Comunicato incontro del 31.07.2015
FIRMATO L’ACCORDO DEFINITIVO PER LA
DISTRIBUZIONE DEI FONDI EX COMMA 165 PER LE DOGANE E PER I MONOPOLI RELATIVI AL
2013
In data 31.07.2015 si è
tenuta la riunione tra Amministrazione e OO.SS. nazionali nella quale sono
stati sottoscritti gli accordi definitivi, a conguaglio, relativi all’anno 2013
per la distribuzione del comma 165, la consistenza e la suddivisione dei Fondi
per i Dirigenti e per le Aree funzionali.
Registriamo che per effetto del DL 78/2010 i Fondi
subiscono ulteriori tagli diminuendo di fatto il salario accessorio che
potrebbe essere erogato al personale delle Agenzie Fiscali.
Al riguardo come FP CGIL
abbiamo rappresentato nuovamente la nostra perplessità rispetto a tale
impostazione che la Ragioneria Generale impone che da un lato stanzia fondi per
il personale e dall’altro non ne autorizza il pieno utilizzo perché vige una
norma specifica che lo vieta in proporzione del minor personale in servizio e
rispetto al tetto massimo del Fondo 2010.
Abbiamo quindi comunicato all’Amministrazione che, per
quanto riguarda il prossimo Fondo del 2014, sia improcrastinabile un
ragionamento che riveda le voci del fondo con particolare riferimento alla
quota incentivante per i Monopoli e lo straordinario alle Dogane che diano la
possibilità di poter aumentare le quote di c. 165 da destinare al personale
superando almeno in parte i blocchi del tetto previsto.
Pertanto, al fine anche di
permettere il pagamento di quanto ancora spettante ai lavoratori delle Dogane e dei Monopoli,
abbiamo sottoscritto gli Accordi che di fatto lasciano invariate più o meno le
quote lorde pro-capite rispetto al 2012 ovvero 3.773 € ai Monopoli (di cui 1500
di stabilizzazione) e 2.351 € alle Dogane.
Ricordiamo a tutte le lavoratrici ed i lavoratori che
circa il 75% del salario accessorio del 2013 era stato già erogato per effetto
dell’Accordo siglato a Dicembre 2014 che appunto ha anticipato in buona parte
le spettanze dovute.
Con l’Accordo siglato ora, infatti, per il personale,
si è proceduto a definire la distribuzione della differenza dovuta.
DOGANE
Per il Fondo di retribuzione
di posizione e di risultato dei Dirigenti per l’anno 2013 sono stati confermati
i parametri del 2012 destinando € 7.676.901,96 alla retribuzione di posizione
fissa e variabile, € 5.064.464,51 alla retribuzione di risultato e € 30.000 per
gli incarichi ad interim.
L’Accordo per la
distribuzione delle ulteriori somme del Fondo politiche e sviluppo delle
risorse umane e per la produttività per l’anno 2013 destinato ai dipendenti
delle Aree, prevede per il “Premio di
Performance” ulteriori risorse pari € 4.385.331,48 (la cifra ammonta a circa
350/500 euro medi lordi pro-capite).
Inoltre per effetto
dell’Accordo sarà erogato il conguaglio della restante parte del 50% di
disagiata.
Infine sono stati stanziati
come per il 2012 € 3.250.000 per budget di sede che comprendono gli importi di €
70.000 per Gioia Tauro, € 55.000 per Ponte Chiasso e € 15.00 per il Passo del
Foscagno.
Per la suddivisione delle
somme e le modalità di erogazione di tale budget sarà dedicata una sessione
apposita.
MONOPOLI
Per il Fondo di retribuzione
di posizione e di risultato dei Dirigenti per l’anno 2013 sono stati confermati
i parametri del 2012 destinando € 1.193.809,92 alla retribuzione di posizione
fissa e variabile, € 1.010.198,25 alla retribuzione di risultato e € 70.000 per
gli incarichi ad interim.
PER EFFETTO DEL TETTO PREVISTO DAL DL 78/2010 AL FONDO
DEI DIRIGENTI DEI MONOPOLI NON VIENE ASSEGNATO NEMMENO UN EURO DEL C. 165 ANNO
2013.
