Comunicato della FP CGIL Veneto sull’oggetto sopra indicato.
p. la FP CGIL NAZIONALE
Massimiliano Prestini
Coerentemente con il parere già
espresso a suo tempo, quando il contenuto della norma fu anticipato dallo
stesso Presidente del Consiglio, ribadiamo che l’erogazione di 960 euro al
personale delle Forze di polizia, dei Vigili del Fuoco e delle Forze armate per
il solo 2016 è di certo misura importante e apprezzata dai destinatari della
concessione.
Pur tuttavia, anche a beneficio di
coloro che non hanno avuto l’opportunità di soffermarsi sui contenuti del
provvedimento, reputiamo utile precisare che la misura concepita dal Governo riguarda
il solo anno 2016, non avrà alcuna natura retributiva, non è utile ai fini
previdenziali/assistenziali e, soprattutto, che in assenza di analoga
determinazione e del pronto reperimento di nuove risorse economiche, non potrà
essere ripetuta negli anni successivi. A seguire riportiamo il comma della
Legge di Stabilità 2016 che, appunto, prevede la misura degli 80 euro.
…972. Nelle more
dell’attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di polizia,
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate e per il
riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le eccezionali
esigenze di sicurezza nazionale, per l’anno 2016 al personale appartenente ai
corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle Forze armate
non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale è riconosciuto un
contributo straordinario pari a 960 euro su base annua, da corrispondere in
quote di pari importo a partire dalla prima retribuzione utile e in relazione al
periodo di servizio prestato nel corso dell’anno 2016. Il contributo non ha
natura retributiva, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai
fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta regionale
sulle attività produttive e non è assoggettato a contribuzione previdenziale e
assistenziale. Ai soggetti destinatari del contributo straordinario si
applicano altresì, ricorrendone le condizioni, le disposizioni contenute
nell’articolo 13, comma 1-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e
successive modificazioni. Per le finalità di cui al presente comma è
autorizzata la spesa di 510,5 milioni di euro per l’anno 2016…
Siamo, quindi, costretti ad affermare
il nostro giudizio critico sul carattere dal sapore prevalentemente
elettoralistico di questa, come di altre misure contenute nella predetta legge
di stabilità: in sostanza, si preferisce perseguire il metodo dell’elargizione
unilaterale e dell'”una tantum” alla attivazione e al consolidamento di una
intesa contrattuale triennale capace di definire e strutturare risorse
economiche adeguate e affidabili per il personale del Comparto. Accordo che
sarebbe a nostro giudizio ancora più importante ricercare, quando a maggior
ragione si reputa indispensabile, come sembra voglia fare il Governo con la
recente approvazione del decreto attuativo della legge Madia, procedere alla
riorganizzazione e all’innovazione di quest’ultimo.
Roma, 22 gennaio 2016
Il
Responsabile Nazionale Fp Cgil Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Comparto
Sicurezza Vigili
del Fuoco
Francesco
Quinti Danilo
Zuliani
Si è svolto in data 21 gennaio 2016 il
previsto incontro con il Capo Dipartimento della Giustizia Minorile e di
Comunità, dott. Francesco Cascini, riguardante il piano di razionalizzazione
dei C.P.A. e delle Comunità che prevede la sospensione di numerosi servizi o la
loro trasformazione in strutture “a chiamata”. CGIL, CISL e UIL nel richiedere
i criteri posti alla base delle scelte operate in linea di principio hanno
evidenziato come la chiusura di un servizio rappresenti un evidente
arretramento dello Stato nei confronti dei cittadini.
Inoltre, hanno rappresentato come, proprio
nella Giustizia Minorile, si sia sviluppato nel tempo un sistema di funzioni di
supporto operate da questi Servizi in
favore dell’esecuzione penale esterna che potrebbe essere impiegato per evitarne la chiusura o la trasformazione.
Inoltre, hanno richiesto maggiori garanzie rispetto alle sorti del personale
impiegato in queste strutture. Il Capo del Dipartimento ha assicurato che i
criteri adottati non sono solamente quelli meramente connessi alla spesa, ma
rispondono al dato statistico relativo ai flussi di utenza e alle valutazioni
della Magistratura minorile. Per quel che concerne gli operatori, così come
previsto nella informazione preventiva, ha assicurato la possibilità al
personale dei servizi sospesi e a chiamata di poter essere assegnati presso
Comunità, USSM, IPM, UEPE e Tribunali per i minorenni, come ultima
istanza.
Infine, il Capo Dipartimento ha altresì
espresso l’intenzione di verificare la possibilità che taluni dei servizi da
sospendere possano essere impiegati da supporto per l’area penale esterna, così
come già accade in altre parte di Italia.
