Federcasa: Agenzia degli affitti per gli studenti universitari: lettera aperta della FP CGIL Nazionale al Ministro Fabio Mussi

 
Gli studenti universitari fuori sede risultano essere i soggetti più esposti a speculazioni di tipo abitativo.

Nei grandi centri urbani, il canone per una stanza singola si attesta intorno ai 500 euro.

Secondo il SECIT, un contratto di locazione su due non è registrato. Si stima che il gettito sottratto all’Erario sia di 5 miliardi euro l’anno.

Al grave problema del sommerso si va ad aggiungere una scarsissima offerta d’alloggi, in deficit perenne, che non lascia altra scelta se non quella di sottostare alle ” non regole”, al nero e alle illegalità che vigono in questo settore.

A tal proposito, un blitz delle Fiamme Gialle a Milano ha fatto venire allo scoperto una diffusa illegalità, con contratti in nero e subaffitti.

Le organizzazioni dei consumatori con in testa il Codacons, prendendo la palla al balzo, chiedono che l’indagine delle Fiamme gialle, sia estesa in tutta Italia.

Milano, secondo una recente indagine, ha il primato del business illegale degli affitti e risulta la città più cara d’Italia.

Una stanza che nel 2005 costava 425 € ora costa 600 € un aumento del 41%, seguono Roma, Venezia e Firenze.

A Roma ogni anno 83000 studenti fuori sede cercano un alloggio, l’80% non ha un regolare contratto di locazione.

Una camera in affitto nella zona universitaria della Sapienza, oscilla da un minimo di 500 € a fino a raggiungere gli 850.

La FP CGIL Nazionale, impegnata anche in questo particolare settore del welfare, pur condividendo un intervento repressivo della Guardia di Finanza, si pone l’obiettivo insieme a CISLUIL e Confsal, di un coinvolgimento attivo del Ministro dell’Università e degli Enti Locali, al fine di dare regole e certezze a questo particolare mercato della abitazione.

Abbiamo per primi, insieme alle altre OO.SS. firmatarie del CCNL di Lavoro FEDERCASA, segnalato il grave problema delle abitazioni per i giovani ed in particolare per gli studenti universitari fuori sede, un problema che se non affrontato, impedisce il diritto allo studio per centinaia di migliaia di giovani ed impone gravi oneri sulle famiglie italiane.

In una nota indirizzata al Ministro dell’Università, abbiamo espressamente richiesto l’estensione a livello nazionale, dell’iniziativa promossa dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio con la collaborazione del Comune di Roma ed il supporto del Lazio e con il coinvolgimento delle OO.SS. di settore ( SICET, Sunia, Uniat-UIL, Uppi) e di Federcasa, per la istituzione dell’Agenzia sugli affitti per gli studenti universitari.

Sollecitiamo pertanto la emanazione da parte del competente ministero, di ” Linee guida”, affinché sulla base dei contenuti del protocollo di intesa tra Regione Lazio, comune di Roma e OO.SS. si possa addivenire ad un generalizzato servizio di consulenza nella stipula dei contratti, ad assistere gli studenti nel reperimento degli alloggi messi a disposizione dai proprietari.

Il Ministero, facendo leva sulle agevolazioni fiscali previste dalla legge 431/98, e dalla finanziaria per il 2008 per chi affitta agli studenti, anche con l’ausilio delle Organizzazioni sindacali del settore, dovrà con forza avviare un processo di moralizzazione e di trasparenza di questo mercato.

L’agenzia, tra gli altri scopi ha anche quello prioritario, di far incontrare domanda e offerta, mettendo in relazione gli studenti in cerca di alloggio con i proprietari di immobili da locare, favorendo l’emersione degli ” affitti in nero” a garanzia del primario diritto alla casa e allo studio. Questo per la FP CGIL è un intervento di buon governo, atteso ed auspicato da migliaia e migliaia di giovani e, senza enfasi, un segno di civiltà e di progresso.

