Scioperi: Cgil Cisl Uil, serve contrattazione per grandi eventi, no a legge


Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa

“Intervento legislativo improprio, da Garante invasione di campo”

Roma, 15 ottobre 2015

“Riteniamo quella del Garante una vera e propria
forzatura da rigettare, da parte di un ente che dovrebbe essere terzo;
così come ribadiamo la nostra contrarietà al decreto legge 146/15 sulla
regolamentazione del diritto di sciopero nei siti di interesse storico e
artistico che, come abbiamo sostenuto anche oggi in occasione del
secondo incontro con l’Aran, è incostituzionale”. Lo affermano Fp Cgil,
Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa.

Per i sindacati di categoria di Cgil
Cisl e Uil “la contrattazione è la sola via possibile per gestire al
meglio i ‘grandi eventi’. Il conflitto possibile, infatti, si risolve
prevenendo quest’ultimo, attraverso un processo di contrattazione
anticipata che affronti i nodi e le criticità. E, a proposito di grandi
eventi, sempre attraverso la contrattazione va gestita l’organizzazione
delle iniziative: pianificazione degli orari, utilizzo del personale,
sicurezza per visitatori e siti, miglioramento dei servizi di
accoglienza e fruizione, e così via”.

Per questo, proseguono,
“siamo assolutamente contrari ad uno specifico e improprio intervento
legislativo come oggi richiesto dal presidente della Commissione di
Garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, che così come il decreto legge
146/15 rappresenta l’ennesimo tentativo di limitare il diritto di
sciopero”.

“Siamo quindi disponibili a discutere e a trovare un
accordo tra le parti che metta in campo meccanismi che possano
determinare la gestione ottimale dei grandi eventi e la risoluzione
anticipata di conflitti latenti”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e
Uilpa. 

 

Grecia 12 novembre 2015 Sciopero generale di 24 ore

 

Messaggi di solidarietà di EPSU e della FP CGIL

Il 12 novembre le lavoratrici e i lavoratori greci, sia dei settori pubblici che di quelli privati, scenderanno in sciopero contro le politiche del terzo memorandum imposto dalla Troika ed in particolare contro la riforma pensionistica, considerata come il colpo finale ai cittadini greci.”I governi cambiano, continuano le stesse politiche” – si legge nella risoluzione del Comitato Esecutivo di ADEDY, la confederazione dei sindacati pubblici – Noi diciamo no alla riduzione delle pensioni, all’innalzamento dell’età minima pensionabile e alla abolizione dei lavori usuranti.
Per un sistema di sicurezza sociale pubblico, universale, solidale e ridistribuivo per tutti; no alla privatizzazione dei porti, degli aeroporti, e dei beni pubblici; si agli investimenti pubblici ed a nuova occupazione nei settori dell’istruzione e della sanità.

 

Roma, 9 novembre 2015


Messaggio della Funzione Pubblica CGIL


Il segretario generale della FP CGIL, Rossana Dettori, ha inviato un breve messaggio di solidarietà al sindacato greco dei servizi pubblici, ADEDY e agli altri sindacati greci. per lo sciopero generale previsto per il 12 novembre. Il testo dice ” Il terzo memorandum è inaccettabile. Le lavoratrici ed i lavoratori greci, i cittadini, sono stati spinti al limite di ciò che è accettabile. I piani di austerità hanno gettato il paese sempre più profondamente nella crisi. Le nuove misure sono semplicemente indifendibili: tagli alle pensioni, privatizzazione dei beni pubblici e dei servizi pubblici. Mettiamo in guardia tutti coloro che stanno mettendo pressione alla Grecia: i lavoratori non ne possono più. Inviamo il nostro sostegno ai sindacati greci perché possano nel mettere in discussione le politiche che il governo sta attuando come parte del ultimo salvataggio.I lavoratori del settore pubblico hanno visto massicci tagli ai salari, ai di posti di lavoro e alle condizioni di lavoro, gli iscritti ai sindacati hanno condotto una lunga lotta contro queste misure e contro l’indebolimento dei servizi pubblici.
Anche in Italia le lavoratrici ed i lavoratori del settore pubblico si trovano ad affrontare una dura lotta per difendere il diritto ad avere una contrattazione collettiva, dopo che è stata negata per sei anni,  e hanno organizzato una grande manifestazione a Roma il prossimo 28 novembre.
La FP CGIL augura successo a tutti i lavoratori pubblici e privati in Grecia, ai disoccupati, pensionati e giovani che si uniranno alle manifestazioni in tutto il paese il 12 novembre per mostrare la loro opposizione alle misure imposte per ottenere gli aiuti. A nome della FP CGIL, vorrei inviare questo messaggio di sostegno e solidarietà e augurarvi un grande successo nelle vostre azioni.”

