27.10.2015 – Bari – Comunicato Distaccamento di Grumo Appula.
Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa
Roma, 22 ottobre 2015
“Continuiamo a ritenere illegittimo il decreto
approvato oggi alla Camera e per questo proseguiremo l’azione di
contrasto, per evitarne la definitiva conversione, anche attraverso
iniziative legali perché emergano le incostituzionalità presenti. E
chiederemo l’audizione anche al Senato”. Ad affermarlo sono Fp Cgil,
Cisl Fp e Uil Pa in merito al via libera al cosiddetto dl Colosseo, il
provvedimento che assimila musei e siti culturali ai servizi pubblici
essenziali, disciplinandone in conseguenza il diritto di sciopero.
Per
i sindacati “le ragioni dell’incostituzionalità del decreto rimangono
intatte: dalla mancata ‘urgenza e necessità’ all’associare la fruizione
del patrimonio pubblico ad un diritto della persona, passando per
l’invasione in un campo coperto e disciplinato dalla contrattazione”. Il
tutto poi, aggiungono, “in ragione di una legge, la 146 del ’90, che
individua i servizi essenziali in caso di sciopero nei servizi pubblici,
tra questi è già prevista la tutela del patrimonio storico artistico”.
Inoltre,
continuano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, “va precisato che l’attuale e
disastrosa situazione in cui versano i beni culturali, sul fronte delle
risorse umane disponibili, determineranno l’impossibilità certa ad
esercitare il diritto di sciopero dopo il via libera al decreto. Nella
quasi totalità dei musei e dei siti archeologici, infatti, spesso i
lavoratori presenti in servizio sono pari alle ‘prestazioni minime’ da
garantire. Per queste ragioni ribadiamo la contrarietà nei confronti di
un provvedimento che, come annunciato, contrasteremo anche attraverso
l’adozione di iniziative legali perché emergano i palesi profili di
incostituzionalità”, concludono.
Comunicato Stampa di
Cecilia Taranto Segretaria nazionale della Fp Cgil,
e Massimo Cozza Segretario nazionale della Fp Cgil Medici
“Altri tagli per le Regioni e quindi per la sanità”
Roma, 17 ottobre 2015
“Un ulteriore drammatico taglio di circa un miliardo
di euro che si somma a quelli già previsti al fondo sanitario
nazionale”. A denunciarlo sono Cecilia Taranto, segretaria nazionale
della Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp Cgil
Medici, che spiegano: “Da quanto apprendiamo dalle bozze di legge di
Stabilità si nasconde un ulteriore drammatico taglio alla Sanità di
circa un miliardo di euro, dopo quelli previsti al fondo sanitario
nazionale”.
L’articolo 46, infatti, spiegano i due dirigenti
sindacali, “prevede che saranno rideterminati i finanziamenti alle
Regioni, ricomprendendo per questa via anche le risorse destinate alla
sanità, alle quali si chiede un ulteriore sacrificio di 1.800 milioni
per il 2016, 3.980 milioni di euro per il 2017 e 5.480 per ciascuno
degli anni 2018 e 2019”.
Secondo Taranto e Cozza “la richiesta
alle Regioni di un ulteriore contributo alla finanza pubblica si
tradurrà inevitabilmente, e come tutti sanno, in nuovi tagli alla
sanità, con la drastica riduzione delle prestazioni ai cittadini. Si
ripete lo stesso schema dello scorso anno: il governo taglia alle
Regioni, con queste ultime che tagliano la sanità. Si sta cancellando
progressivamente il diritto alla salute”, concludono.
Ci sembra opportuno leggere insieme alcune recenti messaggi e circolari riferite al D. lgs 148 del 14 settembre 2015 in materia di ammortizzatori sociali, che rendono bene quanto dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane e come dovremo attrezzarci.
Il primo è un messaggio dell’INPS (n. 5919 del 24 settembre) che mostra la grande tempestività con cui gli uffici si sono attrezzati per dare seguito a quanto previsto bel decreto legislativo.
Il secondo, sempre dell’INPS (n. 64 del 30 settembre) non si limita ad interpretare ma “Abroga” l’indennità di disoccupazione per i lavoratori sospesi a far data dal 24 settembre.
Il testo è questo: “Di conseguenza – su parere concorde del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – l’Istituto non potrà più erogare prestazioni di “indennità di disoccupazione ASpI per lavoratori sospesi” per le giornate di sospensione intervenute dal 24 settembre 2015, giorno di entrata in vigore del predetto decreto.”
A questa interpretazione la nostra confederazione si è immediatamente opposta chiedendo una rettifica, sostenendo, come ovvio che per gli accordi prodotti in precedenza a tale data, gli stessi continuano a produrre gli effetti per i periodi concordati, e non ci possono essere abrogazioni. La data del 24 settembre definisce un termine oltre il quale non è più concesso sottoscrivere nuovi accordi di sospensione.
Abbiamo inoltre provveduto a segnalare che Ci vengono segnalati dai territori che diversi accordi sono stati sottoscritti prima del 24 settembre ma per impedimenti non ne è stata possibile l’acquisizione nel sistema informatico INPS.
Questa nostra iniziativa ha prodotto alcuni risultati dato che con la Circolare (del Ministero del lavoro) n. 27 del 20/10/2015 (in allegato) in cui è presente una interpretazione più estensiva della norma, consentendo ai lavoratori, le cui sospensioni siano intervenute prima del 24 settembre 2015 e le cui relative istanze siano state presentate entro il 12 ottobre 2015 (20° giorno successivo al 23 settembre 2015 ultimo giorno utile di sospensione) di continuare a percepire il trattamento fino al 31 Dicembre 2015, nei limiti delle disponibilità finanziarie iniziali pari a 20 milioni di euro per il 2015.
Restano esclusi i lavoratori le cui sospensioni siano avvenute dopo il 24 settembre 2015 o le cui istanze siano state presentate dopo il 12 ottobre 2015, pertanto bisognerà insistere affinché anche a questi ultimi sia consentito di percepire il trattamento.
L’ultima (non per ordine di tempo) circolare è la n. 24 del 5 ottobre 2015, in cui vengono fornite le prime indicazioni e chiarimenti operativi in merito al complesso delle disposizioni.
Su uno dei punti (la durata del trattamento di disoccupazione per i lavoratori stagionali) è in corso una forte iniziativa verso i gruppi parlamentari da parte delle categorie del commercio di CGIL, CISL e UIL.
06.11.2015 – Convocazione – O.N.A. – Consiglio di Amministrazione.
26.10.2015 – Direttivi – Dirigenti – D.Lgs. 105 – Nota unitaria nella quale si chiede di
conoscere quali
azioni intende
mettere in atto
l’Amministrazione
per adeguare ed
uniformare
l’organizzazione e
le modalità di
svolgimento dei
compiti affidati
alle Direzioni
Regionali VV.F. ed
anche di
valutare
l’opportunità di
aprire un tavolo
tecnico paritetico
in grado di
affrontare i temi
emersi con
l’introduzione del
D.Lgs. 105 con
l’obiettivo di
definire
organizzazione e
procedure omogenee e
standard uniformi da
utilizzare su scala
nazionale.
26.10.2015 – Emilia Romagna – Sollecito incontro prefetto di Rimini e successiva convocazione.
26.10.2015 – Reggio Emilia – Dichiarazione unitaria dello stato di agitazione del personale.
26.10.2015 – Umbria – Promozioni a ruolo aperto del personale appartenente ai ruoli dei Capi Squadra e dei Capi Reparto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Chiarimenti.