23.07.2015 – Convocazione incontro – Schema di Decreto del Ministro dell’Interno di ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo Nazionale tra uffici centrali e periferici e altri provvedimenti collegati.
Comunicato Stampa FP–CGIL CISL–FP UIL–PA
Roma,
16 luglio 2015
“Diciamo no al rischio privatizzazione degli arsenali”.
Così Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno commentato l’incontro sulla
riorganizzazione degli stabilimenti industriali della Marina Militare.
“Al contrario, serve un piano industriale organico e partecipato,
commisurato alle attuali esigenze della Difesa e coerente con le
disposizioni normative relative alla revisione dello strumento
militare”.
“Abbiamo
evidenziato” – continuano le tre sigle – “le incongruenze tra il
percorso a suo tempo tracciato dalla Marina sui processi di riforma
dell’area industriale e quello risultante dalla recente pubblicazione
del libro bianco sulla Difesa del ministro Roberta Pinotti. Si rischia
infatti di mettere in discussione gli assetti operativi tipici della
Marina stessa, con particolare riferimento agli stabilimenti
industriali, di cui si paventa addirittura la privatizzazione e la
contestuale attribuzione del personale civile alle imprese private,
vanificando di fatto anche le norme di reinternalizzazione dei servizi
stabilite dalla legge 244/2012 e dai successivi decreti attuativi.”
“È’
del tutto evidente” – concludono – “che se ciò fosse confermato, il
cambiamento di linea politica resa manifesta con il libro bianco, che di
fatto contrasta con la normativa vigente, imporrà l’apertura di un
tavolo di confronto con il ministro anche al fine di salvaguardare i
livelli occupazionali del personale civile dell’intera amministrazione
della Difesa, oltre che di verificare le conseguenze che si potranno
generare a livello di impatto economico e sociale nei territori in cui
sussistono gli stabilimenti industriali.”
26 aprile 2015
Il 16 aprile u.s. è stata depositata la Sentenza n. 7776/2015, con la quale la Corte di Cassazione, sezione Lavoro, si è espressa favorevolmente a un Avvocato, dipendente INPS in regime di rapporto esclusivo, che chiedeva al proprio Ente il rimborso delle tasse di iscrizione all’Albo professionale che è stato tenuto a versare nel corso degli anni per esercitare la sua attività.
Riteniamo che questa sentenza, pur riferita al caso specifico, cambi radicalmente l’orientamento applicativo giuridico corrente poiché smentisce categoricamente il parere espresso a riguardo della Corte dei Conti, secondo la quale la tassa di iscrizione era da ritenersi un obbligo personale del dipendente legato ai requisiti professionali necessari a svolgere il rapporto con l’Ente.
L’elemento decisivo che ha formato il convincimento dei Giudici della Suprema Corte è l’esclusività di rapporto tra il professionista dipendente e la propria amministrazione.
In questo contesto, dove l’attività professionale è garantita dal rapporto di subordinazione, la tassa di iscrizione, da pagare all’Ordine per l’iscrizione all’Albo, si configura come un costo fisso e ricorrente per lo svolgimento dell’attività lavorativa per la quale il professionista è assunto e deve dunque essere sostenuto dall’Ente datore di lavoro che è l’unico beneficiario di queste prestazioni.
A norma di Codice Civile, trovano applicazione le disposizioni in materia di “contratto di mandato”, poiché, nel lavoro dipendente, l’assunzione presuppone il mandato a compiere attività per conto e nell’interesse altrui; in questo scenario, il datore di lavoro è obbligato a fornire i mezzi e le risorse necessari affinché il dipendente possa svolgere la sua opera.
L’analogia di questa sentenza con i dipendenti della sanità in regime di rapporto esclusivo che sono tenuti all’iscrizione all’albo, in ottemperanza a precisi obblighi normativi, è oltremodo evidente.
Per questi motivi, pur continuando l’approfondimento della fattispecie giuridica con il nostro studio legale e concordemente con lo stesso, riteniamo che non debbano essere i dipendenti dei nostri comparti a sostenere il costo delle tasse di iscrizione agli albi.
Vi alleghiamo una prima bozza di modulo di richiesta di rimborso, predisposta dal nostro studio legale, per mettere in mora i datori di lavoro e interrompere i termini di prescrizione.
Nel contempo, vi invitiamo ad informare anche gli Uffici Vertenze delle Camere del Lavoro.
Infine, vi alleghiamo un primo volantino da diffondere in tutti i luoghi di lavoro.
