Comunicato

 

Alle lavoratrici e ai lavoratori
Degli Archivi Notarili

E’ giunta a questa O.S la nota di risposta alla nostra richiesta del 18 maggio scorso da parte del Consigliere Oricchio; nella stessa, che vi inviamo in allegato, il Direttore Generale degli Archivi Notarili dice chiaramente di non voler procedere a completare le procedure di riqualificazione concordate e non ancora espletate dall’Amministrazione a causa delle norme di legge intervenute tra cui la legge 133 e quelle ancora da approvare come il DL 15/09.

Crediamo che tale atteggiamento dimostri che l’Amministrazione non intende rispettare gli accordi siglati ed adduce a giustificazione addirittura norme che ancora devono essere approvate e che, tra le altre cose, sono altamente lesive dei diritti dei lavoratori pubblici senza essere improntate ad un effettivo miglioramento del servizio.

Crediamo opportuno a questo punto in cui è stato accertata la mancanza di volontà dell’amministrazione di rispettare gli accordi ed il CCNL proclamare lo stato di agitazione del personale degli archivi notarili.

Nei prossimi giorni vi faremo sapere le iniziative di lotta che verranno intraprese a breve.

Roma, 17.06.09

La coordinatrice Nazionale
Fp Cgil Organizzazione Giudiziaria

e Archivi Notarili
Nicoletta Grieco

 
 
 

 

Comunicato

 
 
Si è svolta giovedì 9 l’assemblea nazionale dei quadri e dei delegati del Ministero della Giustizia, Organizzazione Giudiziaria.

Dall’ampio dibattito è emersa la grandissima confusione creata dal nuovo Ordinamento Professionale, contenuto nel Contratto Integrativo di Ministero, da noi non sottoscritto.

In merito a ciò è emersa la necessità di portare avanti con forza l’azione politico-sindacale di contrasto al Contratto, dimostrando come questo vada contro la funzionalità degli uffici e vada a peggiorare una situazione già drammatica per mancanza di organici, di risorse e di progetti di modernizzazione.

E’ emersa inoltre la necessità di dare tutela a tutti quei lavoratori che sono stati danneggiati nella loro professionalità da questo nuovo ordinamento; pertanto è stato risolto di mettere a disposizione i nostri uffici legali in tutta Italia per chi voglia fare ricorso.

Nei prossimi giorni faremo una riunione tecnica con i nostri uffici legali per dare delle linee generali per l’orientamento dei ricorsi in modo di dare omogeneità alla nostra azione di tutela.

Comunichiamo inoltre che i prossimi giovedì 16 e 23 settembre, dalle ore 10 alle ore 13, alcuni compagni risponderanno alle domande relative alla presentazione della domanda di progressione economica presso la stanza sindacale del Ministero, telefono 06.68852399.

Roma, 13 settembre 2010

Il Segretario Nazionale
FPCGIL Funzioni centrali

Antonio Crispi

 
 
 

EVENTI

 

Patto per la Giustizia e per i cittadini

 

 
Martedì 5 ottobre, ore 16.00
Camera dei Deputati, SALA DELLE COLONNE
Via Poli 105 – ROMA

 

 
 
 

 
 

Procedura Galeno

 
 

   

Di seguito la nota indirizzata, in data odierna, al Direttore Generale e al Direttore Centrale Risorse Umane in riferimento alla procedura “Galeno” (msg 13347 del 23/6/2011), procedura, che vi ricordo riguarda i dirigenti medici dell’istituto.

Vi allego inoltre la nota della FP CGIL Napoli scaturita a seguito di un’assemblea del personale medico.

Roma, 1 luglio 2011
 
 
FP CGIL NAZIONALE INPS
Oreste Ciarrocchi

______________________________________________________________________________________________

Roma 01 luglio 2011

Al Direttore Generale
dr. Mauro Nori

Al Direttore Centrale Risorse Umane
dr. Ciro Toma

e p.c. a tutto il personale

Oggetto: procedura Galeno

La scrivente O.S., relativamente al rilascio della procedura informatica denominata “Galeno” ad uso esclusivo ai dirigenti medici dell’Istituto, chiede la sospensione di tale procedura e l’apertura di un tavolo tecnico di confronto dove si affrontino i reali problemi della classe medica dell’Istituto.
La necessità del confronto è inderogabile dal momento in cui, da un lato si chiede al personale medico un impegno lavorativo sempre più gravoso e dall’altro, da parte dell’Amministrazione, non si rispettano gli accordi sindacali già firmati (libera professione e indennità di esclusività). 

p. Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi


Rilascio della procedura Galeno – messaggio N.013347 del 23/06/2011

 
La FP CGIL Inps di Napoli, in relazione all’assemblea del personale medico afferente alle sedi dell’Area Metropolitana di Napoli, svoltasi in data odierna presso la sede Inps di via G.Ferraris,

chiede

l’immediata sospensione del rilascio della procedura in oggetto, in attesa di opportuni chiarimenti sulla liceità di questo controllo a distanza che ci appare in violazione dell’art.4 della L. 300/70, sul significato di quest’operazione e sulle sue dubbie finalità, che mortificano la professionalità del personale medico dell’Inps. Contestualmente la scrivente O.S. indice lo stato di agitazione dei medici Inps di Napoli e provincia in attesa di risposte esaurienti da parte della Direzione generale.

p. la FP CGIL di Napoli
Rosanna Ferreri
Egidio Di Michele

 

 

Lettera di risposta

Comunicato unitario Area Informatica

Roma 7 giugno 2007

AREA INFORMATICA

Ieri si è svolta l’assemblea nazionale dell’area informatica indetta da CGIL, CISL, UIL, CISAL firmatarie dell’ipotesi di accordo integrativo per l’anno 2006.
Dopo la relazione introduttiva che ha analizzato e focalizzato diversi punti relativi all’area informatica, si sono succeduti numerosi, interessanti e propositivi interventi da parte dei colleghi informatici, anche non appartenenti alle scriventi OO.SS..
Essi hanno evidenziato malesseri sia funzionali che organizzativi, avvertiti in modo particolare nelle strutture periferiche. È stata, sottolineata, a più riprese, la valenza dell’informatica dell’INPS come valore strategico e determinante per l’assolvimento dei compiti istituzionali dell’Ente.
In questa ottica è stata espressa preoccupazione per il ricorso alle incontrollate esternalizzazioni di attività informatiche ed è stato sottolineato l’auspicio che la recente INTESA (Memorandum) possa porvi un argine, instaurando un’inversione di tendenza.
La reinternalizzazione consentirebbe di rilanciare le professionalità interne nonché di reperire nuove risorse attraverso apposite selezioni anche pubbliche, alla luce dell’elevata età media del personale dell’Istituto, al fine di ottimizzare e migliorare il servizio pubblico.
Un momento centrale del dibattito è stato caratterizzato dall’unanime richiesta di chiarimenti relativi al comma 1 dell’art. 8 CCNI per l’anno 2006.
A tal fine i componenti della commissione paritetica dell’area informatica hanno evidenziato come, negli anni precedenti, sia stato avviato un progetto di gestione della razionalizzazione del centro elettronico, a seguito del superamento tecnologico degli elaboratori dipartimentali.
Il progetto prevedeva due figure complementari di cui:
* La prima destinata a raccordare i sistemi territoriali e la DCSIT;
* La seconda finalizzata ad offrire un miglioramento dei servizi attraverso l’assistenza diretta agli utenti telematici esterni ed interni.
Con tale spirito è stato sottoscritto l’art. 8.
Tuttavia gli interventi hanno evidenziato la manifesta tendenziosità di buona parte della dirigenza, nell’interpretare in modo distorto un accordo, peraltro non ancora sottoscritto definitivamente, che non prevede in alcun modo l’utilizzo del personale informatico in funzioni amministrative.
Le OO.SS. hanno ribadito il mantenimento del profilo informatico, della connessa professionalità e la necessaria valorizzazione di questa area da cui non può prescindere alcun progetto che preveda un nuovo e più ampio soggetto previdenziale.
Forti di questa convinzione le scriventi OO.SS. hanno ripetutamente sventato la manovra dell’Amministrazione di smantellare l’area informatica.
Ricordiamo con quanta insistenza negli ultimi anni l’Amministrazione ha perseguito l’obiettivo di ridurre l’organico degli informatici, ritenendo alcune figure obsolete ed in tale disegno privandole della continua e necessaria formazione.
Questo stato di cose ha richiesto l’elaborazione da parte strutture sindacali del citato art. 8 che propone una rivisitazione complessiva del modello organizzativo dell’Ente, proprio a partire dal miglioramento dei profili specialistici.
Infatti, come per la vigilanza, per i sanitari, per i tecnici anche per gli informatici abbiamo ribadito la loro esclusiva appartenenza al relativo profilo, garantendo adeguato percorso economico e professionale, da elaborare in tempi brevi.
Al fine di scongiurare ogni possibile e distorta lettura, le scriventi impegneranno l’Amministrazione alla sottoscrizione di una dichiarazione congiunta che rechi l’interpretazione autentica del sopra citato articolo.
Pertanto chiediamo all’Amministrazione che ogni eventuale accordo non prescinda dall’INTESA (Memorandum) sottoscritta tra Governo e Sindacati per reinternalizzare le attività CORE dell’Istituto.
Quindi pretenderemo che vengano fornite alle OO.SS.:
1. il monitoraggio delle esternalizzazioni e il conseguente elenco degli appalti;
2. il monitoraggio dei “bisogni”;
3. la reinternalizzazione delle attività informatiche e il recupero del CORE BUSINESS.
È con questi impegni che si è conclusa l’assemblea dell’area informatica, impegni che il Sindacato sosterrà nel confronto con l’Amministrazione.

