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Convocazione riunione. Tavolo tecnico. – Funzioni del personale civile
 

Di seguito, in allegato, la lettera di
convocazione fatta pervenire stamani dall’Ufficio di
Gabinetto del Ministro Pinotti – come da impegno assunto con
CGILCISLUIL
– sulla ripresa dei lavori al tavolo tecnico
per la definizione del regolamento di distinzione delle
funzioni tra personale civile e quello militare.
22 dicembre 2015 

FP CGIL DIFESA
Francesco Quinti

 
 
 
 

 

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Ministero della Difesa – CGILCISL e UIL richiesta incontro a SMM
 

Roma, 21.12.2015 

Al Ministero della
Difesa

Stato Maggiore Marina

Capo del 1° Reparto
Personale

Ammiraglio
Pietro
Luciano Ricca

 e,p.c.

Al
Ministero della Difesa

Gabinetto
del Ministro

R o m a

OGGETTO: richiesta incontro.-

Continuano a pervenire
dall’intero territorio nazionale copiose e particolareggiate
doglianze concernenti le bozze di organigramma degli Arsenali già
inviate da Maristat alle competenti direzioni.

In proposito,
constatato
che di fatto e a tutt’oggi – contrariamente alle rassicurazioni e
ai precisi impegni assunti a suo tempo al tavolo nazionale – le
scriventi OO.SS. sono state escluse da qualunque informazione
afferente la distribuzione degli organici,
si chiede di fissare quanto prima possibile, ovvero subito dopo le
prossime festività natalizie, un incontro sul tema testé sollevato.

Si resta in attesa di
cortese urgente riscontro e, con l’occasione, si porgono fervidi
auguri di buone feste e felice nuovo anno. 

 FP
CGIL                        CISL FP                  UIL PA
 Francesco
Quinti        Paolo Bonomo       Sandro Colombi

 
 

SMM convoca CGILCISL e UIL

_____________________________________________________________
22 dicembre 2015 

In allegato la lettera di convocazione per il 20 gennaio inviatoci da SMM.

 

 

News

 
Nota piano razionalizzazione della logistica – nota unitaria
 

 

Roma,
18 dicembre 2015

 

Dott. Mauro BONARETTI

      
Capo di Gabinetto

 

           
        
Ing.   Alberto CHIOVELLI

              
Direttore Generale del Personale e Affari
Generali

 

Oggetto: Piano razionalizzazione della logistica

 

           

Le
scriventi Organizzazioni sindacali, come già più volte segnalato e a maggior
ragione alla luce di notizie informali relative all’invio alle Strutture del
Ministero con la previsione  di chiusure
e relativo spostamento di personale nell’ambito del Piano della logistica
previsto dall’articolo 2 della legge 191/2009, chiedono l’apertura di un tavolo
di confronto su tutta la problematica all’oggetto che, come è noto, coinvolge
sia le Strutture Centrali che Territoriali del MIT

Nelle more
della presente richiesta le scriventi Organizzazioni sindacali chiedono  l’immediata 
sospensione, da parte dell’Amministrazione, di qualsiasi iniziativa e/o
disposizione, ove prevista, legate a eventuali 
prossimi trasferimenti del personale del Ministero.

Riteniamo
indispensabile un confronto, nel rispetto delle previste rispettive competenze,
che valuti complessivamente il Piano di razionalizzazione della logistica
dell’intero Ministero Infrastrutture e Trasporti fornendo dati ed elementi
analitici relativi ai risparmi attesi, ai costi connessi allo spostamento degli
uffici ecc. e tutte le altre informazioni che hanno determinato le scelte
ipotizzate , nonché  tutte le iniziative
utili a tutelare le eventuali situazioni di criticità e di particolare disagio
(distanza, situazione familiare, benefici ex lege 104 ecc.) che sulla base
delle scelte che in ogni caso si andranno ad individuare ricadranno
inevitabilmente sul personale coinvolto.

Qualora ciò
non avvenisse assumeremo tutte le iniziative idonee a difesa dei diritti dei
lavoratori nel rispetto delle prerogative sindacali.