La segretaria nazionale
Cecilia Taranto
COMUNICATO
INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE DEL 14 LUGLIO 2015
Alle
Lavoratrici e ai Lavoratori del CNEL
Come
sapete l’altro ieri si è svolto l’incontro convocato
dall’Amministrazione sul FUA 2015.
La
riunione (alla quale Il Segretario Generale non ha partecipato) si è
svolta con la delegazione di parte pubblica, composta dalle dirigenti
dell’UGRU e dell’UBR e, nonostante l’impegno, la cortesia e la
disponibilità di quest’ultime, l’incontro convocato non ha dato
gli esiti sperati.
Infatti
siamo stati informati che la nostra proposta unitaria (in allegato)
di modifica dei criteri di attribuzione del salario accessorio
mediante l’integrazione tra i sistemi di valutazione del personale
dirigente e del personale non dirigente – formulata dalle scriventi
su richiesta del Segretario Generale, in coerenza con la piattaforma
presentata il 20 marzo u.s. – è stata ritenuta non accoglibile
dall’Amministrazione per questioni legate alla validazione del
Collegio dei revisori dei conti. Soltanto un timido rinvio a
settembre per il prossimo incontro, dove sarà rinnovata la nostra
richiesta quantomeno di anticipare l’attribuzione delle risorse della
produttività individuale sulla base della valutazione del primo
semestre 2015, e al 2016 per un’eventuale revisione dei criteri di
erogazione.
Unica
nota positiva è che il FUA 2015 è stato costituito con una
variazione in aumento del Fondo derivante dai risparmi sul lavoro
straordinario 2014, così da raggiungere una cifra di poco inferiore
ai 500.000,00 euro.
Siamo
stati finalmente informati sull’utilizzo dello straordinario nel
2014, mediante il prospetto (allegato) con la ripartizione della
spesa per Ufficio.
L’Amministrazione
è stata invitata ad essere più puntuale sulle seguente questioni:
a)
ricostituire il CUG nella sua composizione effettiva, visto che la
Presidente (Bettini) è cessata per pensionamento a novembre scorso;
b)
informarci tempestivamente – come prevedono le corrette relazioni
sindacali – sulle assegnazioni di compiti ai dipendenti (derivanti da
ordini di servizio) e su qualsiasi variazione della forza in servizio
in entrata e in uscita;
c)
verificare che anche presso la Corte dei Conti l’indennità di
amministrazione sia utile per la buonuscita (come per i dipendenti
del CNEL).
d)
calendarizzare per settembre (o il prima possibile) un incontro delle
OO.SS. con il Segretario Generale al fine di essere aggiornati su
eventuali sviluppi intervenuti rispetto alla ipotesi – già nota –
di destinazione dei Dipendenti del CNEL.
In
sostanza, i problemi dei lavoratori del CNEL sono ancora irrisolti e
la situazione è resa ancora più grave dal fatto che non abbiamo
certezza di cosa potrà accadere all’Istituzione nei prossimi
giorni/mesi.
Noi,
comunque, non desistiamo e siamo intenzionati a proseguire nel fare
quanto più ci sta a cuore: tutelare tutti i Lavoratori del
Consiglio.
Vi
terremo al corrente degli sviluppi che seguiranno.
Le
OO.SS. FP CGIL, CISL FP, UIL PA e le RSU del Personale non dirigente
del CNEL
PROPOSTA
DI PARZIALE MODIFICA AD INTEGRAZIONE DEI CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL
SALARIO ACCESSORIO EROGATO – A CARICO DEL FUA 2015 – CON LE VOCI
“INDENNITA’ CNEL”, “COMPENSI CORRELATI AL MERITO ED
ALL’IMPEGNO INDIVIDUALE” E “PREMIO PER LA PRODUTTIVITA’
COLLETTIVA GENERALE PER IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI”
A TUTTO IL PERSONALE FORMEZ PA
Come è
noto, introducendo una disciplina organica dei contratti di lavoro, il decreto
legislativo n. 81 del 15/6/2015, riconosce alla contrattazione collettiva la
possibilità di:
–
fissare la durata massima dei rapporti di lavoro a
tempo determinato intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso
lavoratore;
–
definire il limite percentuale delle assunzioni a
tempo determinato rispetto al numero dei lavoratori in servizio con contratto
di lavoro a tempo indeterminato;
–
regolamentare i contratti di collaborazione per i
quali siano previste discipline specifiche in ragione delle particolari
esigenze produttive.
