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La Fp Cgil Medici sugli Opg su Adn Kronos Salute

 

 

Consulta Nazionale di Protezione Civile

Evento – Quale servizio per la Protezione Civile
Roma 16 gennaio 2015
 
 

 
 
 
 

Atti del Convegno


 

Relazione introduttiva di Giovanna Martini
                                     Presidente della Consulta Nazionale di P.C.

 
 
 
Interventi

 

Capo del Dipartimento della Protezione civile della PCM

 

Componente VIII commissione Camera dei Deputati (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
Responsabile Ambiente e Protezione civile

 

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, commissione Speciale di Protezione Civile

 

Capogruppo M5S alla VIII Commissione della Camera dei Deputati (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

 

Assessore alla Protezione civile della regione Emilia Romagna

 

Consulta Nazionale di Protezione civile della FP CGIL

 

Segretario Nazionale Fp Cgil Funzioni Centrali

 
Dibattito

 

ANPAS Nazionale

Dirigente Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Tecnico precario protezione civile di Firenze

 

 
 

 

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Risposta all'articolo del 1 febbraio 2015 sul "La voce del Trentino"
 

 
In riferimento all’articolo “La forza del volontariato per la nuova protezione civile” pubblicato il  1 Febbraio  sul “La Voce del Trentino”,  la Fp CGIL ritiene che la Protezione Civile (PC) debba essere considerata un servizio pubblico essenziale e non una normale attività economica o amministrativa, che possa essere gestita con le più disparate forme organizzative e titolarità.
In quanto Servizio pubblico essenziale, la PC non appare compatibile con operazioni di cessione a soggetti pubblici, a meno che non si tratti di alcune funzioni e servizi ben specificati (come, ad esempio, assistenza alla popolazione) e come tali indicati.
Ci pare sempre più necessario, piuttosto, che si recuperi il ritardo “storico” nell’attuazione della normativa vigente, fissando da subito i livelli essenziali che questo servizio deve garantire, in tutto il Paese, per fornire la stessa qualità di intervento e di risposta ai cittadini.
Si approfitti dunque della proposta di Legge Delega sul riordino del “sistema” di PC, per delinearne in modo inequivocabile l’identità e attribuirgli risorse certe.
I lavoratori e le lavoratrici pubblici, che sono chiamati a svolgere compiti e funzioni con ruoli differenti e a prescindere dalle Amministrazioni di appartenenza, che si tratti di Dipartimento di PC, del Comune, della Regione, della Sanità, dei VVF, del Corpo Forestale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, del volontariato, del CNSAS, e di tutti gli altri soggetti, debbono poterlo fare con appropriatezza e consapevolezza.
Non abbiamo la pretesa di indicare a priori un modello cui tendere, ma pensiamo che la migliore soluzione si trovi permettendo a tutti i soggetti interessati di discutere e partecipare alle decisioni, nella convinzione che non possa esistere “cessione di sovranità” fra i soggetti partecipanti alle attività di PC, se questa non giunge alla fine di un processo di condivisione degli obiettivi e del progetto. Compito della politica, in questo caso, è di produrre una sintesi efficace e, intorno a questa, produrre una forte e generale condivisione.
L’affermazione riportata su “La Voce del Trentino” che la “legislazione concorrente ha prodotto 21 diversi sistemi di protezione civile” può essere condivisa, ma non sarebbe giustificata, a nostro giudizio una nuova centralizzazione del servizio, come si adombra nel progetto di legge, laddove si prevede che a redigere i decreti legislativi debba essere il Dipartimento di PC, solo ascoltando il parere della Conferenza Unificata e non tenendo in alcun conto del parere del Parlamento. La storia dovrebbe aver insegnato a tutti che centralizzare il servizio di PC non ne garantisce affatto il funzionamento.
Nel rapporto tra l’Amministrazione statale centrale e quelle territoriali, il governo locale è decisivo per garantire il funzionamento corretto del sistema.
Pensiamo che i sindaci siano l’autorità competente e che essi debbano continuare a essere protagonisti ancor di più ora, nel pieno del ridisegno istituzionale in corso e in un quadro sociale sempre più complesso. Ma non si può pretendere che essi svolgano ruoli e funzioni senza attribuire risorse adeguate e senza ricostruire un trasparente sistema di responsabilità che impegni tutti a garantire i livelli essenziali di Protezione a tutti i cittadini e a tutte le comunità del Paese.
                           

