“Dopo un’attenta lettura della Legge di Bilancio, esprimiamo forte preoccupazione per la possibilità di rinnovare i contratti in modo adeguato all’esigenza di innovazione e di valorizzazione professionale del lavoro pubblico, viste le risorse messe a disposizione per la riforma del sistema professionale e la contrattazione decentrata”. Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi.

“Abbiamo presentato due emendamenti – proseguono – con l’obiettivo di aumentare lo stanziamento contrattuale e rispettare gli impegni sottoscritti dal Governo con Cgil Cisl e Uil con il Patto del 10 marzo scorso. Il primo emendamento riguarda la modifica dell’articolo 182 con l’obiettivo di sanare il problema del finanziamento delle risorse utili a superare i vincoli ad oggi esistenti sulla contrattazione integrativa, aumentando lo stanziamento e rendendolo compatibile con le dinamiche di sofferenza dei bilanci delle amministrazioni locali e sanitarie, in un’ottica di complessivo investimento del Paese e del Governo sul lavoro pubblico. Stiamo chiedendo rispetto e coerenza degli impegni sottoscritti con il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale i cui contenuti tendono a valorizzare sia il rilancio del servizio pubblico, sia una fisiologica crescita del potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti del settore pubblico, che continuano a pagare gli effetti di un blocco decennale dei contratti”.

Il secondo emendamento, osservano i tre dirigenti sindacali, “riguarda l’articolo 185 ed è teso a garantire una maggiore efficacia al nuovo ordinamento professionale che accompagnerà il rinnovo del Ccnl 2019-2021. Chiediamo l’adeguamento delle risorse alle esigenze della contrattazione e il superamento delle percentuali riferite al monte salari contenute nei relativi articolati. Si rischia, infatti, di rendere vano lo sforzo di portare a termine in tempi celeri il rinnovo del contratto con la riforma dell’ordinamento professionale e la leva della contrattazione decentrata come propulsori di un grande processo di innovazione che accompagni l’amministrazione nel percorso di riforma e di innovazione e renda protagonisti i dipendenti, ai quali si devono aprire opportunità di crescita, di acquisizione di competenze nuove e di carriera”.

La pandemia, aggiungono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “ci impone di dare una risposta adeguata ai lavoratori dei servizi essenziali e di migliorare la prossimità ai cittadini, a partire dalla sanità. Il contratto deve riconoscere il valore delle professionalità e del fattore umano come strategici per il cambiamento. Siamo nella condizione di poter immaginare che con un’intensificazione del confronto in Aran si possano rinnovare i contratti per trainare la rivoluzione imposta dal Pnrr ma la precondizione è che la legge di Bilancio dia risposte sull’ordinamento e sul salario accessorio, altrimenti le condizioni rischiano di non esserci per un accordo condiviso”, concludono.

Prosegue il confronto per il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali, leggi il nostro resoconto e il comunicato unitario

Si è tenuto un nuovo incontro tra l’Aran e le Organizzazioni Sindacali del Comparto delle Funzioni Centrali per il rinnovo contrattuale 2019/2021.

L’Agenzia di rappresentanza negoziale delle amministrazioni pubbliche ha presentato alle parti un nuovo articolato abbastanza completo per quanto riguarda i Titoli del nuovo CCNL ma ancora distante da quella che dovrà essere una eventuale ipotesi di intesa per gli articoli mancanti ed altri che necessitano di ulteriori approfondimenti e valutazioni.

Rinviando alla lettura del comunicato unitario, è bene evidenziare qui come il testo presentato a inizio di seduta e, ancor più, le conclusioni del presidente dell’Aran dopo gli interventi delle organizzazioni sindacali, rappresentino indubbiamente uno stato di avanzamento ulteriore del negoziato, rispondendo però ancora parzialmente alle questioni che abbiamo posto in termini di manutenzione del Ccnl 2016/2018 migliorandone gli istituti più innovativi, relativamente al rafforzamento del sistema di relazioni sindacali anche a supporto delle nuove necessità di innovazione organizzativa e dei servizi, dalla disciplina del lavoro a distanza al nuovo ordinamento professionale. Infine, ancora non è certo è definito il quadro delle risorse complessivamente disponibili, sia per favorire il passaggio a un nuovo sistema dì classificazione per una PA più riconoscente verso i suoi lavoratori e attrattiva verso chi decide di entrarci.