Nel
corso dell’incontro tenutosi presso il Formez PA in data 7/7 u.s., tenuto conto
delle particolari esigenze organizzative e produttive dell’Associazione, le
scriventi hanno pertanto sottoscritto due accordi attraverso i quali, rispetto
a quanto previsto dalla normativa vigente:
–
si innalza da 36 a 60 mesi la durata massima dei
rapporti di lavoro a tempo determinato e dal 20% al 40% di quelli in servizio
con contratto di lavoro a tempo indeterminato il limite percentuale delle
assunzioni a tempo determinato;
–
viene definita una specifica disciplina dei rapporti
di collaborazione.
Entrambi
gli accordi sottoscritti vanno tra l’altro nella direzione di mettere a
disposizione del Formez PA strumenti il cui utilizzo potrà senz’altro
consentire un ulteriore incremento dei livelli quali-quantitativi delle
prestazioni e dei servizi alla cui erogazione l’Associazione è
istituzionalmente chiamata.
Nel
corso dell’incontro, le scriventi non hanno mancato di sottolineare l’esigenza
che, anche facendo leva sulla disciplina introdotta con le due intese
sottoscritte, si continui ad investire sulla professionalità progressivamente
acquisita dai lavoratori già in servizio presso il Formez con contratti di
lavoro non standard; professionalità su cui il Formez, come puntualmente fatto
rilevare dalle scriventi in sede di tavolo negoziale, deve poter continuare a
fare affidamento attivando tutte le iniziative atte a consentire il pieno
utilizzo dei nuovi strumenti su questo versante messi a disposizione dalla
normativa vigente.
A
conclusione dell’incontro, le scriventi hanno:
–
chiesto e ottenuto l’apertura di due tavoli tecnici
rispettivamente dedicati al rinnovo del CCNL e ai premi relativi all’anno 2014;
–
ribadito l’esigenza di riaprire un tavolo di
confronto nell’ambito del quale discutere delle diverse problematiche che, a
partire da quelle che interessano le Sedi di Napoli e Cagliari, attengono al
più complessivo processo di riordino del Formez PA.
Roma, 9 luglio 2015
FP Cgil Cisl FP Uil PA FIALP Cisal
Nola Nardella Liberati Marro
REGOLAMENTO RELATIVO
ALLA DISTINZIONE DELLE FUNZIONI TRA CIVILI E MILITARI
Prima riunione del
tavolo tecnico
In data odierna si è tenuta la prima riunione
presso l’ufficio di Gabinetto del Ministro del tavolo tecnico per la
definizione di una proposta sul regolamento relativo alla distinzione delle
funzioni tra civili e militari, previsto dal decreto legislativo n. 7/2014.
Si è trattato di un incontro assolutamente
interlocutorio nel corso del quale l’amministrazione ha solo confermato la
disponibilità ad avviare un confronto sulla materia.
FP Cgil – Cisl FP e Uil PA hanno rappresentato che
occorre sviluppare e chiudere il confronto in tempi certi.
A tal fine hanno
chiesto ai rappresentanti dell’amministrazione di fornire entro lunedì 20
luglio quanto segue:
– occorre fissare un termine (ristretto) per
la conclusione del lavoro in sede tecnica
.
– l’amministrazione
deve fornire una prima bozza dello schema di regolamento, al fine di rendere
più proficuo il lavoro e il confronto.
– è
necessario, infine, definire anche un calendario di incontri.
Dall’esito della risposta che perverrà lunedì 20
dipenderanno le nostre valutazioni politiche e le eventuali successive
iniziative da intraprendere.
Ricordiamo che la definizione del regolamento è un
obbligo di legge e troppo tempo è trascorso invano.
Attendiamo la risposta
e poi decideremo il da farsi!
Roma, 16
luglio 2015
FP
CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Si
è svolto in data odierna presso Maristat il previsto incontro sulla
riorganizzazione degli Arsenali della Marina Militare.
Preliminarmente,
le scriventi OO.SS. hanno ancora una volta rappresentato alla controparte la
difficoltà a partecipare ad un confronto senza un piano industriale organico e
condiviso, commisurato alle attuali esigenze oltre che alle incognite derivanti
dalla mancanza delle risorse economiche necessarie e da una legislazione in
continua evoluzione.
Abbiamo
altresì evidenziato le incongruenze rilevate tra il percorso a suo tempo
tracciato con SMM sui processi di
riforma dell’area industriale, e quello risultante dalla recente pubblicazione
del libro bianco, che pur non avendone titolo, prova a mettere ferocemente in
discussione proprio quelle strategie e quegli assetti operativi proprie delle
scelte fin qui operate dalla M.M., con particolare riferimento agli
stabilimenti industriali, di cui si paventa addirittura la privatizzazione e la
contestuale attribuzione del personale civile alle imprese private, vanificando
di fatto, e tra molto altro, anche quei propositi di re internalizzazione dei
servizi stabiliti dalla legge 244/2012 e successivi decreti attuativi.