Per quanto riguarda le
ulteriori risorse del Fondo politiche e sviluppo delle risorse umane e per la
produttività per l’anno 2013 destinato ai dipendenti delle Aree l’importo da
suddividere a conguaglio come compenso incentivante ammonta a € 1.942.299,24, ovvero
circa altri 850 € medi lordi pro-capite.
La distribuzione del Compenso
Incentivante avverrà secondo i parametri del 2012.
Gli Accordi saranno ora inviati agli organismi di
controllo (Ragioneria dello Stato e Funzione Pubblica) per le certificazioni,
dopo dei quali diverranno esigibili e pertanto si prevede che il pagamento degli
emolumenti dovuti possa avvenire entro il mese di Novembre prossimo.
03 luglio 2015
Il
Coordinatore nazionale FP CGIL Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Agenzie
Fiscali Agenzia delle Dogane e Monopoli
Luciano Boldorini Florindo Iervolino
Il 22 Luglio si è svolto un incontro tra l’Amministrazione e le
Organizzazioni Sindacali, dove, all’ordine del giorno vi erano temi importanti,
quali il FUA 2014, la razionalizzazione delle sedi del Ministero e
l’informativa su alcune tematiche fra le quali la riorganizzazione della
Struttura Tecnica di Missione.
La riunione è
stata introdotta dal Direttore del Personale ing. Chiovelli con alcune
informative. In particolare:
1) Nuova
struttura tecnica di missione: è stato comunicato che il Ministro ha
abrogato la precedente struttura tecnica di missione e sono stati emanati due
D.M. di riorganizzazione, già registrati dalla Corte dei Conti e reperibili sul
sito del Ministero. Le competenze sono tornate in capo alle Direzioni Generali
e la nuova struttura avrà una funzione di coordinamento e di programmazione
delle attività del Ministero. Alcune Organizzazioni sindacali hanno chiesto un
incontro, da svolgersi alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, per valutare
l’impatto della nuova organizzazione sulle Direzioni Generali; come FP CGIL
abbiamo chiesto, inoltre, che tale verifica coinvolga anche le strutture
periferiche considerato che, come nel caso dei Provveditorati, le funzioni
riassegnate sono già operative.
2) Cambi
di profilo – passaggi orizzontali: sulla bozza inviata alle OO.SS. sui
cambi di profilo (c.d. passaggi orizzontali) non ci sono state molte osservazioni. La
circolare per il cambio di profilo uscirà a settembre, visto il periodo delle
ferie estive.
3) FUA
2014: considerato che il 75% del FUA sarà erogato sulla base dell’obiettivo
raggiunto dalla struttura, come FP CGIL abbiamo chiesto, per dare valenza alla contrattazione
decentrata e valorizzare al meglio il ruolo delle RSU e anche per risolvere
alcune problematiche legate al sistema di valutazione (spesso applicato senza
rispettare i criteri fissati dall’O.I.V. o addirittura, in alcune realtà,
nemmeno effettuato), di assegnare il restante
25 % del FUA alle sedi di contrattazione decentrata di secondo livello. La
nostra proposta non è stata accolta poiché non prevista (!) nel Manuale di
valutazione; ci siamo comunque riservati di inviare ulteriori osservazioni e proposte.
Inoltre, abbiamo rinnovato la richiesta di procedere al pagamento
dell’indennità dei centralinisti non vedenti previste per legge con una
tempistica svincolata dal resto del FUA, così come concordato per il 2013.
Per quanto
riguarda le turnazioni e reperibilità, in molte Direzioni Generali si è
proceduto alla contrattazione delle stesse senza attenersi agli accordi di
primo livello, sia per quanto riguarda il quantum economico complessivo che la
comunicazione della programmazione delle stesse nei termini fissati.
L’Amministrazione si è presa l’incarico di procedere ad una corretta
applicazione di quanto scritto.
Sul FUA 2014
le parti sindacali saranno riconvocate a settembre, con l’impegno di inviare
prima dell’incontro ulteriori osservazione/integrazione per arrivare alla
sottoscrizione dello stesso.