Certi di un
positivo riscontro cogliamo l’occasione per inviare distinti saluti.

 

    
 
          FP CGIL                    CISL FP                         UIL PA

   
    Roberto Morelli           Carlo Amato           Vincenzo Lichinchi

 
 
 
 

 
 

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Istituto per minori di Caltanissetta
 

18.12.2015

In allegato la lettera della  Fpcgil Provinciale di Caltanissetta sulla situazione dell’Istituto Penale.

FP CGIL NAZIONALE DAP
Massimiliano Prestini 

 
 
 

 

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Comunicato
 
 

  AGENZIA
DELLE
ENTRATE

PROGRESSIONI ECONOMICHE –  FPSRUP 2013 – STABILIZZAZIONE DISTACCATI – MOBILITA’ 2015 ACCORDI FIRMATI  

                   
 

Ieri 17
settembre 2015, dopo una lunga trattativa, abbiamo sottoscritto gli accordi
riguardanti le progressioni economiche, il FPSRUP 2013, la stabilizzazione dei
distaccati e  la mobilità 2015.

 

Per quanto
riguarda le progressioni economiche, abbiamo firmato definitivamente l’accordo
dello scorso agosto, dopo la certificazione da parte degli organi di controllo.

E’ la
conclusione del percorso avviato nel 2010 che permette a tutti i lavoratori di
avere un passaggio economico. E’ il frutto di una attività sindacale seria e di
un impegno preso verso i lavoratori a dispetto di tutte le illazioni di FLP USB
UIL  che hanno messo in discussione
l’accordo sottoscritto lo scorso agosto, quasi auspicandone   la 
bocciatura.

Il bando sarà
pubblicato la prossima settimana e la procedura si chiuderà nei primi mesi del
2016, con decorrenza giuridica e riconoscimento economico al 1 gennaio 2015.

 

Abbiamo
sottoscritto anche la ripartizione del FPSRUP 2013. E’ un accordo importante,
il primo passo nella direzione dell’accorpamento dell’Agenzia delle Entrate con
l’ex Territorio. Il fondo unico è pari a circa 170 milioni di euro (la stessa
cifra del 2012) e, in via sperimentale, è stata uniformata  la ripartizione dello stesso. Novità
fondamentale è che il frontoffice e la performance individuale (produttività)
vengono retribuiti con gli stessi criteri; inoltre per quanto riguarda il
budget d’ufficio  sono state individuate
figure  professionali simili da
retribuire.

Essendo un
accordo sperimentale, abbiamo concordato una verifica dei criteri sottoscritti.

Visto
l’accorpamento della retribuzione del frontoffice abbiamo chiesto la
sottoscrizione dell’anticipo, per il 2015, del frontoffice per l’ex Territorio
(impegno preso e richiesto dalla CGIL alla sottoscrizione dell’accordo per i
lavoratori delle Entrate). L’Amministrazione si è dichiarata disponibile.

 

In ultimo
abbiamo sottoscritto la stabilizzazione dei distaccati a qualsiasi titolo con
decorrenza antecedente al 1/1/2012 e la mobilità  volontaria nazionale 2015.

La mobilità
prevede 310 posti in uscita divisi tra le varie regioni.

 

La CGIL esprime
tutta la propria soddisfazione per gli accordi sottoscritti,  per aver mantenuto  gli impegni presi verso i lavoratori con il
riconoscimento del lavoro svolto dal personale e per  aver compiuto    un 
passo  importante verso
l’accorpamento delle due agenzie.

