MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
CONTINUA LO STATO DI AGITAZIONE ALLA P.I.
Di seguito il comunicato unitario sull’incontro col Capo di Gabinetto, incontro che avevamo chiesto al Ministro da oltre un mese.
Ci è stato detto che impegni parlamentari non hanno consentito al Ministro di essere presente e che un incontro potrebbe esserci a settembre, praticamente a cose fatte.
Constatiamo che non era mai accaduto (vedi i precedenti Ministri Moratti e Fioroni) che su provvedimenti che ci riguardano così direttamente, il Ministro non sentisse la necessità di ascoltare le Organizzazioni Sindacali.
E questo ci preoccupa molto sul modo in cui questa parte politica intende mantenere le relazioni sindacali.
Grave è anche la risposta negativa fornita alle Organizzazioni Sindacali sulla richiesta di interventi del Ministro per proporre modifiche sui tagli previsti per la PI (in termini di organici e di risorse economiche), e sulla possibilità di trovare, almeno, risorse sostitutive all’interno del bilancio di Ministero.
Diviene sempre più evidente che il disegno del Governo è quello di assestare un colpo definitivo anche all’istruzione pubblica di questo Paese, tagliando posti e risorse alla Scuola pubblica e mettendo gli Uffici Scolastici in condizione di non poter svolgere il proprio ruolo.
Insieme a CISL e UIL abbiamo confermato lo stato di agitazione, consapevoli che ci dovremo preparare a forti iniziative di lotta che dovranno vedere tutti i pubblici dipendenti impegnati a tutelare i propri diritti ed i diritti di cittadinanza fortemente attaccati da questo Governo.
Roma, 18 luglio 2008
FP CGIL PI
Angelo Boccuni
Nella riunione del 26.05.2009 che ha portato alla conclusione della trattativa relativa all’ipotesi di accordo FUA 2009, la FPCGIL DIFESA, ritiene doveroso fornire le seguenti chiarificazioni:
* La trattativa è stata frutto di lunghe ed animate discussioni con l’Amministrazione che intendeva inserire nell’ipotesi di Accordo per quanto concerne la trattativa del FUS Locale, il previsto sistema premiale e selettivo che il Ministro Brunetta intende attuare con il D.P.C.M. del 7 maggio 2009. Non condividiamo l’assurda divisione in fasce del salario DI PRODUTTIVITA’ IMPRONTATO A DIVIDERE I LAVORATORI E NON A MIGLIORARE L’EFFICIENZA NELLA P.A. I criteri relativi alla distribuzione delle risorse per la produttività dei lavoratori pubblici devono essere improntati a trasparenza, efficienza ed efficacia, anche tenendo conto dell’apporto individuale ma rispettando il contratto 2006/2009 che indica un sistema di valutazione da decidersi in sede di contrattazione integrativa.
* Il F.U.A. 2009 dopo i tagli di circa 35 milioni (legge Brunetta) di Euro ammonta quest’anno a circa 72 milioni di Euro il che determina per i lavoratori civili della Difesa una quota media pro capite del FUS di circa 1200 €.lorde.
* Unitariamente siamo giunti mediante una mediazione e con grande senso di responsabilità ad un accordo che consenta ai lavoratori di percepire l’acconto FUS 2009 nei termini sopra descritti, la FPCGIL DIFESA si è comunque riservata di fare una nota a verbale al momento della sigla dell’accordo sulla mancata condivisione dei tagli effettuati dalla legge BRUNETTA sui FUA della P.A. e sulla penalizzazione dei pubblici dipendenti. Siamo convinti che la P.A. debba essere riformata, ma utilizzando lo strumento giuridico che riconosce il ruolo del sindacato: IL CONTRATTO DI RIFERIMENTO (CCNL 2006/2009).
* Saldo FUS 2008 la quota che dovrà essere percepita da ciascun lavoratore ammonta a circa 500 € lorde, si comunica che il decreto di pagamento è fermo al Ministero dell’Economia per la firma del Ministro Tremonti, ci siamo impegnati unitariamente a sollecitare il Ministro affinché firmi il decreto che consenta la distribuzione del residuo 2008.
* La sottoscrizione quest’anno del FUA 2009 in un tempo anticipato, non ci dà comunque la certezza dei tempi di pagamento dell’acconto, anche su questo punto, ci siamo impegnanti a vigilare affinché la procedura formale dell’assegnazione da parte del Ministero dell’Economia avvenga nel più breve tempo possibile, per consentire ai lavoratori di percepire le somme prima delle vacanze estive.
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma 28.5.2009
Di seguito il comunicato relativo alla firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL biennio economico 2008/2009 per il personale del CNEL.