4) Interpello
per “task force”: l’Amministrazione ci ha comunicato l’intenzione di
procedere ad un interpello per le sedi centrali al fine di creare una “task
force” per le sedi provinciali della motorizzazione in difficoltà per carenza
di organico. Abbiamo espresso la nostra perplessità poiché si tratterebbe di
una soluzione provvisoria, di dubbia efficacia, e non risolverebbe, in maniera
strutturale, alcuno dei problemi della motorizzazione. Abbiamo chiesto invece
che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel caso fosse
interessato al percorso di mobilità del personale delle Province, utilizzi
queste risorse per aiutare le sedi con forti carenze di organico dando
contestualmente a questi lavoratori certezza occupazionale. Ci dispiace che non
ci sia stato un adeguato fronte sindacale in questa richiesta.
5) Razionalizzazione
delle sedi: il 30 Giugno c’è stato un incontro con il Demanio per valutare
i tagli previsti del 30% per le sedi demaniali e del 50% per le sedi in
affitto, con la riduzione da parte del MEF dei fondi per le spese di gestione
entro il 2017.
Sulle sedi i
tagli previsti dovranno concludersi entro dicembre 2016. Abbiamo chiesto:
– Prevedere tempistiche e modalità per quanto possibile
omogenee, con un piano complessivo e articolato che riguardi sia il centro che
il territorio senza penalizzare le sedi che già stanno affrontando la
problematica. In sostanza non vorremmo che chi si muove rispettando le
tempistiche date dall’Amministrazione Centrale poi risulti penalizzato rispetto
a chi magari aspetta gli eventi con la speranza che coloro che li hanno
anticipati abbiano prodotto risparmi sufficienti a raggiungere l’obiettivo
previsto.
– Sede centrale: è stato ribadito, da parte
dell’Amministrazione, la volontà di proseguire con il piano già illustrato
nelle precedenti riunioni. Secondo l’Amministrazione il taglio del 30% di fatto impone la chiusura di uno dei tre
stabili individuando in via dell’Arte quello interessato. Su questo abbiamo ribadito
la necessità di attivare tutti gli strumenti per andare incontro ai sicuri
disagi che interverranno a seguito della scelta effettuata.
– Sedi periferiche: mentre gli Uffici Provinciali della
Motorizzazione sono elencate nel DPCM di riorganizzazione del Ministero ed una
loro chiusura significherebbe cancellare la funzione da quel territorio, più
problematica è l’articolazione dei Provveditorati che in molte regioni hanno
uffici operativi su base provinciale. L’Amministrazione, al momento, sta
valutando le proposte fin qui pervenute dai Provveditorati anche se non è
possibile avere ancora il quadro completo.
Come FP CGIL abbiamo
sempre ritenuto fondamentale ottimizzare risorse pubbliche per non penalizzare
i servizi e il lavoro svolto dal personale e, anche in questa ottica il
mantenimento di più sedi dello stesso Ministero anche in città piccole, deve
essere affrontata. In tal senso abbiamo chiesto di avviare un tavolo congiunto
Dipartimento Infrastrutture e Dipartimento Trasporti al fine di mappare regione
per regione le possibili soluzioni che consentirebbero di evitare mobilità
forzose in periferia, prevedendo la creazione nelle sedi provinciali di un
unico ufficio MIT al fine di consentire un risparmio nelle spese di gestione,
di non smantellare, anche in virtù di ulteriori attività sul territorio, di
fatto i Provveditorati ad iniziare dalle sedi provinciali, ed inoltre aiutare
le stesse sedi della Motorizzazione Civile a trovare soluzioni meno onerose. Su
questo l’Amministrazione si è riservata di darci una risposta.
6) Varie
ed eventuali: a conclusione dell’incontro, abbiamo chiesto di avviare un
confronto sul nuovo regolamento per l’incentivo alla progettazione interna, con
l’apertura di un tavolo tecnico, sia per poter procedere al pagamento dello
stesso incentivo, la cui modifica normativa decorre dal 19 agosto 2014, sia per
dare una risposta a quanto previsto nello nuovo statuto per il finanziamento
della CPA.
Roma 27 luglio
2015
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
Osservazioni al Piano della
performance della struttura amministrativa dell’Avvocatura dello Stato
2015/2017.
Pubblicato il Decreto “credito d’Imposta per i Fondi pensione”
In G.U n. 175 del 30 luglio 2015
La
legge di stabilità 2015 ( legge 190/2014) ha elevato l’aliquota di tassazione
sui rendimenti finanziari delle forme di previdenza complementare dall’11 al
20%.