Roma, 9 novembre 2007

Ennesima tragedia sul lavoro – Comunicato Unitario delle Segreterie Nazionali

 

La sequenza continua di incidenti sul lavoro non sembra aver mai fine

L’ennesimo incidente mortale sul lavoro questa volta ha visto coinvolto un dipendente del settore dell’igiene urbana.
 
Il lavoratore deceduto è un ragazzo di trentadue anni dipendente della società Asja Ambiente Italia, azienda operante in regime di appalto su incarico di AMIU SpA presso la discarica di Scarpino di Genova.

La pericolosità delle attività svolte nel settore, soprattutto all’interno degli impianti, troppo spesso deriva dall’ assenza di sufficienti misure di sicurezza.

Nello specifico all’interno della discarica di Scarpino era stata da tempo segnalata, dai delegati alla sicurezza della discarica, una carenza di misure di sicurezza, di informazione preventiva sui rischi specifici e d’informazioni, mai fornite, sulle Ditte di appalto utilizzate da Amiu.
 
Tali circostanze rendono ancora più pesante questo ennesimo incidente.

Le nuove norme introdotte dal D.LGS. 81/08 su salute e sicurezza sul lavoro devono essere applicate come devono essere applicate le norme introdotte nel contratto nazionale di lavoro affinché il regime degli appalti non sia il tentativo per eludere i diritti dei lavoratori e il mezzo per risparmiare sul costo del lavoro.

Alla mamma del ragazzo partecipiamo il nostro profondo e sentito dolore ma, contestualmente, a tutti gli organi inquirenti chiediamo che vengano accertate rapidamente e con chiarezza le responsabilità.

Incidenti come questi non possono essere considerati sempre una atroce ed inevitabile fatalità.

Parlare di fatalità o di ineluttabile tributo dovuto ad una professione particolare, ci pare una litania che rischia di diventare un alibi per non affrontare e risolvere i problemi dell’organizzazione del lavoro, degli organici insufficienti, dei mezzi spesso obsoleti e delle attrezzature di protezione spesso inesistenti.

Chi ha le responsabilità rifletta attentamente sulle scelte fatte e sulle inevitabili conseguenze che hanno minato esclusivamente i diritti e la sicurezza di chi lavora. 

 
                              Le Segreterie Nazionali
                FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FIADEL


 

Grande adesione allo sciopero del Pubblico Impiego nelle Regioni del nord – Comunicato Stampa Fp Cgil Nazionale

Lo sciopero di oggi nelle regioni del Nord del Paese è stato un successo e le piazze gremite di Milano, Bologna, Torino, Padova e Genova sono il segno del consenso delle lavoratrici e dei lavoratori alle ragioni della nostra lotta.

Ecco alcuni primi dati riepilogativi. 
 
A Milano in Piazza Duomo davanti a oltre 60.000 lavoratrici e lavoratori, ha tenuto il comizio di chiusura della manifestazione il Segretario generale della categoria Carlo Podda.

In Lombardia l’adesione media allo sciopero supera il 50% con punte che arrivano al 70-80%.

A Milano e a Sesto San Giovanni, per il comparto Autonomie locali ha scioperato il 95% dei lavoratori, all’Ospedale Niguarda il 70%, al Comune di Milano una media del 50% con oltre il 70% dei servizi chiusi, così come quasi tutti i Servizi all’Infanzia (come ad esempio, a Cremona).

Lo sciopero ha visto una partecipazione dei lavoratori Inps in Lombardia con una media tra il 60 e 70%, a Milano le sedi Inps sono chiuse; a San Vittore ha scioperato il 70% dei lavoratori.

A Brescia nell’Inps c’è stata un’adesione superiore al 70%, a Desenzano del 100%.

All’Amministrazione Provinciale di Brescia hanno scioperato al 60%, quelli del Dipartimento Provinciale del Lavoro al 65% e nei Comuni del bresciano una media del 70% .
 
In Brianza, all’Ospedale di Vimercate ha scioperato il 50% dei lavoratori, al Comune di Muggiò l’85%, al Comune di Desio il 70%.

A Mantova, al Comune, ha scioperato il 70%.