Per questo riteniamo che il testo debba essere ancora migliorato e, soprattutto, la bontà delle soluzioni contrattuali dovrà fare i conti con la reale disponibilità di risorse che, da ultimo, potranno verificarsi solo con la definitiva approvazione della prossima legge di bilancio.

Sul merito dei singoli articoli trattati abbiamo già condiviso il giudizio con il comunicato unitario delle categorie di CGIL CISL UIL. Continueremo a lavorare a un’intesa rispondente alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori, a condizione però che dalle aule del Parlamento non si vanifichi il lavoro di quasi otto mesi di negoziato. La certezza delle risorse, infatti, sia per l’ordinamento professionale sia per il finanziamento dei fondi per la contrattazione integrativa, rimane la condizione decisiva per il rinnovo del contratto.

Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio

Oggetto: Accesso all’applicativo per la presentazione delle domande di ammissione alla procedura MEF per lo sviluppo economico all’interno delle aree

Questa Organizzazione sindacale riceve numerose segnalazioni da parte dei colleghi in merito a criticità nell’accedere alla piattaforma per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura MEF per lo sviluppo economico all’interno delle aree.

In particolare, dopo essersi regolarmente autenticati con lo SPID di livello 2, modalità comunque non prevista negli accordi, frequentemente la piattaforma comunica l’impossibilità per il candidato ad accedere.

Tale situazione, da giorni, impedisce agli interessati di presentare l’istanza.

Riteniamo fondamentale la soluzione del problema affinché tutti possano, nei termini previsti, presentare la propria candidatura senza che diventi necessaria una proroga della scadenza che, naturalmente, determinerebbe l’allungamento di tutta la procedura.

Chiedendo di essere tempestivamente informati in merito alla soluzione delle problematica si porgono cordiali saluti.

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

Roma, 26 novembre 2021

							                   Al Ministro per la Pubblica Amministrazione 

On. Renato Brunetta

Alla Ministra della Giustizia

Proff.ssa Marta Cartabia

Al Sottosegretario di Stato alla Giustizia

On. Francesco Paolo Sisto

Oggetto: primo Accordo negoziale di categoria per il personale della carriera dirigenziale penitenziaria di diritto pubblico.

Egregi,

la FP CGIL intende rappresentare, ancora una volta, l’anomalia che riguarda i Dirigenti Penitenziari, per i quali non si è ancora addivenuto, a distanza di 16 anni dall’istituzione della carriera, all’avvio delle procedure per la stipula del primo accordo negoziale.

Anomalia che, per essere superata, necessita di uno stanziamento in bilancio di risorse adeguate a coprire tutte le prerogative, le esigenze e le peculiarità di tale categoria, in relazione al delicato mandato istituzionale di pertinenza.

Da quanto appreso. il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 non prevede stanziamenti di risorse per l’avvio di tali procedure negoziali.

Considerato che, solo la quantificazione di tutte le componenti del trattamento economico di cui alla contrattazione comporterebbe una spesa annua, comprensiva degli oneri a carico dell’amministrazione, di circa 25 milioni di euro e che al predetto finanziamento, a regime per il triennio, occorre poi aggiungere gli importi relativi al periodo di vacanza contrattuale a partire dall’istituzione della carriera dirigenziale penitenziaria, intervenuta con la legge 27 luglio 2005 n. 154, la FpCgil vi chiede di intercedere con il Governo per ottenere uno stanziamento di risorse adeguato ad avviare le procedure negoziali e consentire di porre rimedio alla grave dimenticanza durante i lavori di conversione in legge del citato disegno di legge di bilancio.

Distinti saluti.

Il Segretario Nazionale
Florindo Oliverio

La Coordinatrice nazionale
Carla Ciavarella 

Volantino MEF – L’Amministrazione – tornando sui propri passi – aumenta le soglie massime per il lavoro agile.

