Comunicato RSU del CAM di Cagliari
Roma, 6 maggio 2010
Al Dr. Marco De Giorgi
Segretario Generale
e p.c. Dr. Nicola Storto
LORO SEDI
Con nota 15359/Sg del 28 aprile u.s. la S.V. ha comunicato alle OO.SS. rappresentative della contrattazione per la dirigenza la situazione dell’affidamento degli incarichi dirigenziali di prima fascia che risulterebbero tutti formalizzati ed in corso di registrazione presso gli organi di controllo.
Preso atto di ciò la scrivente O.S. osserva in primo luogo che la citata informativa risulta incompleta non riportando alcuna notizia circa la collocazione del dr. Antonio Senni, che risulta ancora rientrare tra i dirigenti di prima fascia del Ministero. Appare poi bizzarro il conferimento della responsabilità della Direzione “Tutela del territorio e delle risorse idriche” ad interim alla S.V., dal momento che risulterebbe “in corso di registrazione” anche la nomina del dr. Lupo per la medesima Direzione. Da ciò si deve desumere che a fronte delle nomine relative agli altri incarichi di direzione generale il dr. Lupo abbisogna di una particolare attenzione?
Si apprende dalla stampa inoltre che gli organi di controllo avrebbero mosso pesanti rilevi ai provvedimenti di incarico che la S.V ha comunicato, come da verbale, nel corso di apposita riunione con le OO.SS. l’8 marzo 2010, essere (già allora) da tempo ed in corso di registrazione.
Appare surreale che tale fase di registrazione perduri immutata nel tempo (siamo a maggio) e vada ben oltre i termini previsti dalla normativa vigente in materia, trascorsi i quali gli atti di nomina avrebbero comunque dovuto acquistare efficacia……se fossero stati effettivamente trasmessi agli organi di controllo nel mese di febbraio.
A questo punto si chiede di conoscere il vero stato delle procedure di affidamento degli incarichi e, qualora le nomine siano state oggetto di rilievo, una adeguata informativa anche relativamente agli elementi che la S.V intende fornire agli organi di controllo. Corre l’obbligo in proposito segnalare quanto disposto dall’art.28 della legge 300 del 1970, tra le cui ipotesi rientrano le violazioni del diritto di informativa delle Associazioni sindacali.
E’ veramente insostenibile che dopo più di sei mesi dalla emanazione del DPR di organizzazione del Ministero l’affidamento degli incarichi di prima fascia risulti ancora in corso, e si trovi ancora in una sorta di limbo dai contorni vaghi ed incerti, nonostante le ripetute dichiarazioni della S.V. in ordine ad una riorganizzazione che avrebbe dovuto vedere il Ministero pienamente operativo “al più tardi” il 1° gennaio di quest’anno.
La mancata definizione degli affidamenti ha comportato e comporta il più completo caos organizzativo e funzionale del Ministero, dove le strutture nuove convivono con quelle vecchie, e gli uffici sono in assoluta “crisi di identità”, qualificandosi come “ex” divisioni, mentre soggetti totalmente privi di legittimazione (nelle more della registrazione della Corte dei Conti gli atti di nomina sono inefficaci) da mesi operano e firmano in nome delle nuove Direzioni Generali.
Ciò si riverbera pesantemente sull’efficienza e sull’efficacia dell’azione amministrativa del Ministero ed ha pesanti ripercussioni anche sui lavoratori, sia in termini di disagio lavorativo che in termini di intollerabili ritardi nella erogazione del trattamento accessorio sia dei dirigenti che del personale dei livelli. Sotto tale ultimo profilo la scrivente si riserva di denunciare l’accaduto in tutte le necessarie sedi, comprese quelle giudiziarie.
La invitiamo a provvedere a voler ristabilire al più presto le più elementari norme di legittimità amministrativa e a voler fornire le richieste informazioni.
La coordinatrice nazionale
Fp Cgil Ambiente
Maria Letizia Sabatino
Revocato in via definitiva il provvedimento di revisione dell’ organizzazione degli uffici di Bolzano dell’ Agenzia delle Entrate.
Con provvedimento dell’ 8 settembre 2010, il Direttore Generale dell’ Agenzia ha definitivamente revocato l’atto del 27 aprile 2010 relativo alla riorganizzazione delle sedi provinciali di Bolzano e Trento.