A Bologna, in Piazza Maggiore 40.000 persone hanno partecipato alla manifestazione. L’adesione allo sciopero in Emilia Romagna è stata mediamente del 70% in tutti i comparti con punte del 90% nei Servizi per l’Infanzia, nelle Agenzie Fiscali, nei piccoli comuni. Tanti i precari presenti con cartelli con la scritta “We have a dream: lavoro stabile”.

A Torino in Piazza Castello sono arrivate 15.000 persone al termine di un corteo, che si è fermato brevemente sotto la sede della RAI. La partecipazione allo sciopero in Piemonte è del 40% medio per Agenzie Fiscali, Ministeri, Inail, del 50% per Inps ed INPDAP, l’Aci Pra di Torino era chiuso; gli Enti Locali registrano una media del 45% con il palazzo civico di Torino al 60% ed i Consorzi cuneesi al 70%; in Sanità la media è del 35%, con l’Ospedale Molinette al 40% e le camere operatorie dell’ospedale di Alba, di Pinerolo e del Maggiore di Novara sono chiuse.

A Genova in Piazza De Ferrari si è concluso il corteo a cui hanno partecipato 5.000 persone.

Le adesioni allo sciopero in Liguria registrano il 35% medio in sanità con punte del 45% all’Ospedale genovese di s. Martino e del 70% al Gaslini, il 50% all’Inps, il 30% nelle Agenzie Fiscali, il 40% negli Enti Locali, con il Comune di Genova al 50%.

A Padova, dove si è tenuta la manifestazione regionale del Veneto, 13.000 persone erano in piazza Garibaldi.

Le percentuali medie di adesione allo sciopero in Veneto sono del 50% in Sanità e nei Ministeri, 40% negli Enti Locali, 70% negli Enti pubblici, a Verona, dove il sindaco voleva precettare la Polizia Municipale, i Vigili gli hanno risposto con uno sciopero al 40%.

Al Ministro della Funzione Pubblica che accredita alle ore 13.00 un’adesione allo sciopero del 15% oltre a consigliargli di guardare le foto delle manifestazioni, rispondiamo così : è circa il 50% in più di quello che lo stesso Ministero aveva rilevato nello sciopero delle regioni del Centro il 3 novembre .

Roma, 7 novembre 2008 

Comune di Portici la necessaria severità: per chi si assenta, per chi permette. – Comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL

 
Quanto accaduto al Comune di Portici testimonia una situazione non accettabile, innanzitutto per chi, quotidianamente, fa il proprio dovere e si ritroverà, ancora una volta, messo sulla graticola, anch’essa inaccetabile, che equipara il lavoro pubblico a scarso senso di responsabilità ed insufficiente impegno professionale.

Il numero delle persone coinvolte nell’inchiesta operata dalle Forze dell’ordine nei diversi uffici periferici del comune, lascia trasparire una realtà particolarmente sfilacciata.

Attendiamo di conoscere bene i fatti per esprimere un giudizio più preciso, ma non abbiamo nessuna difficoltà a manifestare la nostra indignazione perchè sappiamo quanto sia importante il lavoro che viene svolto nelle tante e diverse pubbliche amministrazioni per offrire servizi adeguati a garantire la tutela dei diritti dei cittadini.

Il nostro profondo senso dello Stato ci porta ad essere inflessibili rispetto alle responsabilità dei singoli ed allo stesso tempo pensiamo che un sistema che non impedisce tali abusi va radicalmente rivisto nella sua organizzazione e nel suo vertice gestionale.

Per quanto ci riguarda, leggeremo in profondità la situazione ed opereremo affinchè si determinino, nel più breve tempo possibile, le condizioni per ripristinare le condizioni indispensabili perchè a Portici si isoli l’episodio e si riporti la necessaria serenità in coloro che non hanno mai smesso di mettersi a disposizione per il bene del paese.
 
