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Proclamazione stato di agitazione personale giudiziario
 
VERTENZA GIUSTIZIA: FP CGIL, CISL FP E UIL PA PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE

 
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, dopo i diversi incontri tenuti sin dall’insediamento del Ministro Orlando ed i provvedimenti sin ora adottati dal Governo, ritengono del tutto insoddisfacenti le risposte date sulla Giustizia.
Ben pochi sono stati i riscontri alle articolate proposte che abbiamo avanzato ai fini di una riforma organica e complessiva della Giustizia, importante settore dello Stato che, da anni, vive una drammatica crisi. 
Una riforma organizzativa ancora in itinere, che prevede un finto ed oneroso decentramento dell’organizzazione giudiziaria, una riforma del fine pena nel penitenziario senza alcun rafforzamento dell’esecuzione penale esterna, una politica degli organici irrilevante che, tra l’altro, non prevede concorsi pubblici a fronte delle gravissime scoperture di organico, una digitalizzazione del processo civile senza computers e senza formazione del personale, una spending review annunciata ma mai iniziata, sono solo alcune delle “non risposte” che mai avremmo voluto ascoltare e che purtroppo lasceranno la Giustizia in uno stato di abbandono con incommensurabili danni per i cittadini e per le imprese.
Non meno rilevante è la questione indicata nel punto 12) del programma Giustizia del Governo: l’impegno alla riqualificazione del personale.
La pubblicazione del bando di mobilità avvenuta in data odierna, senza alcuna interlocuzione con le organizzazioni sindacali, smentisce clamorosamente gli impegni assunti dal Ministro sulla contestualità tra procedure di mobilità, reclutamento di nuovo personale e riqualificazione e rischia di pregiudicare la prosecuzione del confronto su questa materia. Rammentiamo al ministro Orlando che una qualunque riforma della Giustizia non potrà sortire effetti positivi senza “investire” sul personale ed il personale degli uffici giudiziari (che non percepisce il salario accessorio dal 2012 per la colpevole inerzia del Ministero) opera in condizioni al limite della sopportazione ed è stanco e demotivato per il susseguirsi di governi che non hanno dato risposte concrete alle loro aspettative.
Per i motivi sopra esposti Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa proclamano lo stato di agitazione del personale amministrativo del Ministero della Giustizia e preannunciano sin d’ora una serie di iniziative di mobilitazione, il cui calendario sarà comunicato successivamente. 
 
Roma, 20 gennaio 2015

 
 
 

 
 

Richiesta unitaria di incontro con il Capo del DAP.

Concorso 271 posti V. Ispettore: Concessione congedo ordinario.

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MEF – riunione del 27 gennaio c.a.

 
MEF
RIUNIONE DEL 27 GENNAIO

CHIUSURA DELLE  RTS
 

Si è tenuta ieri la prevista riunione  avente come ordine del giorno la  chiusura delle 10 RTS su tutto il territorio nazionale. Preliminarmente ci preme sottolineare che stigmatizziamo l’operato dell’Amministrazione che è arrivata a poche ore dalla chiusura di questi uffici senza aver  dato ampia informazione ai tanti lavoratori coinvolti, che stanno vivendo con ansia  crescente gli ultimi giorni di lavoro  nei loro uffici, in attesa di una qualunque comunicazione in merito.
L’operazione avviata  non rappresenta un reale risparmio per il MEF e   riesce difficile  comprendere in ragione di quale logica sia avvenuto tutto ciò.
L’amministrazione, nel corso della riunione ha comunicato  alle OO.SS. che praticamente tutte le richieste dei dipendenti,   tra prima e seconda opzione, sono state accolte; tanto è vero che in questi giorni sono stati firmati i provvedimenti di trasferimento del personale che ha richiesto il passaggio alle Agenzie Fiscali ed è in corso di definizione il decreto ministeriale che provvederà al passaggio del personale nelle dotazioni organiche delle commissioni tributarie provinciali coinvolte.
L’unico problema che permane, allo stato attuale, è costituito dall’aspetto logistico.
Ci sono infatti delle sedi che, al momento, continueranno ad ospitare il personale che dovrà transitare alle CC.TT., anche se dal prossimo 1 febbraio, tali dipendenti faranno parte giuridicamente delle dotazioni organiche di tali uffici.
Abbiamo  altresì affrontato il problema dei carichi di lavoro che si riverseranno  sulle  RTS  limitrofe a quelle   che saranno soppresse. Ritenendo   necessario  mantenere un adeguato livello di efficienza e funzionalità delle strutture riceventi, difficile da garantire vista la carenza di personale,   non è ulteriormente rinviabile la definizione di criteri certi per il passaggio di personale dagli enti soppressi, vedi province, verso le RTS. Su tale argomento abbiamo riscontrato la piena disponibilità del  Capo Dipartimento. 
Per quanto attiene il problema della SSEF, la situazione è al momento in stand by, perché esistono alcune difficoltà   con la Presidenza del Consiglio circa le modalità tecnico giuridiche da adottare per il passaggio del personale che ha fatto richiesta di assegnazione presso la SNA.
Altra informazione, meritevole di attenzione,  riguarda  il c.165/2013  che risulta essere ancora nella fase di elaborazione degli importi. Notizie diffuse in questi giorni circa   un decreto pronto alla firma del Ministro sono infondate. Sarà necessario tenere alta l’attenzione, intraprendere iniziative per sollecitare il Ministro a firmare il decreto che permetterebbe ai lavoratori di percepire importi  per attività svolte da diversi anni.   

