Circolare Ministeriale

  
 
Misure orarie per il lavoro straordinario
 

FUA 2009

 

 

Si trasmette per opportuna conoscenza quanto proposto all’Amministrazione della Difesa rispetto al FUA 2009, unitariamente discusso dalle OO.SS. firmatarie della Bozza di ipotesi di Accordo distribuzione FUA 2009, al fine di mettere in chiaro la posizione assunta relativamente ai punti di discordanza.

Tale Bozza è stata frutto di una mediazione tra le posizioni delle diverse sigle sindacali, ma finalizzata alla distribuzione del FUS ai lavoratori della Difesa, cercando di evitare le strumentalizzazioni e quanto proposto dall’Amministrazione rispetto ad un sistema di valutazione individuale che, a nostro avviso, dovrà essere ai sensi del CCNL 2006/2009, discusso in sede di Contratto integrativo.

Roma 11.5.2009

FP-Cgil Difesa
Noemi Manca

 

 
 

 

Comunicato

 
In un Paese normale

E’ questo un comunicato che in un paese normale non si sarebbe mai dovuto scrivere.

Un paese normale è un paese dove la denuncia dell’illegalità è prassi e non eccezione.

Un paese normale è un paese dove chi svolge un servizio pubblico lo fa nell’interesse della cittadinanza, nell’interesse dello Stato.

Un paese normale è un paese dove chi scopre una truffa non deve trovare il coraggio di denunciarla lo fa e basta, perché in un paese normale c’è lo Stato, c’è la popolazione, c’è il tuo ente dietro di te e non sei solo sei il tutto.

Ma questo non è un paese normale, e allora la denuncia della truffa diventa un caso eccezionale e chi fa solo il proprio dovere diventa eroe suo malgrado.

E non è un problema di sud o di nord è un problema culturale e trasversale a tutte le regioni (vedi truffa alloggi a Milano).

In un paese normale l’eccezionalità non è la singola denuncia, ma l’assenza delle altre mille e mille ancora.

La FP CGIL esprime piena solidarietà al direttore della sede di Rossano per quel che le sta succedendo solo per aver svolto il proprio dovere.

Ci auguriamo che non resti sola ma che il suo gesto sia d’esempio a tutti, perchè solo se il singolo diventa il “tutto” non avrà più paura di fare il proprio dovere.

Roma 03 settembre 2009
 
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 

 
 

Documentazione

 
Vi allego la comunicazione del Gabinetto del Ministro relativa ai benefici previdenziali per i lavoratori dell’amianto , con la quale si informa le OO.SS. dei lavori del “focal point”, sarà cura di questa Organizzazione sindacale richiedere come già effettuato in sede politica, la possibilità di partecipare all’attività del “focal point”, per far si che l’iter di istruttoria delle pratiche dei dipendenti civili della Difesa possa concludersi nel senso indicato nelle recenti riunioni con il sottosegretario: rivisitazione delle istanze, già respinte, per i dipendenti che abbiano concretamente svolto mansioni a contatto con l’amianto, a prescindere dal profilo professionale di appartenenza.

Questa Organizzazione Sindacale si farà carico di chiedere al Gabinetto del Ministro, la tempistica dei lavori della Commissione di Segredifesa al fine di consentire a tutti i dipendenti che abbiano lavorato a contatto con l’amianto di predisporre l’idonea documentazione da presentare per ottenere i benefici previdenziali come previsto dalla normativa vigente.

Si prega di voler diffondere il comunicato ai delegati della Difesa.

Roma, 30 novembre 2009

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 

 

Attivo Nazionale

 

 
A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
 

Il giorno 4 dicembre u.s. si è svolto l’Attivo Nazionale della FP CGIL ACI, convocato nella Sede Centrale di via Marsala a Roma, con il seguente ordine del giorno:

* Sviluppi piattaforma CCI 2009
* Situazione politico-sindacale

Sviluppi piattaforma CCI 2009
Rispetto alla piattaforma presentata nell’attivo del febbraio scorso la contrattazione integrativa 2009 ha subito una evoluzione non prevista né prevedibile allora.
Tale “svolta”è stata determinata in gran parte dall’esito dell’esame del CCI 2008 che, oltre ad essere giunto in grande ritardo, è stato caratterizzato da una sorta di “veto” a reiterare per il 2009 il neonato istituto del “compenso di ruolo funzionale”. Esso, seppur istituito, per la sola mensilità di dicembre, sarebbe dovuto andare a regime nel 2009.