 
Roma, 17 marzo 2009

Accordo di Rinnovo Art. 6 CCNL Fise

 

Roma, 15 Maggio 2009

Care Compagne e Cari Compagni,

vi informiamo che nella tarda serata di ieri è stato siglato con Fise/Assoambiente l’accordo che rinnova il testo contrattuale sull’art. 6 del CCNL 2003, relativo al passaggio dei dipendenti nell’avvicendamento tra imprese in caso di affidamenti o appalti.
Può di certo definirsi un accordo “storico” e comunque importantissimo in quanto è sicuramente uno dei punti più qualificanti per i lavoratori nel nuovo Contratto dell’Igiene Ambientale, tenuto conto anche delle trattative estenuanti durate quasi due anni.

Il testo novella, come detto, recuperando le necessarie garanzie e procedure utili al passaggio dei lavoratori, il vecchio CCNL oramai non più adeguato a tutelare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nello sviluppo del mercato dei Servizi ambientali.
Nelle prossime ore vi invieremo la nota unitaria delle Segreterie Nazionali che farà l’analisi dettagliata sulle caratteristiche tecniche e politiche del nuovo testo sottoscritto ma, fin d’ora, vi anticipiamo una sintesi dei punti qualificanti del nuovo testo da attuare:
 

  • applicazione delle disposizioni dell’art. 6 anche in termini di reciprocità nel caso di avvicendamento tra imprese che applicano i CCNL Fise e Federambiente;
  • l’obbligo perentorio di assunzione di tutto il personale in forza senza possibili interpretazioni diverse, emerse da alcune sentenze della magistratura;
  • l’obbligo di applicazione dei contratti del settore, ovviamente anche nel caso di avvicendamento tra imprese pubbliche e imprese private e viceversa;
  • consolidamento dell’anzianità maturata e del periodo maturato nella posizione parametrale B nel caso di avvicendamento tra imprese pubbliche e imprese private e viceversa;
  • trasmissione alle strutture sindacali dell’elenco nominativo dei lavoratori interessati al passaggio distinto tra a tempo pieno e a tempo parziale e con l’indicazione del relativo livello di inquadramento;
  • esame congiunto tra la struttura territoriale del sindacato con l’impresa subentrante per perfezionare, in tempo utile, la procedura per l’assunzione ex-novo del personale interessato.

 
Conseguentemente, anche alla luce di quanto su esposto, si può di certo affermare che il testo completa il percorso, previsto dalla piattaforma rivendicativa del CCNL, di definire regole e procedure chiare per l’avvicendamento del personale tra i due CCNL del settore.
Il contratto unico di settore trova ulteriore completamento anche attraverso i rinnovi separati dei due CCNL.

In allegato vi è il testo dell’accordo e vi segnaliamo, inoltre, che nella prossima riunione del 5 giugno 2009 verrà discussa la proposta unitaria delle Segreterie Nazionali sulla rappresentanza e sulle agibilità sindacali.

La collazione finale di entrambi i CCNL del settore, anche grazie alla firma dell’art. 6 con Fise/Assoambiente, va verso la conclusione che avverrà probabilmente entro il prossimo mese di giugno.

Fraterni Saluti
 
p Il Coordinamento Nazionale – Massimo Cenciotti Mazzino Tamburini
p La Segreteria Nazionale – Franca Peroni


 

Comunicato della Fp Cgil Lombardia

 

 
RESOCONTO DELL’ INCONTRO CON LA DIREZIONE REGIONALE DEL 28 MAGGIO
 
 

 
 

 
 

Finanziaria: con il maxi emendamento del Governo la mazzata finale. Scelte contro gli enti locali, contro i cittadini, contro i lavoratori. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil Autonome Locali

 
Riduzione dei trasferimenti ordinari a Comuni, Province e Regioni, ulteriori rigidità sul rispetto dei patti di stabilità ( che equivarrà ad una riduzione secca del 30% sugli investimenti), riduzione delle risorse per il cd. “pacchetto Welfare”.

In estrema sintesi il Governo ha deciso per una legge finanziaria che metterà in ginocchio gli enti locali e con loro i cittadini: meno servizi alla persona, meno interventi socio assistenziali, meno soldi per la sicurezza, meno soldi per le scuole ed impossibilità, anche per i comuni e le province più virtuose, di poter procedere al pagamento delle commesse pubbliche, con ricadute pesanti anche per le economie e per i livelli occupazionali dei territori.

