Nota unitaria – richiesta incontro

17.03.2016 – I ritardi sul percorso di scrutinio delle domande per i passaggi di qualifica CR e CS, la mancanza di corrette relazioni sindacali, il protrarsi di atteggiamenti a nostro avviso del tutto insoddisfacenti e unilaterali nelle scelte e nell’applicazione degli accordi presi sui tavoli nazionali, nel merito di questioni importanti e particolarmente sentite dal personale,  evidentemente, non sono motivo di contrarietà per la sola Fp Cgil VVF. La nota Cgil Cisl e Uil che di seguito pubblichiamo, pone problematiche alle quali l’Amministrazione dovrà rapidamente fornire concrete risposte.

 
 

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Francesco Antonio MUSOLINO

Al Vice Capo Dipartimento VicarioCapo del CNVVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

e, p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
Dott. Darco PELLOS

Oggetto: Chiarimenti attinenti le procedure dei passaggi di qualifica ed altri provvedimenti assunti dall’Amministrazione.

Egregi,
nei giorni scorsi le scriventi OO.SS. hanno chiesto informazioni e chiarimenti in relazione alle procedure dei passaggi di qualifica e, su alcuni provvedimenti che riguardano il personale ed il servizio assunti unilateralmente dall’Amministrazione.

Ebbene, le informazioni ricevute sono, a nostro giudizio, insoddisfacenti in relazione ai ritardi legati alle procedure concorsuali per i passaggi di qualifica e, per quanto attiene al personale necessario per le attività di formazione, dimostrano difformità rispetto ai criteri fissati sul tavolo nazionale.

Tale atteggiamento non ci consente di poter condividere con l’Amministrazione una pianificazione che possa consentire a tutto il personale la dovuta trasparenza e l’accesso a pari opportunità. Inoltre, continua l’emanazione di atti dei quali veniamo a conoscenza dal territorio e solo successivamente alla loro diramazione.

Premesso quanto sopra, le scriventi, visto il perdurare di tali atteggiamenti, chiedono che venga urgentemente programmato un incontro al fine di avere le necessarie e dovute risposte,riservandosi, in caso contrario, di mettere in atto ogni forma di azione a tutela dell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo Nazionale VV.F.

In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

F.P. CGIL VVF NAZIONALE   FED. NAZ. CISL SICUREZZA    UIL NAZ. VVF
          Danilo Zuliani                 Pompeo Mannone        Alessandro Lupo

 

 

Stato di agitazione Cgil Cisl Uil

17.03.2016 – Cgil,
Cisl e Uil dei Vigili del Fuoco, rivendicando al Governo la
valorizzazione professionale attraverso lo stanziamento maggiori
risorse economiche finalizzate
ad incrementare gli
istituti contrattuali

che
già connotano la specificità lavorativa dei Vigili del Fuoco,
ritrovano l’unitarietà proclamando lo stato di agitazione.

 
 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Matteo Renzi

Al Ministro dell’Interno
On. Angelino Alfano

Al Ministro per la semplificazione e la P.A.
On. Marianna Madia

Alla Commissione di Garanzia perl’attuazione della Legge sullo scioperonei servizi pubblici essenziali

e, p.c. Al Sottosegretario all’Interno
On. Gianpiero Bocci

Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione – Richiesta attivazione procedura diraffreddamento ai sensi della legge 146/90 e s.m.i..

Le scriventi organizzazioni sindacali, rappresentative della stragrande maggioranza deilavoratori del Corpo Nazionale dei Vigile del Fuoco, con la presente proclamano lo stato diagitazione per la seguente motivazione:

Assenza di riscontro da parte del Governo della richiesta di apposito incontro finalizzato allaricerca di soluzioni condivise per la valorizzazione professionale e retributiva del personalenell’ambito del processo di revisione dell’ordinamento del personale (D.Lgs.217/05) e con ilconcreto riconoscimento della specificità lavorativa prevista dall’art.19 della legge n.183 del 2010.A tale riguardo giova ricordare che il CNVVF è l’unica ed esclusiva organizzazione dello Stato agarantire il soccorso ai cittadini.

Assenza di provvedimenti finalizzati ad allineare gli istituti retributivi contrattuali e avvio di unprocesso previdenziale complementare indirizzato ai lavoratori dei Vigili del Fuoco.

