DAP : Disfunzioni organizzative residenzialità formativa scuola Roma via di Brava

 

Sicurezza-DAP: Comunicato sulla riunione al DAP sul FESI 2016

Roma, 10 maggio 2016

In
data odierna si è svolta
al
DAP la riunione, più volte sollecitata
dalla
FP CGIL, per discutere
dell’accordo per l’utilizzazione del FESI 2016. La FP CGIL ha
chiesto alla parte pubblica
di chiudere
l’accordo
nel
minor tempo possibile, visto che
si
è
giunti al mese di maggio
ed il personale di Polizia Penitenziaria non conosce ancora quali
sono i termini
dello
stesso. A tal proposito si è subito precisato che non aiuta a
raggiungere tale scopo la decisione presa dalla parte pubblica di
presentare un’ipotesi di accordo già respinta
dalle organizzazioni
sindacali nel
mese
di novembre dello scorso anno.
L’ipotesi
prospettata presenta
infatti le stesse criticità evidenziate dalla FP CGIL in
quella data: tende
a premiare
allo stesso modo –
si
veda quanto previsto alla lettera A1
– il
personale che presta
servizio a turno e quello che presta servizio a turnazione
fissa, ma
rientra
comunque
nell’articolo 34, comma 1, del D.P.R. 82/99 e diminuisce i fondi
destinati alla
contrattazione
decentrata per destinarli esclusivamente ai comandanti di reparto.
Da notare inoltre che, ancora una volta, non prevede
procedure adeguate per dirimere
eventuali
controversie legate ad una non corretta applicazione in sede locale
di quanto
previsto
all’articolo 3 dello stesso accordo. Per quanto sopra esposto si è
dichiarata disponibile a sottoscrivere un accordo che ricalchi
quello sottoscritto lo scorso anno.

La
parte pubblica ha preso atto della disponibilità della maggioranza
sindacali a sottoscrivere lo stesso accordo dello scorso anno ed ha
delle
organizzazioni deciso di ritirare la nuova
proposta e proporne in tempi brevi una che ricalchi quella firmata
nel 2015. Ha inoltre dichiarato l’intenzione di aprire nel mese di
settembre la discussione sul FESI e sulla ripartizione del monte ore
per il lavoro straordinario relativi all’anno 2017.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil 
        Polizia Penitenziaria
        Massimiliano Prestini

 

Ministero della Difesa: Unitario – sollecito richiesta incontro

 

 

 

Roma, 10 Maggio 2016

Con nota unitaria del 6 Aprile u.s. – ovvero
più di un mese fa ormai – le scriventi OO.SS. confederali hanno chiesto a
codesta direzione di fissare quanto prima un urgente incontro tra le parti per
discutere delle ragioni poste a fondamento del fermo di produzione imposto al
pirotecnico di Capua, manifestando fondate preoccupazioni per le prospettive
lavorative e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali.

Da
allora nessuna risposta è stata ancora fatta pervenire a Fp Cgil – Cisl Fp e
Uil Pa sul tema proposto alla Sua attenzione, signor direttore, il che
evidentemente denota scarso rispetto delle relazioni sindacali e, più in
generale, una grave disattenzione verso lo stabilimento e i lavoratori di Capua
che non possiamo tollerare oltre.

Per
tali motivi, se nei prossimi giorni non perverrà alle scriventi organizzazioni
sindacali confederali una convocazione sul tema sollevato, Le preannunciamo che
ci vedremo costretti a rivolgerci alle autorità politiche.

     FP CGIL                      CISL
FP                  UIL
PA

Francesco
Quinti           Paolo Bonomo       Sandro
Colombi
 

 

Sicurezza/CFS: NO alla propaganda pro-militarizzazione

Roma, 10 maggio 2016

La nostra
Amministrazione congiuntamente all’Arma dei Carabinieri sta predisponendo una
“campagna pubblicitaria” con scatti fotografici e video che
promuovono il futuro accorpamento del CFS con i CC e la militarizzazione
forzata del personale forestale, come fosse una grande conquista per l’ambiente
e per i forestali stessi.

Abbiamo avuto modo
di visionare foto e video: stiamo parlando di scenette propagandistiche degne
di un cinegiornale dell’Istituto Luce.