Ma, nel maxiemendamento il Governo è riuscito addirittura ad infilare una previsione che, se agita, rischia di produrre riduzioni dei salari per i lavoratori pubblici, in primo luogo di quelli che lavorano nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni.

Cos’altro rappresenta, se non questo, la prevista possibilità di estendere l’utilizzo dei cd. “voucher anche ai lavoratori pubblici in regime di part-time?

La previsione dei voucher per disoccupati, cassaintegrati e studenti la dice lunga sull’approccio compassionevole del Governo e della sua maggioranza rispetto alla grave crisi che sta riducendo i livelli occupazionali nel nostro Paese: invece di avanzare misure straordinarie per agevolare l’entrata nel mercato del lavoro di quelle donne e uomini che ne sono stati espulsi o che non riescono ad entrarci il Governo elargisce l’elemosina, il contentino, in una pietosa e pelosa azione di ipocrita assistenza.

Chiediamo con forza al Governo, alla maggioranza che lo sostiene, alle forze parlamentari di opposizione di fare in modo che nell’ultimo passaggio al Senato, dopo l’approvazione di oggi pomeriggio alla Camera, si eviti quest’ennesima gravissima lesione dei diritti dei lavoratori con la messa in discussione del loro salario.

Per ciò che ci riguarda contrasteremo con tutte le forze quella che, ci auguriamo, non diverrà mai norma dello Stato.

Nel caso sciagurato di una sua approvazione, la nostra opposizione, ancora più forte, si rivolgerà verso quelle amministrazioni pubbliche che decideranno di attivare questa possibilità.

Il salario dei lavoratori non si tocca.

Roma 16 Dicembre 2009  

Comunicato

Bando di concorso e la scadenza del 15 marzo.
 

Le idi di marzo erano un giorno di buon auspicio nel calendario romano ma per i lavoratori della Agenzia delle Entrate sta diventando un calvario. Nella riunione del 21 gennaio “al fine di una valutazione completa della complessa problematica ” si era concordato di prorogare al 15 marzo i termini per la presentazione delle istanze di partecipazione alla procedura concorsuale interna. La “complessa problematica ” coinvolge , ricordiamo, esclusivamente gli ex B3 ammessi in soprannumero alla precedente selezione. Nell’ avvicinarsi della scadenza questi lavoratori si trovano ancora nella più totale incertezza, aggravata anche dal silenzio dell’Amministrazione. Nello stesso verbale del 21 gennaio si indicava come soluzione una eventuale integrazione del bando di concorso, per ammettere all’ iter concorsuale anche quei colleghi ex B3 eventualmente coinvolti dalla sentenza del Consiglio di Stato. Riteniamo opportuno, per questi colleghi, presentare la domanda di partecipazione al concorso. Sappiamo che è una posizione non condivisa da molti lavoratori, ma riteniamo che sia, nell’ attuale contesto, la più responsabile per evitare in futuro situazioni più complesse e di difficile soluzione.

Sarà cura della CGIL FP intraprendere tutte le iniziative utili per difendere gli interessi dei lavoratori coinvolti in questo incidente di percorso, determinato da una errata interpretazione delle norme giuridiche.

Riteniamo urgente un incontro.

Roma, 9 marzo 2010

fp CGIL Nazionale
Coordinamento Agenzia delle Entrate

Luciano Boldorini

 
 
 

Agibilità sindacali: una prima buona notizia sull'annosa vicenda dei permessi sindacali

Stamattina, a seguito di serrato confronto, il Dipartimento Funzione Pubblica ha inoltrato, via e-mail, una circolare a tutte le Amministrazioni pubbliche, chiedendo loro la sospensione di ogni azione di recupero crediti sugli “sforamenti” nell’utilizzo delle agibilità sindacali, sospensione che dovrà essere posta in atto immediatamente e che durerà fintantoché con l’Aran non verranno definiti, dal tavolo negoziale, sia i percorsi e le modalità di fruizione e verifica per il prossimo futuro, che la chiusura definitiva del contenzioso pregresso.

