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AL GRAN BALLO DEI BENI CULTURALI UNA STORIA DI ORDINARIA VALORIZZAZIONE
 

L’anno appena iniziato vede ancora il MIBACT in
un giro vorticoso di danze, la riforma che si sta faticosamente realizzando,
l’altra riforma, la Madia, che si deve realizzare, l’altra riforma ancora,
quella detta dalla famosa normetta nella legge di stabilità, che promette
ulteriori sfracelli. Il MIBACT, in queste acque agitate, comincia ad attuare la
filosofia della valorizzazione in salsa franceschiniana e questo di seguito è
uno dei significativi risultati.

Appunto un Gran Ballo, certamente da inserire
nella vasta aneddotica dei beni culturali, che si è organizzato in fretta,
furia e pompa magna, al Palazzo Ducale di Mantova il 2 gennaio scorso,
significandolo come l’evento di apertura dell’anno in cui la bellissima città
lombarda svolgerà il ruolo di capitale italiana della cultura. Una iniziativa
che ha visto l’utilizzo di sale fino a ieri chiuse al pubblico, con tanto di
orchestra, danzatori e presentazione nazionalpopolare con l’ex calciatore
Boninsegna, nel cuore dei milioni di patiti di football ma sconosciuto ai radar
della cultura. La previsione era di 250 partecipanti, in abito galante o,
meglio di epoca, alla modica cifra di 75 euro, compreso parcheggio, guardaroba
e un bicchiere di vino.

Ai poveri profani come noi la cosa era sembrata
una boutade: cosa c’entra un gran ballo che coinvolge al massimo 250 persone,
certamente non pensionati sociali, con il fatto che Mantova è la città capitale
della cultura? Inoltre sommessamente ci siamo chiesti se quella struttura sia
veramente in grado di sopportare eventi come questi, considerata l’inagibilità
conseguente al terremoto di alcune sale che per l’occasione sono state
riaperte. Sale che peraltro sono state chiuse al pubblico subito dopo l’evento,
in quanto attualmente sono in corso i lavori di consolidamento.
A questo si
aggiunge che il sito è privo di impianto di climatizzazione, con temperature
che proprio nelle sale scelte vanno abitualmente sottozero e pertanto le sale
per l’evento sono state corredate da un numero imprecisato di stufette
elettriche (?). Risultato: dal sito della società che ha gestito la
biglietteria risultano venduti 34 biglietti, la metà circa dei ballerini
impegnati. In sostanza un grande flop, malgrado l’entusiasta amplificazione
dell’iniziativa sui media locali, che hanno scambiato lucciole per lanterne. Un
evento estraneo culturalmente alla comunità mantovana, che a nostro avviso
dovrebbe riflettere seriamente sulle iniziative da adottare per utilizzare al
meglio la straordinaria opportunità derivante dal riconoscimento avuto. Ci
sarebbe anche da ridire sui costi sopportati per l’organizzazione dell’evento,
ci fermiamo per carità di patria, ma certo colpisce la disinvoltura con la
quale si scambiano questa iniziative come valorizzazione e se questo è
l’indirizzo dato ai nuovi direttori dei musei autonomi, stiamo freschi.
Noi
continuiamo a consigliare un corso accelerato di diritto amministrativo
italiano per i direttori provenienti da lande lontane e che ci sono sembrati
del tutto digiuni della materia, come se la conoscenza del diritto amministrativo
non fosse più un requisito utile a dirigere un ufficio pubblico nel nostro
strano paese.

Questo è quindi solo il frutto del nuovo
indirizzo politico, dove la valorizzazione assume una funzione avulsa dalla
conservazione e tutela e produce iniziative inammissibili non solo sul piano
culturale. E che cominciano a porre seri problemi sulle problematiche di
sicurezza dei nostri siti, sui quali si pensa di intervenire aggredendo i cicli
lavorativi che la garantiscono, con una manovra che mira a ridimensionare le
presenze nei turni, a partire da quelli notturni. E proprio sulla sicurezza del
patrimonio culturale saranno incentrate le nostre attenzioni: nessuno può
pensare di scambiare la sua sicurezza e la tutela come un freno alla
valorizzazione e gli obblighi previsti dalla legge in materia sono precisi e
vincolanti. Lo diciamo in anticipo, anche a costo di apparire delle cassandre:
il patrimonio culturale non è protetto come si deve, solo il ricorso
all’organizzazione per turni della vigilanza è attualmente il modo per gestire
al meglio le condizioni di sicurezza dei siti. Se qualcuno pensa di bypassare
queste regole avrà le risposte che merita, sul piano delle iniziative
giudiziali e su quello di denuncia all’opinione pubblica.