La CGIL, fin da subito, ha ritenuto che questa riorganizzazione fosse sbagliata: nel metodo perché imposta d’ imperio e senza confronto con le OO.SS.; nel merito: perchè irrispettosa delle disposizioni del DPR 752/76 e perché dequalificante sia del ruolo che delle funzioni degli uffici finanziari operanti in questa Provincia.
Non senza qualche ipocrisia il Direttore Befera si è finalmente reso conto che la riorganizzazione proposta per gli uffici delle entrate della provincia autonoma di Bolzano è in aperta confliggenza con le norme di attuazione, non garantisce un servizio migliore ai cittadini ed infine non risolve il grave problema della carenza di personale.
Forse si sarebbero potuti evitare mesi di incertezza organizzativa se solo chi ha la responsabilità gestionale delle pubbliche amministrazioni accettasse di prendere in considerazione le proposte e le valutazioni delle organizzazioni sindacali. Ma tant’è, ormai va di moda ignorare le posizioni del sindacato.
Valutiamo comunque con soddisfazione il risultato, che è frutto soprattutto della partecipazione, della capacità di reazione e della consapevolezza dimostrata dalle lavoratrici e lavoratori dell’ Agenzia di Bolzano. Un segnale che deve farci capire che le lotte collettive, su obiettivi condivisi portano a risultati concreti nell’ interesse dei lavoratori, del servizio che forniamo alla cittadinanza e dell’ amministrazione stessa.
Siamo convinti che la decisione dell’ Agenzia sia un passo ragionevole che oltre a fornire ai dipendenti certezza sulle funzioni da svolgere, crea le condizioni per costruire un confronto serio attorno ai veri problemi che affliggono gli uffici locali dell’ Agenzia delle Entrate.
Problemi ormai noti a tutti quali: la già citata carenza di personale, l’adeguata formazione dei dipendenti – quanto mai necessaria per gestire i continui interventi di modifica della legislazione fiscale, ma anche le riforme organizzative con conseguente spostamento di personale da un’attività ad un’altra – nonché il potenziamento dell’ azione di contrasto all’evasione e alla frode fiscale.
Ringraziamo tutte le colleghe e i colleghi per la partecipazione e il contributo fornito.
INSIEME:PER COSTRUIRE CONDIZIONI DI LAVORO MIGLIORI E PER SALVAGUARDARE RUOLO E FUNZIONE DEI PUBBLICI SERVIZI.
Coordinamento FP/CGIL OEB/AGB Agenzia delle Entrate Bolzano
I.Millo – G. Righele
Al Direttore centrale del personale
dell’Agenzia delle Entrate
Girolamo Pastorello
Egregio Direttore,
le scriventi Segreterie nazionali sono state interessate da più strutture territoriali in merito ad alcune iniziative assunte dall’Agenzia a livello di Direzioni regionali (Emilia Romagna) e degli stessi Uffici centrali in materia di incompatibilità e deontologia professionale.
Tali informazioni, ricevute spesso in maniera indiretta dagli stessi lavoratori, o come comunicazione successiva alle OO.SS. locali, manifestano comportamenti dell’Agenzia in alcuni casi contraddittori e/o al limite del necessario supporto regolamentare o contrattuale.
La conseguenza è il diffondersi di un clima interno pesante e che a nostro parere non corrisponde alla professionalità espressa da migliaia di colleghi e non fa giustizia dell’impegno profuso per il raggiungimento degli obiettivi.
Non vogliamo sottrarci, come non abbiamo mai fatto in questi anni a confrontarci sulla delicatezza delle funzioni svolte dai lavoratori dell’Agenzia ed a trovare soluzioni condivise, anche di natura contrattuale, che tutelino le diverse esigenze in campo.
Non possiamo però accettare iniziative estemporanee, unilaterali che non facciano chiarezza sulle modalità attuative e sui percorsi adottati che, lo ripetiamo, innanzitutto debbono andare nella direzione di tutelare le migliaia di colleghi e colleghe che ogni giorno sono esposti nello svolgimento di un’attività complessa e delicata.
Ciò premesso, vista la situazione creatasi Le chiediamo di voler convocare sulla materia un urgente incontro.
In attesa di riscontro Le inviamo distinti saluti
Roma, 13 ottobre 2010
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi
Boldorini Silveri Cefalo Callipo
Le scriventi Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, SALFI, RDB, FLP devono rilevare che la scelta di cambiamento organizzativo decisa unilateralmente dall’Amministrazione a circa un anno dall’attivazione delle Direzioni Provinciali ha prodotto e continua a produrre notevoli disagi e disfunzioni che si ripercuotono inevitabilmente sulla qualità del lavoro e sul servizio offerto alla collettività.
