09.03.2015 – Mobilità Capi Squadra non specialisti e specialisti portuali, sommozzatori e radioriparatori.
Comunicato Stampa di Nicola Preiti
Responsabile nazionale Medicina Generale Fp CGIL Medici
Roma 5 marzo 2014
L’accordo sulle Convenzioni sblocca le trattative ma, nonostante l’impegno dell’assessore Montaldo e del sottosegretario De Filippo, rimangono immutati gli ostacoli politici, programmatici ed economici che impediscono dal 2009 la riforma delle cure territoriali.
Nonostante il Patto per la Salute avesse fornito indicazioni non c’è ancora un vero progetto nazionale riformatore per le cure territoriali, in grado di indicare un modello e superare le grandi differenze territoriali di assistenza e servizi presenti nel nostro Paese.
L’assistenza continua h24 ai cittadini 7 giorni su 7 resta aleatoria.
Per noi le UCCP (Unità Complesse di Cure Primarie), non solo le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali), sono il cuore del nuovo assetto dell’assistenza territoriale e per questo non possono essere lasciate alla potestà di ogni Regione senza parametri nazionali di riferimento.
Nell’accordo abbiamo voluto che fosse ribadita la prevista istituzione del ruolo unico, con il superamento della figura del medico che fa solo guardia medica. Nella convenzione l’obiettivo si dovrà rendere concreto e con tempi certi, in modo da superare l’attuale servizio di guardia medica e con la valorizzazione a tempo pieno di questi professionisti.
E anche il 118 non può rimanere nel limbo dei molteplici e talvolta pericolosi rapporti contrattuali. Questo tema è stato rinviato ma è necessario decidere, una volta per tutte, che per questa attività ènecessario un rapporto di dipendenza.
Il documento rimette in moto la macchina della trattativa ma gli obiettivi non sono proprio a portata di mano. Siamo interessati, come medici e cittadini, ad un cambiamento vero, non solo ai buoni propositi.
Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Firenze, 25 febbraio 2015
E’ stato di agitazione per il personale delle amministrazioni provinciali. A proclamarlo con Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl, le centinaia di quadri e dirigenti sindacali delle amministrazioni provinciali di tutta Italia che hanno partecipato oggi a Firenze all’iniziativa nazionale di mobilitazione delle tre sigle.
“Questa assemblea – spiegano le tre organizzazioni sindacali – rappresenta il trampolino di lancio della nostra protesta. Non ci fermeremo fin quando il Governo non garantirà risposte certe per i lavoratori e per i servizi alle comunità locali”.
“Troppe sono le incertezze”, hanno denunciato le organizzazioni sindacali: “indeterminatezza sui tempi e sulle modalità attraverso le quali il Governo e le Regioni intendono portare a conclusione il percorso di riassetto territoriale, incertezza sulla complessiva tenuta del sistema (dopo i preoccupanti tagli apportati ai finanziamenti degli enti locali con la legge di stabilità 2015) e sulle effettive garanzie a salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali”.
Per questo l’assemblea ha indicato all’unanimità, approvando uno specifico ordine del giorno, la strada da percorrere: “Stato di agitazione di tutti i dipendenti provinciali e mobilitazione capillare a livello territoriale in ogni provincia con manifestazioni, assemblee e presidi. E poi una manifestazione nazionale delle tre sigle sindacali entro il 31 marzo prossimo”.
“Da governo centrale e governi regionali pretendiamo un radicale cambio di rotta”, concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl. “Per questo rivendichiamo l’apertura di un confronto serio che assicuri ai cittadini e ai lavoratori la piena sostenibilità del sistema e la salvaguardia occupazionale intervenendo, se necessario, anche normativamente per correggere i tagli finanziari a regioni, province e comuni”.
Preoccupante che si strumentalizzi per colpirci elettoralmente
Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale, Cgil Roma e Lazio
Roma, 03 marzo 2015
La multa da parte dell’Autorità di garanzia sugli scioperi in merito alle assenze di capodanno tra i vigili romani è un atto politico. Aspettiamo di leggere il testo con cui si delibera la sanzione, ma rimandiamo da subito al mittente l’accusa e anticipiamo il nostro ricorso contro una decisione ingiusta. La Cgil ha sempre rispettato le regole: scioperiamo per poi ottenere accordi migliorativi, come abbiamo fatto con il Sindaco Ignazio Marino, con inedite percentuali di adesione, ben superiori all’80%. Preoccupante e strumentale che questa multa arrivi il giorno dell’avvio del voto per le Rsu nel pubblico impiego.