 Perché al gran ballo dei Beni Culturali ci siamo
anche noi, e senza abito di cerimonia.
Roma, 5 gennaio 2016

      Claudio Meloni
    FP CGIL Nazionale

 

 

 
 
 
 
 

Perugia –

05.01.2016 – 
Il giorno 23 Dicembre u.s. si è tenuta, presso il Comando di Perugia, una conferenza stampa con la presenza dei vertici politici e tecnici del Corpo, dal Sottosegretario on.Bocci al Capo del Corpo Giomi, i prefetti di Perugia e Terni , il dirigente Generale delle Risorse Logistiche e Strumentali ing. Parisi, il Direttore Regionale Ing. Ruggiero e tutta la dirigenza territoriale dell’UMBRIA.La conferenza ha avuto come tema principale lo sviluppo del Corpo nella Regione, nel dettaglio l’aspetto logistico delle sedi di Servizio. 
In allegato pubblichiamo  la documentazione completa prodotta condividendone i contenuti, cogliendo appieno l’impegno e la determinazione della struttura territoriale nell’organizzare l’iniziativa.

 

 

Perugia – Verbale raffreddamento FPCGILVVF

05.01.2016 – 
Successivamente allo stato di agitazione dichiarato al Dirigente del Comando di Perugia,  in allegato troverete il verbale di conciliazione che, visti gli impegni presi da parte del Dirigente, sospende temporaneamente l’iniziativa intrapresa dalla FPCGILVVF territoriale in attesa che questi vengano rispettati.

 

 

 
 

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Razionalizzazione dei servizi minorili – Convocazione OO.SS. 18 gennaio
 

In allegato la circolare ministeriale n. 046489 del 30.12.2015, relativa a quanto in oggetto indicato.

FP CGIL NAZIONALE DAP
Massimiliano Prestini 

 
 
 

Genova – Proclamazione dello stato di agitazione

04.01.2016 – 
Il mancato rispetto delle corrette relazioni
sindacali, le decisioni intraprese unilateralmente da parte del Dirigente Provinciale di Genova che nel merito coinvolgono il personale del Comando, hanno reso necessaria la proclamazione dello stato di agitazione da parte della FPCGIL VVF. In allegato la nota 

 

 

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Gennaio caldo in sanità. La FpCgil Medici su AdnKronos.com

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IRCCS – Convegno Governo Clinico Roma 31 maggio – Intervento di Sandro Alloisio

 

Incontro dei ministri europei della pubblica amministrazione (Roma 2-5 dicembre 2014)

TUNED 5 dicembre

Quattro intense giornate sindacali, a Roma, per l’incontro europeo dei Ministri responsabili della Pubblica Amministrazione (3 dicembre) e della riunione, il 5 dicembre, tra la rappresentanza sindacale europea nelle funzioni centrali (TUNED) e la rappresentanza dei datori di di lavoro pubblici (EUPAN).

Il 2 dicembre una delegazione sindacale del TUNED, guidata da Nadja Salson (EPSU) e dalla segretaria generale della Funzione Pubblica CGIL, Rossana Dettori, ha incontrato a Palazzo Vidoni la Ministra Madia, presidente di turno dei Ministri della Funzione Pubblica, per presentare le richieste del sindacato europeo in vista dell’incontro ministeriale.  Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il direttore generale Pia Marconi, si è valutato positivamente il fatto che, dopo 7 anni, si riunissero di nuovo i Ministri europei della pubblica amministrazione. Si è chiesto che questo incontro, visto anche il ruolo giocato dalle pubbliche amministrazioni nel semestre europeo, potesse diventare un appuntamento periodico. 
La delegazione sindacale, attraverso le parole di Rossana Dettori, ha chiesto alla Ministra Madia di sottolineare il ruolo del dialogo sociale europeo come elemento determinante affinchè le riforme delle pubbliche amministrazioni siano realmente utili alla crescita ed allo sviluppo.