Traduzione del messaggio di solidarietà di EPSU

La solidarietà con i sindacati greci

EPSU invia la sua solidarietà alle confederazioni sindacali ADEDY e GSEE per lo sciopero generale previsto per il 12 novembre.
Inviamo il nostro sostegno ai sindacati greci che vogliono mettere in discussione le politiche che il governo sta  attuando come parte dell’ultimo accordo di salvataggio.
Tra questi,  incrementi delle imposte indirette, importanti modifiche al regime di assicurazione sociale pubblica, la privatizzazione delle rimanenti parti strategiche del settore pubblico (energia, acqua, porti e aeroporti), ulteriori tagli dei salari e delle pensioni. Siamo d’accordo che queste politiche rappresentano solo il proseguimento di quella austerità che non è assolutamente servita a promuovere la crescita economica in Grecia.
I lavoratori del settore pubblico hanno visto massicci tagli ai salari, ai posti di lavoro e alle condizioni di lavoro e gli iscritti di  ADEDY stanno  conducendo una lunga lotta contro queste misure e contro l’indebolimento dei servizi pubblici.
EPSU augura successo a tutti i lavoratori pubblici e privati del settore, i disoccupati, i pensionati e i giovani che si uniranno alle manifestazioni in tutto il paese il 12 novembre per mostrare la loro opposizione alle disposizioni di salvataggio.
Sosteniamo inoltre le richieste principali di ADEDY a:
– Investire nel sistema pensionistico e mantenere prestazioni pensionistiche;
– L’assunzione immediata di lavoratori a tempo indeterminato al fine di garantire un’adeguata dotazione di personale in sanità, istruzione e altri servizi pubblici;
– Un aumento dei salari e misure atte a garantire stipendi equi e sviluppo della carriera;
– Il mantenimento sotto il controllo pubblico delle industrie strategiche;
– L’introduzione di un sistema fiscale equo e nessun aumento di imposte indirette; e
– Un’azione sull’odioso e ingiusto debito pubblico.

 
 

Art.8 legge 7.8.2015 n. 124 Forze di Polizia – Revisione degli ordinamenti e dei ruoli

Concorso straordinario per titoli a 334 posti di Ispettore Antincendi del CNVVF – Assegnazione sede.

12.11.2015 – Concorso straordinario per titoli a 334 posti di Ispettore Antincendi del CNVVF – Assegnazione sede.

 

 

Direttivi – Dirigenti – Modifiche al Decreto Legislativo 13 ottobre 2005, n. 217 – Rinvio incontro.

18.11.2015 – Direttivi – Dirigenti – Modifiche al Decreto Legislativo 13 ottobre 2005, n. 217 – Rinvio incontro.

 

 

Circolare mantenimenti e re-training.

12.11.2015 – Circolare mantenimenti e re-training.