E’ importante sottolineare che l’introduzione di quel tipo di istituto aveva, fin dall’inizio, lo scopo di aprire la strada alla previsione di progressioni economiche all’interno delle aree, ottenendo d’altro canto la stabilizzazione di quote di salario accessorio.
La novità di oggi consiste nel fatto che la nostra piattaforma, accettata dal l’amministrazione preveda che per il 2009 TUTTO il personale che ne abbia i requisiti sia destinatario di sviluppi economici all’interno delle aree, e che coloro che non sono o non possono essere destinatari di tale sviluppi abbiano comunque diritto allo stesso trattamento economico sotto forma di “compenso correlato all’impegno individuale”.

Cosa ci ha portato ad ipotizzare una operazione così generalizzata e non graduale?
Il quadro politico sindacale difficile che già esisteva nel 2008 è stato ulteriormente aggravato dalla emanazione della Legge 15/2009 e dal Decreto attuativo n.150 che sostanzialmente costituiscono una vera e propria “controriforma” della Pubblica Amministrazione, producendo, anche per il livello relativo alla contrattazione integrativa, effetti a dir poco devastanti.

Da qui la necessità di correre ai ripari e di tentare di “rendere stabile” quante più quote possibili di salario e per giunta in tempi rapidi.

I tempi sono dettati dal quadro normativo di riferimento.
* Nel 2009 ancora si può contrattare .
* Nel 2010 si potrà solo realizzare quanto concordato nel 2009.
* Nel 2011 tutto ciò che non sarà conforme al dettato legislativo sarà nullo.

Viene invertito l’ordine delle fonti normative in tema di rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici. Il primato diventa la Legge che travolge e rende nulla la norma contrattuale che non si adegua ad essa.

Naturalmente, sotto questa luce, anche una situazione che noi consideriamo positiva come il riconoscimento ai lavoratori della professionalità acquisita perché da anni ormai si opera con la massima flessibilità, appare solo una magra consolazione in vista di un futuro che, se nulla cambierà, ci consegnerà un sistema concepito in un’ottica fortemente accentratrice e burocratica senza spazi per il confronto nel quale non sarà più possibile intervenire nella definizione dei percorsi di carriera come in molte altre materie che oggi sono demandate alla contrattazione integrativa.

I Fondi di natura variabile per l’anno 2009 risultano costituiti dal Fondo destinato ai progetti locali, il cui stanziamento risulta invariato rispetto a quello del 2008 e dagli altri Fondi Incentivanti per i quali si è operato in regime di proroga e si è già proceduto all’erogazione fino al sesto bimestre, per cui i criteri non possono che essere ancora quelli relativi al CCI 2008.

Il nuovo sistema premiante che dovrebbe prevedere oltre al Fondo per i progetti un Unico Fondo Standard potrà essere operativo solo dal 2010.

Il complesso lavoro di revisione del sistema che ha impegnato a lungo, in Commissione tecnica, le OO.SS. e l’Amministrazione, è giunto a risultati concreti e potrà ora essere sperimentato. Il quadro emerso in Commissione tecnica ha fatto ritenere l’aggiornamento una condizione di base per tutti gli uffici. Inoltre, fin dalla creazione dello STA e dal conseguente abbattimento della competenza territoriale, si è evidenziato sia uno spostamento dei carichi di lavoro da una sede a un’altra sia un cambiamento del tipo di lavoro svolto negli uffici e delle modalità di erogazione dei vari servizi.
In estrema sintesi si è passati a delle caratteristiche delineate come attività consulenziale orientata ad un servizio di qualità sia per chi lo eroga che per chi ne fruisce.
Da qui la necessità di evidenziare tutte le attività (rilevazione delle microattività) che pur non essendo contabilizzabili costituiscono ormai parte fondamentale del lavoro, e alle quali deve quindi essere attribuita la corretta rilevanza.
Si sono campionati il 100% degli uffici divisi in categorie omogenee, all’interno di essi si sono distinte le relative attività presenti attribuendo a ciascuna di esse un peso in termini di ore-lavoro.
Accanto alle classiche attività numerabili si è presa in considerazione anche la variabile della modalità operativa (per es. sportello “multifunzione”) utilizzata e le conseguenze dell’adozione di essa in termini di soddisfazione dell’operatore e del cittadino. Si è quindi cercato di tradurre la maggiore qualità nell’erogazione del servizio in un incremento della percentuale di accesso al Fondo. Il sistema dovrebbe consentire di ridurre la forbice oggi esistente fra gli uffici in termini di produttività pura, utilizzando a tale scopo la leva della modifica organizzativa volta al miglioramento della qualità resa. Particolare attenzione è stata posta per la valorizzazione dell’attività di gestione tasse automobilistiche nelle Regioni convenzionate.