 
Ministri UE 4 dicembre

Il 3 dicembre, a sette anni dal loro ultimo incontro, avvenuto a Berlino nel 2007, i ministri responsabili per la pubblica amministrazione dei 28 Paesi dell’Unione Europea si sono riuniti presso la Sala delle Conferenze Internazionali del Ministero degli Affari Esteri, nel quadro del semestre di presidenza italiano della UE. Ha coordinato l’incontro il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. Hanno partecipato ai lavori il vice segretario Ocse Mari Kiviniemi, rappresentanti della Commissione Europea e del Governo norvegese, presente come osservatore.

Il 4 dicembre si sono riuniti a Roma per la loro 63ma riunione,  i Direttori Generali della funzione pubblica dei paesi europei, presso il Ministero degli Affari Esteri. I membri delle delegazioni avranno modo di confrontarsi sui temi legati alla riforma della PA, alle competenze dei funzionari pubblici, alla capacità amministrativa, alla qualità delle prestazioni e al futuro della rete EUPAN.

 
TUNED 4 novembre

Il 4 dicembre si è tenuto presso la Funzione Pubblica CGIL in via Serra la riunione preparatoria della rappresentanza sindacale europea nelle funzioni centrali (TUNED).

Il 5 dicembre si è svolto il 21mo incontro tra la rappresentanza sindacale europea nelle funzioni centrali (TUNED) e la rappresentanza dei datori di lavoro pubblici  – direttori generali (EUPAN). La riunione segue quella di Atene del 20 giugno 2014. In discussione tra l’altro la presentazione finale dello studio EUPAE / TUNED sull’applicazione alle categorie vulnerabili dell’accordo quadro sulla qualità dei servizi pubblici delle amministrazioni centrali.  Lo studio è stato discusso a Parigi, nella Conferenza finale. il 6  7 novembre.
La relazione finale è stata presentata a Roma il 5 dicembre.

La presidenza lettona (gennaio giugno 2015) ha presentato il suo programma. La prossima riunione TUNED-EUPAN si terrà il 12 giugno 2015 a Riga.

Il TUNED era guidato dalla presidente Briitta Lejon (Svezia, ST) e dalla coordinatrice Nadja Salson (EPSU) La delegazione italiana, interamente rappresentata dalla FP CGIL, era composta dal segretario nazionale Totò Chiaramonte, da Nicoletta Grieco, Enzo Bernardo e Nadia Pagano.

L’EPSU ha prodotto un report sulle quattro giornate di lavoro a Roma.

 
 

 

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Accordo Collettivo Nazionale Collaboratori Attività di Ricerca 30.12.15

Questa mattina nella sede dell’Aris abbiamo sottoscritto,
unitamente a Cisl e Uil, l’accordo collettivo nazionale per i collaboratori di
enti di ricerca privati , istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
(IRCCS) di diritto privato e strutture sanitarie private che svolgono attività
di ricerca, che alleghiamo.

Si tratta di un buon accordo che ci può offrire la
possibilità di coinvolgere e rappresentare questi lavoratori.

Per la prima volta in categoria si regolamentano i
contratti individuali per i collaboratori che svolgono attività di ricerca.

L’accordo definisce precisamente quando si può ricorrere
all’attivazione del contratto di collaborazione.

Ciò determina che nel caso di un utilizzo improprio il
rapporto di lavoro si trasforma  da
rapporto di collaborazione a rapporto di lavoro dipendente subordinato.

E’ prevista la sospensione del rapporto di collaborazione
in caso di maternità, paternità, malattia e infortunio e la possibilità di
proroga, su accordo delle parti, per un periodo di tempo equivalente alla
sospensione.

E’ garantito il corrispettivo minimo per le attività
disciplinate in misura equivalente alla retribuzione globale di fatto definita
dai contratti collettivi applicati.

Sono  previste
garanzie e diritti sindacali ( diritto all’assemblea, diritto all’informazione,
diritto alla bacheca sindacale).

E’ inoltre riconosciuto il diritto di precedenza, in linea
con quanto avviene per i tempi determinati, nel caso in cui i collaboratori
abbiano già prestato la loro attività per almeno sei mesi nel corso degli
ultimi nove.

E’ infine riconosciuta la possibilità di accedere al
servizio mensa , alle stesse condizioni previste per i lavoratori dipendenti.

