Al personale ex Assi
Oggetto: Somme erogate nel 2013 riferite all’annualità FUA
2012 personale ex Assi.
In data 11 luglio scorso la scrivente organizzazione
sindacale, con la nota in allegato, aveva chiesto informazioni al Capo
Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche
e della pesca Luca Bianchi circa la tassazione applicata al compenso
incentivante erogato al personale ex-Assi, relativo alle somme del salario
accessorio 2012, gravante sui redditi del 2013, per le quali ritenevamo si
dovesse prevedere un regime a tassazione separata in luogo della tassazione
corrente applicata.
Il dirigente responsabile dell’ufficio Affari Generali
gestione ex Assi rispondeva, in data 30 luglio, al Capo Dipartimento e, per
conoscenza, al Direttore generale della DPQAI e al dirigente di Agret V,
affermando che la procedura utilizzata era corretta.
La procedura applicata invece era palesemente errata e ciò
ha comportato una maggiore tassazione a carico di tutto il personale ex Assi
interessato, che la Cgil chiede di recuperare.
Solo recentemente la direzione Agret, dopo l’attuazione
della riorganizzazione degli uffici dirigenziali che ha fatto ricadere la
materia nelle competenze della Direzione stessa, convenendo con la nostra
interpretazione, ci ha risposto che il dirigente dell’ufficio Agret V ha preso
in carico il problema segnalato ed inviato al competente ufficio dell’Agenzia
delle Entrate una comunicazione per segnalare l’errore e chiedere se sia
possibile recuperare la tassazione imputata in eccedenza al personale ex Assi.
Non appena perverrà una risposta dall’Agenzia delle Entrate
sarà nostra cura informarvi sugli sviluppi.
Roma 27 gennaio 2015
p.
la FP CGIL Mipaaf
Savino Cicoria
Roma, 11 luglio 2014
Al Capo dipartimento delle politiche competitive,
della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca
dr. Luca Bianchi
Egregio
Sig. Capo Dipartimento,
ci giungono da diversi colleghi richieste di
chiarimento in merito alla tassazione applicata al compenso incentivante
erogato al personale ex-Assi, relativo alle somme del salario accessorio 2012,
gravante sui redditi del 2013, per le quali è prevista l’applicazione di un
regime a tassazione separata.
Nel merito però v’è da osservare che non risulta del
tutto chiara la modalità con cui detta aliquota sia stata calcolata dall’ex
Ufficio Affari Generali gestione ex Assi e, nello specifico, sembra eccessiva
l’aliquota massima applicata rispetto alle aliquote medie dei due anni
precedenti, motivo per cui alcuni dipendenti, in maniera autonoma, si sono
rivolti al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha effettivamente
rilevato una tassazione eccedente rispetto a quella prevista, consigliando loro
di chiedere ufficialmente l’attivazione delle verifiche previste e l’eventuale
restituzione del surplus di tassazione secondo le procedure in essere.
Infatti le somme soggette a tassazione separata,
operata alla fonte dall’Amministrazione, non rientrano più nel calcolo della
tassazione al momento dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi e non
possono quindi essere soggette a compensazione tra il dare e l’avere e,
pertanto, la richiesta di restituzione è l’unica soluzione per recuperare il
surplus di tasse operate, che avverrà (comunque) in tempi successivi causando
di fatto un danno economico al personale coinvolto.
Se alcune delle considerazioni sopra esposte fossero
vere – ed alcune di esse lo sono certamente – ci troveremmo di fronte ad una
situazione di grave incertezza per il personale che si vedrebbe costretto ad
avvalersi dell’assistenza di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o di un Caaf
preposto allo scopo.
Ciò stante, le chiediamo di voler intervenire per
verificare lo stato dell’arte e, successivamente, ove l’ipotesi fosse confermata,
di costituire un gruppo di lavoro per fornire assistenza ai dipendenti, anche
per quanto riguarda le informazioni da indicare per la compilazione
dell’allegato modulo per il rimborso delle imposte dirette erroneamente
trattenute dal sostituto d’imposta (artt. 37 e 38 del Dpr n. 602/73).
p.
la FP Cgil Mipaaf
Savino Cicoria
INCONTRO
STATO
MAGGIORE
ESERCITO
(R.P.G.F.)
del 1 Dicembre 2015
risposte
insufficienti ed inadeguate
Ieri si è tenuta la programmata sessione informativa con Stato
Maggiore Esercito – RPGF con all’ordine del giorno i provvedimenti
riguardanti l’Area di Vertice, l’Area della Formazione e
informazioni riguardanti il reimpiego del personale degli Enti di
Roma e Napoli.
