06.08.2015 – Il Senato della Repubblica, il 4 agosto 2015, ha approvato il seguente disegno di legge, d’iniziativa del Governo già approvato dal Senato e modificatodalla Camera dei deputati: Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Il giudizio negativo su tale provvedimento è stato già espresso con un Comunicato Stampa di CGIL CISL e UIL ed è un giudizio che assolutamente condividiamo.
Tuttavia è opportuno segnalare alcuni aspetti dello stesso che, come di seguito evidenziato, riguarderanno anche il Comparto dei Vigili del Fuoco:
Art. 8. (Riorganizzazione dell’amministrazione dello Stato)
…omissis – fatte salve le competenze del medesimo Corpo forestale in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di spegnimento con mezzi aerei degli stessi da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco con le connesse risorse e ferme restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente, del territorio e del mare e della sicurezza agroalimentare e la salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e dell’unitarietà delle funzioni da attribuire, assicurando la necessaria corrispondenza tra le funzioni trasferite e il transito del relativo personale;
…omissis – ottimizzazione dell’efficacia delle funzioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, mediante modifiche al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, in relazione alle funzioni e ai compiti del personale permanente e volontario del medesimo Corpo e conseguente revisione del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, anche con soppressione e modifica dei ruoli e delle qualifiche esistenti ed eventuale istituzione di nuovi appositi ruoli e qualifiche, con conseguente rideterminazione delle relative dotazioni organiche…
Ebbene, non intendiamo commentare, quanto meno per il momento, la vicenda relativa al Corpo Forestale, per quanto riguarda invece la possibilità di intervenire sul D.Lgs. 217, si apre finalmente quella possibilità, da noi rivendicata per anni e spesso anche da soli, di rimettere mano ad un impianto che ha danneggiato fortemente tutto il personale, sia da un punto di vista professionale, che economico.
Questo però non deve autorizzare particolari trionfalismi, anzi, memori delle esperienze passate, sappiamo che non sarà una discussione facile, né sarà scontato il risultato; di sicuro metteremo il massimo impegno affinché, con l’aiuto ed il sostegno di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Corpo, la conclusione sia la più soddisfacente possibile.
Roma, 6 Agosto 2015
Si è svolto oggi
l’incontro con il Sottosegretario di Stato Domenico Rossi, che si era impegnato
a dare risposte alle numerose questioni poste sul tavolo dalle OO.SS
nell’ultimo incontro del 1 luglio.
Aspettative in parte
disattese. Vediamo perché:
MOBILITA’: ci
è stata consegnata una nuova bozza di regolamento sulla mobilità nella quale
tra gli altri spicca certamente l’elemento della sostituzione del parere sulla
richiesta avanzata dal dipendente in uscita da parte del direttore dell’ente,
con altri dati oggettivi tecnicamente ancora in via di definizione (T.O.,
profili, carenze/esuberi…);
DETERMINA: ha
provveduto a riscrivere la determina sulla performance per il 2015 con
gli stessi contenuti di quella del 2014, in modo da poter perfezionare
l’accordo sulla distribuzione del FUA anche per il 2015 a condizioni immutate;
PERFORMANCE: è
allo studio la separazione tra valutazione del merito e retribuzione.
Intendendo con questa affermazione, che non dovrà sussistere alcun automatismo predefinito tra il merito e
la retribuzione, essendo legittimata e deputata la sola contrattazione
decentrata territoriale a stabilire le modalità di retribuzione sulla
valutazione del merito. RICONOSCIMENTO
DELLA SPECIFICITA’: era questa la risposta più attesa. Il Sottosegretario ci ha
consegnato il decreto ministeriale datato 16 giugno 2015 di nomina di un gruppo
di lavoro, presieduto dal Sottosegretario stesso, “… avente come scopo la
riparametrazione del trattamento economico del personale civile del Ministero
della Difesa, in attuazione del principio della valorizzazione delle
professionalità del medesimo personale.”. la delega si estende fino a
rapporti con il MEF, ARAN e FP al fine di prospettare “nel limite del
possibile” iniziative normativo/finanziarie finalizzate ad un incremento
della retribuzione secondo il principio di “omogenea retribuzione”.
Il Sottosegretario si è impegnato a tenere informate le OO.SS sulle riunioni
periodiche del Gruppe di lavoro ed ha affermato che i tempi per le risultanze
sono stimate in almeno 6 mesi.