F.P. CGIL INPS
CISL FP INPS
UIL PA INPS
FIALP-CISAL INPS
f.to Daniele NOLA
f.to Giorgio ALLEGRINI
f.to Adriano PETRICCA
f.to Michele DI LULLO

Riconfigurazione area logistica dell'esercito

 

 
 
 

Lettera al Capo Dipartimento su congedo straordinario assistenza portatori handicap

 
Roma, 17/06/08

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli

Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

L’11/09/07 abbiamo scritto una nota nella quale contestavamo l’interpretazione restrittiva da parte dell’Amministrazione relativamente al congedo straordinario per assistenza ai portatori di handicap, che ha causato disagi al personale dell’amministrazione giudiziaria che usufruisce di tale beneficio.
Apprendiamo da una circolare del 29 aprile scorso dell’Inps che la nostra interpretazione relativa alla fruizione dei permessi in questione e di quelli di cui all’art. 33 della legge 104 è corretta; il divieto della fruizione contemporanea riguarda la circostanza “in cui si richiedano per lo stesso disabile i due benefici nelle stesse giornate” e non la fruizione nello stesso mese.
Ciò a dimostrazione che le nostre continue istanze, con un richiamo all’applicazione di una logica interpretazione soprattutto riguardo a questioni così delicate, sono giuste e fondate.
Per quanto concerne le giornate relative alla legge 104/92 perse dai lavoratori durante il periodo in cui l’Amministrazione ha erroneamente interpretato la legge, chiediamo di comunicarci quali siano le vostre intenzioni.

La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco

 
 

Lettera aperta al Ministro Brunetta dei lavoratori degli uffici giudiziari di Roma

 
Di seguito la lettera aperta al Ministro Brunetta firmata da alcune centinaia di lavoratori degli uffici giudiziari di Roma.

La lettera sarà consegnata al Ministro, completa di tutte le firme, durante un presidio che si svolgerà domani pomeriggio presso il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione.

Roma, 28 ottobre 2008
 

La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco 
 


 
 
 

Lettera congiunta al Ministro Matteoli

 
Roma, 10 novembre 2008

AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
SEN. ALTERO MATTEOLI

AL SIG. SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DOTT. GIANNI LETTA

AL SIG. CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DOTT. GUIDO BERTOLASO

AL SIG. DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DOTT. ALDO CAPPIELLO

AL SIG. DIRETTORE GENERALE PER LE DIGHE E LE INFRASTRUTTURE IDRICHE ED ELETTRICHE
ING. CLAUDIO RINALDI

OGGETTO: Criticità situazione organizzativa delle funzioni di vigilanza sulle Grandi Dighe.