Per tali ragioni si richiede l’attivazione delle procedure di conciliazione e di raffreddamentoprevisti dalla vigente legislazione.

SEGRETARIO NAZ. F.P.CGIL VVF FED. NAZ. CISL SICUREZ  UIL NAZ. VVFFP 
Salvatore Chiaramonte Danilo Zuliani    Pompeo Mannone Alessandro Lupo

 

 

Mobilità – nota unitaria su portale CRI

Al Direttore del Dipartimento della Funzione Pubblica Uolp
Dr.ssa Maria Barilà

Durante la riunione di ieri presso l’Ente Strumentale CRI, abbiamo constatato che l’Amministrazione dell’Ente è in perfetto accordo con le scriventi OO.SS. circa l’inserimento dei 110 stabilizzati dopo la data del 31.10.16 nel portale della mobilità finalizzato alla partecipazione degli stessi alla fase 1).Sappiamo che vi è giunta anche una nota ufficiale dell’Ente che chiede ufficialmente il loroinserimento. Per le vie ufficiose abbiamo appreso ieri che non vi sono impedimenti tecnici a tale operazione, considerato che i nomi sarebbero già inseriti, ma solo per la fase 2).Riteniamo importante e necessario che questi lavoratori possano partecipare anche alla prima fase. Infatti, a seguito di sentenza essi sono formalmente assunti a far data dal “2008”.E’ ovvio che, in caso contrario, si configurerebbe una “perdita di chance” che riteniamo non accettabile.

Roma, 17 marzo 2016

   FPCGIL            CISL          FP UILPA
Chiaramonte  Bonomo        Romano

Immigrazione: Fp Cgil, giornalista gratis al Viminale fatto grave

Dopo Mibact ora ministero Interni, chi lavora va pagato

Roma,
17 marzo 2016

“Grave pensare di non pagare chi lavora e, ancor più grave, scoprire
che a proporlo sia il Viminale. I problemi dell’immigrazione non si risolvono
con la comunicazione, specie poi se si pensa di affidarla gratuitamente”. Così
la Fp Cgil Nazionale in merito alla vicenda che investe il Ministero
dell’Interno, in particolare il dipartimento delle Libertà civili e
l’Immigrazione, che il 9 marzo ha pubblicato un bando per l’individuazione di
un giornalista professionista che operi ‘a titolo gratuito’.

 

Secondo
la Funzione Pubblica Cgil, “il Viminale, invece di affrontare seriamente il
tema dell’immigrazione, non trova di meglio da fare che mettersi alla ricerca
di un giornalista, con pluriennale e consolidata esperienza nell’area
istituzionale, per lo svolgimento di gratuita attività di comunicazione. Quando
la questione avrebbe bisogno di scelte politiche che riguardino la gestione dei
centri, la ristrutturazione del sistema per renderlo impermeabile alla
criminalità organizzata, l’implementazione dei servizi con l’assunzione di
personale per le commissioni territoriali per la protezione dei rifugiati e lo
snellimento delle procedure”.

 

Invece,
prosegue il sindacato, “il ministero derubrica tutto a un tema di
comunicazione, per altro replicando una pratica, il lavoro gratuito, che nelle
amministrazioni pubbliche si sta diffondendo, basti pensare ai recenti casi al
Ministero dei beni e delle attività culturali”. Le modalità, conclude la Fp
Cgil, “sono gravissime, specie se associate a un compito gravoso, in tempi in
cui la comunicazione è strumento primario per interpretare la realtà. Sarebbe,
infatti, interessante capire come il Ministero possa raccontarci, ad esempio,
cosa succede nei centri affidati in appalto a 29/30 euro al giorno per ospite”.

 

 

 

ONA – Convocazione C.d.A.

05.04.2016 – ONA – Convocazione C.d.A.

 

 

Messina – Stato di Agitazione

 
 

17.03.2016 – Pubblichiamo lo stato di agitazione indetto dalle strutture sindacali del Comando di Messina. Una adeguata organizzazione del soccorso territoriale e le tante problematiche già evidenziate e alle quali l’Amministrazione non ha saputo dato alcuna risposta concreta, hanno costretto le OO.SS. a procedere con lo stato di agitazione.