La
stessa legge, per modificare e attutire gli impatti , ha previsto un credito
d’imposta i cui criteri e modalità sarebbero state stabilite con un decreto del
Mef che in data 30 luglio 2015 è stato
pubblicato.
In evidenza:
L’art.
1, comma 91 e 92, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, dispone, tra l’altro,
che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza
obbligatoria privatizzati ed alle forme di previdenza complementare, venga riconosciuto
un credito di imposta pari al 6% per cento per gli enti privatizzati e del 9% per
la previdenza complementare; a condizione che i proventi assoggettati alle
ritenute e imposte sostitutive siano
investiti in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con apposito
decreto del Ministro dell’economia e
delle finanze.
Il
successivo comma 94, dell’art. 1, della legge n. 190 del 2014, autorizza la spesa di 80 milioni di
euro a decorrere dall’anno 2016.
Il
decreto del Mef stabilisce le condizioni, i
termini e le modalità di applicazione del credito di imposta ed
individua le attività di carattere finanziario a medio e lungo termine nelle
quali i medesimi soggetti devono effettuare i loro investimenti al fine di
usufruire del predetto credito.
Per
attività di carattere finanziario a medio o lungo termine, si intende quanto
segue:
azioni
o quote di società ed enti, residenti in Italia o in uno degli Stati membri
dell’Unione europea o in Stati aderenti
all’accordo sullo spazio economico europeo, operanti prevalentemente nella
elaborazione o realizzazione di progetti relativi a settori infrastrutturali
turistici, culturali, ambientali, idrici, stradali, ferroviari, portuali,
aeroportuali, sanitari, immobiliari pubblici non residenziali, delle
telecomunicazioni, compresi quelle digitali, e della produzione e trasporto di
energia.
A tutti i lavoratori dell’Agenzia delle
Entrate.
Come crediamo ormai noto, la Funzione Pubblica
non ha certificato l’accordo sottoscritto il 17 maggio 2015 relativo allo
scorrimento delle graduatorie per i passaggi di fascia economica anno 2010.
Le “censure” della Funzione Pubblica
hanno riguardato:
– la impossibilità di scorrimento di
graduatorie vecchie di 5 anni;
– la mancanza di valutazione;
In data odierna l’Agenzia ha aperto il
confronto con le OOSS nazionali per la
ricerca di una soluzione che consenta comunque l’avvio di una nuova procedura con
decorrenza 1 gennaio 2015 con relativo impegno economico di risorse fisse e
ricorrenti presenti nel FUA.
Una soluzione possibile che consenta a tutti i
colleghi che non hanno avuto il passaggio nel 2010 è quella di una nuova
procedura da bandire per un numero di posti corrispondenti a tutti coloro che
sono rimasti al palo nel 2010 (o perché non potevano partecipare o perché non
rientravano nei posti disponibili) con criteri che consentano a loro e solo a
loro la partecipazione.
Sarebbe possibile, inoltre, un nuovo bando con
decorrenza 1 gennaio 2016 per un numero di posti compatibile con le risorse
fisse e ricorrenti al netto di quelle spese nel 2015, da riservare a tutto il
restante personale, ivi compreso quello passato nel 2010.
Su queste basi le OOSS nazionali, nel corso
del prossimo incontro sul tema, si riservano le eventuali riflessioni, proposte
ed integrazioni necessarie alla sottoscrizione o meno dell’accordo sui passaggi
di fascia economica dei Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.
Roma, 31 luglio 2015
FP CGIL
Boldorini
CISL FP
Silveri
UIL PA
Cavallaro
CONFSAL-SALFI
Callipo
Si è finalmente aperto stamani a
Persociv il primo confronto tra le parti, convocato con estremo e colpevole
ritardo dall’amministrazione della difesa, sulla distribuzione delle somme
disponibili ad alimentare il Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2015.
Aprendo i lavori il direttore di Persociv ha comunicato che la somma da
distribuire alle voci previste ammonta complessivamente a circa 52 milioni di
euro lordi, di cui circa 32 destinati al Fondo unico di sede.