Queste Organizzazioni Sindacali hanno appreso che in data 5 novembre 2008 il Direttore Generale per gli Affari Generali e del Personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in risposta ad una nota con la quale i Dirigenti dell’ex Registro Italiano Dighe (R.I.D.) hanno evidenziato le attuali problematiche relative all’attività istituzionale di vigilanza e controllo sulle grandi dighe, ha attribuito la responsabilità di tale situazione anche a queste Organizzazioni Sindacali.
In particolare il Direttore Generale ha rilevato che la mancata corresponsione del trattamento accessorio al personale ex R.I.D. sia, di fatto, direttamente causata dai rappresentanti dei lavoratori che hanno rifiutato di sottoscrivere le ipotesi di accordo presentate in data 13 ottobre e 4 novembre scorso.
Al riguardo, queste OO.SS chiariscono di non aver sottoscritto le citate ipotesi di accordo perchè non conformi alla legge con la quale il R.I.D. è stato soppresso (L.286/2006), la quale prevede, per il personale trasferito, il “mantenimento del trattamento giuridico ed economico in godimento”.
Inoltre si fa osservare quanto segue:
* queste OO.SS. avevano già sottoscritto con l’Amministrazione un accordo – il 9 aprile 2008 – con cui si garantiva l’integrale pagamento del trattamento economico già in godimento, con cadenza mensile, come da disposto normativo. Malgrado ciò l’Amministrazione ha interrotto dal mese di Aprile 2008 il pagamento relativo ad una parte rilevante (oltre 1/3) del trattamento economico in godimento.
* in data 13 giugno 2007, queste OO.SS. avevano già sottoscritto un altro accordo con l’Amministrazione con il quale quest’ultima si impegnava ad avviare le procedure di riqualificazione del Personale. Anche questo precedente accordo è stato fino ad oggi totalmente disatteso, malgrado fosse stato riconfermato nel già citato accordo del 9 aprile 2008, con ulteriori danni economici per il personale.
Per quanto sopra esposto, l’attribuzione di responsabilità alle OO.SS. circa la mancata corresponsione del trattamento accessorio al personale ex R.I.D. è totalmente destituita di fondamento.
I fatti dimostrano, al contrario, l’indifferenza di un’Amministrazione che, sistematicamente, disattende gli impegni assunti con accordi formalmente sottoscritti.
E’ opportuno infine evidenziare che il personale ex R.I.D., che pure vive una situazione di grave disagio professionale ed economico, non ha MAI in alcun modo contrastato lo svolgimento delle attività dell’ex R.I.D., né provocato alcuna difficoltà gestionale/operativa.
Riteniamo invece che la vera causa delle oggettive difficoltà rappresentate dai Dirigenti dell’ente soppresso sia da ricercare nell’inserimento nel Ministero dell’ex-Rid che, per le attività che svolge, necessita di autonomia, agilità e rapidità decisionale.
Pertanto queste OO.SS. sono del parere che, per risolvere le complesse problematiche legate al trasferimento del personale ex R.I.D. nel pieno rispetto del dettato legislativo, sia necessario attivare un tavolo politico con il diretto interessamento dell’On. Ministro, nel quale verificare anche la possibilità di ricostituire il Registro Italiano Dighe.

 
 

FP CGIL    UIL PA    CISL FPS
F. De Rugeriis   R. Papi   E. Minici

 
 

 
 

Comunicato sull'incontro con l'Amministrazione

 

 
In data odierna sono ripresi gli incontri con l’Amministrazione sui seguenti argomenti all’o.d.g.:

Concertazione
– Prosecuzione concertazione sul ricorso al lavoro interinale.

Contrattazione
– Accordo integrativo dei custodi degli stabili

A margine dell’incontro la F.P. Cgil Inps, con richiesta formale, ha chiesto che fosse aggiunto al suddetto ordine del giorno un ulteriore punto riguardante l’esito delle selezioni alla luce delle segnalazioni circa le anomalie riscontrate nella somministrazione dei test.

Prosecuzione concertazione su ricorso al lavoro interinale

La scrivente Organizzazione Sindacale, premesso che al momento non è in grado di stabilire quale sia il rapporto costi/benefici e quindi la convenienza di questa operazione, poiché su tale bando non è stata neanche data la doverosa informativa alle OO. SS., ritiene assolutamente fuori luogo l’utilizzo di personale con contratto di lavoro atipico nello svolgimento delle attività dell’Istituto.

Piuttosto il Presidente si dia da fare e rivendichi il suo ruolo cercando di ottenere autorizzazioni all’assunzione di personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato con la giusta e regolare procedura del concorso pubblico, che è l’unico modo per far funzionare la pubblica amministrazione e per rendere con correttezza e pienamente il giusto servizio dovuto ai cittadini.

Preso tuttavia atto del fatto che l’Amministrazione, nonostante il parere negativo di tutte le OO.SS., intende perseguire l’idea di utilizzare lavoratori in somministrazione, la FP Cgil Inps ha chiesto che la dislocazione del personale interinale sia oggetto di confronto con le OO.SS. territoriali, atteso che tale forma di lavoro dovrà essere utilizzata esclusivamente per attività straordinarie non riconducibili alle normali attività istituzionali così come dichiarato dalla delegazione trattante in fase di concertazione.

Accordo integrativo dei custodi degli stabili

Abbiamo ritenuto di poter firmare l’accordo suddetto anche per dare delle risposte alle aspettative di questi lavoratori. Non appena disponibile ve ne invieremo copia.