 

 

Circolare FASDA n. 019/2015. Ampliamento Piano sanitario FASDA dal 1° novembre 2015

 

Stipulata convenzione Inps, Agenzia delle Entrate e Fasda – versamenti con F24

 

News

 
Lettera al Capo di gabinetto su idonei interni
 
 

Roma, 11 novembre 2015

 

Al MIBACT

 

Sig. Capo di Gabinetto

Prof. Giampaolo D’Andrea

 

   

Oggetto:
Art.21 DDL Stabilità 2016

Sig.
Capo di Gabinetto,

 

l’emanazione
della norma in oggetto registra in noi forti perplessità per la mancata
considerazione della possibilità di scorrimento delle graduatorie degli idonei
interni, questo malgrado gli impegni che lei stesso ha assunto nel corso dei
nostri confronti negoziali. Senza voler sottovalutare la valenza positiva che
deriva da qualunque attenzione verso i fabbisogni occupazionali del ministero,
noi riteniamo che la programmazione assunzionale  non possa vivere di misure una tantum, del tutto insufficienti a
colmare il drammatico gap negli
organici rispetto ai fabbisogni professionali previsti, gap che diventa via via più consistente e che registrerà, nelle
more dell’espletamento del concorso, l’uscita per pensionamento di ulteriori
centinaia di lavoratori. Colpisce anche la parzialità della misura, che ad
esempio non tiene conto delle insufficienze in alcune professionalità, come i
funzionari amministrativi o le carenze nella seconda area. Per questo
esprimiamo forte dissenso verso la decisione di non affrontare la questione occupazionale
sulla base di una programmazione ordinaria, consentita a seguito
dell’emanazione della legge 125/2015, ma solo tramite un bando straordinario
utile soprattutto a questa politica degli annunci che sembra ormai
caratterizzare la gestione politica del MIBACT.

Noi
invece siamo costretti a ricordare i suoi impegni sulla questione, ovvero la
disponibilità  ad avviare un confronto
sui fabbisogni occupazionali e a definire in tale ambito un percorso volto al
riconoscimento della possibilità di scorrimento per i lavoratori interni.
Eventualità, quest’ultima, su cui avevano riposto le loro legittime aspettative
i lavoratori del Ministero, speranze che ancora una volta rischiano di rimanere
deluse da un comportamento che sembra non tenere in dovuto conto le esigenze
espresse più volte e giustificate da una concreta rivendicazione volta al
riconoscimento di una effettiva condizione lavorativa.

Per
tale motivo riteniamo che la materia che stiamo trattando debba essere oggetto
di opportuni approfondimenti e le chiediamo al riguardo una convocazione di una
riunione avente all’oggetto la problematica segnalata.

Nel
rimanere in attesa di un suo cortese cenno di riscontro le porgiamo distinti
saluti.

             
FP CGIL                                       CISL
FP                                       UIL PA

       
C. Meloni                                   D. Volpato                                   E. Feliciani           

 
 
 

Ritardato pagamento competenze accessorie – Risposta dell'Amministrazione.

11.11.2015 –  Ritardato pagamento competenze accessorie – In riferimento alla nostra nota del 3 novembre u.s. pubblichiamo, in allegato, la risposta della Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie.

 

 

Regolamento di disciplina – Nota ai vertici del Dipartimento.

11.11.2015 – 

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,

Soccorso Pubblico e Difesa Civile

Dott.
Francesco Antonio MUSOLINO

 

Al Vice Capo Dipartimento Vicario

Capo del CNVVF

Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI

 


Al
Direttore Centrale Risorse Umane

Dott.ssa
Marilisa MAGNO

 

e, p.c.                     Al Responsabile
dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali

Dott. Darco PELLOS

Oggetto: Regolamento di disciplina.

 
   
Egregi,

come certamente rammenterete, il 17 giugno
2014, OO.SS. e Amministrazione hanno sottoscritto il verbale di consultazione
concernente “Regolamento di disciplina
del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” di cui all’art. 139 del D.Lgs. 13
ottobre 2005, n. 217.

Tale Regolamento, oltre al
trasferimento delle competenze sulla materia alla Dirigenza Tecnica del Corpo,
consentirà lo snellimento delle procedure ed il decentramento di gran parte
delle stesse in ambito territoriale, evitando, tra l’altro, al personale eventualmente
coinvolto in procedimenti disciplinari, i costi ed i tempi conseguenti l’obbligo
di doversi esclusivamente presentare presso il preposto Ufficio Centrale del
Dipartimento.