DATI PERFORMANCE III TRIMESTRE 2021 ISTRUTTORIA SANITARIA
RICONOSCIMENTO SUSSIDI STRAORDINARI PER MOTIVI DI SALUTE

 

Discussione sui dati di performance organizzativa relativi al terzo trimestre 2021 e verbale di valutazione medica per l’erogazione dei sussidi straordinari per motivi di salute, sono stati gli argomenti all’ordine del giorno della riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione e del Tavolo nazionale sindacale nella due giorni del 22 e 23 novembre u.s.
DATI PERFORMANCE III TRIMESTRE 2021
I dati presentati dall’Amministrazione offrono un quadro complessivo globale di sostanziale tenuta sia per quanto attiene al parametro di liquidazione dell’incentivo ordinario che per quanto riguarda gli indici di liquidazione dell’incentivo speciale. Sull’incentivo ordinario abbiamo il 68% delle sedi collocate a 110 (erano il 45% nello stesso periodo del 2020) ed il restante 32% collocato a 100 (su tale valore si collocava il 50% delle sedi, sempre nel III trimestre del 2020, ed il restante 5% sul parametro 95), mentre sull’incentivo speciale il 72% delle sedi si colloca al valore massimo di 100 (nello stesso periodo del 2020 era il 68% delle sedi), il 23% tra 90 e 99,99 (nel 2020 era il 25% delle sedi) ed il restante 5% ad un valore pari a 80 (nel 2020 era il 7% delle sedi). Al di là delle rassicurazioni fornite, nel corso del confronto, dai rappresentanti dell’Istituto circa la possibilità nell’ultimo trimestre dell’anno in corso di recuperare il gap rispetto ai valori ottimali per effetto di una sorta di trascinamento progressivo dei dati verso l’alto, così come accaduto a fine 2020, e per effetto dell’attribuzione di bonus non conteggiati nella fase di rilevazione intermedia (bonus relativi agli obiettivi dei piani di sussidiarietà, dei piani di controllo e dei progetti di miglioramento), abbiamo chiesto una reportistica di dettaglio dalla quale si possa comprendere, in ordine alle singole realtà censite, quali siano le aree operative ed i prodotti in difficoltà in modo da poter mettere in campo gli opportuni correttivi tali da migliorare gli indici in sofferenza. Indici spesso riconducibili anche ad una forte carenza di personale nelle strutture territoriali che andrebbe opportunamente “valorizzata” in termini produttivi e di qualità, incrementando il risultato delle sedi in ragione dello scostamento tra fabbisogno di personale e forza effettiva.
Nel corso della discussione abbiamo richiamato anche l’attenzione dell’Amministrazione sulla necessità di valorizzare adeguatamente l’attività di informazione e di consulenza resa nelle sedi in ragione del fatto che l’Istituto ha costruito un modello di servizio nel quale quella tipologia di funzione assumerà un peso crescente e tale da assorbire non poche energie lavorative nelle strutture territoriali: se quelle attività non saranno opportunamente “pesate” nel cruscotto sarà inevitabile che le risorse si destineranno ai prodotti che fanno punteggio a detrimento della stessa funzione di informazione e di consulenza che ,formalmente, sulla carta, si vuole valorizzare nel rapporto con l’utenza.
VALUTAZIONE MEDICA SUSSIDI STRAORDINARI PER MOTIVI DI SALUTE
Sull’istruttoria sanitaria relativa alle richieste di erogazione dei sussidi straordinari per motivi di salute, istruttoria richiesta per verificare la sussistenza dei requisiti di gravità per il riconoscimento dell’elevazione dell’importo concedibile al personale interessato, l’Amministrazione ha proposto di semplificare l’iter amministrativo, riconducendo non più ad una commissione medica, composta da due medici e da un funzionario amministrativo, ma al singolo medico l’espressione del parere medico-legale. determinando con ciò un’accelerazione dei tempi di riconoscimento dei benefici richiesti. Sul punto, pur essendo d’accordo in ordine alla semplificazione che accelera i tempi di riconoscimento dei benefici richiesti, abbiamo avanzato due richieste:
• previsione della forma collegiale della valutazione medica in caso di esame di seconda istanza, ossia esame su ricorso dell’interessato;
• rotazione del personale medico che in forma monocratica esprimerà la valutazione medico-legale in prima istanza.

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo

Si è svolto il 23 novembre 2021 l’incontro tra rappresentanze sindacali e Amministrazione relativa alla fruizione degli istituti contrattuali per il personale in lavoro agile e alla rilevazione delle presenze con il nuovo applicativo HCM, alla riorganizzazione a alla logistica, a una bozza di direttiva sulla rotazione del personale.

Per l’Amministrazione erano presenti il Vice Capo di Gabinetto Dott. Stefano Scarafoni e la Direttrice Generale del personale Dott.ssa Stefania Cresti.