 

 

Leggi regionali sulle cooperative di comunità

Dopo che per prima la Puglia, con la
legge regionale n.23 del 20 maggio 2014, ha affrontato il tema
delle Cooperative di Comunità, con risultati apprezzati da
molti osservatori, sono sempre di più le regioni che hanno
provveduto a dotarsi di uno strumento legislativo per  definire i
campi di intervento, le finalità e gli aiuti finanziari da
assegnare a questa che sempre di più appare come una realtà
significativa del welfare territoriale.
Con specifica legge sono intervenute, nel 2014,  la regione
Basilicata e la Liguria, e nel 2015 l’Abruzzo, regione in cui si è
svolto, per l’esattezza nel Comune di Tollo, un interessante
convegno lo scorso 16 febbraio.
Anche in altri regioni il tema delle cooperative di comunità è
stato affrontato, con specifici articoli, all’interno di leggi che
hanno affrontato tutta la materia della cooperazione, o della
cooperazione sociale.
Toscana ed Emilia Romagna nel 2014. La Lombardia, ad oggi l’ultima
nota, nel novembre 2015, con un articolo (il n.11) delle Legge
regionale n. 36 , con una particolare attenzione al tema
dell’housing sociale.
Una così significativa attività legislativa, dalle caratteristiche
sostanzialmente omogenee tra i diversi ambiti territoriali, ci fa
pensare che si tratti di una materia, anche se nuova, meritevole
di grande attenzione.

 

Organizzazione Giudiziaria: DL 2953 e attività degli ufficiali giudiziari

Roma, 16 marzo 2016

DL
2953: attività degli ufficiali giudiziari

Il disegno di legge delega 2953
approvato pochi giorni fa dalla Camera dei Deputati

introduce una serie di innovazioni
in materia di giustizia civile che riguardano anche

l’attività degli ufficiali
giudiziari.

Esprimiamo certamente un giudizio
positivo sull’istituzione di una nuova funzione

come i verbali di constatazione. Da
tempo, ovvero fin dalla presentazione del

Progetto della FPCGIL sull’Ufficio
per il Processo (2012) avevamo delineato tale

proposta di sviluppo professionale
come uno strumento utile per rilanciare la figura

dell’ufficiale giudiziario a
servizio del cittadino, con un’attività di indubbia utilità

sociale, sulla scorta di quanto
avviene in altri paesi europei.

Interessante è anche la revisione
della dichiarazione giurata da parte del debitore

sulla composizione del proprio
patrimonio da rendere davanti all’ufficiale giudiziario,

di cui anche si parlava nella
nostra proposta del 2012.

L’istituzione di questo strumento
rafforza l’attuale dichiarazione ex art. 492 cpc, la

cui evanescenza sanzionatoria ha –
di fatto – portato ad una non incisività degli

strumenti introdotti con la legge
740/2006, come noi stessi avevamo segnalato. La

perseguibilità di ufficio dell’omessa
dichiarazione sarà sicuramente un incentivo per

il debitore a non sottovalutare la
visita e le domande rivolte dall’ufficiale giudiziario.

L’ampliamento della fattispecie di
beni impignorabili (esplicitamente tutti quelli

domestici di uso quotidiano di
modesto valore), cambiano il ruolo dell’ufficiale

giudiziario da “pignoratore di
divani” a indagatore della condizione patrimoniale e

reddituale del debitore. Questo
nuovo ruolo rafforza l’esigenza di rendere effettivi

gli strumenti di cui alla legge
162/2014, ancora in attesa dei decreti attuativi:

ovvero la possibilità di accesso
dell’ufficiale agli archivi informatici di vari enti per

scandagliare il patrimonio del
debitore. Dopo un anno e mezzo, siamo ancora in

attesa della concretizzazione di
questo passaggio, con il rischio che la mancata

attuazione porti l’evoluzione dei
fatti in una direzione escludente gli uffici NEP dal

percorso di recupero del credito.