Inoltre, con le sue iniquita’ e difficolta’ operative, porta a continue correzioni in corso di attuazione con costi di gestione che “distraggono” risorse pubbliche. Costi che continuano ad essere sostenuti principalmente dal personale che non si è mai sottratto ad un impegno e una collaborazione sempre maggiore per fronteggiare le nuove e complesse problematiche create dal cambiamento e per realizzare obiettivi sempre più sfidanti. Ma questo Personale viene “ricompensato” attraverso meccanismi di “incentivazione” quali blocco dei contratti, assenza di percorsi e progressioni di carriera, crescente esposizione ai rischi professionali, mancato riconoscimento e mancata tutela del patrimonio professionale acquisito attraverso anni di studio e di servizio svolti con passione e dedizione.
Tutto ciò è sicuramente acuito nella regione Lazio dalla presenza di Direttori Provinciali dediti esclusivamente all’attuazione di un proprio processo organizzativo visto che il processo “teorico” non è applicabile nelle grandi città e che, come manifestato nella riunione sindacale tenutasi presso l’ufficio Provinciale I di Roma, non sono sinceramente orientati a tenere in considerazione le richieste delle OO.SS.. e delle RSU .
Sono inoltre preoccupanti i segnali di rigidità mostrati nella gestione di personale che in questi anni ha portato l’Agenzia delle Entrate a perseguire successi che sono stati sbandierati ufficialmente in molte sedi istituzionali ed ha permesso ai dirigenti di intascare corposi premi di risultato
E’ nostro convincimento che, alla base di ogni riorganizzazione, sia doveroso e costruttivo considerare le problematiche del personale: con rammarico constatiamo che ciò, per l’amministrazione, ha invece solo carattere residuale.
Per questi motivi le scriventi OOSS proclamano, unitariamente, lo stato di agitazione per il Personale dell’ufficio Provinciale I di Roma, al fine di affrontare e discutere in assemblea i problemi più urgenti e le opportune azioni da intraprendere.
CGIL CISL UIL SALFI RdB FLP
Lauri Spera Pergoloni De Lorenzo Caroselli Mastrangelo
Nella giornata di ieri si è svolta la riunione di insediamento del Comitato Congiunto, previsto dall’art. 20 comma 3 del CCNI. Come sapete il compito del comitato consiste nel monitoraggio delle attività di ricognizione delle esperienze lavorative del personale, al fine di raccogliere ogni dato utile alla successiva fase di contrattazione che dovrà definire il nuovo ordinamento professionale dell’Agenzia attraverso la definizione dei ruoli-mestieri tipici di questa Amministrazione e la loro collocazione all’interno delle attuali aree professionali.
Nel corso della riunione, abbiamo appreso che, entro la prossima settimana il comitato disporrà di un sistema informatico di acquisizione e gestione dei dati che ci consentirà di seguire in tempo reale, ed estrapolare tutti gli elementi informativi, circa l’evolversi della rilevazione.
Al momento nelle tre regioni, Liguria, Emilia Romagna e Abruzzo, dove tali procedure sono state avviate è in corso la fase di autorilevazione da parte dei lavoratori con percentuali di partecipazione rispettivamente dell’8%, 22% e 15% del personale interessato.
La nostra organizzazione ha chiesto di acquisire il calendario degli incontri di presentazione ai lavoratori dell’iniziativa, predisposto dalle diverse direzioni regionali e l’emanazione di una nota della Direzione Generale che consenta ai rappresentanti territoriali delle OO.SS. di presenziare a tali presentazioni al fine di verificare la correttezza dell’informazione fornita ai colleghi. Il comitato nell’accogliere unanimamente le nostre richieste ha dato mandato alla presidentessa dott.ssa Manuela Valentini di provvedere in tal senso.
Infine si è convenuto di riconvocare la prossima riunione per il giorno 27 marzo, data entro la quale sarà possibile iniziare ad analizzare l’andamento della rilevazione.
Roma, 28 febbraio 2007
p. la FP CGIL – Agenzia delle Entrate
Il Coordinatore Nazionale
Carlo Cielo
C.G.I.L. FP C.I.S.L. F.L.P. UIL P.A. FLP
Coordinamenti Nazionali Consiglio di Stato e TT.AA.RR.
Roma, 11 maggio 2007
Al Segretario Generale
del Consiglio di Stato
S E D E
Al Segretario delegato
per i TT.AA.RR.
S E D E
Al Dirigente
U.O.R.R.
Sede
Oggetto: sollecito incontro.
In data 17 aprile 07, le scriventi OO.SS. hanno inviato all’amministrazione una proposta per la discussione del F.U.A. 2007, chiedendo contemporaneamente un incontro sull’argomento.
Ad oggi non è pervenuta nessuna nota di convocazione.
Già in altre occasione, avevamo sollecitato l’avvio di una discussione sulla questione del personale comandato e personale precario.
Per quest’ultimo in data 30 aprile la Funzione pubblica ha diramato apposita circolare, che meriterebbe nel nostro contesto un seria riflessione, affinché si possa addivenire alla sua applicazione.
Per quanto concerne il personale comandato, dobbiamo riferire, che da più sedi sono giunte richieste di chiarimenti sull’inquadramento in ruolo di tale personale, infatti i dipendenti in questione, per il tramite di Dirigenti e Presidenti, sono stati invitati a presentare domanda di inquadramento in ruolo, in quanto, a loro dire, parrebbe immediato l’inserimento nei ruoli della Giustizia Amministrazione. Tanto è vero che in alcune sedi vi è una fervente attività dei Presidenti volta alla ricerca di nuovo personale da comandare, visto la ghiotta imminente occasione.
Tali episodi appaino preoccupanti, in quanto hanno posto il personale in un clima di attesa ed illusione, per un prossima immediata soluzione di una situazione che si protrae da molto tempo, ma che nel contempo pone gli stessi in una posizione di disparità nei confronti di coloro che in questa amministrazione sono appena giunti o che giungeranno.
Si chiede, pertanto, all’amministrazione, prima ancora di mettere in atto il solito passa parola istituzionale, di convocare a breve le scriventi per discutere l’argomento come sollecitato ormai in innumerevoli occasioni. Nel contempo si invita l’Amministrazione a veicolare le notizie, qualora veritiere, nelle sedi opportune.
C.G.I.L.
CISL
UIL
FLP
Tiziana Giangiacomo
Piero Milani – Romeo Recchia
Elisabetta Argiolas
Mara Bevilacqua – Roberto Divora
Con la nota di seguito riportata, intendiamo avviare, nell’ambito della più vasta vertenza in materia di stabilizzazione dei precari nella Pubblica Amministrazione, una iniziativa di rilievo per quanto riguarda i tempi determinati nel Ministero dell’interno.
Come è noto la gran parte, se non tutti, sono impiegati presso gli uffici dell’amministrazione dell’interno che si occupano di immigrazione presso gli sportelli unici per l’immigrazione e gli uffici immigrazione delle diverse prefetture e questure.
Questi lavoratori sono al momento una struttura importante di questo settore e permettono di offrire, pur nelle gravi carenze organizzative esistenti, un servizio di rilievo all’utenza.
I tagli che la manovra economica impone ai fondi incentivanti ed alle dotazioni finanziarie di ministero nonché l’approvazione alla Camera dell’emendamento in materia di stabilizzazione dei lavoratori precari, andranno probabilmente ad incidere negativamente proprio nei servizi all’immigrazione con le gravi conseguenze che tutti noi possiamo immaginare, si può addirittura ipotizzare la chiusura di quegli uffici.
In sede di confronto nazionale sia con il vertice amministrativo che con quello politico abbiamo fatto presente la situazione ed abbiamo chiesto come l’amministrazione intende affrontare la questione.
La risposta venuta dal vertice politico è stata insufficiente facendo riferimento ad esigenze di bilancio statale che impedirebbero al momento soluzioni diverse.
A questo punto riteniamo importante avviare una forma di pressione verso i Prefetti ed i Questori che sul loro territorio hanno personale a tempo determinato affinché venga sollevata la questione dagli stessi dirigenti interessati che non potranno assicurare i servizi.
Inoltre riteniamo opportuno organizzare anche il personale a tempo determinato al fine di avviare una vertenza per la soluzione della questione.
Invito, quindi, i segretari regionali e territoriali a far propria la nota che segue ed a trasmetterla ai Prefetti ed ai Questori.