Il confronto è stato aperto dalla Direttrice Generale la quale, dopo aver presentato il vice capo di gabinetto, anticipando le richieste di CGIL CISL e UIL, ha comunicato a tutte le rappresentanze sindacali che alla luce delle novità introdotte dal decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione dell’08/10/2021 e a quelle annunciate nella bozza di linee guida diramate sempre dalla Funzione Pubblica l’Amministrazione ha potuto superare le criticità riscontrate in ordine alla contabilizzazione dei buoni pasto durante lo smart-working e che, pertanto, di qui a breve verranno accreditati i buoni pasto maturati sino ad ora e che le nuove modalità telematiche di rilevazione della presenza a distanza recentemente introdotte consentiranno di qui in avanti di attribuire regolarmente il buono pasto in costanza di lavoro agile.

La stessa Direttrice Generale ha anche affermato che tutti gli istituti normo-economici verranno assicurati al personale anche durante il lavoro da remoto. Sul punto, CGIL CISL e UIL hanno manifestato il loro apprezzamento ed hanno invitato l’Amministrazione a non limitarsi a riconoscere al personale la possibilità di fruire dei permessi, ma anche le prestazioni di lavoro straordinarie e la flessibilità attiva e di dare indicazioni scritte in tal senso ai vari CDR, che finora non si sono comportati in modo omogeneo. Inoltre abbiamo nuovamente invitato l’Amministrazione a non mettere in uso il sistema Zucchetti, per i tanti problemi che ci sono stati segnalati. Sul punto, ci è stato garantito che si sta lavorando a superare i problemi da noi segnalati e che nel frattempo continuerà la coesistenza con GL Pers.

Restando in tema di smart-working, CGIL CISL e UIL hanno insistito ancora una volta sulla necessità di riconoscere ai caregiver le tutele speciali che il legislatore ha riconosciuto ai fragili e ai disabili con connotazione di gravità, tenendo anche conto che non esiste un divieto in tal senso e che altre Amministrazioni hanno già riconosciuto questo tipo di tutela. Al riguardo le scriventi hanno altresì rappresentato che nell’ambito dei diversi CDR ci sono situazioni di grave rischio e che l’indifferenza fin qui dimostrata, anche alla luce della recrudescenza della diffusione del maledetto virus, sta mettendo a rischio situazioni familiari già precarie e che potrebbero precipitare in caso di contagio. E’ stata altresì rappresentata la situazione paradossale che ha interessato alcuni lavoratori fragili, per i quali non erano state considerate le tutele normative valide fino al 31 dicembre prossimo.

In tema di controlli green pass, CGIL CISL e UIL hanno rappresentato all’amministrazione che la legge 165/2021 di conversione del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127 (cd. decreto green pass) al fine di semplificare e razionalizzare le verifiche relative al possesso della certificazione verde COVID-19 per l’accesso nei luoghi di lavoro, i lavoratori sia pubblici che privati possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione. In tal caso i lavoratori, per tutta la durata della relativa validità, sono esonerati dai controlli da parte dei rispettivi datori di lavoro (art. 1 comma 5; art 3 comma 5). Abbiamo altresì rappresentato che l’articolo 3–bis, inserito in fase di conversione del predetto decreto legge, specifica che, qualora la scadenza di un certificato verde COVID-19 di un dipendente pubblico o privato si collochi nell’ambito della giornata lavorativa, il lavoratore può permanere nel luogo di lavoro per il tempo necessario a portare a termine il turno di lavoro, senza che vengano applicate le sanzioni previste in caso di permanenza nel luogo di lavoro in mancanza di una certificazione valida. Sul punto l’Amministrazione è stata pertanto invitata a darne compiuta informazione a tutti i lavoratori.

In ordine alla riorganizzazione, ci è stato laconicamente comunicato che è in corso l’istruttoria e che si tratta di attività che richiede ancora ulteriori approfondimenti. Riguardo alla logistica, la dott.ssa Cresti ci ha annunciato che per il mese di gennaio 2022 dovrebbe essere consegnata al Ministero la nuova sede di Via S. Nicola da Tolentino (ubicata a circa 200 metri da via Flavia), il che implica che questa sede, dopo una serie di verifiche e collaudi, dovrebbe essere effettivamente disponibile per giugno.