Come è noto, nell’incontro del 29 ottobre u.s. abbiamo sollevato
eccezioni sia di merito che di metodo rispetto all’attività
informativa, tavolo tecnico, che si svolge ormai da tempo presso
Stato Maggiore Esercito; attività che nel recente passato, grazie al
confronto franco e costruttivo instauratosi con la Forza Armata, ha
prodotto risultati positivi in tema di riorganizzazioni e
reimpieghi.
Nostro malgrado prendiamo atto che l’Amministrazione, o almeno
parte di essa, ha unilateralmente cambiato la sua politica, in
contraddizione anche con quanto assicuratoci dal Capo di SME
nell’incontro del 29 Luglio u.s. e confermato in una sua recente
direttiva. Politica che privilegiava, in questo difficile momento di
trasformazione della F.A., i rapporti con le OO.SS a tutti i livelli,
invitando a produrre ogni utile sforzo al fine di agevolare il
confronto ed il dialogo.
La situazione attuale vede il tavolo tecnico nazionale svuotato di
contenuti, in quanto i provvedimenti di riorganizzazione/chiusura
oggetto di informazione che, come affermato dall’Amministrazione,
dovrebbero essere allo stadio di progetto di studio, risultano già
in fase di attuazione presso gli Enti interessati con proposte di
spostamenti del personale, eliminazioni di elementi di organizzazione
e comunicazione ai dipendenti di date di chiusura delle attività.
Per tale motivo avevamo chiesto, già nella seduta del 29 Ottobre,
di poter incontrare il Capo di SME. Ciò, al fine di poter
riconfermare la politica di merito e di metodo già tracciata in
precedenza, o eventualmente apprendere ufficialmente che ci troviamo
di fronte ad una nuova linea di indirizzo.
La richiesta di incontro di ieri, in attesa dell’appuntamento con
il Capo di SME – Generale Errico – che dovrebbe avvenire
presumibilmente nella seconda decade di Gennaio, è stata accettata
da FP CGIL CISL FP ed UIL PA solo perché l’Amministrazione aveva
assicurato che prima di affrontare gli argomenti all’o.d.g. avrebbe
fornito risposte sulle problematiche sollevate nel precedente
incontro.
Constatato che in quella sede ci sono state fornite risposte
inadeguate ed insufficienti, abbiamo sospeso la riunione e
immediatamente chiesto che le prossime sessioni informative vengano
convocate solo successivamente all’incontro chiarificatore con il
Capo di SME.
Vi terremo informati degli ulteriori viluppi.
Roma, 2.12.2015
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Di seguito, in allegato, la comunicazione ufficiale della pubblicazione del sistema di
valutazione e misurazione della performance, fatto pervenire ieri
sera dall’amministrazione sul quale, come noto, abbiamo sempre
unitariamente avanzato le nostre contestazioni non accettando
nemmeno di discuterne.
Anche alla luce di questo ulteriore segnale di rottura, e
delle valutazioni conseguenti, anticipiamo la prossima
convocazione della delegazione trattante nazionale.
roma, 1 dicembre 2015
FP CGIL NAZIONALE
Francesco Quinti
Nuovo Sistema di misurazione e
valutazione della performance individuale del personale
civile delle areee funzionali 2016
01.12.2015 – Si informa che è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana – 4ª Serie Speciale Concorsi ed Esami – del 1°
dicembre 2015, la conferma del diario della prova preselettiva del concorso
pubblico, per esami, a 10 posti nella qualifica di Funzionario amministrativo –
contabile vice direttore del ruolo dei funzionari amministrativo contabili
direttori del Corpo Nazionale dei Vigili del
fuoco.
01.12.2015 – Mobilità del personale appartenente al ruolo di Vigile del fuoco, specialista sommozzatore – Pubblicazione graduatoria di mobilità.