Roma, 22 gennaio 2016
FP CGIL CISL FP UIL PA
MACIGNO MARRA AMOROSO
Coerentemente con il parere già
espresso a suo tempo, quando il contenuto della norma fu anticipato dallo
stesso Presidente del Consiglio, ribadiamo che l’erogazione di 960 euro al
personale delle Forze di polizia, dei Vigili del Fuoco e delle Forze armate per
il solo 2016 è di certo misura importante e apprezzata dai destinatari della
concessione.
Pur tuttavia, anche a beneficio di
coloro che non hanno avuto l’opportunità di soffermarsi sui contenuti del
provvedimento, reputiamo utile precisare che la misura concepita dal Governo riguarda
il solo anno 2016, non avrà alcuna natura retributiva, non è utile ai fini
previdenziali/assistenziali e, soprattutto, che in assenza di analoga
determinazione e del pronto reperimento di nuove risorse economiche, non potrà
essere ripetuta negli anni successivi. A seguire riportiamo il comma della
Legge di Stabilità 2016 che, appunto, prevede la misura degli 80 euro.
…972. Nelle more
dell’attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di polizia,
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate e per il
riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le eccezionali
esigenze di sicurezza nazionale, per l’anno 2016 al personale appartenente ai
corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle Forze armate
non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale è riconosciuto un
contributo straordinario pari a 960 euro su base annua, da corrispondere in
quote di pari importo a partire dalla prima retribuzione utile e in relazione al
periodo di servizio prestato nel corso dell’anno 2016. Il contributo non ha
natura retributiva, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai
fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta regionale
sulle attività produttive e non è assoggettato a contribuzione previdenziale e
assistenziale. Ai soggetti destinatari del contributo straordinario si
applicano altresì, ricorrendone le condizioni, le disposizioni contenute
nell’articolo 13, comma 1-bis, del testo unico delle imposte sui redditi, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e
successive modificazioni. Per le finalità di cui al presente comma è
autorizzata la spesa di 510,5 milioni di euro per l’anno 2016…
Siamo, quindi, costretti ad affermare
il nostro giudizio critico sul carattere dal sapore prevalentemente
elettoralistico di questa, come di altre misure contenute nella predetta legge
di stabilità: in sostanza, si preferisce perseguire il metodo dell’elargizione
unilaterale e dell'”una tantum” alla attivazione e al consolidamento di una
intesa contrattuale triennale capace di definire e strutturare risorse
economiche adeguate e affidabili per il personale del Comparto. Accordo che
sarebbe a nostro giudizio ancora più importante ricercare, quando a maggior
ragione si reputa indispensabile, come sembra voglia fare il Governo con la
recente approvazione del decreto attuativo della legge Madia, procedere alla
riorganizzazione e all’innovazione di quest’ultimo.
Roma, 22 gennaio 2016
Il
Responsabile Nazionale Fp Cgil Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Comparto
Sicurezza Vigili
del Fuoco
Francesco
Quinti Danilo
Zuliani
22 gennaio 2016
Si è svolto nel pomeriggio di
ieri l’atteso incontro programmato al Dipartimento per la Giustizia Minorile e
di Comunità per discutere del progetto di razionalizzazione dei servizi
minorili presentato dalla parte pubblica.
Rispetto alla mobilità del
personale di Polizia Penitenziaria che attualmente presta servizio nelle
strutture (centri di prima accoglienza) che verranno chiuse o convertite, la FP
CGIL, pur condividendo la volontà della parte pubblica di dare la possibilità
di fare istanza per essere assegnato ad altre strutture minorili insistenti
nella stessa città, ha da subito precisato che non concorda sulla possibilità
prospettata di poter assegnare le suddette unità anche ai tribunali per minorenni.
Non si comprende la necessità di inviare unità di Polizia Penitenziaria nei
tribunali, tra l’altro senza specificare con quali mansioni, quando nella
stessa città è presente un istituto per minori in cui il personale si trova a
dover garantire, tra mille difficoltà e in condizioni di grande sofferenza, il
delicato compito che la Costituzione gli ha affidato.
Subito dopo la FP CGIL ha
contestato all’amministrazione la scarsa informazione preventiva sui criteri
che hanno portato ad effettuare determinate scelte di chiusura o conversione e
ha chiesto un ulteriore approfondimento, anche in virtù delle ricadute che tali
decisioni potrebbero avere sul personale degli istituti per minori. Dal
prospetto non si capisce perché alcune strutture con pochi ingressi durante
l’anno, come Ancona, restano aperte, mentre altre attive a chiamata. Tra le
attive a chiamata con un maggior numero di ingressi, come ad esempio Bologna,
risulta assegnato personale di Polizia Penitenziaria, mentre in altre no. Per
non parlare poi di strutture con un alto numero di ingressi, come Milano, dove
non risulta assegnato personale, ma la struttura resterà aperta con un
ulteriore aggravio di lavoro per il personale dell’istituto per minori, che già
ora soffre di una grave carenza di organico.