FP CGIL NAZIONALE
Vincenzo Di Biasi
CNEL – CCNL biennio economico 08/09
Oggi all’ARAN si è ripetuto per il CNEL quanto avevamo visto per la tornata contrattuale 2008/2009 di Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti pubblici non economici.
Le condizioni proposte dall’ARAN ripetono i dettati del Ministro brunetta con la conferma di incrementi contrattuali del 3,20%, inferiori all’inflazione reale del 2008 e del 2009, e dei tagli al salario accessorio con la decurtazione del 10% delle risorse destinate alla contrattazione integrativa (vedasi art. 67 Dl 112/08 e circolare RGS).
Stante queste premesse, così come per Ministeri, Ag. Fiscali ed Enti pubblici, non abbiamo firmato l’ipotesi di accordo.
I tagli al salario accessorio, previsti dal Dl 112/08, avverranno nonostante le rassicuranti dichiarazioni delle OO.SS. firmatarie che sperano in un ravvedimento dei ministri Brunetta e Tremonti i quali, da questa operazione, traggono il vantaggio di rinnovi contrattuali quasi a costo zero.
Non bastano le dichiarazioni di intenti contenute nell’accordo per recuperare quanto già sottratto dalle tasche dei lavoratori.
Ai firmatari dell’accordo rivolgiamo l’invito a svolgere, insieme, una assemblea presso il CNEL per illustrarne i contenuti e sottoporre l’accordo all’approvazione dei dipendenti attraverso un democratico referendum.
Roma 11/9/2009
p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore Nazionale
(V. Di Biasi)
A tutti i lavoratori CRI
Ieri 13/06/11 abbiamo incontrato la delegazione trattante della CRI con la presenza del Commissario Rocca.
Ci è stata prospettata una situazione di estrema preoccupazione sia per la situazione dell’Ente che dei lavoratori, con particolare riguardo ai precari.
Per quanto riguarda la situazione della CRI è in atto, si deduce dalla lettura degli atti parlamentari, una battaglia tra le due anime dell’associazione, tra chi vuole la privatizzazione e chi no.
Tutto questo è aggravato dalla situazione finanziaria che non è delle più rosee.
La cattiva gestione del passato e, aggiungiamo noi, le scelte governative , hanno portato l’ente sull’orlo della bancarotta.
Si parla sempre più insistentemente di cessione del patrimonio CRI per risanare i debiti.
La Croce Rossa Italiana, se ciò fosse vero, se a ciò non si ponesse riparo, si aggiungerebbe ai tanti fallimenti di questo governo.
La situazione dei lavoratori precari poi è sempre più drammatica, è stata attuata una politica che non consente alla CRI, in quanto Ente Pubblico, di avere un canale privilegiato per le convenzioni e quindi di costringerla a partecipare alle gare di assegnazione, al primo posto viene messa la questione economica e non la qualità del servizio prestato.
Le emergenze sociali rischiano di essere gestite come affari economici, se c’è la possibilità di fare affari, fioriscono società che trovano una vocazione umanitaria col registratore di cassa in mano. In questo senso penalizzare la CRI nella gestione dell’emergenza e dell’urgenza significa sacrificare il servizio che gli operatori CRI forniscono con professionalità e umanità, significa mettere a rischio posti di lavoro e infine abbassare il livello di tutela per tutti i cittadini.
Lo scopo anche se non dichiarato è quello di favorire i privati e il loro profitto.
È ora di dire basta a questa deriva affaristica che vede privilegiate le scelte economiche e di parte, rispetto al servizio che deve essere reso ai cittadini.
La FP CGIL è impegnata per il servizio e il mantenimento di tutti i posti di lavoro.
FP CGIL NAZIONALE CRI
Pietro Cocco
F.P. CGIL
COORDINAMENTO NAZIONALE ACI
Via Marsala, 8 – 00185 ROMA
Tel. 06/49982317 fax 06/49982237
Il giorno 7 febbraio 2006 si è svolto l’Attivo Nazionale della FP CGIL ACI, convocato dal Coordinamento Nazionale e dalla FP CGIL nazionale. All’attivo hanno partecipato delegate e delegati della FP CGIL, le RSU e rappresentanti delle strutture territoriali della FP CGIL.
All’ordine del giorno sono stati discussi gli argomenti relativi alla situazione generale dell’Ente, anche alla luce delle iniziative governative sul PRA, e l’elaborazione di una proposta della FP CGIL da presentare agli interlocutori istituzionali (Governo e Parlamento) rispetto a quest’ultimo tema.