01.12.2015 –
Come è noto, i contratti del
Pubblico Impiego, quindi anche quello dei Vigili del Fuoco, non vengono
rinnovati da più di sei anni. Il Presidente del Consiglio, evidentemente non
contento della proposta, già indecente e irrispettosa, di stanziare solo 219
milioni di euro per i prossimi rinnovi, si è inventato anche lo strampalato
bonus di 80 euro – destinato alla sicurezza e alla difesa, senza alcuna
distinzione di fasce di reddito – ricompattando lavoratrici e lavoratori, ma
anche i maggiori sindacati che li rappresentano, nella grande e riuscita
manifestazione nazionale del 28 novembre u.s. a Roma la cui parola d’ordine è
stata “CONTRATTO SUBITO”.
I lavoratori e le lavoratrici del
Corpo nazionale, in attesa che la delega inserita nella c.d. legge Madia
consenta una vera riforma delle carriere del Corpo stesso attraverso la
modifica del D.Lgs 217/05 e del D.Lgs 139/06, in queste ultime ore sono vittime
di strumentalizzazioni e propaganda tali da obbligarci a ribadire con forza
quanto affermato da tutti anche nel comizio conclusivo della manifestazione.
No
agli slogan elettorali di Renzi e immediata apertura della discussione con le
parti sociali, sui rinnovi contrattuali – No all’elargizione di Bonus
una tantum, che oggi ci sono, domani chissà… – SI invece ad un aumento
contrattuale dignitoso (la proposta Cgil è di 150 euro al mese in busta paga),
concretizzando subito gli stanziamenti necessari.
Invitiamo, quindi, tutti, a non
cadere nel tranello delle buone proposte di Renzi e di Alfano, tanto meno alle
chiacchiere dei gonzi che, malgrado le numerose esperienze negative, ancora gli
credono; gli 80 euro sotto forma di bonus sono solo lo strumento per
mortificare ancora una volta lavoratrici e lavoratori.
La Fp Cgil VVF, contrariamente a
quanto sta dicendo qualcuno, non accetterà mai un aumento legato alle sole
detrazioni fiscali.
L’ipotesi di aumenti una tantum
non strutturali e privi di copertura previdenziale non può essere una proposta
accettabile.
Invitiamo tutti i lavoratori e le
lavoratrici a sostenere le iniziative di rivendicazione poste in essere con la
manifestazione del 28 novembre, evitando di cadere nel trabocchetto del tanto
meglio tanto peggio voluto dal Presidente del Consiglio, dai suoi Ministri e
dai soliti fiancheggiatori.
Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
Roma, 1 dicembre ’15
Al Capo di Gabinetto
Prof. Giampaolo
D’Andrea
E, p.c.:
Al Segretario Generale
Arch. Antonia Pasqua Recchia
Al DG Organizzazione
Dr. Gregorio Angelini
LORO SEDI
Oggetto: Sentenza
Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per il Lazio – n.335/2015 –
Riconoscimento benefici
previdenziali al personale esposto a sostanze insalubri.
Signor Capo di
Gabinetto,
Riteniamo
opportuno sottoporre alla S.V. l’esito del contenzioso attivato a seguito di
un ricorso avviato da un gruppo di
lavoratori in quiescenza, provenienti dai cicli lavorativi afferenti il
restauro, i quali hanno avanzato istanza di riconoscimento, ai fini del
trattamento pensionistico, dell’esposizione ai lavori insalubri.
La
vicenda trae origine da una richiesta, avanzata a suo tempo dalla scrivente
O.S., tesa al riconoscimento ai lavoratori che nel corso della loro attività
sono stati esposti alle sostanze insalubri elencate nell’art.1 del Decreto
Luogotenenziale n.110/1919 dei benefici previsti dall’art.25 del DPR 1092/73.
Richiesta
sulla quale abbiamo purtroppo registrato un parere negativo
dell’Amministrazione, motivato dal fatto che l’art.25 del DPR 1092/73 sia
riferibile solo al personale con qualifica operaia, analogamente al
riconoscimento previsto per il personale operaio del Ministero della Difesa a
cui è esplicitamente indirizzata la disposizione. A tale posizione noi abbiamo
replicato sostenendo che, sulla base dell’evoluzione delle normative in materia
di sicurezza sul lavoro, non può essere l’appartenenza ad una singola categoria
professionale bensì la concreta esposizione alle sostanze insalubri
riconosciute dall’attuale normativa a determinare il diritto dei lavoratori ad
usufruire dei benefici previdenziali previsti, in particolare lavoratori del
restauro e fotografi. E nel contempo avviando il contenzioso che, per quel che
riguarda il personale in quiescenza, ha prodotto l’importante sentenza che inviamo per
opportuna conoscenza ed i conseguenti approfondimenti.