 

            

      Il coordinatore Nazionale                                      Il
coordinatore Nazionale

     
                 Agenzia Entrate                                                  Agenzie Fiscali

       
                Carmine Di Leo                                                Luciano Boldorini                   

 
 
Documenti allegati
 

Accordi allegati

 

Accordi sulla Procedura di stabilizzazione
delle posizioni di distacco
e sulla Procedura selettiva di sviluppo economico,
sottoscritti il 17 settembre 2015

 

Accordo sulla Procedura di mobilità volontaria
nazionale del personale dell’Agenzia per l’anno 2015,
sottoscritto il 17 settembre 2015 

 
 

Accordo sulla Ripartizione del FPSRUP
dell’anno 2013,
sottoscritto il 17 settembre 2015

 
 

21 dicembre 2014 ***

FPSRUP 2013accordo definitivo e comunicato incontro

 

 

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Auguri di Natale della Cgil (e quelli del Ministro Poletti, al quale le otto ore sembran poche)
 

Ebbene si,
a tutti – ma proprio a tutti -auguri di buon Natale, vacanze, riposo o quel che
preferite: quest’anno è stato duro ma, per fortuna, qualche giorno di ferie ci
consentirà di recuperare la serenità durante le festività natalizie!

Però -c’è
sempre un però! -anche quest’anno c’è più di una nota stonata che guasta le
feste: non bastava il rinnovo contrattuale che aspettiamo da sei anni e che non
arriva, ma qualcuno ce ne aggiunge del suo. E, per questo motivo, come
lavoratori, vogliamo concludere l’anno concentrando l’attenzione su un’unica
vicenda che è stata trattata dai media senza attribuirle la gravità che merita.

Di cosa si
tratta? Presto detto: proprio qualche giorno fa il ministro del Lavoro ha
esternato il proprio “Poletti-pensiero”, che si può riassumere così:
bisogna partecipare in maniera attiva e responsabile all’attività aziendale ed
alla produzione del valore, attraverso un lavoro da considerare semplicemente
un’attività umana, che si può fare in mille posti e in mille modi.

Evidentemente,
a Poletti “otto ore sembran poche”.

E, se la
sintesi è corretta, è invece normale, subito dopo averla letta, sentirsi un po’
come nei panni di Cipputi.

Secondo
Poletti quindi, non bastassero le sciagure presenti il ministro preannuncia
anche quelle future. Studiare tanto – e, soprattutto, farlo bene -vuol dire
solo perdere tempo. L’importante è prendere ‘sto benedetto pezzo di carta, che
dia niente di più che conoscenze immediatamente spendibili per trovare un
lavoro da svolgere ovunque ti trovi, a qualunque orario, senza sapere quanto
guadagni esattamente. Il tentativo di mistificare il quotidiano sfruttamento
con romanticherie quali “il lavoro è un’attività umana”, che perciò “si
può fare in mille posti”, non riesce a nascondere i riferimenti ad un
lavoro basato sul cottimo ed in condizioni peggiori di quelle dei nostri padri.

Certo, il
ministro Poletti ha provato a correggere il tiro.
Alla Luiss aveva invitato i
ricercatori a studiare il tema del superamento del contratto di lavoro basato
sull’orario di lavoro, da sostituire con un altro che abbia come riferimento “la
misura dell’apporto dell’opera”; pochi giorni dopo, davanti ai giornalisti,
Poletti afferma di non riferirsi al cottimo ma ad una “partecipazione attiva
e responsabile del lavoratore alla propria attività di lavoro, alla produzione
del valore e dell’opera che realizza”.

Ma, se
linguaggio si è fatto più aulico, il senso rimane intatto: il salario o lo
stipendio del lavoratore deve essere legato al suo rendimento. Quanto è
distante il senso delle affermazioni di Poletti da quelle del presidente di
Confindustria, Giorgio Squinzi che parla di salario legato alla produttività e
alla flessibilità o da quello aberrante – e a noi tutti tristemente noto –
dell’ex ministro Brunetta? Cos’ha di diverso l’idea del ministro del Lavoro,
rispetto a quella di Marchionne di salario legato agli obiettivi aziendali?

Le risposte, ovviamente, sono
scontate: non c’è differenza.

Per ora noi ci limitiamo ad
archiviare le affermazioni di Poletti come dovute ad un colpo di freddo. Ma noi
della Cgil vogliamo rimanere concreti e, quindi, lo invitiamo a pensare al
fatto che in Italia, da tempo, non c’è un solo prodotto tecnologico di larga
diffusione, comparso sul mercato negli ultimi decenni, per i quali in Italia si
faccia anche produzione oltre che consumo. Oppure che il tema della sicurezza
(per esempio) è un diritto ed è bene parlarne.