Franca Peroni Segretaria nazionale FP CGIL 

Roma, 9 Aprile 2010

La Fp Cgil si mobilita nella Bat

Pubblico Impiego: la Fp Cgil si mobilita nella Bat, assemblee all’Inail e all’Agenzia delle Entrate

 

Assemblee con i lavoratori alla presenza dei numeri uno della Funzione Pubblica Cgil, Morelli e Boldorini: “impegno” contro il “declassamento” dell’Inail, guai in vista per i lavoratori della Direzione Provinciale delle Entrate. Massimo Marcone, Fp Cgil Bat: “Difendere i servizi pubblici per salvaguardare i diritti di tutti”.

 

Due giorni di assemblee sindacali nella provincia di Barletta – Andria – Trani alla presenza dei numeri uno della Funzione Pubblica Cgil. Roberto Morelli, coordinatore nazionale Fp Cgil Inail, ha incontrato i lavoratori dell’Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro della Bat investiti dalla iattura del “declassamento” della sede deciso dalla Direzione Centrale. Il provvedimento si traduce in tagli indiscriminati al personale ed alle funzioni. Il coordinatore nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Luciano Boldorini, ha parlato agli impiegati dell’Agenzia delle Entrate che devono vedersela con un accordo per il rinnovo contrattuale non sottoscritto dalla Fp Cgil. Il sindacato, infatti, giudica negativamente l’introduzione di elementi di valutazione e di selezione dei lavoratori di tipo arcaico ed a discrezione dei dirigenti.

Il futuro dell’Inail di Barletta, lo ricordiamo, è stato scritto da un report redatto dalla Direzione Centrale nel quale si traccia un’immagine ben diversa da quella reale. Numeri che servono solo a giustificare il “declassamento”. Il portafoglio aziendale, per esempio, è di gran lunga superiore rispetto a quello descritto nel rapporto dell’Istituto in cui compaiono oltre 1000 unità in meno. La Direzione Centrale trascura anche il fatto che i dati nella Bat sono in crescita: da qualche mese il Comune di Spinazzola è passato sotto la competenza della sede provinciale di via Amerigo Vespucci. Stessa cosa tra qualche tempo accadrà anche per i Municipi di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando.

Nell’incontro con i dipendenti dell’Inail il coordinatore nazionale Fp Cgil Inail, Roberto Morelli, ha assicurato “impegno per fare in modo che la Direzione Centrale possa rivedere i criteri con i quali sono stati decisi i tagli e possa anche aggiornare il report in questione con numeri che parlino della reale situazione della sede della nuova provincia”. Modificare il report potrebbe portare anche ad una revisione del provvedimento stesso di “declassamento”. Non solo, in tutta Italia saranno tagliate 10 posizioni dirigenziali, due delle quali in Puglia: a Barletta e a Brindisi. Forse, la Direzione dovrebbe anche spiegare i motivi di questo accanimento nei confronti del Mezzogiorno.

Guai in vista anche per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. A livello nazionale è stato siglato un accordo che prevede delle modifiche al contratto di categoria. La funzione Pubblica della Cgil ha deciso di non sottoscrivere questo documento. I motivi li ha spiegati il coordinatore nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Luciano Boldorini, ai dipendenti della sede di via Andria. “Il sindacato – ha detto Boldorini – ritiene che i criteri di valutazione previsti da questo patto concedano ai direttori regionali un potere discrezionale estraneo ad ogni logica contrattuale impostata sulla parità delle parti. In altre parole, si rende, di fatto, il sindacato, e di conseguenza i lavoratori, subalterno alle logiche aziendali”. Per la Fp Cgil, l’accordo altro non è se non un tentativo non dichiarato di costruire percorsi di carriera preferenziali per alcuni eletti, in deroga alle norme previste dal CCNL, l’unico strumento normativo che, ad oggi, tutela e difende i diritti e le aspettative di carriera di tutti. “Si vogliono far passare per modernità ed innovazione proposte – ha concluso il coordinazione nazionale Fp Cgil Agenzie Fiscali, Boldorini – che riportano i lavoratori indietro negli anni limitando ogni forma di tutela”.