La scrivente O.S., poiché
sembra che del Provvedimento in parola se ne siano perse le tracce, ha più
volte richiesto, per le vie brevi, notizie dello stesso, ricevendo sempre come risposta,
che è al vaglio degli Organi di Controllo.

La FP CGIL VVF ritiene
inaccettabile un ritardo i cui effetti negativi gravano interamente sulle
spalle di lavoratrici e lavoratori, ovvero chiede che codesta Amministrazione solleciti
con determinazione la conclusione del procedimento di verifica da parte degli Organi
competenti e dia immediata attuazione a quanto precedentemente concordato.

In attesa di un sollecito riscontro si
porgono distinti saluti. 

Coordinatore
Nazionale

FP
CGIL VVF

Danilo ZULIANI 

 

 

 

News

 
Comunicato
 

    Coordinamento Nazionale
Corpo Forestale dello Stato

 
   
    Convocazione Ufficio di Gabinetto Ministro Funzione
Pubblica

 

     Preceduta da una nota dell’amministrazione che la anticipava,
è arrivata alle Organizzazioni Sindacali del Corpo la convocazione dell’Ufficio
di Gabinetto del Ministro della Funzione Pubblica. Non è definito chi ci
incontrerà (potrebbero incontrarci sia il Min. Madia che il Min. Martina o
nessuno dei due). L’argomento è chiaro: “Problematiche relative
all’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato”.

Il cartello sindacale sospenderà quindi i preannunciati sit in
di fronte ad entrambi i ministeri, ma non verrà sospesa l’attività di sensibilizzazione
e di informazione dei cittadini. Domani pomeriggio verrà effettuato un
volantinaggio a Torino in occasione di un incontro pubblico del Min. Madia
sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione.

FP CGIL CFS sarà inoltre rappresentata con un sito dedicato
all’interno della manifestazione unitaria CGIL CISL e UIL sul contratto
pubblico il 28 novembre a Roma sotto palazzo Vidoni. Seguito della
manifestazione del 29 luglio con la presenza di Susanna Camusso. 

 

    Contrattazione Piante Organiche COA     
    La riunione del tavolo di
contrattazione di ieri all’ispettorato ha avuto come primo punto all’ordine del
giorno ancora una volta le piante organiche COA. L’amministrazione ha
dimostrato, come ormai da tempo, di essere completamente inconsapevole di
quello che succede nel nostro reparto volo: ci sono voluti anni per avere una
quasi certezza del personale effettivo per poter poi lavorare sulle piante
organiche. Il nuovo capo servizio seppure “in prestito”, con
lungimiranza, ha ritenuto di ritirare la proposta precedente e ha chiesto tempo
per presentarne una nuova e soprattutto ha sottolineato, come noi riteniamo
doveroso, che se ne dovrà discutere in un tavolo tecnico (seppure decentrato).

 

     Contrattazione esami finali 39° corso AVI

 

     È stato quindi discusso il secondo
punto inerente gli esami del 39° corso vice ispettori. Per favorire il dialogo
e la chiarezza con l’amministrazione e le altre organizzazioni sindacali, Fp
CGIL CFS ha presentato tre documenti con i quali esporre le diverse problematiche
inerenti la commissione d’esame, la didattica, le prove finali, il decreto
sedi, le modalità di assegnazione e il periodo di prova.

La 
composizione della  commissione
d’esame è  stata  comunicata 
dopo  la chiusura del  tavolo  

sindacale, e conseguentemente le
domande da noi formulate non hanno potuto avere risposta, quali ad esempio i
criteri con i quali sono stati scelti i membri. E’ chiaro comunque il ritardo

evidenziato dall’amministrazione
su questo passaggio fondamentale, visto che siamo a tre mesi dalla chiusura di
un corso di quindici. 

Incomprensibili inoltre sia la
mancata comunicazione alle OOSS del primo decreto di nomina del 22.10 sia il
ritardo nella comunicazione di questo che è datato 27.10.