    Roma, 10 Febbraio 2015
 
La Segretaria Generale FP CGIL
         Rossana Dettori

 

 

 
 
 

 
 

 

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Audizione del Prefetto Gabrielli alla Commissione VIII della Camera dei Deputati
 

  Audizione nell’ambito dell’esame recante la delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della Protezione Civile”
 
4 marzo 2015

 
 

 
 

Genova – Lutto

19.03.2015 –  Il coordinatore FPCGIL VVF Liguria, Luca Infantino, ci ha reso partecipi del grande dolore per la prematura scomparsa, a causa di un male incurabile, del collega e compagno Massimo Pozzo.

Alla moglie, ai tre figli, alla famiglia, a tutti gli amici e a tutti i colleghi del Comando VVF di Genova il sentito cordoglio del Coordinamento Nazionale FPCGIL VVF.  

Schema di decreto inerente i servizi di vigilanza antincendio di cui all'art. 18 del D.lgs. 139/2006.

19.03.2015 – Schema di decreto inerente i servizi di vigilanza antincendio di cui all’art. 18 del D.lgs. 139/2006.

 

 

 

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COMUNICATO RIMANENZE FUA 2014

  

Si è svolto ieri il previsto incontro a PERSOCIV per la determinazione dell’ipotesi di accordo relativo alla distribuzione delle ulteriori somme (cosiddette variabili) pervenute al Fondo Unico di Amministrazione dell’anno 2014.
L’incontro si è reso necessario in quanto, diversamente dagli anni precedenti, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha imposto che ogni ulteriore somma afferente il FUA sia oggetto di preventivo accordo tra parti sociali ed amministrazione circa l’ulteriore distribuzione ai lavoratori.
Introducendo la proposta dell’amministrazione il D. G. di Persociv ha spiegato che a causa di uno sforamento della spesa necessaria a compensare la reperibilità da parte di alcuni Enti si era reso necessario prevedere di incrementare di 83.684 euro il fondo destinato a retribuirel’istituto. Per quanto concerne il restante milione di euro, invece,la proposta consisterebbe nel farlo confluire nel FUS.
Nel nostro intervento abbiamo unitariamente stigmatizzato lo sforamento del badget destinato a pagare la reperibilità, esprimendo preoccupazione sull’eventuale crescita senza freni della spesa individuata per compensare questo istituto, passato come noto in carico al FUA, oltremodo potenzialmente dannosa per il suo irrazionale possibile aumento esponenziale a cui seguirebbe una ulteriore riduzione delle somme rese disponibili al FUA 2015.
Premesso quanto sopra, solo perché si tratta di prestazioni effettuate nel 2014 e per non penalizzare ulteriormente i lavoratori coinvolti, abbiamo responsabilmente ritenuto di dover accogliere la proposta e consentire lo storno delle somme necessarie a compensare la reperibilità effettuata.
Uno sforzo che, sia ben chiaro, e lo diciamo oggi che siamo ancora nel mese di marzo, non accetteremo certamente di fare nel prossimo futuro qualora ce ne venga nuovamente ripresentata l’esigenza.
Roma, 19 marzo 2015

FP CGIL     CISL FP          UIL PA
F.Quinti     P.Bonomo      S.Colombi

 
 
 
 

 
 

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Dgr Lombardia 3274 del 16 marzo 2015 con l'accordo sulle Rems nell'ex Opg di Castiglione delle Stiviere

 

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Se il medico va in crisi. La Fp Cgil Medici al Forum di Quotidiano Sanità

Se il medico va in crisi. Pagati sempre di meno. Sommersi dalla burocrazia e con l’incubo degli avvocati in corsia. I perché e le soluzioni alla crisi professionale più difficile degli ultimi anni