Una scelta che non lascia dubbi sulla volontà politica di sostenere le ragioni di un’amministrazione invece di applicare le regole. Un atto grave, per altro comunicato a mezzo stampa prima della notifica, di cui bisognerà rendere conto.
Libertà, dignità e integrità: diritti fondamentali dell’uomo per i quali ogni donna deve ancora lottare. Nonostante tutti gli sforzi fatti dalle donne, in Italia, in Europa, in tutte le società avanzate le donne sono ancora colpite da violenze, femminicidio, disuguaglianze e discriminazioni. Il pane quotidiano di questo esercito silenzioso e pacifico, che si guadagna ogni ora di ogni giorno con sacrificio e determinazione, non può continuare ad essere la soggezione.
Per eliminare ogni forma di costrizione e prevaricazione, per eliminare inferiorità e l’umiliazione in questo Paese è necessario fare della prevenzione, della protezione e del riscatto sociale delle donne gli obiettivi principali delle scelte politiche del Governo che, al contrario, sembrano ancora molto orientate da un atteggiamento culturale maschilista.
Dalla nostra società va rimossa ogni idea di sudditanza di genere:
– vanno realizzati centri antiviolenza in ogni città per l’accoglienza delle vittime di violenza;
– vanno definite nuove procedure di sicurezza e nuovi reati contro ogni forma di violenza fisica e morale;
– vanno perseguite azioni integrate di consulenza, sostegno e assistenza, anche nella ricerca del lavoro;
– vanno allargati i confini delle tutele anche e sopratutto economiche che possono favorire l’indipendenza e la realizzazione personale delle donne, superando i differenziali retributivi che ancora esistono tra donne e uomini;
– vanno modificate le norme previdenziali introdotte dalla Fornero e vanno introdotte norme di flessibilità in uscita per tutte le donne;
– vanno riconquistati e potenziati gli spazi di rappresentanza delle donne, nella politica, nelle istituzioni e nel sindacato.
Solo in questo modo si potrà effettivamente realizzare la piena promozione dello sviluppo della persona umana voluta dalla Costituzione, in un contesto in cui la diversità di genere è un valore e un’opportunità di crescita per l’intera società.
La Segretaria Generale
Rossana Dettori
Comunicato stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa
La grande affluenza al voto Rsu è una richiesta forte
di partecipazione alle riforme
Roma, 5 marzo 2015
“La vera sfida sono i contratti fermi da quasi 6 anni e la riorganizzazione partecipata della Pa”, così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – rispondono all’intervista del ministro Marianna Madia pubblicata oggi da Il Foglio.
“Oggi è l’ultimo giorno di voto per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro pubblici, con oltre 2,4 milioni di dipendenti coinvolti. La massiccia affluenza alle urne registrata finora è una prova evidente della grande voglia dei lavoratori pubblici di essere protagonisti delle riforme”, sottolineano i quattro segretari in una nota, “A fronte di questo è del tutto fuori luogo la provocazione della ministra sulla fine della concertazione. Arroganza gratuita. Anche perché, quale grande innovazione ha portato questo governo? Tweet a parte, su contratti, competenze e qualità dei servizi non è cambiato niente. E se non fosse chiaro, in queste ore il ministro potrebbe averne un’idea facendo un giro negli oltre 12mila seggi elettorali”.
“La verità è che sulle province si parla di esuberi prima di avere un progetto di rete di servizi, si fanno numeri prima di aver mappato le professionalità, si definisce “storica” un’operazione che di storico ha solo il caos che lascia a lavoratori e cittadini”, ribadiscono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. “Per non parlare delle tabelle di equiparazione: di governi e di tecnici in questi anni ne abbiamo visti parecchi, ma i risultati? E poi c’è il turn-over fasullo, la semplificazione sempre rimandata, l’eterno ritornello dei licenziamenti: meglio occuparsi dei 112mila precari della Pa lasciati senza certezze”.
“Da questo Governo, così come dai sindaci e dai governatori, i lavoratori si aspettano un vero cambio di passo”, concludono i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. “ma soprattutto si aspettano quel coinvolgimento e quel riconoscimento che una politica arrogante cerca di togliere loro. La partecipazione è l’unica leva del cambiamento nell’interesse di lavoratori, cittadini e imprese”.
Vi informiamo che il prossimo 16 marzo si terrà presso il DAP la riunione della Commissione ex articolo 22, DPR 395-95, avente per oggetto: richiesta di parere circa l’istituzione di un corso di aggiornamento per responsabili di attività di polizia giudiziaria. Vi terremo tempestivamente informati sull’esito della riunione.