Il sistema sarà sperimentato sui dati rilevati nel primo semestre 2009.

Naturalmente se sarà necessario verranno apportati gli opportuni correttivi prima di divenire operativo nel 2010.

Situazione politico sindacale
In merito a questo punto è stata ribadita la gravità della situazione derivante dalla cosiddetta “Riforma Brunetta”.
L’unico obiettivo di tale complessa riforma è quello di avocare alla legge la supremazia in tema di lavoro pubblico attraverso la decontrattualizzazione del rapporto di lavoro e lo stravolgimento della Legge 165/2001, riducendo al silenzio le rappresentanze sindacali, con lo scopo, in linea con la demagogica campagna mediatica sui “fannulloni”, di prefigurare il pugno di ferro nei confronti dei lavoratori pubblici .
Viene infatti introdotto obbligatoriamente un sistema centralistico di misurazione e valutazione, con la rigida individuazione di soggetti e strumenti deputati (Commissione per la valutazione della performance, Organismo indipendente di valutazione della performance) .

Le norme su meriti e premi sono imperative e impongono che le risorse disponibili siano utilizzate prioritariamente per l’istituzione dei vari strumenti di riconoscimento del merito individuale (premi, bonus, borse di studio, ecc.). Il rimanente salario accessorio subirà, in ogni caso, gli effetti derivanti dal sistema delle fasce (il 50% alla fascia alta il 50% alla fascia media e 0 alla fascia bassa).

La Contrattazione integrativa potrà intervenire variando la consistenza delle fasce, ottenendo nelle migliore delle ipotesi che il 50% delle risorse sia destinato al 30% del personale, il 50% delle risorse sia destinato al 69% del personale e che solo l’1% non percepisca nulla.

Se questo è il ruolo che rimane per il CCI non c’è nulla di cui rallegrarsi.
Per non parlare di come viene stravolto il sistema delle sanzioni disciplinari che va letto insieme a quello delle fasce perché se essere collocato in fascia alta per 3 anni costituirà titolo di preferenza per i percorsi di carriera, essere stato in fascia bassa per un biennio potrebbe portare anche al licenziamento disciplinare per insufficiente rendimento!

Di fronte a tutto questo, quale è stata la reazione della nostra organizzazione?
Dal 4 Aprile scorso sono state poche le iniziative di vero contrasto alla Riforma Brunetta, (la fase congressuale che si sta vivendo in CGIL complica lo stare in campo), ma l’unico modo è provare a rilanciare un modello alternativo con proposte concrete che si contrappongano al disegno del governo.
Più che di una vera e propria piattaforma contrattuale disponiamo di linee guida per i rinnovi contrattuali che oltre a ribadire il diritto al contratto nazionale rivendicano incrementi economici con i quali si aumenti il potere d’acquisto delle retribuzioni sulla base dell’effettivo aumento del costo della vita, e non in base alla tesi, dell’accordo separato, secondo la quale gli aumenti stipendiali sono sempre subordinati alle compatibilità finanziarie.
Il problema è che l’accordo che la sola CGIL non ha firmato esiste e pesa sui rinnovi contrattuali, le azioni che consentano di superare e contrastare questo nuovo modello dovranno trovare attuazione al più presto.
Sul versante economico in finanziaria sono previsti solo lo 0,30% e lo 0,40% (da luglio) pari alla vacanza contrattuale calcolata con il sistema precedente.

Questo, come ultimo atto, ha portato allo sciopero dell’11 dicembre che ha pesato economicamente, ma che dovrebbe essere considerato come un investimento per il futuro. Alle OOSS che si ostinano in iniziative (alcune farsesche) che non hanno portato niente per i lavoratori, chiediamo quale sia il limite che il Governo deve oltrepassare per vederli finalmente al nostro fianco nelle lotte intraprese.