Vi aggiorneremo prontamente sui prossimi sviluppi.  
 
CGIL FP Nazionale CGIL FP Nazionale 
Luciano Boldorini              
Delegazione Nazionale Trattante 

Americo Fimiani

 

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Comparto sicurezza – Comunicato Cfs su riunione 27 Gennaio

Dopo numerose sollecitazioni, il Capo del Corpo ieri ha finalmente incontrato le organizzazioni sindacali del personale per fare il punto su quanto viene ormai quasi quotidianamente veicolato dai media sul futuro del Corpo.
Decisamente poche le notizie concrete che ha potuto fornire.
Nel corso della riunione, con nostra grande sorpresa, abbiamo però scoperto che la linea inizialmente esposta dal Capo del Corpo ricalcava in buona parte quella che la FP CGIL nazionale auspica da tempo per la riorganizzazione del Corpo e, più in generale, del Comparto sicurezza, discostandosene in maniera netta solo per confidare nell’accorpamento di tutte le strutture che si occupano di ambiente (Polizie Provinciali, Corpi Forestali delle Regioni Autonome, ICQRF, Parchi).
Finalmente anche il Capo del Corpo si è reso conto che la ristrutturazione è indispensabile, urgente e non più procrastinabile, addirittura riconoscendo alle OO.SS. di averla invocata prima di lui. Ha dato quindi mandato alla Dr.ssa Stefani, vice Capo del Corpo, di avviare una “riorganizzazione senza tabù”(testuale), non solo per tutelare un Corpo che vanta circa 192 anni di storia, ma per salvare una Istituzione di cui l’Italia ha bisogno. L’avvio della discussione è stato dato, e pare anche con i migliori propositi, staremo a vedere se davvero non ci saranno tabù o se, invece, si  rivelerà l’ennesimo contentino per calmare gli animi del personale.
Intanto, oggi si è tenuto il Consiglio di amministrazione del Corpo con un unico punto all’ordine del giorno: la promozione per scrutinio a primo dirigente! 
Francamente, non se ne sentiva l’urgenza. Considerato il momento in cui sono addirittura in discussione le sorti del Corpo e dei suoi appartenenti, reputiamo insensato che l’unica preoccupazione della dirigenza sia quella di continuare comunque a perpetuare il soddisfacimento dei propri privilegi, con probabile forte aggravio delle relative spese a carico dello Stato, senza preoccuparsi minimamente delle colleghe e dei colleghi che, invero, aspettano mesi, se non anche anni, prima di vedersi riconosciuti i propri diritti per il passaggio al grado superiore o ad altri ruoli.
Si è passati quindi all’approvazione del testo del DCC sull’orario di servizio, che ha visto accolte praticamente tutte le richieste di parte sindacale, e che era stato stabilito – da entrambe le parti in causa nei precedenti tavoli – uscisse insieme al revisionato Accordo Nazionale Quadro, perché ad esso fa comunque riferimento.
Era previsto perché, a sorpresa, tranne la FP CGIL ed un’altra O.S., tutte le  altre sigle hanno inopinatamente ritenuto di non dover più affrontare la revisione dell’A.N.Q. richiesta per adempiere ad un obbligo governativo, in effetti ritenuta necessaria solo una settimana prima per chiarire taluni punti per lo più fantasiosamente interpretati dall’amministrazione nell’applicazione dell’attuale accordo, oltre ad altre questioni di assoluta rilevanza come, ad esempio, l’articolazione dell’orario di lavoro del personale.
La settimana prossima, appena resi disponibili i dati riferiti agli stanziamenti economici necessari,  inizierà la trattativa sulla Reperibilità e sul FESI 2015 relativamente al quale è nostra intenzione chiudere un accordo che preveda come minimo requisito la presenza in servizio e la valorizzazione delle funzioni effettivamente espletate dal personale, e non riproposto quanto stabilito nel 2014 nell’accordo che, certo rammenterete, ci siamo rifiutati di firmare.
    