Nel rispondere alle organizzazioni sindacali presenti la parte
pubblica ha specificato che i criteri di scelta rispetto alle chiusure e alle
conversioni non hanno solo natura numerica.
Certo è stato considerato il
numero di ingressi dell’utenza, ma anche la qualità dei servizi offerti e le
osservazioni fornite dall’autorità giudiziaria. Ci sono strutture in cui gli
operatori sono inattivi per oltre trecento giorni l’anno e loro stessi hanno
manifestato disagio per questa situazione. Per ora ci sarà una sospensione di
quei servizi e solo successivamente, dopo aver monitorato la situazione e
verificato lo stato degli ingressi, si potrà procedere alla chiusura con
decreto ministeriale.
Le richieste del personale
interessato da mobilità verranno accolte e la possibilità di optare per i
tribunali per minorenni sarà data solo nel caso in cui nella città interessata
non vi siano altre strutture minorili. Per gli istituti attivi a chiamata non
si ha intenzione di mettere il personale nella pianta organica del C.P.A., ma
in quella dell’istituto per minori che insiste sullo stesso territorio. Si è
inoltre confermato che, al termine dei lavori di ristrutturazione, l’istituto
di Firenze sarà riaperto e che ci sarà, appena possibile, un confronto anche
sulle dotazioni organiche degli istituti per minori. Si tratta solo di un primo
passo di un progetto di riforma che verrà sempre condiviso con le
organizzazioni sindacali.
Vi terremo informati sui
futuri sviluppi della vicenda.
p. la FP CGIL NAZIONALE
Massimiliano Prestini
In allegato la nota in oggetto, prot. n.2027/255 del 20 gennaio 2016.
p. la FP CGIL NAZIONALE
Massimiliano Prestini
Per 2.500 lavoratori arriva il rinnovo
ora lavorare su stabilizzazione
Roma,
24 dicembre 2015
Prorogati per un anno i contratti per i precari delle
province e delle città metropolitane. “Anche quest’anno, e ancora una
volta dopo nostre insistenti pressioni, abbiamo dovuto aspettare gli
ultimi giorni dell’anno per vedere rinnovati i contratti di circa
duemila e cinquecento lavoratori, molti dei quali ‘precari storici'”. A
farlo sapere è la Fp Cgil, sostenendo che “la misura, frutto della
nostra mobilitazione, è contenuta tra le disposizioni del decreto
milleproroghe” che ha ottenuto il via libera dal governo nel corso del
Consiglio dei Ministri di ieri.
“Bene ha fatto il Cdm ad inserire questo provvedimento sollecitato unitariamente dalle nostre organizzazioni”, precisa in una nota la categoria dei lavoratori dei servizi pubblici di corso d’Italia, aggiungendo che “per
questo personale, il quale nel tempo ha acquisito elevate competenze e
specifica professionalità, impiegato in funzioni cruciali per la
collettività (dall’ambiente alla difesa del suolo, dalla protezione
civile all’edilizia scolastica, passando per i trasporti e altro
ancora), avevamo chiesto il varo del provvedimento per la salvaguardia
dei posti di lavoro”.
Con
il milleproroghe approvato nella serata di ieri “abbiamo ottenuto il
rinnovo per un altro anno dei contratti, ora serve trovare con urgenza
una soluzione definitiva, che possa cioè finalmente stabilizzare le loro
posizioni. Non è più tollerabile lasciare nel limbo dell’incertezza, e
trascinarli a poche ore dalla scadenza, questi lavoratori che svolgono,
spesso da troppi anni, servizi pubblici fondamentali per i cittadini. È
in questi casi concreti che si misura il cambiare verso e, ancora una
volta, il cambiamento non è pervenuto”, conclude la Fp Cgil.
VERTENZA SANITA’:SCIOPERO NAZIONALE DI 48 ORE 17 E 18 MARZO
Le Organizzazioni sindacali ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI-STPA -FVM- FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) –CISL MEDICI-FESMED-ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI –UGL MEDICI – FIMMG-SUMAI – SNAMI-SMI-INTESA SINDACALE (CISL MEDICI FP CGIL MEDICI-SIMET-SUMAI) -FESPA-FIMP-CIPE-ANDI – ASSOMED SIVEMP-SBV, in rappresentanza di 250 mila medici, dipendenti e convenzionati, liberi professionisti e specialisti ambulatoriali, pediatri, medici veterinari, dirigenti sanitari
DICHIARANO 48 ORE DI SCIOPERO GENERALE GIOVEDI 17 E VENERDI 18 MARZO 2016
La VERTENZA SANITA’ non si ferma, visto che dopo lo sciopero del 16 dicembre 2015, nessuno dei problemi alla base della protesta ha trovato soluzione, né tantomeno il Governo ha ritenuto di dover avviare un confronto serio con i professionisti per il rilancio della sanità pubblica e la valorizzazione del lavoro di chi quotidianamente garantisce la tutela della salute a milioni di cittadini.