Chiediamo perciò ai
colleghi cui verrà chiesto di partecipare a tali campagne, di evitare di cadere
anche loro nel ridicolo e di rifiutare qualsiasi intervento nella campagna
suddetta, che esula tra gli altri, da qualsiasi mansione prevista dal d.lgs
201/95 per il personale del Corpo forestale.

Invitiamo inoltre
chi lo abbia già fatto a ritirare la propria liberatoria alla pubblicazione del
materiale foto-video che li ritrae.

Non possiamo
prestarci a tali farse mentre stanno, senza alcuna spiegazione né motivazione,
chiudendo il nostro posto di lavoro, stracciando i nostri diritti e
smantellando la polizia ambientale, per chissà quali mire.

Il progetto di
accorpamento del CFS ai CC e la militarizzazione è, come abbiamo ribadito più
volte, un progetto oscurantista e anticostituzionale, che porterà molti più
danni che vantaggi.

Non saranno certo
due foto palesemente artificiose in cui forestali e carabinieri si duplicano in
cloni etero-vestiti che potranno far digerire al Paese ed al personale di
Forestale e Carabinieri questa scellerata controriforma!

Continuiamo a
ribadire che l’unica riforma possibile è la smilitarizzazione di tutte le forze
di Polizia in Italia e l’eliminazione dei veri sprechi e delle vere
sovrapposizioni di competenze.

La Coordinatrice
Nazionale Fp CGIL

    Corpo Forestale dello
Stato

           Francesca Fabrizi

 

Giustizia: nota dirigenti Dog

Si segnala che a tutt’oggi non è stato ancora emanato il decreto ministeriale di approvazione delle proposte di valutazione dell’attività dei dirigenti di seconda fascia per l’anno 2014, sebbene risulti ormai definita la relativa procedura per la parte di competenza dell’Organismo Indipendente di Valutazione.Tenuto conto che l’adozione del suindicato provvedimento è condizione essenziale per l’avvio delle trattative per la definizione dei criteri sull’utilizzo delle somme di cui al fondo per la retribuzione di risultato, si chiede una celere definizione del procedimento finalizzato alla valutazione degli incaricati di funzioni dirigenziali, che costituisce strumento fondamentale di sviluppo e miglioramento organizzativo.

 FPCGIL     CISL FP           UilPa
  Grieco       Marra       Amoroso/Nesta

 

Mibact: comunicato su manifestazione di emergenza cultura

 
 

Roma, 9 maggio 2016

Abbiamo avuto due giornate straordinarie: la prima che ha visto una
partecipazione

altissima e qualificata ad un convegno in una sala strapiena, con una
discussione

appassionata di sei ore su tutti i temi che riguardano la gestione del
nostro patrimonio

culturale.
La manifestazione del giorno dopo è stata straordinaria per intensità e
partecipazione.

Forse la più bella e partecipata che il mondo dei beni culturali abbia mai
svolto sui singoli

temi insieme a quella tenutesi a L’Aquila qualche anno fa.
94 movimenti, comitati e libere associazioni, 22 organizzazioni sindacali e
associazioni

professionali, 9 tra movimenti e partiti politici. Sono questi i numeri
delle adesioni a

Emergenza Cultura e in questi numeri ci sono le piccole associazioni locali
e le grandi

associazioni culturali, un movimento nato dal basso ed espressione della
ricchezza

culturale che esprime il nostro territorio. E ci siamo noi, unitariamente a
CISL e UIL, che

abbiamo lavorato duramente e appassionatamente con il gruppo degli
organizzatori e che

oggi esprimiamo con orgoglio la nostra vicinanza a questo movimento,
vicinanza

testimoniata dalla presenza delle compagne Susanna Camusso e Rossana
Dettori alla

manifestazione di sabato.
Un movimento di opinione che sarebbe bene che il Ministro ed il suo
entourage non

ignorassero: ci piacerebbe che si seguisse il consiglio che il nostro
Segretario Salvatore

Chiaramonte ha dato loro durante il suo efficacissimo intervento al
convegno, ovvero si

aprisse una grande fase di ascolto e confronto con gli operatori, i
cittadini, i lavoratori, gli

studenti che hanno riempito la nostra piazza. Non si fanno le riforme con
gli schemini a

tavolino e non si fanno le riforme senza partecipazione e condivisione.
Soprattutto, non si

fanno le riforme sbagliate: il Ministro ha il dovere di ascoltare le grida
di allarme che

provengono da queste due giornate, il Ministro ha il dovere di valutare la
mancata

condivisione delle stragrande maggioranza dei lavoratori del ministero alle
sue riforme.

Per chi volesse sul sito www.emergenzacultura.org o sulla pagina fb omonima
sono

pubblicati tutti gli interventi della due giorni. Chi non ha potuto
partecipare li ascolti, li

riteniamo assai istruttivi, non solo per le
lucide analisi ivi contenute, ma per la passione

civile
che li ha pervasi. E vogliamo citare per tutti l’intervento di Paolo Maddalena
dal palco

di
Piazza Barberini, ex giudice costituzionale, che ha fatto un discorso di
altissimo valore

civile
ed etico, un discorso che è entrato nel nostro cuore.
Infine
un ringraziamento speciale agli uomini ed alle donne che hanno composto questo

nuovo
e variegato coordinamento, un percorso che ci ha affratellato. Un gruppo

coordinato
con passione e competenza da Tomaso Montanari, un grande intellettuale

animato
da autentica passione civile. A lui ed a tutti i componenti di Emergenza
Cultura i

segni
della nostra profonda stima.
Noi
continueremo il nostro cammino animati da maggior forza e convinzione, non
siamo

più
soli e non si devono più permettere di denigrare i lavoratori e le loro
rappresentanze

democratiche.

Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT

                     Claudio Meloni

 

Accordi

Aran: CCI Aree 2015-17

 

Ministero della Giustizia: Comunicato Unitario

Roma, 9 maggio 2016

Le Scriventi
Organizzazioni Sindacali, in riferimento al protocollo di cui in oggetto, comunicano
che risulta impossibile leggere  il testo
ivi contenuto. Affinché ciò sia possibile chiedono un nuovo invio dello stesso
agli indirizzi di  email ordinaria. Si
richiede, altresì, di ricorrere preferibilmente alla stessa  email 
ordinaria anche per le successive comunicazioni.

Si resta in attesa.

    FP CGIL              CISL  FP            UIL  PA
Amina
D’Orazio    Eugenio Marra  Domenico
Amoroso

 

Sicurezza-DAP: Al Capo del personale e delle risorse sulla corresponsione del FESI 2015

Roma, 9 maggio 2016

Giungono alla FP CGIL
notizie allarmanti circa le modalità con cui alcune direzioni di istituti penitenziari
stiano effettuando i conteggi relativi alla corresponsione del FESI previsto
per l’anno 2015 per il personale di Polizia Penitenziaria.

Sembra, infatti, che
alcuni dirigenti abbiano dato disposizione, diversamente da quanto fatto l’anno
precedente, di remunerare il personale che presta servizio nei nuclei
traduzioni e piantonamenti e nelle matricole con l’incentivo previsto alla lettera
A2 del citato accordo.

Per quanto sopra esposto, considerato che l’accordo
sottoscritto per l’anno 2015 ricalca quello dell’anno 2014, si chiede a codesta
Direzione Generale di impartire dettagliate disposizioni finalizzate ad evitare
errate interpretazioni degli accordi sottoscritti.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil 
       Polizia Penitenziaria
        Massimiliano Prestini

 

Polizia locale, lunedì 9 maggio mobilitazioni e sit-in davanti alle prefetture di tutta Italia

Comunicato stampa Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl

Polizia locale, lunedì 9 maggio mobilitazioni e sit-in davanti alle prefetture di tutta Italia
Cgil Cisl Uil: “La misura è colma. Tutele, riconoscimento e contratto per chi assicura legalità e sicurezza”

Roma, 6 maggio 2016

Gli agenti della polizia municipale e
provinciale tornano in piazza, con Cgil Cisl e Uil, per manifestare
contro l’indifferenza di governo e politica rispetto allo stato di
abbandono in cui sono lasciati i corpi di polizia locale: “Più
compiti, meno salario a fronte di un organico sempre più ridotto,
nessun riconoscimento di ruolo e contratto bloccato. Non è così che
si assicura la legalità e la sicurezza delle nostre comunità”.

Lunedì 9 maggio gli agenti si mobiliteranno, dunque, con sit‐in
dinanzi a tutte le prefetture d’Italia con priorità chiare:
uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative;
rinnovare il CCNL di riferimento e riconoscere le specificità e
peculiarità dei corpi di polizia locale; superare il blocco del turn
over; riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni della polizia
locale; tutelare e garantire equità al trattamento economico e alle
condizioni di lavoro.

Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl chiedono al governo “di avviare subito il
confronto per colmare già nel DDL Sicurezza in discussione, le gravi
discriminazioni esistenti su piano delle tutele e dei diritti
rispetto alle altre forze di polizia, a partire da equo indennizzo e
cause di servizio”.
“Quella della Polizia Locale è una vertenza che parte da lontano”,
scrivono le federazioni di categoria in una nota, “vogliamo
l’adeguamento della legge 65/86, vecchia oramai di trent’anni, per
tener conto delle reali funzioni che ogni giorno la polizia locale
svolge sul territorio”.

“La misura è colma”, rimarcano Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl. “Per
questo lunedì prossimo manifesteremo davanti alle Prefetture. Più
tutele, più riconoscimento e rinnovo di contratto per essere sempre
più vicini alle comunità che trovano nella polizia locale, il primo
e più prossimo presidio di sicurezza e legalità”. 

VVF: Enna – Nota CGIL di richiesta chiarimenti.

 
 

07.05.2016 – Enna – Numerose doglianze sono state segnalate dal personale del distaccamento di Leonforte, preoccupato per il ripetersi delle disfunzioni organizzative di soccorso – tecnico – urgente, che ha determinato di recente un depotenziamento a 3 unità operative della ” squadra tipo “, mandando personale in sostituzione presso altra sede, la FP CGIL VVF chiede quale criterio etico e modulare si è inteso applicare.

La CGIL VVF ritiene che tale azione organizzativa assunta dall’Amministrazione appare poco comprensibile e comunque non contribuisce a chiarire i diritti, i doveri e le responsabilità che le normative vigenti attribuiscono al Capo Squadra VVF, che si troverà ad operare in simili condizioni, sul flebile confine da una parte, della responsabilità penale per eventuali omissioni di soccorso, in caso di limitato approccio alle operazioni stesse, ed analogamente dall’ altra parte, della responsabilità penale connesse con il venir meno delle condizioni di sicurezza per i sottoposti Vigili del Fuoco, in caso di un più approfondito approccio alle operazioni di soccorso.

 

 

Igiene Ambientale: Comunicato Segreterie Nazionali 6 maggio 2016 – Vademecum assemblee

Sciopero Nazionale del Comparto Igiene Ambientale 
Lunedì 30 maggio 2016

La trattativa per il rinnovo del contratto dell’igiene
ambientale, sia per le aziende pubbliche sia per

le aziende private, come già ampiamente annunciato, si è
bruscamente interrotta per il rifiuto delle due

Associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto
collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele.

Conseguentemente, con il loro atteggiamento, Assoambiente
e Utilitalia impongono alle lavoratrici e ai

lavoratori il concreto rischio di una progressiva
precarizzazione del loro rapporto di lavoro, un

peggioramento delle condizioni lavorative e un mancato
adeguamento salariale che, da oltre 28 mesi, pesa

sulla qualità della vita delle famiglie.

Le Segreterie Nazionali, nell’approfondita analisi dei
processi legislativi ed economici che stanno

investendo il settore ambientale, hanno rafforzato e
implementato, nella loro proposta, dopo l’approvazione

della piattaforma contrattuale, quel processo d’innovazione
del CCNL per renderlo coerente con le

dinamiche industriali del settore e più forte sul piano
delle tutele.

Il tutto attraverso una complessa e difficile opera di
connessione tra gli sviluppi del rinnovo

normativo e la necessaria modernizzazione dello stesso
CCNL, anche alla luce delle modifiche legislative

previste dal Decreto Madia, dal Codice degli Appalti e
dall’implementazione dei modelli organizzativi

imposti dal “mercato”.

In questa situazione, che si ripropone di conflitto, è
indispensabile il massimo contatto con i

lavoratori ed è quindi necessario fornire il quadro
completo della situazione. È indispensabile spiegare con

chiarezza quelle che sono
le motivazioni che hanno portato all’interruzione del confronto in entrambi i
tavoli contrattuali.
Continua a leggere il comunicato unitario scaricando l’allegato

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