Selezioni

L’Amministrazione, in merito al quesito da noi posto sulle anomalie sorte durante le selezioni, prendendo atto che effettivamente queste anomalie (test errati) si sono riscontrate nella selezione per C3 Amministrativo ha deciso di procedere nel seguente modo:

Neutralizzazione dei test errati e quindi riparametrazione del punteggio attribuito alle risposte, in modo tale da non creare alcun tipo di danno.
Ciò significa che il punteggio viene riparametrato al numero dei test corretti somministrati (es. test corretti somministrati 99, il massimo del punteggio si otterrà con la risposta esatta ai 99 test).

Ad ogni modo abbiamo chiesto, e l’Amministrazione ha convenuto, di far uscire il prima possibile un messaggio in cui verranno precisate le modalità di attribuzione dei punteggi.

Roma, 12 gennaio 2009

p.il Coordinamento Nazionale F.P. Cgil Inps
Oreste Ciarrocchi

 

 

Comunicato

QUALE VIGILANZA ?

 

Mentre l’Amministrazione individuava come una delle priorità dell’attività di vigilanza del 2009 la caccia all’azienda etnica (riproposta anche nel 2010) le aziende “indigene” continuano bellamente a sfruttare il “lavoratore etnico”.

Rosarno è la punta di un iceberg di un sistema che vede da una parte lo sfruttamento di manodopera a livello di vera e propria schiavitù e dall’altra l’INPS come erogatore di prestazioni legate all’agricoltura a gente che probabilmente non sa nemmeno di che colore è la terra.
Un sistema che vede le arance raccolte dai “neri” per pochi spiccioli e le prestazioni raccolte dai bianchi senza sporcarsi le mani…almeno di terra perché di sangue e sudore degli altri ne sono lorde.

In questo ambito occorre che l’Istituto dia una sterzata netta e decisa, bisogna che il ruolo della vigilanza assuma, più di prima, un’importanza strategica.

Il ruolo dell’ispettore, sempre più difficile da esercitare visti lacci e lacciuoli imposti dal Governo, deve essere un ruolo teso all’effettivo ripristino della legalità e alla salvaguardia dei diritti di tutti i lavoratori, nonché alla verifica che i soldi dell’intera comunità siano effettivamente erogati a chi ne ha diritto.

Non c’è solo un problema delle prestazioni in agricoltura ma anche, la verifica delle aziende che licenziano e poi riassumo sotto altra ragione sociale godendo dei benefici previsti, di chi usufruisce della cassa integrazione e poi, casomai, fa rientrare, in nero, i lavoratori cassaintegrati in fabbrica e tanto altro ancora in specie con la cassa integrazione in deroga.

Parliamo di voucher? Strumento di legalizzazione del lavoro nero tanto caro al ministro Sacconi.
Con un voucher, a prescindere da valore dell’importo, dal punto di vista “legale”, si copre un’intera giornata di lavoro, ma in genere, il resto del compenso è in nero

Ormai con un tagliando del valore di 10 euro puoi fare quello che vuoi e non è finita qui! A giorni si prevedono ulteriori ampliamenti del loro utilizzo.

C’è un serio problema di verifica di come vengono gestiti ed erogati i soldi dei lavoratori.

Abbiamo un corpo ispettivo altamente qualificato in grado di svolgere egregiamente un compito di qualità.
Basterebbe ascoltarli prima di predisporrei piani di attività annuali.

Il piano del 2010 è l’esempio di come, invece di badare alla qualità, si badi esclusivamente a far numero. Numeri che non sempre corrispondo ad effettive entrate.

Il piano prevede un incremento delle ispezioni da effettuare (da 107.000 a 110.000), 10.000 lavoratori in nero in più, rispetto al 2009, da scovare, 100 milioni in più di contributi da accertare rispetto al 2009.

Tutto questo con 200 ispettori in meno del 2009 e con la prospettiva di ulteriori pensionamenti nel 2010.

Appare del tutto ovvio che se un ispettore deve inseguire i numeri difficilmente potrà svolgere un ruolo che sia invece un ruolo di intelligence e contrasto vero all’illegalità, e con l’amara conseguenza che l’autonomia locale per la programmazione è andata a farsi benedire.

Restiamo in attesa che l’Amministrazione ci presenti il documento di riassetto dell’Area Vigilanza per poter affrontare, insieme, il futuro di un’area sempre più strategica per l’Istituto e per il Paese.

Roma, 14 dicembre 2010
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 

 
 
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