È’
del tutto evidente, quindi, che il cambiamento di linea politica resa manifesta
con il libro bianco – che peraltro ci è parso di capire non abbia neppure visto
il necessario coinvolgimento dello SMM – imporrà un nuovo e più approfondito
livello di discussione al tavolo politico, indispensabile per discutere delle
implicazioni del personale civile della difesa alla luce della pubblicazione di
quegli intenti, soprattutto nelle ipotesi disgraziatamente delineate con l’art.
280, oltre che delle conseguenze generate dall’impatto economico e sociale
provocato sui territori in cui sussistono gli stabilimenti industriali di cui
si è discusso nell’occasione.
Tenuto
conto delle premesse di carattere generale, che inevitabilmente condizioneranno
ogni schema e/o proposta di riorganizzazione della M.M., sono state presentate
per le successive valutazioni di merito le proposte provenienti dai confronti
espletati a livello territoriale, anche se, come ha tenuto a precisare
l’amministrazione, il decreto sull’argomento fisserà l’organizzazione sino al
livello di reparto, lasciando alle realtà territoriali la possibilità/facoltà
di definire gli ulteriori e successivi assetti di organizzazione dei siti
produttivi.
Roma, 15 luglio 2015
FP
CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Prot. 43/2015
Roma 08-07-2015
All’Ufficio Relazioni
Sindacali
C.F.S.
Premesso che,
con il decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015, attuativo dell’art. 1,
commi 8 e 9 della legge delega n. 183 del 2014, è stato modificato l’art. 32
T.U. maternità/paternità di cui al decreto legislativo n. 151 del 2001 in
materia di congedo parentale. Il decreto in questione è stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2015 serie generale n.144, supplemento
ordinario n 34, ed è entrato in vigore il giorno successivo ossia il 25 giugno
2015, di elevazioni dei limiti temporali di fruibilità del congedo parentale da
8 a 12 anni ed elevazione dei limiti temporali di indennizzo a prescindere
dalle condizioni di reddito da 3 a 6 anni.
L’INPS,
in data 06/07/2015 emetteva il messaggio 4576, per le modalità di presentazione
delle domande, che si allega.
Questa OO.SS sollecita una immediata circolare
applicativa della norma sopra citata al fine di permettere la corretta
fruizione dei benefici in essere al personale interessato.
In attesa di un
riscontro, cordiali saluti.
La Coordinatrice Nazionale
FP CGIL
CFS
Francesca Fabrizi
Coordinamento Nazionale
Corpo Forestale dello Stato
Roma,
10 luglio 2015
Al Capo del
Corpo
All’Ufficio
Relazioni Sindacali
Alla Direzione del
40° corso AVI
“Fiume Clitunno”
e, p.c. Alle segreterie di FP CGIL
Ai Delegati ed
Iscritti FP CGIL CFS
Ai lavoratori del
Corpo
Oggetto: 40° corso AVI fiume Clitunno – Assenze su
convocazione del Capo del Corpo
Un numero rilevante di allievi frequentanti il corso in
oggetto si sta assentando su convocazione straordinaria del Capo del Corpo.
Elicotteristi in missione per quasi due mesi, emergenza
Xylella, servizi Antibracconaggio, indagini in Procura, prove della Banda, per
ora.. poi chissà quale altra esigenza di servizio si individuerà per
distogliere il personale dalla formazione obbligatoria per la conclusione
dell’iter concorsuale pur risultando formalmente presente al corso.
Tutto il territorio è in situazione precaria, alcune stazioni
sono ridotte ad un elemento se non chiuse per la partenza di vincitori delle
procedure del 39° e 40° corso Allievi Vice Ispettori, si chiede di definire
quali siano le priorità di questa amministrazione.
Se si ritiene che la formazione possa essere subordinata al
servizio e che il corso sia tempo che il personale perde rispetto ad attività
di altro rango, si invita a sospendere tutti i corsi, rimandare il personale
sul territorio e convocarlo per la prova finale con risparmio notevole di
risorse economiche e di tempo per tutti.
Questa Organizzazione Sindacale, già fermamente contraria a
questa modifica del regolamento per le assenze, ne chiede la revoca a tutela
del diritto del personale a partecipare al corso di formazione per il quale ha
vinto un concorso.
Delegazione Trattante Nazionale Fp CGIL
Corpo
Forestale dello Stato