Forum con i principali sindacati medici e i candidati alla guida della Fnomceo. Intervento di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici

“Senza nuove risorse impossibile garantire miglioramento condizioni di lavoro”. Il medico può uscire dalla crisi – osserva –  soltanto “rilanciando a 360 gradi il Ssn, non ragionando per compartimenti stagni. Il nodo principale attiene quindi alle risorse perché in assenza di esse è impossibile fornire adeguate risposte. Per esempio i medici convenzionati vengono abbandonati sul territorio e non sono supportati dagli adeguati investimenti, recidendo alla radice qualsiasi ipotesi di valorizzazione. Mancano quindi gli strumenti per costruire una vera alternativa all’ospedale”.

“Il Paese – sottolinea con amarezza –  sta progressivamente disinvestendo nei servizi pubblici con ovvio detrimento per i lavoratori e per i servizi erogati ai cittadini. In questo tessuto si inserisce il mancato rinnovo del contratto fermo da anni: le conseguenze riguardano ovviamente il profilo economico, ma anche un peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro. Basti pensare agli orari che in Italia non rispettano in alcun modo i canoni europei. Un problema legato anche al fatto che dal 2009 sono venuti meno circa 5milamedici e non si intravede un piano concreto per una stima reale de ifabbisogni del personale necessario a garantire i Lea”.

Per rilanciare quindi la figura del medico “è imprescindibile mettere fine alla stagione dei tagli, riaprire le trattative per il rinnovo dei contratti e costruire un ragionamento nuovo sugli orari. A ciò bisogna assolutamente legare – ragiona –  un rilancio della formazione di qualità e delle condizioni dei giovani, promuovendo concorsi nazionali trasparenti ed evitando che le nuove leve vengano utilizzate esclusivamente per coprire a basso costo  ivuoti di organico. Voglio inoltre sottolineare come il doppio accesso rischi seriamente di mettere a repentaglio la tenuta del Ssn, creando due categorie difformi di professionisti”.

Altra questione nodale riguarda il precariato “e purtroppo in questo senso – attacca –  il Dpcm sulle stabilizzazioni è largamente insufficiente e non risolve in alcun modo il tema del precariato e degli atipici. Risparmi importanti potrebbero arrivare costruendo un argine al fenomeno della medicina difensiva: è quindi impellente una revisione normativa di tutta la responsabilità professionale in sanità, anche perché la Legge Balduzzi non è stata assolutamente dirimente. Per il medico è infine fondamentale – conclude – affrontare la sfida delle nuove competenze in sanità, non restando ancorato ai vecchi schemi ma riuscendo ad approfondire le differenti necessità assistenziali del cittadino rispettando sempre la chiarezza dei ruoli”.

 

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Comunicato

   

INCONTRO CON IL CAPO DEL PERSONALE ING. CHIOVELLI:

SOTTOSCRIZIONE DEL FONDO DI RISULTATO PER L’ANNO 2013,

PROCEDURA DI CONFERIMENTO INCARICHI DIRIGENZIALI II° FASCIA.

Il giorno 25 febbraio u.s. si è svolto un incontro tra le OO.SS. per la Dirigenza e l’Amministrazione sui seguenti punti all’ordine del giorno:

· Sottoscrizione definitiva del Fondo di risultato per l’anno 2013;

· Aggiornamento in merito alla procedura di conferimento degli incarichi dirigenziali di seconda fascia.

Per quanto riguarda il primo punto all’ordine del giorno, l’ing. Chiovelli ha comunicato che gli organi di controllo hanno emesso il parere favorevole sull’ipotesi di accordo di contrattazione integrativa, siglata in data 22/05/2014 dalle OO.SS. Dirigenza, riguardante i criteri di ripartizione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato spettante per l’anno 2013 ai Dirigenti di II fascia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Sono state apportate solo piccole modifiche al fondo, in positivo, a causa di una revisione parziale delle spese portate in detrazione: si tratta, in definitiva, di un modesto aumento dell’importo, pari a circa 7.000 euro.

