Al Min. Brunetta
Al Min. Sacconi
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
la FP CGIL informa i cittadini tutti, le istituzioni, le forze politiche e il Governo che le lavoratrici e i lavoratori dell’Inpdap sono in stato d’agitazione.
Da settembre tutte le pensioni degli insegnanti passeranno nel SIN (sistema Informatico in Rete), ma il nuovo sistema, costato oltre 324 milioni di Euro, non è ancora in grado di garantire la buona riuscita delle pratiche.
Si tratta di un’azione di responsabilità dei lavoratori dell’Istituto, indispensabile rispetto alle condizioni che si stanno realizzando, e non di una limitata rivendicazione economica o meritocratica.
E’ maturato uno stato di coscienza generale tra i lavoratori: non è più sostenibile lo stato di indifferenza rispetto a quanto sta accadendo in merito ai servizi, agli obiettivi, all’organizzazione ed ai diritti.
Vorremmo che tale consapevolezza diventi patrimonio comune ed invitiamo tutte le parti, che concorrono al buon andamento dell’Istituto, ad intervenire per porre fine a tale condizione.
Le anomalie del sistema Informatico, fin qui riscontrate, preoccupano i lavoratori sia per quanto riguarda il lavoro sia per le conseguenze che potrebbero riflettersi sull’utenza.
E la preoccupazione aumenta guardando all’evidente scollamento tra il “Piano Industriale” e il “piano della Performance” (redatto con molta fretta dalla tecnostruttura dell’Istituto senza alcun confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze).
Il mancato confronto ha prodotto numeri e quantità di pratiche da lavorare che non tengono in alcun conto delle realtà di lavoro nelle sedi, della specificità territoriale della domanda dell’utenza, delle criticità organizzative – che rallentano invece di sviluppare il processo di modernizzazione delle Strutture -, e la carenze di personale determinata dalla mancanza di turnover.
A tutto questo si aggiunge la chiara mancanza di volontà legislativa in favore dello sviluppo della previdenza pubblica, e ancor più in particolare di un sostegno ai servizi dell’Istituto per un Welfare inclusivo e garantito.
Lo stato di agitazione ha, quindi, ragioni profonde che oltre alla rivendicazione delle risorse del CCIE-2010, molto importante per chi guadagna 1.200 Euro al mese, trova le sue radici nel denunciare lo smantellamento dei servizi previdenziali pubblici che rende sempre più difficile l’esercizio dei diritti dei lavoratori e dei cittadini di questo Paese.
Siamo certi che lei, nella consapevolezza del suo ruolo, desideri intervenire in favore dei cittadini e dei lavoratori e pertanto voglia accogliere questa richiesta di considerazione tesa allo sviluppo del lavoro, delle risorse e dei servizi.
Roma, 31 maggio 2011
Si è svolto nella giornata di ieri un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione sul Nuovo Modello Sanitario.
Nel corso della riunione il Sovraintendente Medico Generale dott. Bonifaci ha illustrato le azioni che già sono state intraprese e quelle da attivare a breve che porteranno alla definizione del Nuovo Modello.
Al momento si è effettuata una ricognizione su quello che oggi è l’attività dell’area sanitaria all’interno delle funzioni istituzionale dell’Ente avendo però già in prospettiva l’idea di come verrà riformulata alla luce delle nuove competenze dell’Inail.
Per questo motivo la fase di ricognizione ha occupato forse più tempo del previsto anche in considerazione del fatto che lo scenario di riferimento per l’Inail è completamente diverso dal 2008 quando avevamo già iniziato a rivedere il nostro modello sanitario.
Abbiamo appreso inoltre con piacere che i Gruppi di lavoro sono stati integrati con Dirigenti Medici di I e II livello che operano nelle strutture territoriali raccogliendo una critica ed una sollecitazione che come FP CGIL Inail avevamo posto nel corso del primo incontro sull’argomento.
A breve gli stessi gruppi prevederanno la presenza di tutte le figure professionali non mediche che agiscono nell’ambito delle attività sanitarie.
Anche di questo non possiamo che esprimere soddisfazione per una scelta che va , come da tutti sottolineato, nella giusta direzione per la piena valorizzazione di tutto il personale interessato.
Il dott. Bonifaci ha inoltre comunicato che, come da mandato del Direttore Generale, ci saranno ulteriori momenti di confronto tra le OO.SS. e l’Amministrazione nel corso dello sviluppo del progetto.