Prendiamo atto inoltre con
soddisfazione che, a seguito delle nostre osservazioni

inviate alla Commissione Giustizia
ed ai Gruppi parlamentari, sia stato fatto un

emendamento correttivo in materia
di notificazioni civili, che reintroduce la

possibilità per la parte istante di
chiedere la notifica a mani da parte dell’ufficiale

giudiziario. Molto spesso tale
forma di notifica è preferita, perché questo strumento

è ritenuto
più solido ed affidabile della notifica postale. La relata dell’ufficiale

giudiziario è più
chiara ed esaustiva della ricevuta di ritorno dell’agente postale. A

ciò si aggiunga il
problema dei ritardi o dello smarrimento delle ricevute di ritorno,

che grande nocumento
arreca allo svolgimento dei processi, complessivamente

rallentando i tempi
della giustizia. Altra considerazione di opportunità della

permanenza della
notifica a mani sta nel fatto che essa molto spesso prelude ad

una esecuzione che sarà
effettuata dall’ufficiale giudiziario: per il creditore,

ragionevolmente, è
preferibile che sia lo stesso ad effettuare la notifica.

Nell’ottica della
permanenza del servizio notifiche in capo all’UNEP, è opportuno

prevedere l’implementazione
di strumenti informatici che consentano la

predisposizione di un
servizio di un alto livello qualitativo. all’altezza delle esigenze

dell’utenza.
Auspichiamo che il cosiddetto “Progetto Tablet” in fase di sviluppo

all’UNEP di Milano
possa diventare uno strumento operativo in tutte le sedi, dando

anche concretezza al
dichiarato obiettivo della legge in discussione di informatizzare

la redazione di tutti i
verbali degli ufficiali giudiziari, per un inserimento organico

all’interno del
Processo Civile Telematico.

Tutte queste
osservazioni si fondano sul presupposto della ricomposizione del

profilo professionale
dell’ufficiale Giudiziario , sciaguratamente bipartito nel

Contratto Collettivo
Nazionale Integrativo 2010, contratto siglato con l’opposizione

di molte sigle
sindacali tra cui la nostra e che è giunto il momento di superare, così

come per gli altri
profili ex b3 ed altri all’interno delle aree. Ad oggi la metà del

personale il servizio
all’UNEP, in base a quel contratto dovrebbe svolgere

“prevalentemente
attività di notificazione”. Nel momento in cui si disegna una

prospettiva in cui l’ufficiale
giudiziario è qualificato come “agente dell’esecuzione

coinvolto e motivato
all’efficiente gestione del processo esecutivo”, anche alla luce

delle novazioni
normative intervenute negli ultimi anni e del forte spostamento del

baricentro dei carichi
di lavoro dalle notificazioni in direzione delle esecuzioni,

qualsiasi valutazione
sul futuro dell’UNEP e degli ufficiali giudiziari non può

prescindere dall’applicazione
dei percorsi di riqualificazione professionale previsti e

finanziati nella legge
132/2015, verso i quali forti sono le attese e le aspettative del

personale.

In buona sostanza sono
stati scritti passaggi legislativi importanti che meritano di

essere attuati e di non
restare l’ennesimo profluvio di proclami, come troppo spesso

accade nel nostro
paese. Sotto vi riportiamo un tabella riepilogativa che compara la

nostra piattaforma del
2012 con le innovazioni sopravvenute.

 
 

Quanto detto sopra a conferma che le innovazioni positive passano attraverso un percorso di ascolto delle rappresentanze dei lavoratori.
Riteniamo che si debba ancora fare molto e ci impegniamo a continuare nella nostra azione costante di proposta e di vigilanza affinché si salvaguardi l’efficienza del servizio.

A cura del Coordinamento Nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

 

Palermo – richiesta chiarimenti personale inviato in missione

 
 

16.03.2016 – Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Cgil Cisl e Uil e Confsal del Comando di Palermo.

 

 

CRI: comunicato unitario riunione 15 marzo 2016

Roma, 16 marzo 2016

Si è svolta ieri la prevista
riunione presso l’Ente Strumentale Croce Rossa.

Prima di tutto abbiamo manifestato
molte perplessità sul portale del Dipartimento

della Funzione Pubblica relativo
alla mobilità dei dipendenti.
 
Abbiamo evidenziato alcune incongruenze,
prime tra tutte il mancato inserimento

nella fase 1) dei lavoratori
stabilizzati, che subirebbero una evidente perdita di

chance, nonché la modalità con cui
sono stati inseriti i militari che, in mancanza del

dpcm di equiparazione, appaiono sul
portale con il grado militare.
Inoltre abbiamo posto molteplici
domande per comprendere il funzionamento del

portale che presenta difficoltà di
lettura per i lavoratori che, a nostro avviso, vanno

informati con una circolare
esplicativa al momento della ricezione della password.