Il futuro dovrà caratterizzarsi da altri interventi di contrasto a questa riforma che annulla sia la dignità dei lavoratori pubblici rendendoli “sudditi” e non più titolari di diritti, sia la garanzia per i cittadini di avere dei servizi pubblici di qualità.

Roma, 14 dicembre 2009
 
 
Per il coordinamento nazionale Aci
Derna Figliuolo

 

Comunicato FP CGIL Difesa

In relazione alle ultime circolari emanate dalla Direzione Generale per il Personale Civile e a seguito della nomina del nuovo Direttore Generale, D.ssa Preti e della delega a Lei attribuita per le relazioni sindacali, ci riserviamo di chiedere urgentemente un incontro al fine di affrontare le diverse problematiche riguardanti il personale civile.

Tale urgenza è motivata principalmente all’attivazione di confronti che permettano alle OO.SS., di evidenziare al nuovo Direttore Generale le incomprensioni che più circolari emanate negli ultimi tempi hanno procurato nelle periferie, nella gestione del personale civile.

La prima in ordine di tempo è quella relativa alla trattativa del FUS di sede, laddove l’Accordo del 3 giugno prevede condizioni chiare ed inequivocabili, nelle trattative locali ciò non è avvenuto, per le evidenti contraddizioni tra circolare ed Accordo FUA 2009, per finire con l’ultima circolare emanata dalla Direzione relativa alle posizioni organizzative.

A tal proposito si ricorda che l’Accordo prevede una riconvocazione delle OO.SS. firmatarie, per la verifica di quanto in esso stabilito e per l’eventuale correzione di errate applicazioni dello stesso.

Si ribadisce inoltre l’arbitrarietà di eventuali interpretazioni unilaterali dell’Amministrazione, rammentando che l’interpretazione degli Accordi spetta ai firmatari degli stessi, (nel caso della Difesa, a registrazione formale avvenuta da parte della Corte dei Conti), alle OO.SS. Nazionali e Amministrazione Difesa.

Si rende noto inoltre, che il Gabinetto del Ministro ha inviato per la dovuta informazione la bozza di decreto in applicazione del D.P.R. 145 con il quale si riorganizzano alcune funzioni delle Direzioni Generali e di Segredifesa (a seguito del citato regolamento di Amministrazione si ricorda che è stata soppressa Teledife e che le sue funzioni saranno attribuite ad altri Enti).

Ci siamo riservati unitariamente a CISL e UIL di formulare le nostre osservazioni in merito.

SI RIBADISCE CHE PER TELEDIFE SARA’ NOSTRA CURA CHIEDERE LE PROCEDURE PREVISTE DAL CCNI DIFESA A TUTELA DEL PERSONALE
CIVILE.

Roma, 14.01.2010

 
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca 

 


 
Schema di decreto ministeriale di struttura del Segretariato generale, delle Direzioni generali e degli Uffici centrali, in attuazione dell’articolo 1, comma 4 del decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 2009 n.145, concernente l’organizzazione del Ministero della Difesa.
 
 

 
 
 
 

Comunicato

COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

GLI AVATAR DEL SIN

 

Scende nelle sedi, armata di giravite e microcip, la taskforce voluta dalla Dc. Informatica per “aiutare i colleghi delle sedi a far funzionare il programma!”

Il tour prevede il sostegno a ROMA 1, ROMA2, LATINA e POI……

Una Brillantissima idea!! se non fosse che:

1) I malfunzionamenti riguardano proprio il programma, rilasciato prematuramente dopo i tanti collaudi negativi e non il cattivo uso che del programma fa chi deve lavorarci!

2) I colleghi informatici che dovrebbero andare nelle sedi sono gli stessi che nel corso dei collaudi hanno espresso forti perplessità e contrarietà al rilascio delle procedure!

3) I lavoratori delle Sedi non hanno bisogno di un “tranquillante”, ma di risposte e strumenti per lavorare!

La Cgil ha già fatto presente al tavolo nazionale che mentre per il 2010 l’Amministrazione parla di abbattimento dei tempi medi di lavorazione e di aumento dell’indice di efficienza, i lavoratori si trovano in grave difficoltà e si rischia una paralisi totale delle prestazioni dell’Istituto.