Nel prendere atto delle
comunicazioni avanzate, Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Pa hanno immediatamente
evidenziato l’inaccettabile differenza economica rilevata tra lo stanziamento a
bilancio attribuito per l’anno 2014, e quello relativo al 2015, minore di quasi
3 milioni di euro, chiedendone subito le ragioni.
L’amministrazione ha risposto
sostenendo che tale riduzione è essenzialmente da imputare all’applicazione
della circolare n. 20 della Ragioneria di Stato che ha imposto un ulteriore
pesante taglio alle somme attribuite ai FUA dei lavoratori di tutto il pubblico
impiego. Esattamente, purtroppo, come preannunciato dalle scriventi OO.SS. nei
giorni scorsi, e contestato anche ieri pubblicamente e con forza al Ministro
Madia nell’ambito della manifestazione svolta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa
sotto palazzo Vidoni, e al termine della stessa.
Si consumerebbe, in tal modo,
l’ennesimo per noi intollerabile “scippo” operato dal governo ai danni dei
trattamenti economici dei lavoratori pubblici, non essendo stati evidentemente
considerati sufficienti i danni arrecati agli stessi e alle loro famiglie dal
mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale – scaduto ormai da 6 anni -,
ai quali si rimetterebbero le mani in tasca per ottenere parte delle risorse
economiche ritenute necessarie a finanziare il rinnovo del contratto nel 2016!
Abbiamo poi chiesto unitariamente
all’amministrazione, considerato lo sblocco legislativo operato dal governo ai
trattamenti economici dei lavoratori pubblici per l’anno 2015, di valutare
attentamente la possibilità di utilizzare una parte del Fondo per compensare le
progressioni nelle rispettive aree di quel personale – circa 7.000 posizioni –
che a suo tempo era rimasto fuori dal precedente avanzamento, quantificandone
gli oneri e gli accessi.
Rispondendo ai quesiti avanzati da
Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Pa sul tema, l’Amministrazione ha chiarito che si
poteva ragionare di uno sviluppo economico nell’area di appartenenza riservato
a soli 1095 lavoratori, e non a tutti i 7.000 dipendenti, viste anche le
vacanze di organico registrate nelle aree funzionali e qualifiche del personale
civile, e che in ogni caso la precondizione necessaria a considerare almeno la
possibilità di farlo risiederebbe nella corretta applicazione del Sistema di
misurazione e valutazione della performance individuale che, allo stato
attuale, non è effettuato.
Una valutazione di parte davvero
incomprensibile, oltre che non condivisibile per le scriventi OO.SS., già
pronte ad avanzare proposte nel merito delle questioni avanzate stamani fin dal
prossimo incontro, considerato che oggi non è stato possibile farlo a causa dei
ritardi accumulati nell’espletamento delle ordinarie attività istituzionali da
una amministrazione e, più in generale, da un Ministero della Difesa che a
tutti i suoi livelli di responsabilità, amministrative o politiche che siano,
dimostra ogni giorno di più scarsissima attenzione e assenza di risposta alle esigenze
manifestate dal personale civile.
Vi terremo informati degli sviluppi.
Roma, 30
luglio 2015
FP CGIL CISL FP UIL
PA
Francesco
Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
PER QUEST’ANNO NON CAMBIARE, STESSA SPIAGGIA STESSO MARE
Ancora una volta ci è
stata presentata un’ipotesi di accordo per il Fua 2015,
fotocopia degli anni passati e ulteriormente peggiorativa.
Pur apprezzando
l’aumento della consistenza del Fua 2015 di 231.000€ e la
riqualificazione dei 4 colleghi, rimasti esclusi dalla
stessa a causa della mancanza dei requisiti,
riqualificazione inserita nel testo dell’ipotesi di accordo,
anche quest’anno, il 70% del personale viene escluso
dalla possibilità percepire il premio individuale e,
ancora una volta, non è stata accolta la richiesta di
rendere potenziale destinatario tutto il personale del
premio individuale, con una proposta della FP CGIL; premio
che vede, invece,
destinatario solo il 30% delle lavoratrici e
lavoratori e oltretutto non frazionabile.
Inoltre, non abbiamo
condiviso l’aumento del numero delle Posizioni Organizzative
e delle indennità di disagio nelle sedi romane e la
sproporzione del numero delle Posizioni Organizzative di
alta professionalità della sede centrale rispetto alle sedi
regionali.