Abbiamo dunque chiesto ai vertici
dell’Ente:

1) di emanare al più presto una
circolare esplicativa che possa guidare i lavoratori

nella gestione del portale.
2) di chiedere con urgenza al
Dipartimento l’inserimento degli stabilizzati esclusi

(110 unità) dalla fase 1) di
mobilità e l’emanazione del DPCM di equiparazione

prima che vengano consegnate le
password e dunque si avvii la procedura.

Sulla questione della circolare,
dopo averci dato chiarimenti sulle perplessità

sollevate sul portale, i vertici si
sono detti disponibili a redigere una circolare che

guidi i lavoratori per entrare nel
portale.
I vertici dell’Ente inoltre si sono
dichiarati assolutamente d’accordo con tutte le

richieste del tavolo sindacale,
specificando di aver già inserito i 110 stabilizzati sul

portale ma che è stato il
Dipartimento ad avviarli automaticamente alla fase 2.

Hanno pertanto proceduto
immediatamente a contattare il Dipartimento della

funzione Pubblica che ha fatto
sapere, per le vie ufficiose, che non dovrebbero

esserci problemi tecnici per
l’inserimento dei 110 esclusi e che il dpcm di

equiparazione verrà emanato durante
il prossimo CDM.
Per quanto riguarda gli
stabilizzandi sarà nostra cura chiedere all’Ente nonché al

Dipartimento della Funzione Pubblica
di inserire tutti coloro già in possesso di

sentenza esecutiva in modo che
possano partecipare alla seconda fase.

Rimangono aperte le questioni già
sollevate con il Dipartimento della Funzione

pubblica relative alle professioni
sanitarie, agli autisti soccorritori e a molti profili a2

che dovranno essere affrontate al
più presto al tavolo con il Dipartimento alla

presenza
della Conferenza delle regioni per una corretta gestione della seconda

fase. Con ogni probabilità, a detta
dei vertici della Cri, ci sarà una riunione presso il

Dipartimento la prossima settimana.
L’Amministrazione ha inoltre
provveduto con una semplice lettera, che dunque non

comporta alcuna dichiarazione di
eccedenza, ad individuare il fabbisogno dell’Ente

Strumentale che sarà di 530 unità
fino a dicembre 2016 e successivamente di 169

fino al 31/12/17.

L’Amministrazione ha inoltre
illustrato a grandi linee lo statuto dell’Ente ed ha

annunciato a breve un tavolo
tecnico con la presenza delle OO.SS per la redazione

del nuovo C.I.
Il Direttore generale ha inoltre
spiegato come l’Associazione, qualora proceda ad

assunzioni di personale, darà un
diritto di prelazione ai lavoratori dell’Ente

Strumentale.
Con ogni probabilità tra le due
fasi di mobilità della Funzione Pubblica l’Associazione

presenterà la sua offerta di
assunzione di personale ai lavoratori interessati.

    FPCGIL          CISL      FP UILPA

 Chiaramonte     Bonomo    Romano

 

Tracciamento del ciclo di vita vestiario e DPI

16.03.2016 – Pubblichiamo la nota informativa della Direzione per le Risorse Logistiche e Strumentali relativa al nuovo programma (TRAK 3.6) per il tracciamento del ciclo di vita del vestiario e dei DPI in dotazione al personale.

 

 

Roma – Richiesta chiarimenti intervento travaso GPL

 
 

16.03.2016 – Inaccettabile il comportamento adottato dal Dirigente del Comando di Roma e del Direttore Regionale del Lazio. Il personale del nucleo NBCR di Roma, inviato presso il Comando di Grosseto, località Rispescia, è stato costretto dopo 24 ore di lavoro a rientrare a Roma senza neanche avere la possibilità di riposare e recuperare le forse. Inoltre, a differenza del personale di Grosseto e di quello di Tuscolano II (Comando di Roma), per le  5 unità del nucleo NBCR non è stato predisposto l’avvicendamento consueto e necessario previsto in caso di interventi prolungati. In allegato la nota della Fp Cgil VVF Roma e Lazio.

 

 
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