Rispetto al provvedimento licenziato dal Consiglio dei Ministri e ancora in via di elaborazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, conosciuto attraverso le varie bozze che sono circolate in questi giorni e le dichiarazioni fatte dallo stesso Ministro, la FP CGIL esprime una posizione di netta contrarietà, sia nel merito del provvedimento che per il metodo adottato dal Governo. Inoltre, la FP CGIL esprime un giudizio fortemente negativo anche sulle varie dichiarazioni rilasciate dal ministro Bersani, sia attraverso i comunicati stampa emessi dal Ministero che nel corso di varie interviste rilasciate ai mezzi di informazione, in quanto, oltre ad essere errate nei contenuti riguardo alla funzione del PRA e alle procedure attualmente in essere, risulta particolarmente superficiale nel presentare all’opinione pubblica l’istituto della mobilità previsto dal D.L. 165/2001 e le ricadute che l’applicazione di tale istituto avrebbe nei confronti dei lavoratori stessi (semplicemente un cambio di scrivania).
La FP CGIL ritiene inaccettabile qualunque proposta di riforma di settori della Pubblica Amministrazione basata sulla di perdita di funzioni che, anziché valorizzare il ruolo e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori occupati su tali attività, proceda con la solita logica dei tagli. Deve essere riaffermato il principio di servizio pubblico quale garante della tutela dei diritti di cittadinanza di cui il lavoro pubblico è lo strumento essenziale per garantire l’efficacia e il funzionamento dell’intero sistema.
Rispetto al metodo con il quale il ddl è stato elaborato, riteniamo anche questo assolutamente inaccettabile perché non è stato previsto un confronto preventivo sull’argomento, nonostante le reiterate richieste in questo senso formulate dalle OO.SS. anche prima che il provvedimento fosse presentato in Consiglio dei Ministri.
Sulla base di queste considerazioni, la FP CGIL porrà in essere, possibilmente in modo unitario con le altre sigle sindacali, tutte le iniziative finalizzate a respingere questo provvedimento e ad avere un confronto costruttivo e propositivo con il Governo, rivendicando il ruolo che spetta al sindacato e riconosciuto anche all’interno del Memorandum sul lavoro pubblico.
Nel merito dell’argomento, come già espresso nel corso di questi ultimi anni, la FP CGIL conferma la propria linea favorevole ad un processo di razionalizzazione dell’intero complesso settore del trasporto terrestre, con l’obiettivo di una più efficace tutela dei diritti degli utenti, attraverso una riorganizzazione delle competenze oggi suddivise tra più soggetti, un ordinato ed efficiente sviluppo del settore ed una semplificazione delle procedure per il cittadino con conseguente riduzione dei costi.
I presupposti fondamentali della nostra proposta saranno quindi:
– il mantenimento delle funzioni inerenti la registrazione del veicolo che dovranno garantire e tutelare l’utenza rispetto ai principi della responsabilità civile e della sicurezza, e, attraverso procedure semplificate rispetto all’attuale sistema, garantire l’aggiornamento in tempo reale di un unico archivio;
– tali funzioni devono rimanere nell’ambito pubblico, a garanzia e tutela dei cittadini; pertanto non devono essere disperse la professionalità e le competenze acquisite dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’ACI;
– qualsiasi progetto di riorganizzazione deve comunque partire da una analisi dell’esistente: non siamo all’anno zero e gli sforzi fatti negli anni per mettere il lavoro degli Uffici Provinciali al passo con le richieste di semplificazione ed efficienza deve costituire il punto di partenza;
– deve essere riconosciuto agli Uffici Provinciali il ruolo fondamentale e irrinunciabile di presidio pubblico sul territorio anche nella loro funzione di interlocutori con altre Amministrazioni pubbliche;
– nell’ambito della pubblica amministrazione deve quindi essere fatta una ricognizione di tutte le competenza che attengono al settore, sia tecniche che giuridiche, che dovranno essere implementate con tutte quelle attività inerenti la mobilità (sicurezza, educazione stradale, mobilità sostenibile, piani del traffico ecc.) che oggi costituiscono un forte elemento di criticità del vivere comune e quindi una esigenza sociale che non è più procrastinabile. Una riforma seria deve dare una risposta a questa esigenza;
– è necessario quindi che all’interno del nostro Ente si proceda al più presto alla ricognizione delle attività di natura pubblica e di interesse sociale precedentemente esternalizzate e che oggi devono essere riportate nell’ambito di appartenenza. Ciò dovrà essere posto in essere, nel rispetto degli impegni assunti nel corso dell’ultimo incontro con i Vertici dell’Ente e secondo quanto previsto dal Protocollo dell’8/3/05, a partire dalla imminente ripresa della trattativa sui CCI 2006 e 2007;
– I contenuti della nostra proposta passano attraverso la valorizzazione del lavoro pubblico e delle professionalità esistenti in ACI, che quindi non devono essere disperse attraverso percorsi di mobilità nel comparto; in questa ottica, resta prioritario l’obiettivo di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato nonché la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che, pur essendo dipendenti delle società collegate, svolgono stabilmente attività connesse ai servizi forniti da ACI.