Su tutto questo chi sarà valutato? C’è o non c’è una responsabilità di chi il programma l’ha messo in piedi?

A cosa serve questa iniziativa della D.C. Informatica se non a prendere ancora una volta in giro il territorio???

Perché non si parte dall’analisi compiuta di cosa non funziona per trovare rimedio?

Come si può garantire, nel frattempo, la produzione nonostante il malfunzionamento?

Serve ampliare il potenziale hardware per sopperire, almeno in parte, alle deficienze del software?

Verifiche e decisioni non possono essere più procrastinate! La Cgil l’ha già detto e chiede che domani al tavolo nazionale venga affrontato immediatamente il problema e relazionato sulle soluzioni concrete che si intendono adottare.

Roma, 10/3/2010

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 
 

Circolare Persociv

 

 
Richiesta dati per la relazione al dipartimento della funzione pubblica e per il dipartimento per i diritti e pari opportunità.
 

 
 
 

Comunicato

 

A TUTTI I LAVORATORI

Nella scorsa settimana si è svolto il Coordinamento Nazionale FP CGIL INAIL con la partecipazione dei rappresentanti delle: Basilicata, Campania, Emilia, Lazio, Piemonte, Sardegna, Toscana e Umbria.
Ha introdotto i lavori Vincenzo De Biasi, coordinatore delle Funzioni Centrali, che nel suo intervento ha illustrato le norme contenute nella Finanziaria 2007 con particolare riferimento agli aspetti che più direttamente coinvolgono il mondo che rappresentiamo.
Nel ribadire, pur nella difficoltà di un testo particolarmente complesso, un giudizio per molti versi positivo, ha evidenziato la particolare importanza che rivestono gli aspetti riguardanti la redistribuzione del carico fiscale, lo stanziamento di risorse necessarie per poter rinnovare i Contratti Collettivi Nazionali e l’introduzione di un periodo certo (55 giorni) per l’esigibilità dei contratti stessi.
Insieme a questi aspetti ne sono stati evidenziati altri che attengono alla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione con la limitazione graduale ad una quota non superiore al 15% del personale impiegato nelle funzioni di supporto e la progressiva stabilizzazione di tutto il precariato presente attraverso particolari e mirate procedure.
Il ragionamento sulla Finanziaria si interseca anche con una riflessione legata alla firma del Memorandum per il lavoro pubblico, siglato il 18 gennaio scorso.
Il contenuto del Memorandum si sviluppa, come da noi auspicato, nella consapevolezza che il lavoro pubblico costituisca l’asse portante del Paese per corrispondere al meglio ai quei diritti di cittadinanza che rendono un Paese più democratico e più giusto.
All’interno del Memorandum si da ampio spazio ad una reale valorizzazione della Dirigenza e a una valutazione del lavoro effettuato anche con metodi di misurazione esterni all’Amministrazione e con un reale coinvolgimento della cittadinanza nel giudizio sui servizi che, come Pubblica Amministrazione, eroghiamo.
E’ di tutta evidenza che i contenuti del Memorandum tracciano un segnale di svolta nel mondo del lavoro pubblico necessari, non tanto e non solo, come appropriata risposta a chi, quasi quotidianamente, specula e denigra i dipendenti pubblici, ma come strumento per portare la Pubblica Amministrazione più vicina ai cittadini e per correggere le tante anomalie che pure nel nostro ambiente, sono presenti.
Il Coordinamento è proseguito con la relazione del Coordinatore Nazionale Roberto Morelli che ha illustrato l’attuale situazione nel nostro Ente.
La nomina del nuovo Direttore generale, nella figura del dott. Giorgini, sulla quale c’è l’unanime apprezzamento di tutto il Coordinamento, è certamente un segnale forte di discontinuità nei confronti del recente passato ma che da solo non risolve i tanti problemi che abbiamo sul tappeto.
Si è segnalata la necessità e l’urgenza di un progetto di rilancio “politico” del nostro Ente puntando decisamente sull’organizzazione del lavoro e sull’innovazione tecnologica per diventare, come è potenzialmente possibile, modello per la Pubblica Amministrazione.
Accanto a questo progetto, nella relazione è stata evidenziato come per ottenere i risultati prefissati sia necessario un deciso rilancio delle relazioni sindacali tra Amministrazione e OO.SS., per mettere in campo, pur nelle rispettive competenze, tutte le potenzialità che l’Istituto dispone.
Per avviare il necessario confronto abbiamo bisogno che le questioni ancora oggi irrisolte trovino velocemente una soluzione perché è impensabile attivare un processo di riorganizzazione complesso e non facile da gestire avendo ancora all’interno un clima di sfiducia, rassegnazione e di insoddisfazione.
Ci aspetta un anno difficile: completare tutto quanto previsto nel CCIE 2002/2005 e nell’Accordo di programma, tracciare le linee guida della prossima contrattazione integrativa alla luce delle novità e delle finalità contenute nel “Memorandum” e conseguenti all’auspicato prossimo rinnovo del CCNL 2006/2009; affrontare il problema delle risorse economiche, rivedere tutti i processi di esternalizzazione in atto per un progressivo rientro delle attività “core” e di tutte le tematiche che coinvolgono una parte strategica del nostro Personale, quale i Professionisti.
La relazione si è conclusa con un invito ai responsabili territoriali ad avviare una riflessione in vista delle prossime elezioni per il rinnovo delle RSU, previsto per il prossimo mese di novembre, evidenziando alcuni punti caratterizzanti che serviranno da base per la campagna elettorale.
Dopo la relazione si è aperto il dibattito con numerosi interventi che hanno toccato tantissimi temi:
– il ruolo che deve svolgere un Ente come l’Inail superando e, in qualche caso, chiarendo aspetti normativi che ne intralciano l’azione;
– la valorizzazione delle funzioni nell’area sanitaria;
– la contrattazione integrativa più coerente ed articolata rimodulando le materie e le risorse collegate con un concreto passo in avanti in tema di decentramento;
– il superamento dell’attuale ordinamento professionale che rende difficile affrontare con successo interventi sul piano dell’organizzazione del lavoro.