Nel giro di interventi effettuati dalle OO.SS. come FP CGIL Inail abbiamo evidenziato l’importanza del Nuovo Modello Sanitario quale elemento strategico all’interno del più complessivo disegno del nuovo Inail anche alla luce delle nuove funzioni derivate dall’incorporazione di ISPSEL e IPSEMA.
Per quanto ci riguarda dobbiamo anche investire non solo sulla quantità ma soprattutto sulla qualità dei servizi sanitari da erogare così come non può essere sottovalutato l’aspetto legato alle risorse da investire nel nuovo modello, perché è indubbio che i vincoli imposti dal Governo nelle politiche del personale mal si conciliano con la piena valorizzazione e sviluppo delle funzioni sanitarie dell’Istituto.
Non vorremmo, cioè, che il Nuovo Modello non riuscisse ad esprimere tutte le sue potenzialità perché limitato dai pesanti vincoli imposti in materia di assunzioni.
Abbiamo ribadito, ancora una volta, la disponibilità al confronto anche attraverso specifici incontri tecnici, ben chiarendo che tali eventuali incontri non sono esaustivi e non devono, in ogni caso, intaccare l’autonomia di giudizio e valutazione del tavolo sindacale.
La riunione si è conclusa con l’impegno a rivederci, appena possibile, per entrare concretamente nel merito delle questioni sul tappeto.
Roma, 15 giugno 2011
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Approvato il maxiemendamento alla Finanziaria: scompare il vincolo delle 50 sedi per il Ministero
IL DONO DELLA PUREZZA
E’ evidente a tutti i lavoratori del MEF che siamo in piena campagna elettorale per le RSU, questo si evince sia dai numerosi manifesti appesi nel palazzo, sia dai farneticanti e ripetuti comunicati di qualcuno.
I lavoratori e le lavoratrici del MEF in questi giorni ricevono comunicati tramite e-mail che definire allucinanti è poco.
In particolare le RDB, come altri noti personaggi, credono di essere stati unti dal Signore. I loro comunicati spandono purezza e verginità di intenti e, da quello che scrivono, solo con loro i lavoratori potranno trovare la pace, la resurrezione e l’immunità da ogni male. Ignorano, ancora una volta, che le lavoratrici ed i lavoratori del MEF non credono ai maghi ed hanno capacità di valutazione autonoma e seguono con attenzione chi espone argomentazioni serie e utili sulle problematiche che dobbiamo affrontare quotidianamente.
Sono loro che rimproverano il sindacato che pur di acquisire consensi da tutti, come le RDB fanno, è pronto a difendere tutto e tutti, anche l’indifendibile, senza se e senza ma.
Questo atteggiamento non paga, anzi fa sì che getti ulteriore discredito sui lavoratori rafforzando le tesi di chi ci accusa di essere tutti fannulloni.
Detto questo, noi non accetteremo che, in un momento come questo di espressione di democrazia esercitata dai lavoratori per le eleggere i loro rappresentanti, le RDB tentino ripetutamente di coinvolgere la CGIL in una rissa.
Non è nel nostro stile agire come serpenti a sonagli che iniettano veleno per sopravvivere.
Abbiamo sempre sostenuto che la nostra forza, la nostra tenacia derivi dal sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici che apprezzano la nostra correttezza e il nostro modo di sostenere le nostre ragioni e di chi intendiamo rappresentare.
Noi con le nostre e-mail raggiungiamo solo quei lavoratori che espressamente hanno chiesto di voler leggere ciò che scriviamo, le RDB, a dimostrazione che sono unti dal signore, sono stati forniti dell’intera lista di indirizzi di posta, quando si dice che la provvidenza vede e provvede è semplice realtà. Tutto ciò ci lascia indifferenti, confortati dalle continue richieste da parte dei lavoratori di poter ricevere i nostri messaggi. Sappiamo inoltre che le nostre e-mail, ritenute interessanti per gli svariati argomenti che trattiamo, circolano tra i lavoratori autonomamente e questo ci fa piacere.
Non cambieremo il nostro essere CGIL per adeguarci alle farneticanti ricette miracolose, lasciamo fare questo ai banditori di mestiere; noi, chi è nella CGIL, abbiamo scelto di fare Sindacato, tutelare i diritti, firmare accordi, difendere i più deboli, avanzare proposte e discuterle con i lavoratori.
Alle televendite non siamo interessati.