– Anche con riferimento ai contenuti della vertenza avviata dalle OO.SS. nazionali nei mesi scorsi nei confronti dei vertici dell’Ente, rispetto alla gestione delle risorse pubbliche e al progressivo allontanamento dell’ACI dalle attività più pertinenti alla sua natura pubblica, deve essere avviata una riflessione approfondita sulla struttura e sulla natura stessa dell’ACI.
Il Coordinamento Nazionale della FP CGIL, le strutture territoriali, le delegate e i delegati e le RSU elette nelle liste della FP CGIL, sono impegnate a dare tutto il supporto necessario per eventuali iniziative finalizzate all’informazione e al confronto con le lavoratrici e i lavoratori sui contenuti della proposta.
Roma, 9 febbraio 2007
Denia Priami
FP CGIL ACI
La credibilità è un valore?
Sono trascorsi solo tre giorni dall’incontro con l’On. Cento e con il Capo di Gabinetto Dott. De Ioanna nel corso del quale il primo, senza essere smentito dal secondo, ha affermato che non si possono non tenere nella dovuta considerazione i pareri delle Commissioni Parlamentari e, soprattutto, l’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati per cui si rendeva necessaria una pausa di riflessione.
Dalle voci di corridoio che circolano nel Ministero quanto detto dall’On. Cento sembrerebbe totalmente smentito.
In tutta questa partita chi ci va di mezzo sono migliaia di dipendenti che, negli uffici periferici e negli uffici centrali, dall’oggi al domani si troverebbero nella precaria condizione di dover essere riallocati senza sapere dove e perché e quindi poco ci interessa entrare nell’agone del dibattito politico sulla capacità o meno dell’attuale Governo a rispondere alle aspettative di donne e uomini, ed in questo caso dei dipendenti del MEF, che compongono la società italiana.
Certo è che se i fatti e quanto ci viene riportato sono quelli che vediamo, in molti, fra coloro che rappresentano le “istituzioni”, dovrebbero porsi molte domande sul loro operato e fra questi il Sottosegretario On. Cento ed il Capo di Gabinetto Dott. De Ioanna, del quale vorremmo continuare a nutrire stima, avrebbero molte difficoltà a vantare una qualche credibilità.
Al Ministro abbiamo appena inviato un telegramma con una richiesta di incontro.
Non ce la sentiamo di formulargli gli auguri di buone feste perché il suo operato ha portato ansia e preoccupazione a donne e uomini di questo Ministero ai quali in questo momento servirebbero tranquillità e certezze.
Roma, 21 dicembre 2007
Coord. Naz. FP CGIL MEF
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Roma, 3 aprile 2008
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Ai lavoratori del Ministero del Lavoro e della P.S.
Oggetto: Ripartizione monte ore lavoro straordinario.
Pervengono alle scriventi OO.SS. segnalazioni circa l’adozione di modalità non sempre trasparenti nell’assegnazione delle risorse economiche relative al lavoro straordinario.
Per quanto sopra, queste OO.SS. chiedono, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 CCNL 1998-2001 e dell’art. 4 CCNL 2006-2009, informativa circa la distribuzione di tali risorse per l’anno corrente, ripartita tra Direzioni Generali, Direzioni Regionali e Provinciali del Lavoro.
Si resta in attesa di sollecito riscontro.
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
COMUNICATO AI LAVORATORI SULL’ACCORDO INTEGRATICO PER L’UTILIZZO DEL FONDO UNICO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE PER IL 2007/2008
Nella giornata odierna è stato siglato l’accordo sul Fua 2007/08, tra l’Amministrazione e le OO.SS, e per quanto riguarda la FP–CGIL, la firma definitiva verrà apposta solo dopo la validazione delle assemblee delle lavoratrici e lavoratori.
Nell’ipotesi di accordo sono state recepite tutte le risultanze e i suggerimenti emersi nel tavolo tecnico.
Infatti si è stabilito di :
– finanziare la conclusione del processo di riqualificazione;
– permettere la progressione, di tutto il personale dell’ex Area “A”, tra la prima e la seconda area ai sensi dell’art. 36 del CCNL;
– progressione economica interna alle aree ai sensi del CCNL.