In merito alla didattica svolta dagli
allievi sulle tre sedi formative, l’amministrazione sostiene che i
disallineamenti profondi presenti tra le diverse sedi siano solo legate alla
rotazione dei docenti e, per noi ottimisticamente, ha affermato che per il 17
dicembre sarà equilibrata, almeno per le materie propedeutiche allo svolgimento
delle prove d’esame. Inoltre, è stato garantito che le domande, e le prove,
saranno calibrate sul livello più basso per ogni materia svolta nelle diverse
sedi, grazie agli incontri che la presidente di commissione ha avviato presso
l’ispettorato con i responsabili per materia di ogni sede.

Sicuri dell’impegno di tutti,
abbiamo chiesto che per garantire questo processo di allineamento si
pubblichino le tre banche dati, una per ogni prova, entro il primo dicembre e
non il diciassette. Chiaramente la discussione non poteva finire qui, né per
questa organizzazione sindacale, né per le altre. La Fp CGIL CFS ha chiesto un
regolamento assegnazioni che esplichi l’art. 12 del bando, in particolare
inserendo e codificando le esigenze di servizio, nella questione sia funzionale
che territoriale, riconoscendo le professionalità presenti nel corso, per
garantire i principi costituzionali dell’art. 97 di buon andamento ed
imparzialità della Pubblica Amministrazione e del principio mutuato
dell’efficienza.

E’ stata richiesta la
pubblicazione del decreto delle 481 sedi previste, scremando dall’elenco le
sedi occupate dal 40° corso. 

Per i benefici di legge ci si è
soffermati, senza specificare i dettagli della proposta allegata, sul fatto che
questi possano essere richiesti su tutto l’ambito territoriale previsto dal
bando e dai decreti successivi, emanati in caso di ampliamento dei posti a
concorso. Abbiamo spiegato, sembra con successo, che l’ambito territoriale è
sulle 18 regioni previste dal DCC del 19/11/2014. Chiaramente questo
favorirebbe la richiesta e la concessione di una sede libera nelle 18 regioni,
escludendo le 481 sedi di assegnazione finale, per i tutti i benefici di legge.

Dopo l’iniziale chiusura dell’amministrazione
sulle domande pervenute dopo l’inizio del corso, a seguito della discussione e
degli interventi sindacali ha affermato che verranno valutate caso per caso.
Ricordiamo che la durata di questo corso è di 15 mesi, un lasso di tempo troppo
lungo per poter congelare le situazioni familiari e di salute tutelate dalla
norma. Un’applicazione così restrittiva lederebbe inoltre i diritti degli
esterni che, pur ancora non formalmente dipendenti del corpo, sono lavoratori
con diritto alla tutela.

La Fp CGIL CFS ha diffidato
l’amministrazione dal considerare ispettori in prova i lavoratori già
dipendenti o gli esterni, giunti da altra amministrazione con funzioni
analoghe, quali quelli provenienti da altri corpi di polizia sia ad ordinamento
civile che militare. Ogni altra considerazione contrasterebbe con l’art. 10 del
DPR 3/1957 e col fatto che l’amministrazione non considera in prova il
personale proveniente dal ruolo agenti/assistenti e sovrintendenti nei concorsi
interni.

Ora sta alle altre organizzazioni
sindacali completare il lavoro di analisi e di proposta in merito ad alcuni
aspetti come le esigenze di servizio, e siamo certi che giungeranno alle
medesime conclusioni o a proposte analoghe alle nostre. L’amministrazione
aspetta i suggerimenti dei sindacati sull’argomento, noi li abbiamo esposti
nell’interesse del lavoro, della pubblica funzione e del servizio che svolge il
CFS nel territorio come polizia di prossimità.
Roma, 11 novembre 2015       

 

La Coordinatrice Nazionale Fp CGIL  

     
        Corpo
Forestale dello Stato   
                   Francesca
Fabrizi    

            

 

 
 
 
 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto