Accordo di verifica sulla destinazione delle somme destinate ai percorsi formativi (16.550214,00 Euro precedentemente accantonati per i percorsi di riqualificazione anno 2005 che ritornano nelle disponibilità del FUS)
Dopo una lunga trattativa il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha finalmente ceduto alle legittime rivendicazioni sindacali, a tutela dell’efficienza dei servizi delle questure, e delle diverse professionalità in esse impiegate. In particolare, è stato raggiunto un accordo di valore nazionale sulla costituzione degli uffici tecnico-logistici provinciali, rispetto ai quali vengono modificate le articolazioni interne (inizialmente previste dal Dipartimento stesso) per valorizzare le diverse professionalità, e vengono attribuite precise responsabilità direttive al personale dell’Amministrazione Civile. Per la prima volta, un accordo sindacale entra nel merito delle attribuzioni funzionali fondate sull’articolo 36 della legge 121/81, individuando fuori da alcun dubbio funzioni e responsabilità, stabilendo un punto di riferimento – non solo per la contrattazione decentrata, ma anche per gli ulteriori sviluppi della contrattazione nazionale di ministero – dal quale sarà impossibile tornare indietro.
In questi anni sono aumentate le richieste di permessi di studio, in particolare per le “150 ore”; infatti si è verificato che, a differenza del 2003 (quando le richieste, 619, furono tutte autorizzate entro il limite del 3% del personale in servizio, che corrispondeva in quell’anno a 635 unità), abbiamo avuto nel 2004 14 richieste oltre il limite (che era di 633), e nel 2005 addirittura 105 richieste oltre il limite (che è 628). Allo scopo, dunque, di garantire al massimo l’accesso al diritto allo studio sul territorio nazionale, abbiamo concordato con l’Amministrazione una modifica dell’accordo, che riporta a livello provinciale il limite del 3% dell’organico in servizio. Se negli anni passati le domande erano in numero inferiore ai posti disponibili, e questo consigliava di accentrare la gestione per evitare che in una provincia ci fossero degli esclusi mentre in un’altra avanzavano posti, oggi al contrario appare più opportuno ri-decentrare la gestione dei permessi, per dare – avendo disponibilità ridotte a causa dell’aumento delle richieste – pari opportunità a tutte le province.
Protocollo d’intesa per l’adozione del codice di condotta contro le molestie sessuali, firmato dall’Amministrazione e dalle OO.SS. – su iniziativa del Comitato Pari Opportunità – il 14 dicembre 2004. Il “Codice di condotta” è entrato in vigore con decreto del Capo Dipartimento affari interni e territoriali del 20 gennaio scorso