Si è proceduto, quindi, a larga maggioranza, alla sottoscrizione definitiva dell’accordo: una copia dell’accordo siglato è allegata al presente verbale.

Si è passati, quindi, alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno.

L’ing. Chiovelli ha comunicato che il rinvio di una settimana dei termini per l’interpello ha causato una compressione dei tempi per procedere all’affidamento degli incarichi, in quanto si è reso necessario rispettare il termine di entrata in vigore del D.M. 346/2014, stabilito per il 21 febbraio scorso.

La prima fase dell’interpello, comunque, ha permesso di rispettare i “desiderata” dei dirigenti di II fascia per una percentuale pari a circa il 78%.

E’ stato precisato che le posizioni rimaste vacanti sono prevalentemente di fascia “B”, con l’eccezione di alcuni Uffici di fascia “A” situati nelle strutture periferiche.

Nella seconda fase, che sarà avviata presto, si collocheranno i dirigenti non assegnatari, proponendo loro l’elenco delle posizioni rimaste vacanti e chiedendo le loro preferenze.

Solo al termine di questa seconda fase sarà possibile stabilire la consistenza dei posti eventualmente rimasti vacanti e procedere alla loro copertura mediante assegnazione di incarichi, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del D.Lgs. 165/2001, o mediante assegnazione di incarichi ad interim ad altri dirigenti.

Questi ultimi saranno eventualmente assegnati utilizzando le procedure concordate con le OO.SS. negli anni 2006 e 2007 per i singoli Ministeri (Infrastrutture e Trasporti) prima dell’unificazione.

Tutte le OO.SS. hanno evidenziato che sarebbe opportuno siglare un nuovo accordo, che tenga conto dell’unificazione dei due Ministeri e della necessità di apportare alcune modifiche alle regole fissate all’epoca.

L’Amministrazione non si è sottratta ad un confronto in tal senso.

Nel corso del dibattito che è seguito, la nostra sigla ha sottolineato l’urgenza del completamento della procedure di assegnazione degli incarichi dirigenziali, visto che, in particolare in periferia, alcuni Uffici sono stati affidati temporaneamente a dirigenti già titolari di Uffici derivanti dall’unificazioni di differenti Uffici.

Le nuove estensioni territoriali derivate dagli accorpamenti di Uffici, ai sensi del D.M. 346/2014, infatti, rendono difficilmente gestibili più Uffici dirigenziali contemporaneamente.

A margine della riunione, tra le varie ed eventuali, ci è stato comunicato che si è reso possibile un recupero di somme relativo al fondo di risultato del 2010, che saranno riliquidate ai dirigenti in servizio nel 2010.
 
Roma, 27 febbraio 2015

 
 
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL MIT
Roberto Morelli
IL RESPONSABILE
FP CGIL MIT Area Dirigenza
Umberto Volpe

  

 
 
 
 

 
 

 

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Comunicato unitario cgil cisl e uil su RIQUALIFICAZIONE

 
In allegato il comunciato unitario sull’incontro tenutosi oggi al Ministero della Giustizia sulla riqualificazione del personale giudizario. Vi terremo informati sugli sviluppi.
Buon lavoro
Nicoletta Grieco

 

 
 

 
 

 

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COMUNICATO INCONTRO 11 MARZO 2015

   

La scorsa settimana  si è svolto un incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS. per una serie di informative  su cui più volte, visto la rilevanza degli argomenti,  avevamo chiesto notizie.