In questo momento il nostro compito è di poter far scegliere ai lavoratori del MEF da chi vogliono essere rappresentati e su questo siamo impegnati fortemente. La CGIL ha voluto le RSU, le sosterrà sempre, con forza e determinazione, sostenendo la piena autonomia nelle sue decisioni.
Dal 19 al 22 novembre saranno loro, i lavoratori, a decidere chi scegliere per essere rappresentati al meglio.
Roma 30 ottobre 2007
FP–CGIL MEF
Ieri sera abbiamo anche firmato l’ipotesi dei CCIE 07 dei dirigenti II^ fascia e professionisti
FP CGIL NAZIONALE
Camillo Linguella
Lettera unitaria al Ministro sul reimpiego del personale civile conseguente alla soppressione dell’Ospedale Militare “Bonomo” di Bari.
Riordino area Sanità Militare.
COMUNICATO AGENZIA INDUSTRIA DIFESA
del 21 aprile 2009
Si è tenuto in data 21/04/09, l’incontro con il Direttore dell’ Agenzia Industrie Difesa, On. Ing. Airaghi.
Le risultanze sono abbastanza preoccupanti.
Tanto è vero che la relazione introduttiva del Direttore, per la verità molto puntuale e diversificata per ogni Ente, ha messo in evidenza: il grado di sofferenza complessivo di tutta l’agenzia; le problematiche che affliggono gli stabilimenti nonché le reali difficoltà nel ricercare attività di prospettiva che possano garantire un futuro dignitoso agli stessi.
In ogni caso, su sollecitazione delle OO.SS., egli ha assicurato un impegno nel percorrere tutte le strade possibili e disponibili per costruire Piani Industriali adatti per ogni Ente.
Tuttavia alla richiesta della nostra O.S., circa le risorse disponibili per avviare un piano concreto e credibile di rilancio, non ha fornito una risposta esauriente.
Infine, ha espresso la volontà di utilizzare il confronto con le Parti Sociali per eventualmente condividere, i percorsi da attuare.
Premesso quanto sopra, alla luce delle affermazioni (per il momento tutte ascrivibili al libro delle buone intenzioni), riteniamo giusto sospendere qualsivoglia giudizio prima di conoscere nel dettaglio le reali azioni che l’ AID metterà in essere per adempiere alla missione per cui è nata.
p. La delegazione trattante FP CGIL DIFESA
C. Manzo – G. Sera
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
MINISTERO DELLA DIFESA
Di seguito le circolari di Persociv su saldo FUS 2008, Acconto FUA 2009, Tabulati PPL e reperibilità.
Roma, 18.06.2009
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia
Si è svolta ieri la prevista riunione sul C.I. del Ministero della Giustizia: l’Amministrazione si è presentata con una ipotesi di protocollo di intesa vaga ed incerta, priva di contenuti concreti che potessero garantire i passaggi tra le aree e all’interno delle aree, e soprattutto senza alcun impegno formale ed esigibile.
In sostanza un accordo vuoto e privo di garanzie.
Abbiamo cercato una mediazione spiegando per l’ennesima volta all’Amministrazione la nostra proposta che, attraverso l’utilizzo della norma di salvaguardia dell’art. 10. comma 4 del CCNL 2006/09, creata apposta per il Ministero della Giustizia, permette di portare a termine le procedure già concordate, nel caso in questione con il protocollo di intesa del novembre 2006 che prevede ‘procedure accelerate e semplificate’ per tutto il personale che garantirebbero il passaggio secondo il vecchio ordinamento senza alcuna perdita per i lavoratori.
Per fare questo serve un impegno dell’Amministrazione, tramite un emendamento o una norma, a reperire le risorse per la rideterminazione delle dotazioni organiche e i passaggi tra le aree: il resto è nella disponibilità delle parti. Questa è l’unica soluzione che assicura procedure semplificate ed accelerate senza lo svolgimento dei percorsi di cui al CCNL che necessiterebbero di molto tempo.
Abbiamo inoltre ribadito all’Amministrazione che tale percorso è necessario per la stesura dei nuovi profili professionali nel C.I. in quanto si devono necessariamente ricomporre i profili professionali che insistono su due aree, come impone il CCNL 2006/09.
Durante la lunga discussione abbiamo tentato in tutti i modi di modificare il protocollo presentato dall’Amministrazione, cercando di riempirlo con contenuti e vincolarlo con un impegno serio: tuttavia dalla lunga discussione è emersa infine chiaramente la vera volontà dell’Amministrazione ovvero quella di non assumere nessun impegno, in quanto è cosciente di non volerlo né poterlo mantenere. Non esiste infatti una volontà politica che intenda veramente risolvere i problemi dei lavoratori della giustizia né far funzionare gli uffici e garantire un servizio efficace per i cittadini.