Nel nostro
intervento, abbiamo preso atto delle modifiche allo studio sulla mobilità e
sulla performance riservandoci di esprimere giudizi solo dopo la lettura del
testo.
Riguardo alla
performance, abbiamo ribadito il concetto che una performance individuale in un
ministero in piena ristrutturazione, con enti in continua soppressione,
ricollocazione, e con movimenti di personale, risulta davvero impossibile oltre
che incomprensibile da applicare. Basti pensare ad una valutazione del merito
di ente o di unità produttiva. Se il personale del Ministero della Difesa ha
una sua specificità, ebbene che gli venga riconosciuta alla pari di quello del
MEF o della Presidenza del Consiglio, senza tante lungaggini o complicazioni.
Due parole di
commento, infine, sulla vicenda del riconoscimento della specificità del
personale civile della difesa.
Diventa per noi
sempre più difficile provare a considerare politicamente credibile un
interlocutore che solo lo scorso 1`di luglio, al tavolo con le stesse
rappresentanze sindacali, messo di fronte alla realtà con tanto di esibizione
della relativa prova scritta da parte della delegazione Fp Cgil, ebbe modo di
dichiare ai presenti di non saperne nulla di questo ipotetico “riconoscimento
economico della specificità”, mentre già era stato nominato 15 giorni
prima a capo del gruppo di lavoro incaricato di studiarne la concreta
applicabilità…
Una messa in scena
che non ci è affatto piaciuta, alla luce del documento scoperto stamani, che
consideriamo oltremodo offensiva e irrispettosa nei confronti delle
rappresentanze sindacali e dei loro esponenti, e soprattutto di quei lavoratori
civili della difesa che da troppo tempo ormai stanno attendendo invano risposte
che continuano ad essere in larga misura sempre rimandate.
Il mese di settembre
e, soprattutto, l’esito del prossimo incontro fissato questa mattina per l’11,
si confermano per noi appuntamenti assolutamente indispensabili a capire cosa
intende fare il Ministro Pinotti con i lavoratori civili della difesa rispetto
agli impegni da tempo assunti nei loro confronti e, più in
generale, agli intendimenti più o meno
manifesti declinati da ultimo anche nel libro bianco.
Oltre non si va,
almeno per noi, dopodiché ad ognuno l’esercizio delle proprie responsabilità.
Vi terremo come
sempre tempestivamente informati dell’evolversi della situazione.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero della Difesa
Francesco Quinti
COMUNICATO
In data 5 agosto c.a ha avuto luogo la riunione tecnica sui criteri di
misurazione della produttività tra il Dirigente generale della D.C
Pianificazione e le Organizzazioni Sindacali.
All’inizio della riunione è stato chiarito il meccanismo degli acconti
sulla produttività rispetto alle sedi che non hanno raggiunto quota 100 in sede
di acconto ed è stato assicurato che, a saldo, qualora venga raggiunto il
massimo del risultato, non ci sarebbero
penalizzazioni sull’incentivo.
Nel corso della riunione il dr. Ottavi ha illustrato i criteri di
misurazione adottati e applicati fino all’anno 2014 con le relative criticità
rilevate, il piano della Performance 2015 e una proposta di misurazione della
performance per l’anno 2016.
Riguardo al sistema di misurazione finora adottato la Pianificazione ha
rilevato tre criticità:
lo scarso rilievo della componente qualità e l’eccessiva preponderanza della quantità dei pezzi
lavorati, la c.d produzione;
scostamento tra la misura e le attività realmente svolte;
scarsa correlazione con gli obiettivi dei dirigenti.
Nell’ottica di un superamento delle suddette criticità la D.C.
Pianificazione propone alcuni correttivi da inserire già dall’esercizio 2015 e
quindi nell’integrativo 2015, quest’
ultimo ancora in fase di discussione.
Viene prevista una differenziazione dei criteri di misura della
performance tra il personale avente la posizione organizzativa e il restante
personale, in particolare ai funzionari
titolare di p.o. verrebbero assegnati dalla dirigenza di secondo livello gli
obiettivi da raggiungere, obiettivi che sarebbero misurabili sui valori della
produttività, qualità e sul valore produzione.