In tale
contesto abbiamo peraltro dovuto verificare, a partire dall’entrata in vigore
del Contratto Integrativo di Amministrazione stipulato alla fine degli anni
Novanta, l’abbandono dell’aggiornamento e rilascio del Libretto Individuale di
Rischio previsto dall’art.9 del DPR 146/1975, che formava, nel contesto
normativo sopra evidenziato, strumento normativo essenziale ai fini del
riconoscimento del beneficio pensionistico. Una decisione inspiegabile, come se
il rilascio di detto documento fosse solo propedeutico al riconoscimento
dell’indennità di rischio e non utile ai fini del monitoraggio delle condizioni
di esposizione al rischio ed ai conseguenti benefici pensionistici. Di
conseguenza l’applicazione della sentenza ha una delimitazione temporale dovuta
proprio a questo improvvido abbandono della procedura sopra evidenziata.
L’altra
conseguenza prodotta è che, nell’ambito del personale interessato, si è
determinata una evidente sperequazione, dovuta all’interpretazione sfavorevole
dell’Amministrazione, con personale di qualifica diversa da quella operaia
posto in quiescenza con il riconoscimento del beneficio e personale nella
medesima condizione professionale in
servizio o posto in quiescenza dopo la presa di posizione formale
dell’Amministrazione a cui il beneficio non viene riconosciuto.
Una
situazione inaccettabile, sia in considerazione della delicatezza della
materia, che incide sui fondamenti della tutela della salute e sicurezza sul
lavoro, che dal punto di vista della mancata uniformità di trattamento per il
personale interessato.
Ciò
stante, nel rinviare ad una attenta lettura della sentenza, esemplare a nostro
giudizio nella puntuale disanima della problematica sopra esposta, la scrivente
O.S., considerata anche l’obsolescenza normativa evidente alla luce dei riferimenti
sopra evidenziati, ad esempio un elenco di sostanze insalubri risalenti al
1919, ritiene non più procrastinabile un intervento normativo, volto
all’aggiornamento della normativa in questione alla luce degli atti normativi
intervenuti in maniera sistemica sulla tutela della salute e sicurezza sul
lavoro e della necessità di riconoscere ed estendere a tutti i lavoratori dei
profili professionali interessati la cui attività comporta l’esposizione a
sostanze insalubri i benefici previdenziali previsti dalla legge 1092/1973.
Certi
della sua sensibilità sul tema sopra esposto la scrivente O.S. resta in attesa
di formali comunicazioni al riguardo.
Distinti
saluti
FP CGIL NAZIONALE MIBACT
Claudio Meloni
Roma, 1 dicembre 2015
Al Segretario Generale MIBACT
Arch.
Recchia
Al Direttore Generale Organizzazione
dr.
Gregorio Angelini
Al Direttore Generale Musei
dr. Ugo Soragni
Al Direttore Generale Archivi
dr. Mario
Guarany
Oggetto: riorganizzazione logistica –
trasferimento MNAO nella sede dell’Archivio Centrale
dello Stato
Egregi,
spiace acquisire notizie che riguardano la
riorganizzazione logistica del Ministero sui media.
Ci riferiamo all’articolo
pubblicato il 29 novembre 2015 su “Patrimonio SOS” a firma di Vittorio Emiliani,
che dà per certo il trasferimento del Museo Nazionale Arte Orientale nella sede
dell’Archivio Centrale dello Stato, con il conseguente trasferimento di buona
parte di patrimonio documentale in carico allo stesso Archivio. Spiace rilevare
che sulla materia della riorganizzazione logistica degli Uffici tutti gli
impegni assunti da codesta Amministrazione sono rimasti lettera morta e la
stessa prosegue il suo piano di riorganizzazione senza minimamente coinvolgere
le parti sociali e, nel caso in specie, riproponendo una operazione del tutto
incomprensibile dal punto di vista della funzionalità dei servizi e certamente
non priva di costi per l’Amministrazione e l’Erario pubblico.