Nella mia qualità di coordinatore della FP CGIL del Ministero dell’interno mi metto a disposizione per eventuali assemblee con il personale interessato.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
Al Sig. Prefetto di
Al Sig. Questore di
Oggetto: Iniziativa del Governo di blocco della stabilizzazione dei lavoratori precari in forza
alle Pubbliche Amministrazioni.
Sig. Prefetto e sig. Questore,
la recente approvazione alla Camera dell’emendamento alla legge finanziaria 2009 predisposto dal Ministro Brunetta in materia di assunzioni del personale presso le Pubbliche Amministrazioni, che interviene in maniera abrogativa verso le norme che hanno definito, tramite le Leggi Finanziarie 2006 e 2007, le procedure di stabilizzazione del personale a tempo determinato sulla base dei requisiti previsti dalla sopra citata normativa, vanifica la prospettiva di stabilizzazione del personale ex interinale assunto a tempo determinato dal Ministero dell’Interno ed in forza ai Servizi all’Immigrazione di competenza di Questura e Prefettura.
In sostanza l’entrata in vigore della legge, con decorrenza al 1 luglio ’09, causerà la mancata possibilità di mantenere in servizio detto personale, sia a tempo determinato che indeterminato, a far data dalla conclusione prevista dall’attuale rapporto di lavoro.
Come le SS.LL. sanno, questa eventualità causerà gravissimi problemi al funzionamento di questi Servizi, con inevitabili ripercussioni sull’insieme delle delicate funzioni istituzionali svolte al servizio dei cittadini, già alle prese con le note e più volte evidenziate gravi carenze di risorse umane e strumentali.
Ricordiamo a proposito che negli Uffici della Questura e Prefettura di ……. operano circa ….. lavoratori a tempo determinato, perlopiù impiegati in uffici che si occupano di immigrazione, e che la mancata stabilizzazione degli stessi causerebbe il blocco immediato di attività che interessano centinaia di migliaia di lavoratori stranieri ed i relativi datori di lavoro.
Una situazione che potrebbe diventare insostenibile sotto diversi profili, che riguardano il giusto riconoscimento al personale, dotato di specifica conoscenza e formazione, che in questi anni ha dato un contributo essenziale alla risoluzione delle delicatissime problematiche connesse all’immigrazione ma che riguardano anche l’impatto sociale che un inadeguato supporto organizzativo ai servizi all’Immigrazione causerebbe nel tessuto socio-economico delle nostre città.
Pertanto ci permettiamo di rivolgere alle SS.LL. un sentito invito affinché si producano iniziative di sensibilizzazione verso il Ministro dell’Interno, rappresentando le gravissime ricadute che questa discutibile iniziativa normativa causerebbe sul servizio.
Confidando nella sensibilità delle SS.LL sulle problematiche esposte si inviano distinti saluti.
Coordinamento Regionale Agenzia Entrate FP CGIL Campania
Con delibera del 31 ottobre 2008, il Comitato di gestione dell’Agenzia delle Entrate ha approvato la modifica dell’art. 5 del regolamento, prevedendo l’istituzione di 106 direzioni provinciali sull’intero territorio nazionale.
Di seguito il testo elaborato a seguito del Coordinamento Regionale Campania.
AGENZIA DELLE ENTRATE
UNA RIORGANIZZAZIONE CHE SA DI ANTICO
Nella riunione del 24 aprile, l’Amministrazione ha finalmente comunicato quale sarà il modello reale che intende applicare nel processo di attivazione delle Direzioni Provinciali. La populistica affermazione che nessun lavoratore sarebbe stato costretto a spostarsi è stata smentita dalla sperimentazione in corso presso la Direzione Provinciale di Bologna:il progetto teorico ha dimostrato tutta la sua caducità, le aree di attività per tipologia di contribuente non possono rimanere divise tra gli attuali uffici, il supporto informatico da solo non è sufficiente a garantire il funzionamento delle strutture, quindi per ragioni imprescindibili di funzionalità operativa , gli addetti all’area dei controlli sulle imprese di medie dimensioni dovrebbero tutti operare nella stessa sede. Stessa necessità si presenta per l’area legale e i rimborsi IVA. Questo comporterà inevitabilmente la mobilità per il personale. Il nostro giudizio sulla riorganizzazione era e rimane totalmente negativo, è un ritorno al passato, riporta l’Amministrazione finanziaria alla logica della divisione degli uffici per Imposta. Infatti, agli uffici IIDD era stato affidato l’accertamento per tipologia di contribuente dopo l’apertura negli anni ’80 dei centri di Servizio. Poco importa se oggi l’accertamento è unico e dovrebbe riguardare tutta la posizione fiscale del contribuente persona fisica o impresa, il dubbio rimane, considerato che gli accertamenti parziali 41 bis, gli accertamenti parziali da studio di settore anno 2004, e gli accertamenti in materia di registro vengono assegnati agli uffici territoriali, togliendoli dall’ufficio controllo, luogo “naturale” per la loro lavorazione.