Le riflessioni emerse al tavolo tecnico hanno riguardato sia la necessità
di un aggiornamento del catalogo dei prodotti, molti dei quali non
adeguatamente misurati, altri neanche rilevati, sia quella di comprendere cosa
si intende per misurazione della qualità del prodotto.
Rispetto al concetto di qualità la D.C. Pianificazione ha sostenuto di
aver elaborato gli indicatori della qualità partendo dalla Carta dei Servizi.
Inoltre, il Dr. Ottavi ha evidenziato la volontà di valorizzare nel
proposto sistema di misurazione la consulenza, quindi dare rilievo alla parte core dell’Istituto,
che è la produttività, ma collegandola più strettamente alla qualità.
E’ necessario, anche ad avviso dell’Amministrazione, rilevare eventuali
fattori esterni che possono avere effetti negativi sulla qualità e sui quali
l’Istituto non può incidere, come ad esempio i prodotti della gestione pubblica
laddove la lavorazione del prodotto dipende dai tempi di risposta degli altri
enti.
E’, inoltre, necessario neutralizzare anche i fattori di natura
eccezionale e non prevedibile che pesano negativamente sul rilevamento dei dati
produttivi.
Siamo convinti fautori della urgenza di alleggerire le sedi dalla
pressione, ormai insostenibile, di un sistema di misurazione soffocante e
inadeguato che non consente un’efficace organizzazione. Riteniamo quindi che
debba essere individuato un nuovo modello in una logica di qualità e di
politiche pro attive.
Roma, 06/08/2015
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FP CGIL INPS
CROCE ROSSA ITALIANA
Come è noto, in forza di quanto
previsto dall’art. 7, comma 2 bis, del decreto legge
n. 192/2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 11/2015, troveranno
applicazione anche nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Croce
Rossa Italiana, eventualmente destinatari di procedure di mobilità, le
disposizioni della legge di stabilità 2015 che indicano come prioritaria la
ricollocazione, presso altre amministrazioni, dei dipendenti soprannumerari
degli enti di area vasta.
Modalità applicative e possibili effetti attuativi del citato art.
7 sono stati ieri al centro di un nuovo incontro della cabina di regia cui il decreto legislativo n.
178/2012 ha affidato il compito di coordinare e supportare i processi di
mobilità del personale della Croce Rossa Italiana. Alla
riunione, svoltasi presso
il Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno preso parte, oltre a quelli
delle OO.SS., i rappresentanti dello stesso Dipartimento, del Ministero della
Salute, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero della
Difesa, delle Regioni e dell’Amministrazione CRI.
Nel corso dell’incontro, in linea
con quanto già sottolineato, da ultimo, in occasione della riunione dell’8/4
u.s., le scriventi hanno con decisione ribadito come il percorso di attuazione
del più volte citato art. 7 debba necessariamente condurre alla completa
salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi, tutelando
tutte le professionalità, da quelle amministrative a quelle socio sanitarie e
mediche.
Su questo versante, neppure nel
corso della riunione di ieri, è stato possibile acquisire informazioni certe su
questioni che, ad avviso delle scriventi, andranno definite prima di dar corso
alle formali procedure di quantificazione delle posizioni soprannumerarie;
questioni che vanno dalla puntuale determinazione del numero delle vacanze che,
presso altri enti e amministrazioni, potranno essere coperte dai lavoratori
della Croce Rossa Italiana destinatari di procedure di mobilità alla
definizione delle tabelle di equiparazione tra il personale rispettivamente
appartenente al comparto EPnE e al corpo militare CRI, dall’individuazione dei
criteri per l’attuazione delle procedure di mobilità intercompartimentale alla
predisposizione partecipata di un piano industriale del futuro Ente strumentale
alla CRI.
Nel corso dell’incontro, le
scriventi non hanno mancato di ribadire ai rappresentanti del Ministero della
Salute l’esigenza di dare rapida apertura ad un tavolo di confronto sulle
modifiche/integrazioni da apportare al decreto legislativo n. 178/2012;
modifiche/integrazioni che, come emerso nell’attivo unitario dei delegati di Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Fialp Cisal del 20/6 u.s., devono perseguire
l’obiettivo di mantenere in vita e di preservare la natura pubblica dell’Ente
strumentale all’Associazione CRI, attribuendo allo stesso Ente funzioni
ulteriori rispetto a quelle assegnategli dal legislatore.
