirazioni, che – integrate alle domande già presenti in graduatoria, che avranno la precedenza – saranno soddisfatte con la ri-collocazione negli uffici richiesti, in misura proporzionale alle carenze di organico. Ulteriori dettagli saranno oggetto di accordo e di informazione successivi, confermo che garantiremo il posto di lavoro nel comune e – compatibilmente con le richieste di tutti – l’ufficio richiesto.
Assistenti sociali – precisiamo che abbiamo avviato, nelle sedi pertinenti, il confronto che dovrà portare – secondo le nostre intenzioni – a rivedere le funzioni e le condizioni d’impiego della categoria, nel quadro della più generale revisione delle articolazioni funzionali delle prefetture (vedi l’accordo sulla dirigenza). E’ evidente, ai sensi dei CCNL in vigore, che qualunque altra iniziativa dell’Amministrazione sull’argomento non accompagna, tanto meno sostituisce, la corretta e legittima sede di relazioni sindacali.
Infine, vi comunico che sono imminenti la firma dell’accordo sul FUA 2006, le graduatorie provvisorie per le riqualificazioni dentro le aree (fine marzo), la pubblicazione dei bandi per i passaggi di area (a seguito della pubblicazione, sulla G.U. del 23 febbraio scorso, del decreto Nicolais che li autorizza), l’avvio del confronto sulla formazione 2007 (per il 19 marzo, da confermare) e la proposta dell’Amministrazione (a fine marzo) su un primo giro di trasferimenti, a seguito dell’aggiornamento 2007 delle graduatorie.
Roma, 9 marzo 2007
Il coordinatore nazionale (Lino Ceccarelli)
Roma, 28 novembre 2008
Al Sottosegretario di Stato
On. Giacomo Caliendo
Ministero della Giustizia – ROMA
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
dr. Luigi Birritteri
Ministero della Giustizia – ROMA
Al Direttore Generale
del Bilancio e della Contabilità
dr. Giuseppe Belsito
Ministero della Giustizia – ROMA
OGGETTO: mancata erogazione dei buoni pasto in alcune regioni
La scrivente O.S. ha appreso che i lavoratori giudiziari in servizio in alcune regioni -Abruzzo, Marche, Molise, Puglia ed Umbria – dallo scorso mese di settembre non ricevono la corresponsione dei buoni pasto, previsti dal CCNL e dagli accordi nazionali in materia di servizio sostitutivo di mensa per i dipendenti del Comparto Ministeri, in virtù dell’esaurimento della convenzione, relativa al lotto 4, stipulata con la Repas Lunch srl.
Tale situazione procurerà, col passare del tempo, un grave danno economico alle lavoratrici e ai lavoratori giudiziari, costretti in questo periodo, e chissà per quanto tempo ancora, ad anticiparsi le spese per la consumazione del pasto in occasione dei rientri per attività lavorativa pomeridiana.
Si richiede, pertanto, che l’Amministrazione, in attesa della stipula della nuova convenzione, provveda ad autorizzare la corresponsione dei buoni pasto in proroga con la precedente convenzione o trovi, in tempi strettissimi, soluzioni alternative per la rapida soluzione di tale questione che si configura come un inadempimento contrattuale.
Distinti saluti.
per Delegazione Nazionale Trattante
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Massimo Marcone
Comunichiamo che in relazione alla procedura di stabilizzazione dei lavoratori ex lsu le convocazioni per la firma del contratto avverranno nel periodo compreso tra il 15/12/08 fino al 23/12/2008 nelle seguenti sedi:
Bologna relativamente ai lavoratori in servizio ad Ancona, Bologna, Trento, Trieste e Venezia
Cagliari relativamente ai lavoratori di Cagliari
Genova relativamente ai lavoratori di Brescia, Genova, Milano, Torino e Firenze
Palermo Relativamente ai lavoratori di Caltanissetta, Catania, Messina e Palermo
Roma relativamente ai lavoratori in servizio presso gli Uffici Superiori e Amministrazione Centrale, nonché l’Aquila, Perugia e Roma
Salerno relativamente ai lavoratori di Bari, Campobasso, Catanzaro, Lecce, Napoli, Potenza, Reggio Calabria e Salerno.
I lavoratori che firmeranno il contratto rimarranno per il momento presso le sedi ove risultano attualmente assegnati con disposizione ministeriale rinviando l’assegnazione definitiva alla individuazione delle nuove piante organiche.