Abbiamo trovato,
altresì, incomprensibile e grave che gli uffici romani, non
siano oggetto di contrattazione di terzo livello,
sottraendo, così, alla Rsu di Roma, un’importante materia di
contrattazione, prevista dal CCNL.
PER QUESTI MOTIVI NON ABBIAMO
FIRMATO L’IPOTESI DI ACCORDO SUL FUA 2015
Saremo, ovviamente,
vigili e attenti, a come verrà applicato l’accordo e vi
invitiamo a segnalarci tutte quelle anomalie
nell’applicazione, che potreste riscontrare.
Roma, 27 luglio 2015
La Delegazione Trattante Nazionale
FP CGIL Corte dei conti
Si è svolto ieri 28 luglio un
ulteriore incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Amministrazione avente a
tema il Premio di Risultato 2015.
Nel corso della riunione il
Direttore del personale ha enunciato la disponibilità dell’Amministrazione ad
affrontare da subito alcune rilevanti questioni sollevate nel corso della lunga
trattativa.
Le OOSS hanno ribadito
l’esigenza di avviare un percorso che preveda, a partire dal 2016, la stabilizzazione
delle risorse economiche a disposizione per l’incentivazione accessoria del
personale (premio di risultato e premio sostitutivo di quello di cui all’art
3 comma 165, L. 350/2003).
Al termine della discussione le
parti hanno convenuto di sottoscrivere un accordo, unitamente al PDR 2015,
finalizzato a pervenire ad un diverso impianto che sia più in linea con i nuovi
obiettivi dell’Agenzia e con le esigenze professionali e di gratificazione
economica dei lavoratori, anche attraverso sistemi innovativi che consentano di
traguardare la convergenza delle forme collettive di apprezzamento della
produttività.
Inoltre, le parti hanno
raggiunto un’intesa di massima rispetto al tema delle assenze da non
computare ai fini della erogazione del premio di Risultato prevedendo di
considerare nel fattore di calcolo per la determinazione della quota
individuale di premio anche le giornate, o frazioni di giornata, fruite per congedo
parentale fino al raggiungimento di una soglia massima da esplicitare nel
testo di accordo.
In questo senso, il testo che si
andrà a sottoscrivere rappresenterà un importante risultato in linea con le
disposizioni del D.lgs 80/2015 “misure per la conciliazione delle esigenze di
cura, di vita e di lavoro” e permetterà di compiere un passo avanti nella
tutela della genitorialità.
Le parti si incontreranno la
prossima settimana al fine di dare lettura dei testi definitivi e procedere
alle sottoscrizioni.
Roma, 29 luglio2015
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSALSALFI
Boldorini Bonomo Colombi Sempreboni
ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
In relazione al
comunicato dello scorso 22 luglio vogliamo mettere in chiaro alcune questioni
per evitare strumentalizzazioni e interpretazioni fuorvianti.
In riferimento
alle affermazioni del Ministro Orlando sul ruolo della polizia penitenziaria
nella esecuzione penale esterna, vogliamo prima di tutto chiarire che ad oggi
non conosciamo i dettagli del progetto che non ci è stato comunicato.
Come
FPCGIL riteniamo che il ruolo degli assistenti sociali nella esecuzione penale
esterna sia insostituibile in quanto attiene a funzioni specifiche di alta
professionalità. Esprimeremo il nostro giudizio sul progetto del Ministro
quando ne avremo compiuta conoscenza, tuttavia, riteniamo che, contrariamente
alla situazione attuale abbastanza confusa e soprattutto ambigua, sia necessario
definire le competenze operative e funzionali della polizia penitenziaria
nell’ambito dell’esecuzione penale esterna, finalizzate all’interazione
operativa con le professionalità più specificamente afferenti il settore in
un’ottica di collaborazione, di integrazione e di accrescimento professionale.
Ciò per sostenere quello che da sempre affermiamo ovvero la necessità di
potenziare ed implementare le pene alternative alla detenzione perché il
ricorso alla restrizione in carcere diventi l’estrema ratio.
