Roma, 31 Agosto 2015
Le pressioni e gli
avvertimenti del Capo del Corpo Patrone, anche attraverso i suoi fedelissimi
dirigenti sodali, non sono evidentemente bastati a fermare i Forestali, che hanno voluto rispondere al sondaggio senza
timori, fidandosi evidentemente delle rassicurazioni sulla segretezza e
riservatezza dei dati da parte dei promotori. Dati che non finiranno mai nelle
mani dell’Arma, come qualcuno vorrebbe far credere !
Il 99,6% delle migliaia di
colleghi che hanno fatto pervenire la loro scheda si è dichiarato contrario
all’ipotesi di militarizzazione,
sciagurata conseguenza dell’ipotetico assorbimento del Corpo Forestale dello
Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri; questa follia amministrativa è però
servita se non altro a ricompattare il fronte sindacale, mai così unito contro
chi non gode più della stima e della fiducia delle Donne e degli Uomini che
dovrebbe guidare, e per contrastare, con tutte le forze e con ogni strumento,
un disegno strampalato – perché certamente non si può definire un progetto –
che porterà il Governo a scontrarsi con un contenzioso corposo, pesante e molto
pericoloso dal punto di vista politico.
Già, perché le quasi 110.000
firme raccolte dalla petizione on line, destinate inesorabilmente ad
aumentare, il parere contrario di tutti gli addetti ai lavori, le difficoltà di
relazione tra due strutture profondamente diverse, sia dal punto di vista
giuridico-organizzativo che culturale, il “prepotente” NO ALLA
MILITARIZZAZIONE espresso dal personale, sono tutti fattori che potrebbero
creare non pochi grattacapi all’Esecutivo in fase di attuazione della legge
delega.
Autorevoli magistrati
costituzionalisti hanno espresso pubblicamente enormi riserve su alcuni punti
della legge approvata in via definitiva da Palazzo Madama ed il cartello
unitario dei Sindacati non si farà certo sfuggire l’occasione per intraprendere
la prima azione giudiziaria di una lunga serie di iniziative legali. Abbiamo
quindi già richiesto i pareri professionali dei migliori Avvocati per verificare
la fattibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale ed alla Corte di
Giustizia Europea, dei quali sarete messi tempestivamente al corrente.
Nulla è perduto dunque! Aumentiamo
insieme gli sforzi per convincere quei pochi colleghi che danno ormai tutto per
deciso o che sono inclini a farsi travolgere dagli eventi e dalle decisioni di
chi ci amministra, che la loro risposta è importante quanto quella di chi l’ha
già inviata, che il loro NO ALLA MILITARIZZAZIONE si unirà alla
nutritissima schiera dei contrari all’assorbimento del Corpo Forestale dello
Stato.
La contrarietà alla
militarizzazione non è un capriccio, è bene chiarirlo.
Le differenze tra
ordinamento civile ed ordinamento militare sono enormi e si ripercuoterebbero
negativamente sull’organizzazione familiare e sulle libertà personali di
ciascuno di noi. Chi viene dal mondo “con le stellette” sa di che
cosa parliamo: minor flessibilità sull’applicazione di molti istituti
contrattuali, di benefici di legge, vincoli significativi che investono le
sfere personali.
Non crediamo che il
Carabiniere sia un cittadino di serie B, come scrisse provocatoriamente il
COCER nel 2012 chiedendo la smilitarizzazione dell’Arma, ma siamo certi che sia
però un lavoratore al quale si chiede di rispettare i doveri molto più di
quanto si concedano i diritti.
SAPAF
Moroni
Marco
UGL
Scipio
Danilo
SNF
Laganà
Andrea
FNS-CISL
Cortesi
Pier Giorgio
CGIL-CFS
Fabrizi
Francesca
UIL/PA DIRFOR
Violante
Massimiliano
01.09.2015 – Abruzzo – Nota unitaria ribaltamento ABP.