Contestualmente alla firma del contratto si dovrà sottoscrivere la richiesta di dimissioni dal rapporto a tempo determinato secondo un modello che fornirà l’Amministrazione in tale occasione.
La data dell’assunzione in servizio a tempo indeterminato è prevista per il 29/12/08; non potrà essere concesso alcun periodo di proroga.
Qualora i lavoratori vogliano delegare altra persona alla firma del contratto dovranno munirsi di apposita procura notarile.
Roma, 9/12/08
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Roma, 11/11/09
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale della DGSIA
Dr. Stefano Aprile
OGGETTO: INFORMATICA E SICP
La FPCGIL ha appreso con favore che il progetto SICP (Sistema Informativo della Cognizione Penale) è stato riavviato con la pianificazione della distribuzione del software su tutto il territorio del Distretto di Corte d’Appello di Firenze e ci risulta che presto sarà esteso anche al distretto di Genova.
Come da noi più volte sostenuto fra le innovazioni di questo progetto c’è l’attività formativa condotta dallo stesso personale giudiziario che ha valorizzato le professionalità interne permettendo la condivisione di intenti fra docenti e discenti con evidenti vantaggi per l’amministrazione.
Per questi motivi la prossima distribuzione del SICP su tutto il territorio distrettuale potrà contare su un Team di formatori molto preparato e motivato che ha già dimostrato grande professionalità nelle prime sessioni formative.
Tuttavia alla luce dell’esperienza in atto riteniamo che per dare pieno compimento al progetto e raggiungere l’ambizioso traguardo sia necessario quanto segue:
– il personale giudiziario interno alla nostra amministrazione dovrà essere parte attiva della attività di messa in esercizio del prodotto e forza propulsiva trainante per l’avvio e la diffusione del nuovo sistema informatico
– dovrà esistere un rapporto di collegamentocoordinamento tra il nostro personale, i tecnici appartenenti alla ditta aggiudicataria dell’assistenza sul territorio ed il team di sviluppo del software che si trova centralizzato, solo così i malfunzionamenti e le anomalie che fisiologicamente non mancheranno troveranno veloci e definitive soluzioni;
– l’attività formativa, necessaria alla diffusione, dovrà continuare con le modalità della “formazione a cascata” – che ha dato ottimi risultati coniugando economicità, efficacia ed efficienza – dunque continuando a coinvolgere il personale dell’amministrazione
– ci si dovrà impegnare per trovare il modo di valorizzare l’impegno profuso e la professionalità acquisita dal personale interno con una forma di indennità da individuare tra quelle previste per legge e/o con la contrattazione decentrata.
Riteniamo inoltre che una componente fondamentale a supporto dell’attività progettuale sia senza dubbio un adeguato servizio di assistenza sistemistica, sarà dunque necessario che nel dispiegamento dell’applicativo nei restanti circondari si preveda una congrua presenza di tecnici informatici a supporto del personale per evitare che il personale, sopraffatto da difficoltà, errori materiali o inesperienza, possa avere una approccio negativo verso il nuovo sistema tanto da non vederne le positive potenzialità che sappiamo essere molte.
Spiace dover ricordare come proprio nelle sedi pilota abbia nell’ultimo periodo pesato non poco questo fenomeno e che recentemente l’intero servizio d’assistenza sistemistica ha evidenziato un rilevante degradamento della qualità del servizio per i cambi della società incaricate dell’assistenza applicativa, evidenziando, nelle operazioni di subentro, enormi limiti organizzativi. Per questi motivi come FPCGIL riteniamo necessario ribadire come questo servizio debba essere internalizzato e non debbano essere disperse le professionalità dei lavoratori che hanno svolto per anni un proficuo lavoro presso le strutture giudiziarie.
Siamo altresì convinti che strumento per misurare la reale volontà di una pubblica amministrazione d’innovare e di ridurre la distanza che la separa dal cittadino sia anche l’investimento nel servizio informatico interno, ne è testimonianza la brillante attività di un esperto informatico del CISIA di Palermo che ha permesso di estendere a tutta Italia il SIGP/Web, da lui stesso creato con la collaborazione dei colleghi del GdP di Palermo.
La FPCGIL ritiene dunque che sia necessario valorizzare questo prezioso personale come strumento imprescindibile per il raggiungimento di questi obbiettivi; sarebbe opportuno affidare a quest’ultimo l’alfabetizzazione del personale giudiziario, al quale vengono affidati impegnativi progetti d’innovazione tecnologica come il SICP.
Ci risulta inoltre che, nonostante le nostre numerose segnalazioni a riguardo, a seguito della nuova disposizione ministeriale per la tenuta dei registri informatici, la D.G.S.I.A. ha proceduto alla nomina degli A.D.S.I. (Amministratore dei Servizi Informatici) fra i tecnici presenti sul territorio, individuandoli soprattutto tra gli esperti informatici B3.
Ribadiamo pertanto la necessità di ricomporre immediatamente la figura professionale dell’Esperto Informatico in Area III, come prevede il CCNL, e pertanto chiediamo un incontro urgente per tutelare questi lavoratori le cui responsabilità sono state accresciute dalla nomina ad ADSI, nonché per discutere di tutte le questioni rilevanti che abbiamo citato per il funzionamento del sistema e l’efficienza del servizio.
La coordinatrice nazionale
FOCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
I lavoratori degli Uffici giudiziari di Genova
Riuniti in assemblea
Dichiarano quanto segue
1) Respingono con fermezza la proposta di Ordinamento Professionale dell’Amministrazione Giudiziaria in quanto sbagliata per i lavoratori che verrebbero mortificati e dequalificati, nonché per il servizio che verrebbe danneggiato da un ordinamento che, invece di guardare ad un progetto futuro, riporta l’Amministrazione indietro di 10 anni.
2) Denunciano le condizioni di lavoro degli uffici giudiziari di Genova che soffrono per gravi carenze di organico e mancanza di risorse.
3) Ritengono dunque necessari per garantire una effettiva accelerazione dei tempi di processi investimenti adeguati per il giusto riconoscimento professionale dei lavoratori, per nuove assunzioni e per la modernizzazione del sistema.
4) Respingono l’impianto della legge Brunetta in quanto non finalizzato al miglioramento del servizio ma ad una punizione e mortificazione dei lavoratori pubblici e del servizio pubblico. Respingono inoltre qualsiasi progetto che possa condurre ad una privatizzazione dei servizi pubblici.
5) Rivendicano un rinnovo contrattuale che garantisca il potere di acquisto dei lavoratori e chiedono al Governo di stanziare fondi adeguati nella legge finanziaria.
6) Chiedono ai Capi degli Uffici Giudiziari di Genova di respingere la proposta dell’Amministrazione e di farsi portavoce delle condizioni di lavoro di emergenza degli uffici.
7) Danno mandato alle OO.SS. FPCGIL, UILPA-UIDAG, FLP e RdB, che unitariamente hanno avviato una mobilitazione, di seguitare nelle iniziative di contrasto al disegno dell’Amministrazione per ottenere la ricomposizione dei profili professionali e la riqualificazione del personale della giustizia.
Genova, 24 novembre 2009
Nella puntata del 28 febbraio prossimo il Programma di Riccardo Iacona, Francesca Barzini e Domenico Iannacone parlerà delle condizioni in cui i lavoratori e i magistrati operano per garantire il diritto alla giustizia in Italia.
Poiché oggi è sempre più raro sentir parlare dei veri problemi della giustizia, a meno che non si tratti dei processi di imputati illustri, salutiamo con soddisfazione la trasmissione e auspichiamo che questo viaggio nella giustizia possa informare i cittadini sulle carenze del sistema e su cosa serve veramente per migliorare l’efficienza del servizio.
Roma, 25 febbraio 2010
Qualora venissero confermate le indiscrezioni giornalistiche e le prime dichiarazioni del Governo sui tagli agli statali, per la giustizia si tratterebbe di un vero e proprio colpo di grazia.
Un settore come la giustizia, per il quale da anni chiediamo investimenti e una riforma condivisa che garantisca tempi certi ai cittadini e dignità ai lavoratori, si vedrà ulteriormente danneggiato da una politica miope del Governo.
Abbiamo più volte denunciato la mancanza fisica di lavoratori all’interno degli uffici giudiziari. Nei prossimi 5 anni sono previsti migliaia di pensionamenti e, se davvero si procedesse al blocco totale del turn-over, non sarebbe possibile rimpiazzarli. Molti uffici giudiziari rischierebbero così la chiusura con conseguenze gravissime per il diritto alla giustizia.