Numerosi, articolati e ricchi di spunti sono stati anche gli interventi che hanno riguardato il ruolo dei Professionisti, la definizione complessiva di tutto il processo di stabilizzazione del personale “precario” (CFL, ex LSU e Tempo Determinato) nonché il tema del rapporto tra lavoratore e Organizzazione sindacale.
Per ultimo, ma non meno importante, una parte della discussione si è incentrata, su sollecitazione di alcune strutture territoriali, su come dare piena attuazione all’Accordo di Programma per rispondere più ampiamente alle aspettative dei lavoratori.
Noi pensiamo che per corrispondere appieno alla funzione sociale dell’Istituto, all’ampliamento della presenza nel sistema del welfare, al sostegno di un processo di innovazione e riorganizzazione, sia necessario operare utilizzando al massimo tutte le professionalità presenti superando, se necessario a tal fine, alcuni dei tanti vincoli che impediscono una politica del personale più attiva, in controtendenza rispetto ad un approccio troppo spesso restrittivo avvenuto in questi ultimi anni.
Siamo convinti che questo sia il percorso giusto per coniugare, da un lato, il necessario miglioramento nell’efficacia dell’azione di un Ente pubblico e, dall’altro, il conseguente legittimo riconoscimento delle aspettative dei lavoratori che contribuiscono, in termini sostanziali, al raggiungimento di tali, qualificanti obiettivi.
Il Coordinamento si è chiuso con un impegno a dare continuità a questo incontro con un successivo appuntamento da tenersi in tempi ragionevolmente rapidi.
Roma, 2 febbraio 2007