Nella
circolare n. 36 riguardante le modifiche per la fruizione
della Legge 104/92, l’Amministrazione cita la circolare n.
13/2010 del Dipartimento di Funzione Pubblica,
stravolgendone il senso.
Di seguito
sono riportati sia il paragrafo della Circolare della
Funzione Pubblica, che il passaggio riguardante lo stesso
argomento della Circolare dell’Amministrazione, entrambi
relativi alla comunicazione da parte del dipendente per la
fruizione dei permessi.
DIFFERENZA
N. 1
La Funzione
Pubblica dice “SE POSSIBILE”. L’Amministrazione
“POSSIBILMENTE” riferito all’arco temporale.
IL SENSO E’
COMPLETAMENTE DIVERSO!
La prima
frase dà priorità all’emergenza e non alla comunicazione
preventiva, la seconda, invece esattamente il contrario.
DIFFERENZA
N.2
CONGRUO
ANTICIPO: La Circolare della Funzione Pubblica FA
RIFERIMENTO ad UN ARCO TEMPORALE MENSILE.
Mentre la
circolare dell’Ammnistrazione specifica un PREAVVISO DI 15
GIORNI.
Nel
frattempo, l’Amministrazione, non ha dato NESSUNA RISPOSTA,
NE’ HA MODIFICATO, come la scrivente Organizzazione
Sindacale ha richiesto, né su questo punto, né sull’altro
che avevamo sollevato (DISTANZA DALLA RESIDENZA DELLA
PERSONA DA ASSISTERE SUPERIORE A 150 KM-
“A tal fine,
si ritiene idonea come documentazione giustificativa la
dichiarazione rilasciata dagli operatori di polizia
municipale, che attesti il giorno e l’effettiva presenza
dell’interessato nella località”), la Circolare menzionata.
Rimaniamo
sempre in attesa che le nostre giuste e precise richieste
vengano accolte, perché riteniamo che le nostre indicazioni
siano quelle che vanno applicate.
Roma, 1 settembre 2015
FP CGIL
Corte dei conti
Susanna Di
Folco
_______________________________________________________________________________
Salvo dimostrate situazioni di urgenza, per la fruizione dei permessi, l’interessato dovrà comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo, se possibile con riferimento all’intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell’attività amministrativa.
Pertanto,
in conformità con quanto disposto dal Dipartimento della
Funzione Pubblica con circolare 6 dicembre 2010, n. 13,
il dipendente, salvo dimostrate situazioni di urgenza,
deve comunicare al dirigente competente le assenze dal
servizio con congruo anticipo, possibilmente con
riferimento all’intero arco del mese.
Si
precisa che per congruo anticipo è da intendersi un
preavviso di almeno 15 giorni.
Roma, 31 agosto 2015
Al
Direttore del Personale
Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo Pastorello
PROT. 395/u FP 2015
La
scrivente Organizzazione Sindacale chiede un urgente incontro per
valutare gli effetti della recente ordinanza del Consiglio di Stato n.
02972/2015 sulla situazione dei cosiddetti
“retrocessi” dalla terza alla seconda area. Chiede altresì l’avvio di un
confronto riguardante le problematiche relative al bando per il conferimento delle Posizioni Organizzative Speciali, nonché
la ripresa della trattativa sulla
mobilità volontaria nazionale.
Si resta in attesa di convocazione.
Distinti
saluti
FP CGIL
Nazionale
Luciano Boldorini
Agenzia del demanio
Dove eravamo rimasti?
Un po’ per tutti è terminata la
pausa estiva ed è arrivato il momento di riprendere il “discorso” da dove lo si
era lasciato in sospeso.