I lavori della cabina di regia
proseguiranno nel prossimo mese di settembre.
Roma, 6 agosto 2015
FP CGIL
Salvatore Chiaramonte
CISL
FP
Paolo Bonomo
UIL
PA
Gerardo Romano
FIALP
CISAL
Davide Velardi
Nota n.27474 del 29 luglio 2015 – Esercizio Finanziario 2015
in allegato la sintesi e il commento CGIL al testo della Legge di conversione del D.L. sugli Enti Locali approvata in via definitiva dalla Camera, con l’emendamento del Governo sui tagli al fondo sanitario nazionale: articoli da 9 bis a 9 duodecies intervengono sulla Sanità. I tagli al fondo sanitario si confermano pari a 2,352 miliardi l’anno. Si traduce così in legge l’Intesa Stato Regioni del 2 luglio, che ha deciso i settori da colpire per ridurre la spesa sanitaria a partire da quest’anno. Infatti con una precedente Intesa del 23 febbraio scorso, Governo e Regioni avevano concordato che, per dare attuazione alla Legge di Stabilità 2015, i tagli al fondo sanitario fossero di 2,352 miliardi. I settori colpiti sono: beni e servizi – dispositivi medici, farmaceutica, inappropriatezza (prestazioni di specialistica e riabilitazione), ospedali (chiusura con meno di 40 posti letto, personale, pubblici e privati).
Roma, 5 Agosto 2015
Durante
la riunione di ieri sono stati definiti i bandi per le selezioni interne volte
agli sviluppi economici all’interno delle aree.
L’amministrazione ha espresso
la volontà di pubblicare al più presto tali bandi sul portale della
comunicazione in modo da poter concludere l’intera procedura prima della fine
dell’anno.
Le
selezioni riguardano tutti i profili per i quali è previsto lo sviluppo
economico.
Non
è stato possibile, a causa della vigente normativa penalizzante in materia,
ipotizzare in questa fase selezioni fra le aree pur ritenendo ovviamente
doveroso salvaguardare sotto il profilo economico la professionalità degli apicali di area .
Sempre
ieri è stato firmato il nuovo disciplinare sui sussidi che in via sperimentale
prenderà l’avvio da quest’anno e che prevede numerose novità rispetto alla
precedente disciplina.
Il disciplinare con la circolare
d’accompagno saranno anch’essi a breve pubblicati sul portale.
Il sistema prevede che, a fronte
di spese ed eventi elencati tassativamente e ritenuti rilevanti ai fini
dell’erogazione di un sussidio, il dipendente possa partecipare alla
ripartizione del fondo, ma la entità del
sussidio stesso sarà rapportata al peso di tali spese e/o eventi sul proprio
ISEE.
Per quanto riguarda il DDL sulla
P.A., ieri è diventato legge con 145 voti favorevoli e 97 contrari.
Per
valutare gli effetti della legge sarà necessario attendere i dodici mesi
previsti per i decreti attuativi sui quali sembra che il governo voglia
iniziare a lavorare alla ripresa dalla pausa estiva in settembre. L’articolo
che riguarda il riordino in materia di
registrazione dei veicoli non ha subito
modifiche rispetto al testo licenziato dalla Commissione che tutti
conosciamo.
Solo con l’emanazione dei decreti
si potrà comprendere meglio lo scenario futuro.
Per qualunque chiarimento questo
coordinamento resta a disposizione .
FP CGIL ACI
Derna Figliuolo
A cura del Dipartimento del Mercato del Lavoro
commento al Decreto Legislativo 15
giugno 2015 n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione
della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art 1, comma 7, della legge
10 dicembre 2014 n. 183”.
La vertenza continua anche in periodo di ferie e pertanto vi
alleghiamo dei volantini concordati con CISL e UIL, uno dei quali in
formato multilingue, da diffondere in questo periodo.
I volantini possono essere integrati con richiami alle specifiche
situazioni dei vostri posti di lavoro da concordare con CISL e UIL a
livello territoriale.
Altre indicazioni perverranno nei prossimi giorni, in relazione alle
iniziative da calendarizzare alla ripresa post feriale.
Roma, 5 agosto 2015
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIBACT
Venti anni dalla promulgazione della legge sulla
riforma delle pensioni, nota come legge Dini