Nei prossimi giorni ci impegneremo per ricercare una ulteriore mediazione da presentare all’Amministrazione: vi terremo informati sugli sviluppi.
Ad ogni modo se l’atteggiamento dell’Amministrazione non cambierà e non si renderà disponibile ad un serio confronto non resterà che una risposta: la mobilitazione di tutti lavoratori della giustizia.
Roma, 17 luglio 2009
La coordinatrice Nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
COMUNICATO FP CGIL DIFESA PROCEDURE REIMPIEGO
Si allega, il comunicato unitario con il quale si esprime parere di concordanza sul reimpiego di due dipendenti civili della Centrale telefonica della Cecchignola, si precisa che l’assenso alla procedura semplificata è stato dato solo dopo aver verificato che i due dipendenti hanno dato il loro gradimento al progetto e che la procedura semplificata comunque ha visto la concordanza della R.S.U. e delle OO.SS. territoriali come da verbale del 17.2.09.
Tale precisazione è necessaria al fine di dirimere qualsiasi dubbio su “PROCEDURE DI REIMPIEGO ” DI PERSONALE CIVILE.
La FPCGIL Difesa ribadisce quanto già espresso in altri comunicati:
qualsiasi riorganizzazione/ristrutturazione di Enti della Difesa dovrà avere il coinvolgimento delle parti sociali per quanto di loro competenza e che non verrà adottata procedura difforme da quanto previsto dal CCNI Difesa senza che ci sia l’assenso di questa Organizzazione sindacale e in particolare senza aver avuto in primo luogo confronto con la R.S.U. e le OO.SS. territoriali interessati da processi di riorganizzazione.
E’ quanto mai opportuno affermare che le procedure formali (CCNI Difesa) debbono essere sempre seguite, anche in vista del generale progetto di riforma dell’intero Ministero Difesa, attualmente allo studio della Commissione incaricata dal Ministro della Difesa (Consiglio Supremo di Difesa) e che doveva procedere alla consegna del progetto in data 31.7.2009.
Non avendo avuto ancora riscontro rispetto al progetto generale, la FPCGIL ritiene di dover valutare nella specificità i provvedimenti esposti dall’Amministrazione, ma di richiedere nella sede opportuna una visione di quanto questa compagine governativa intende modificare rispetto alla configurazione attuale del Ministero della Difesa.
Il caso specifico del reimpiego dello Stabilimento di Pavia pone l’accento su quanto dichiarato dalla FPCGIL Difesa, preso atto della razionalizzazione delle funzioni logistiche e dell’impossibilità del rilancio produttivo dello Stabilimento, il reimpiego del personale civile, anche su sollecito delle OO.SS. ha portato all’attivazione di un tavolo tecnico presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, al fine di salvaguardare le professionalità civili e di consentire nel rispetto di quanto verrà deciso in sede locale, la possibile migliore collocazione del personale cercando di ridurre al minimo i disagi del personale.
A tal proposito, si ricorda che è stato chiesto e ottenuto che venga attivato un tavolo permanente di confronto in sede locale con il compito di valutare le richieste di mobilità verso altre amministrazioni.
Sarà cura di questa organizzazione sindacale richiedere nel prossimo incontro politico il coinvolgimento delle parti sociali al tavolo tecnico presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.
Si prega voler diffondere ai delegati CGIL DIFESA.
Roma, 01.10.2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma, 01 ottobre 2009
Al Gabinetto del Ministro
(riferfoglioAPC/34998/3-2-1 del 3.8.09)
OGGETTO: reimpiego del personale civile in servizio presso la Centrale telefonica della Cecchignola.
In esito a quanto comunicato con la nota in riferimento, le scriventi OO.SS. preso atto della procedura di reimpiego dei due dipendenti civili che saranno collocati nella stessa struttura, con le medesime funzioni e preso atto che a livello territoriale sono state espletate le procedure previste per tale reimpiego e che i dipendenti interessati hanno espresso gradimento e concordato sul progetto come da verbale del 17.2.09, esprimono parere di concordanza in merito alla “procedura semplificata” per il reimpiego dei due dipendenti presso la Centrale telefonica della Cecchignola.
Si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
MANCA BELLOTTO COLOMBI
Lettera unitaria AID
Richiesta di incontro urgente al Direttore Generale AID