Siamo impegnati in
gruppi di lavoro interprofessionali per redigere un progetto di
riorganizzazione del sistema dell’esecuzione penale, un progetto innovativo,
che mira al cambiamento, che sia rispettoso delle diverse componenti
professionali del sistema e che faremo di tutto affinché venga preso in
considerazione dalla parte pubblica nella stesura dei decreti attuativi del
DPCM di riorganizzazione. Ribadiamo tuttavia il nostro giudizio critico
riguardo l’insufficienza degli investimenti in un settore tanto importante
quanto delicato e complesso che va ad ampliarsi e che ha quindi necessità di
personale aggiuntivo e risorse finanziarie. Vi terremo informati sugli sviluppi
del processo che per ora è solo all’inizio.
Roma, 30 luglio 2015
per FPCGIL Nazionale La
Monica/Prestini
Roma, 30 luglio
2015
Dott. Giovanni
Melillo Capo di Gabinetto
Dott.
Santi Consolo Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Oggetto:
disciplina per le assenze per malattia
Con nota
circolare del 20 luglio u.s. la Direzione Generale del personale, a seguito di
rilievi formulati dagli ispettori del Ministero dell’Economia, ha invitato i
dirigenti delle strutture periferiche ad aderire al parere reso dall’ARAN in
merito all’applicazione al personale del comparto ministeri dell’art. 71 D.L.
25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni nella Legge 6 agosto 2008
n. 133, procedendo alla decurtazione dell’assegno per indennità di servizio
penitenziario (in NoiPa, individuato con codice 535) in caso di assenza per malattia.
Le scriventi
sigle sindacali, riservandosi opportuni approfondimenti di carattere tecnico
giuridico sulla materia, non escludendo peraltro di adire per vie legali,
ritengono che il provvedimento in questione non solo non tiene conto della
ratio che istituisce e definisce normativamente l’indennità in questione ma che
sia fortemente penalizzante ed iniquo per il personale penitenziario afferente
al comparto ministeri perché lo stesso analogamente al personale della polizia
penitenziaria ed ai dirigenti penitenziari, esonerati dall’applicazione della
norma in questione (legge 133/2008 – legge 102/2009), svolgono nel contesto
penitenziario compiti e funzioni complesse e peculiari finalizzate allo stesso
mandato istituzionale.
Vogliamo
evidenziare a tal proposito che l’indennità di servizio penitenziario riconosce
con specifici interventi normativi via via intercorsi dagli anni ’70 fino al
1987 la peculiarità del contesto, “il carcere quale istituzione totale”,
la specificità operativa di tutto il personale che nel contesto
“totalizzante” agisce con la propria specificità professionale affrontando
quotidianamente ogni tipo di disagio e rischio professionale e personale.
E’ infatti il rischio (psicologico e personale) che connotava l’indennità
negli anni 70 e che portò il legislatore, riconoscendo la peculiarità del
contesto, ad estendere con successivi interventi normativi l’indennità di
servizio
penitenziario
dagli allora Agenti di Custodia a tutto il personale cd “civile”, educatori,
contabili, amm/vi, tecnici, assistenti sociali, ecc.
Ci rammarica,
infatti, constatare che quanto espresso dall’ARAN sulla materia, benché parere autorevole
trattasi pur sempre di “orientamento”, venga accolto incondizionatamente
dall’amministrazione determinando un forte prevedibile disagio e disappunto tra
i lavoratori già fortemente provati dalla grave endemica carenza di organico ,
che impone a ciascun dipendente di lavorare il doppio o il triplo del normale,
dall’illegittimo blocco pluriennale dei contratti, dall’inesistenza di
qualsiasi ulteriore riconoscimento economico. Questa ulteriore penalizzazione,
peraltro sancita da una nuova interpretazione dell’ARAN, che ha inopinatamente
cambiato opinione rispetto a qualche anno fa, si configura come la beffa che si
aggiunge al danno.
FP CGIL CISL FP
e UIL PA a tutela del personale penitenziario Comparto ministeri,
ingiustamente prevaricato, chiedono che l’amministrazione si faccia carico di
dirimere la problematica che rischia di determinare o acuire conflitti
interprofessionali.