per la Delegazione trattante del Coordinamento Nazionale Fp Cgil 
Corpo Forestale dello Stato
Francesca Fabrizi
                                            

Province: domani a Montecitorio protestano quelle in dissesto, nulla su riforma Enti Locali

 
Comunicato Stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Sit in in tutta Italia durante l’incontro dell’Osservatorio, il Governo dia risposte
 
Roma, 21 Gennaio 2015

I lavoratori provinciali e la Fp-Cgil manifesteranno domani in tutta Italia davanti alle Prefetture e due delegazioni delle Province in dissesto (Biella e Vibo Valentia) giungeranno a Roma davanti a Piazza Montecitorio, dove a partire dalle 14:00 protesteranno per chiedere alle istituzioni, in primis al Governo, risposte sulla loro occupazione e sui servizi che offrono ai cittadini. Dopo il caos che ha portato alla grande mobilitazione dei lavoratori “#SenzaProvince”, infatti, oltre ai primi passi indietro del Governo Renzi e della Ministra Madia, che hanno solo posticipato la ricerca di una soluzione ai problemi creati da una riforma pasticciata, nulla è stato fatto sul piano della mobilità dei lavoratori e sulla garanzia di servizi come la viabilità provinciale, la manutenzione delle scuole, le politiche attive sul lavoro, la tutela dell’ambiente. Nulla, se si escludono iniziative di singoli ministeri sui processi di mobilità che non tengono conto della complessità della situazione e che dimostrano l’assenza di un vero governo del riordino.

“L’entità dei tagli – afferma il Segretario Nazionale della Fp-Cgil Federico Bozzanca – la situazione generale delle casse provinciali, il caos normativo e l’assenza di un vero riordino richiedono uno sforzo condiviso. La mobilitazione dei lavoratori dello scorso dicembre ha sicuramente evitato il disastro, messo in sicurezza almeno momentaneamente l’occupazione, sventato la catastrofe degli esuberi e del licenziamento in massa dei precari. Ma adesso serve che il Governo faccia la sua parte, serve cioè una riforma degli enti locali che parli dei servizi e della loro qualità”.

“Come ha fatto giustamente notare la Corte dei Conti – conclude il sindacalista – i tagli sono stati scellerati e indiscriminati, e stanno rendono impossibile persino il mantenimento di prestazioni minime che andrebbero invece potenziate”.

 

 

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Richiesta Unitaria OO.SS. CFS a Ministro Martina 23.01.15
 

 

 
 

 

Ravenna – Nota unitaria.

28.01.2015 – Ravenna – Nota unitaria sulle problematiche del Comando.

 

 

Passaggio gestione finanziaria e patrimoniale fra Direzioni Centrali.

28.01.2015 – In allegato la risposta dell’Amministrazione alla nostra richiesta del 19 gennaio u.s. relativamante al passaggio della gestione finanziaria e patrimoniale fra le Direzioni Centrali dell’Emergenza e delle Risorse Logistiche e Strumentali.

 

 

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CNEL: Comunicato Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e RSU sull'incontro del 27 gennaio 2015

Alle Lavoratrici e ai Lavoratori del CNEL
 
A seguito del nulla osta del Collegio dei revisori, ieri, 27 gennaio, le delegazioni trattanti hanno potuto sottoscrivere definitivamente l’accordo integrativo per l’utilizzo del FUA 2014 (in allegato) per le ragioni già indicate nel precedente comunicato. La delegazione sindacale è riuscita ad ottenere un incremento degli stanziamenti relativi alla produttività collettiva generale per il miglioramento dei servizi e ai compensi correlati al merito individuale. Le somme saranno erogate, rispettivamente, nei cedolini di marzo ed aprile (sempre nel mese di marzo saranno erogati i rimborsi delle spese mediche non coperte dalla polizza). Le OO.SS. e la RSU hanno ribadito le proposte di anticipare l’erogazione delle risorse destinate alla produttività collettiva 2015, anche attraverso una rateizzazione mensile nonché incrementando la misura della c.d. “indennità CNEL” (indennità giornaliera di €7,00 per l’area C; €6,80 per l’area B; €6,60 per l’area A), aumentata sì nel 2012 ma, si ricorda, dopo ben sei anni (dal lontano 2006) di continue richieste da parte delle scriventi. Quanto sopra rischia purtroppo di essere vanificato dagli esiti dell’odierna Assemblea consiliare che, con la mancata approvazione del bilancio di previsione 2015, ancora una volta ha registrato una posizione, soprattutto delle rappresentanze confederali, fortemente pregiudizievole per i lavoratori del CNEL in quanto mette di fatto in discussione la trattativa sul salario accessorio 2015, con argomentazioni non condivise dalle rappresentanze dei lavoratori interne. La delegazione sindacale ha inoltre ricordato all’Amministrazione la necessità di dimostrare concretamente solidarietà ai quattro colleghi ora disoccupati, prevedendo un riconoscimento economico in favore dei medesimi, secondo modalità da concordare in occasione del tavolo sugli interventi socio-assistenziali. Si fa presente che la parte pubblica ha condizionato l’apertura del suddetto tavolo all’effettuazione di una richiesta unitaria in tal senso, già da tempo inviata (esattamente in data 22 dicembre 2014). Vi aggiorneremo sugli sviluppi.
 