Ciò stante le scriventi OO.SS. chiedono il pieno
rispetto degli accordi raggiunti sulla materia ed in particolare di avere
conoscenza del piano di riassetto logistico previsto a livello nazionale e il
rapporto costi-benefici che ne deriva.
In particolare, per quel che riguarda il
trasferimento del MNAO si chiede di avere contezza dei costi presunti
dell’operazione rispetto al rapporto contrattuale con la società EUR S.p.a. ed
ai costi previsti per l’allestimento della nuova sede museale e per l’utilizzo
del deposito in cui spostare la documentazione in carico all’Archivio Centrale.
Si aggiunge inoltre che l’accordo nazionale in
materia prevede l’attivazione di tavolo territoriale sulla mobilità del
personale. Si chiede formale assicurazione al riguardo.
Quanto sopra esprimendo totale contrarietà al
trasferimento di che trattasi e riservandosi ogni ulteriore valutazione
rispetto a quanto formalmente codesta Amministrazione comunicherà in esito alle
richieste sopra avanzate.
Nel restare in attesa di formale e urgente
riscontro alla presente nota, inoltrata ai sensi della vigente normativa
contrattuale, si porgono distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Daniela Volpato Enzo Feliciani
07.12.2015 – Convocazione Consiglio di amministrazione ONA seduta del 7/12/2015.
Si è svolto il 27 novembre
scorso il programmato incontro presso l’ufficio centrale degli
archivi notarili in merito alle conseguenze della riorganizzazione
del ministero della giustizia sull’amministrazione degli archivi
notarili.
Nel corso della riunione Cgil
CISL e UIL hanno innanzitutto apprezzato la pubblicazione sul portale
intranet dei risultati dell’attività del gruppo di lavoro su
razionalizzazione, semplificazione, informatizzazione delle attività
istituzionali e dell’organizzazione dell’amministrazione degli
archivi, chiedendo di darne attuazione quanto prima. Successivamente
le stesse hanno nuovamente censurato la scelta del Governo di
estendere il taglio all’organico a tutta l’amministrazione (e
non solo a quella centrale come avvenuto con gli altri dipartimenti)
ed hanno invitato il direttore generale a concordare con le
rappresentanze sindacali le modalità del predetto taglio al fine di
coniugare l’interesse dei lavoratori, in particolare di quelli che
dovessero risultare in esubero, con quello dell’amministrazione
teso a garantire il servizio all’utenza pur in presenza di un
numero inferiore di dipendenti.
Preso atto della disponibilità
da parte del direttore generale reggente a discutere con le
organizzazioni sindacali del taglio agli organici e delle sue
conseguenze, il tavolo ha convenuto di aggiornare la discussione ad
un successivo incontro da tenersi con la partecipazione anche del
gabinetto del ministro atteso che la questione del taglio degli
organici e soprattutto quella della ricollocazione degli esuberi e
della eventuale soppressione di strutture periferiche investono anche
gli altri settori del ministero (amministrazioni giudiziaria,
penitenziaria e della giustizia minorile e di comunità).
Vi terremo informati sugli
sviluppi
FP CGIL
Nicoletta Grieco
CISL FP
Eugenio Marra
UIL PA
Domenico Amoroso
1 dicembre 2015
A due anni
circa dall’introduzione del processo civile telematico nel nostro ordinamento,
permangono diverse criticità, talune di ordine pratico, perlopiù legate allo
sviluppo del software gestionale SiCID, talaltre di ordine normativo in
particolare laddove si consente ancora troppo spesso l’utilizzo del supporto
“cartaceo”. In ogni caso, dopo due anni, il parco hardware ancora
risulta essere obsoleto e inadeguato, la formazione del personale non c’è stata
ed i lavoratori, come altre volte, si sono formati sul campo tra mille
difficoltà. Vi sono poi da menzionare le ben note difficoltà derivanti
dall’impatto delle procedure telematiche sulle declaratorie dei profili
professionali, pensate e definite con riferimento a procedure di “lavorazione”
dei fascicoli processuali ora del tutto superate.
Le criticità
sopra esposte, purtroppo non sono state risolte, neanche in parte, dalla
recente circolare della direzione generale della giustizia civile che pure ha
il merito di proporsi come vademecum teorico/pratico dell’utilizzo del pct.
In particolare nella
predetta circolare…
APRI LA NOTA ALLEGATA per continuare a leggere…