Con l’accordo raggiunto il 5
agosto (Premio di Risultato 2015) sono stati sanciti tre punti
qualificanti:
* l’avvio
di un percorso relazionale che traguardi anche la convergenza dei sistemi
incentivanti riconoscendo ai dipendenti il ruolo di “attore” nel
positivo raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia;
* la
verifica a settembre degli avanzamenti di produzione al fine di individuare per
tempo criticità e gestire i tempi tecnici per apportare eventuali correttivi;
* considerare
come presenza effettiva le prime 15 giornate/anno di fruizione del congedo
parentale (per le mamme e per i papà) ai fini del calcolo della quota
individuale degli incentivi riconducibili al 2015 e anni successivi.
Oltre ai punti sopra evidenziati
si è optato di indirizzare le risorse economiche non destinate ad incrementare
il pdr in questa tornata al rinnovo contrattuale.
Sono risultati importanti e, per
chi ha seguito attraverso i comunicati o le assemblee l’evoluzione della trattativa,
non scontati.
A breve, quindi, sarà attivato
il percorso negoziale finalizzato a pervenire ad un diverso impianto del PdR
anche attraverso soluzioni che traguardino la convergenza con altre forme
collettive di apprezzamento della produttività. Sarà, per tutti gli “attori”,
un momento sostanziale per dare contenuto a quanto stabilito il 5 agosto.
Siamo consapevoli, come
Organizzazione sindacale, che il PdR non è l’unico punto da discutere: la
mobilitazione che nel 2014 e 2015 ha coinvolto anche il personale dell’Agenzia
-insieme a tutto il comparto Pubblico-ha permesso, oggi, lo sblocco economico
del contratto e aperto un varco al rinnovo contrattuale.
La necessità di organizzare una
partecipazione attiva di tutto il personale in questa fase è tanto più
stringente quanto più il percorso di riorganizzazione dell’Agenzia del Demanio
prosegue.
Diversi sono i temi da
affrontare legati al riassetto organizzativo e primi tra tutti:
– il riconoscimento delle
esperienze professionali maturate
– il soddisfacimento delle istanze
pendenti di mobilità territoriale
A partire dai prossimi giorni
con cadenza regolare riceverete i materiali tematici per discutere e sostenere
nelle singole Direzioni Regionali i possibili temi del nostro rinnovo
contrattuale muovendoci dalle proposte di nuovo orario di lavoro/PT,
dalla discussione di modelli concreti e attuali di “Work Life Balance”,
alla gestione e controllo di sospetti fenomeni di mobbing, alla gestione
e controllo di sospetta discriminazione, al monitoraggio del benessere
organizzativo, alla contrattualizzazione dei giustificativi di assenza
retribuita in caso di calamità naturali e altro ancora sulla scorta di
quanto negli anni abbiamo potuto raccogliere nelle assemblee e nei contatti
diretti con tutti voi.
Come sempre un grazie a tutte e
a tutti per la partecipazione e per i contributi che vorrete dare.
Roma, 01 settembre 2015
FP CGIL Nazionale
FP CGIL Nazionale
Coordinamento Agenzie Fiscali
p. Coordinamento
Agenzia del Demanio
Luciano Boldorini
Daniele Gamberini
E’
stato pubblicato il 7 agosto il bando relativo alla procedura selettiva di
interpello per il conferimento di posizioni organizzative speciali istituite dall’art 23 quinquies del d.l.
95/2012 nell’ambito della spending review.
Il
primo tassello di una riorganizzazione imposta all’Agenzia delle Entrate dalle
disposizioni normative inerenti la riduzione delle posizioni dirigenziali e dalla
nota sentenza della Corte Costituzionale,
per effetto della quale, visti anche
i tempi decisamente troppo lunghi con cui il Governo ha voluto
affrontare la situazione venutasi a creare, la maggior parte delle strutture
operative sono rimaste senza guida e hanno visto compromessa la propria
operatività.
Ora
si corre ai ripari, ma ancora una volta riproponendo vecchie logiche e schemi
antiquati.