Per evitare scelte unilaterali da parte dell’Amministrazione nell’assegnazione del personale tra le diverse aree dell’ufficio controllo e tra i diversi uffici territoriali , abbiamo sostenuto fin dalla riunione del 28 gennaio la necessità di un accordo quadro che ponesse dei limiti all’azione dell’Amministrazione e avviasse un confronto vero con le OO.SS. E’ quanto affermato nell’accordo quadro siglato il 24 aprile u.s , che obbliga l’Amministrazione ad un confronto con le OO.SS a livello regionale e territoriale prima dell’attivazione delle Direzioni Provinciali. L’eventuale assegnazione del personale presso altre sedi dovrà avvenire su base volontaria, seguendo il criterio delle funzioni prevalentemente svolte e dando disponibilità a continuare a svolgere dette attività presso la nuova sede.
Per quanto riguarda le posizioni organizzative e professionali ( art. 17; art;18) saranno confermate, dopo verifica con le OO.SS regionali e territoriali, le attuali posizioni fino a gennaio 2010, quando si avvierà una nuova selezione per ricoprire le nuove posizioni organizzative e professionali delle nuove Direzioni Provinciali.
Per una verifica dell’accordo quadro e’ previsto un incontro entro il 30 settembre tra Amministrazione e OO.SS.
Roma, 27 aprile 2009
p. il Comparto Agenzie Fiscali FP CGIL Coordinatore Agenzia delle Entrate Fp Cgil
Giovanni Serio Luciano Boldorini
FP CGIL TOSCANA
Firenze, 11/11/2009
Ai Responsabili Funzioni Centrali
FP CGIL della Toscana
LORO SEDI
(per l’inoltro sui posti di lavoro –
Comparto Ministeri, Agenzie Fiscali, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enti Pubblici non Economici)
Oggetto: equiparazione retributiva agli “Ispettori Generali ad Esaurimento” dei lavoratori ex C3 e C3 super dei comparti Ministeri, Agenzie Fiscali e Presidenza del Consiglio dei Ministri e C4 del comparto Enti pubblici non Economici.
Continuano a pervenirci richieste di informazioni sulla opportunità che gli interessati, lavoratori C3, C3 super e C4 in oggetto indicati, attivino, col sostegno del sindacato, vertenze legali per l’equiparazione retributiva agli “Ispettori Generali ad Esaurimento”.
Interessato il legale di riferimento della FP CGIL Toscana, questi ci ha confermato che sulla questione la giurisprudenza è per lo più (ovvero nella quasi totalità) orientata in maniera negativa e che in particolare il Tribunale di Firenze, anche di recente, ha respinto 2 ricorsi proprio sulla questione della assimilazione dei C3 al ruolo ad esaurimento. Allo stesso legale non risultano precedenti della Corte di Cassazione e, con queste prospettive, sconsiglia di presentare ricorso in quanto (ripetiamo: allo stato attuale delle cose) la causa non avrebbe alcun senso se non quello di esporre chi la propone ad un inutile rischio di condanna alle spese di giudizio.
Se, al contrario, gli interessati volessero mantenere la possibilità di fare ricorso senza esporsi in vertenze rischiose, possono inviare alle rispettive Amministrazioni una raccomandata con ricevuta di ritorno finalizzata alla interruzione della prescrizione e al contempo, nella stessa lettera, richiedere gli arretrati sul presupposto dell’assimilazione al ruolo ad esaurimento.
Nel frattempo queste persone potranno aspettare gli sviluppi della giurisprudenza e, se questa cambiasse orientamento, essere sempre in tempo per attivare vertenze legali.
Resta inteso che, se i lavoratori iscritti e non alla CGIL volessero ulteriori spiegazioni, siamo disponibili a fissare una riunione con l’avvocato per fornire tutte le delucidazioni del caso, compresa l’assistenza legale se volessero comunque attivare la vertenza.
Attendo vostre notizie.
FP CGIL Toscana
Santi Bartuccio
Allegati: fac-simile messa in mora