E’ istituita una commissione paritetica per monitorare
l’applicazione dell’intesa.
Roma, 30 dicembre 2015

p. la Segreteria FpCgil
Cecilia Taranto

 

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Valutazioni Schema DM DGSIA e sito Internet
 

AI
LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA

Riteniamo di dover segnalare che il metodo proposto dalla
Amministrazione è certamente penalizzante e non consente un lavoro di
approfondimento che avremmo voluto fare per fornire il nostro contributo.
Inviare gli schemi di decreti due giorni prima della pausa festiva e poi dare
una sola settimana di tempo per le osservazioni farebbe pensare a una azione
puramente formale poco interessate a ricevere sostanziali contributi delle
OO.SS...

(apri il documento di seguito allegato per continuare a leggere)

 
 
 
 
 

 
 

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Uso dell'uniforme operativa
 

In allegato la circolare ministeriale n. 0434291 del 20.12.2015, relativa a quanto in oggetto indicato.

FP CGIL NAZIONALE DAP
Massimiliano Prestini 

 
 
 

 

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Alle lavoratrici e ai lavoratori Formez PA
 

Siamo all’assurdo!

Disposto ieri il
trasferimento a Roma dei lavoratori in servizio a Napoli …

 

Cgil, Cisl, Uil,
Cisal: immediato ritiro dei provvedimenti!

 

 

A
meno di una settimana dall’Assemblea degli associati e dal presidio unitario
sotto Palazzo Vidoni del 22/12 u.s., la vicenda relativa alla Sede Formez di
Arco Felice a Pozzuoli ha fatto registrare, nel pomeriggio di ieri, un
ulteriore sconcertante quanto inatteso sviluppo.

 

Con una nota
indirizzata a tutti i lavoratori infatti, la Tecnostruttura del Formez ha
disposto, nelle more della definizione delle intese con la Regione Campania, il
trasferimento temporaneo a Roma di tutto il personale in servizio a Napoli a
far data dall’1/1/2016.

 

Secondo quanto
previsto nella citata nota, il personale dovrà presentarsi presso la Sede
romana dell’ente in data 11/1/2016 nel rispetto del normale orario di lavoro.

 

Le scriventi
considerano l’iniziativa assunta dalla Tecnostruttura del tutto inaccettabile.
Sia perché non preceduta da un tavolo di confronto con le OO.SS., peraltro
convocato per domani 30/12 p.v., sia perché intrapresa alla vigilia di un
importante incontro, programmato per la mattinata di oggi in Funzione Pubblica,
tra lo stesso Formez e la Regione Campania.

 

Non è
tollerabile che si continui a far pagare ai lavoratori e alle loro famiglie il
prezzo degli inaccettabili ritardi che in questi mesi si sono andati loro
malgrado accumulando; ritardi a più riprese denunciati dalle scriventi e
unicamente riconducibili alla responsabilità della politica, sia nazionale che
locale.

 

E’ assurdo che
dopo mesi di ritardi  e di un imbarazzante susseguirsi di scelte
gestionali discutibili si sia arrivati a pochi giorni dalla chiusura della Sede
di Napoli senza alcuna certezza sulla permanenza del Formez in Campania e sul
destino dei lavoratori in servizio a Pozzuoli.

 

E quel che è
ancora peggio è che, “infischiandosene” del tutto dei problemi cui essi
inevitabilmente andrebbero incontro, non si è esitato un istante a disporre
della vita professionale e familiare dei lavoratori trattandoli alla stregua di
veri e propri “pacchi postali”.

 

Ma il DFP non
aveva fornito indicazioni di segno completamente opposto?

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ giunto il
momento che politica e management si assumano le proprie responsabilità,
individuando oggi stesso soluzioni volte a preservare e sviluppare, assieme
alla continuità funzionale dei servizi erogati dal Formez in favore del
Mezzogiorno, competenze, professionalità e benessere organizzativo.

 

Le scriventi
chiedono pertanto a Formez PA di disporre l’immediato ritiro delle
comunicazioni inviate al personale ed il rinvio di ogni eventuale decisione ad
un momento successivo rispetto all’incontro di oggi in Funzione Pubblica e al
tavolo convocato per la giornata di domani.

 

Le OO.SS. sono come sempre pronte a fare la loro
parte. Finanche a mettere a disposizione dei lavoratori, ove necessario, presso
le rispettive Sedi sindacali, postazioni che consentano loro di prestare la
propria attività lavorativa in modalità “remoto”.   
Roma, 29 dicembre 2015

 

 

 

FP CGIL                   CISL FP              UIL PA                   FIALP CISAL

   
Daniele Nola      Andrea Nardella     Paolo Liberati      Giuseppe Marro

 
 
 
 
 
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