E quindi il furbo di turno si
rivela tristemente per quello che è in realtà: dannoso per se stesso e per gli
altri, da mettere al bando. Facciamone un buon proposito per l’anno nuovo. Stai
a vedere che forse, una volta tanto, l’Italia imparerà la lezione che la
correttezza paga sempre?

A tutti, quindi, buone feste!

Roma, 21 dicembre 2015

p. la FP CGIL Mipaaf

Savino Cicoria

 

 

 
 
 
 

 

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Comunicato su emendamento legge di stabilità
 

Roma, 21 dicembre 2015  

  Nelle pieghe della legge di stabilità 2016 il
Ministro ha pensato bene di buttarci sopra una normetta, di quelle che con
nonchalance si tirano fuori dal cassetto all’ultimo minuto, che hanno una
spiegazione frettolosa, impropria, insomma una normetta da decreto omnibus.

L’emendamento è il 2182 presentato dal relatore
e prevede quanto segue:

 

 174-septies. Nelle more dell’adozione dei
decreti legislativi attuativi dell’articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n.
124, al fine di dare efficace attuazione alle disposizioni di cui all’articolo
17-bis, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché di garantire il buon
andamento dell’amministrazione di tutela del patrimonio culturale, entro trenta
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo emanato ai sensi
dell’articolo 17, comma 4-bis, lettera e), della legge 23 agosto 1988, n. 400,
e dell’articolo 4, commi 4 e 4-bis, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.
300, si provvede, nel rispetto delle dotazioni organiche del Ministero dei beni
e delle attività culturali e del turismo di cui alle tabelle A e B del
regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29
agosto 2014, n. 171, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, alla
riorganizzazione, anche mediante soppressione, fusione o accorpamento, degli
uffici dirigenziali, anche di livello generale, del medesimo Ministero.

 

 Quindi il Ministro pensa di rivedere la
riorganizzazione del Ministero appena conclusa e per farlo utilizza un blitz
normativo, motivandolo nel seguente modo:

 

“Aggiunge il comma 174-bis,
che prevede la riorganizzazione degli uffici
dirigenziali, anche di livello generale, del Ministero dei beni e delle
attività culturali, anche mediante soppressione, fusione o accorpamento (nel
rispetto delle dotazioni organiche previste dal DPCM 171/2014), al fine di dare
più efficace attuazione alle disposizioni sul silenzio assenso tra
amministrazioni pubbliche di cui all’art. 17-bis, co. 3, della L. 124/2015.

La disposizione richiamata prevede il termine di 90 giorni per l’espressione, da parte
dell’amministrazione preposta alla tutela dei beni culturali, di assensi,
concerti o nulla osta richiesti per l’adozione di provvedimenti normativi o
amministrativi di competenza di altre amministrazioni pubbliche. Decorso tale
termine, senza che l’assenso, il concerto o il nulla osta sia comunicato, lo
stesso si intende acquisito.

Si intenderebbe, dunque, che la previsione di
fusione o accorpamento sia finalizzata a fronteggiare meglio le richieste
provenienti da altre pubbliche amministrazioni.

In particolare, si prevede di procedere alla
riorganizzazione con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e
del turismo, entro 30 giorni dalla
data di entrata in vigore della legge. Per l’adozione del decreto ministeriale
si richiamano l’art. 17, co. 4-bis, lett. e), della L. 400/1988 e l’art. 4, co.
4 e4-bis, del d.lgs. 300/1999.

Al riguardo si segnala che l’art. 17, co. 4-bis,
lett. e), L. 400/1988 prevede l’adozione di decreti ministeriali per la
definizione dei compiti delle unità
dirigenziali nell’ambito degli uffici
dirigenziali generali, mentre l’art. 4, co. 4, del d.lgs. 300/1999 prevede
l’intervento di decreti ministeriali per l’individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale e per la definizione dei
relativi compiti, nonché per la
distribuzione dei predetti uffici tra le strutture di livello dirigenziale
generale.”