Le OO.SS. FP CGIL, CISL FP, UIL PA e le RSU del Personale non dirigente del CNEL 
 
 

 

 

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Adozione codice di comportamento

 

Carissima/o Collega,

nel nostro ultimo comunicato Ti abbiamo segnalato cosa è sbucato sul sito istituzionale da un giorno all’altro, una consultazione rivolta a tutti gli interessati – “Procedura aperta alla partecipazione per l’adozione del Codice di comportamento del CNEL” -avviata su un aspetto che a noi non appare fondamentale, specialmente nell’attuale contesto in cui si trova il CNEL.

Abbiamo esaminato il testo dello schema di codice e abbiamo trovato dei contenuti che riteniamo inadatti al nostro ambiente di lavoro e quasi offensivi e lesivi dell’immagine, della dignità e della professionalità dei lavoratori. Oggi come non mai – considerato che siamo a un passo dalla chiusura del Cnel e dal nostro esodo verso altre amministrazioni – è fondamentale che ogni atto formale del Cnel riferito al personale debba tendere a rimarcarne le peculiarità e la professionalità al fine di potere rivendicare una ri-collocazione “adeguata”. Il continuare, invece, nella politica di bruto appiattimento alle norme disciplinanti la generalità del pubblico impiego rischia di procurarci seri danni.

Dal momento che siamo proprio noi, Lavoratrici e Lavoratori del CNEL, i primi interessati dagli effetti del provvedimento – mero e pedissequo adempimento formale di previsioni di legge pensate per realtà più grandi e comunque diverse dalla nostra – non intendiamo, ovviamente, sottrarci alla consultazione, per rispondere alla quale l’amm.ne chiede di utilizzare un apposito modulo cui allegare un documento d’identità!

Noi, invece, che Ti riconosciamo anche senza ID, Ti invitiamo a leggere lo schema di codice (reperibile al seguente link: http://www.cnel.it/706) e le osservazioni sulle quali stiamo lavorando (a tratti volutamente ironiche e ovviamente aperte al contributo di tutti i colleghi) e, se vuoi, a partecipare alla consultazione attraverso le nostre Organizzazioni, in pratica attraverso le nostre “persone”: puoi risponderci via email ma anche, più semplicemente, dirci a voce quando ci incontriamo.

La nostra intenzione è di far sentire la Tua voce !!!

 

Roma, 11 luglio 2014

 
 
 
FP CGIL/CNEL
Andrea IMPRONTA
CISL FP/CNEL
Angela ROMEI
UIL PA/CNEL
Angelica PICCIOCCHI
RSU
Margherita MORRA
RSU
Alessandro SACCOMANDI
RSU
Roberto MATTACCINI
 
 
 
 
Osservazioni in merito allo schema di codice di comportamento del personale del CNEL
 

 
 
 

 

Rsu Pubblico Impiego: si vota il 3-4-5 marzo – Siamo un'altra storia

 
 
 
 

 
 
 

 

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Per noi un lavoro precario non può essere a tempo indeterminato

 
 

 
 
 

 

Per noi tutelare il lavoro è difendere i servizi

 
 

 
 
 

 

Per noi il contratto è un diritto non un privilegio

 
 

 
 
 
 

Per noi i diritti non hanno genere razza o età

 
 

 
 
 

 

Per noi chiudere i servizi apre le porte alla corruzione

 
 

 
 
 


Per noi più partecipazione significa RSU più forti

 
 

 
 
 

 

Per noi chi riforma taglia gli sprechi non lavoro e servizi

 
 

 
 

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