Le organizzazioni sindacali non intendono essere spettatrici del declino inesorabile della sanità pubblica sottoposta alla mannaia di continui e pesanti tagli, ma vogliono che entrino a pieno titolo nell’agenda della politica italiana le questioni della sua sostenibilità, della esigibilità del diritto alla salute dei cittadini omogenea tra le Regioni italiane, del ruolo professionale, dirigenziale, formativo dei medici e dei dirigenti sanitari.
Il Governo si assuma in pieno le proprie responsabilità di fronte ai cittadini italiani ed ai professionisti della sanità esplicitando il modello che intende realizzare.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi nazionale e locali, la Vertenza sanità attraverserà il Paese con tre manifestazioni interregionali, la prima delle quali si svolgerà a NAPOLI sabato 20 febbraio 2016 coinvolgendo i professionisti e i cittadini delle regioni del sud Italia.
In occasione dello sciopero sarà contestata nelle sedi competenti ogni illegittima restrizione che Regioni e Aziende tenteranno di applicare, come accaduto lo scorso 16 dicembre.
In data odierna è proseguita la
trattativa con la Direzione generale per il personale civile per la definizione
dell’accordo relativo al Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2015, che ha
fatto registrare significativi passi in avanti.
In particolare:
1)
l’Amministrazione sta modificando il DM sugli organici;
2)
è stata introdotta la norma relativa al trasferimento nel
FUA della quota parte del FESI, corrispondente al numero di militari transitati
nei ruoli civili;
3)
è stato prevista la norma programmatica relativa agli
sviluppi economici all’interno delle aree, con decorrenza 1 gennaio 2016.
Al
riguardo, è stata altresì accolta la richiesta sindacale di prevedere un numero
di progressioni pari agli esclusi dalle procedure effettuate nel 2010, che
dovrebbero aggirarsi intorno alle 7.000 unità. Nel merito, nei prossimi giorni
l’Amministrazione effettuerà una verifica e fornirà un prospetto con il numero
complessivo, suddiviso anche per aree e fasce economiche.
Nel ribadire la richiesta di fornire un’adeguata
documentazione in merito alla costituzione del fondo e dei transiti dei
militari nei ruoli civili, per ciò che concerne le particolari posizioni di
lavoro, i turni e la reperibilità abbiamo rappresentato la nostra disponibilità
a stanziare un finanziamento per un importo pari alle cifre previste per il
2014. La restante parte dovrà essere finanziata con risorse aggiuntive che
l’Amministrazione potrà reperire nelle pieghe di bilancio e far confluire nel
FUA.
Tale scelta scaturisce dalla opportunità di recuperare circa
un milione di euro che potrebbe andare a finanziare il Fondo unico di sede (Fus)
a beneficio di tutti i lavoratori civili della Difesa.
Sempre per i suddetti istituti abbiamo chiesto
all’Amministrazione di determinare da subito, per l’anno 2016, i relativi
finanziamenti con un apposito atto negoziale.
La riunione è stata aggiornata e verrà riconvocata a breve
non appena la Direzione generale avrà calcolato e sviluppato nel dettaglio i
numeri relativi agli sviluppi economici all’interno delle aree.
Roma, 21 gennaio 2016
FP CGIL
Francesco Quinti
CISL FP
Paolo Bonomo
UIL PA
Sandro Colombi
Si è svolto in data odierna il programmato incontro in
tema di mobilità DAP/DGMC conseguente alla riorganizzazione del
Ministero della Giustizia (D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84).
Dopo ampia discussione sulla bozza di accordo trasmessa
dalle amministrazioni penitenziaria e della Giustizia Minorile e di
Comunità e sulle pregnanti questioni ad essa connesse (compresa
definizione delle procedure di stabilizzazione dei distaccati DAP,
rilascio N.O. al personale utilmente collocato nelle graduatorie di
mobilità verso gli Uffici Giudiziari, mobilità del personale in
servizio presso i PRAP e le altre strutture penitenziarie soggette a
chiusura), acquisita la disponibilità della Parte Pubblica a venire
incontro alle esigenze del personale, siccome rappresentate dalle
OO.SS., e ad accogliere molte delle richieste avanzate da CGIL, CISL
e UIL, si è convenuto di aggiornare i lavori al prossimo 2 febbraio
ore 13.00 per la sottoscrizione di uno specifico accordo.
Roma, 20 gennaio 2016
FP CGIL
Lina Lamonica
CISL FP
Eugenio Marra
UIL PA
Domenico Amoroso