 

 In sostanza il motivo
strumentale è l’applicazione del silenzio assenso contenuto nella riforma
Madia, ma come si vede c’entra come il cavolo a merenda. In realtà il Ministro
riformatore vuole le mani libere, per fare cosa? Certo se l’ipotesi è quella di
ulteriori accorpamenti su base territoriale, nei termini denunciati in un
articolo odierno su Repubblica da Tomaso Montanari (ad esempio archivi e
biblioteche, Sbeap e Soprintendenze Archeologia),  vuol dire che siamo alla destrutturazione
completa delle linee di tutela.
Ma non ci meravigliamo più di tanto: tutta la
gestione di questa fase vede un forte accentramento nelle mani della politica
delle funzioni amministrative e la vicenda dei Musei autonomi, anch’essa
lucidamente posta in evidenza da Montanari, è esemplare per le commistioni
improprie che sta determinando tra politica e amministrazione, sia sul piano
delle scelte dei dirigenti che su quello delle designazioni nei consigli di
amministrazione. Con l’ulteriore conseguenza di prolungare lo stress da riforme
infinite a cui lo stremato apparato ministeriale è ormai sottoposto da anni e
che nell’ultimo anno ha provocato sconquassi per i quali ancora non si vede
luce.

Quello che più
colpisce è appunto il modo carbonaro con cui si attuano scelte senza ritenere
di motivarle nemmeno in sede parlamentare. Nessun dibattito e nessun
palesamento degli intenti programmatori: le normette si prestano poco alle
conferenze stampa trionfali e la tutela del nostro patrimonio non fa notizia

E così succede che
il piano di spesa della Soprintendenza archeologica di Roma toglie soldi alla
tutela ed ai processi di manutenzione e li investe nella valorizzazione
(ricomprendendo in questo le fantasmagoriche idee di fare un ristorante di
lusso al Palatino e  di dotare il
Colosseo di una pedana per spettacoli d’autore). 
Mentre a Pompei si inaugurano sei domus
restaurate ma non si dice quanto dei fondi europei sono stati spesi. Insomma
prosegue la spettacolarizzazione ad uso mediatico delle politiche culturali e
sottotraccia prosegue indisturbato un processo che mette gravemente a rischio
tutte le linee di tutela del nostro patrimonio culturale.

Per questo noi
rivolgiamo un pubblico quesito al Ministro: a che serve la normetta? In che
modo dovrebbe aiutare i rapporti tra le amministrazioni sul silenzio-assenso?
Suvvia, uno sforzo di trasparenza non può che fare bene. Magari farebbe bene
all’articolo 9 della Costituzione, che certo non può essere ridotto al rango di
normetta.

 

 

 

 Claudio Meloni

 FP CGIL Mibact

 
 
 
 

Nuova tessera di riconoscimento per il personale VV.F.

21.12.2015 – Nuova tessera di riconoscimento per il personale VV.F.

 

 

Convocazione – Indennità di missione e straordinario per conduzione automezzi.

22.12.2015 – Convocazione – Indennità di missione e straordinario per conduzione automezzi.

 

 

Accordo integrativo FUA 2013

16.12.2015 – Pubblichiamo, in allegato, l’accordo integrativo concernente la distribuzione dei risparmi di gestione e delle risorse di cui all’Art. 1 Comma 1328 della legge 296/2006 affluite al Fondo di Amministrazione per l’anno  2013.

 

 

Avvio 78° Corso Allievi Vigili del Fuoco – Informativa.

21.12.2015 – In allegato l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione relativa all’avvio del 78° corso di formazione per Vigili Permanenti.

 

 

Fondo di Amministrazione per l'anno 2013 – Accordo integrativo.

21.12.2015 – Pubblichiamo, in allegato, l’accordo integrativo relativo al Fondo di Amministrazione per l’anno 2013.
Al riguardo rappresentiamo che, in attesa della chiusura dei lavori del tavolo tecnico, appositamente costituito, che dovrà individuare le nuove figure da incentivare, anche alla luce del progetto di riordino, sono stati mantenuti gli stessi istituti già concordati per l’anno 2012.

 

 
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