·  FUA 2013
L’idea è quella di ripercorrere la strada intrapresa negli anni 2011 e 2012 alla luce delle indicazioni formulate dal Dipartimento della Funzione Pubblica riproponendo, in vigenza ancora della sospensione per il 2013 del Sistema di valutazione, ai fini della corresponsione del 25% del salario accessorio, l’effettiva esecuzione di progetti pluriennali.
Sono stati individuati tre progetti (posta elettronica certificata, protocollo informatico e Progetto Sicoge) che, secondo l’Amministrazione dovrebbero garantire il massimo coinvolgimento del personale del Ministero.
Come FP CGIL abbiamo sostanzialmente condiviso l’impianto ma abbiamo chiesto di integrare e aumentare, se possibile, la numerosità dei progetti per avere maggiori certezze circa la più ampia fruibilità degli emolumenti da parte del personale.
Abbiamo inoltre suggerito di prevedere, sull’argomento, un passaggio con le OO.SS. territoriali  e, nel corso della riunione per definire l’accordo sul FUA 2013, iniziare una discussione sul 2014 per iniziare ad affrontare le questioni più critiche, ad iniziare dalle conseguenze legate alla reintroduzione del sistema di valutazione, che tanto malessere hanno generato all’interno del Ministero.
Il Capo del personale ha condiviso e preso atto delle osservazioni mosse dalla nostra e dalle altre Organizzazioni sindacali sul FUA 2013 e si è impegnato ad inviare alle strutture territoriali una nota formale per acquisire la certezza del massimo coinvolgimento del personale sui progetti indicati ovvero suggerire progetti aggiuntivi.

·  CONFERIMENTO INCARICHI DIRIGENZIALI
L’Amministrazione ha comunicato che si è conclusa la prima fase dell’interpello. Risultano assegnati 161 incarichi su 195 con una copertura pari all’82%  sulla base della prima scelta dei dirigenti interessati. Restano da assegnare 34 incarichi dirigenziali (13 nelle strutture centrali e 24 in quelle periferiche).  Immediatamente si è provveduto ad attivare la seconda fase chiedendo, a coloro ancora senza incarico, di indicare le preferenze in ordine di priorità per arrivare rapidamente alla collocazione dei dirigenti assegnati. Alla fine sui posti rimasti vacanti l’Amministrazione, in prima battuta, è intenzionata ad attivare, per ragioni funzionali, le procedure per l’attribuzione degli incarichi ex art. 19 comma 6 e valutare successivamente autorizzazioni all’assunzione o eventuali incarichi ad interim. Su questo più di una  Organizzazione sindacale ha precisato che sarebbe auspicabile invece attingere da una graduatoria, ancora in vigore, su procedura concorsuale già espletata nel Ministero.

·  CPA
L’ing. Chiovelli ci ha informato circa l’acquisizione del parere positivo dell’Avvocatura in relazione alla gestione della fase transitoria a seguito delle modifiche allo Statuto della Cassa. Il parere da atto che quanto previsto è coerente con il vecchio Statuto e garantisce l’equilibrio finanziario della Cassa. Inoltre è in via di definizione una proposta normativa per l’implementazione delle entrate che verrà portata, in tempi rapidi, al Consiglio di Amministrazione e successivamente al confronto con le OO.SS.

·  PIANO RAZIONALIZZAZIONE LOGISTICA SEDI CENTRALI
Sull’argomento l’Amministrazione ha fornito i dati rispetto al contenimento della spesa previsto dal piano della spending review. Il trasferimento della Direzione generale del Trasporto Aereo da via dell’Arte libera una superficie di 3.600 mq garantendo un risparmio strutturale di 250.000 euro annui. Questa struttura verrà trasferita al VII piano di una delle palazzine di via Caraci, dove dopo i necessari lavori di ristrutturazione, occuperà gli spazi attualmente occupati da un archivio. Per attenuare il disagio e venire incontro alle esigenze del personale si favorirà il passaggio tra strutture diverse, a parità di profilo. I tempi di attuazione sono legati allo spostamento dell’archivio.
Su questo la scrivente Organizzazione sindacale, pur comprendendo i vincoli su cui l’Amministrazione si è dovuta muovere, ha posto l’attenzione sulla necessità di attenuare il disagio per i lavoratori chiedendo di attivare ogni possibile iniziativa in tal senso. Abbiamo suggerito di ampliare la platea di interessati ad eventuali interpelli, di tener conto nel momento in cui si individua la data del trasferimento delle problematiche collegate alla data di inizio delle attività scolastiche nonché dare priorità, nelle scelte a soggetti che hanno situazioni di particolare disagio (disabili, genitore con figli in età scolare, legge 104, assistenza a familiari anziani o non autosufficienti).
Per quanto riguarda invece gli archivi nella sede di via del Policlinico sono stati avviati interventi di manutenzione ed è stato effettuato un sopralluogo dei VV.FF. con esito positivo