Infine, tenuto conto dell’impossibilità di fruire del V piano di via Flavia, dove erano ubicate la DG Ammortizzatori Sociali e la DIV.V della DG del Personale, alla DG Ammortizzatori, per il noto incendio del 2020, sono state attribuite in via transitoria quattro stanze al quarto piano della palazzina A di via Fornovo ed a breve saranno disponibili altre stanze al primo piano della medesima palazzina.

Sullo stato dell’arte dei lavori di ristrutturazione del famigerato quinto piano di via Flavia, la Dott.ssa Cresti ha assicurato di aver messo in campo tutti gli strumenti giuridici atti a poter sanare tale situazione attraverso l’Agenzia del Demanio/ territorio, avendo comunque fatto rilevare alle autorità competenti il grave danno che il Ministero e i suoi dipendenti stanno subendo oramai da più di un anno e mezzo.

Infine, in ordine alla rotazione del personale prevista nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023, CGIL CISL e UIL hanno espresso forti perplessità sulla bozza presentata dall’amministrazione ed hanno evidenziato la necessità di ulteriori approfondimenti considerando che la bozza presentata contiene solo generiche intenzioni non meglio chiarite.

Vi informeremo sugli ulteriori sviluppi.

Cordiali saluti a tutti i colleghi.

FP CGIL

Matteo Ariano Francesca Valentini

CISL FP

Michele Cavo Marco Sozzi

UIL PA

Bruno Di Cuia Orlando Grimaldi

Mic: richiesta urgente di incontro al Ministro e comunicato stampa unitario.

Durante la riunione di ieri in cui si è iniziato l’esame del CCI 2020 l’Amministrazione ha anche informato le OO. SS. che l’Ente, a causa delle persistenti e rilevanti criticità che le cd. procedure dl 98 stanno creando agli uffici periferici e conseguentemente agli utenti, ha deciso di adottare delle concrete iniziative.
Ha, infatti ,formalmente richiesto ad AciInformatica di provvedere intervenendo sulle procedure per la definitiva soluzione delle criticità che non hanno carattere di occasionalità e di procedere, se del caso, ad una revisione complessiva dell’architettura del sistema, avvalendosi anche di un supporto esterno, per un’analisi delle problematiche.
Analogamente ha richiesto che gli altri fornitori collegati all’erogazione dei servizi per le nuove procedure, come , a titolo esemplificativo , Infocert per la firma digitale, rispettino le condizioni previste dai contratti sottoscritti.
È stato deciso, inoltre, di adottare queste linee operative:
 Verrà creata una cabina di regia che provvederà a monitorare il funzionamento del sistema
 Non saranno più ammessi gli immediati rilasci di nuove procedure o modifiche delle procedure già in atto senza che ci sia stato un opportuno collaudo.
Le problematiche sono state portate all’attenzione del CTP con il MIT per l’aspetto motorizzazione al fine di affrontare le questioni procedurali comuni.
Le scriventi OO. SS hanno sempre evidenziato con forza e insistenza queste problematiche e finalmente abbiamo avuto riscontro concreto. Confidiamo che ci possano essere sviluppi positivi così da rendere un servizio adeguato all’utenza e garantire la professionalità dei colleghi e l’immagine dell’Ente.
Continueremo a monitorare con la massima attenzione e vi informeremo tempestivamente.
In considerazione delle comunicazioni, avute nella riunione di ieri su quanto sopra indicato rispetto alla normalizzazione del sistema informatico a base del DL98 e dell’impegno dell’Amministrazione a mantenere l’organizzazione del lavoro, con riguardo al rientro in presenza nelle sedi, come definita dai protocolli in essere, le OO. SS hanno firmato una appendice alla sesta integrazione del Protocollo sulla sicurezza COVID 19 che vi alleghiamo. Come di consueto seguiranno le contrattazioni territoriali per l’applicazione dei contenuti dell’accordo tenuto conto delle peculiarità delle singole sedi.