Per la conclusione del processo di riqualificazione, compreso il personale in servizio presso il Ministero dei Trasporti, nella misura di Euro 375.000,00.
Tra la prima e la seconda area per un importo pari a Euro 112.224,13 con decorrenza 1° ottobre 2007, che riguarderà 131 unità.
Verrà inoltre accantonata una cifra pari a circa un milione e ottocentomila euro, che con decorrenza 1° gennaio 2008, retribuirà gli sviluppi economici all’interno delle aree ( passaggi di fascia ), ai sensi dell’art. 17 del CCNL.
Le modalità saranno definite da un apposito tavolo di contrattazione, che riordinerà i profili professionali, che terminerà i suoi lavori entro il termine di 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo, ( con precedenza per gli idonei che non abbiano beneficiato delle procedure di riqualificazione ).
Abbiamo ottenuto un forte impegno dell’Amministrazione e l’apertura di un tavolo di contrattazione che definisca le modalità per il reperimento dei fondi e l’avvio delle procedure per i passaggi tra la seconda e la terza area.
Inoltre nello stesso tavolo saranno affrontate le problematiche relative all’art. 26 del CCNL in tema di mobilità.
Infine tutto ciò che residua della parte avente carattere di stabilità e certezza, assieme alla parte variabile di FUA per l’anno 2007 verrà destinata alla contrattazione decentrata di II° livello ( RSU ), con particolare attenzione agli Uffici con forte carenza di personale.
La contrattazione di II° livello , darà priorità assoluta al pagamento dei centralinisti non vedenti, per le turnazioni e per la reperibilità contrattate nelle sedi.
Potranno essere contrattate le posizioni organizzative ove individuate.
E’ un accordo molto innovativo ed equilibrato che recepisce i nuovi istituti del CCNL, ampiamente condiviso e sottoscritto da quasi tutte le sigle sindacali. Ora si avvia la importante fase di completamento dell’accordo, a partire dalla definizione dei nuovi profili professionali, le modalità per gli sviluppi economici, una spinta decisiva per la soluzione al problema dei passaggi di area (dall’Area seconda – ex Area B all’Area terza – ex Area C) e l’avvio dopo molto tempo, della contrattazione di secondo livello.
Roma, 10 Aprile 2008
p.FP–CGIL M.ro
Gianni Massimiani
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Renato Costa, segretario regionale FPCGIL Medici Sicilia
Destano sorpresa le accuse rivolte al Prof. Marcelletti, del quale da più parti è stata riconosciuta la professionalità.
Le imputazioni di concussione, truffa aggravata e peculato sono però gravi e, se accertate, appaiono incompatibili con l’attività di medico pubblico.
C’è bisogno di una seria assunzione di responsabilità da parte di tutti, ed il sindacato vuole difendere chi, come la stragrande maggioranza dei medici che quotidianamente operano nella sanità pubblica, lavora con dedizione ed onestà.
In particolare il nostro sindacato si è sempre battuto per una libera professione intramoenia trasparente, da svolgersi negli ospedali pubblici in luoghi appropriati, e con un sistema di prenotazione e di pagamento gestito dalla stessa azienda, come peraltro previsto dalla Legge 120 dell’agosto 2007.
Si pubblicano le nuove norme su orario, obblighi e sanzioni, contenute nella bozza Aran consegnata ieri pomeriggio alle OO.SS dell’area dirgenziale medico-veterinaria per il rinnovo del contratto relativo al quadriennio normativo 2006-2009 ed al biennio economico 2006-2007. Per il commento si può leggere la 9° NEW dall’Aran.
La situazione a seguito dell’incontro –
Si terrà, promosso dalla FPCGIL Medici Liguria e dalla FPCGIL Liguria, giovedì 11 dicembre 2008 alle ore 14 presso l’Ospedale San Martino a Genova, l’Assemblea pubblica regionale sul contratto, vecchio e nuovo, della dirigenza medico-veterinaria e SPTA e sulle norme del decreto Brunetta che colpiscono i dirigenti sanitari (riposo, malattia, rottamazione, precariato, etc.).
Parteciperà Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, ed interverranno Maurizio Pozzobon, Segretario generale FPCGIL Liguria, Luigi Canepa, Segretario regionale FPCGIL Medici Liguria, Claudio Panarello, coordinatore regionale SPTA FPCGIL Liguria. L’Assemblea è aperta a tutti i dirigenti medici, veterinari e SPTA delle aziende ospedaliere e sanitarie della Regione Liguria.