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli

Comunicato unitario

F.P. CGIL INPS
CISL FP INPS
UIL PA INPS
FIALP-CISAL INPS

Si è svolta ieri, la riunione richiesta relativa alla invalidità civile con l’Amministrazione. La stessa ha esplicitato il contenuto del Decreto attuativo che a parere delle scriventi, pur riconoscendo l’alto valore sociale della competenza che viene assegnata all’Ente, evidenzia più ombre che luci.
Una concertazione apertasi da ben quattro mesi non ha ancora visto:
la pubblicazione del relativo verbale nel quale si indicano le posizioni delle singole parti;
la sottoscrizione di un accordo nazionale che ponesse le parti in condizione di poter operare nel rispetto dei relativi ruoli.
L’assenza dell’accordo deriva dalla incapacità dei vertici aziendali di garantire il reperimento di adeguate risorse economiche aggiuntive necessarie alla gestione della nuova funzione e che ha consentito anche l’esclusione del sindacato dell’INPS dalla condivisione dell’acquisizione delle risorse umane.
Tale incapacità sposatasi ad una irresponsabile gestione di politica economica del Governo rischia di abbattersi sul lavoro dipendente con particolare danno al lavoro pubblico.
Abbiamo salutato positivamente la pubblicazione del forte incremento dei dati produttivi dell’Ente per l’anno 2006, che confermano ancora una volta l’impegno e la professionalità dei dipendenti.
Tutto ciò rischia di essere vanificato dalla suddetta incapacità che legandosi al forte stato di disagio che si vive nell’Ente, visto l’aggravio di lavoro che porta la nuova competenza, compromettendo l’andamento produttivo.
Risulta incomprensibile invece, la capacità dei vertici dell’Istituto di stanziare circa 5 milioni di euro per affrontare le cosiddette “situazioni di criticità” attraverso la funzione del lavoro interinale, quasi che non si ritenesse l’attività della invalidità civile una vera e propria criticità del sistema paese.
Per quanto sopra, abbiamo richiesto con forza l’apertura di un confronto sul tavolo negoziale, per stabilire le linee guida, le relative risorse, il peso dei carichi di lavoro, ritenendo, ove fossero stati stipulati accordi locali in merito, tali accordi provvisori.
Siamo in presenza di un vertice che dal 9 marzo 2007, giorno di sottoscrizione del C.C.N.I. 2006, permette al Collegio Sindacale di effettuare sullo stesso rilievi di merito ed inoltra ai Ministeri vigilanti tale accordo ben oltre sessanta giorni rispetto ai quindici previsti.
Non si sono svolti ulteriori confronti sia per la definizione dei C.C.N.I. dell’Area VI (dirigenti, medici e professionisti) né si è dato corso ad incontri previsti dal C.C.N.I. delle aree A, B e C in merito a: bandi di selezione; relativi organici; evoluzione organizzativa relativa alle aree della vigilanza, dell’informatica, dei sanitari e dei tecnici.
Constatiamo, altresì, la difficoltà di concludere il C.C.N.L. 2006/2009 con un Governo come prima accennato, che attua una politica economica che ricade sulle spalle dei lavoratori. Il tutto sembra far parte di un disegno strategico che intende screditare sempre più il pubblico per rendere agibili soluzioni private.
Per tale motivo si è proclamato lo sciopero generale del pubblico Impiego per il 1° giugno 2007 al quale invitiamo alla massima partecipazione le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS vista anche l’inconsistenza dell’Amministrazione.
Roma, 18 maggio 2007

F.P. CGIL INPS
CISL FP INPS
UIL PA INPS
FIALP-CISAL INPS

f.to Daniele NOLA
f.to Giorgio ALLEGRINI
f.to Adriano PETRICCA
f.to Michele DI LULLO

Circolare Interpelli B3

Interpelli ai sensi dell’accordo sulla mobilità interna del personale.
Informazione preventiva alle OO.SS. ai sensi dell’art. 7 del C.I. del 5.4.2000
 