FP CGIL ACI
D. Figliuolo

FP CISL ACI
M. Semprini

UILPA ACI ACP
Paola Piccirilli

Sono pervenute alcune richieste di chiarimenti in merito all’appendice alla sesta integrazione del protocollo sulla sicurezza Covid 19 .
In primo luogo e’ opportuno chiarire che la possibilità di evadere le richieste di cittadini fuori prenotazione va valutata “qualora i tempi di lavoro degli sportelli lo consentano”;
deve essere quindi calata nella realtà lavorativa e potrà essere attuata nel caso sia compatibile con i tempi e i modi di operatività del singolo ufficio . Sottolineiamo , inoltre , che quella firmata è una appendice alla sesta integrazione del Protocollo sulla sicurezza e, quindi, al Protocollo di “ zona bianca”.
E’ bene ricordare che una revisione del Protocollo si è resa necessaria a seguito della entrata in vigore del DPCM sul rientro dei dipendenti in presenza e del successivo decreto attuativo del Ministro Brunetta .
Come ben sapete il decreto stabilisce che la modalità ordinaria di lavoro e’ quella in presenza e prevede come prioritario il rientro in presenza degli addetti allo sportello. Secondo la nuova normativa si può mantenere lo smartworking solo nel rispetto di alcune condizionalità. Prima tra tutte è la regolarità del servizio erogato.
In questo contesto normativo, con la firma della nuova integrazione al Protocollo sulla sicurezza, siamo riusciti ad ottenere dall’Amministrazione il mantenimento dello smartworking per tutti e alle condizioni già previste e il mantenimento in vigore dei Protocolli sulla sicurezza che modulano, comunque, il numero degli appuntamenti allo sportello sulla base della grandezza degli uffici e del rispetto delle condizioni di sicurezza dei dipendenti e degli utenti.
Abbiamo previsto che in sede di contrattazione territoriale possano essere valutate le criticità dei singoli territori.
Abbiamo chiesto ed ottenuto un intervento concreto sulle difficoltà legate alle procedure DL 98 al fine di migliorare il servizio allo sportello.
Si tratta di una firma che, quindi, tutela i dipendenti dando potere alla contrattazione territoriale ed evitando iniziative unilaterali dell’amministrazione.
Come sempre noi cerchiamo di ottenere una tutela reale e concreta dei dipendenti alle condizioni date ; le chiacchiere spesso inutili e velleitarie le lasciamo ad altri.

FP CGIL ACI
D. Figliuolo

FP CISL ACI
M. Semprini

UILPA ACI
P. Piccirilli

Periodicamente torniamo a chiedere all’Amministrazione di provvedere al riconoscimento del buono pasto al personale in lavoro agile.
Non stiamo chiedendo la Luna, considerando che in altre Amministrazioni lo riconoscono da tempo e che – senza andare troppo lontano – al Ministero del Lavoro hanno ripreso a riconoscere i buoni pasto con efficacia retroattiva, in particolare alla luce dell’introduzione del badge virtuale.
Aggiungiamo anche che, dalle notizie che giungono dal tavolo di contrattazione collettiva insediato all’ARAN, non risulta affatto che il prossimo CCNL escluda l’erogazione del buon pasto al personale in lavoro agile, anzi!

Quindi, visto che l’INL già dispone di un suo applicativo per l’inserimento dell’orario di lavoro svolto da remoto, ci chiediamo cosa osti al riconoscimento del buono pasto.

Soprattutto, ci chiediamo come mai si tenda sempre al risparmio a danno dei lavoratori.

FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UIL PA
Bruno Di Cuia

Al Ministro della Difesa
On.le Lorenzo Guerini
Al Capo di Gabinetto
Gen. di Divisione Aerea Antonio Conserva

 

OGGETTO: assicurazione sanitaria integrativa personale militare – mancato riscontro nota FP CGIL.

Egregio Ministro,
con nota n. 378/U – FP 2021 del 1 ottobre scorso, che ad ogni buon fine si allega in copia, la scrivente organizzazione sindacale ebbe modo di porre alla Sua attenzione l’ingiustificabile discriminazione subita dalle lavoratrici e dai lavoratori civili della Difesa per effetto dei benefici esclusivamente riservati ai colleghi militari, resi destinatari di un assicurazione sanitaria integrativa posta interamente a carico del bilancio della Difesa, chiedendole di far tenere l’integrazione del personale civile della Difesa nel predetto piano assicurativo.
Da allora sono ormai trascorse più di due settimane e, ad oggi, nessuna risposta è stata ancora fatta pervenire alla scrivente O.S., mentre sul tema continuano a giungere forti proteste dalle lavoratrici e dai lavoratori civili impiegati sull’intero territorio nazionale che si sentono umiliati e traditi dal proprio datore di lavoro.

In ragione di quanto sopra, sul tema proposto alla Sua attenzione La invitiamo cortesemente a farci conoscere le determinazioni che intenderà assumere.

Con viva cordialità

p. La FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

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