·   PROGRESSIONE AREA PRIMA
Come è noto si è conclusa la procedura concorsuale per l’idoneità al passaggio alla seconda Area. Sono risultati idonei 104  (ridotti a 103 per via di un pensionamento) concorrenti sui 156 della graduatoria dei ricorrenti e 208 sulla graduatoria del restante personale. I posti disponibili, originariamente previsti nel numero di 156, in realtà sono stati ridotti in sede di rideterminazione delle dotazioni organiche in 135. Coperti con i 103 idonei della graduatoria dei ricorrenti rimangono disponibili 32 posti. L’Amministrazione è intenzionata a sfruttare l’intera capienza per evitare esuberi in area Prima proponendo all’ UCB di inserire 32 idonei della graduatoria del restante personale. Per fare questo, non essendo prevista l’assegnazione di un punteggio, vorrebbe utilizzare le vecchie procedure di sviluppo economico, a suo tempo, diversificate per Infrastrutture e Trasporti, metterle insieme e individuare i primi 32 da inserire nella graduatoria per il passaggio di Area.
Inoltre l’ing. Chiovelli ci ha informato che è comunque pendente una “class action” che doveva essere discussa a marzo e poteva venire incontro alla soluzione del problema ma che è stata rimandata prevedibilmente oltre l’estate.
Su questo argomento abbiamo di nuovo sottolineato che, per quanto ci riguarda, la soluzione deve essere complessiva e che ci desta più di una perplessità le modalità individuate per la copertura dei restanti 32 posti. Utilizzare graduatorie che nascono per istituti diversi e la non certezza sulla perfetta omogeneità e incidenza dei punteggi fra le due graduatorie diverse (Infrastrutture e Trasporti) prese in esame espone facilmente l’Amministrazione ad un ulteriore contenzioso di cui francamente non se ne sente assolutamente la necessità

·   PERSONALE EX IVCA
Il DPCM è stato registrato dalla Corte dei Conti per cui è possibile ora provvedere all’inquadramento economico sulla base di quanto previsto nel DPCM stesso.
Su questa vicenda abbiamo sottolineato come non siamo stati d’accordo sul merito e sul metodo dell’emanazione del DPCM e ribadito di essere in attesa di un confronto sull’argomento peraltro richiesto con una nota unitaria insieme a CISL e UIL.

·   PROFILI PROFESSIONALI
Secondo l’Amministrazione è una problematica di carattere generale finora non definita in virtù dei problemi legati al processo di riorganizzazione del Ministero. Avendo ormai delineato la struttura organizzativa del Ministero ci sono le condizioni per l’attuazione anche se questa dovrà avvenire a costo zero.
In questo senso è oltremodo necessario, a nostro parere, rideterminare le dotazioni organiche, per struttura e per profili, anche per andare incontro ad esigenze organizzative e funzionali.
 

Prima della chiusura della riunione l’ing. Chiovelli ci ha informato dell’introduzione, dal 23 marzo p.v., della firma digitale tramite password personale al personale della Motorizzazione per l’esito delle revisioni. E’ un primo intervento a cui ne seguiranno analogamente  altri per ulteriori operazioni anche nell’ottica di un rafforzamento del presidio informatico per la sicurezza e la legalità. Su questo si è chiesto un incontro per approfondire tutte le problematiche ad esso collegate.
A fine riunione come FP CGIL abbiamo di nuovo chiesto l’apertura di un tavolo di confronto sulle criticità collegate alla ventilata chiusura di alcune sezioni operative dei Provveditorati sul territorio nonchè la sollecitazione per l’accordo sul nuovo regolamento per l’incentivo alla progettazione ex articolo 93 del decreto 90/2014.
Roma 17 marzo 2015
 
                          IL COORDINATORE NAZIONALE
                                     FP CGIL MIT
                                   Roberto Morelli
 

 
 
 

 
 
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