Riteniamo che
gli “Stati Generali dell’Esecuzione Penale”, possano essere una ulteriore
occasione perché siano individuate misure, se del caso legislative, che diano
il giusto riconoscimento giuridico ed economico a questo personale in ragione
della peculiarità dell’attività lavorativa prestata. Nella sostanza la
specificità giustamente riconosciuta al personale della polizia penitenziaria,
in relazione al particolare status e alle peculiari condizioni di impiego, deve
essere parimenti riconosciuta al personale amministrativo e tecnico operante
nel medesimo complesso contesto lavorativo. Giova rammentare che proprio in
virtù di questa specificità operativa l’ARAN in passato aveva affermato che
l’indennità di servizio penitenziario aveva lo stesso trattamento giuridico
della retribuzione non accessoria (pensionabile) sì escludendo la sua
decurtazione in caso di assenza per malattia.
FP CGIL CISL FP
e UIL PA, nel riservarsi ulteriori e più incisive iniziative in caso di
negativo riscontro, porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Lina Lamonica Eugenio Marra Domenico Amoroso
STABILIZZAZIONE DISTACCATI E
RIORGANIZZAZIONE MINISTERO
I RISULTATI DELL’INCONTRO DI
OGGI
Si è svolto in data odierna il
programmato incontro sullo stato di attuazione dell’accordo sulla
stabilizzazione dei distaccati.
All’inizio della riunione il Direttore
Generale, Turrini Vita, ha fornito i dati attuali sulla stabilizzazione:
su 671 domande, sono stati stabilizzati 356 lavoratori di cui 310 nella stessa
sede, 38 nella sede
indicata come seconda preferenza, 8 nella sede indicata come terza preferenza.
Risultano al
momento non stabilizzabili per indisponibilità di posti in organico 148 lavoratori,
oltre agli esclusi a
qualsiasi titolo.
CGIL CISL e UIL hanno rappresentato che oltre al personale non
stabilizzabile per mancanza di
posto in organico vi sono le problematiche:
a) del personale escluso dalla stabilizzazione, pur avendone titolo, perché ha
interrotto a domanda o d’ufficio il distacco ovvero è stato
sub distaccato (anche solo per alcuni giorni) presso un’altra sede (a costoro
per CGIL CISL e UIL va data la possibilità di scegliere la sede che consente la
stabilizzazione);
b) del personale distaccato presso altra amministrazione
(DOG, DAG, Archivi Notarili, Gabinetto del Ministro compreso il call center di
via Arenula);
c) del personale distaccato presso le sedi di servizio UEPE
soggette a possibile accorpamento;
d)
del personale appartenente ai profili di assistente amministrativo, di
operatore e di ausiliario che si trovano in posizione soprannumeraria in
conseguenza dell’immissione nei ruoli di personale della polizia penitenziaria
riformato ex artt. 75 e 76 D.L.vo 443/92;
e) del personale informatico e
tecnico.
Per tutti costoro
unitariamente CGIL CISL e UIL hanno chiesto di trovare una soluzione, anche
mediante la proroga del distacco, idonea ad evitare il rientro nella sede di
appartenenza e/o l’incardinarsi di un contenzioso giudiziale.
Il Direttore Generale ha replicato
precisando innanzitutto che il distacco non dà diritto al trasferimento.
Tuttavia procederà ad effettuare approfondimenti sulle problematiche relative
al personale di cui ai punti a), c) e d). Con particolare riferimento a
quest’ultimo punto lo stesso ha preannunciato la richiesta alla Funzione
Pubblica e/o all’Avvocatura dello Stato di un apposito parere per superare le
criticità derivanti dalla condizione soprannumeraria. Inoltre il direttore
generale, con riferimento al personale di cui al punto b), ha precisato che si
è già attivato per costituire una dotazione organica di dipendenti DAP presso
la sede centrale di via Arenula. Infine lo stesso, su esplicita richiesta di
CGIL CISL e UIL, ha espresso la disponibilità a trasferire nella sede più
vicina, su esplicita domanda dell’interessato, il personale non stabilizzabile
per mancanza di posto in organico, garantendo la proroga di tutti distacchi
finché la procedura è in corso.
Roma, 29 luglio 2015
FP CGIL CISL FP UIL PA
Lina Lamonica Eugenio Marra Domenico Amoroso
30.07.2015 – Assegnazione sedi serv. vv.f. neo spec. di elicottero – Mobilità personale vv.f. specialista di elicottero.