“Il vero problema – ha tuonato Massimo Marcone, segretario della Funzione Pubblica della Cgil Bat – sono i tagli indiscriminati decisi dalle ultime leggi Tremonti-Brunetta. Sforbiciate di miliardi e miliardi di euro alle pubbliche amministrazioni con le quali, come con un colpo di spugna, sono stati ridotti, se non addirittura chiusi, numerosi servizi pubblici. Il problema sono, non solo i lavoratori, ma anche e soprattutto i servizi che le pubbliche amministrazioni dovrebbero fornire per assicurare il benessere dei cittadini. Difendere il pubblico impiego per noi della Cgil Bat – ha commentato Marcone – significa salvaguardare i diritti di tutti”.

Mezzogiorno: Non è una classifica: è un colpo al cuore

Comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale Fp – Cgil

Bisogna arrivare al numero quarantasei per trovare una provincia del Mezzogiorno: Matera.

L’analisi dei parametri presi a riferimento per valutare le condizioni di vita della popolazione rappresenta un’Italia tagliata a metà.

Sulle 103 province italiane, negli ultimi trenta posti, sono ben ventinove quelli occupati da province del sud. Nelle ultime cinque, quattro vedono la presenza di aree metropolitane: Napoli, Palermo, Bari, Catania.

Le classi dirigenti del mezzogiorno devono darsi una strategia comune per uscire da questa situazione che rischia di diventare irreversibile.

Le risorse che la finanziaria e l’Europa destineranno a infrastrutture, attività produttive, aree degradate non riusciranno a coprire la distanza accumulata, né tantomeno a dare speranza alle giovani generazioni se, soprattutto le istituzioni, a partire dalle regioni, non daranno chiari e netti segnali di chiamata a raccolta di tutta la società per una stagione di grande e reale cambiamento. Un’unità d’intenti è la condizione prioritaria.

Bisogna riparlare all’anima e al cuore delle persone e definire progetti che diano basi reali allo sviluppo. E’ necessario che la cultura della legalità, della trasparenza, della tutela dei diritti diventi normalità.

E’ indispensabile che la politica ritorni ad essere al servizio dei cittadini.

Non si tratta di decidere se servono mille agenti o mille maestre: servono mille agenti per presidiare il territorio, mille maestre per aiutare a formare il senso dello stato e migliaia di posti di lavoro per creare una prospettiva di futuro oggi negata.

Roma, 19 dicembre 2006

 

SCIOPERO GENERALE 1 giugno 2007: calendario assemblee unitarie regionali

SCIOPERO ANNULLATO PER RAGGIUNGIMENTO ACCORDO
 
 
Le Segreterie Nazionali FP CGIL, CISL FPS, UIL FPL, UIL PA così come preannunciato con nota precedente, indicano le disponibilità ad essere presenti nelle assemblee regionali, in preparazione dello sciopero del 1° giugno, secondo il seguente calendario.
 
Cordiali saluti

FP CGIL – Lorenzo Mazzoli
FP CISL – Margherita Repetto
UIL FPL – Carlo Fiordaliso
UIL PA – Nicola Turco

 

Regione
Data
Organizzazione Sindacale
———-
———-
———-
PIEMONTE
24 maggio
CGIL
LOMBARDIA
28 maggio
UIL
VENETO
28 maggio
CISL
LIGURIA
25 maggio
UIL
E. ROMAGNA
28 maggio
CGIL
TOSCANA
28 maggio
CISL
MARCHE
29 maggio
CGIL
ABRUZZO
24 maggio
CISL
LAZIO
30 maggio
CGIL
CAMPANIA
28 maggio
CISL
UMBRIA
24 maggio
UIL
PUGLIA
28 maggio
UIL
CALABRIA
29 maggio
UIL
SICILIA
29 maggio
CISL
SARDEGNA
29 maggio
UIL
FRIULI V. GIULIA
25 maggio
CISL
BASILICATA
23 maggio
CGIL
MOLISE
24 maggio
CGIL

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