I lavoratori della giustizia operano in condizioni di emergenza continua e sono gli unici nel comparto ministeri a non aver ricevuto riconoscimenti economici e professionali. A ciò si aggiungerebbe così la beffa del mancato rinnovo contrattuale e del taglio al salario accessorio.
Il progetto è ormai chiaro: un generale indebolimento del sistema pubblico e delle sue prerogative, lo smantellamento dei servizi e, nel caso specifico, la demolizione di ciò che resta del sistema giustizia.
Roma 20 Maggio 2010
FINALMENTE L’AMMINISTRAZIONE CONVOCA I SINDACATI
A seguito delle pressanti sollecitazioni di queste OO.SS. il Direttore Generale, dott. Piscitello, in data 6/4/2011 ha ricevuto una nostra delegazione, dimostrando la sua disponibilità al dialogo e mantenendo fede agli impegni assunti; ha dunque fatto riconvocare i Sindacati maggiormente rappresentativi, riaprendo così il tavolo negoziale su argomenti di vitale importanza per i dipendenti dell’Amministrazione Giudiziaria.
Sul part-time in particolare il Direttore Generale, mostrando di essere sensibile al tema, ci ha comunicato di sospendere qualsiasi provvedimento fino alla riunione, durante la quale ci presenteremo con proposte concrete.
Auspichiamo che questa convocazione possa riavviare il confronto con l’Amministrazione e risolvere alcune questioni in sospeso da tempo, come la mobilità interna e il controverso NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE.
Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e riteniamo che questa prima positiva risposta sia merito dell’azione congiunta e ferma da noi portata avanti.
Vi terremo informati sugli sviluppi delle varie tematiche sul tappeto.
FPCGIL UILPA-Giustizia USB- P.I. FLP
(Grieco) (Nasone) (Todisco) (Piazza)
FP CGIL
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Il tragico episodio accaduto al Tribunale di Reggio Emilia, a seguito del quale sono rimaste uccise due persone e ferite altre cinque di cui una in condizioni particolarmente critiche, oltre che costituire un drammatico evento di aggressione e di offesa per l’incolumità dei cittadini in un luogo pubblico in cui si amministra giustizia, rivela l’emergere di un grave problema di sicurezza sui luoghi di lavoro.
E’ inammissibile che chiunque possa entrare armato in un ufficio pubblico e attentare alla vita dei cittadini e delle persone che in quegli ambienti operano e lavorano .
Non è una condizione ragionevole che si possa lavorare convivendo con l’insicurezza.
La legislazione vigente impone precisi obblighi a tutela dei lavoratori e dei cittadini sui luoghi di lavoro.
Alla luce di quanto accaduto va posta con forza la richiesta di garanzia dell’osservanza di regole e misure a prevenzione di ogni forma di rischio per l’incolumità fisica di coloro che operano all’interno dei palazzi di giustizia.
Ai lavoratori, ai dirigenti, ai magistrati, agli operatori del diritto che svolgono la loro attività nel Tribunale di Reggio Emilia va data la nostra piena solidarietà per l’evento che ha profondamente colpito e turbato la loro serenità ed esistenza.
Inviamo un messaggio di solidarietà anche al rappresentante di altra O.S. colto da malore, a seguito dello choc riportato per l’accaduto, mentre svolgeva la campagna elettorale per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria degli Uffici Giudiziari di Reggio Emilia al quale esprimiamo augurio di pronta guarigione e buon lavoro.
Per delegazione trattante nazionale
Organizzazione Giudiziaria Ministero Giustizia
FP CGIL
Paola Morga
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Comunichiamo che il Tribunale Amministrativo del Lazio ha nuovamente respinto le restanti richieste di sospensione delle procedure concorsuali relative alla stabilizzazione dei lavoratori ex lsu, dichiarando ancora una volta l’infondatezza di tali richieste, come da noi asserito in svariate note.
Pertanto comunichiamo che, nonostante i tentativi di strumentalizzazione della questione da parte di alcuni legali che hanno prodotto un inutile clima di contrapposizione tra personale a tempo indeterminato e personale a tempo determinato, le procedure di stabilizzazione saranno portate a termine.
Roma, 04/04/08
Per la Delegazione Nazionale Trattante
Organizzazione Giudiziaria FP CGIL
Nicoletta Grieco