Se
è vero che le P.O.S., rispetto alle quali avevamo già segnalato ai tempi dell’approvazione
del D.L. n. 95/2012 quelle che ritenevamo esserne le criticità e le anomalie,
sono state introdotte normativamente e non contrattualmente, è altrettanto vero
che proprio quella norma prevedeva che “l’attribuzione
di tali posizioni è disposta secondo criteri di valorizzazione delle capacità e
del merito sulla base di apposite graduatorie selettive”.
La
storia insegna purtroppo che oggettività e trasparenza non fanno parte del D.N.A.
di questa amministrazione e l’esperienza vissuta negli ultimi anni in tema di
attribuzione di incarichi e di procedure selettive in genere ha evidenziato la
ferma volontà dell’Agenzia di procedere esclusivamente con modalità unilaterali
e discrezionali. Di conseguenza, la Dirigenza dell’Agenzia ha indotto malessere e sfiducia nei suoi
dipendenti, ha scatenato aspre critiche e feroci attacchi dall’esterno, ha prestato
il fianco a innumerevoli ricorsi e ha infine richiamato l’attenzione della
Corte Costituzionale sul suo operato scorretto: davvero niente male come
risultato finale di anni di discutibile condotta nell’attribuzione degli
incarichi e nella gestione del personale.
Questa
poteva essere l’occasione giusta per cambiare direzione di marcia, anche alla
luce delle motivazioni della suddetta sentenza, invece tutto lascia presumere,
con particolare riferimento a quanto previsto dai punti 5 e 6 della procedura,
che il modus operandi resterà lo
stesso, creando ulteriori tensioni e divisioni negli uffici.
A
nostro parere, nelle selezioni della classe dirigente così come in un qualsiasi
altro ambito valutativo, non ci si può esimere dall’individuare criteri oggettivi
attraverso il confronto con le OO.SS, solo
in questo modo si eviterebbero arbitrarietà e personalismi; purtroppo è
sufficiente leggere il punto 8 del bando, di sicuro inopportuno anche dal punto di vista normativo, per
capire quali siano realmente le intenzioni dell’Agenzia anche in questa
occasione e nonostante tutto quello che è accaduto finora: definire il
conferimento dell’incarico un atto di determinazione unilaterale
dell’amministrazione, rappresenta un vero e proprio manifesto programmatico con
buona pace dei canoni di correttezza e di buona fede nella selezione degli
incaricati ai quali viene poi fatto riferimento.
Vigileremo
attentamente su quanto accadrà con le
P.O.S. e allo stesso modo più avanti con le P.O.T., pronti a denunciare le
violazioni del dettato normativo in materia e a richiamare puntualmente
l’amministrazione al rispetto delle regole e alla correttezza delle procedure,
nell’interesse primario dei partecipanti, delle strutture lavorative e dei
cittadini tutti.
Roma
1 settembre 2015
CGIL FP
Coordinamento
Nazionale
01.09.2015 – 76° corso Vigili del Fuoco in prova – Attività di istruzione professionale presso le S.C.A. e la S.F.O. – Convocazione personale Istruttore Professionale.
31.08.2015 – Frosinone – Ripresa stato di agitazione.
Di seguito il comunicato unitario delle segreterie regionali
FP CGIL, CISL FP e UIL PA del Veneto relativo alla manifestazione
indetta sui temi di vertenza nazionale del MIBACT in occasione
della inaugurazione della Mostra Cinematografica di Venezia del
2 settembre.
Una iniziativa assai opportuna che si inserisce nel quadro
generale della mobilitazione, e che proseguirà nel mese di
settembre con ulteriori iniziative di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica e di protesta rispetto alla grave
situazione che vive il ministero.
Nel ringraziare le compagne ed i compagni veneti per il
grande impegno a sostegno della vertenza invitiamo tutti i
lavoratori che operano negli Uffici veneti a garantire la
massima partecipazione.
Roma, 28 agosto 2015
Claudio Meloni
FP CGIL NAZIONALE MIBACT
26.08.2015 – Siracusa – Comunicato stampa sulla situazione del futuro distaccamento di Priolo Gargallo.