Riunione sul Fua 2007

Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia

Si è svolta ieri la prevista riunione sul Fua 2007 e gli altri punti all’ordine del giorno, ovvero stato del DDL 2873, stabilizzazione personale ex lsu, informativa sull’autorizzazione da parte della Funzione Pubblica all’assunzione di 230 ufficiali giudiziari, 10 esperti informatici e 10 statistici oltre al personale proveniente dalle ex basi nato, e nuovo contratto integrativo.
Sul primo punto abbiamo contestato la proposta dell’Amministrazione all’innalzamento della quota di straordinario da 3.500.000 a 5.000.000 di euro, indicando che deve essere compito dei dirigenti utilizzare tutti gli strumenti contrattuali necessari alla migliore organizzazione del lavoro e che lo straordinario non può essere un mezzo di ordinaria amministrazione.
Abbiamo inoltre rimarcato, dopo la disponibilità mostrata dall’amministrazione lo scorso anno a approfondire la questione, che quest’anno alle assenze di cui all’allegato A debbano essere aggiunte quelle da noi segnalate nella nota a verbale al fua 2006 (assenze per cause di servizio, infortuni sul lavoro e maternità sotto ispettorato), e dunque considerate presenze, ai fini dell’ottenimento del Fua, a tutti gli effetti.
L’Amministrazione si è dichiarata disponibile ad accogliere i punti richiesti chiedendo però un aggiornamento per approfondire il punto sulla maternità a rischio; noi abbiamo controbattuto che il Ministro della Giustizia, per la sua nota sensibilità verso le problematiche della famiglia, accoglierà certamente tale innovazione come un punto di orgoglio per la sua amministrazione.
Altra novità è che dal prossimo anno i lavoratori riceveranno un anticipo sul fua nei primi mesi dell’anno, in una percentuale da definirsi: l’amministrazione si è impegnata a mandarci la bozza del nuovo accordo entro il 19/12.
Sul punto relativo alle stabilizzazioni l’Amministrazione, non tenendo conto delle obiezioni da noi presentate nella scorsa riunione, ha ribadito la sua proposta di bando che prevede per i lavoratori A1 e B1 la formazione di una graduatoria sulla base dei titoli e dell’anzianità e per quelli dalla posizione B2 a salire una sorta di concorso riservato in cui si terrebbe conto del titolo di studio, dell’esperienza professionale, e di un colloquio che verterebbe su di una relazione redatta dai lavoratori sull’attività svolta all’interno dell’ Amministrazione, con conseguente formazione di una graduatoria..
Abbiamo espresso il nostro assoluto disaccordo con questa procedura poiché a nostro avviso in contrasto con quanto stabilito dalla finanziaria 2007 che all’art. 519 parla di ‘stabilizzazione a domanda’ per il personale assunto a tempo determinato mediante procedure previste da norme di legge, come nel caso dei nostri lavoratori dalla legge 242 del 18/8/2000.
Crediamo infatti che la procedura prospettata dalla Direzione Generale, oltre a non garantire i lavoratori che hanno diritto ad una stabilizzazione certa, sia passibile di ricorsi e opposizioni.
Continueremo a opporci a questa proposta poiché siamo certi che l’unica posizione protetta dalla legge sia la nostra.
Per quanto concerne il DDL 2873 il Sottosegretario Li Gotti ci ha detto che oggi riprenderanno i lavori in Commissione giustizia che si erano interrotti per la discussione sul collegato alla finanziaria 2008. Su questo punto saremo particolarmente attenti e stiamo programmando una manifestazione in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario a sostegno della progressione professionale dei lavoratori dell’organizzazione giudiziaria e della riforma organizzativa della giustizia.
Infine l’amministrazione ci ha dato informazione sull’autorizzazione da parte della Funzione Pubblica all’assunzione di 230 ufficiali giudiziari, 10 esperti informatici e 10 statistici, oltre al personale proveniente dalle ex basi nato.
Per gli ufficiali giudiziari, che verranno inquadrati come cancellieri, è stato predisposto un piano di ripartizione che prevede che il personale venga attinto, laddove ci sia disponibilità di idonei, dalle graduatorie distrettuali, sino a colmare le disponibilità di posti, per i restanti viene offerta la possibilità di essere assunti in distretti viciniori o in distretti con gravi carenze di organico.
Alla nostra domanda sulla pubblicazione delle graduatorie degli interpelli l’Amministrazione ha dichiarato che saranno ultimate per la fine di dicembre, pubblicate sul sito appena possibile e sul bollettino a metà gennaio, le graduatorie relative a: A1 ausiliare, B1 conducente mezzi speciali, B1 ausiliario, B2 ausiliario, B1 B2 operatore giudiziario, B3 C1 C2 contabile; le restanti graduatorie ovvero, cancelliere B3, C2, Direttore di Cancelleria C3, esperto informatico B3 e C1, esperto linguistico C1 saranno ultimate entro gennaio e pubblicate nella prima data utile.
Nel coso della riunione inoltre ci siamo dati appuntamento a gennaio per la redazione del nuovo integrativo.
La riunione è stata aggiornata all’8/01/08 per la discussione sulle stabilizzazioni con l’impegno a mandarci la bozza di bando da parte dell’Amministrazione; nella stessa data si darà definitiva redazione all’accordo sul fua e si procederà alla firma.
Roma, 18/12/2007
 
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Cosimo Arnone

 
 
 
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